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Città dei Motori, il Museo di Arese celebra i 110 anni di Alfa Romeo

ARESE (MILANO) (ITALPRESS) – Alfa Romeo compie 110 anni e sfida il Covid, mettendo in mostra nel suo Museo Storico di Arese – aperto in totale sicurezza, in questo periodo solo il sabato e la domenica -, la nuova sezione dedicata alle auto che il Biscione ha prodotto per l’Arma dei Carabinieri e una collezione temporanea di 150 pezzi unici tra automobili, motori da strada, aeronautici e nautici, trofei e oggetti artistici, che si aggiungono alle 18 aree tematiche permanenti. La nuova sezione “Alfa Romeo in divisa” vede le pareti colorate di rosso, simbolo dell’Alfa Romeo, e di blu, il colore delle luci di emergenza delle sirene delle Forze dell’Ordine. Dalla 1900 M “Matta”, che con l’Arma dei Carabinieri ha anche vinto una Mille Miglia, alla leggendaria Giulia, dalla più iconica delle “Gazzella”, fino all’Alfetta – in esposizione un esemplare blindato – e ad una rara Giulia Giardinetta, sono sei le auto in divisa che catturano l’attenzione dei visitatori, quanto le moderne vetture da Motorsport o il primo bolide ad aver vinto un campionato di Formula 1. Per l’occasione si sono riaperti però anche i depositi del museo e, oltre alle 70 vetture normalmente esposte, l’area collezione ne raccoglie altre 160, più una serie di motori, modelli, attrezzature, oggetti che raccontano gli aspetti noti e meno noti di questi 110 anni.
Una storia, quella dell’Alfa Romeo, legata a doppio filo ad Arese, il centro alle porte di Milano che fin dai suoi albori ha ospitato la sede e gli stabilimenti produttivi della casa del Biscione, proprio dove oggi sorge il Museo Storico.
“Arese è un luogo fondamentale per noi, non solo perchè vi ha sede il museo – spiega all’Italpress Lorenzo Ardizio, curatore del Museo Storico Alfa Romeo -, ma anche perchè è conosciuta come la casa di Alfa Romeo e il rapporto con il territorio e con il luogo in cui la nostra casa ha costruito i suoi più grand successi è uno degli aspetti fondamentali di questo marchio e dell’attività del museo, che trovano in Città dei Motori uno degli alleati più importanti e uno dei circuiti fondamentali per portare avanti la cultura del Made in Italy”.
Arese è infatti una delle cosiddette Città dei Motori, la rete dei 28 comuni che ospitano musei legati al mondo motoristico o sedi di case automobilistiche, che puntano a sviluppare un vero e proprio circuito turistico attorno a questo “oro nero” del Made in Italy che è il mondo dei motori.
Il Museo Storico Alfa Romeo di Arese sarà uno dei luoghi di maggior interesse della Giornata dell’Orgoglio Motoristico, organizzata proprio da Città dei Motori, in programma nel mese di maggio del 2021. Sarà una sorta di “open day” o di “festival diffuso”, che vedrà protagonisti tutti i musei e le aziende italiane legate ai motori, con una serie di appuntamenti imperdibili. “Avevamo iniziato un percorso molto articolato già dal mese di settembre per portare sul territorio le celebrazioni per i 110 anni di Alfa Romeo, coinvolgendo tra l’altro scuole, associazioni ed enti locali, in un ricco programma che comprendesse anche appuntamenti enogastronomici, musicali, culturali e artistici che avessero come tema la casa del Biscione – spiega all’Italpress Roberta Tellini, assessore allo Sport e Tempo Libero del Comune di Arese, nonchè vice presidente delle Città dei Motori -. Cercheremo di recuperare da settembre, se sarà possibile, soprattutto la parte di motori in città, trasformando Arese in un museo diffuso. Questa è un pò anche la filosofia delle Città dei Motori, che dovranno avere la forza di creare aggregazioni di più soggetti, in grado dare il via ad una serie di percorsi ed esperienze che abbiano al centro il tema motoristico, ma che siano in grado di toccare anche altri mondi come quello della cultura, del turismo e dell’enogastronomia”.
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Al via ottava edizione del premio “Salva la tua lingua locale”

ROMA (ITALPRESS) – Parte l’ottava edizione del premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”. Alla ratifica delle categorie, tutte a tema libero, già presenti nella scorsa edizione, prosa (edita e inedita), poesia (edita e inedita), teatro (inedito) e musica, si aggiunge l’introduzione di quella dedicata ai fumetti. Confermato anche il premio intitolato a Tullio De Mauro dedicato a lavori scientifici editi o inediti: saggi, tesi di laurea, studi su dialetti e/o lingue locali e dizionari. I partecipanti dovranno far pervenire le opere entro il 16 ottobre, la proclamazione è in programma nel mese di dicembre a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Il premio “Salva la tua lingua locale” è istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) e da Ali Autonomie Locali Italiane – Lazio (ALI Lazio) ed è organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e, per la sezione “Scuola, con l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”.
Tappe differenziate, invece, per la sezione “Scuola”: il termine per l’invio delle proposte e la data della proclamazione saranno resi noti successivamente. Sin dalla prima edizione del premio, inoltre, viene effettuata la registrazione audio e l’archiviazione di tutti gli elaborati inediti presentati; i contributi così entrano a far parte di “Memoria Immateriale”, un canale Youtube che costituisce l’inventario on line delle tradizioni italiane.
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Città dei Motori. MauTo, Mengozzi “Un asset molto importante”

“Città dei motori dell’Anci consente di lavorare a livello nazionale sullo sviluppo del potenziale di questo settore. E’ esattamente quello che serve, perchè l’automobile è una parte della nostra storia personale, ma anche una parte della storia del nostro Paese, e può diventare un asset ancora più importante anche a livello economico”. Mariella Mengozzi è da quasi tre anni la direttrice del Museo dell’auto di Torino, l’unico al mondo dove si possa ammirare l’intera evoluzione della storia delle quattro ruote a motore, la collezione infatti parte dalle vetture di fine ‘800 e si conclude con le ultime avveniristiche elettriche, i prototipi e le innovazioni dei centri stile e di ricerca che scelgono spesso il Mauto per esporle in anteprima. Nonostante l’ampiezza della collezione, racconta però solo un pezzo della motorizzazione italiana e mondiale. Un racconto che si snoda in ogni regione italiana, tra due e quattro ruote, tra presente e futuro.
“Quando dirigevo il museo Ferrari di Maranello, venne lanciato il concept della Motor Valley in Emilia.
Credo che Torino debba dialogare con loro, e viceversa, e che questo coinvolgimento vada allargato anche al museo Alfa Romeo di Arese, così come alle collezioni private di auto che esistono in tutt’Italia. Grazie a Città dei motori dell’Anci questo insieme di eccellenze viene messo a sistema”. Un lavoro che riguarda il piano nazionale, ma l’Anci con Città dei motori contribuisce anche in ambito locale. “Torino è entrata in questo progetto tre anni fa.
Qui e in Piemonte c’è un tessuto vivo di aziende che si occupano di automobili. Sperimentano e quotidianamente si interfacciano con tutti i carmaker del mondo, da Fca ai grandi gruppi emergenti cinesi. C’è tanto da raccontare. Ci sono i grandi brand storici come Pininfarina e Italdesign continuano a lavorare a pieno ritmo.
Marchi globali come Sabelt e Sparco, leader riconosciuti per gli accessori sportivi continuano a fare innovazione. Ci sono poi soggetti nuovi come la Tuc, che ha appena presentato il suo concetto di vettura del futuro basato sulla piattaforma Meb di Volkswagen, la più innovativa per le auto elettriche. E poi c’è Icona, un centro stile che lavora in tre continenti frutto dell’alleanza di due aziende torinesi come Cecomp e Autocad. La Mat che sta realizzando l’auto elettrica più potente di sempre.
Non mancano gli spunti”.

Tanta ricchezza che può essere valorizzata ancora meglio gestendo un progetto nazionale come Città dei motori dell’Anci, secondo Mengozzi. “Assolutamente. Va creato un maggiore coinvolgimento di tutta la città, a cominciare dalla politica.
Torino ha un’opportunità unica: può sviluppare un’offerta culturale e turistica trasversale, che ruoti attorno all’auto e ai milioni di appassionati nel mondo. Abbiamo il museo del cinema alla Mole, la settima arte convive sempre con le automobili.
Cinema e motori si devono parlare. Lo stesso vale per i percorsi enogastronomici, cibo e automobili sono passioni che si “parlano”, quando lavoravo al Museo Ferrari dopo le rosse si passava al lambrusco. Un settore importante per l’Italia com’è la moda, è molto legato alla storia dell’auto, ecco perchè ritengo che Città dei Motori dell’Anci sia una grande opportunità”. Cinema, moda, cibo e motori. Settori diversi che potrebbero giocare di squadra.
“Dobbiamo recuperare la nostra identità di Paese dei motori, all’estero le nostre auto sono le più ammirate. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, offrendo oltre al Mauto anche la rete di rapporti con gli stakeholder e alcune idee.
Penso ad esempio al centro stile di Torino Design, che si è appena trasferito a Villa Gualino, ma anche i rapporti con tutti i grandi collezionisti, con la Mille Miglia. Bisogna portare gli appassionati da loro, e farla diventare un’opportunità anche economica, non dimentichiamolo. Città dei Motori è lo strumento giusto”.
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Voihotels riprende i lavori al Cà di Dio di Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Il cantiere del Cà di Dio di Venezia ha ripreso i lavori dopo mesi di blocco forzato: un segnale positivo che arriva in un momento delicato per l’Italia, il turismo e Venezia in particolare. Il Gruppo Alpitour conferma gli investimenti e rinnova la volontà di regalare alla Serenissima un nuovo hotel cinque stelle, curato dall’estro creativo di Patricia Urquiola.
Le premesse ci sono tutte: un edificio dal grande valore storico, che racconta una Venezia fuori dai luoghi comuni, il tratto raffinato di una progettista di levatura internazionale, l’investimento di 16 milioni di euro del Gruppo Alpitour per realizzare il quarto progetto di hotellerie, parte della collezione Lifestyle di VOIhotels. L’apertura è prevista per la primavera 2021 e porterà nuova linfa e bellezza all’antica dimora storica, realizzata nel ‘500 dall’architetto Jacopo Sansovino, sita poco distante dall’Arsenale e da Piazza San Marco, lungo la Riva degli Schiavoni: la ristrutturazione comprende l’intera proprietà con i suoi 4 mila metri quadri, che accoglieranno 66 camere e junior suite, due ristoranti, una spa e due giardini privati, antichi chiostri della casa veneziana. Il fascino del Cà di Dio risiede nella sua storia, fortemente legata al tessuto della città. Ricoprì, infatti, sin dagli albori, un ruolo essenziale per Venezia, sempre legato all’ospitalità: prima come ospedale per i pellegrini, successivamente come casa per le donne in difficoltà.
La storia e l’heritage dell’edificio sono stati interpretati da Patricia Urquiola che ha realizzato un lavoro mirato a conservare il valore e l’intimità del luogo originario. Questa volontà ha guidato l’architetto nel progetto che unirà i due volti del Cà di Dio, i cui tratti sono riflessi in quelli della città stessa: da una parte il rigore e l’austerità della struttura originale, dall’altra la raffinatezza e l’eleganza dei palazzi veneziani.
“Cà di Dio – racconta Patricia Urquiola, architetto e designer pluripremiato dello Studio Urquiola – è un progetto con una forte identità distintiva. Il palazzo nasce come luogo di ospitalità ed accoglienza e oggi abbiamo voluto interpretare questa sua vocazione, attraverso uno sguardo contemporaneo. Ha la grande fortuna di situarsi di fronte all’acqua, al bacino di San Marco. Si tratta di un progetto fortemente veneziano, che si lega in modo inequivocabile alla città e alla laguna per la scelta di cromie, materiali, dettagli architettonici. Un progetto che rispetta la storia di Venezia, ma non vuole imitare pedissequamente la tradizione e si apre a tutti”.
“Vogliamo dimostrare che nè l’acqua alta, nè altri eventi metteranno in discussione il progetto e i nostri piani di sviluppo – afferma Gabriele Burgio, Presidente e AD del Gruppo Alpitour -. Il cantiere del Cà di Dio è l’emblema di un’Italia che riparte e che continua a credere nel valore del turismo, ricchezza essenziale per il tutto il nostro Paese e per i centri d’arte, come Venezia. Essere presenti in questa città è una grande opportunità e una sfida ambiziosa, un impegno che valorizzeremo al meglio”.
Con il Cà di Dio VOIhotels porta a quattro gli alberghi della collezione Lifestyle, progetto di hòtellerie che vuole celebrare e portare la bellezza italiana nei mercati internazionali, scegliendo strutture in luoghi iconici e con un forte legame locale.
“Con questo cantiere, VOIhotels fa un passo decisivo nella concretizzazione del progetto Lifestyle – continua Paolo Terrinoni, AD di VOIhotels – su cui la catena alberghiera sta investendo molto. Al vaglio ci sono già nuovi investimenti, con l’obiettivo di far crescere ulteriormente una realtà che, negli ultimi anni, è arrivata a gestire 18 resort in Italia e nel mondo, con un fatturato di 110 milioni e 1.500 dipendenti”.
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Gattinoni, cresce il numero di italiani propensi a viaggiare

MILANO (ITALPRESS) – Gattinoni Travel Network Srl – società del Gruppo Gattinoni che riunisce due network per un totale di 1500 agenzie di viaggio in tutta Italia – vede flussi incoraggianti: da metà giugno molte persone si sono rivolte alle agenzie Gattinoni Mondo di Vacanze e MyNetwork. L’estate si concentra essenzialmente in Italia. I budget sono più limitati rispetto agli anni precedenti ma i freni riguardano la situazione d’incertezza sulle regole che le regioni non applicano in maniera uniforme. I soggiorni balneari premiano innanzi tutto le destinazioni raggiungibili autonomamente in auto e con auto + traghetto come Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Nelle ultime settimane sta crescendo la domanda sulle isole come Sardegna e Sicilia dove Gattinoni Travel Network sta lavorando per potenziare e garantire i collegamenti aerei. La montagna richiesta è in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.
In Europa, nonostante qualche incertezza per collegamenti e regole, riscontrano favore la Grecia e la Spagna. Il lungo raggio e molte mete del medio raggio sono difficili da perseguire tra blocchi dei confini e preoccupazioni dei clienti per quarantene previste o dubbie al rientro delle vacanze.
L’Italia firmata Gattinoni ha 3 fiori all’occhiello.
L’esclusiva di una struttura in Sicilia, il Pollina Resort, vicino a Cefalù, dove il gruppo ha predisposto collegamenti da più aeroporti del nord.
La piattaforma On the Road, che consente alle agenzie di confezionare in autonomia proposte di tour in auto costruiti ad hoc sulle esigenze del cliente, dalla cultura all’enogastronomia, dal mare alle città, e proponendo idee di viaggio territoriali preconfezionate di qualsiasi durata, dalle Dolomiti alla Sicilia. Si sceglie con un click la modalità di percorrenza: propria auto, auto a noleggio, fly & drive.
Eccellenze Italiane by Travel Experience: strutture d’alta gamma, da relais a castelli, da casali di charme a ex monasteri convertiti all’accoglienza, a soluzioni con ristoranti stellati o consigliati da Gambero Rosso. Accanto ai soggiorni sono proposte visite di distillerie, degustazioni in cantine e frantoi, cene gourmet e trattamenti benessere con ingredienti locali, visite culturali, escursioni esclusive.
Secondo i dati dei network Gattinoni, gli italiani non hanno rinunciato al progetto di una vacanza. Magari più corta, nelle coste più vicine, almeno week end all’insegna dello sport al lago o in montagna.
Coppie e famiglie che contattano le agenzie del network chiedono la garanzia di poter eventualmente annullare senza penali. Rispetto agli altri anni le persone sono più insicure, chiedono molti preventivi prima di finalizzare, ma le agenzie danno garanzie che le piattaforme on line non offrono.
Commenta Sergio Testi, Direttore Generale Gattinoni Travel Network Srl: “Le vendite hanno avuto una ripresa ma sono condizionate da blocchi per alcune mete e dalla mancanza di informazioni certe da parte degli organi istituzionali. Governo, enti, regioni ed esperti dovrebbero trasferire tranquillità; le persone al momento prenotano sotto data ma se riceveranno segnali sicuri si muoveranno volentieri in anticipo. Con i tour operator collaboriamo strettamente ma abbiamo tutti lo stesso problema di mancanza di indicazioni certe che agevolino una strategia a medio termine. Questa estate molte aziende non effettueranno la tradizionale chiusura estiva, per recuperare per quanto possibile i mesi perduti. Sarebbe utile che le compagnie aeree cogliessero l’opportunità potenziando i collegamenti disponibili, così da prolungare l’estate anche in settembre, a beneficio del comparto.
Le nostre agenzie ci hanno trasmesso soddisfazione per tutte le azioni messe in campo. Siamo pronti ad affrontare un inverno in netta ripresa”.
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San Marino punta sull’outdoor per la stagione turistica

“Lontana dai luoghi comuni, vicino a te”. E’ la nuova campagna di promozione turistica della Repubblica di San Marino che punta al rilancio dopo l’emergenza coronavirus.
“La migliore garanzia – spiega all’ITALPRESS il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati- è che San Marino sia stato dichiarato Paese Covid-free. Andiamo verso una stagione turistica estiva che è partita tardi, anche di difficile gestione perchè non si è potuta fare la programmazione. Però abbiamo appena lanciato la nostra campagna di comunicazione turistica, partendo dal settore outdoor, che è quello indicato dagli organismi internazionali, tra cui l’Organizzazione mondiale del turismo”.
Si punta molto sul “trekking, l’e-bike, le arrampicate, le attività di speleologia, la falconeria – aggiunge – ovvero su tutto un mondo che si muove all’aperto. Da luglio a dicembre poi abbiamo un calendario particolarmente ricco di eventi. Posso citare il ritorno del jazz a San Marino, il ‘Comics’, un appuntamento in cui ci si veste tutti con costumi che piacciono molto ai bambini e alle famiglie. Poi andando verso l’inverno abbiamo il ‘Natale delle meravigliè. Ma nel mezzo c’è tutta una serie di appuntamenti che stiamo organizzando nel nostro centro storico, che è un luogo magico, medievale, che si presta per tanti piccoli eventi all’interno dei grandi eventi”.
Le proiezioni indicano “una graduale ripartenza, chiaramente di mobilità territoriale, cioè nazionale italiana, perchè le persone si muovono principalmente sul territorio italiano”.
Pedini Amati invita “tutti i cittadini italiani, ma anche tutti cittadini del mondo a visitare San Marino. Abbiamo uno slogan che ci caratterizza, ‘Un mondo unico al mondò, perchè San Marino è una piccola realtà che ha 1.700 anni, ha delle caratteristiche medievali e un centro storico da visitare, con musei pieni di storia”.
(ITALPRESS).

 

Astoi al Governo “Non è più accettabile l’indifferenza per il turismo”

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Da cinque mesi ASTOI Confindustria Viaggi, in rappresentanza del comparto del tour operating, chiede al Mibact e al Governo interventi urgenti e concreti per la sopravvivenza di queste imprese. “Giunti quasi al termine dell’iter di conversione in legge del DL Rilancio si può dire senza tema di smentita, che ogni aspettativa è stata disattesa e l’impressione è che non vi sia l’intenzione di salvaguardare un comparto e buona parte delle 80.000 famiglie che vi lavorano”, spiega l’associazione di categoria, che prosegue: “Il più completo disinteresse per il turismo organizzato è ormai evidente e tangibile. Il settore non è fatto solo di alberghi e stabilimenti balneari, si tratta di una filiera complessa i cui attori sono tutti ugualmente indispensabili e contribuiscono nello stesso modo a muovere gli ingranaggi di una macchina che rappresenta il 13% del Pil nazionale, equivale a 232,2 miliardi di euro ed è uno dei principali motori della nostra economia”.
Sono tre le proposte principali di ASTOI Confindustria Viaggi. La prima è “l’incremento del Fondo dedicato a Tour Operator e Agenzie di Viaggio ex art. 182 Dl Rilancio: su 20 miliardi di fatturato generati dal comparto, ad oggi, la perdita si attesta a 17 miliardi. Si ritiene che lo stanziamento di 25 milioni sia un inutile palliativo, soprattutto se si considera che su 13.000 imprese, circa 3.000 sono sopra la soglia di fatturato di 5 milioni di euro e non potranno nemmeno accedere al contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del medesimo decreto. Le aziende sopra i 5 milioni di fatturato, peraltro, sono quelle che generano l’80% dei ricavi totali e garantiscono altrettanta percentuale di occupazione”.
La seconda proposta è il “prolungamento della cassa integrazione in deroga fino a dicembre 2020: con l’allungamento di ulteriori 9 settimane si prolunga la scadenza dei termini a metà agosto ma, molte imprese continueranno a non poter vendere nulla, visto che le mete estere sono di fatto interdette (si veda anche la recente scelta dell’Italia di mantenere l’isolamento fiduciario per i viaggiatori che rientreranno da quelle pochissime destinazioni nei confronti delle quali l’Europa ha riaperto le frontiere) – sottolinea ASTOI -. Si parla di sgravi contributivi per chi riaprirà le aziende togliendo i dipendenti dalla cassa integrazione, ma in che modo imprese il cui modello di business si fonda sulla vendita di viaggi all’estero potranno richiamare in azienda i lavoratori sostenendo i relativi costi? E, soprattutto, per vendere cosa? Lo scenario che si aprirà dopo lo stop ai licenziamenti a metà agosto sarà apocalittico”.
La terza proposta è legata al Bonus vacanze. Il comparto del turismo organizzato aveva chiesto che lo strumento fosse esteso sin da subito anche ai pacchetti turistici Italia e, quindi reso utilizzabile direttamente da agenzie di viaggio e tour operator, ma questa proposta non è stata presa in considerazione, con evidenti risultati discriminatori. “Lo strumento, che identifica tour operator e agenzie di viaggi solo come intermediari – spiega ASTOI -, è dedicato di fatto esclusivamente al comparto alberghiero e, per come è strutturato, crea non pochi problemi applicativi non solo agli operatori, ma anche agli stessi alberghi, molti dei quali non sono disposti ad accettarlo. Lo stanziamento di 2,4 miliardi solo per questa misura appare come un’ulteriore prova della mancanza di una doverosa visione di insieme”.
“Inoltre, nella riformulazione dell’art. 88 bis contenuta nel DL Rilancio, è stato inserito un passaggio con il quale si prevede sempre la restituzione della somma versata, senza emissione di voucher, per i soggiorni di studio degli alunni del quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado nell’ambito dei programmi internazionali di mobilità studentesca riferiti agli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 – prosegue l’associazione di categoria -. Molte imprese del comparto, attive prevalentemente nel segmento del cosiddetto high school program (che prevede solitamente esperienze di studio all’estero per un anno, un semestre o un trimestre) sarebbero costrette immediatamente a cessare l’attività, non avendo la disponibilità finanziaria per trasformare sin da ora i voucher già emessi in rimborsi cash e non avendo ricevuto alcun sostegno economico dal Governo e nemmeno il rimborso dai fornitori esteri che, come noto, non sono soggetti alla legislazione italiana. Queste aziende offrono ogni anno l’opportunità ad oltre 10.000 ragazzi italiani di vivere questa importante esperienza formativa. Con la sparizione di questo tipo di imprese dal mercato, verrà negata di fatto ai giovani italiani questa possibilità”.
ASTOI Confindustria Viaggi chiede al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro Dario Franceschini “di agire subito mettendo in campo misure atte ad evitare il tracollo del sistema”.
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Città dei Motori e Borghi più Belli d’Italia uniti per rilancio turismo

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È stato firmato oggi un protocollo d’intesa tra Città dei Motori, la rete dei 28 comuni italiani a vocazione motoristica a livello di produzione,sportiva e culturale e l’associazione che riunisce i “Borghi più belli d’Italia”, allo scopo di rilanciare il turismo motoristico dopo il rallentamento provocato dagli effetti del Coronavirus. “Il turismo in generale, e quello legato ai motori in particolare, ha praticamente subito un azzeramento a causa degli effetti del Covid-19 – ha spiegato ad Italpress il presidente delle Città dei Motori e sindaco di Maranello Luigi Zironi -. Abbiamo chiesto al governo e alle regioni un sostegno concreto per riaprire i nostri musei in sicurezza e devo dire che nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una buona ripresa delle presenze, anche se mancano all’appello gli stranieri che rappresentano una buona fetta dei nostri visitatori”.

“Il protocollo firmato con l’associazione Città dei Motori, favorito da Anci della quale siamo anche noi emanazione, sancisce una collaborazione tra due reti nazionali che rappresentano delle eccellenze italiane che rendono grande il nostro Paese – ha detto ad Italpress Fiorello Primi, presidente dei Borghi più belli d’Italia -. L’automotive e i Borghi più belli d’Italia sono un binomio vincente perché valorizza e promuove due settori che producono idee, innovazione e ricchezza. Insieme, sono convinto, riusciremo a fare cose importanti a favore dello sviluppo del nostro Bel Paese”. L’accordo, della durata di tre anni, ha l’obiettivo di programmare e promuovere eventi e iniziative che consentano, tramite il comune denominatore rappresentato dalle “tipicità” delle due associazioni, di mettere in risalto le peculiarità del Made in Italy motoristico e le bellezze e l’offerta dei piccoli borghi d’Italia, elementi ammirati e apprezzati in tutto il mondo.
Le due associazioni si impegnano a favorire il flusso turistico nazionale e, superata la fase legata all’emergenza sanitaria, anche quello internazionale, verso i comuni interessati, ma anche ad organizzare eventi, mostre e manifestazioni, coniugando la memoria storica dei borghi italiani con la memoria storico-motoristica diffusa nelle comunità locali del Paese. Il protocollo d’intesa vuole anche favorire lo svolgimento sui territori, di manifestazioni motoristiche che vedano coinvolte le categorie del turismo e del commercio, come volano dello sviluppo locale e territoriale. Tra gli altri punti dell’accordo, l’inclusione dei comuni aderenti all’associazione dei Borghi più belli d’Italia negli itinerari di turismo motoristico promossi a livello nazionale, regionale e locale, in occasione degli appuntamenti legati al Piano nazionale del turismo motoristico promosso da Città dei Motori.

“Questo piano è rappresentato da un insieme di azioni, fatte insieme al ministero del Turismo e alle regioni, allo scopo di definire le caratteristiche e lanciare il turismo motoristico in Italia – chiarisce Zironi -. Una delle basi di questo piano è quello di mettere in comune, non solo l’esperienza legata ai motori, ma anche la storia, gli eventi e l’enogastronomia del territorio che ospita le nostre realtà. Del resto la storia dei motori è la storia d’Italia e viceversa”. Dopo la stagione estiva, tra fine ottobre ed inizio novembre, è previsto l’appuntamento clou delle Città dei Motori, con la convocazione a Maranello della Conferenza nazionale del turismo motoristico.
. Sarà un vero e proprio summit tra tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni nazionali a quelle locali, dal mondo produttivo a quello turistico e culturale, per fare il punto della situazione su di un settore dalle potenzialità enormi come quello dei musei motoristici, che in un anno vede in media un milione e mezzo di visitatori.
La Conferenza nazionale darà il via a una serie di eventi e manifestazioni che avranno come punto di arrivo la Giornata dell’Orgoglio Motoristico, in programma nel mese di maggio del 2021, una sorta di “open day” o di “festival diffuso”, che vedrà protagonisti tutti i musei e le aziende italiane legate ai motori, con una serie di appuntamenti imperdibili.
(ITALPRESS).