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Inaugurata l’opera “Master of Mistakes” all’aeroporto di Fiumicino

ROMA (ITALPRESS) – Un invito a passeggeri e comunità aeroportuale a fermarsi e a ripensare agli errori commessi nella propria vita, con la consapevolezza che questi rappresentino ingredienti preziosi di ogni esperienza: questo il messaggio proposto dall’opera “Master of Mistakes”, esposta da oggi presso la Piazza del Terminal 1 del “Leonardo da Vinci”, realizzata dall’artista romano Daniele Sigalot.
La nuova proposta, dopo essere stata esposta presso la Galleria Nazionale d’ Arte Moderna è stata presentata questa mattina nel corso di una cerimonia, alla presenza dell’Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, del Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Federico Mollicone, dell’Assessore al Turismo, Sport, Cultura, Giubileo, Lavoro e Formazione Professionale del Comune di Fiumicino Federica Poggio, dell’Assessore al Commercio e Attività Produttive del Comune di Fiumicino Raffaello Biselli e del Presidente di Cultura Italiae Angelo Argento.
“Master of Mistakes” è una scultura sferica del diametro di circa 300cm composta da centinaia di fogli d’alluminio che formano un planisfero dinamico in cui gli elementi ricreano la proiezione fisica di un doppio terrestre. In questo modo, un singolo oggetto in equilibrio statico narra il valore collettivo del pensiero civico. L’opera diventa l’occasione di autoanalisi che si rivolge anche al pubblico, come accade in altri lavori di Daniele Sigalot, specializzato nel muoversi sull’ambiguità dei materiali. “Una forma – spiega l’artista- che sembra leggera e si appesantisce nell’accumulo; questa non è una pipa, nè un foglio di carta, ma un pezzo di alluminio. Posti uno accanto all’altro, diventano una figura gigante, nulla di valoroso ed eroico, ma un monumento dedicato a ciò che di noi vorremmo dimenticare”.
“Con ‘Master of Mistakes’ si arricchisce la proposta culturale e artistica del nostro aeroporto – ha commentato l’AD di Aeroporti di Roma, Marco Troncone – “offrendo ai nostri passeggeri e a tutta la comunità aeroportuale un’opportunità di riflessione. L’intensa programmazione artistica e culturale si è da tempo inserita nella strategia di ADR e ci ha consentito in questi anni di trasformare il Leonardo da Vinci in un luogo unico, una vetrina delle bellezze e della creatività del nostro Paese, inserita in un sistema che coniuga l’eccellenza dei processi operativi alla qualità del servizio offerto da tutti i nostri operatori e partner. Una strategia che ci ha consentito di essere annoverati nell’èlite globale degli aeroporti 5 stelle Skytrax e di essere confermati da ACI World proprio poche settimane fa, per la settima volta consecutiva, migliore scalo europeo per la qualità dei servizi offerti nella categoria degli aeroporti con oltre 40 milioni di passeggeri”.
Negli ultimi anni la società di gestione aeroportuale ADR, parte del Gruppo Mundys, ha infatti ripensato il concetto di aeroporto, un luogo dove trova concreta applicazione la roadmap della sostenibilità, caratterizzato dall’orientamento dell’azienda verso innovazione, sviluppo sostenibile e digitalizzazione, oltre ad una forte spinta verso la contaminazione culturale. Oggi il Leonardo da Vinci di Fiumicino si posiziona come un “Museo diffuso”, valorizzando l’immenso patrimonio culturale e artistico italiano, classico e contemporaneo, in tutte le sue declinazioni, oltre a favorire una gradevole e sempre più ampia e diversificata esperienza commerciale che accompagna l’ampia gamma dei servizi offerti ai passeggeri.
-foto ufficio stampa Adr-
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Un italiano su 2 pronto a viaggiare combinando vacanza e lavoro

MILANO (ITALPRESS) – La nuova edizione dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, giunto alla sua quarta edizione, analizza come evolvono i comportamenti, le tendenze e le aspettative dei viaggiatori italiani ed europei per motivi di vacanza e lavoro. L’edizione di quest’anno, infatti, ha sondato le opinioni oltre 5000 individui residenti in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito attraverso un approccio innovativo basato anche su test psicologici impliciti per osservare le motivazioni inconsce che determinano le scelte di viaggio.
In continuità con lo scorso anno, dall’Osservatorio EY emerge un incremento delle intenzioni di viaggio per l’anno in corso, con l’Italia al secondo posto, dopo la Spagna, come meta più ambita per i viaggiatori europei. Infatti, 9 viaggiatori su 10 hanno in programma di realizzare almeno 1 viaggio per motivi di vacanza e anche i viaggi per lavoro sono in netta ripresa con un incremento del 8% e il raggiungimento dei livelli pre-pandemici.
Sempre per quanto riguarda il campione europeo, nel 2023 sono cresciuti i viaggi con tutti i mezzi di trasporto. In particolare, la quota di chi ha viaggiato per vacanza in aereo è cresciuta dal 54% al 62% e di chi ha viaggiato in treno dal 38% al 47%. Tuttavia, il 65% esprime cautela rispetto all’aumento dei costi legati ai viaggi e non esclude di dover fare qualche rinuncia, ma il 20% dichiara che la passione per i viaggi supera la preoccupazione sui costi ed è pronto, se necessario, a limitare altre spese. “I dati della nuova edizione dell’Osservatorio confermano come nel nostro Paese si preveda una crescita dei viaggi sia per motivi di vacanza che di lavoro: le abitudini e i comportamenti dei viaggiatori italiani ed europei continuano ad evolvere, consolidando alcuni trend già esistenti e facendo emergere nuove tendenze. In particolare, si osserva un significativo interesse a unire vacanze e lavoro nello stesso viaggio, dato superiore al 50% rispetto allo scorso anno” dice
Claudio d’Angelo, Transportation Market Segment Leader di EY in Italia.
“L’impatto ambientale assume un ruolo sempre più centrale come fattore di scelta nei mezzi di trasporto, a fronte di un’offerta di viaggi eco-sostenibili che tuttavia sembra non essere ancora pronta a rispondere pienamente alle esigenze dei viaggiatori. Si rileva, inoltre, un forte interesse a utilizzare strumenti di AI soprattutto nella fase di pianificazione dei viaggi come fonte di idee e orientamento alla scelta delle vacanze. In generale, stiamo osservando come le intenzioni della Generazione Z costituiscano un’anticipazione dei trend futuri, fornendo indicazioni preziose su come evolveranno i viaggi e su quali saranno i profili dei potenziali viaggiatori di domani”.
Secondo i dati dell’Osservatorio EY, il 96% degli italiani prevede di fare almeno un viaggio nel 2024, il dato più alto tra i diversi Paesi oggetto dell’indagine. Come mezzo di trasporto preferito, gli italiani scelgono più di tutti il treno per i viaggi di lavoro (57%). Oltre agli spagnoli, si tratta del campione di individui più interessato a fare viaggi di vacanza nel proprio Paese (77%), contro il solo il 43% dei tedeschi.
La meta estera preferita per i viaggi di vacanza è la Spagna (23%) mentre i più interessati a viaggiare in Italia (23%) sono francesi e spagnoli. Gli italiani, più di tutti, considerano il comfort un fattore essenziale nelle scelte (59%), sono più tolleranti della media sul tempo complessivo di viaggio e sul rischio di ritardi e cancellazioni, e più di tutti desidererebbero ricevere bonus e rimborsi automatici in caso di ritardi o cancellazioni dei viaggi in treno (50%, ovvero 7% più della media) e in aereo (32% per i voli nazionali, 5% più della media). Cresce l’interesse a combinare vacanza-lavoro nello stesso viaggio: quasi 1 viaggiatore europeo su 2 è interessato a combinare vacanza e lavoro in futuro. La quota è ancora più alta per le generazioni più giovani: 63% tra i Millennials, oltre il 70% tra coloro appartenenti alla Generazione Z (GenZ). I viaggiatori sono interessati a tutte le principali modalità di mix tra lavoro e vacanza: per quanto riguarda il campione italiano, le modalità preferite sono in ordine (23%) Bleisure, ovvero estendere il viaggio di lavoro con alcuni giorni di vacanza, (21%) Workation, ovvero lavorare in remoto da un luogo di vacanza per un periodo di tempo limitato, (14%) Digital nomadism (lavoro remoto grazie alla tecnologia) e infine (11%) Team bonding, ossia viaggiare con il proprio gruppo di lavoro per rafforzare la coesione.

foto: ufficio stampa Osservatorio EY
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Turismo dell’olio EVO, arrivano il rapporto annuale e il sito ufficiale

ROMA (ITALPRESS) – I protagonisti del turismo dell’olio Evo lanciano, in occasione dell’edizione 2024 del Concorso nazionale Ercole Olivario dedicato alla valorizzazione dell’extravergine d’oliva, un’operazione di sistema che sancisce la nascita di un vero e proprio think tank dell’oleoturismo italiano. La collaborazione è il frutto del lavoro svolto dalle associazioni Città dell’Olio, Unaprol-Coldiretti con Roberta Garibaldi, professore universitario e autrice del Rapporto annuale sul turismo enogastronomico. Il frutto di quest’intesa, attuata per la valorizzazione di un settore composto da circa un milione di imprese olivicole per un valore della produzione che sfiora i due miliardi di euro l’anno basato su una straordinaria biodiversità (oltre 250 milioni di piante, con oltre 550 varietà diverse, per 43 Dop riconosciute), è duplice. Per prima cosa, durante il concorso nazionale, è stato presentato il primo Rapporto sul turismo dell’olio, che comprende i dati sulla capacità attrattiva del comparto e le best practice individuate tra le aziende italiane che già hanno avviato un progetto di accoglienza turistica, che diventeranno la base per aderire alla seconda grande novità: il primo portale nazionale dedicato al turismo dell’olio.
Il portale dedicato esclusivamente al Turismo dell’Olio (www.turismodellolio.com) è già online e in prospettiva non sarà soltanto un sito-vetrina dedicato alle aziende coinvolte e al concorso nazionale Ercole Olivario, ma offrirà la possibilità di acquistare i pacchetti turistici delle aziende individuate dal think tank come casi di eccellenza turistica ed esperienziale. Sono oltre trecento, infatti, le esperienze selezionate e presenti all’interno di turismodellolio.com e il numero è destinato ad aumentare. Al tempo stesso, il think tank effettuerà il controllo sul rispetto, da parte delle aziende produttrici di olio Evo, dei criteri fondamentali della buona accoglienza in azienda – condizione necessaria per l’inserimento in piattaforma – favo-rendo inoltre la commercializzazione delle esperienze oleoturistiche a livello nazionale e internazionale. La visita a un frantoio è un’esperienza ancora poco praticata tra i turisti, con ampi margini di crescita legati anche al contenuto sano dell’esperienza e all’inserimento dell’olio Evo come prodotto di bellezza e di cura della persona, dalla tavola alle spa e ai centri benessere. Secondo la prima edizione del Rapporto sul turismo dell’olio presentato in occasione del premio Ercole Olivario, il 15% dei turisti italiani ha già preso parte, negli ultimi tre anni, alla visita in un’azienda olearia, percentuale che vendita al 19% nel caso del turista orientato alle esperienze enogastronomiche. In particolare, solo l’11% della fascia d’età 18-24 anni e solo il 10% della fascia 25-34 vi ha preso parte, mentre tra gli over 65 anni la percentuale vendita al 23%. A fronte di questa “concretizzazione minoritaria”, i dati del Rapporto fanno emergere il forte appeal dell’olio extravergine e dei suoi luoghi di produzione, ma anche della cultura dell’olio, tra i turisti. E si tratta di un patrimonio da mettere a frutto nei prossimi anni.
“Questi dati colpiscono se confrontati coi dati di interesse che abbiamo mappato, che dimostrano una potenzialità di sviluppo davvero altissima, con l’offerta che può pensare di diversificarsi in base agli interessi degli italiani – spiega Roberta Garibaldi , autrice del Rapporto – La leva principale che spinge il turi-sta a prendere in considerazione una visita in frantoio o in azienda olivicola è la shopping/tasting experience: il 72% degli intervistati vorrebbe acquistare il prodotto a prezzi interessanti (74% tra i turisti enogastro) e il 70% amerebbe degustare l’olio e le diverse tipologie prodotte in azienda in abbinamento a prodotti e cibi del luogo (72% tra i turisti enogastro). Molto consistenti anche le risposte legate alle esperienze di turismo attivo: il 70% vorrebbe vedere come si produce l’olio, il 64% desidera partecipare alla raccolta delle olive e il 65% sogna una cena a lume di candela tra gli oliveti. Inoltre, il 57% amerebbe provare dei centri benessere che offrono trattamenti legati all’olio e il 70% vorrebbe provare, al ristorante, diverse tipologie di olio in abbinamento ai vari piatti degustati durante la cena. Da evidenziare, infine, il forte collegamento tra olio e patrimonio storico italiano: il 73% dei turisti enogastronomici vorrebbe visitare un frantoio storico, il 72% ambirebbe al soggiorno in una dimora storica con oliveto e orciaia al proprio interno e il 59% vorrebbe poter visitare un museo nazionale dedicato all’olio extravergine di oliva.”
“Il turismo dell’olio è una grande opportunità per dare “valore” al prodotto finito olio extravergine di oliva. Dobbiamo raccontare l’olio e far percepire il plus di valore che l’olio extravergine di oliva ha, non solo in quanto alimento nutraceutico, ma anche e soprattutto per i valori che interpreta e rappresenta: paesaggio, ambiente, storia, cultura, biodiversità con le oltre 550 cultivar che rappresentano oltre il 40% della biodiversità a livello globale, un patrimonio di inestimabile valore che dobbiamo valorizzare e salvaguardare. Il turismo dell’olio è anche un’opportunità di rilancio di luoghi e comunità, quali le Città dell’Olio ita-liane – commenta Michele Sonnessa , Presidente Città dell’Olio – Per noi l’olivo è il simbolo della difesa di uno stile di vita e di una battaglia per la sopravvivenza dei nostri paesi. Le oltre 480 Città dell’Olio italiane sono per lo più piccoli comuni, sotto i 5.000 abitanti, per il 90% situati nelle aree interne, che vivo-no una situazione paradossale di abbandono olivicolo, ma anche di abbandono urbano, perchè l ‘economia locale non ce la fa a sostenere la sopravvivenza delle persone in questi territori. Difendere l’olivo in questi territori vuol dire preservare la presenza umana. Fenomeni di abbandono delle olivete (il 30% in Toscana, il 60% in Liguria sono gli unici dati certi che abbiamo, ma sono tuttavia significativi) si traducono in paesaggi che perdono la loro valenza. Per fare questo abbiamo costituito un Tavolo interdisciplinare di lavoro con esperti accademici e mondo della produzione per lavorare insieme per una Legge nazionale di contrasto all’abbandono olivicolo. Perchè il turismo dell’olio non può prescindere dal paesaggio”.
“La presentazione del Rapporto 2023 conferma che l’Oleoturismo è un importante strumento di crescita per le imprese della filiera – commenta Nicola Di Noia , Direttore di Unaprol e Amministratore Unico della Fondazione Evooschool. I flussi di turisti sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, alla tutela del paesaggio, ad una sana alimentazione, possono trovare proprio nelle imprese olivicole esperienze che richiamano questi valori, legati all’olio EVO di qualità. Per cogliere queste opportunità, prosegue Di Noia, occorre un cambio culturale. Bisogna formare nuovi professionisti del settore, in grado di lavorare sull’accoglienza dei clienti, sullo sviluppo di nuovi servizi e di utilizzare le nuove tecnologie. La formazione, conclude Di Noia, è una delle leve principali per chi vuole approcciare allo sviluppo dell’Oleoturismo”.

foto: ufficio stampa Ercole Olivario

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“Viaggi dell’Elefante” taglia il traguardo dei 50 anni

MILANO (ITALPRESS) – Viaggi dell’Elefante, il marchio italiano del turismo d’alta gamma, festeggia un traguardo d’eccezione: 50 anni di impegno costante “nell’offrire esperienze di viaggio straordinarie per una clientela esigente – si legge in una nota -. Da cinque decenni, Viaggi dell’Elefante rappresenta il punto di riferimento per chi cerca non solo la massima qualità nei servizi, ma anche la scoperta di destinazioni esotiche e affascinanti in tutto il mondo”.
Viaggi dell’Elefante è nata nel 1974 da un’idea di Vittorio Ducrot (nella foto), viaggiatore appassionato e desideroso di condividere le preziose scoperte, fatte in anni di esplorazioni in decine di Paesi del mondo.
“Sin dall’inizio la scelta di Viaggi dell’Elefante, realizzata con il sostegno della compagnia di bandiera olandese KLM, fu quella di offrire ai clienti un tipo di viaggio di alta gamma in tutti i continenti – racconta Enrico Ducrot, figlio del fondatore e Ceo dell’azienda – selezionando le destinazioni più suggestive e garantendo il massimo comfort e professionalità in ogni dettaglio del viaggio. Dalle selvagge terre dell’Indonesia ai maestosi safari in Tanzania, dalle antiche meraviglie dell’India alle incantevoli spiagge del Centro America, il marchio ha continuato a innovare e a soddisfare i desideri più ambiti dei viaggiatori”.
I cataloghi, sin dalla prima pubblicazione, erano illustrati con le miniature indiane della collezione di famiglia e con le antiche incisioni, estratte dai libri di esplorazione ottocenteschi della biblioteca.
“Per questo abbiamo deciso di pubblicare il nuovo catalogo del Cinquantesimo anniversario – prosegue Ducrot – con in copertina una delle miniature più amate da mio padre Vicky Ducrot. Molte di queste illustrazioni originali sono ancora presenti nella collezione in azienda, come quelle di David Roberts”.
La storia di Viaggi dell’Elefante è segnata da una continua evoluzione e adattamento alle esigenze della clientela alto spendente. La proposta iniziale di “viaggi di gruppo” si è trasformata nel tempo in viaggi su misura, con itinerari personalizzati creati da veri e propri “artigiani” del viaggio, capaci di trasformare i sogni dei clienti in realtà. Nel corso degli anni, il marchio ha ampliato la propria offerta introducendo nuove attraenti destinazioni, dalle vie storiche come la Via della Seta alle spiagge paradisiache del Sud America e dell’Oceania. Nel 2006 è stata lanciata la linea Ecoluxury, un’innovativa proposta che unisce l’alta qualità del servizio con un’attenzione particolare per la sostenibilità ambientale e il supporto alle comunità locali.
«Il successo di Viaggi dell’Elefante è il frutto del lavoro instancabile di un team di oltre 35 esperti – aggiunge Ducrot -, impegnati ogni giorno a mantenere vivo lo spirito e gli ideali del fondatore. Clienti affezionati, alcuni dei quali alla terza e quarta generazione, testimoniano la reputazione e l’impegno costante del marchio nel fornire esperienze di viaggio indimenticabili». In occasione di questo importante anniversario, Viaggi dell’Elefante rinnova il suo impegno verso la sostenibilità e l’etica nel turismo, con l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre più consistente di partner e clienti nel sostegno alle realtà locali e alla conservazione del patrimonio culturale e ambientale delle destinazioni visitate.
“La nostra programmazione si arricchisce quest’anno di trenta partenze speciali, viaggi di gruppo accompagnati da esperti – conclude Ducrot – per visitare mete in tutto il mondo legate a ricorrenze, feste, festival ed eventi religiosi che rendono questi viaggi veramente unici”.
Tra gli eventi previsti per celebrare l’importante anniversario la presentazione di un libro autobiografico del fondatore Vittorio Ducrot (in programma allo spazio Ducrot in primavera) e un press tour al Ducrot Rose garden, la villa di campagna di famiglia, sulle colline umbre, circondata da un immenso roseto, nato dall’amore di Vicky e della moglie Isabella Ducrot per le rose. In calendario anche numerosi appuntamenti sul territorio italiano, utilizzando anche l’ampia rete dei “Punti Elefante”, agenzie di viaggio selezionate che propongono la ricca selezione di viaggi.
Con un fatturato medio annuo di 20 milioni di euro, Viaggi dell’Elefante offre una gamma di proposte turistiche suddivise in otto brand differenti: Turismo Accessibile, Blu, Arte, Best Seller, Digital Detox, Fotografia, Limited Edition ed Ecoluxury, studiati per soddisfare le richieste e le necessità di una clientela sempre più vicina all’ambiente, alla sostenibilità, alla bellezza, alla cultura e al rispetto delle tradizioni che il mondo sa offrire. La programmazione completa può essere consultata su www.viaggidellelefante.it, recentemente aggiornato e implementato. Con oltre 3.000 accessi giornalieri e circa 150 richieste a settimana, il sito rappresenta la prima fonte di informazione per la vasta platea di viaggiatori in cerca di viaggi fuori dal comune. Sempre sul sito è possibile iscriversi alla newsletter per restare aggiornati, in tempo reale, sulle proposte del tour operator. Con una squadra di oltre 35 “artigiani del viaggio”, nel quartier generale di Via D’Ascanio nel centro storico di Roma, Viaggi dell’Elefante guarda con ottimismo ad un futuro fatto di crescita e sviluppo, continuando a progettare, con passione ed entusiasmo, esperienze di viaggio indimenticabili.

– Foto Viaggi dell’Elefante –

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Vivere&Viaggiare con Bluvacanze per esperienze “rossonere” a Milano

MILANO (ITALPRESS) – In partnership con AC Milan, Going, il tour operator di MSC Cruises, ha reso disponibili nuove esperienze rossonere: “Match Day” e “Live Like a Player” per gli appassionati di calcio che vorranno vivere in prima persona una giornata nei luoghi-simbolo come lo stadio di San Siro, compreso l’accesso sul “field” durante le partite, e l’edificio “Casa Milan”.
Configurate come pacchetti esperienziali con diverse attività modulabili, le proposte di questo vero e proprio “Football journey” tutto milanese spaziano da una “Exclusive Top Experience” con walkabout sul campo di gioco dello stadio di San Siro nei giorni delle partite di campionato di Serie A, oppure il warm up, per seguire da vicino il riscaldamento pre-gara. Previste anche esperienze durante la settimana nei luoghi rossoneri.
Queste le due tipologie di esperienze che i punti vendita Vivere&Viaggiare con Bluvacanze proporranno ai loro clienti: la categoria “Match Day” prevede la visita agli spogliatoi della squadra accompagnati da un fotografo dell’AC Milan per documentarne l’entusiasmo, così come una cena nella prestigiosa Authority Lounge prima del match. Sarà possibile calcare il prato di San Siro. Il coinvolgimento continua con un posto in tribuna Rossa per assistere alla partita, magari indossando la maglia ufficiale della squadra personalizzata. Infine, questa esperienza potrà includere anche un momento di warm up, ossia assistere a bordo campo al riscaldamento pre-partita dei calciatori, per ammirare da vicino i campioni; la categoria di esperienza “Live Like a Player”, dedicata ai giorni extra-match, apre le porte di “Casa Milan”, la sede del Club con il museo, lo store e un ristorante per un pranzo, la firma di un “contratto” nella stessa sala dove i campioni siglano la loro appartenenza al club, anche in questo caso immortalati da uno scatto fotografico proprio come durante una conferenza stampa. A conclusione, il tour guidato di “Mondo Milan”, il museo che racconta oltre 120 anni di storia tra 5 palloni d’oro e la sala delle coppe con 42 trofei, dove si terrà uno shooting fotografico con la maglia ufficiale di AC Milan personalizzata e un esclusivo welcome kit.
Le agenzie Bluvacanze e Vivere&Viaggiare abbineranno alle esperienze Going2Milan anche soggiorni a Milano, proponendo hotel e altre attrazioni.

– Foto ufficio stampa Bluvacanze –

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Bellè (Hilton) “Gli americani i clienti più affezionati all’Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “Hilton è sempre alla ricerca di nuove occasioni. Stiamo parlando di una catena con quasi 7.800 hotel nel mondo, ma anche con 22 brand, perchè Hilton ha dei brand che fanno parte del suo portafoglio. Inoltre, ci sono più di 3.500 alberghi pronti a essere aperti in tutto il mondo per continuare a dare la tradizione Hilton”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Paolo Bellè, general manager di Hilton Roma Eur La Lama e Hilton Roma Airport, due proprietà nella Capitale della nota catena alberghiera internazionale. “La crescita nel 2023 è stata naturalmente molto forte rispetto all’anno precedente che era stato ancora di transizione dell’uscita dal momento che abbiamo passato tutti insieme – ha spiegato in riferimento al Covid e a un 2023 in cui sono invece tornate ad aumentare le prenotazioni digitali sui vari siti specializzati fino al +170% – C’è stata anche una grandissima crescita, oltre che su Booking, Expedia e tutti gli altri motori di ricerca, anche sui nostri siti diretti, perchè in realtà le persone avevano più soldi da spendere, visto che da qualche anno non si viaggiava. Durante il periodo grigio che abbiamo passato, sapevamo che negli Stati Uniti l’Italia era sempre la numero uno delle mete ricercate sul web – ha ricordato – Le persone navigavano alla ricerca di una vacanza in Italia anche più rispetto ai Caraibi”.
“Gli americani sono i clienti più affezionati all’Italia – ha sottolineato Bellè – Tra l’altro, abbiamo notato quest’anno che, se prima il cliente americano standard aveva superato i 30 anni, ultimamente ora è un cliente a 360 gradi, di qualsiasi tipo e di qualsiasi stato: c’è proprio voglia di Europa e soprattutto d’Italia”. E sulle tecnologie offerte da Hilton nell’ambito dell’hotellerie: “Hilton è stato il primo a inventare il digital check-in e il digital key, rispettivamente la possibilità di registrarsi e di scegliere la camera direttamente dal nostro smartphone e la possibilità di aprire la camera non passando dal ricevimento per prendere la chiave, ma facendo tutto in maniera digitale – ha ricordato – Le evoluzioni sono molte, anche se in Italia c’è qualche limite, perchè dobbiamo comunque registrare il documento, cosa che invece negli aeroporti è stata pian piano bypassata”.
Infine, sull’annoso tema della tassa di soggiorno: “Il turista tendenzialmente è abituato alla tassa di soggiorno nelle più importanti città: anche se qualcuna sta mollando, queste sono prese in considerazione – ha riconosciuto – C’è una buona notizia: il Comune di Roma ha da poco deliberato un ritorno sul costo della city tax agli imprenditori, perchè comunque essendo pagata con carta di credito c’era addirittura una perdita, invece adesso una percentuale pari all’1.8% sarà di rientro – ha aggiunto – Ci tengo a riconoscere questo al comune di Roma. C’è anche un piano nazionale per poter applicare la tassa di soggiorno in percentuale – ha concluso – Un ‘cap’ che forse potrebbe essere più giusto”.

– foto Italpress –
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Saudi Arabian Airlines accelera su nuove rotte e sostenibilità

ROMA (ITALPRESS) – “I dati sono più che confortanti: nel 2022 c’è stato un +20% sulla direttrice Arabia Saudita, quella di cui ci curiamo maggiormente, un +15% lo scorso anno e anche per quest’anno tutto lascia a presagire che ci sarà un incremento a doppia cifra”. Così Fabio Zinanni, Sales & Marketing Manager di Saudi Arabian Airlines per l’Italia, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Dall’Italia voliamo sia da Roma che da Milano per Gedda e Riad. Rispetto agli anni precedenti abbiamo 8 voli a settimana su Gedda, operiamo con aeromobili grandi che portano 300 persone a bordo che si spostano quotidianamente dall’Italia verso l’Arabia Saudita. Dal 2019 – spiega -, tranne il brutto periodo della pandemia, si è aperta al turismo, questa una novità assoluta nel panorama mondiale perchè è uno di quei Paesi che non era ancora stato scoperto a livello turistico”.
Sul tema sostenibilità Zinanni sottolinea come la compagnia la stia davvero mettendo in atto: “Abbiamo in programma una riduzione del 20% di CO2 da qui al 2030, addirittura dello zero nel 2050. Lo facciamo grazie agli aiuti che abbiamo dai nostri partner, grazie agli aeroporti efficienti, al carburante bio. Ce la mettiamo tutta e vogliamo diventare assolutamente sostenibili. Stiamo aspettando l’arrivo di 30 Airbus che sono l’ultimo modello a livello tecnologico, ma non solo – aggiunge -. Parlando del concetto di comodità gli Airbus che utilizziamo attualmente su Roma hanno 20 posti in business e 90 in economy, a bordo offriamo 3 pasti a scelta sia in economy che in business, in business abbiamo lo chef a bordo e tutto in estrema comodità. Stiamo ritirando alcuni tipi di aeromobili perchè stiamo introducendo delle novità, ovviamente ci vuole tempo ma stiamo lavorando anche su questo”.
Novità anche sulle rotte. “Quest’anno abbiamo aperto la rotta su Pechino, oltre alle altre già in essere come la Thailandia dove stiamo andando molto bene, Singapore, Giakarta, tutto il Sud Est asiatico, l’Africa”.
Zinanni, infine, parla del cambiamento culturale in corso in Arabia Saudita. “Io sono stato lì per la prima volta nel 2010, da allora ad oggi è cresciuta in maniera esponenziale dal punto di vista dei diritti, non è tutto rose e fiori ma stanno assolutamente facendo dei passi da gigante – spiega -. Invito chiunque ad andare in Arabia Saudita a vedere come stanno oggi le donne. Non è vero che non guidano. Le donne sono in Parlamento, sono al comando di aziende importantissime, anche da noi adesso abbiamo tantissime donne ed era impensabile fino a qualche anno fa. Sfatiamo questo mito, l’Arabia Saudita è un Paese sicuro, bellissimo, da visitare”, conclude Zinanni.

– Foto Italpress –

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San Marino supera quota 2 milioni di turisti

SAN MARINO (ITALPRESS) – Il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati ha tenuto oggi la prima delle conferenze stampa fissate per ripercorrere l’attività politica della legislatura. Nell’incontro odierno con i giornalisti sammarinesi il Segretario di Stato per il Turismo ha ripercorso i 4 anni alla guida della Segreteria di Contrada Omagnano partendo dalla terribile pandemia che ha minato l’operato dei primi anni di attività e che ha colpito severamente il settore del turismo, dei viaggi e della mobilità internazionale. Internazionalizzazione, riconoscibilità, posizionamento, identità e resilienza le parole chiave del quadriennio. Il rapporto con l’Italia al centro dello sviluppo di progetti turistici con la collaborazione ottenuta da tre differenti Ministri: Franceschini, Garavaglia e Santanchè. Gli ultimi due sono stati accolti in Visita Ufficiale a San Marino, con tutti e tre sono stati sottoscritti accordi e lettere di intenti. L’Italia è stata anche al centro della collaborazione fra ‘parti tecnichè, l’Ufficio del Turismo e ENIT lavorano in sinergia per la partecipazione alle fiere internazionali.
Sul piano della cooperazione internazionale il Segretario di Stato ha presentato i prestigiosi traguardi raggiunti insieme a UNWTO che dopo 4 anni ha scelto San Marino come hub per lo sviluppo delle politiche sul turismo accessibile. Tra gli organismi con il quale il rapporto del turismo sammarinese è privilegiato c’è senza dubbio la European Travel Commission per tramite della quale la Repubblica di San Marino ha beneficiato di oltre 400 mila euro di fondi europei destinati alla promozione. ‘Nuovi fondi arriveranno nelle prossime settimane -ha spiegato Pedini Amati- ci siamo aggiudicati un piccolo bando del valore di 80.000 euro per la promozione del nostro Paese in America del nord (USA) e America del sud (Brasile) tramite road show’.
Non solo UNWTO ed ETC ma anche BIE (l’organizzazione che organizza EXPO), EUSAIR e Conferenza dei Piccoli Stati d’Europa. Firmati, nel quadriennio, accordi bilaterali e di collaborazione in tema di turismo con numerosi Paesi del mondo, Italia, Grecia, Repubblica Ceca e Polonia in Europa, Oman, Emirati Arabi e Arabia Saudita nell’area del medio oriente ma anche Uzbekistan, Corea del Sud e Brasile. ‘Con l’Arabia Saudita il tema è molto ampio e non si limita al turismo -ha spiegato Pedini Amati- c’è un accordo già parafato per investimenti infrastrutturali importanti, primo fra tutti quello per l’Ospedale di Statò.
E se San Marino è in grado di guardare al mondo non trascura i territori limitrofi, il Tavolo Territoriale per il Turismo lanciato proprio da San Marino nel 2020 è considerato dalle Nazioni Unite una best practice e riunisce, oggi 125 Comuni del circondario ad un grande tavolo dove ci si impegna quotidianamente per la promozione del territorio che sta fra Marche, Emilia Romagna e Repubblica di San Marino.
Sviluppati, nei 4 anni di legislatura, nuovi settori turistici, territori inesplorati per San Marino. Si va dal turismo all’aria aperta fino al turismo religioso (con i pellegrinaggi che portano fino al Monte Titano), dalla vacanza attiva (trekking ed e-bike) al cine-turismo (con 3 film in procinto di essere girati in territorio). ‘Sullo sfondo di ogni iniziativa -ha spiegato il Segretario di Stato- ci sono il rispetto per gli obiettivi dell’Agenda 2030, la valorizzazione dei beni immateriali, la tutela ambientale, l’accessibilità e l’innovazione sostenibilè. Per tracciare il percorso del turismo sammarinese del futuro presentato sul finire dello scorso anno il Tourism Marketing & Development Plan, piano turistico strategico e lascito per chi verrà.
Dopo la panoramica sull’attività e sulla strategia politica il Segretario di Stato è passato alla presentazione dei dati partendo dalla lettura delle dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale: ‘Negli ultimi due anni l’economia sammarinese ha registrato una crescita robusta con un mercato del lavoro ristretto, una maggiore fiducia e una notevole stabilità. La forte domanda esterna ha stimolato il settore manifatturiero e la ripresa del turismo ha portato a una forte attività economica. La sfida per il 2023 sarà quella di consolidare i risultatì scriveva nel suo report il Fondo Monetario Internazionale a fine 2002, l’anno successivo un’ulteriore conferma: ‘Il buon andamento economico di San Marino continua, nonostante gli shock esterni e l’indebolimento dell’economia europea. L’attività è stata sostenuta da un settore manifatturiero competitivo e dal boom del turismo, che ha superato i livelli pre-Covid’.
I dati elaborati dall’Ufficio Statistica confermano la bontà del percorso intrapreso e il superamento della soglia di 2 milioni di turisti raggiunto nel 2023 a distanza di 9 anni dall’ultima volta. Un risultato di altissimo livello che riporta San Marino ai fasti dei primi anni 2000 quando però il risultato veniva raggiunto soprattutto grazie ad un imponente numero di bus che raggiungevano la Repubblica. Oggi il dato dei pullman è in calo ma crescono gli arrivi in auto. Cambia il tipo di turisti che scelgono San Marino: meno gite, meno viaggi organizzati, crescono le famiglie e le giovani coppie. B&B e strutture extra alberghiere sono preferite per le vacanze di più giorni e negli ultimi anni, ma soprattutto nel 2022 quando due hotel hanno chiuso (il Palace Hotel e il Grand Hotel Primavera per ristrutturazione), sono stati proprio i B&B a migliorare la proposta sammarinese. Determinanti per la ‘tenutà del comparto in tempo di Covid-19 le scelte strategiche che hanno portato all’istituzione dei ‘Voucher vacanzà e al turismo vaccinale.
‘Da qui uno degli interventi normativi di cui andiamo orgogliosi – ha spiegato Pedini Amati- ovvero il decreto che ha dato vita ai B&B in forma imprenditorialè.
Aumentano sensibilmente i turisti stranieri, soprattutto quelli statunitensi. Incassati nel 2023 oltre 500.000 euro dalla tassa di soggiorno, gran parte dei quali verranno redistribuiti per le ristrutturazioni.
Sul ‘capitolo eventì il Segretario di Stato spiega come durante la legislatura siano stati utilizzati non solo come strumento per accrescere l’attrattività del territorio o come mezzo per creare intrattenimento aggiuntivo ai turisti già presenti, ma come vero e proprio strumento di promozione per l’immagine del Paese. Grazie ad un meccanismo virtuoso, oggi la Repubblica di San Marino si presenta come un paese vivace, pieno di attività tutto l’anno, adatto a vari target.
Dai 22 eventi del 2019 la Segreteria di Stato è arrivata a supportarne 99 nel 2023 che diventeranno 110 nel 2024 e ai quali si aggiungono gli eventi Patrocinati.
Potenziati gli eventi storici quali Il Natale delle Meraviglie, Comics, SMIAF o Giornate Medioevali, creati nuovi format come Visionnaire, Magic Circus, RAPublic, San Marino Goodbye, Tour Music, o Copertina, destagionalizzati eventi in grado di portare pubblico in periodi di bassa stagione come Tour Music Fest e Una Voce per San Marino. Non è mancato il sostegno agli eventi sportivi: MotoGP, Rallylegend, Internazionali di tennis, Mille Miglia…
La realizzazione dell’area eventi con palco del Campo B.Reffi ha garantito possibilità di sviluppo di nuovi progetti in Centro Storico ed ha attratto grandi musicisti per i loro concerti, le serate per i più giovani organizzate anche in tempo di Covid con un Protocollo unico in Europa divenuto case history hanno permesso a San Marino di essere sempre ‘di richiamò ed eventi di livello internazionale come la Red Bull Soap Box Race e Una voce per San Marino proiettano l’immagine della Repubblica su larghissima scala. ‘Un rammarico ce l’ho -ha spiegato Pedini Amati- quello di non essere riuscito a creare una struttura stabile per eventi musicali, una discoteca in territorio per i nostri giovani. Potessi riprenderei da lì la mia attività’. Il Segretario di Stato Pedini Amati ha parlato anche di altri obiettivi ‘non centratì fra i quali la riattivazione della tratta turistica del vecchio Treno Bianco Azzurro: ‘Era tutto pronto ma si è preferito ostacolare questo progetto che considero ancora estremamente utile e attrattivo. Speriamo ci sia in futuro la possibilità di rimetterlo sul tavolò.
Un pensiero anche per l’Avio Superficie di Torraccia: ‘So che chi abita nella zona solleva problemi -ha concluso- ma non abbiamo un treno, ovviamente non abbiamo un porto e se non creiamo uno spazio aeroportuale, anche piccolo, rischiamo di essere sempre più isolatì.
La conclusione della Conferenza è stata dedicata ai ringraziamenti che Pedini Amati ha voluto riservare al personale della sua Segreteria di Stato, del Dipartimento Turismo e Cultura e dell’Ufficio del Turismo. Nelle prossime settimane sono previste conferenze stampa di presentazione dei risultati raggiunti con le altre tre deleghe della Segreteria di Stato: Cooperazione, Poste ed Expo.
-foto ufficio stampa Repubblica San Marino-
(ITALPRESS).