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L’ALPINISMO DIVENTA PATRIMONIO UNESCO

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La Commissione speciale dell’organizzazione dell’ONU, nel corso della riunione di ieri, mercoledì 11 dicembre, a Bogotà, ha iscritto nella lista dei beni immateriali dell’UNESCO l’Alpinismo, definito come “l’arte di scalare le montagne e le pareti rocciose, grazie a capacità fisiche, tecniche e intellettuali”.
Il percorso di candidatura, sostenuto in maniera sinergica da Italia, Francia e Svizzera, i tre Paesi uniti dalle montagne dove è nato l’Alpinismo, coordinato dai Comuni di Courmayeur e di Chamonix è iniziato nove anni fa.
“Non possiamo che essere felici per questo prestigioso riconoscimento di un’attività nata tra le nostre montagne – commenta l’Assessore all’Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale Albert Chatrian – e che fa parte della cultura e delle tradizioni valdostane. Ai sindaci di Courmayeur e di Chamonix vanno le nostre congratulazioni e il nostro più sincero ringraziamento per l’impegno che hanno profuso per sostenere questa candidatura”.
“Questo riconoscimento, arrivato nella Giornata internazionale della Montagna, riveste un’importanza duplice: da un lato aumenta l’attenzione verso la montagna, ambiente da salvaguardare per via delle importanti evoluzioni dovute ai cambiamenti climatici, dall’altro ci auguriamo che possa rappresentare un tassello in più nel percorso dell’altra candidatura che stiamo portando avanti, quella del Monte Bianco come patrimonio culturale”.
(ITALPRESS).

DA SAGRE E FIERE PRO LOCO RICADUTE PER 2,1 MILIARDI

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Su 110 mila eventi organizzati dalle Pro Loco nel 2018, 20 mila sono sagre e fiere: per realizzarle le Pro Loco hanno sostenuto una spesa complessiva di 700 milioni che ha prodotto fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati. Sono le cifre rese note nel corso di un incontro al Senato dall’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, elaborate dall’ufficio studi della Cgia di Mestre.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il senatore Antonio De Poli, il presidente di Unpli Antonino La Spina, il responsabile dipartimento Cultura Unpli, Fernando Tomasello, oltre ad Andrea Favaretto e Rita Canu, rispettivamente direttore e ricercatrice della Cgia Mestre-Centro Studio Sintesi. Nel dettaglio, le Pro Loco nel 2018 hanno organizzato complessivamente 110mila eventi tra rievocazioni, fiere, mostre, sagre, eventi culturali, manifestazioni, ai quali hanno partecipato 88 milioni di visitatori. Risultati frutto dell’attività profusa dai 300 mila volontari attivi, impegnati per oltre 25 milioni di ore.
“Per la prima volta dalla nascita delle Pro Loco, i dati elaborati finalmente certificano il grande e infaticabile impegno profuso dalle nostre associazioni in tutt’Italia, con valori e numeri che superano ogni aspettativa”, ha affermato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. “Il report fotografa appieno il valore socio-economico dell’azione delle Pro Loco. Un risultato frutto dell’impegno dei volontari, vero e proprio motore attivo di quell’Italia del volontariato che produce un movimento anche economico, apportando benefici al tessuto produttivo di ogni singola località in cui operano”, ha aggiunto.
Sul fronte dei servizi erogati, sono oltre 1.500 le associazioni che includono anche la presenza dell’ufficio di informazioni turistiche. Il 57%, inoltre, gestisce o partecipa alla gestione del servizio di informazioni turistiche con enti pubblici, Comuni e altro. Durante è stato presentato un estratto del report “L’impatto sociale ed economico dell’attività delle Pro Loco italiane”, realizzato su dati del 2018. Il rapporto integrale verrà presentato ufficialmente nel corso dell’Assemblea nazionale delle Pro Loco in programma da domani a domenica all’hotel Ergife di Roma. A oggi, dati 2019, le Pro Loco sono 6.200, in media 1 ogni 10mila abitanti, e 600 mila i volontari, dei quali 300 mila attivi.
“Il rapporto conferma ciò che noi sosteniamo da tempo: le Pro Loco svolgono un ruolo ormai insostituibile nella valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese e dei nostri territori. Il riconoscimento normativo delle Pro Loco è una battaglia che non ha colori politici”, ha detto il senatore De Poli. “Il mio impegno è per una legge che sia finalmente in grado di tutelare le manifestazioni temporanee, con l’obiettivo di semplificare le procedure, un forte snellimento della burocrazia e la salvaguardia dell’operato di 600.000 volontari che a me piace definire ‘le sentinelle’ dei nostri territori”, ha aggiunto.
“In un’Italia che viaggia a due velocità, le Pro Loco rappresentano un punto di riferimento costante per tutti i territori. I dati elaborati confermano e amplificano il valore dell’azione svolta che va dalla promozione delle località, al ruolo di collante sociale, a produttori di valore economico”, ha sottolineato Andrea Favaretto direttore dello Studio Sintesi Cgia Mestre. Le Pro Loco sono in prima linea anche nell’ambito culturale. Il 20% delle associazioni gestisce o partecipa alla gestione dei servizi dei musei, il 17% dei siti storico -archeologici e il 10% delle biblioteche, “dati che confermano come l’azione delle nostre associazioni – ha evidenziato Fernando Tomasello, responsabile dipartimento Cultura dell’Unpli – è importante anche in questo settore, nel quale spesso siamo a fianco dei Comuni”. “Questo primo passaggio di questa tre giorni che ci accompagnerà è molto importante”, ha concluso La Spina.
(ITALPRESS).

MOSTRE, BODY WORLDS ARRIVA A PALERMO

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BODY WORLDS Vital, la mostra di anatomia che offre la possibilità di vedere il corpo umano dal vero, arriva per la prima volta in Sicilia, dal 20 novembre al 29 marzo, presso gli spazi del Reale Albergo delle Povere, nel cuore di Palermo.
L’esposizione originale, ideata dal noto medico tedesco e scienziato Gunther von Hagens, si presenta con un allestimento di nuova concezione e preparazioni anatomiche recentissime, focalizzato sulla salute, il buon funzionamento del nostro organismo e la prevenzione dalle più comuni malattie.
Il grande interesse per la mostra, organizzata da Nimphea, in collaborazione con la Regione Siciliana e Culturitaly, si deve alla possibilità davvero unica ed emozionante di entrare con i propri occhi all’interno del corpo umano, nei tanto preziosi quanto miracolosi meccanismi vitali, consentendo una migliore comprensione di esso e delle sue funzioni. L’esposizione ha il pregio di avvicinare il pubblico profano e di tutte le età alla conoscenza dei grandi misteri della nostra vita e del nostro organismo.
Lungo un percorso che comprende oltre 150 plastinazioni, tra cui i famosi corpi a figura intera, i singoli organi, le configurazioni e sezioni corporee trasparenti, i visitatori potranno conoscere la straordinaria sinergia tra organi ed apparati che rende possibile la vita.
Nella mostra, curata da Angelina Whalley per Arts & Sciences Exhibition, e in Italia da Fabio Di Gioia, saranno esposte sezioni che permetteranno di visualizzare, in maniera chiara e diretta, le posizioni degli organi all’interno del corpo umano e le affascinanti e intricate configurazioni dei vasi sanguigni, mostrando dal vero la complessità della rete capillare che alimenta tutto il nostro corpo.
Attraverso un confronto diretto tra organi sani ed organi affetti da riconoscibili patologie sarà immediato e perfettamente comprensibile che cosa accade quando il corpo si ammala e come sia possibile, con uno stile di vita sano, poter prevenire pericolosi problemi di salute.

Visitata da oltre 50 milioni di persone, inclusi bambini e ragazzi, in più di 120 città in tutto il mondo BODY WORLDS è considerata la mostra itinerante di maggior successo al mondo.
L’esposizione, come motore di divulgazione e conoscenza, ha un elevato valore didattico e educativo: sono stati oltre 150.000 finora gli studenti di scuole primarie, secondarie e i gruppi di studenti universitari, richiamati dalla qualità e prestigio degli esemplari di plastinazione visibili a BODY WORLDS.
Gunther Von Hagens, creatore delle mostre assieme alla moglie Angelina Whalley e inventore della plastinazione, è stato insignito del prestigioso riconoscimento alla carriera conferitogli dall’Association Science Technology Center, associazione internazionale che riunisce i maggiori centri e musei dedicati alla divulgazione scientifica.

AMBORNETTI MONVISO RETREAT, RESORT SULLE ALPI

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A un anno dall’annuncio dell’acquisto della borgata Ambornetti, in Valle Po, il progetto che vedrà rinascere l’intera borgata abbandonata da 70 anni è ultimato ed è già stato stata realizzata la variante al piano regolatore per poter avviare le attività in loco.
E’ stato un anno molto intenso questo per Carlo Ferraro l’imprenditore torinese del settore tech & ricerca capofila di questo ambizioso progetto, che ha l’obiettivo non solo di realizzare un resort contemporaneo, ma vuole riportare un insediamento permanente a 1600 mt di quota, unendo il valore della ricerca scientifica alla qualità architettonica per realizzare un progetto di accoglienza unico sulle Alpi, completamente sostenibile a livello ambientale.

Intorno al progetto Ambornetti infatti si è creata una squadra di professionisti, con l’importante supporto scientifico e progettuale del Politecnico di Torino, che ragiona su un’idea di sostenibilità a tutto tondo: economica, sociale e ambientale. Si progetta quindi con tecnologie esclusive e impiego di energie rinnovabili, utilizzo di materiali locali, ma anche creazione di posti di lavoro e sostegno alla filiera artigianale con la volontà di riattivare percorsi di sviluppo locale che reinterpretano le attività più tradizionali in chiave contemporanea per dar vita ad un processo di rinascita di questi luoghi.
D’altra parte Ambornetti Monviso Retreat sorgerà nel territorio di Ostana che è da tempo considerato un laboratorio del nuovo abitare alpino, dove si sperimentano progetti di recupero del patrimonio architettonico e storico e si lavora ad una nuova valorizzazione del paesaggio montano. Proprio la piccola località che guarda al Monviso, che si fregia del riconoscimento de “I Borghi più belli d’Italia”, nel 2016 aveva fatto il giro del mondo balzando all’onore della cronaca per aver registrato una nuova nascita dopo 28 anni: era un segnale della volontà di invertire il trend e tornare a ripopolare queste valli con una linfa nuova.

Carlo Ferraro, 44 anni, e i suoi soci sono imprenditori che hanno maturato anni di esperienza in grandi aziende torinesi e poi hanno deciso di investire nella loro attività: applicazioni della tecnologia laser a livello industriale (Laserlam) ma anche per la creazione di sistemi altamente innovativi per il trattamento delle acque e dei rifiuti (Iris). Sono l’espressione di quel “capitalismo umanistico” che include, al pari delle variabili economiche, anche gli aspetti riguardanti il rispetto della natura e delle sue risorse, la soddisfazione e lo sviluppo delle persone come parte integrante del successo di un modello imprenditoriale. Ed è in questa direzione che si cercano nuovi potenziali investitori interessati ad approfondire il progetto Ambornetti Monviso Retreat, con la consapevolezza che ci sia un movimento sempre più ampio di professionisti che guardano al business in ottica più ampia, pensando alla qualità della vita delle persone e al futuro che consegneremo alle nuove generazioni.

IN CRESCITA I TURISTI STRANIERI IN ITALIA

Il 2018 è stato per il turismo italiano un anno record. Per l’anno in corso i dati parziali ci dicono che i flussi dall’estero verso il nostro Paese continuano a crescere. La conferma arriva dal presidente dell’Enit Giorgio Palmucci.

“La cosa piu’ interessante – dice Palmucci, intervistato dall’Italpress – è che in base alle prenotazioni aeroportuali anche l’ultimo trimestre del 2019 sara’ un trimestre in crescita. L’incremento sara’ di circa il 6% rispetto all’anno precedente”. Si registra un calo del turismo domestico, “ma questo – chiarisce Palmucci – non ha impattato in alcun modo sulla continua crescita del turismo straniero”.

Adesso, sottolinea il presidente dell’Enit, “stiamo continuando a lavorare, per il 2020, sui mercati principali, quelli di lingua tedesca, che rappresentano il 25% delle presenze nel nostro paese, e lavoreremo molto sui paesi dai quali il turismo sta crescendo in modo esponenziale. Per esempio con la Cina, dove dopo quello di Pechino apriremo anche altri due uffici. Su 140 milioni di turisti cinesi che viaggiano nel mondo c’e’ un potenziale enorme di crescita. Lavoreremo anche sulla destagionalizzazione e per incentivare le destinazioni non classiche. Dei 55 siti Unesco presenti in Italia piu’ del 60% sono in realta’ che hanno meno di cinquemila abitanti. C’e’ la possibilita’ quindi di far crescere destinazioni meno conosciute ma che hanno grande appeal e quindi possono fidelizzare il turista”.


(ITALPRESS).

ANA, AEROMOBILE A TEMA STAR WARS A DICEMBRE NEI CIELI

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All Nippon Airways (ANA) opererà con il suo C-3PO ANA JET una selezione di voli per Osaka/Itami e Fukuoka in partenza da Haneda dal 1° al 14 dicembre 2019. Il popolare aeromobile sarà in servizio su alcune rotte domestiche in coincidenza con l’uscita nei cinema del nono episodio della saga STAR WARS “L’Ascesa di Skywalker”. La livrea personalizzata del Boeing 777-200 è un omaggio a C-3PO, uno dei personaggi più iconici di STAR WARS.
“L’intento di ANA è anche quello di divertire tutti i suoi passeggeri, e il C-3PO ANA JET ci permette di mostrare il nostro lato più giocoso”, ha detto Mitsuo Tomita, Senior Vice President di ANA. “Il nostro obiettivo è quello di rendere ogni viaggio con ANA un’esperienza memorabile, e l’aeromobile personalizzato rimarrà nella memoria dei passeggeri”.

Gli interni dell’aereo rispecchiano la livrea, con poltrone dotate di poggiatesta a tema C-3PO. Gli assistenti di cabina indosseranno grembiuli studiati per richiamare il famoso personaggio, e le bevande saranno servite con bicchieri di carta in edizione speciale. Inoltre, a tutti i passeggeri a bordo dei voli verrà consegnato un originale certificato di imbarco C-3PO™, in ricordo dell’esperienza vissuta.
Oltre a fornire un servizio che va oltre le aspettative, ANA si impegna a far vivere ai suoi passeggeri nuove esperienze, e gli aerei con livrea personalizzata ne sono un esempio.

TERME DI SATURNIA ENTRA A FAR PARTE DI STARHOTELS

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Partirà il primo gennaio la nuova collaborazione a carattere commerciale tra Starhotels e Terme di Saturnia Natural SPA & Golf Resort.
Saranno oggetto della collaborazione l’inserimento di Terme di Saturnia nell’offerta di Starhotels Collezione – brand di lusso che raggruppa dimore prestigiose dalla spiccata personalità, il supporto nell’ambito della promozione e vendita da parte della rete commerciale di Starhotels in Italia e all’estero, nelle attività di marketing e comunicazione e nella definizione delle politiche di Revenue Management del Resort, oltre all’integrazione dei sistemi di prenotazione e l’inserimento nel Loyalty Program Starhotels I AM STAR.
L’accordo prevede uno sviluppo congiunto del business per Terme di Saturnia Natural SPA & Golf Resort, complesso noto a livello europeo, facendo leva sulla notorietà, la forza commerciale e le capacità in ambito di Marketing e Revenue Management di Starhotels S.p.a., società che oggi rappresenta il primo Gruppo privato alberghiero italiano per fatturato, leader nei segmenti Upper-Upscale & Luxury.
Terme di Saturnia manterrà la sua autonomia gestionale ed operativa nel rispetto degli standard Starhotels Collezione.

“Terme di Saturnia è un brand italiano famoso nel mondo e siamo felici che tra tanti operatori internazionali abbia scelto Starhotels per crescere” afferma il Cav. Lav. Elisabetta Fabri, a capo di Starhotels Spa. “Questa collaborazione premia la nostra expertise italiana nel campo dell’hôtellerie di alta gamma, e rappresenta per noi un’opportunità di dare prova delle nostre capacità anche fuori dal perimetro in cui siamo abituati a fare la differenza, mettendo a frutto le nostre competenze e le nostre capacità acquisite negli anni. Il nostro vantaggio competitivo, oltre alla grande conoscenza e presenza sul territorio, è rappresentato dalla forte cultura imprenditoriale che deriva dal gestire hotels di proprietà e dalle esperienze maturate in campo internazionale”.
“Crediamo nello sviluppo di una realtà italiana che gestisca un network di Hotel e Resort 5 stelle e l’alleanza commerciale con Starhotels – società ottimamente gestita – è un passo per offrire sia nelle città e sia nella magica campagna toscana emozioni
uniche” commenta l’Ingegner Massimo Caputi, Presidente Terme di Saturnia.

Terme di Saturnia Natural Spa & Golf Resort si sviluppa intorno alla millenaria sorgente dalla quale, da 3.000 anni scaturisce un’acqua unica al mondo, definita dagli antichi come “bagno santo”.
Ricavato da un’antica costruzione in travertino, l’elegante Resort 5 stelle, con le sue 130 camere, abbraccia da 100 anni la millenaria sorgente termale. Un luogo in cui tutto infonde benessere: l’acqua che rigenera il corpo, la suggestiva campagna maremmana, i sapori del 1919 Restaurant e gli innovativi trattamenti e rituali della pluripremiata Beauty Clinic.
L’alleanza è già stata siglata e a partire dal prossimo 1 Gennaio Terme di Saturnia SPA & Golf Resort si aggiungerà ufficialmente ai 12 hotel parte di Starhotels Collezione, ovvero l’Helvetia & Bristol di Firenze, i londinesi The Franklin, The Gore e The Pelham, il Rosa Grand di Milano, il Castille di Parigi, il The Michelangelo di New York, l’Hotel d’Inghilterra di Roma, il Grand Hotel Continental di Siena, il Savoia Excelsior Palace di Trieste, lo Splendid Venice di Venezia, l’Hotel Villa Michelangelo di Vicenza.

A MILANO LA MOSTRA CANOVA E THORVALDSEN

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Le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano dal 25 ottobre 2019 al 15 marzo 2020 la mostra Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna, a cura di Stefano Grandesso e Fernando Mazzocca.
Realizzata in collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen, l’esposizione è resa possibile grazie all’apporto di prestiti fondamentali concessi da musei e collezioni private italiani e stranieri, solo per citarne alcuni: la Biblioteca Apostolica Vaticana, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Pinacoteca di Brera e la Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Metropolitan Museum di New York, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Un consistente nucleo di opere proviene inoltre dal Museo e Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, promotore delle celebrazioni canoviane, che sono iniziate a luglio 2019 – a 200 anni dalla posa della prima pietra del Tempio di Possagno – e si concluderanno il 13 ottobre 2022, data che segna i due secoli dalla morte dell’artista.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, afferma: «Questa mostra rappresenta un traguardo di grande significato nel percorso di valorizzazione dell’arte e della cultura italiana intrapreso dalle nostre Gallerie d’Italia. È un percorso che assume sempre maggiore rilevanza internazionale. Per la prima volta sono presentate al pubblico in un confronto diretto le opere dei due grandi scultori, l’italiano Canova e il danese Thorvaldsen. La realizzazione di questo ambizioso progetto è stata resa possibile dalla collaborazione prestata alle nostre Gallerie d’Italia da due musei di prestigio mondiale, l’Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Thorvaldsen di Copenaghen. Grazie ad essi sarà possibile ammirare, in un accostamento e dialogo del tutto inedito, alcuni tra i maggiori capolavori dell’arte di tutti i tempi. La nostra banca conferma anche con questa mostra l’orgoglio di trasfondere in un impegno quotidiano la propria fiducia nei valori universali della cultura e della bellezza”.

La mostra propone il confronto, mai tentato prima, tra i due grandi protagonisti della scultura moderna in età neoclassica e romantica: l’italiano Antonio Canova (1757-1822) e il danese Bertel Thorvaldsen (1770-1844), i due “classici moderni” in grado di trasformare l’idea stessa della scultura e la sua tecnica, creando opere immortali, diventate popolari e riprodotte in tutto il mondo.
Il terreno su cui si affrontarono originariamente i due illustri maestri è stato il suolo romano, dove svolsero entrambi una buona parte della loro carriera: Canova giunse a Roma nel 1781 e vi morì nel 1822, mentre Thorvaldsen vi si insediò a partire dal 1797 per i successivi quarant’anni.
Qui, i due artisti ingaggiarono una delle più note e produttive sfide su identici temi e soggetti che regaleranno all’arte alcuni capolavori: le figure della mitologia classica, come Amore e Psiche, Venere, Paride, Ebe, le Grazie, rappresentavano nell’immaginario comune l’incarnazione dei grandi temi universali della vita, come il breve percorso della giovinezza, l’incanto della bellezza, le lusinghe e le delusioni dell’amore.
Il plauso con cui vennero entrambi accolti dalla critica coeva è emblema di una civiltà che guardava all’antico, ma che aspirava nello stesso tempo alla modernità, dualità che seppero magistralmente interpretare e guidare: Canova era stato l’artista rivoluzionario, capace di garantire alla scultura un primato sulle altre arti, nel segno del confronto e del superamento dell’antico; Thorvaldsen, guardando all’opera e alla strategia del rivale, si era ispirato a un’idea della classicità più severa e austera, avviando una nuova stagione dell’arte nordica, ispirata alle civiltà mediterranee.
Entrambi avevano saputo emanciparsi dal vincolo che la committenza poneva tradizionalmente alla scultura a causa dei costi elevati del marmo o del bronzo, fondando grandi studi che avevano le dimensioni di complesse officine, con numerosi collaboratori e allievi: con le innovazioni tecniche introdotte da Canova e utilizzate su larga scala da Thorvaldsen – creazione di un modello in gesso prima della statua in marmo – lo scultore acquisiva infatti per la prima volta la libertà di esprimere nella statua, ideata senza commissione, la propria poetica.

Attraverso oltre 160 opere divise in diciassette sezioni la mostra intende documentare la straordinaria complessità delle creazioni di Canova e Thorvaldsen, destinate ad un collezionismo di alto profilo sia italiano sia internazionale, e l’enorme seguito che la loro scultura ebbe, proponendo continui confronti con gli altri artisti di ogni nazionalità.
(ITALPRESS).