UEFA Euro 2024

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McTominay e Shaqiri in gol, Scozia-Svizzera 1-1

COLONIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Pareggio divertente tra Scozia e Svizzera, che chiudono sull’1-1 e rimandano qualsiasi discorso in merito alla qualificazione agli ottavi di finale di Euro2024 all’ultima giornata del Girone A, nella quale la formazione di Yakin affronterà la Germania, mentre quella di Clarke se la vedrà con l’Ungheria. Le reti, tutte nel primo tempo, di McTominay e Shaqiri, con diverse altre occasioni e gol annullati. Bastano soli tredici minuti alla Scozia per trovare la rete del vantaggio, sull’azione di ripartenza nata da un corner svizzero sul quale Robertson cambia il fronte e serve McGregor sulla sinistra, con il numero 8 che poi è bravo a servire con un pallone arretrato McTominay, autore del tiro che, aiutato da una deviazione di Schar, batte Sommer. Vantaggio scozzese che tuttavia durerà soltanto fino al 26′, con il retropassaggio sbagliato da Ralston a favorire Shaqiri che dal limite dell’area calcia con il sinistro a giro che si infila sotto l’incrocio. Pareggio ristabilito a Colonia e Svizzera che alza i giri del motore, facendosi nuovamente pericolosa al 32′, con l’azione manovrata che porta alla conclusione di Ndoye e alla bella parata di Gunn. Lo stesso giocatore del Bologna, sul corner successivo, troverebbe anche il gol del 2-1, viziato però da una sua precedente posizione di offside. Primo tempo equilibrato e con spunti da entrambe le parti, così come nella ripresa, con la Svizzera nuovamente vicina alla rete per merito di Ndoye, che in posizione centrale si libera di Tierney e calcia trovando però un’altra parata reattiva di Gunn a tenere in piedi la Scozia. Reagisce poi proprio la formazione di Clarke, che al 67′, sulla punizione battuta da Robertson, colpisce il palo con la testata di Hanley, a centimetri dalla rete del possibile nuovo vantaggio. Equilibrio che domina anche il finale di partita, con un altro gol annullato alla Svizzera, al minuto 82, sullo scatto in profondità del subentrato Embolo che batte Gunn con un pallonetto ma il tutto partendo da posizione di fuorigioco. L’ultima occasione della sfida ce l’avrà ancora la squadra elvetica, sulla punizione battuta da Rieder e deviata di testa da Amdouni, che non trova la porta e spegne di fatto le speranze per i suoi di acciuffare la vittoria che sarebbe valsa la qualificazione agli ottavi di finale e chiudendo così la sfida di Colonia.
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Pretattica azzurra, Spalletti nasconde l’11 anti-Spagna

Di Antonio Ricotta
GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’assist che arriva da Amburgo non è da sottovalutare. Tenerne conto, però, potrebbe essere un errore, o comunque servirebbe a poco. Inutile fare calcoli, ma dopo la prima partita della seconda giornata del gruppo B, la classifica dice Spagna e Italia a quota 3 dopo 90 minuti, Albania e Croazia con un punto e una partita in più. Furie rosse e azzurri possono chiudere il discorso con una giornata d’anticipo e assicurarsi anche la certezza del pass come prime della classe. Serve una vittoria, un pareggio lascerebbe qualsiasi discorso aperto negli ultimi 90′ con iberici e campioni d’Europa che avrebbero il vantaggio di due risultati su tre. Calcoli fatti, ma inutili, perchè il risultato di Amburgo può avere l’effetto di dare serenità ad entrambe le contendenti. Inoltre De La Fuente e Spalletti non sono tipi da accontentarsi. E’ una partita di grande tradizione, un ‘clasicò europeo e una sfida tra due scuole non troppo simili, ma neanche del tutto diverse.
Il ct azzurro, in conferenza stampa a Gelsenkirchen, ha stoppato le domande sulla formazione. Qualche ora dopo, nella rifinitura della vigilia e nei 15 minuti aperti alla stampa, ha preferito parlare alla squadra, per poi dare spazio al classico riscaldamento. Niente partitelle o pettorine, poi tutti fuori dall’Hemberg Stadion di Iserlohn, dunque, prove tattiche e di formazione nascoste. Il ct potrebbe confermare lo stesso 11 che ha debuttato contro l’Albania, del resto nell’incontro con i media ha più volte ribadito che l’Italia punterà sul suo gioco, che si preoccuperà più di quello che potranno fare i suoi ragazzi in campo, piuttosto che gli spagnoli dall’altra parte. C’è anche l’ipotesi di una possibile modifica a centrocampo, con l’inserimento di Cristante (al posto più di Pellegrini che di Frattesi) al fianco di Jorginho e lo spostamento di Barella qualche metro più avanti. In difesa si va verso la conferma della linea schierata contro l’Albania con Calafiori (Mancini l’alternativa) al centro al fianco di Bastoni, Di Lorenzo (Darmian sarebbe l’altra soluzione) a destra e Dimarco a sinistra. In attacco Scamacca, anche se in qualche allenamento è stato provato Retegui. Alle spalle del centravanti della Dea, Chiesa e Frattesi.
Arbitra lo sloveno Vincic. Ventils Arena che si presenterà con il tutto esaurito (capienza di 50mila spettatori). Sugli spalti anche il re Felipe di Spagna. A sostenere gli azzurri il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, il cantante Tananai e il campione del mondo del 2006, proprio qui in Germania, Cristain Zaccardo. Per il resto sicuri 11.600 italiani e altrettanti spagnoli. Il resto si vedrà domani, un pò come la formazione di Spalletti.
– foto Ipa Agency –
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De La Fuente “Noi e l’Italia molto simili, come una finale”

Di Antonio Ricotta
GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Guardarsi allo specchio. Da una parte le furie rosse, dall’altra gli azzurri (domani bianchi), ma di diverso ci sono solo i colori. Almeno è così che la vede Luis De La Fuente, commissario tecnico di una Spagna che domani contenderà alla Nazionale di Luciano Spalletti tre punti che potrebbero valere non solo la qualificazione con un turno di anticipo, ma anche il primo posto del girone. “Quella italiana è una Nazionale che somiglia molto alla nostra, è cambiata da quando c’è Spalletti, ci sono giocatori giovani, alcuni li conosco per averli affrontati agli Europei Under 21 – dice il ct iberico in conferenza stampa a Gelsenkirchen -. Tra gli azzurri ci sono qualità individuali, ma anche giocatori esperti, direi che è un pò come guardarsi allo specchio. Noi stiamo crescendo come squadra, sia noi che loro stiamo lavorando molto bene, penso che sarà una partita di grandissimo livello”. Talmente alto, il livello, che per il condottiero delle ‘furie rossè un giorno potrebbe valere qualcosa di molto più grande che il passaggio del turno della fase a giorni di un torneo continentale.
“Spalletti è un grande allenatore e l’Italia è sempre una squadra molto forte. E’ una specie di ‘clasicò, potrebbe essere tranquillamente una finale europea o addirittura di un Mondiale – si sbilancia De La Fuente -. L’Italia ha ottimi giocatori, ha una cultura calcistica e mediatica importante, è fatta per essere competitiva a questo livello. Domani ci sarà un bellissimo spettacolo e noi cercheremo di dare il massimo per provare a vincere la partita”. In conferenza stampa gli riferiscono la battuta di Spalletti sull’Italia che veste Armani, sul voler indossare l’abito migliore, ma anche l’essere pronti a sporcarsi. “Come difendo i giocatori spagnoli, difendo anche la moda spagnola – dice -. Noi possiamo anche giocare dentro il fango, siamo pronti a giocare qualsiasi tipo di gara, dovremo fare una partita di grande intensità come loro altrimenti non ci sarà partita, dobbiamo dare il meglio di noi stessi per vincere”. Una vittoria vale il primo posto, un pareggio ipotecherebbe la qualificazione (soprattutto per la Spagna che chiuderà con l’Albania), una sconfitta rimanderebbe tutto all’ultimo match, ma De La Fuente non intende fare calcoli, calcisticamente parlando non ne è capace.
“Vogliamo vincere questa partita. Al momento è questa la più importante e noi cerchiamo di ragionare gara dopo gara, so che è un luogo comune, ma è così. Noi scendiamo in campo sempre per vincere, non so come si fa a giocare per il pareggio”. Un pò come in Italia, anche in Spagna c’è un’esterofilia che a De La Fuente non va giù. “Ho sempre detto che ho grande stima per i nostri calciatori. Ho detto di Fabian nei giorni scorsi, perchè lo ritengo un giocatore di classe mondiale, ha tutto per essere un fuoriclasse. Ha un potenziale enorme, l’ha mostrato in tutti i suoi club e anche in nazionale. Solitamente diamo maggior valore e importanza ai calciatori che arrivano dall’estero ma noi abbiamo tanti campioni”. Tra questi Rodri e Morata che contro la Croazia hanno preso qualche botta, ma che non preoccupano De La Fuente, anche se il primo ha anche un’ammonizione a far riflettere. “Vogliamo avere la squadra più forte in campo ed è inutile dire quanto Rodri sia importante per noi. Dobbiamo fare di tutto per battere un avversario di valore. Lui sta bene, è a disposizione come tutti gli altri. Anche Morata sta bene, tutti stanno bene e possono giocare, dall’inizio o dalla panchina sono tutti importanti”. Chiusa la prima giornata, si può fare un primo bilancio. “Francia, Germania, Italia, Inghilterra o il Portogallo sono tutte squadre con grande potenziale, noi dobbiamo restare umili, continuando a lavorare per crescere”.
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Fabian Ruiz “Italia sempre competitiva, sarà dura”

GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Spalletti lo hanno studiato bene senza bisogno dei miei consigli”. Così il centrocampista della Spagna, Fabian Ruiz, che in carriera ha incrociato a Napoli l’attuale ct azzurro. “Sappiamo che allenatore è, gli piace tenere la palla, pressare alto, vuole rubare palla agli avversari e tenerla, hanno giocatori di grande qualità, mi aspetto una squadra forte, aggressiva, sarà molto difficile e dovremo essere concentrati dal primo minuto perchè loro sono veramente forti”. Detto che la Spagna lavora per vincere il torneo, Fabian Ruiz mette anche la Nazionale azzurra tra le selezioni più accreditate per il trionfo finale. “L’Italia è sempre competitiva in ogni torneo, sarà una partita molto equilibrata e di grande intensità, sono forti a livello tattico e hanno qualità nel palleggio, magari in passato non avevano sempre la voglia di comandare il gioco, ma con Spalletti è diverso”, le parole di Fabian Ruiz che sul Napoli campione d’Italia due stagioni fa dice. “Sono felice che abbiano vinto lo scudetto, sono molto affezionato alla città e alla squadra, ho tanti amici lì e sono contento per Spalletti e per i giocatori”.
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Germania-Ungheria 2-0, tedeschi già agli ottavi

STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Germania supera 2-0 l’Ungheria nel match della Stoccarda Arena valevole per la seconda giornata del girone A di Euro 2024: decisive le reti di Musiala e Gundogan, che assicurano ai tedeschi l’accesso agli ottavi. La Nazionale magiara del ct italiano Marco Rossi parte subito forte, creando un’occasione dopo pochi secondi con Sallai che ruba palla a Kimmich, ma Neuer ci mette una pezza. Intorno al 10′ anche i tedeschi si fanno vedere nella metà campo avversaria costruendo due chance da gol prima con una conclusione ravvicinata di Havertz e poi con Andrich, che vengono rispettivamente respinte da Gulacsi e Bolla. Al 15′ ci prova ancora una volta Sallai, che trova la pronta opposizione di Rudiger. I ragazzi di Julian Nagelsmann alzano il livello con il passare dei minuti e al 22′ passano in vantaggio con Jamal Musiala che, dopo aver ricevuto palla da Gundogan, è abile nel trasformare una sorta di rigore in movimento. La risposta dell’Ungheria non si fa attendere poichè al 26′ Szoboszlai calcia magistralmente una punizione dalla lunga distanza, sul quale è decisivo un grande intervento di Neuer. Tre minuti più tardi ci pensa Tah a salvare la Germania, murando la conclusione a botta sicura del solito Szoboszlai. In pieno recupero Sallai segna il gol del pareggio, ma viene immediatamente annullato per fuorigioco: le due squadre vanno a riposo sul punteggio di 1-0. Nella ripresa sono sempre i tedeschi a fare la partita e al 55′ impegnano due volte i guantoni di Gulacsi con i tiri di Gundogan e Kroos. Al 60′ l’Ungheria ha una colossale chance per il pareggio con Sallai che lascia partire un ottimo traversone per Varga, ma quest’ultimo di testa si divora il possibile pareggio. La Germania prosegue nella sua spinta offensiva e al 68′ raddoppia con Ilkay Gundogan che, su perfetto assist di Mittelstadt, batte Gulacsi per il 2-0. La squadra di Rossi accusa il colpo e rischia di capitolare definitivamente nel finale, ma i tedeschi non sfruttano le opportunità per calare il tris e si accontentano di una vittoria per 2-0. In virtù di questo successo la Germania consolida il primato nel girone A balzando a 6 punti, mentre l’Ungheria resta ultima a zero.
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Croazia-Albania 2-2, sorridono Spagna e Italia

AMBURGO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Pirotecnico pareggio tra Croazia e Albania al Volksparkstadion di Amburgo nella prima gara della seconda giornata per il Girone B a Euro2024. Un risultato (2-2) che fa felici anche Spagna e Italia in vista dello scontro di domani sera alle 21 che a questo punto, con una vittoria di una delle due squadre, potrebbe già definire il primo posto del raggruppamento. Petkovic al centro dell’attacco è la principale novità dell’undici di Dalic che lancia anche Perisic nell’insolita posizione di esterno basso a sinistra. Rispetto alla gara con l’Italia, Sylvinho conferma Asani e Bajrami tra i quattro giocatori offensivi e inserisce le novità Manaj e Laci. Mosse azzeccate per il tecnico dell’Albania che raccoglie subito i dividendi: alla prima occasione utile, al minuto 11, Asani pennella il cross dalla trequarti e proprio l’innesto Laci taglia in mezzo alla difesa e supera Livakovic con una spizzata vincente di testa. E’ un inizio molto convincente delle aquile che con ritmo e intensità non fanno giocare la Croazia. Termina sul fondo un tentativo rasoterra di Brozovic, alto sopra la traversa un colpo di testa di Petkovic mentre poco dopo la mezzora l’interista Asllani chiama Livakovic alla grande parata. Prima dell’intervallo un altro tentativo velleitario di Brozovic e un colpo di testa di Manaj bloccato dal portiere. Cambia completamente il copione del match nella ripresa, anche grazie ai cambi di Dalic che riparte con Sucic e Pasalic per Majer e Brozovic. Il neoentrato Sucic subito si fa vedere con un bel mancino che impegna Strakosha, poi attento sulla botta da fuori di Kovacic. Anche Sutalo, di testa, sciupa una buona occasione per il pareggio che però è nell’aria e non tarda ad arrivare: Modric e compagni fraseggiano a ridosso dell’area avversaria, il pallone viene servito da Budimir a Kramaric che calcia facendo passare il pallone sotto le gambe di Hysaj e infila Strakosha: gol nel giorno del suo 33esimo compleanno per Kramaric che cambia la storia del match. L’Albania è stordita e la Croazia ne approfitta per ribaltare, anche con un pizzico di fortuna, il risultato. Dopo un’uscita determinante di Strakosha su Pasalic, un tiro del solito Kramaric sbatte su Djimsiti e poi carambola sul neoentrato Gjasula che insacca nella sua porta mentre le aquile protestano per un presunto fallo a inizio azione su Manaj non ravvisato da arbitro e Var. Proprio Gjasula, in pieno recupero, trova il modo di farsi perdonare con un inserimento a centro area e la conclusione vincente di prima intenzione che non lascia scampo a Livakovic. L’ultimo squillo della gara è un tiro da fuori da Kovacic respinto da Strakosha. Croazia e Albania si dividono la posta e tengono appese a un filo le speranze di qualificazione agli ottavi di finale.
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L’emozione di Folorunsho “Giocherei anche in porta”

GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Un’emozione incredibile per il primo ballo dei debuttanti a Euro2024 tanto da volerla giocare in qualsiasi ruolo. Michael Folorunsho, centrocampista del Napoli (la scorsa stagione in prestito al Verona) e della Nazionale, è intervenuto nella classica conferenza stampa alla vigilia del match contro la Spagna a Gelsenkirchen. “Un anno fa era impensabile poter soltanto pensare di essere qui a giocare un Europeo con la Nazionale, alla base di tutto penso ci sia il lavoro, non ho mai smesso di sognare, questo però mi spinge a lavorare duro perchè devi fare qualcosa in più per rimanere a questo livello”, ha dichiarato. Due le presenze nel ciclo Spalletti, il centrocampista ha dichiarato di essere disposto a giocarsela “anche in porta, l’importante è dare un contributo alla squadra, mi farò trovare pronto, il mister saprà collocarmi nella zona giusta se pensa che potrò dare una mano alla squadra”.
Sedici minuti complessivi con la maglia azzurra, l’esplosione è arrivata al primo anno in Serie A, con 35 partite e 5 reti segnate: giocatore duttile tra le linee, Folorunsho potrebbe piazzarsi anche in mediana dando fisicità all’intero reparto, tutte caratteristiche acquisite grazie al lavoro.
Un’alternativa a gara in corso, una mossa per andare a rompere il gioco tra le linee in marcatura su Rodri, uno dei pericoli maggiori nella gara di domani. “Tante persone hanno pensato che non ero pronto, io ho accolto la loro decisione e ho continuato a lavorare. Sono pronto ad affrontare le sfide che prima sentivo troppo grandi”. Nel frattempo il centrocampista dei partenopei, la scorsa stagione in prestito al Verona, si vuole godere l’atmosfera: “E’ una sensazione bellissima incontrare italiani in giro per il mondo, ogni volta che usciamo dall’hotel o dall’allenamento sono pronti a sostenerci, stiamo vivendo un’atmosfera bellissima, siamo contenti di avergli regalato questa prima gioia, vogliamo continuare a renderli orgogliosi”. Folorunsho sogna in grande, spera di strappare una maglia, magari nell’esame di maturità più complicato di una squadra a caccia del bis: ma come ha ribadito Spalletti, meglio non aumentare le pressioni. Il cammino è ancora lungo e tortuoso.
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Spalletti “Con la Spagna pronti a giocarcela e a sporcarci”

GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Ne ho già vissuta qualcuna, ma questa è una delle partite più importanti della mia carriera”. La speranza è che ne arrivino altre anche più importanti. Del resto per questo lavora Luciano Spalletti, per portare l’Italia il più avanti possibile e quella con la Spagna è solo la tappa di un sogno più grande, ma sull’importanza della sfida nessun subbio e non c’è neanche bisogno di trasmetterlo ai suoi ragazzi. “Tutti abbiamo delle storie da raccontare, i ragazzi se ne renderanno conto più avanti, ma questa è una di quelle partite che può determinare una di quelle storie”. E come fare per renderla storica la sfida di Gelsenkirchen. “Dobbiamo andare in campo cercando di mantenere lo stesso gioco, con la voglia matta di misurarci contro una delle scuole più forti del mondo, non vogliamo avere il rimpianto di non aver messo in campo le nostre cose”. Quindi se la giocherà alla Spalletti, senza accorgimenti straordinari, potrebbe esserci qualche cambio, ma quella di domani sarà, questo è l’obiettivo, la sua Italia. “La Spagna è diventata la Spagna perchè ha fatto sempre lo stesso calcio, è diventata così riconosciuta perchè ha avuto il coraggio di mantenere nel tempo la stessa idea di calcio, la stessa richiesta e la stessa disponibilità da parte dei calciatori. Per arrivare a quei livelli dobbiamo fare quello che hanno fatto loro”. Non è l’Albania la Roja e questo va da sè, quindi servirà qualcosa in più e oltre. “Loro hanno tutto da un punto di vista di caratteristiche individuali e di squadra, dovranno essere più alti i tempi di reazione, sono curioso di vedere quali saranno le nostre scelte quando ci verranno a prendere. Dobbiamo essere bravi a mantenere sempre lo stesso livello, reazioni più veloci, metterci dentro qualità”. Quella qualità che fa parte del “Made in Italy”. “Noi siamo vestiti da Armani e lui è conosciuto in tutto il mondo. Cercheremo di indossare l’abito più bello ed essere noi stessi. Sarà più difficile, ma si andrà vestiti bene disposti però a sporcarci gli abiti nel caso in cui ce ne fosse bisogno”. Se ci sarà da lottare lo si farà e ci mancherebbe altro, anche se di fronte ci sarà una selezione che negli ultimi 20 anni ha avuto una crescita esponenziale. “Quello spagnolo è un calcio che mi piace molto, è molto offensivo, pressano con tanti giocatori. Ci sono tante nazionali che giocano un calcio offensivo, bello e propositivo, tra queste sicuramente c’è anche la Spagna, ma non siete gli unici, non vi sopravvalutate – dice sorridendo ai giornalisti spagnoli -. Noi, rispetto al vostro calcio, dobbiamo fare dei passi avanti”. Una sfida che è diventata un ‘clasicò, per dirla alla spagnola, del calcio europeo. “Un derby? Per me sono tutti derby, in un Europeo sono tutte finali, sono tutte partite che non mi ricapiteranno più. Capitano per non ripassare più: noi tenteremo di rifare la stessa partita fatta con l’Albania vogliamo andare a misurarci contro una squadra forte come la Spagna per capire quale sarà il nostro livello di calcio contro una delle squadre più forti che ci sono”.
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