AMBURGO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Sono tranquillo, ho quasi 500 partite ufficiali alle spalle, non mi sento stressato. So che i giocatori sono molto preparati, vogliono creare un bel gruppo e offrire un bello spettacolo”. Michal Probierz ostenta calma e gesso alla vigilia del debutto Euro2024 contro l’Olanda, sebbene sia privo di Robert Lewandowski. “Ha iniziato a lavorare individualmente ieri – fa il punto il ct polacco – Swiderski è tornato in gruppo mentre su Dawidowicz prenderemo una decisione in serata, consultandoci col medico”. “E’ una grande perdita per noi, sappiamo quanto Robert sia importante per la squadra – aggiunge Piotr Zielinski, domani con la fascia di capitano al braccio – Ma non cambia il nostro approccio, vogliamo vincere. L’Olanda? Hanno una grande squadra, nel ranking Fifa sono in alto ma domani non scenderà in campo il ranking e noi daremo tutto per vincere”. “Considerando che come la Francia anche l’Olanda è indicata fra le favorite e che l’Austria è stata una sorpresa negli ultimi mesi, siamo consapevoli di essere in un girone davvero forte”, la chiosa di Probierz.
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Polonia senza Lewandowski, Probierz “Ma la squadra è preparata”
Stojkovic “Concentrazione e qualità, la Serbia è pronta”
GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Sono un uomo abbastanza fortunato, ho vissuto Europei e Mondiali sia da calciatore che da allenatore. Sono tornei in cui bisogna avere la massima concentrazione e mettere in campo qualità in ogni partita. Ecco perchè, anche se domani giochiamo contro una delle favorite, non faccio differenza fra prima, seconda o terza gara”. Per Dragan Stojkovic avere di fronte l’Inghilterra nell’esordio a Euro2024 non fa molta differenza: la Serbia andrà a caccia dei tre punti contro chiunque, Kane e soci compresi. “Abbiamo lavorato duramente per prepararci nel miglior modo possibile alle sfide che ci attendono – continua – Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo per permettere ai giocatori di allenarsi ad altissimi livelli e penso che siano pronti, fisicamente e tatticamente. Se dovessimo segnare per primi? Direi ai miei di fare il secondo… Scherzi a parte, vedremo come si svilupperà la partita, contro l’Inghilterra dovremo giocare al nostro meglio: faremo di tutto per crearci delle occasioni, in un torneo come questo ogni gol è importante, ci faremo trovare pronti”.
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Ribery “Tifo Francia ma che spero l’Italia faccia bene”
FIRENZE (ITALPRESS) – Agli Europei in corso in Germania “tiferò per la Francia, essendo francese, però spero che l’Italia faccia belle cose”. Lo ha detto l’ex attaccante transalpino Franck Ribery, nominato “Magnifico Messere” per la finale del “calcio storico fiorentino”, in scena nel capoluogo toscano, dove ha giocato con la maglia viola fra il 2019 e il 2021. “E’ la prima volta per me al ‘calcio storicò, penso sia una bella esperienza. Quando ero giocatore della Fiorentina per due anni sarei voluto venire a vedere una partita ma poi c’era il Covid e allora tutto è stato bloccato. Mi fa piacere essere qui, perchè mi ricordo tante cose, amo Firenze, ho sempre avuto un bel rapporto con le persone e i tifosi: speriamo che oggi ci sia una bella partita”, ha detto Ribery, che a Coverciano in questi giorni sta svolgendo il corso Uefa per allenatori. “E’ molto bello, siamo tutti insieme per cinque settimane, è una cosa molto importante, per crescere, per imparare tante cose e mi sento veramente bene a Coverciano”, ha aggiunto il transalpino, stato invitato dal sindaco Dario Nardella al via del Tour de France, che quest’anno partirà da Firenze il prossimo 29 giugno.
“Sono contento che il Tour parta da Firenze: è una corsa molto famosa e il fatto che cominci da queste strade è bellissimo”, ha concluso Ribery.
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La Svizzera parte forte, 3-1 all’Ungheria di Marco Rossi
COLONIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Vittoria pesante per la Svizzera, che a Colonia batte 3-1 l’Ungheria e raggiunge la Germania in testa alla classifica del girone A di Euro2024. Al doppio vantaggio elvetico siglato nel primo tempo da Duah e Aebischer aveva risposto Varga, accorciando le distanze per l’Ungheria, che tuttavia si arrenderà poi al gol nel recupero di Embolo.
Parte benissimo proprio la Svizzera, che al 12′ sblocca il parziale grazie al lungo palleggio nella metà campo ungherese che porta all’imbucata di Aebischer per Duah, libero alle spalle della difesa di battere Gulacsi e portare avanti i suoi. Passano pochi minuti e l’undici di Yakin avrebbe anche l’occasione per il 2-0, con il retropassaggio spagliato da Kerkez non sfruttato da Vargas che tutto solo si fa ipnotizzare da Gulacsi. Ungheria in difficoltà e mai pericolosa in fase offensiva, costretta a ripiegare sul palleggio svizzero che al 45′ porterà al raddoppio: è Aebischer a ricevere il pallone al limite dell’area ungherese e a ritagliarsi lo spazio giusto per calciare a giro con il destro che termina in rete. Trama tattica che sembra replicarsi anche nella ripresa, con la Svizzera ben ordinata in mezzo al campo e pronta a ripartire con tanti giocatori. Col passare dei minuti però gli svizzeri perdono di intensità e la formazione di Marco Rossi riacquista campo, facendosi vedere al 63′, sul cross dalla sinistra di Sallai per Varga che impatta il pallone di testa ma lo spedisce di poco fuori. Il centravanti dell’Ungheria si rifarà però tre minuti più tardi, muovendosi bene in area alle spalle di Aebischer e cogliendo perfettamente l’assist di Szoboszlai, battendo di testa Sommer: 1-2 e gara riaperta a Colonia, con la Svizzera che prova a risalire il campo per ristabilire il doppio vantaggio. Le squadre si allungano e con l’Ungheria sbilanciata la formazione di Yakin prova esclusivamente a gestire il pallone e a ripartire. Ma è al 93′ che la Svizzera troverà il gol che chiude definitivamente i giochi, con il lancio lungo di Sommer e l’errore difensivo di Orban a favorire Embolo che con un pallonetto scavalca Gulacsi e porta i suoi sul 3-1 finale.
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Lollobrigida a Casa Azzurri “Spalletti dà attenzione ai valori”
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Spalletti? C’è il giusto livello di attenzione ai valori, alla pazienza, ma anche quella robustezza del suo agire. Conto che possa portare lontano la nostra Nazionale, i giocatori vanno motivati, sono ragazzi eccezionali, il gruppo è prevalente sulle capacità del singolo, se ci sarà la squadra, come accade nel Governo, ci saranno ottimi risultati”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida presente questa mattina a Casa Azzurri a Iserlohn per presentare lo spot realizzato da Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste con la Nazionale. Nazionale che, sottolinea il ministro Lollobrigida è “un eccezionale prodotto italiano, la maglia azzurra rappresenta la qualità, poi chi la indossa deve essere all’altezza e spero sia così. Rappresenta tutto quello che noi abbiamo, abbiamo tanto, dobbiamo esserne consapevoli e riuscire a promuovere, in particolare nei mercati strategici per noi. La Germania è uno di questi, ovviamente gli Europei rappresentano un’occasione di visibilità non solo per l’Europa, ma anche il mercato tedesco, il nostro principale mercato in Europa che merita un’attenzione particolare”. “Vogliamo utilizzare in senso positivo lo sport come facciamo sempre per promuovere l’attualità della buona alimentazione, da abbinare allo sport per avere quel benessere che noi italiani siamo abituati mediamente ad avere e che vogliamo esportate nel mondo. Continueremo ad investire sullo sport come miglior testimone del benessere”, ha aggiunto Lollobrigida
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Esordio da sogno per la Germania, Scozia travolta 5-1
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Germania fa un sol boccone della Scozia. Cinque gol, diverse occasioni sprecate, un dominio totale. Inizia alla grande, insomma, il cammino dei tedeschi che hanno travolto gli avversari, ben al di là del risultato finale. Neuer, infatti, non ha dovuto effettuare nemmeno una parata mentre il migliore degli scozzesi è stato il portiere Gunn, che ha evitato un passivo ancora più pesante.
La Germania comincia assaltando la metà campo avversaria, Scozia che non riesce ad uscire dal guscio e si difende con ordine fino al 10′ quando Kroos trova Kimmich con un lancio di 50 metri, comodo appoggio centrale per il tiro angolato di Wirtz che finisce in fondo al sacco. Gli scozzesi, colpiti, non riescono a reagire e così, al 18′, Gundogan indirizza per Havertz che dribbla in area, aspetta l’arrivo di Musiala il quale spedisce sotto la traversa il 2-0. I 20.000 tifosi scozzesi non cantano più, i ragazzi di Clarke sembrano spenti ed intorpiditi. Al 24′ fallo di Christie su Musiala e Turpin assegna un rigore che il Var trasforma in punizione dal limite ma il tiro di Havertz viene bloccato da Gunn. Un destro di Rudiger con parata comoda del portiere scozzese (40′) anticipa l’ennesima mischia in area con Gunn che salva come può e Gundogan che viene affossato da Porteous a due passi dalla linea bianca. Il Var stavolta assegna il rigore (con espulsione di Porteous) che Havertz trasforma per il 3-0 con cui si chiude la prima frazione. Nella ripresa, sotto di un uomo e di tre gol, la Scozia può poco. Un tiro di Rudiger (5′) viene deviato in angolo da Gunn, show Musiala in area scozzese (12′), Wirtz spara alto. Al 23′ al primo pallone toccato, Fullkrug realizza il poker, poi lo stesso attaccante del Borussia si vede annullare per fuorigioco il gol del 5-0. Nel finale ancora spazio per due reti: prima lo sfortunato autogol di Rudiger, che devia alle spalle di Neuer un innocuo colpo di testa di McKenna, poi il definitivo 5-1 siglato nel recupero da Can, ultimo aggregato alla Mannschaft dopo il forfait di Pavlovic.
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Barella-Jorginho e trequarti di qualità nell’11 anti-Albania
Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “In campo saremo quelli che vogliamo essere”. Non ha dubbi Luciano Spalletti, convinto com’è di avere “una squadra top” e che con i 26 scelti la sua Italia “può fare tutto”, poi al di là di sistemi e moduli, di linee a 3 o a 4, quel che conta “è riuscire a comandare la partita, conterà la qualità del calcio che faremo”. In conferenza stampa il ct non ha dato molte indicazioni sulla partita, ma qualcuna sì. Ha insistito sulla qualità, ha fatto capire che Nicolò Barella potrebbe esserci (anzi ci sarà), che l’esperienza è importante, ma che ci sono giovani che hanno “la stoffa per diventare giocatori top” e a due difensori come Buongiorno e Calafiori questa stoffa gliela si “legge negli occhi”. E allora partendo proprio dal reparto arretrato, difficilmente ci saranno entrambi, ma uno dei due sì. Probabilmente il giocatore del Bologna che maggiormente si presta a quel gioco “fluido” tanto caro al ct. E infatti la linea dovrebbe essere a 4, ma pronta a trasformarsi a 3: da destra verso sinistra Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni e Dimarco, con quest’ultimo pronto ad avanzare e a scatenare la sua corsa e il suo sinistro.
In mezzo Barella sembra aver convinto sè stesso (“Ascolteremo le sue sensazioni”), i medici (“Sono loro i professionisti”) e il ct che in realtà ha sempre incrociato le dita nella speranza di avere l’unico italiano che è riuscito a entrare tra i 30 candidati al Pallone d’Oro. Con il vice capitano dell’Inter un altro campione d’Europa, l’italo-brasiliano Jorginho. E poi una trequarti di grande qualità: Chiesa, Pellegrini e Frattesi alle spalle di Gianluca Scamacca: “Un attaccante completo, ha veramente tutto”, le parole del ct. La prima Italia di Euro2024 dovrebbe essere questa, ma nulla è da escludere. Spalletti chiede ai suoi ragazzi di essere “protagonisti dei sogni degli italiani”, ha parlato di “eroi e giganti”, ma anche di un’Albania che ha le carte in regola per rivelarsi un’avversaria scomoda, insidiosa. Ci conoscono alla perfezione, ci rispettano (“Sono i campioni d’Europa, lo meritano”, ha detto Djimsiti), sanno che sulla carta gli azzurri sono superiori (“Una squadra come l’Italia non parte per superare il girone ma per vincere il torneo”, le parole di Sylvinho). Il muro giallo di Dortmund pare che si colorerà di rossonero, ma qui si torna al discorso dei “giganti” e degli “eroi” e proprio al Westfalenstadion, 18 anni fa, lo spicchio azzurro vide crollare il muro “bianco” e i panzer.
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Qualità e orgoglio, Dalic e Modric “La Croazia farà grandi cose”
BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Qualità e orgoglio, sono queste le chiavi”. Zlatko Dalic e la sua Croazia hanno voglia ancora di stupire. Vicecampioni del mondo nel 2018 e terzi quattro anni dopo in Qatar, Luka Modric e soci non sono mai riusciti a ottenere grandi risultati agli Europei ma l’auspicio del ct è che stavolta le cose vadano diversamente “anche se siamo nel girone più duro, lo sanno tutti – il riferimento a Spagna, Italia e Albania – Ma quando giochi per la nazionale, la motivazione è altissima e partire bene è fondamentale. Ricordate i Mondiali in Qatar e il pari col Marocco all’esordio? Quel punto si rivelò molto importante. Questo non significa che domani giocheremo contro la Spagna per il pareggio, vogliamo mostrare il nostro meglio e vincere, non temiamo nessuno. Sarà dura ma come sempre credo nella nostra squadra. Andremo in campo per vincere”, assicura Dalic. E su Gvardiol chiamato a fermare Yamal aggiunge: “Josko ha avuto una stagione incredibile al City, è uno dei nostri calciatori più importanti e può fermare chiunque ma con l’aiuto dei suoi compagni perchè noi giochiamo di squadra”. Nonostante i 38 anni, il faro resta sempre Luka Modric, che troverà di fronte come avversari anche alcuni compagni del Real Madrid. “Vogliamo giocare contro le big, abbiamo già affrontato tante volte la Spagna e sappiamo che i dettagli saranno decisivi – le sue parole alla vigilia – Dovremo essere al nostro meglio in ogni momento e fare attenzione alle piccole cose. Siamo qui per ottenere un grande risultato, abbiamo già dimostrato di appartenere all’elite del calcio europeo. Il nostro essere uniti è il punto di forza più grande, rispetto ai Mondiali in Qatar ci sono ancora molti giocatori qui in nazionale e si sono aggiunti vari giovani che hanno dimostrato di poter essere affidabili e di poter fare la differenza. Questo è un plus per tutti noi”. E se la Spagna avversaria domani non è quella della generazione d’oro capace di vincere due Europei e un Mondiale di fila, “anche questa ha talento, è fra le favorite per la vittoria finale. In passato il nucleo era costituito dai giocatori di Barcellona e Real, ora invece arrivano da vari club e ci aspettiamo una partita difficile. Ma se giochiamo come sappiamo, possiamo fare grandi cose”.
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