MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – I quarti di finale degli Europei riservano un big match, tra due delle nazionali più importanti rimaste in corsa: Spagna e Germania. Un peccato che si affrontano così presto, una delle due dovrà salutare la competizione. Il loro cammino fin qui è stato quasi impeccabile: per le Furie rosse tutti successi nel girone, poi la vittoria per 4-1 con la Georgia agli ottavi. Per i tedeschi, invece, due vittorie e un pari nella fase a gruppi, dopo il netto 2-0 con la Danimarca. Ma adesso il gioco si fa duro, perchè in palio c’è un posto tra le prime quattro. A lanciare la sfida alla Germania è stato Joselu, attaccante spagnolo che da poco ha lasciato il Real Madrid per trasferirsi in Qatar all’Al-Gharafa: “Affrontare Kroos? Per noi è molto importante vincere per qualificarsi. Per quanto riguarda Toni, dobbiamo credere in noi stessi. Non ci interessano i giocatori delle altre squadre. Credo che venerdì sarà l’ultima partita di Toni… Affrontiamo una grande squadra. E’ fondamentale per la Germania e lo è stato per il Real Madrid. Dobbiamo stare attenti con lui”.
Tra gli spagnoli, l’alter ego di Kroos è Rodri: “Nel suo ruolo è il migliore al mondo. E’ essenziale per il nostro gioco”. Fondamentale per arrivare avanti il gruppo, anche chi non gioca molto: “Essendo 26 sappiamo che non tutti possiamo giocare. Arriverà il momento per tutti, siamo tutti importanti”. Immediata la risposta di Kroos, che ha annunciato il ritiro ma non ha alcuna intenzione di fermarsi sul più bello:”La mia ultima conferenza stampa? Non sono affatto nostalgico e non credo che questa sarà la mia ultima partita”, ha detto ridendo. Il classe 1990 ha tracciato un bilancio di quanto fatto fin qui: “C’erano alcuni dubbi piuttosto grandi sul fatto che avremmo fatto bene o meno. Noi, invece, ci siamo prefissati l’obiettivo di vincere il torneo”. La chiave per superare la Spagna, per Kroos è chiara: “Ho sempre pensato che partite come questa si vincessero a centrocampo. La squadra che controlla più palloni avrà le migliori possibilità di vincere”.
Non poteva mancare un’altra frecciata all’ex compagno Joselu: “Vuole mandarmi in pensione? Gli è concesso di avere questo desiderio, ma farò tutto ciò che è in mio potere per assicurarmi che non venga esaudito”.
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Joselu “L’ultima di Kroos”, il tedesco “Non sarà così”
Marco Rossi confermato ct dell’Ungheria
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Marco Rossi resta al suo posto: nonostante l’eliminazione nella fase a gironi di Euro2024, il 59enne tecnico italiano è stato confermato come ct dell’Ungheria. E’ stato lo stesso Sandor Csanyi, presidente della Federcalcio magiara, a ribadirgli la fiducia incondizionata: “Il prossimo compito della nazionale è quello di competere con successo nella Nations League in autunno e poi nelle qualificazioni ai Mondiali, che saranno gestite dal ct Marco Rossi con il massimo sostegno della Federazione e della presidenza”. “In Germania si è concluso il nostro Europeo, segnato dalla delusione per la mancata qualificazione agli ottavi, ma non è successo nulla di drammatico e non c’erano dubbi che avremmo continuato – le parole di Rossi – Abbiamo ottenuto innumerevoli grandi risultati insieme, quindi non c’è dubbio che il nostro obiettivo è raggiungerne di nuovi”.
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La stampa francese si chiede “Dov’è il vero Mbappè”
ROMA (ITALPRESS) – “Stato d’animo, forma atletica, questione tattica… Dov’è davvero Kylian Mbappè in questo Europeo?”. Se lo domanda “L’Equipe” nella edizione di oggi. “Sicuramente rallentato e disturbato dalla frattura al naso, Mbappè non sta ancora trascinando la Francia in questo Europeo come si sarebbe potuto pensare e sperare alla vigilia. I problemi relativi all’efficienza offensiva dei Bleus sono anche suoi”, scrive ancora il popolare quotidiano sportivo transalpino.
“Una partita saltata per infortunio, altre poco riuscite, un gol dal dischetto contro l’Olanda, poche grandi cavalcate, occasioni mancate, la telenovela della maschera, ma una qualificazione ai quarti di finale: l’inizio di Euro2024 di Mbappè lascerà pochi ricordi indimenticabili, al di là della sua maschera composita, che nasconde parte del suo volto. Allo stesso modo in cui queste prime partite nascondono parte del suo gioco. Per il momento, i Bleus stanno avanzando con la loro potenza difensiva. Ma avranno bisogno, a un certo punto, e forse già venerdì ad Amburgo contro il Portogallo, di uno dei migliori giocatori al mondo per fare le differenza”, si legge ancora su “L’Equipe”.
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Demiral regala i quarti alla Turchia di Montella, Austria battuta 2-1
LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Sotto la pioggia di Lipsia, la Turchia di Vincenzo Montella batte 2-1 l’Austria di Ralf Rangnick e stacca il pass per i quarti di finale di Euro 2024, nei quali affronterà l’Olanda. Ad aprire le marcature la rete dopo pochi secondi di Demiral, che si ripete nella ripresa su corner e sigla la doppietta alla quale risponde il gol, vano, di Gregoritsch.
Nemmeno un minuto di gioco, infatti, ed è la Turchia a trovare il vantaggio, grazie al corner battuto da Guler e gestito malissimo dalla difesa austriaca, con Demiral che da due passi spedisce il pallone in rete. Risultato che si sblocca e Austria che prova però a ribaltare subito il fronte, andando vicinissima al pari con Baumgartner, che lascia partire una conclusione incrociata di destro che finisce poco distante dal palo alla destra di Gunok. Inizio di gara elettrico, nel quale progressivamente le squadre vanno a stabilizzarsi fino a tornare ad un equilibrio tattico che non lascia spazio ad occasioni nitide fino all’intervallo. Nella ripresa, però, Rangnick inserisce Gregoritsch al fianco di Arnautovic per rinforzare il reparto offensivo austriaco e l’ex Bologna si crea subito un’occasione dentro l’area trovando la bella risposta di Gunok. Si salva la Turchia che al 59′ troverà il raddoppio, ancora con Demiral, bravo a staccare più in alto di tutti su un altro corner calciato bene da Guler. Quando però la partita sembra in pieno controllo della formazione di Montella l’Austria accorcia le distanze, ancora sugli sviluppi dell’angolo deviato da Posch e spinto in rete da due passi da Gregoritsch. 2-1 a Lipsia e finale di assedio da parte dell’Austria, con i turchi schiacciati nella propria area e pronti a ripartire, così come accade nel recupero in cui Yilmaz viene lanciato in profondità ma stoppato dalla parata di Pentz. Da un portiere all’altro, quando sul colpo di testa di Baumgartner è Gunok a tirare fuori un miracolo in tuffo che salva la Turchia e di fatto le consegna la qualificazione ai quarti di finale.
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Gakpo e Malen trascinano l’Olanda ai quarti, Romania ko 3-0
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’Olanda mette la parola fine alla favola Romania e si regala i quarti di Euro 2024. La nazionale di Koeman incontrerà il 6 luglio a Berlino la vincente tra Austria e Turchia. All’Allianz Arena di Monaco l’Olanda vince 3-0 contro la nazionale rumena, grazie alle firme di Gakpo e alla doppietta di Malen. I ragazzi di Iordanescu pagano un atteggiamento troppo prudente e rinunciatario nel secondo tempo. In avvio di partita si vede una Romania frizzante e molto aggressiva. Il fuoco di paglia offensivo dei Tricolori dura, però, solo un quarto d’ora. Dall’altra parte, infatti, gli Orange prendono via via le misure, iniziando a fraseggiare tra le linee con qualità. Al 20′, l’Olanda batte il primo colpo, stordendo mentalmente una Romania sin lì impeccabile: dalla sinistra dell’area di rigore Gakpo segna l’1-0, grazie ad un violento destro che buca sul primo palo un imperfetto Nita. La Romania rischia di sbandare, perdendo tutti i duelli sulle corsie laterali. Al 27′ De Vrij, su sviluppo di corner, prende di testa l’esterno della rete; al 44′ Simons non sfrutta il regalo di Racovitan e si divora il raddoppio, incartandosi su sè stesso in area. Fioccano le occasioni per l’Olanda anche nella ripresa, ma i ragazzi di Koeman peccano più volte di concretezza. La Romania pressa poco e si chiude in difesa, con l’idea di limitare i danni e giocarsi il tutto per tutto nel finale. Al 58′ Van Dijk, su sviluppo di corner, pizzica di testa la base del palo: sei minuti più tardi, invece, il Var annulla per fuorigioco la doppietta di uno scatenato Gakpo. Sempre l’ala del Liverpool mette lo zampino sul 2-0 dell’Olanda: al 83′, Gakpo prende il fondo, dribbla Dragusin e serve Malen, libero di segnare a porta vuota. Nel recupero ancora Malen timbra il 3-0 su azione di contropiede. Gli Orange vincono agevolmente, anche aiutati dalla tattica arrendevole degli avversari: la prossima partita sarà sabato alle ore 21.
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Lotta Uefa agli abusi online, già segnalati oltre 4.600 post
BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Uefa in campo per proteggere i protagonisti di Euro2024 dagli abusi online. Va avanti il programma lanciato già due anni fa in occasione degli Europei femminili che vede i vertici di Nyon monitorare, segnalare e sanare i casi che si verificano durante tutte le fasi finali dei tornei, anche a livello giovanile. A Euro2024, in particolare, sono stati messi sotto osservazione 622 fra piattaforme e account sui social media relativi a tutti i soggetti coinvolti nel torneo, ovvero giocatori, allenatori e account delle nazionali. “Crediamo che sia fondamentale proteggere e supportare giocatori, allenatori e arbitri contrastando gli abusi online a cui sono esposti – sottolinea Michele Uva, direttore Social & Environmental Sustainability per la Uefa – Dovrebbero essere in grado di concentrarsi solo sulla loro prestazione in campo e non essere appesantiti da abusi inaccettabili diretti a loro online”. Già nella fase a gironi sono stati segnalati 4.656 post provenienti da 4.070 account individuali: il 71% di essi è stato rimosso dalle stesse piattaforme, in media 75 minuti dopo la segnalazione. A essere prese di mira soprattutto Belgio, Croazia, Ucraina e Olanda e in generale il 74% dei post segnalati era rivolto a singoli giocatori, il 15% agli allenatori, il 7% alle squadre e il 4% agli arbitri. E se il 94% dei post segnalati riguardava abusi generalizzati, nel 4,5% dei casi ci si è trovati di fronte a insulti razzisti e, nell’1,5%, omofobi.
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Abodi “Euro2024? Sorpreso dalla ricerca di responsabilità altrui”
ROMA (ITALPRESS) – “Ero a Berlino e ho vissuto in presa diretta l’amarezza non di una sconfitta, perchè lo sport insegna non solo a vincere ma anche a perdere, ma di una disfatta, di una resa incondizionata, non solo sportiva ma anche morale”. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, non ci gira troppo intorno. Ospite di “Non Stop News” su RTL 102.5, usa toni decisi per commentare l’uscita di scena della Nazionale a Euro2024 per mano della Svizzera. “Non c’è stata reazione, non c’è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili – sottolinea – Bisogna tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve ispirare e che chi la indossa deve poter rappresentare”. Ma a colpire Abodi è stato anche altro. “La partita ormai è chiusa, siamo tornati a casa, ma la cosa che mi ha sorpreso è la ricerca di responsabilità altrui. Penso che di fronte alla sconfitta il primo fattore che deve emergere sia l’autocritica e da qui ripartire. E’ troppo facile guardare le responsabilità degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente e non a trasferirle”. “I giocatori che vanno in campo lo sanno perfettamente, non posso immaginare che non abbiano avuto la capacità di riavvolgere il nastro, rivedere la partita e capire dove si è sbagliato – insiste Abodi – Tra l’altro non si tratta di errori singoli e tattici, la nazionale sembrava assente moralmente. Questo deve smuovere riflessioni, così che possa esserci un punto e accapo”.
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Il Portogallo batte la Slovenia ai rigori e vola ai quarti
FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Portogallo vince 3-0 ai calci di rigore contro la Slovenia e accede ai quarti di Euro2024. Il 5 luglio ad Amburgo sarà quindi la squadra di Martinez a sfidare la Francia. Al Deutsche Bank Park di Francoforte, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari, l’eroe della serata è Diogo Costa, capace di parare tutti i rigori della Slovenia (tre su tre); dall’altra parte Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes e Bernardo Silva sono impeccabili. Proprio CR7 però aveva fallito un rigore al 15′ del primo tempo supplementare, parato da Oblak (con l’aiuto del palo). Lacrime per Ronaldo, poi trasformate in sorrisi a fine gara.
Sin dai primi minuti il Portogallo occupa con veemenza la metà campo avversaria, ma la Slovenia è brava a difendersi con ordine e malizia. La nazionale di Kek, col passare dei minuti, acquisisce coraggio, provando a verticalizzare subito per le punte una volta recuperata palla. Nel recupero della prima frazione arriva la miglior chance per i lusitani: Palhinha colpisce la palla dal limite dell’area e centra la base del palo.
Nella ripresa il Portogallo assedia la metà campo slovena, non riuscendo, però, a calciare quasi mai in porta. La Slovenia allora trova maggiori spazi in contropiede e, al 62’, Pepe è provvidenziale nel disturbo su Sesko, lanciato tutto solo a rete. Al 89’ il muro sloveno rischia di crollare, quando Ronaldo si presenta solo davanti ad Oblak: il portiere dell’Atletico Madrid, però, compie un miracolo e porta la partita ai supplementari. Al 103’ Diogo Jota dribbla mezza difesa slovena ma viene atterrato da Drkusic: l’arbitro italiano Orsato non ha dubbi e concede il rigore. Dal dischetto si presenta Ronaldo, pronto a segnare il primo gol del suo Europeo: Oblak non fa sconti e para il rigore dell’ex Real e Juve. Ronaldo è in lacrime e inconsolabile dopo l’errore. Nel secondo supplementare la Slovenia si dimostra più brillante degli avversari e va vicino al vantaggio al 115’: Sesko ruba palla a Pepe ma solo davanti a Diogo Costa si fa ipnotizzare. Ai rigori proprio Diogo Costa esalta il Portogallo, mentre la Slovenia crolla emotivamente, con gli errori di Ilicic, di Balkovec e di Verbic.
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