UEFA Euro 2024

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Slovacchia: Calzona “Inghilterra forte, errori vietati”

ROMA (ITALPRESS) – “Quando l’Inghilterra fa grandi prestazioni come gruppo, diventa molto forte. Dobbiamo stare attenti, sono una delle migliori nazionali dell’Europeo: hanno fisicità e tecnica. Dobbiamo provare a sfruttare i loro punti deboli, ma dobbiamo essere cauti perchè possono farci male in qualsiasi momento”. Così Francesco Calzona, commissario tecnico della Slovacchia, in conferenza stampa in vista della gara contro la nazionale dei Tre Leoni, in programma domani alle 21 alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. “Dobbiamo essere concentrati al 100% e pensare solo a noi stessi – ha aggiunto l’ex Napoli -. Abbiamo commesso degli errori nelle partite precedenti e non possiamo permetterci di ripeterli, perchè un’avversaria forte come l’Inghilterra ti punirà sempre”. Calzona si è poi soffermato su Lobotka: “E’ stato Player of the Match due volte in tre partite ed è fondamentale per noi – ha detto il ct slovacco sul centrocampista dei partenopei -. Affronterà un giocatore di livello mondiale come Jude Bellingham, ma anche Lobotka è un giocatore di livello mondiale. E’ un top player. Ma da solo non può far nulla, ho fiducia: i miei giocatori sono al 100% e giocheranno una grande partita”. Insieme a Calzona è intervenuto il difensore in forza all’Hertha Berlino Peter Pekarik: “Il primo obiettivo è stato raggiunto, passare dal girone agli ottavi. Ora abbiamo un altro traguardo da raggiungere. Dico sempre che se sogni in grande puoi ottenere grandi cose. Sappiamo chi abbiamo di fronte. Sono stati finalisti all’ultimo Europeo, hanno grandi giocatori e sono tra i favoriti per vincere”.
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Sagnol “Spagna la più forte, ma Georgia non può solo difendersi”

ROMA (ITALPRESS) – “Se pensi solo a difendere contro squadre come Portogallo o Spagna, finisci per perdere. Ma noi non solo siamo bravi a difendere, sappiamo anche come gestire il pallone, contro il Portogallo abbiamo avuto ottimi momenti di possesso palla. Spero di vedere la stessa prestazione contro la Spagna”. Willy Sagnol, commissario tecnico della Georgia, non si sente battuto in partenza alla vigilia della sfida contro la Spagna, in programma domani alle 21 a Colonia, al RheinEnergieStadion. “Loro sono chiaramente la squadra migliore del torneo, hanno grandi calciatori, giocano tutti in grandi campionati e top squadre. Yamal e Williams sono fantastici. Rodri? Per me è il migliore al mondo nel suo ruolo. Ma il calcio non è solo una questione individuale, è anche una questione collettiva e da questo punto di vista la Spagna è una grande squadra. Così come la Georgia”. Sagnol ha poi parlato delle forti motivazioni che avranno i suoi ragazzi: “E’ facile motivarli, nemmeno ci sarebbe bisogno di me”. Il tecnico francese ha anche parlato dei due giorni di riposo in meno che la Georgia ha avuto rispetto alla Spagna.
“E’ stato più problematico recuperare perchè abbiamo avuto quattro giorni e la Spagna sei. Non mi lamento, è così, ma avrei preferito avere altri due giorni. Spero che i giocatori abbiano recuperato bene e che stiano bene per domani”. Impossibile per l’allentore dei georgiani non pensare a quanto accaduto nelle qualificazioni, proprio contro la Spagna: 7-1 a Tbilisi e 3-1 a Valladolid per le Furie Rosse: “E’ stato un momento difficile per noi, ma a volte hai bisogno di cose del genere. Se siamo qui è perchè quell’1-7 ci ha insegnato sicuramente qualcosa”.
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Bivio azzurro a Berlino, alle 18 Svizzera-Italia

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Bivio azzurro: dentro o fuori.
Alle 18 l’Olympiastadion di Berlino ospiterà il primo ottavo di finale di Euro2024 e a scendere in campo saranno i campioni in carica, reduci da una qualificazione strappata negli ultimi secondi di recupero, grazie alla prodezza della coppia Calafiori-Zaccagni. Di fronte la Svizzera di Yakin che ha rischiato di soffiare il primo posto del girone ai padroni di casa della Germania e che, invece, a noi ha strappato via il Mondiale del 2022. Di nuovo di fronte, era successo anche prima, tre anni fa, quando la Nati fu una delle tappe di quel percorso (netto 3-0) che poi gli azzurri completarono trionfando a Wembley. E a proposito di trionfi si gioca, come detto, all’Olympiastadion dove la Nazionale torna 18 anni dopo la finale vinta ai rigori contro la Francia. Buffon in questi giorni, come rivelato da Spalletti, ha raccontato agli azzurri le emozioni di quei giorni, un motivo in più, sottolinea il ct, per entrare in campo e onorare al meglio lo storico titolo iridato vinto nel 2006. Il confronto tra le due squadre non regge, ma certi comportamenti si possono portare in campo, così come certi valori si possono trasmettere.
Spalletti deve fare a meno dello squalificato Calafiori e dell’indisponibile Dimarco. Si torna alla difesa a 4, davanti a Donnarumma, da destra verso sinistra, Di Lorenzo, Mancini (al debutto a Euro2024), Bastoni e Darmian, a centrocampo Barella e Cristante gli interni, Fagioli in regia, quindi nel reparto offensivo El Shaarawy (anche lui all’esordio) e Chiesa larghi, Scamacca unica punta.
Attesi all’Olympistadion 70mila spettatori. Non ci sono dati certi, se non i 6000 tagliandi venduti sia alla tifoseria svizzera che a quella italiana. I sostenitori azzurri potrebbero arrivare a quota 10-12 mila, gli elvetici potrebbero essere il doppio, il resto si vedrà. In tribuna i massimi vertici calcistici con il presidente della Fifa, l’italo-svizzero Gianni Infantino, i numeri 1 di Uefa e Figc, rispettivamente Aleksander Ceferin e Gabriele Gravina. Annunciata anche la presenza del presidente del Senato, Ignazio La Russa, del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, il numero 1 della Lega Pro, Matteo Marani, e l’ambasciatore Varricchio. Torneranno all’Olympiastadion di Berlino dove nel 2006 vinsero i Mondiali, anche i campioni del mondo Marco Materazzi e Gianluca Zambrotta.
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Libera e con personalità, Spalletti vuole un’altra Italia

Di Antonio Ricotta
BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Dentro o fuori. Più leggeri, più forti di carattere, più continui. Insomma solo più e niente meno. E a proposito di più o meno, Luciano Spalletti, è sicuramente più rilassato rispetto al post Croazia. Non perchè sia stato tagliato il traguardo. Anzi, gli ottavi non sono da considerare neanche l’obiettivo minimo per i detentori del titolo, ma il peso della sfida contro la Croazia è alle spalle, anche se la ‘liberazionè è arrivata soltanto al 98°. Ma forse proprio per questo quel gol di Zaccagni può cambiare la storia, farla diventare da ‘piccolà a ‘grandè. Per riuscirci, o quantomeno avvicinarsi, però, bisogna superare l’ostacolo Svizzera. All’Olympiastadion di Berlino, l’impianto dove l’Italia di Buffon si è laureata campione del mondo (“Gigi ci ha fatto rivivere quelle emozioni e noi abbiamo anche la responsabilità di onorare quell’impresa”, ha detto il ct riferendosi al capo delegazione), scenderà in campo con ogni probabilità una Nazionale diversa rispetto alle precedenti gare. Ancor prima che negli uomini e nel modulo, nell’atteggiamento e nel carattere. E’ quello che il ct si aspetta: “Una squadra più sciolta e con più personalità”.
Ovvero caratteristiche portate in dote dal gol di Zaccagni, una rete che ha alleggerito il peso delle pressioni e che potrebbe lasciare positivamente il segno nel torneo fin qui tribolato degli azzurri. Sul fronte formazione qualche indicazione c’è. Spalletti ha confermato che Dimarco non ci sarà, ha spiegato che sull’impiego di Bastoni c’è ottimismo (influenzato ma comunque in campo oggi: “Per noi un sospiro di sollievo”, le parole del ct), che al posto dello squalificato Calafiori giocherà Mancini e che la sua Italia verrà schierata con qualcosa che “somiglia alla difesa a 4”. E quando sembrava certa la conferma della linea a 3 vista contro la Croazia, ecco il ritorno alla difesa a 4. Probabilmente le assenze di Dimarco (l’unico esterno sinistro capace di dare assolute garanzie per fare tutta la fascia) e di Calafiori hanno inciso, ma come sempre il ct vuole una squadra capace di cambiare sistema di gioco durante la gara. Davanti a Donnarumma dovrebbere trovare spazio Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Darmian, con i due terzini pronti ad alternarsi in fase di spinta e copertura e nella ‘trasformazionè della squadra.
A centrocampo potrebbero esserci due novità e una conferma. Quest’ultima riguarda l’intoccabile Barella, mentre alla voce ‘nuovi inserimentì, potrebbero trovare posto Cristante (come ad ogni vigilia…) e Fagioli. Sembra essere davvero arrivata l’ora del centrocampista della Juventus. Dovrebbe prendere il posto di Jorginho e guidare l’Italia in cabina di regia. Barella sarà il pendolo tra i due reparti, l’uomo chiave per trasformare in 4-2-3-1 il sistema di partenza che potrebbe essere letto come un 4-3-3 o come un 4-3-2-1. E c’è anche la possibilità di assistere a un altro debutto e anche questo targato Roma. Oltre a Mancini al centro della difesa, sulla trequarti, o all’occorrenza come esterno di centrocampo, potrebbe trovare spazio Stephan El Shaarawy, la cui duttilità e capacità di corsa ha un’importanza non indifferente nelle idee di Spalletti. Il Faraone si gioca il posto con il suo capitano giallorosso, ovvero Lorenzo Pellegrini. Sulla stessa linea o sull’altra fascia spazio a Federico Chiesa, sembra in crescita, così come Scamacca. Proprio il centravanti della Dea dovrebbe vinvcere il ballottagio con Retegui, ma Spalletti ha lasciato intendere che ci sarà spazio per entrambi. Staffetta in vista? Si vedrà. E’ partita da dentro o fuori, si è lavorato anche sui rigori. Cura del dettaglio, qualità e personalità. C’è un titolo da difendere.
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Nagelsmann spinge la Germania “Abbiamo imparato tanto”

DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’aiuto del pubblico di Dortmund sarà importante ma è dal suo recente passato che la Germania deve trovare la spinta per andare avanti. Anche perchè la Danimarca è un cliente scomodo e Julian Nagelsmann lo sa. “Sono una squadra molto ben organizzata – sottolinea in conferenza stampa il ct tedesco, alla vigilia dell’ottavo di Euro2024 – Ci sono momenti della partita in cui sono molto aggressivi difensivamente e altri in cui attaccano a un tocco. Hanno tanti giocatori esperti in squadra, una struttura chiara. Sarà di sicuro un avversario duro”. Si gioca nella tana del Borussia, quella del “muro giallo”. “E’ uno stadio che si fa sentire, l’ho sperimentato tante volte da avversario, spero sarà lo stesso domani”, l’auspicio di Nagelsmann, che sembra intenzionato a tenersi ancora Niclas Fullkrug come asso nella manica da giocarsi a gara in corso. “Servono giocatori che possano partire titolari e giocatori che possono entrare dalla panchina. Non è sempre solo una questione di chi inizia. Riguarda anche le alternative. E abbiamo queste alternative che possono portare energia anche dalla panchina”. Niente altri indizi ma una certezza c’è: la Germania è cresciuta. “La fase a gironi è stata molto interessante per noi – confessa – perchè la prima partita (contro la Scozia, ndr) è andata meglio di quanto ci aspettassimo, poi abbiamo avuto una gara complicata con l’Ungheria e contro la Svizzera abbiamo faticato a trovare il pareggio. Abbiamo dunque affrontato vari tipi di partita ed è importante imparare come superare le situazioni difficili”. La pressione è tanta “ma personalmente adoro le grandi atmosfere – assicura dal canto suo il centrocampista Robert Andrich, pure lui in conferenza stampa – Penso che sarà una partita meravigliosa in un’atmosfera incredibile e in queste situazioni mi esalto. Siamo molto felici di aver vinto il girone e ora speriamo che il nostro cammino non sia ancora finito”.
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Spalletti fiducioso “Mi aspetto un’Italia più sciolta”

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Difesa a quattro, senza Dimarco e con Bastoni in dubbio. Ma oltre alla tattica serve il cuore, lo stesso che ha permesso di pareggiare in extremis contro la Croazia centrando il pass per gli ottavi di Euro2024. Superato il girone della morte, l’Italia torna a Berlino, città dai dolcissimi ricordi. “Buffon ci ha parlato di quella finale, ci ha fatto rivivere quella emozione che abbiamo vissuto da casa, sappiamo che abbiamo anche questo confronto da onorare, è una responsabilità in più come lo è quella di sapere di avere tifosi in tutti il mondo – le parole alla vigilia del ct Luciano Spalletti – Contro l’Albania e la Croazia i tifosi italiani erano in minoranza, ma sapevamo che c’erano gli italiani a spingerci in tv, un affetto che si riesce a percepire lo stesso anche se non sono presenti”. Bene all’esordio, male contro la Spagna, così così contro la Croazia. “Dobbiamo fare qualcosa di meglio rispetto a quello che abbiamo fatto finora – ammette Spalletti – E’ stato un sorteggio difficile, si è visto che i calciatori l’hanno un pò subito, come probabilmente l’ho subito anche io. Ora io mi aspetto di vederli più sciolti, non puoi andare a ragionare e a fare calcoli. Devi per forza agire, nel turno successivo si va se si riesce a vincere questa partita. C’è da qualificarsi perche è qualcosa di bello e importante, soprattutto per vedere i nostri tifosi che gioiscono. Se il gol di Zaccagni può aver fatto scattare la scintilla? E’ arrivato perchè è stato cercato, siamo rimasti in partita con applicazione, sacrifico e ordine. Vedere i ragazzi dopo la rete è stato qualcosa di incredibile che rimane addosso. Sono convinto di porter rivedere cose belle domani”. Per quanto riguarda la formazione, “Bastoni deve essere valutato, ha fatto un pò di allenamento oggi e abbiamo tirato qualche sospiro di sollievo, mentre Dimarco non è recuperabile. Giocheremo con qualcosa che somiglia alla difesa a 4 perchè dobbiamo cercare di essere più offensivi di quello che abbiamo fatto vedere”. Infine, sugli avversari Spalletti ha concluso: “La Svizzera ha un blocco squadra unito, è difficile anche ripartire e trovarli lunghi tra i reparti. Non difendono la porta ma leggono che tipo di palla gli avversari stanno gestendo. Loro stanno sempre in 20-25 metri, aggrediscono velocemente e se non sei pronto diventa difficile ragionare. Dobbiamo avere equilibrio e una forza mentale importante”.
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Carica Donnarumma verso la Svizzera “Compatti e dominare il gioco”

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Il modulo si può cambiare
durante la partita, l’importante è avere compattezza e dominare il gioco, abbiamo subito troppe occasioni da gol in queste partite e su questo dobbiamo migliorare”. Così il capitano della Nazionale, Gianluigi Donnarumma, alla vigilia della sfida contro la Svizzera, valida per gli ottavi di finale di Euro2024 e in programma domani all’Olympistadion di Berlino. “Questa Italia è sicuramente in crescita. Abbiamo superato un girone difficile, in tanti ci davano per spacciati”, ha evidenziato ancora Donnarumma in conferenza stampa. “Rispetto a tre anni fa sicuramente sono cambiato perchè ora mi sento più responsabile, mi sento un uomo completamente diverso, sono cresciuto molto giocando all’estero. – ha detto poi il portiere azzurro – Qui sono uno dei più grandi, mi sento molto più responsabile, indosso la fascia da capitano, è un’emozione che non si può spiegare e ho sempre sognato di giocare questi tornei”.
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Abete “Svizzera alla portata dell’Italia, Spalletti top”

PALERMO (ITALPRESS) – “Sono state tutte e tre partite difficili. La prima con l’Albania non avevamo ancora iniziato a gustarci l’inizio del nostro Europeo e dopo poco più di 20 secondi eravamo sotto. Abbiamo avuto una bella reazione e vinto. Poi la partita con la Spagna onestamente non ha avuto storia da un punto di vista di qualità di gioco. La partita con la Croazia è stata una gara difficile, impegnativa e che abbiamo ripreso per i capelli, quindi abbiamo visto una forte volontà di rimanere aggrappati all’Europeo. E’ stata una prima fase complessa, a un minuto dalla fine del recupero stavamo sostanzialmente fuori, come poi hanno testimoniato i risultati degli altri gironi”. Lo ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, intervenuto alla trasmissione prodotta da Italpress “Primo Piano Euro 2024”, condotta da Claudio Brachino insieme al direttore editoriale dell’Italpress Italo Cucci, in onda in serata sulla piattaforma multimediale dell’agenzia e sul network di TV del gruppo Netweek. “Tante volte noi abbiamo iniziato in salita e poi ci siamo stabilizzati e per assurdo il risultato che abbiamo ottenuto è un risultato che ci mette in una parte del tabellone che è migliore” ha aggiunto l’ex presidente della Figc e Capodelegazione azzurro per tantissimi anni.
Poi sulla sfida con la Svizzera ha aggiunto:”E’ un avversario tosto che spesso ci ha visto protagonisti di partite sempre molto faticose, però è alla nostra portata e possiamo batterlo tranquillamente”. Abete ha anche parlato in generale del torneo: “Senza dubbio la Spagna ha fatto una migliore impressione, non fosse altro perchè noi l’abbiamo vista all’opera contro di noi, il livello complessivo non mi sembra altissimo. Tante partite hanno visto un equilibrio fortissimo. Ho visto l’Inghilterra, che sperando di andare avanti potrebbe essere un nostro avversario, e non mi è sembrata una squadra che fa un gioco stratosferico. E’ un Europeo molto combattuto e come tale è aperto a tutte le soluzioni. Abbiamo visto l’Austria che ha battuto l’Olanda, la Francia in difficoltà, la Germania che ha recuperato il risultato con la Svizzera all’ultimo minuto, altrimenti sarebbe stato il nostro avversario: meglio la Svizzera che la Germania, non fosse altro che la Germania gioca in casa, anche se noi con la Germania abbiamo una tradizione positiva”.
Infine, Abete – ospite del presidente della Figc-Lnd Sicilia Sandro Morgana in occasione della 2a edizione della Festa del calcio siciliano – ha detto la sua anche sul Ct:”Spalletti è un tecnico di grande qualità. Può risultare come tutti più o meno simpatico, però l’importante è che sia un tecnico di grande qualità. Il risultato che ha ottenuto il Napoli nel 2023 senza nulla togliere alla qualità dei tecnici che il Napoli ha avuto nel 23-24 la dice lunga sulla capacità che ha avuto Spalletti di ottenere un risultato eccezionale. Io ho molto fiducia nel tecnico, lo ritengo una persona di qualità e motivata”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).


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