ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo battuto il Belgio, cosa che nessuno si aspettava: questo significa che possiamo vincere con chiunque, anche l’Inghilterra”. Così Milan Skriniar, difensore della Slovacchia, intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida degli ottavi di Euro 2024 contro la nazionale dei Tre Leoni. “Guardando le loro partite – ha spiegato l’ex difensore dell’Inter – abbiamo percepito che non sono sempre stati al massimo e hanno fatto molto affidamento sulle qualità individuali dei loro giocatori”. Il classe 1995 in forza al Psg ha poi aggiunto: “Siamo consapevoli che questa è una delle migliori nazionali, ma ci giocheremo tutte le nostre carte”. Di fondamentale importanza sarà la fase difensiva: “Dobbiamo iniziare a difendere dall’attacco – ha sottolineato Skriniar -. La chiave sarà provare a giocare a calcio. Se ci concentriamo solo sulla difesa, prima o poi probabilmente segneranno. Ecco perchè dobbiamo essere coraggiosi e provare a giocare la nostra partita, provando ad imporre il nostro stile di gioco in modo che debbano difendersi dai nostri attacchi e non possano fare quello che vogliono”.
Infine, Skriniar ha parlato di Kane, minaccia principale per la difesa della Slovacchia: “Siamo all’Europeo, ci sono i migliori giocatori. Harry Kane è uno di questi. Siamo riusciti a difenderci da Lukaku e credo che possiamo contenere anche lui. Comunque l’Inghilterra – ovviamente – non è solo lui, sono una squadra piena di stelle”.
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Slovacchia: Skriniar “Inghilterra top, ma possiamo giocarcela”
Germania: Rudiger in dubbio per la Danimarca, ma oggi è già in campo
ROMA (ITALPRESS) – La Germania spera di recuperare Antonio Rudiger. Il centrale di proprietà del Real Madrid aveva accusato un problema muscolare contro la Svizzera, ma già oggi è tornato in campo per lavorare con la squadra. La nazionale del ct Nagelsmann, che domani sfiderà la Danimarca negli ottavi di finale degli Europei, sta facendo di tutto per riavere l’ex Roma a disposizione, considerata anche la squalifica di Tah, al cui posto dovrebbe subentrare Schlotterbeck. Qualora Rudiger non dovesse essere disponibile, ci potrebbe essere spazio per Anton.
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Verso Spagna-Georgia, Carvajal “Kvaratskhelia? Molto forte, è osso duro”
ROMA (ITALPRESS) – “Ho avuto modo di incrociare più volte Kvaratskhelia. L’ho già affrontato quattro volte quest’anno. Due volte nella fase a gironi con il Madrid contro il Napoli e due volte in nazionale”. Così il difensore spagnolo, Dani Carvajal, intervistato da “As”, parlando dell’esterno d’attacco del Napoli e della Georgia, che sfiderà domenica alle 21 negli ottavi di finale degli Europei. “Se nelle precedenti occasioni l’ho fermato? Con la Georgia ha segnato contro di noi a Valladolid, ma nel complesso credo di essere riuscito a contenerlo bene. E’ molto, molto bravo. E’ un osso duro da battere. Con la Georgia non gioca tanto come ala, ma come seconda punta. Bisogna tenerlo d’occhio. Quando affronto avversari di livello mondiale, la vedo come una sfida. Mi piace dovermela vedere con i migliori e mi piace uscirne vincitore”.
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Infantino “Sono italiano e svizzero, tiferò per l’arbitro”
ROMA (ITALPRESS) – Alla vigilia della gara degli ottavi di finale di Euro2024 fra gli uomini di Spalletti e la Svizzera, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, elvetico di nascita ma con con cittadinanza italiana, ha confessato, dalle colonne de “La Stampa”, la sua “passione azzurra”, cominciata guardando giocare il campione del mondo del 1982 Alessandro Altobelli. “Guarderò la partita con particolare attenzione. Sono italiano. Sono svizzero. Sono il presidente della Fifa ma soprattutto sono un appassionato di calcio”, ha dichiarato il numero uno della Federazione internazionale di calcio. “So per chi tifare: rendendo particolarmente felice il mio amico Pierluigi Collina, tiferò per l’arbitro”, ha precisato Infantino, che non si schiera dunque tanto dalla parte degli elvetici quanto da quella degli azzurri.
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Spalletti nasconde l’11 anti-Svizzera, difesa a 3 verso la conferma
Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Eliminazione diretta. Si entra in questa fase e detta così induce a fare gli scongiuri. Meglio parlare di qualificazione diretta, suona meglio. Novanta più recupero, 120 o dagli 11 metri, un vincente ci sarà e andrà avanti, l’altro tornerà a casa. Chi, come Luciano Spalletti, ha il compito del condottiero starà vivendo ore intense, per carità non di paura. Un termine che il ct non ama, non gli appartiene (“Paura? Ma quale paura? C’è la tensione, la responsabilità, ma non si va in campo impauriti”, ha detto nell’infuocata conferenza di Lipsia). La sua Italia, sabato all’Olympiastadion di Berlino, si gioca il pass per i quarti di finale, con un’avversaria sicuramente solida, “tosta” come l’hanno definita sia Alessandro Buongiorno che Mattia Zaccagni nelle attività stampa di oggi. Ma se sei la Nazionale campione in carica e vuoi difendere il titolo fino alla fine, non puoi avere paura della Svizzera, nè di nessun’altra. Nel clan azzurro c’è chi legge il gol dell’esterno della Lazio come un segnale, la svolta che può cambiare un cammino tortuoso ma che comunque ha portato Donnarumma e compagni all’obiettivo minimo: superare il girone di ferro.
Si sono viste tre Nazionali fin qui: forte caratterialmente e anche piacevole nel gioco con l’Albania, deludente e demolita (il risultato inganna) contro la Spagna, una via di mezzo contro la Croazia. E con la Svizzera? E’ una domanda che si porrà anche Spalletti, impegnato a cercare la formula giusta per quel che riguarda uomini e modulo. Si potrebbe andare verso una difesa a 3, anche se proprio in questo reparto c’è da considerare l’assenza di Riccardo Calafiori, rivelazione azzurra, il migliore fin qui insieme a Donnarumma, al di là dell’assist per Zaccagni. Chi lo sostituirà non avrà le sue caratteristiche. In due in lizza per la sua maglia: Mancini e Buongiorno. “Io sono pronto”, ha assicurato il difensore granata che fin qui, così come il collega della Roma, è uno dei 7 che attendono il debutto (i portieri Meret e Vicario, Bellanova, Gatti ed El Shaarawy gli altri 5) in questi Europei. Potrebbero addirittura giocare entrambi, con Mancini al centro, Bastoni alla sua sinistra e Buongiorno a destra. La difesa a 4 è un’ipotesi più lontana. Ci sono da valutare anche le condizioni di Federico Dimarco, in dubbio ma in campo contro la Croazia, ieri sulla cyclette e lontano dal terreno di gioco.
I dubbi, almeno questa è l’impressione, non mancano. L’impiego di Jorginho è uno di questi, potrebbe toccare a Fagioli, magari a Cristante, ma Spalletti, anche prima e dopo il match di Lipsia, ha sottolineato l’importanza dell’italo-brasiliano nell’economia del gioco che ha in mente. Dovrebbe/potrebbe giocare dall’inizio come al solito al fianco dell’intoccabile Barella. Nel probabile (o immaginato) 3-4-2-1, sulle fasce Di Lorenzo e, condizioni permettendo, Dimarco (Darmian e Cambiaso le alternative), quindi uno tra Pellegrini e Frattesi a fare il pendolo tra centrocampo e trequarti e, sulla stessa linea ma senza particolari compiti di copertura, Chiesa (in vantaggio su Zaccagni e Raspadori). Infine Scamacca unica punta. Sì perchè l’attaccante dell’Atalanta dovrebbe ritrovare la maglia da titolare a discapito di Retegui. Dopo l’allenamento blindato di oggi (la squadra si è allenata alle 18 in cerca di temperature più fresche e allo stesso orario del match di sabato), domani seduta a Iserlohn aperta alla stampa per i primi 15 minuti, quindi partenza per Berlino. Alle 18.45 conferenza stampa di Spalletti e capitan Donnarumma. “Il gol di Zaccagni ha rappresentato per me un momento di liberazione”, ha detto oggi a Roma il presidente Gravina che, ancora una volta, ha ribadito il suo sostegno al ct: “E’ sereno, è un perfezionista”. Basta la ‘sostanzà per andare avanti, del resto anche nel calcio nessuno è perfetto.
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Zaccagni suona la carica “Svizzera squadra tosta, serve gran gara”
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Giorni intensi, in cui tutto è capitato molto in fretta. Mattia Zaccagni è l’uomo copertina di una Nazionale che seppur coi suoi limiti è riuscita a non mollare la presa. “Sono stati giorni intensi – ha dichiarato l’attaccante della Lazio ai microfoni della Uefa -, è stata un’emozione fortissima. Ovviamente non pensavamo che servisse per forza il pareggio, fortunatamente è arrivato. Adesso pensiamo solo a preparare una gara importantissima contro la Svizzera”. Sabato alle ore 18.00 gli azzurri sfideranno la nazionale elvetica a Berlino, stadio in cui nel 2006 arrivò la vittoria del Mondiale: “L’abbiamo vista giocare in questi giorni, è una squadra tosta e preparata. Ha molti giocatori esperti che giocano anche nel nostro campionato. Sappiamo che dovremo fare una grande gara per metterli in difficoltà e arrivare ai quarti”.
La sorte, dopo la rete arrivata in pieno recupero contro la Croazia, ha di fatto aiutato gli azzurri piazzando la Nazionale di Luciano Spalletti dalla parte più agevole del tabellone: “Guardandolo si può dire che è abbastanza favorevole, ma abbiamo già visto in questo Europeo che tutti se la giocano con tutti e che le squadre meno blasonate stanno mettendo in difficoltà le grandi squadre, quindi bisogna restare concentrati e vedere partita dopo partita. A me piace molto l’Austria, ma anche la Svizzera è molto forte”.
In caso di passaggio del turno, infatti, Zaccagni e compagni si giocheranno i quarti di finale contro l’Inghilterra come nel 2012 a Dusseldorf, prima però sarà necessario rimanere focalizzati sul prossimo impegno. Mancherà Calafiori che nel Bologna ha come compagni di squadra tre nazionali elvetici con Ndoye, Aebischer e Freuler. “Ovviamente ci darà qualche informazione su di loro, purtroppo sarà un’assenza pesante per noi perchè è un bravissimo ragazzo che sta facendo benissimo. Però chi andrà a sostituirlo farà sicuramente bene”. Un’assenza che potrebbe anche incidere sul modulo, a tal proposito Zaccagni parla delle sue caratteristiche. “Io sono un esterno sinistro naturale quindi forse un 4-3-3 o un 4-2-3-1 è il sistema giusto per me, però il modulo deve essere importante per la squadra e qualunque scelta farà il mister cercheremo di fare il massimo”. Non manca il riferimento a quel gol messo a segno al 98esimo, agli ultimi istanti del recupero quando ormai le speranze azzurre sembravano perse: “L’azione l’ho vissuta normalmente, come una qualsiasi. Non mi ero nemmeno reso conto che fosse l’ultima azione. Appena ho visto Calafiori che portava palla e che la difesa loro si stringeva sempre di più, sono rimasto nella mia posizione naturale e quando mi è arrivato il pallone non ci ho pensato due volte”. “L’esultanza – aggiunge – è stata fantastica, con tutta la panchina, con tutto lo staff, tutti ragazzi. Qualcuno di noi si è fatto male alla costola perchè eravamo schiacciati da tutti. Ma è stato veramente emozionante”. Chissà se l’esterno biancoceleste riuscirà ad inventarsi un’altra parabola in grado di regalare agli azzurri un’altra notte magica.
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Buongiorno “Lavoriamo per arrivare fino in fondo”
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Sappiamo che contro la Svizzera non sarà facile, abbiamo cominciato a guardare i video degli avversari, cercheremo di prepararci al meglio e di farci trovare pronti per la sfida contro la Svizzera, sappiamo di poter garantire il massimo dell’impegno e della professionalità per arrivare al nostro obiettivo che è quello di arrivare fino in fondo”. Idee chiare e rispetto per la rivale. In conferenza stampa da Casa Azzurri, il difensore della Nazionale e del Torino, Alessandro Buongiorno, parla dell’ottavo di finale di sabato contro una Svizzera che soltanto nel finale si è vista soffiare il primo posto nel gruppo A dalla Germania. Fin qui la selezione di Yakin ha dimostrato di essere una delle squadre più in forma e il centrale granata assicura ai giornalisti elvetici che non c’è posto nell’ambiente azzurro per chi sottovaluta Freuler e compagni. “Per quanto ci riguarda noi sappiamo che sarà sicuramente una partita impegnativa, la Svizzera è una squadra tosta, ha giocatori mobili e attaccanti molto rapidi, per noi è una partita da non sottovalutare”, dice Alessandro Buongiorno che risponde così a un giornalista elvetico che ha notato un certo scetticismo nei confronti dei rossocrociati da parte della stampa estera. “Noi la riteniamo una squadra difficile da affrontare, sanno attaccare la profondità, hanno giocatori molto rapidi e noi stiamo cercando di preparare la partita al meglio, saremo sicuramente pronti”, dice Buongiorno, pronto per il duello tutto granata con il suo compagno di squadra Rodriguez, pilastro della nazionale svizzera. “Ci siamo detti che la speranza era quella di vederci in finale, invece ci vedremo un pò prima”. Non ci sarà Calafiori sabato a Berlino e per Buongiorno potrebbe essere l’occasione del debutto. “Vivo questi giorni con entusiasmo, dall’inizio del ritiro e in ogni allenamento cerco di dare tutto per mettere in difficoltà il mister nel fare le scelte, se dovesse arrivare il mio momento, io sento di essermi preparato al massimo per farmi trovare pronto”, dice il difensore del Toro che su Calafiori aggiunge: “Ho visto molte partite del Bologna quest’anno e mi aveva già impressionato, è un bravissimo ragazzo e un ottimo giocatore, lo ha dimostrato anche in queste partite dove ha fatto molto bene”. Prima grande esperienza internazionale per il torinese classe 1999. “Entrare in uno stadio come quello di Dortmund per me è stata un’emozione grandissima, ho pensato a tutto il mio percorso, alle giovanili nel Toro, ai sacrifici fatti, alla mia famiglia che mi è stata e mi è sempre vicina, un pensiero l’ho rivolto sicuramente a loro che continuano a dare il massimo per aiutarmi. Qui c’è un’atmosfera fantastica, è la prima volta che vivo emozioni del genere, sono felice di essere qui e sono contentissimo di rappresentare Torino”.
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Svizzera-Italia, arbitra il polacco Szymon Marciniak
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Sarà Szymon Marciniak a dirigere Svizzera-Italia, ottavo di finale di Euro2024 in programma sabato 29 a Berlino. Con il fischietto polacco i connazionali Tomasz Listkiewicz e Adam Kupsik guardalinee, il quarto ufficiale di gara sarà l’argentino Facundo Tello, alla Var il polacco Tomasz Kwiatkowski e, come assistenti, il connazionale Var Bartosz Frankowski e il tedesco Bastian Dankert.
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