ROMA (ITALPRESS) – “Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche”. Questa la motivazione con la quale l’Università di Trieste ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Giurisprudenza al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Borut Pahor, già presidente della Repubblica di Slovenia, due personalità che stanno contribuendo a scrivere la storia della frontiera adriatica.
A motivare il doppio conferimento è la politica di riconciliazione perseguita dai due presidenti che ha reso l’area del confine orientale, segnata dalle ferite della storia del Novecento, un esempio di collaborazione tra popoli legati dalla comune appartenenza all’Unione Europea. “In questi anni, Slovenia e Italia, hanno sviluppato un dialogo costante e fruttuoso, alimentato dalla consapevolezza che la comune adesione e appartenenza alla casa europea e ai valori euro-atlantici rappresentino quell’elemento identitario che rafforza nei nostri Paesi lo sguardo verso il futuro”, ha detto Mattarella.
“La riconciliazione con la storia non ci libera dal dovere di conoscerla e di ricordare, come Borut Pahor ha più volte sottolineato non conduce a letture di comodo del passato nè relativizza le responsabilità ma ci consente di coltivare sentimenti di rispetto per le sofferenze di ciascuno, in luogo di nutrire rancore e contrapposizione”. Il presidente Mattarella ha sottolineato che “si iscrive in questo processo il Giorno del Ricordo, istituito dal Parlamento italiano nel 2004 e che richiama, in particolare, le sofferenze delle popolazioni istriane-giulianedalmate”.
Negli anni sono state numerose le iniziative che hanno visto protagonisti Mattarella e Pahor, quali la cerimonia “L’Europa luogo di superamento dei conflitti” nel centenario dell’unione di Gorizia all’Italia il 26 ottobre 2016 e l’incontro del 21 ottobre 2021 volto a celebrare la designazione congiunta di Gorizia e Nova Gorica “Capitale europea della Cultura 2025”, un riconoscimento destinato ad accrescere il senso di unione delle due città, fino a trent’anni fa divise da un filo spinato.
“Ricordare gli avvenimenti, che hanno così profondamente inciso con dolore sulla vita delle popolazioni al confine orientale, significa anche rispettare i patimenti altrui. Le ferite causate dalle tragedie del Novecento non si possono cancellare”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Le guerre combattute senza alcun rispetto per le popolazioni civili, le violenze e gli esodi, hanno colpito e sconvolto l’Europa, in balia di una lotta combattuta da nazionalismi esasperati. La Seconda Guerra Mondiale – che quei nazionalismi hanno scatenato – ha distrutto la vita di milioni di persone nel nostro continente, ha disperso famiglie, ha forzato a migrazioni. Le vicende dell’intero continente e del mondo hanno incontrato grandi sofferenze. Occorre non dimenticarlo. Volgendo lo sguardo al cammino compiuto, in Europa, appare fuori da ogni dubbio che la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana debbano essere orgogliose delle mete raggiunte in questi anni”, ha osservato. Nel suo discorso il capo dello Stato fa un richiamo anche alla situazione attuale che l’Europa sta vivendo: “Lungo il percorso compiuto in questi trent’anni, Slovenia e Italia hanno saputo abbattere barriere e ostacoli, riuscendo a superare la nozione stessa di confine. Al suo posto c’è l’Europa, spazio comune di integrazione, di dialogo, di promozione dei diritti, di una cultura condivisa che si nutre delle diversità e ne fa punto di forza. L’integrazione slovena nelle istituzioni europee è stato un evento di straordinario successo. Nell’arco di una generazione Lubiana ha compiuto un percorso che oggi la fa sedere con autorevolezza nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Il suo esempio costituisce riferimento per i Paesi oggi candidati all’ingresso nella UE”. Mattarella ha ricordato che “le dinamiche geo-politiche in Europa hanno conferito rinnovato slancio al processo di completamento dell’Unione.Il progetto europeo è più che mai imprescindibile e urgente, alla luce anche della brutale e ingiustificabile aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina. Ciò vale non solo nei confronti di Ucraina, Moldova e Georgia, ma soprattutto dei Paesi dei Balcani Occidentali che oltre venti anni addietro hanno iniziato questo impegnativo percorso di integrazione. Il mondo ha bisogno di pace, stabilità, progresso e l’Unione Europea è chiamata a dare risposte concrete alle aspirazioni di quei popoli che guardano al più imponente progetto di cooperazione concepito sulle macerie del secondo conflitto mondiale”, ha concluso.
(ITALPRESS).
– Foto: Quirinale –
A Trieste laurea honoris causa ai presidenti Mattarella e Pahor
Alla Cattolica a Piacenza “Lasciati ispirare” con Razzoli, Nicolosi e Morello testimonial
PIACENZA (ITALPRESS) – “Lasciati ispirare”: è il titolo dell’appuntamento che l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha dato agli studenti degli ultimi anni di scuola superiore questa mattina al teatro Politeama di Piacenza.
«Un format di riflessione innovativo, organizzato per fornire ispirazioni e suggestioni agli studenti delle scuole superiori che stanno riflettendo sul proprio futuro» spiega il professor Sebastiano Grandi, tra gli organizzatori dell’evento.
Questa volta, però, non sono stati i “grandi” a dare suggerimenti ai giovani, ma è toccato ai ragazzi iscritti alle lauree magistrali della facoltà di Economia e Giurisprudenza e della facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali proporre interventi e riflessioni su temi di attualità che stanno studiando sui banchi universitari, «dall’Intelligenza Artificiale, all’Economia Circolare, dal Cambiamento Climatico al fenomeno degli influencer marketing: per stimolare e guidare nella strada verso il futuro ai giovani “colleghi” che si stanno orientamento per imboccare la strada giusta per valorizzare i loro talenti e le loro passioni».
Accanto agli studenti della Università Cattolica, tre testimonianze “speciali”, a partire da quella dello sciatore alpino vincitore della medaglia d’oro di slalom alle olimpiadi invernali di Vancouver Giuliano Razzoli, che ha raccontato la sua storia di crescita sportiva lunga 30 anni e punteggiata da ostacoli affrontati con tenacia e determinazione «ho cercato di imparare durante tutta la mia carriera, sia dai compagni atleti che dagli allenatori che ho avuto. Non sempre è facile rialzarsi dalle cadute: ci riesci solo se hai in mente un obiettivo preciso. Il resto lo fanno caparbietà e passione».
Credere nel proprio potenziale è anche il messaggio di Manuela Nicolosi, che nel percorso che l’ha portata ad essere arbitro internazionale dal 2010 e prima donna a far parte della terna che ha arbitrato una finale europea di calcio maschile, si è lasciata ispirare da persone che «hanno creduto in loro stesse anche se il mondo fuori remava contro. Ho creduto nelle mie capacità, scegliendo di non ascoltare chi diceva che non ce l’avrei mai fatta, soprattutto perché donna. Ho deciso di concentrarmi su ciò che mi rende felice e correre sul campo da calcio per me è pura felicità».
Pietro Morello operatore umanitario, artista e creator italiano da quasi 4 milioni di follower, ha una storia più breve (del resto ha poco più di 20 anni), ma di esperienze ne ha vissute tante e usa i social come megafono per lanciare messaggi profondi, con un linguaggio leggero e potente allo stesso tempo, suona sul palco del teatro Politeama A modo mio «I bambini sono la mia fonte di ispirazione» ha detto «sia per le loro idee, che per il loro modo di comportarsi, di reagire davanti alle difficoltà, trovando soluzioni uniche e straordinarie. Non sono altro che ambasciatore della loro potenza».
– Foto: ufficio stampa Unicatt –
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Il Conservatorio di Santa Cecilia nella top 100 arti dello spettacolo
ROMA (ITALPRESS) – L’edizione 2024 della classifica mondiale delle migliori università al mondo, il QS World University Rankings by Subject incorona il Conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma nella top 100 mondiale nel settore Arti dello spettacolo e al primo posto nella classifica nazionale, celebrando il promettente futuro di una delle istituzioni culturali più importanti d’Italia.
Istituto di Alta Formazione Musicale con una tradizione prestigiosa, il Conservatorio “Santa Cecilia” per la sua missione quotidiana a contatto con i giovani, è chiamato ad aprirsi ogni giorno al futuro e alle sue sfide e lo fa attraverso un’ampia offerta di attività didattiche e culturali con una visione orientata all’innovazione sia nel campo della didattica che in quello della produzione e ricerca.
L’attuale governance è composta dal Presidente del Consiglio di amministrazione Simona Agnes e del Direttore Franco Antonio Mirenzi, che presiede il Consiglio accademico.
L’indagine fornisce un’analisi comparativa su oltre 1500 università in 96 paesi e comprende 55 discipline accademiche e 5 aree di studio. Un risultato che si lega al giudizio di qualità e reputazione riconosciuto al Conservatorio dalla comunità artistica e accademica nazionale e internazionale.
1200 studenti, dei quali il 20% stranieri appartenenti a 36 nazioni, oltre 109 corsi attivi tra corsi accademici di primo e di secondo livello e Master di specializzazione e perfezionamento.
Particolare attenzione è posta ai rapporti musica-immagine, per la presenza di corsi accademici e master realizzati in collaborazione con imprese attive nel settore della produzione, tra cui il Master di I livello in Musica per videogiochi; Master di II livello in Interpretazione della musica contemporanea; Master di II livello in Artistic Research in Music (AReMus). Sono inoltre attivi il Laboratorio di liuteria – unico in Italia a essere presente in un Conservatorio – e il Laboratorio di Accordatura e restauro del pianoforte, le cui opportunità formative, per il tramite di tutor specializzati, sono offerte anche agli studenti con diverse abilità (non vedenti, ipovedenti, Asperger ecc.), nell’ambito di progetti finanziati dalla Regione Lazio per la Terza missione.
La visione internazionale del Conservatorio si traduce in attività concrete, attraverso progetti internazionali vinti come Opera Out Opera 1 e 2, la Jean Monnet Eurogems, RAPPLab, e altri, tutti in collaborazione con una rete di istituzioni musicali europee di grande prestigio.
Nella programmazione annuale si organizzano anche numerose e qualificate Masterclass con docenti di fama internazionale provenienti da tutto il mondo.
Il Conservatorio è inoltre al centro di una rete di partenariati con importanti realtà istituzionali, non solo in Europa, ma anche nel continente asiatico (Cina e Giappone), in quello americano (Panama). E’ notevole il flusso di studenti stranieri in entrata per le attività Erasmus+.
Il Conservatorio rilascia titoli con valore di laurea, vi si accede con un diploma di maturità.
-foto ufficio stampa Fondazione Biagio Agnes-
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Protocollo tra Università Palermo e EHT per sostenere nuova imprenditorialità
PALERMO (ITALPRESS) – Protocollo di intesa tra l’Università degli Studi di Palermo e EHT, società di Harmonic Innovation Group. Le due realtà si impegnano, per il prossimo triennio, a collaborare per sostenere la crescita dell’imprenditorialità, dando vita ad uno spazio dell’innovazione che sarà una fucina di idee in grado di generare valore per il territorio. L’accordo è stato sottoscritto da Massimo Midiri, rettore dell’Ateneo, e da Emanuele Spampinato, presidente di EHT.
“Con la sigla di questo accordo, per cui ringrazio EHT, diamo il via ad un progetto che mette al centro lo scambio di conoscenze tra UniPa e impresa – dichiara il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri – L’obiettivo condiviso è fondamentale e strategico per lo sviluppo dell’innovazione, la crescita economica e sociale del territorio e, in particolare modo, l’occupabilità dei nostri laureati, conciliando al meglio le loro aspirazioni e le loro competenze e stimolando il rapporto con il sistema imprenditoriale anche a livello internazionale”.
Riccardo Maria Monti, Board Member EHT, società di Harmonic Innovation Group, aggiunge: “Fare sistema per generare una Innovazione Armonica, ossia guidata da una visione etica ed umanistica che accompagni le grandi sfide della transizione digitale, energetica e di sostenibilità che dobbiamo affrontare, è la via che il nostro Gruppo ha scelto e percorre per ridare al Sud e al Mediterraneo il ruolo centrale che è chiamato ad assumere. Partiamo dalle collaborazioni, come questa importante con l’Università degli Studi di Palermo, per sviluppare programmi che alimentino la cultura di impresa che può essere al contempo motore di crescita ed elemento chiave per trattenere e anzi attrarre giovani talenti. Da qui la creazione di ecosistemi che possano dar vita a nuove imprese in grado di generare occupazione a livello locale e di competere e crescere a livello internazionale”.
“Come associazione di imprese, ma anche come braccio operativo della Commissione europea in quanto partner di Enterprise Europe Network – afferma il Presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo – abbiamo ben chiara l’idea di rete, di lavoro di squadra, della necessità di un eco-sistema coeso che abbia a cuore l’economia della nostra Isola. Per questo già da anni lavoriamo per creare ponti tra mondo della formazione e quello della produzione. In tal senso non possiamo che accogliere con gran favore l’opportunità proposta oggi dall’Università degli studi di Palermo e dal consorzio di imprese EHT, che mira a creare un vero e proprio polo di innovazione tecnologica e incubazione per nuove realtà imprenditoriali. Le imprese siciliane hanno voglia di scommettere sui giovani, consapevoli che questa è l’unica strada per continuare a crescere e restare competitive”.
La collaborazione rappresenta la chiara volontà di creare un ponte tra Università e impresa e, proprio per questa ragione, avrà al suo centro le startup. L’Ateneo e EHT daranno il via a percorsi di incubazione e accelerazione destinati a startup e imprenditori a cui saranno forniti gli strumenti necessari e le competenze fondamentali per velocizzare la loro crescita e, quindi, l’ingresso sul mercato. Alle startup saranno garantiti programmi di mentorship personalizzati e, in ottica di open innovation, si definiranno momenti e iniziative per creare opportunità di collaborazione concreta, coinvolgendo studenti, ricercatori, imprenditori e aziende, nella condivisione di idee e nella co-creazione di soluzioni innovative. In tema di concreto sviluppo dei progetti innovativi, sarà fornito ampio supporto nell’ambito dell’accesso a forme di finanziamento efficaci in ambito innovativo.
Grazie all’ecosistema di Harmonic Innovation Group, sarà inoltre fortemente curato il piano di internazionalizzazione, con particolare focalizzazione sulla collaborazione transatlantica e la relazione con il vivace tessuto di imprese innovative della Silicon Valley.
Il protocollo di intesa è stato presentato all’interno dell’incontro “Costruire ponti tra università e impresa”. A mettere in luce le motivazioni e le prospettive della collaborazione Massimo Midiri, Rettore dell’Università degli studi di Palermo e Riccardo Maria Monti, Board Member EHT società di Harmonic Innovation Group.
All’interno del panel “Innovazione aperta e armonica: dal territorio all’internazionalizzazione” hanno partecipato Raffaele del Monaco, Responsabile Relazioni Strategiche Harmonic Innovation Group, Fabrizio Ferrandelli, Assessore all’Innovazione Digitale del Comune di Palermo, Margherita Rizza, Direttore Dipartimento degli Affari Extragenerali, Tiziano Spada, Componente Commissione Esame delle Attività dell’Unione Europea, Nicola Vernuccio, Direttore Generale Città Metropolitana di Palermo e Gaspare Vitrano, Presidente Commissione Attività Produttive Assemblea Regionale Siciliana. Il confronto su “Per una nuova cultura dell’Enterpreneurship” è stato animato da Roberto Agnello, Direttore Generale UniPa, Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, Danilo Mirabile, Responsabile Startup e Innovazione EHT – Harmonic Innovation Group, Luigi Rizzolo, Presidente Sicindustria e Edy Tamajo, Assessore Attività Produttive Regione Sicilia. La giornata di lavori è stata moderata da Alberto Firenze e Antonino Lo Burgio, Responsabili Scientifici del Protocollo d’Intesa.
– foto ufficio stampa Università Palermo, da sinistra Firenze, Midiri, Monti e Lo Burgio –
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All’Università di Palermo sbarca “Smartep”, sistema di parcheggio del futuro
PALERMO (ITALPRESS) – Il sistema di parcheggio del futuro sbarca all’Università di Palermo con Smartep, progetto sviluppato nell’ambito del Po Fesr 2014-20 con un finanziamento da 2.5 milioni di euro: un’opera all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e dell’economia green e circolare.
L’acronimo Smartep sta per Sustainable Model and Renewable Thinking Energy Parking, a indicare proprio un modello di sviluppo destinato a coinvolgere parcheggi di aree urbane ed extraurbane. A spiegarne il funzionamento è Salvatore Favuzza, responsabile scientifico del progetto, intervenuto alla presentazione del progetto nel campus universitario di viale delle Scienze, a Palermo: “Abbiamo voluto individuare un sistema caratterizzato da una profonda interazione e integrazione di infrastrutture civili, digitalizzazione, impiantistica innovativa elettrica e termica, al fine di sviluppare interventi sul territorio orientati al miglioramento della qualità della vita e al risparmio di energia e risorse materiali. All’interno del parcheggio ritroviamo colonnine per la ricarica: per parlare di mobilità elettrica è fondamentale sviluppare l’energia necessaria per la ricarica attraverso le fonti rinnovabili, adesso va accoppiato anche un accumulo elettrico per consentire la ricarica anche in assenza del sole”.
Altro elemento innovativo del progetto, sottolinea Favuzza, riguarda “un impianto capace di produrre, a partire dall’energia solare, una quantità di energia termica sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 5-6 famiglie; la stessa pavimentazione con cui è stato realizzato il Parking è composta da materiali di riciclo, così da risparmiare sei tonnellate di Co2”.
Alla presentazione di Smartep ha preso parte anche Clara Celauro, prorettrice all’Edilizia e alla Valorizzazione del patrimonio architettonico presso l’ateneo: “Questo progetto coniuga al proprio interno le tre missioni istituzionali dell’ateneo, ovvero didattica, ricerca e connessione con il tessuto territoriale – spiega -. Abbiamo voluto attuare un importante trasferimento tecnologico verso le imprese e siamo orgogliosi di poter presentare un nuovo progetto sostenibile alla comunità accademica di Palermo”.
– foto xd8 Italpress –
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Gli studenti della Cattolica di Brescia a lezione di “Lombardia Style”
MILANO (ITALPRESS) – Il nuovo brand regionale “Lombardia Style” è stato presentato a studenti e docenti del corso di laurea in Scienze turistiche e valorizzazione del territorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, dall’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Barbara Mazzali.
“Sono felice di poter presentare il nostro nuovo marchio unitario regionale a voi, giovani universitari, che state intraprendendo un percorso di studi accademici dedicato al comparto turistico, creando le basi per un suo ulteriore sviluppo futuro, a vantaggio di tante nostre comunità”, ha esordito l’assessore Mazzali rivolgendosi alla platea riunita per l’incontro intitolato ‘Lombardia Style: turismo e turismi tra territorio e competizione globale’.
“Tanti studi evidenziano l’importanza strategica del ‘Destination marketing’ nel turismo – ha proseguito Mazzali-. Oggi, infatti, i potenziali turisti hanno facilità di accesso e collegamento con tante destinazioni in tutto il mondo, a portata di ‘click’. La competizione è serrata. Per attrarli è quindi necessario valorizzare il proprio brand, l’immagine positiva collegata alla possibilità di vivere esperienze uniche. Così è nato il nostro progetto di Marketing Territoriale, il ‘Lombardia Style’ con cui vogliamo mettere ‘a sistema’ le tante e diverse eccellenze lombarde (paesaggi, cultura, moda-design, artigianato, tradizioni, enogastronomia), che coinvolgono tutte le nostre 12 province”.
Contestualmente al confronto è stato presentato il libro “Green Italy. Esperienze, media e culture per un turismo sostenibile”, a cura di P. Carelli e M.P. Pasini (edizione Vita e Pensiero 2024). “Un ottimo spunto – ha osservato l’assessore – per trattare il tema del turismo sostenibile, che io preferisco chiamare ‘responsabile’ perché di scelte responsabili si tratta, anche da parte dei nostri turisti”.
Appuntandosi osservazioni e idee degli studenti, Mazzali ha quindi chiuso ricordando la variegata offerta turistica lombarda. “Monti, laghi, colline, città d’arte, tradizioni, itinerari religiosi, enogastronomia, sport: mi piace dire – ha sottolineato – che la Lombardia è terra di ‘turismi’. Grazie anche a tutti gli imprenditori, i territori, gli artigiani che contribuiscono ogni giorno a fare di questa Regione un’eccellenza riconosciuta nel mondo. Ora è tempo di creare un network che riunisca i protagonisti di questa storia unica, in modo da raccontarla al meglio anche all’estero”.
– foto ufficio stampa Regione Lombardia –
(ITALPRESS).
Next level, evento Unibg con Zangrillo e Valditara sul Piano Mattei
BERGAMO (ITALPRESS) – Si svolge dal 15 al 22 aprile Bergamo Next Level 2024 – Leggere il presente, costruire il futuro. Una settimana di appuntamenti promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi. Parole chiave della quarta edizione: geopolitica, transizione 5.0, longevità, mobilità, giovani, imprenditorialità, memoria. Tra gli ospiti il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, oltre a rappresentanti delle Direzioni Generali della Commissione Europea e agli Assessori di Regione Lombardia Alessandro Fermi, Paolo Franco, Claudia Maria Terzi e Simona Tironi. Partecipano anche l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, il Direttore dell’Istituto Mario Negri Giuseppe Remuzzi, l’atleta paralimpica Martina Caironi, Gian Pietro Briola Presidente nazionale Avis, Giorgio Graditi Direttore Generale di Enea, Federico Ghizzoni di Clessidra Capital Credit e già Amministratore Delegato di Unicredit, l’attore Alessio Boni. Evento inaugurale lunedì 15 aprile alle 14 con ‘La transizione net-zero dei sistemi territoriali ad alta vocazione manifatturiera nel contesto dello European Green Deal’. Partecipano anche Agnes Schoenfelder (portavoce UE Green Deal), Stefano Soro (DG GROW), Davide Ciferri (Task Force Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Matteo Fusari (BEI), Antongiulio Marin (DG Ecfin). Il 19 aprile grande appuntamento dedicato all’Africa e al Piano Mattei con Giulio Terzi di Sant’Agata (Presidente della IV Commissione permanente Politiche dell’Unione europea del Senato), Lorenzo Ortona (Responsabile della cabina di regia del Piano Mattei per l’Africa), e Massimo Riccardo (Inviato Speciale per il Piano Mattei). La rassegna è patrocina da Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo ed è in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale. Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo ha detto: “L’Università di Bergamo è un luogo privilegiato in cui stimolare l’analisi e la discussione sui temi maggiormente al centro del dibattito pubblico in una prospettiva locale, nazionale e internazionale. L’obiettivo è interpretare la Terza Missione dell’Università come una ‘direzione d’orchestrà, creando occasioni per elaborare progettualità avanzate insieme a tutti gli attori del territorio. Lo si vede bene anche in questa edizione di Bergamo Next Level, che fa emergere il contributo progettuale oltre che accademico di Unibg nello sviluppo dei programmi di ripresa Next Generation EU e PNRR, basato sul dialogo costante con la comunità locale. Il piano strategico di Ateneo, infine, offre la piattaforma tematica sui cui articolare la riflessione pubblica”. Cristina Bombassei, Presidente Pro Universitate Bergomensi aggiunge: “Pro Universitate Bergomensi, che supporta l’attività dell’Università di Bergamo dando priorità alle iniziative che contribuiscono all’innalzamento della competitività del territorio e delle sue imprese, ha accolto con entusiasmo la proposta dell’Università di sviluppare congiuntamente il progetto Bergamo Next Level, un’occasione fondamentale di dialogo e focalizzazione sui temi chiave della crescita e della sostenibilità. Anche quest’anno le dimensioni di confronto sono particolarmente strategiche, affrontando tematiche globali con importanti riflessi locali, dai costi energetici ai preoccupanti conflitti in atto, dalle sfide della sostenibilità all’emergenza demografica, con pesanti ricadute sulla nostra provincia e il mondo produttivo. Di qui l’importanza di un progetto condiviso che contribuisca alla definizione di un sistema territoriale innovativo e attrattivo per le persone e per i giovani in particolare”. Alessandra Gallone, Consigliere del Ministero dell’Università e della Ricerca chiosa “Un evento come Bergamo Next Level rende evidente la capacità dell’Ateneo bergamasco di saper ben giocare il ruolo di volano dello sviluppo in chiave ‘glocalè: da Bergamo al mondo intero. E’ per questo che esprimo a nome del Ministro Anna Maria Bernini, oltre che mio personale, un plauso all’Università di Bergamo e a Pro Universitate Bergomensi per un progetto in cui l’evoluzione del contesto locale si pone in continua interazione con le dinamiche internazionali. Questa Università ha assunto sempre di più un ruolo centrale, di vero ‘hub territorialè dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. Promuove una reale formazione multidisciplinare sul modello che mi piace definire ‘Leonardò: come il Da Vinci, il nostro obiettivo è formare persone che siano scienziati, tecnologi, artisti e umanisti insieme. Il capitale umano è la vera risorsa su cui investire per garantire competitività e progresso. Le tecnologie ci pongono davanti a grandi sfide che solo le persone, con la loro intelligenza, creatività, umanità possono affrontare con successo. Bergamo è pioniera in questo, lo ha dimostrato sia con l’avvio del primo percorso italiano di Erasmus nazionale che con il primo Politecnico delle Arti del Paese. Buone pratiche per tutti, che dimostrano come Bergamo sia un vero snodo del cammino verso il futuro della nazione, che è già oggi”.(ITALPRESS).
Foto: Università Statale di Bergamo
UnitelmaSapienza, a Catania dibattito sulla confisca patrimoniale
CATANIA (ITALPRESS) – “Il principio di proporzionalità nel giudizio patrimoniale di confisca”: questo il tema al centro del convegno di studio organizzato al Teatro Massimo Bellini di Catania dalla Scuola Superiore della Magistratura – formazione decentrata Distretto Catania – e dall’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza. L’incontro è stato proposto dai direttori del Master di II livello “La gestione dei beni confiscati per amministratori giudiziari” Giorgio Spangher e Mario Antinucci. “Questo incontro scientifico tocca un tema importante del nostro programma, che è quello del principio di proporzione dell’applicazione della confisca – ha detto Antinucci -. Il nostro master mira alla formazione di specialisti sui territori per la prevenzione della criminalità organizzata. Abbiamo numerose convenzioni con i giudici dei tribunali di Messina, Catania e Reggio Calabria, che sono i protagonisti dei casi pratici per i quali vengono formati i protagonisti futuri della loro gestione”.
Secondo Antinucci, questo “è un settore della giustizia dove a fare la differenza è la competenza degli operatori di settore. E’ determinante il fatto che i nostri allievi siano considerati forze di polizia, commercialisti, revisori contabili, ma anche avvocati che debbano difendere le parti. La nostra università deve dare una risposta nel fare rispettare le regole. Questa deve essere la nostra missione”.
Per il rettore di UnitelmaSapienza, Bruno Botta, “è una giornata importante perchè si è parlato della collaborazione tra Unitelma e la magistratura e di un aspetto altrettanto importante, ovvero la confisca del bene nel giudizio patrimoniale”. Introdotto e moderato da Nicolò Marino, della Procura Generale di Catania, al convegno ha partecipato, tra gli altri, Carmelo Zuccaro, Procuratore Generale del capoluogo etneo. “Il convegno – ha detto – punta su uno degli aspetti più controversi in giurisprudenza e in dottrina dell’applicazione delle misure di carattere patrimoniale, ovvero il problema del criterio della proporzionalità. Sappiamo che in caso di sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, un soggetto socialmente pericoloso dal punto di vista legislativo può vedersi confiscati i beni”. Secondo Zuccaro “la scelta di Catania è importante perchè la Procura ha sempre puntato sulle misure di prevenzione. Il tema è controverso ed è opportuno che ci si renda conto delle varie prospettive che i professionisti oggi rappresentano”.
– foto x01/Italpress –
(ITALPRESS).









