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Un nuovo hub tecnologico per il Sud, UniPa sede Bi-Rex

PALERMO (ITALPRESS) – Il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, e il Direttore Generale BI-REX, Stefano Cattorini, hanno sottoscritto un protocollo di intesa finalizzato alla cooperazione tecnico-scientifica con l’obiettivo di generare valore per il territorio della Regione Sicilia e dell’Emilia-Romagna e nuovi fattori di crescita per la Città di Palermo e gli ecosistemi regionali, attraverso la realizzazione di progetti coerenti con le eccellenze scientifiche e i fabbisogni delle imprese del territorio.
In occasione della firma è stato definito il piano di avviamento delle attività e dei servizi che UniPa e BI-REX, in collaborazione con l’amministrazione regionale e le associazioni datoriali, metteranno a disposizione di imprese ed enti locali attraverso l’apertura di una sede operativa BI-REX a Palermo in spazi messi a disposizione dall’Ateneo, un importante punto di incontro finalizzato all’erogazione di servizi per la digitalizzazione delle imprese co-finanziati da fondi PNRR.
“L’apertura di una sede operativa BI-REX a Palermo ha un’importanza strategica ad elevato impatto per le imprese del Sud e della Sicilia – dichiara Stefano Cattorini, Direttore Generale di BI-REX – BI-REX, in virtù dei fondi PNRR conferiti dal MIMIT, potrà erogare servizi agevolati con aiuti di stato alle imprese siciliane in forma di servizi innovativi 4.0 a tariffe agevolate. L’asse generato con l’Università di Palermo è di fondamentale importanza per l’erogazione di tali servizi, in termini di ricerca applicata all’industria, di competenze locali attivate, di tecnologie allo stato dell’arte presenti presso i laboratori dell’Ateneo, tutti asset dall’enorme valore aggiunto che saranno messi al servizio di imprese, Enti Locali, Sanità”.
“La collaborazione con il Centro di Competenza BI-REX, rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di un sistema di competenze specialistiche in ambiti afferenti alle tecnologie Abilitanti di Industria 5.0, quali i sistemi di Big Data e l’Intelligenza Artificiale, e verso la realizzazione di un nuovo ed integrato piano di attività a supporto del trasferimento tecnologico che sarà attivo nei prossimi mesi e fruibile ai nostri studenti e ricercatori e a tutto il territorio” – sottolinea Massimo Midiri, Rettore dell’Università di Palermo.
L’Università di Palermo e BI-REX sono già partner consolidati in diverse iniziative in progetti nazionali ed europei legati al PNRR e Piano Nazionale Complementare. Nel panorama della Medicina di Precisione, con il progetto HEAL ITALIA (Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine) e nel progetto DARE (DigitAl lifelong pRevEntion) che farà invece leva sull’enorme potenziale dei dati per migliorare gli strumenti e le conoscenze volti a definire, monitorare e prevedere le traiettorie della salute in ottica di prevenzione.
BI-REX e UniPa lavoreranno insieme per elaborare una strategia tesa a valorizzare il proprio patrimonio progettuale e lo sviluppo del territorio, l’attrazione di investimenti e l’uso delle risorse destinate all’Università, agli enti e alle imprese locali.
A tale scopo potranno essere condivise le rispettive risorse tecnico-scientifiche per elaborare congiuntamente progetti di sviluppo nei settori di comune interesse, agevolando, tra le istituzioni, le procedure tese al raggiungimento degli obiettivi comuni
Nel quadro dell’accordo sono già in fase di pianificazione workshop di presentazione alle imprese e alle istituzioni dei servizi congiuntamente erogati, iniziative culturali, di studio, di confronto tecnico-scientifico di restituzione al territorio e public engagement.
BI-REX faciliterà il dialogo dell’Ateneo con le imprese proprie consorziate e tra queste e le imprese siciliane, attraverso il coinvolgimento delle Associazioni datoriali siciliane, anche al fine di promuovere tirocini curriculari e dottorati industriali e di ricerca e nella progettazione di specifiche linee di ricerca correlate alle tecnologie abilitanti di Industria 5.0.
BI-REX supporterà inoltre le attività correlate alla transizione digitale di PMI, start up, Enti Locali siciliani attraverso azioni e servizi di tipo dimostrativo, formativo, test before invest, trasferimento tecnologico e di best practices, accelerazione e creazione d’impresa, accesso a finanziamenti per progetti di R&D.
A sua volta, l’Università degli Studi di Palermo renderà disponibile il proprio patrimonio di ricerca di base e applicata nei campi di comune interesse per potenziare la capacità di analisi, interpretazione, valutazione e decisione del sistema tecnologico ed imprenditoriale e per realizzare il matching tra fabbisogni di know-how al fine di pervenire ad un modello organizzativo incentrato sul trasferimento e la promozione di innovazione tecnologica 4.0.

– Foto: uficio stampa Università di Palermo
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Erasmus +, quattro atenei italiani nella top five

ROMA (ITALPRESS) – Quattro atenei italiani tra i primi in Europa, come partecipanti, nel 2023, al progetto Erasmus +. E’ uno dei numeri record emersi dalla presentazione del rapporto dell’Agenzia Nazionale Erasmus + Indire, l’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa. Con 3.726 mobilità programmate l’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” e la prima tra gli atenei, segue l’Universidad de Granada, con 2.293 mobilità programmate, sul podio anche l’Università di Roma La Sapienza, 2.180, segue l’Università di Torino, 2.166, quinta l’Università di studi di Padova, 2.117. “Questo anno è andato benissimo, ci fa piacere raccontarlo un pò a tutti, è giusto comunicare gli straordinari risultati che ci sono stati nel 2023, come crescita, come consapevolezza e come partecipazione. Cito soltanto un numero: nelle prime cinque università come studenti che vanno all’estero ce ne sono quattro italiane e questo secondo me è uno dei dati che va comunicato” ha detto Flamino Galli, direttore generale dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE “il 2024 sarà altrettanto buono, i dati che abbiamo sono in crescita, sono sicuro che i numeri saranno migliori di quelli di questo anno”.
I dati raccontano un 2023 estremamente positivo con numeri in crescita :4.900 candidature e 1.700 progetti finanziati.
Nei settori Scuola, Istruzione superiore ed Educazione degli adulti,oltre 83.000 persone nel 2023-24 partiranno per studio, tirocinio o formazione. L’Italia è il quarto paese in Europa per numero di studenti in mobilità e il secondo per accoglienza: 45mila studenti italiani intraprendono ogni anno una mobilità Erasmus per studio o tirocinio, in Europa e nel mondo. Con oltre 13 milioni di europei coinvolti, il Programma Erasmus è considerato tra i maggiori successi della storia europea. “In questo contesto l’Italia rappresenta uno dei principali protagonisti, con oltre 720.000 studenti italiani partiti, dal 1987 ad oggi, per periodi di studio o tirocinio” ha continuato Galli “Il Paese ha dimostrato anche una forte capacità di attrazione e si colloca al secondo posto in Europa per accoglienza, con circa 200mila studenti ospitati dal 2014. In crescita anche la partecipazione del settore scolastico, che ha chiuso il 2023 con oltre 16.000 studenti e 10.000 insegnanti in mobilità per formazione e scambi e 1.400 istituti scolastici accreditati. Molto positivi anche i risultati nell’ambito dell’educazione degli adulti, che in Erasmus+ rappresenta un motore importante di inclusione ed equità sociale”.
Nel 2023 sono state coinvolte nelle mobilità in Europa oltre 2.300 persone tra educatori, formatori e altro staff EDA e circa 1.300 discenti adulti.
La mobilità europea nell’ambito della Call 2023 è stata finanziata con un budget di 113.632.540,00 euro (+7,5%), distribuito tra 272 Istituti di Istruzione Superiore e 14 Consorzi Erasmus; è destinato al finanziamento di 48.054 borse Erasmus per studenti, docenti e staff (6,4% rispetto al 2022). Cresce del 9% il numero delle mobilità destinate ai soli studenti, passando da 40.163 a 43.792. Alla Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto il 50% del budget a disposizione.
“Le azioni di ricerca dell’Istituto nell’ambito dell’innovazione didattica” il commento del presidente di INDIRE, Cristina Grieco “devono essere ricondotte a una visione unitaria e integrata, che comprenda anche le azioni del Programma Erasmus, per favorire e promuovere sempre di più l’internazionalizzazione dell’intero sistema scolastico del nostro Paese. Alcune attività della nostra Agenzia Erasmus sono state condotte in sinergia con le finalità strategiche di ricerca dell’Istituto, creando una convergenza su diversi livelli di istruzione, dalla prima infanzia fino all’età adulta. Ne sono una testimonianza le iniziative
avviate da Erasmus con le Piccole Scuole, le Avanguardie educative e i progetti che riguardano l’ambito della formazione degli adulti. Questa è la strada giusta per ottenere un impatto reale in termini di competitività e innovazione sul sistema di istruzione italiano”.
In un messaggio, Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato e promotore dell’evento ha spiegato che “per comprendere meglio la realtà e prepararsi al mondo del lavoro, è importante che gli studenti abbiano l’opportunità di condividere competenze ed esperienze anche a livello internazionale. Il Programma europeo Erasmus+ è una delle esperienze meglio riuscite in tal senso e merita di essere incoraggiato. Ho accettato l’invito di Indire a organizzare questa conferenza nei locali del Senato proprio perchè il confronto sui dati e sulle azioni promosse finora può aiutare tutte le Istituzioni a sostenere con ancora più efficacia l’iniziativa nel nostro Paese”. Nel 2024, Erasmus entra nel suo 37° anno di vita.

– Foto xc3/Italpress –

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UnitelmaSapienza, il rettore Botta incontra delegazione del Sud Sudan

ROMA (ITALPRESS) – Il rettore di UnitelmaSapienza Bruno Botta ha incontrato, presso UnitelmaSapienza, la delegazione della Repubblica del Sud Sudan formata dal Ministro degli Esteri James Morgan, dall’Ambasciatore in Italia e Rappresentante permanente presso FAO, WFP e IFAD S.E. Dhano Obongo e dall’Assistente Agum Mulual. “L’occasione è stata favorevole – ha affermato Botta – per stabilire un primo contatto tra la nostra università e il paese centrafricano in vista di possibili sinergie di carattere scientifico e culturale”.
Il Sud Sudan, paese indipendente dal 9 luglio 2011, costituiva fino a quella data una parte, la più meridionale, del Sudan. Le battaglie per l’autonomia della regione meridionale, storicamente emarginata e oppressa dal governo centrale sudanese, erano culminate nel referendum per l’autodeterminazione del 9 gennaio 2011 che aveva visto il 98% dei cittadini del Sud pronunciarsi per la secessione. La proclamazione dell’indipendenza del 54° Stato africano, salutata con favore dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, si è tenuta a Juba, capitale del Paese, dove il presidente Salva Kiir Mayardit ha giurato fedeltà alla nuova carta costituzionale.

– foto ufficio stampa UnitelmaSapienza –
(ITALPRESS).

Università Cattolica, Progetto Peses. Studenti dialogano con Draghi

PERUGIA (ITALPRESS) – Il Programma di Educazione per le Scienze economiche e sociali (Peses) ha fatto tappa all’Istituto tecnico economico tecnologico (Itet) “Aldo Capitini” di Perugia i cui studenti hanno avuto la possibilità di incontrare Mario Draghi. Un evento privato che si è tenuto ieri, venerdì 2 febbraio, nell’aula magna della scuola e reso possibile grazie all’adesione dell’Itet al progetto promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e diretto dall’economista Carlo Cottarelli. Accolto dal dirigente scolastico Silvio Improta, il professor Draghi ha dialogato a lungo con gli studenti, rispondendo puntualmente alle loro domande. “Vi ringrazio per la possibilità che date a me di conversare con persone della vostra età, un momento che aspettavo da tanto”, ha detto ai ragazzi, i quali lo hanno sollecitato su vari argomenti di macroeconomia e finanza. Ne è emerso un confronto di ampio respiro sulle prospettive per le giovani generazioni in ambiti cruciali e complessi come il mondo del lavoro, l’impatto dei cambiamenti climatici e l’urgenza della transizione green, le sfide e le opportunità dell’evoluzione digitale per le prospettive di crescita e i modelli di sviluppo.
“Una grande occasione per far confrontare gli alunni con i grandi temi del nostro tempo”, ha detto il preside Improta. “Un onore aver avuto il Presidente Draghi al “Capitini” nell’ambito del progetto Peses dell’Università Cattolica cui l’Istituto ha aderito. E’ stato un incontro all’insegna della cordialità che ha da subito coinvolto gli studenti e i docenti in un dibattito di altissimo livello. Un sentito ringraziamento da tutti noi”. Il programma Peses della Cattolica, infatti, nasce con l’obiettivo di realizzare, nelle scuole del Paese aderenti al progetto, incontri per dare l’opportunità agli studenti di dialogare con personalità di spicco su aspetti di carattere economico e sociale.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Università Cattolica

Università Cattolica Milano, nasce la cattedra in Credito Cooperativo

MILANO (ITALPRESS) – Favorire lo studio della cooperazione di credito in una prospettiva multidisciplinare. E’ questo l’obiettivo della Cattedra di Storia economica finanziata da Federcasse e dalla Federazione Lombarda delle Banche di credito cooperativo, che prende avvio oggi nell’ambito della Facoltà di Scienze Bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “E’ un’esperienza unica nel suo genere, che consolida ulteriormente i tradizionali rapporti tra l’Ateneo e la cooperazione di credito”, spiega il professor Enrico Berbenni, titolare della Cattedra cui afferiscono due insegnamenti: “Storia economica”, attinente alla laurea triennale di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, e “Storia della banca e della cooperazione di credito”, attivo nella magistrale della stessa Facoltà. In un certo senso, aggiunge il docente che da tempo si occupa di questo ambito di studi, «è il riconoscimento dell’impegno e dell’interesse con cui questa Università guarda da anni al mondo della cooperazione, come dimostrato dalla presenza di un Centro di ricerca sul Credito Cooperativo», con cui la Cattedra lavorerà in stretto collegamento, proprio per essere un «aggregatore di energie» indirizzate a una comprensione scientificamente solida di una tipologia di banca da molti considerata un modello da seguire e da applicare. “Le banche locali espressione delle comunità, infatti, continuano a rappresentare una realtà importante per i territori, più di quanto non lo siano altre tipologie di banche. Nonostante il comune convincimento che la globalizzazione possa avere indebolito la dimensione locale, l’evidenza dimostra esattamente l’opposto. La banca del territorio sopravvive, e anzi prospera, sebbene all’interno di un sistema caratterizzato da una tendenza alla concentrazione bancaria. In questo contesto, le Bcc rappresentano una componente originale dell’industria bancaria italiana. Un modello su cui si sono concentrati molti studiosi e che ha svolto storicamente un ruolo rilevante nell’intermediazione del risparmio e nel finanziamento delle imprese di minori dimensioni». Ecco perchè, osserva il professor Berbenni, «la Cattedra, la prima di questo tipo in Italia, si presenta come un’ottima opportunità di valorizzazione dell’esperienza cooperativa, antica nelle sue radici, ma sempre attuale e vitale per il sistema bancario”. Diverse le tematiche affrontate nei percorsi di insegnamento. “Il perimetro di attività sarà “flessibile”, nel senso che saranno i problemi posti dall’evoluzione storica e attuale del mondo bancario a orientare l’analisi e a porre le grandi domande di ricerca cui si cercherà di fornire risposta. Ciò detto, ritengo che il tema identitario racchiuda in sè tutte le altre questioni. Esso è particolarmente avvertito come elemento centrale per veicolare a tutti i livelli il forte carattere di originalità del modello cooperativo. Ciò ha evidentemente risvolti in ambiti diversi ma tra loro complementari, abbracciando questioni di carattere storico, giuridico, economico e sociologico”. La Cattedra finanziata si colloca nell’ambito di alcune iniziative promosse credito cooperativo dalla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica: dalla nascita di un Centro di ricerca che si occupa di valorizzare, sempre in una prospettiva multidisciplinare, il carattere tecnico-identitario della cooperazione di credito mutualistica, all’avvio nel 2020 di un Corso su economia e diritto delle banche mutualistiche, fino alla ideazione della Collana di libri “Credito cooperativo. Innovazione, identità, tradizione”, pubblicata dalla casa editrice dell’Ateneo Vita e Pensiero. “Si tratta di un insieme sinergico di attività di formazione, di ricerca e di divulgazione scientifica distintivo della tradizione degli studi bancari nel nostro Ateneo – precisa la preside della Facoltà Elena Beccalli -. Promuovere la biodiversità finanziaria porta con sè benefici in termini di sostegno all’economia reale, favorendo concorrenza nel settore e contribuendo alla stabilità del sistema, senza dimenticare le positive ricadute sul fronte dell’inclusione finanziaria, specie per le fasce di clientela più fragili”. Per Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse, “l’istituzione della Cattedra finanziata e del suo insegnamento intitolato “Storia della banca e della cooperazione di credito” rappresenta un passaggio particolarmente significativo. Produrrà effetti positivi sia in ambito accademico e scientifico, non solo nazionale, sia nelle conoscenze e nelle competenze di chi opera da amministratore o da professionista nel mondo bancario con finalità mutualistiche”. Anche per Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle BCC, la nuova Cattedra dedicata ad approfondire la storia delle imprese bancarie e delle banche cooperative è “un passaggio a suo modo storico”. E aggiunge: “Il sistema bancario è un’infrastruttura indispensabile nella vita contemporanea delle persone, delle imprese, delle istituzioni. Conoscerne la storia è indispensabile. L’investimento culturale, nella qualificazione delle conoscenze è la scelta strategica del Credito Cooperativo che sta assumendo varie forme nella Università Cattolica, grazie anche alla sensibilità e alla visione del rettore Franco Anelli e della preside Elena Beccalli”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Università Cattolica e Gemelli in Tanzania per sostegno alla maternità

ROMA (ITALPRESS) – Il 27 gennaio è partita la delegazione dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per accompagnare la quarta tappa del Progetto di sostegno, collaborazione e sviluppo delle attività e delle strutture sociosanitarie del Paese dell’Africa orientale, nell’ambito delle iniziative di solidarietà e di volontariato internazionale di Fondazione e Ateneo. Questa nuova missione nasce, in particolare, con l’obiettivo di rafforzare e sostenere le attività del St. Gemma Hospital di Dodoma attraverso tutte le fasi del progetto, grazie a un’attività di consulenza e formazione, accompagnando l’intera realizzazione di nuove strutture: un nuovo edificio per il reparto Maternità con l’organizzazione della Sala Operatoria e della Sala Parto, grazie all’expertise del personale medico e sanitario dell’Area di Ginecologia e Ostetricia della Fondazione Gemelli, diretta dal Prof. Antonio Lanzone, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.
La delegazione, composta da ginecologhe e personale della Direzione Tecnica, ICT e innovazione tecnologie sanitarie della Fondazione Gemelli diretta dall’Ingegnere Giovanni Arcuri, sarà guidata da Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, che ha seguito fin dall’inizio, ossia dai primi anni Duemila, i progetti di realizzazione e sviluppo del St. Gemma Hospital attraverso la realizzazione dei tre precedenti progetti in Tanzania che hanno ottenuto il sostegno della CEI. “Grazie al legame con alcuni amici del Trentino e alla conoscenza diretta della Congregazione locale delle Suore di Santa Gemma presenti nella Diocesi di Dodoma, dopo la costruzione dell’Ospedale, inaugurato nel 2004, e la formazione di 30 suore infermiere e 3 suore medico con un progetto avviato nel 2009, è stata realizzata la struttura per il nuovo servizio dedicato alla gastroscopia, servizio allora non disponibile nel raggio di 500 Km da Dodoma (2016) e curato per i primi tre anni grazie alla collaborazione di 20 medici gastroenterologi volontari italiani che si sono alternati in loco per tutto il periodo. Ora il progetto cresce ancora e raddoppia gli spazi ospedalieri, dedicando tutta la nuova struttura alla ostetricia e ginecologia” dice Monsignor Claudio Giuliodori.
“Da molti anni, la CEI sostiene le attività del St. Gemma Hospital con i fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica. Si tratta di un supporto a favore delle donne e dei bambini, in una fase particolare per la salute materno-infantile, che pone un’attenzione costante all’accompagnamento delle persone accolte. Garantire assistenza e cura, con competenza e sollecitudine, è un modo concreto per farsi prossimi e per promuovere la dignità dell’essere umano” sottolinea Monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI. Il nuovo progetto, redatto dalla Direzione Tecnica della Fondazione Gemelli nel corso del 2022, risponderà ai più moderni criteri progettuali e normativi italiani e sarà in grado di soddisfare due bisogni essenziali: la necessità di ampliare il servizio di maternità a causa dell’aumento esponenziale delle partorienti che si rivolgono all’ospedale di Dodoma e, quindi, la necessità di allestire un servizio per i molti neonati prematuri per evitare il trasferimento critico all’unico ospedale che lo ha, distante 35 chilometri.
La popolazione di Dodoma è, infatti, raddoppiata, fra il 2017 e il 2018, grazie all’espansione edilizia, soprattutto nei quartieri periferici: l’ospedale Santa Gemma è situato volutamente in una delle periferie più popolose, essendo un punto di riferimento essenziale per le famiglie più povere della città. Grazie al finanziamento della CEI verranno potenziate e arricchite le strutture sanitarie esistenti, dotando anzitutto l’ospedale di un numero più adeguato di posti di degenza per le partorienti, costruendo un nuovo edificio per la nuova Maternità, e di un servizio di cura specifica per i neonati prematuri, innovazioni che potranno essere di supporto anche ad altre strutture sanitarie pubbliche e private della regione di Dodoma e dei territori circostanti. Continuerà a essere importante anche la collaborazione con il personale sanitario volontario italiano: alla formazione “on the job” per l’avvio del nuovo reparto ostetrico e per l’assistenza ai prematuri sarà fondamentale il supporto del personale sanitario del Policlinico Gemelli, insieme al programma di Servizio Civile Universale che l’Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale (AUCI) sta avviando per il St. Gemma Hospital.

foto: ufficio stampa Cattolica

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UnitelmaSapienza alla VI edizione del Rome Video Game Lab

ROMA (ITALPRESS) – Al via la VI edizione di Rome Video Game Lab presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Il ricco programma del festival (dal 25 al 28 gennaio) dedicato al mondo dei videogame, tra curiosità, scoperte e approfondimenti multidisciplinari, vede la presenza delle ricercatrici e dei ricercatori del Laboratorio di Realtà Virtuale e Neuroscienza Digitali del Dipartimento di Diritto e Società Digitale di UnitelmaSapienza. Nel corso della giornate verranno presentati alcuni dei nuovi approcci digitali tra arte, neuroscienze e realtà virtuale immersiva, attualmente utilizzati nei principali istituti sanitari del territorio romano nella pratica clinica e riabilitazione motoria, tra cui IRCCS Fondazione Santa Lucia, Nomentana Hospital, Policlinico Gemelli, Ospedale pediatrico Bambino Gesù e il Policlinico Umberto I.
Il Rettore Bruno Botta ha incontrato ieri presso lo stand di UnitelmaSapienza la direttrice del Rome Video Game Lab Giovanna Marinelli.
“Credo che oggi le tecnologie digitali ci abbiano portato già nel futuro – ha dichiarato il Rettore – Eventi come questo ci permettono di mostrare come la ricerca scientifica legata alla realtà virtuale possa, in concreto, migliorare la qualità della vita di pazienti con danni al sistema nervoso centrale e non solo. L’obiettivo è presentare le recenti evidenze scientifiche ottenute attraverso la realtà virtuale, le neuroscienze e l’arte per realizzare nuove applicazioni cliniche digitali. Il nostro Ateneo lavora da anni a questo e continuerà a farlo in sinergia con partner accademici e istituti specializzati”.
Il festival è prodotto da Cinecittà, Fondazione Musica per Roma e Academy con il patrocinio di Roma Capitale e Consiglio Nazionale delle Ricerche. UnitelmaSapienza, anche quest’anno, è tra i partner del progetto insieme a Sapienza Università di Roma, RAI Cinema Channel, Istituto Italiano di Tecnologia e Aeronautica Militare.
Presso lo stand dedicato i visitatori potranno provare in prima persona, attraverso i visori di realtà virtuale, l’esperienza di dipingere o scolpire virtualmente alcune delle principali opere della storia dell’arte e visitare luoghi di interesse culturale con virtual tour a 360°. Ad attenderli Gaetano Tieri, Direttore del Laboratorio di Realtà Virtuale e Neuroscienze Digitali, Dipartimento di Diritto e Società Digitale, UnitelmaSapienza. L’evento è aperto alle visitatrici e ai visitatori di tutte le età

– Foto: ufficio stampa UnitelmaSapienza –

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Iren, premiate le 10 tesi vincitrici della “ESG Challenge 2024”

TORINO (ITALPRESS) – La ESG Challenge Iren 2024, l’appuntamento del gruppo per promuovere una riflessione sulle principali sfide che ci attendono, ha lasciato in consegna una sorta di “shortlist” delle challenge: vale a dire Riduzione delle emissioni, azienda vicina alla comunità e risorse circolari.
C’è poi la relazione con gli stakeholder: la definizione di modelli e processi di relazione e il riconoscimento e la valorizzazione delle nuove competenze professionali sono i due aspetti chiave che la caratterizzeranno.
E infine l’innovazione, ambito che avrà al centro la misurazione delle performance ESG, la diffusione di una finanza sostenibile, e ovviamente il tema dell’intelligenza artificiale. Di tutto hanno dibattuto tra gli altri Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, e Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo. L’evento si è concluso con la premiazione delle 10 migliori tesi sulle tematiche della sostenibilità e dei principi ESG (Environmental, Social and Governance), tra le oltre 120 che hanno partecipato alla seconda edizione dell’iniziativa.
Ad aggiudicarsi il premio: Antonio Cristaudo, Università della Calabria; Isabella Santillo, Università Roma Tre; Sophia Mallucci De Mulucci, LUISS; Emil Pruzzo, Università Cà Foscari di Venezia; Luca Ricci, Politecnico di Torino;
Eleonora Picco, Università di Milano Bicocca; Ilaria Rosa, Università degli studi di Milano Bicocca;
Emanuela Drago, Università di Genova; Caterina Granella, IULM; Simone Taddeo, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.

– Foto ufficio stampa Iren –

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