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Diritto allo studio universitario, la programmazione 2023-2025 in Puglia

BARI (ITALPRESS) – E’ andata in scena questa mattina a Bari, presso la residenza universitaria “A. Fraccacreta”, la conferenza regionale di programmazione sul diritto allo studio universitario 2023/2025, finalizzata alla costruzione partecipata del prossimo programma triennale, in condivisione con tutti gli stakeholders riguardo a obiettivi, strategie, strumenti, interventi per garantire il diritto allo studio per gli studenti del sistema dell’istruzione terziaria della Puglia.
L’iniziativa, prevista dalla Legge regionale n.18 del 2007, è stata indetta dall’assessorato regionale all’Istruzione e organizzata in sinergia con Adisu Puglia. Si è partiti dall’analisi dei dati della programmazione regionale per il diritto allo studio nel precedente triennio, anche a confronto con lo scenario nazionale, presenti in tre sessioni tematiche, introdotti dalla dirigente della Sezione regionale all’Istruzione e Università e direttrice facente funzione Adisu Maria Raffaella Lamacchia.
“Oggi – ha affermato l’assessore all’Istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo – cogliamo l’occasione di programmare il futuro, partendo dal racconto di quello che si è fatto in Puglia negli ultimi anni nell’ambito del diritto allo studio, un percorso straordinario con risultati importanti. In questo senso, il primo merito è proprio quello di aver messo al centro della politica regionale gli studenti e le studentesse pugliesi. L’istruzione e la formazione sono per noi un asset fondante della nostra regione, la Puglia non è solo turismo ma è anche un’offerta formativa di qualità, un sistema di formazione di eccellenza e un welfare studentesco tra i più avanzati in Italia”.
“Siamo diventati – ha aggiunto Leo – un modello a cui guardare. Penso al risultato della copertura del 100% delle borse di studio per tutti gli aventi diritto o gli interventi in materia di housing studentesco che ha portato e porterà a un incremento notevole dei posti alloggi per gli studenti. Ma siamo pronti a fare ancora di più, sfruttando al massimo anche le opportunità messe a disposizione dal Pnrr per migliorare le condizioni di vita e di studio dei ragazzi che scelgono di formarsi nelle nostre città e nei nostri atenei. Lo faremo di concerto con la comunità studentesca, le università, i comuni, gli ITS, le AFAM e tutti i soggetti coinvolti per una programmazione condivisa e partecipata, come nella conferenza di oggi”.
“La giornata di oggi – ha dichiarato il presidente Adisu Alessandro Cataldo – ci mette nelle condizioni di programmare il futuro prossimo del diritto allo studio della Puglia in contraddittorio, consentitemi il termine, con gli studenti, gli atenei, gli enti locali, con tutti gli stakeholders che partecipano al diritto allo studio inteso come sistema unico. In questo senso, la Regione Puglia si è portata avanti con il lavoro, promuovendo dal 2019 il progetto Puglia Regione Universitaria che, costruendo una connessione tra sistemi urbani e sistemi universitari, rappresenta la genesi di questo percorso virtuoso di collaborazione tra tutti gli enti che partecipano alla programmazione e alla realizzazione del diritto allo studio in Puglia”.
“Noi studenti – ha aggiunto la consigliera d’amministrazione Adisu Margherita Coccioli – abbiamo premuto molto sulla nostra presenza a eventi di programmazione sulla stesura del nuovo bando “Benefici e servizi” perchè crediamo che la nostra voce sia quella più importante in questo processo decisionale, che grava proprio sulla nostra pelle. Con Link Bari, Link Lecce e Link Foggia abbiamo presentato tutte le proposte sia in termini di bando, affinchè ci sia la copertura totale delle borse di studio, sia in termini di servizi, ovvero di mense e di alloggi. Purtroppo, oltre a esserci problemi strutturali delle varie residenze universitarie, nelle nostre città continua a esistere la figura dell’idoneo non beneficiario di posto alloggio e questo è un problema, così come lo sono la qualità e la varietà dei pasti delle mense”

– foto: xa2/Italpress

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Alberto Angela riceve Laurea honoris causa dalla Federico II di Napoli

NAPOLI (ITALPRESS) – L’Università Federico II di Napoli ha conferito la Laurea magistrale honoris causa in Geologia e Geologia applicata al divulgatore scientifico Alberto Angela. La cerimonia è avvenuta questa mattina nell’Aula Magna Storica della sede di Corso Umberto, nel giorno in cui l’ateneo festeggia i 799 anni dalla sua istituzione avvenuta il 5 giugno. Angela è stato introdotto dal rettore Matteo Lorito e da Vincenzo Morra, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse. A tenere la Laudatio del laureando è stato invece Pasquale Raia, professore di paleontologia e paleoecologia. Infine, la Lectio magistralis, del neo dottore che ha parlato ad un’aula gremita in ogni ordine di posto.
“Prendere una laurea in un settore che per me è cruciale come la geologia, in un ateneo così antico, così prestigioso, è come arrivare sulla luna, è qualcosa di straordinario” spiega Alberto Angela che poi aggiunge: “Voglio sottolineare il calore, non solo della gente, ma anche di chi insegna la scienza: professori, direttori, persino il magnifico rettore, persone che sono allineate nella stessa missione della quale faccio parte. Questo è un bel gruppo ed è importante fare gruppo per riuscire poi a trovare delle soluzioni per il futuro”.
Grande emozione e soddisfazione anche nei commenti di Matteo Lorito e del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Una laurea honoris causa ha sempre un valore speciale, ma quella di oggi è una laurea importante che arriva in un giorno importante: oggi potremmo dire che è il primo giorno dei nostri 800 anni, e non c’era modo migliore per iniziare di una laurea ad Alberto Angela, uno scienziato-divulgatore che è sempre stato molto vicino alla Federico II e soprattutto vicino a Napoli: lui ha saputo interpretarla, ha saputo raccontarla, riesce a sentirla e questo è veramente importante perchè siamo un ateneo profondamente intriso in questa città straordinaria” sottolinea il rettore.
“Alberto Angela, oltre a essere una grande personalità, è un grande amico, testimonial e cittadino onorario di Napoli – dice invece Manfredi -. A noi – prosegue il sindaco – fa piacere che ci sia questo riconoscimento accademico perchè è un modo per stringere ancora di più un legame di amicizia e di vicinanza con lui: è un’occasione importante in un momento di rilancio della città e di nuova centralità internazionale”.

foto: xc9/Italpress

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Al via il 2° Master IUL per Esperto in servizi e politiche del lavoro

FIRENZE (ITALPRESS) – L’Università Telematica degli Studi IUL, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Enti di Formazione Professionale (FORMA) e il Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS – FP ETS), propone la seconda edizione del Master per Esperto in servizi e politiche del lavoro.
Il master di I livello forma operatori pubblici e privati dei servizi per l’impiego (centri per l’impiego, enti ed istituzioni di istruzione e formazione, enti del terzo settore, agenzie per il lavoro, scuole, università, associazioni datoriali e sindacali), con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e competenze sulla complessa disciplina e l’organizzazione del mercato del lavoro.
Il corso viene proposto in un momento di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro in Italia attraverso il programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) finanziato dal PNRR.
E’ in questo contesto che si rende fondamentale la formazione di figure gestionali e operative in grado di erogare misure di politica attiva del lavoro che le diverse Regioni stanno implementando in questi mesi e che dovranno garantire per la costruzione di mercati del lavoro più efficienti per favorire la collocazione e la ricollocazione lavorativa dei lavoratori disoccupati.
“Le risorse del PNRR destinate alle politiche attive del lavoro – dice Massimiliano Bizzocchi, direttore dell’Università IUL – rappresentano l’infallibile opportunità di completarne la costruzione stabile. Siamo però convinti che sono le persone a fare la differenza. Anche le migliori politiche hanno bisogno di gambe forti e menti lucide. Serve anche la migliore dotazione teorica e pratica”.
La didattica del master combina l’approccio accademico con quello professionale e tecnico coinvolgendo docenti esperti di politiche attive nel mercato del lavoro.
Articolato in 6 moduli per le diverse discipline giuridiche, economiche, pedagogiche e sociologiche, il percorso formativo ha durata annuale e consente il conseguimento di 60 Crediti Formativi Universitari.
E’ possibile iscriversi al Master di I livello per Esperto in servizi e politiche del lavoro fino al 30 settembre 2023.

– foto ufficio stampa IUL –
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Con Immersive Trial Bicocca si rivivono i grandi processi internazionali

MILANO (ITALPRESS) – Confrontarsi e interagire con il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia a L’Aja, rivivendo i principali snodi del processo Milosevic ed elaborando una sentenza che nella realtà non venne mai pronunciata per la morte dell’imputato. Approfondire le questioni di diritto internazionale sollevate dalla costruzione del muro tra Israele e la West Bank (Cisgiordania occupata), consultando ed esaminando documenti e fonti che condussero due diversi organi giudiziari a conclusioni differenti. Interrogare i protagonisti di alcuni casi di razzismo al centro di recenti pronunce della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, addentrandosi nei confini tra libertà d’espressione e discorsi d’odio nel contesto americano.
Sono alcune delle esperienze interattive offerte ai giuristi del terzo millennio da “Immersive Trial Bicocca”, la nuova piattaforma didattica digitale progettata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Milano-Bicocca, grazie ai fondi del Progetto di Eccellenza, presentata oggi all’Auditorium “Guido Martinotti”, nell’ambito degli eventi previsti per celebrare il Venticinquesimo dell’Ateneo, alla presenza della rettrice, Giovanna Iannantuoni, della direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Natascia Marchei e di noti studiosi nazionali e internazionali.
“Immersive Trial Bicocca” è un format di educazione immersiva basato sulla ricostruzione, virtuale e interattiva, in italiano e inglese, di tre processi storici di rilevanza internazionale della storia del diritto. La simulazione 3D dei tribunali, la riproposizione del contesto storico e giuridico e del ruolo dei diversi protagonisti offre a docenti e studenti una esperienza innovativa di apprendimento, alla scoperta dei principi e dei diritti fondamentali propri di ogni ordinamento giuridico. Si tratta di un percorso didattico frutto della collaborazione dei massimi esperti nazionali e internazionali dei processi esaminati, che hanno messo a disposizione le loro competenze, oltre che le fonti e i documenti originali.
Per ottenere una descrizione quanto più accurata di ciascun processo, il percorso ideato lascia la parola ai personaggi che lo hanno vissuto. Diventa così possibile osservare giudici, imputati, testimoni, siano essi diplomatici e alti ufficiali, politici o semplici cittadini, testimoni oculari dei crimini di cui si occupano i processi in esame. Questo speciale percorso didattico consente di acquisire un singolare punto di osservazione da cui è possibile cogliere, contemporaneamente, gli aspetti giuridici, processuali, storici e, anche, umani di vicende ancora oggi attualissime. Le studentesse e gli studenti di Giurisprudenza che usufruiranno dei contenuti multimediali della piattaforma “entreranno” nelle aule dei tribunali, ascolteranno la viva voce degli “interpreti”, decideranno e sceglieranno quali temi approfondire, accederanno a fonti e documenti, operando in autonomia o sotto la guida di docenti.
La piattaforma potrà essere utilizzata per lezioni accademiche e per attività di orientamento delle scuole superiori; nelle aule tradizionali o nell’Aula Tribunale del Dipartimento di Giurisprudenza, dotata dei più innovativi sistemi audio-video e fedele riproduzione di una vera aula di tribunale, la prima di questo genere ad essere inaugurata in Italia.
I tre casi esaminati riguardano: 1. Il processo a Slobodan Milosevic, chiamato a rispondere di fronte al Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia dei crimini e delle efferatezze compiuti negli anni Novanta nei Balcani (responsabile scientifico, il professore di Diritto internazionale dell’Università di Milano-Bicocca, Maurizio Arcari).
2. Il processo svoltosi sia davanti alla Corte internazionale di giustizia che alla Corte Suprema di Israele nel 2004 riguardo ai territori occupati e, più specificamente, per la costruzione di un muro tra Israele e la West Bank (Cisgiordania occupata) (ricostruito da David Kretzmer, professore emerito di Diritto internazionale all’Università Ebraica di Gerusalemme).
Un processo davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti agli inizi degli anni Novanta, e alcuni altri correlati, riguardante la lotta contro il razzismo e i discorsi d’odio a partire da un caso di “cross burning” (a cura di Paolo Carozza, professore alla Law School della Università di Notre Dame).

– foto ufficio stampa Università Milano-Bicocca –
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Caro affitti, Bernini “Puntiamo a 60.000 nuovi posti letto”

ROMA (ITALPRESS) – “Quello dell’edilizia per gli studenti è un tema importantissimo, il nostro pane quotidiano fino al 2026. Questo Governo sa che garantire il diritto allo studio non è una parola ma un percorso, non una ma più azioni contemporaneamente da compiere, anche e non solo con i fondi del PNRR. Il nostro piano è arrivare all’obiettivo di 60.000 nuovi posti letto entro il 2026, a fronte dei 40.000 disponibili già oggi. Questa è l’eredità di decenni, noi dobbiamo crearne altri 60.000. E’ previsto l’ingresso anche degli operatori privati, per consentire di soddisfare appieno la domanda attuale nei tempi imposti dal PNRR, la strada del partenariato tra pubblico e privato è imprescindibile. Il PNRR non impone restrizioni sugli operatori che realizzano gli interventi, servono tutte le forze in campo. Lo Stato da solo non soddisferebbe la domanda. Non è intenzione del Ministero e del Governo compromettere il pubblico puntando sul privato, l’intento è di valorizzare l’impegno che i privati possono dare, dato il bisogno crescente di posti letto e un mercato da creare dal nulla”. Lo ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, al Question Time alla Camera dei Deputati in risposta a due interrogazioni parlamentari, la prima sull’utilizzo delle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’aumento dell’offerta di residenze per studenti universitari, con la finalità di realizzare interventi strutturali e pubblici, presentata dall’Alleanza Verdi-Sinistra, la seconda sulle iniziative urgenti volte ad aumentare le risorse del fondo destinato alla copertura delle spese di locazione sostenute dagli studenti universitari fuorisede, presentata dal Movimento 5 Stelle.
“Il PNRR è solo una parte del nostro progetto di edilizia per gli studenti. Gli stanziamenti della riforma PNRR ampliano la creazione di residenze universitarie e si muovono in parallelo e non in sostituzione delle politiche ordinarie – ha aggiunto Bernini -. A un mese dal nostro insediamento, abbiamo stanziato 467 milioni per le borse di studio, questi sono atti che dicono molto sulle nostre intenzioni per la risoluzione dei problemi, serve la collaborazione di tutte le forze politiche. Con la legge di bilancio abbiamo stanziato 15 milioni di euro per le spese di locazione dei fuori sede iscritti all’Università. L’incremento del fondo è certamente un obiettivo su cui siamo in linea, ma non è il solo strumento che possiamo utilizzare per uscire dal disagio abitativo studentesco. La direzione opportuna è aumentare i posti letto a disposizione di tutti gli studenti, anche rivedendo la struttura degli immobili. Solo agendo sui servizi abitativi fisiologicamente diminuiranno i prezzi degli affitti e il pubblico non è sufficiente. Abbiamo avviato uno specifico gruppo di lavoro che dovrà individuare il costo medio calmierato di ogni posto letto in ciascun territorio. Non abbiamo effettuato alcuna scelta tra pubblico e privato, il nostro obiettivo è quello di raggiungere il target in modo efficiente e nei tempi stabiliti, dando risposte. La sfida è ambiziosa ma l’abbiamo già accettata, anche in anticipo sui tempi – ha concluso il ministro – Il nostro impegno è quello di vigilare, coordinare e mettere in campo tutte le misure straordinarie”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Milano-Bicocca, laurea honoris causa al premio Nobel Feringa

MILANO (ITALPRESS) – L’Università di Milano-Bicocca ha conferito questa mattina la laurea honoris causa in Materials Science a Bernard Lucas Feringa, premio Nobel per la chimica nel 2016 per il suo lavoro riguardante le macchine molecolari. Il titolo è stato assegnato su proposta del dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Ateneo “per i suoi contributi determinanti nella costruzione di motori e macchine molecolari sulla base di profonde conoscenze di stereochimica e dei principi delle nanotecnologie”, si legge nella motivazione. Il professor Feringa “ha realizzato per la prima volta motori molecolari unidirezionali azionati dalla luce che consentono di trasformare l’energia luminosa in lavoro meccanico e ha creato materiali dinamici fotoattivi contenenti organizzazioni molecolari complesse allo stato solido. Le sue ricerche offrono straordinarie prospettive nell’ambito della Scienza dei Materiali per implementare funzioni ed applicazioni finora inaccessibili”.
La cerimonia si è tenuta nell’Aula magna dell’Ateneo alla presenza della rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, della direttrice del Dipartimento di Scienza dei materiali, Anna Vedda e della professoressa Angiolina Comotti, presidente del corso di laurea in Materials Science, che da diversi anni collabora con il Premio Nobel, professor Feringa.
“Bernard Lucas Feringa è uno scienziato che ha sempre creduto nella forza dell’innovazione nella scienza e al lavoro insieme ai giovani talenti – ha dichiarato la rettrice Iannantuoni -. Per l’Università di Milano-Bicocca è quindi un onore conferirgli questo riconoscimento per la sua attività di ricerca, condotta nel segno della creazione del futuro in modo sostenibile e circolare”.
“Il conferimento della laurea honoris causa in Materials Science al professor Feringa – ha sottolineato la professoressa Comotti – corona l’impegno profuso dal prof. Feringa per organizzare le macchine molecolari artificiali in materiali solidi che traducono i moti molecolari in un lavoro su scala umana, mettendo in evidenza il ruolo chiave della scienza e delle nanotecnologie dei materiali”.
“La collaborazione con il professor Feringa – ha aggiunto Comotti – è centrata in particolare sullo sviluppo di materiali intelligenti in grado di controllare a comando la cattura di gas per l’ambiente e l’energia quali l’anidride carbonica”.
Feringa ha tenuto la lectio magistralis dal titolo “The Art of Building Small, from molecular switches to motors”, davanti a studenti e docenti di Milano-Bicocca.
“Sono molto grato all’Università degli studi di Milano-Bicocca per avermi conferito la laurea honoris causa in Scienza dei Materiali – ha commentato Feringa – Attendo con impazienza di proseguire e rafforzare la collaborazione scientifica con i ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali”.

– foto xh7/Italpress –
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Di Marzio racconta agli studenti la sua intervista a Maradona

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MILANO (ITALPRESS) – “Il momento più bello della mia carriera è stato quando sono riuscito a intervistare Diego Maradona”. Lo ha dichiarato il giornalista di Sky Gianluca Di Marzio, intervenuto al Festival Univeristario di University Network. “C’è stato anche un legame molto forte tra mio padre e Diego e io avevo questo sogno di intervistarlo. Mi sono ritrovato a Parigi alla gara inaugurale degli Europei del 2016 sapendo che lui era lì, ma non avevo la certezza di riuscire a intervistarlo. Alla fine è stato 20′ in diretta collegato con noi e quella sera c’era anche Gianluca Vialli in collegamento” ha ricordato Di Marzio, che ha anche lanciato un appello alle società. “Dedichino un’ora della loro settimana alle famiglie per permettere a chi non può di avvicinarsi ai calciatori e fare le foto con loro”.

-foto LivePhotoSport –
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Università, a Giorgio Armani la laurea honoris causa della Cattolica

PIACENZA (ITALPRESS) – “Ci sono due cose che mi portano qui con grande emozione: ricevere ciò che mi avete voluto riconoscere e rivedere Piacenza”. Lo ha detto oggi Giorgio Armani sul palco del Teatro Municipale di Piacenza, pochi istanti dopo aver ricevuto la laurea honoris causa in Global Business Management dall’Università Cattolica. Dopo aver salutato affettuosamente le studentesse e gli studenti, Armani ha sottolineato “il valore doppiamente speciale» del titolo ricevuto dall’ateneo, «perchè premia il mio ruolo di imprenditore, l’impegno e la passione” ma anche perchè “mi viene conferito nella mia città natale, in un luogo magico che mi affascinava da bambino. Da Piacenza sono partito per Milano, ma le mie radici sono rimaste qui”. Uomo d’impresa, creativo e innovatore, Armani è stato capace di una visione ideale e inedita, perseguita con determinazione, costanza e coraggio indispensabili per la realizzazione di un grande progetto, che ha portato alla costituzione di uno dei più importanti gruppi multinazionali del settore. “Un bilancio complessivo dell’opera di Giorgio Armani – ha detto il professor Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica – potrebbe essere stilato a partire dall’assunzione, in tutte le sue implicazioni, della dimensione problematica del tempo. La durata, per Armani, è una scelta che riguarda la forma e il contenuto: classicità delle linee e qualità della materia parlano di un prodotto pensato per resistere con disinvoltura all’esaurirsi di una collezione. Ma la novità della sua proposta ha a che fare con la sensibilità e la tempestività nell’interpretare attitudini, ruoli e funzioni dell’uomo e della donna contemporanea, senza forzature: “Essere se stessi, ma al meglio”. In questo senso si può parlare di classicismo di Armani, non come petitio principii, ma come prodotto di un’estetica innervata di tensioni dinamiche al modo della grande scultura classica; il frutto, nato quasi d’istinto e poi perseguito con coerenza, di un dialogo mobile e aperto con l’uomo”. Nato a Piacenza nel 1934, Armani «è uno dei figli più illustri della città di Piacenza, che ne ha onorato l’immagine nel mondo», come ha sottolineato il Rettore. “Dal 1975 ha raccolto la tradizione del saper fare italiano, che affonda le sue radici nel nostro territorio, nei mestieri e nelle opere di artigiani e operai della tessitura, della sartoria, del costume, per reinterpretarla e farla diventare un riferimento iconico universale», ha detto Anna Maria Fellegara, Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, leggendo le motivazioni del conferimento della laurea in Global Business Management «per la dimensione internazionale del marchio, per l’approccio olistico alla sostenibilità, per la ricerca inesausta di miglioramento e per la consapevolezza della centralità dell’impresa nella creazione di valore condiviso”. “Armani ha creato un gruppo nel settore della moda e del lusso ai primi posti nel mondo, mantenendo il legame diretto tra azienda e fondatore e preservando la matrice originaria in scala globale”, ha continuato la Preside Fellegara. “Ha conservato, nel rinnovamento continuo richiesto dal modificarsi delle condizioni di contesto, un’intuizione originale e ha posto all’attenzione di un comparto determinante per l’economia del nostro Paese le molteplici implicazioni del suo permanere in una dimensione pienamente umana: dalla promozione del giusto trattamento delle persone che operano nella filiera, alla dedizione sociale; dall’impegno nella pandemia, alla responsabilità ambientale. La sfida al consolidato modello consumistico, dai vorticosi ritmi e dalla scarsa cura per la qualità e il bello, è il suo più recente impegno e testimonia la scelta di una dimensione economica che privilegia ciò che dura nel tempo e che non può prescindere dall’interrogarsi serio e autentico sulle ragioni etiche delle azioni”. “Oggi Giorgio Armani è Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Armani, tra le aziende della moda e del lusso leader nel mondo, con 8.304 dipendenti e 9 stabilimenti di produzione. Il Gruppo disegna, produce, distribuisce e vende direttamente prodotti di moda e lifestyle quali abbigliamento, accessori, occhiali, orologi, gioielli, cosmetici, profumi, mobili e complementi d’arredo e opera nell’ambito della ristorazione e dell’hotellerie. “L’impulso ad allargare lo sguardo dall’oggetto al contesto è stato radice e conseguenza dell’espansione globale del marchio Armani, che oggi definisce uno “stile” non solo nell’abbigliamento, ma in vari settori di quello che viene in una parola definito il lifestyle”, ha affermato il Rettore Anelli. “L’eclettismo delle scelte imprenditoriali non contraddice, anzi al più esalta, la coerenza umanistica dell’ispirazione: dalla giacca destrutturata, la più iconica delle creazioni di Armani, è nato per contiguità un progetto di casa, di albergo, di luogo di intrattenimento, attraversando le antiche passioni per il cinema e per lo sport ed estendendosi a profilare una personale interpretazione del glamour: “Dietro c’è il mio occhio e dentro c’è il mio gusto”, dice Armani. All’orizzonte, c’è il futuro”. “Il destino mi ha messo a dura prova, quando è scomparso Sergio Galeotti – ha detto lo stilista, che si è donato generosamente agli studenti dell’ateneo -. Ma grazie alla mia caparbietà e alle persone a me vicine sono riuscito ad andare avanti. Con coraggio e con fiducia ho sempre coltivato con fierezza la mia indipendenza”. “Le prospettive che si sono delineate in questi ultimi decenni impongono una ponderazione dei principi stessi che stanno alla base dei processi ideativi e produttivi – ha affermato il Rettore -. La loro sostenibilità, sociale e ambientale, comincia quando le ragioni di ciò che dura vincono su quelle di ciò che passa, lasciando tutte le sue cicatrici: questo, ci auguriamo, lo comprendiamo oggi meglio di ieri”. “Ho parlato di me in questo discorso pensando soprattutto a voi studenti – ha concluso Armani -. Il lavoro vero porta lontano”. Non a caso, come ha ben sottolineato il Rettore, “la laurea che oggi viene conferita non è una celebrazione retrospettiva, ma una tappa di un percorso creativo dal quale ancora molto ci attendiamo”. (ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Università Cattolica SGP