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Al Politecnico di Milano il Festival Internazionale dell’Ingegneria

MILANO (ITALPRESS) – Basta guardare gli occhi pieni di stupore dei bambini per capire che l’obiettivo è stato raggiunto. Anche quest’anno il Festival Internazionale dell’Ingegneria, arrivato alla sua quarta edizione, ha attirato decine di famiglie, che hanno sfidato il tempo incerto di Milano per soddisfare la curiosità di vedere all’opera docenti e studenti del Politecnico. Una tre giorni iniziata venerdì 13 settembre e che si concluderà domenica 15. La missione è avvicinare quante più persone possibili al mondo della scienza, sfatando il mito che l’ingegneria sia solo un insieme di algoritmi e formule complicate. “Vuole essere una vera e propria festa”, afferma la professoressa Isabella Nova, prorettrice delegata del Politecnico. “Crediamo che ricerca, innovazione e tecnologia siano e debbano essere una delle basi fondanti su cui costruire un futuro sostenibile. Vogliamo sfatare il mito della difficoltà delle materie Stem facendo toccare con mano quello che fa un ingegnere”.
Tema di questa edizione è “Technology for Humanity”, che prevede un percorso di cinque cluster: Play, Grow, Make, Dream e Move. Proprio il gioco è il primo tassello, destinato soprattutto ai più piccoli. Tantissime le attività per i bambini nella fascia dai 6 ai 13 anni: dal capire come si arriva al filo di seta partendo dal bozzolo prodotto dal baco al realizzare una bussola artigianale per ritrovare sempre il nord, passando per la lezione di chimica interattiva tra provette colorate, vapori e reazioni di ogni tipo. “Sono tutti modi per far sì che si sviluppi fin da piccoli la tendenza verso le materie scientifiche, in particolare sul fronte della progettazione. La nostra ambizione è di formare questi bimbi come ingegneri, un giorno”, sostiene ancora la professoressa Nova.
Per gli adolescenti, invece, da quest’anno sono stati pensati ad hoc l’Escape room matematica, la guida autonoma e la meccanica del metaverso. Tanto intrattenimento anche per gli adulti, che hanno a disposizione più di 25 stand e 25 incontri formativi durante i quali possono approfondire le nuove frontiere della tecnologia guidati dai docenti del Politecnico. Tra gli argomenti di discussione, le sfide dell’intelligenza artificiale e la sostenibilità nelle missioni spaziali, oltre alla mobilità elettrica e ai mille volti del nucleare.
Tra i punti forti del Festival ci sono poi le grandi infrastrutture, come la Galleria del Vento in cui si mette alla prova la resistenza dei ponti e il simulatore di guida, in una pedana 6 metri per 6 che catapulta virtualmente su un circuito che esiste davvero e si trova in Canada. Chi non ha paura di restare solo con i propri pensieri può provare a entrare in una silenziosissima camera anecoica, mentre gli amanti dello spazio possono approfondire gli studi in corso sui satelliti. Largo anche a chi ha un debole per i motori: tra gli stand che accolgono i visitatori si può infatti ammirare l’auto a guida autonoma che ha partecipato alla 1000 Miglia.
Tutte le giornate, dense di appuntamenti e attività laboratoriali per grandi e piccoli, sono movimentate fino a sera grazie agli spettacoli dedicati alla musica e all’AI con Alex Braga e Rocco Tanica. Non mancano gli ospiti, numerosi e di spessore. Dall’esploratore delle terre estreme Alex Bellini, passando per l’inventore di Arduino Massimo Banzi e il confronto fra gli architetti Carlo Ratti e Cino Zucchi, fino alla scoperta delle case che in futuro si costruiranno nello spazio con Chiara Cocchiara e Valentina Sumini, ce n’è davvero per tutti i gusti.
A essere coinvolte non sono solo le strutture del Campus Bovisa. La grande novità di questa quarta edizione è stata infatti il Fuori Festival, organizzato in collaborazione con ATM, il Civico Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. “Si sono prestati tutti a fare da sedi a iniziative e ad attività che sponsorizzano la tecnologia nelle sue diverse forme, quindi hanno contribuito a un ampliamento della comunità e del territorio che circonda il Festival”, conclude la professoressa Nova.
Tra visori per la realtà aumentata, lezioni teoriche e banchi allestiti dalle associazioni studentesche, va in scena uno spettacolo che ricorda a tutti che la scienza sa anche essere divertente, con genitori e figli uniti dalla stessa espressione di sorpresa davanti agli effetti di una semplice reazione chimica.

– Foto f12/Italpress –

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Intesa Sanpaolo accanto alla Luiss con il progetto “Look4ward”

ROMA (ITALPRESS) – I grandi cambiamenti globali nel mercato del lavoro legati a intelligenza artificiale, blue e space economy, life science, e le competenze necessarie per affrontarli, da quelle tecniche alle soft skills. Questi i temi trattati da Intesa Sanpaolo in occasione della cerimonia di Benvenuto dedicata alle circa 4.000 matricole triennali, magistrali e a ciclo unico dell’Università Luiss, che iniziano il loro percorso accademico.
Quest’anno il tradizionale appuntamento dell’Ateneo intitolato a Guido Carli si è svolto in collaborazione con la banca, attraverso il programma “Look4ward – Build Your Future”, ideato e realizzato da Intesa Sanpaolo per coinvolgere e ispirare più di 10.000 studenti di tutta Italia sui processi trasformativi dell’economia e della società e le competenze per i lavori del futuro.
“Da Look4ward, l’Osservatorio delle competenze di domani, abbiamo sviluppato ‘Build your futurè per ispirare le studentesse e gli studenti sui trend trasformativi della società e dell’economia e sulle competenze chiave che rappresenteranno i fabbisogni delle imprese in un mercato del lavoro in continua trasformazione”, ha detto Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem e Global Value Programs di Intesa Sanpaolo.
“Abbiamo ideato un programma di eventi replicabile su tutti i territori del Paese e siamo felici di essere oggi in Luiss, in questa giornata speciale e di accoglienza, per contribuire a dare ai giovani studenti maggiore consapevolezza sulla propria crescita formativa e professionale – ha aggiunto -. Solo nel 2023 attraverso le iniziative di Education, Intesa Sanpaolo ha coinvolto oltre 2.000 scuole e università, ne sono previste 4.000 nell’orizzonte di Piano d’Impresa”.
L’obiettivo del progetto è approfondire la conoscenza di alcune competenze chiave per la crescita formativa e personale, come quelle trasversali, e promuovere nelle giovani generazioni una maggiore consapevolezza del contesto in rapido e continuo cambiamento.
Nell’Aula Magna Mario Arcelli, nel Campus Luiss di viale Pola, si sono alternati esperti, professori, imprenditori, startupper e campioni dello sport per approfondire le sfide che attendono i professionisti del domani, a partire dalle nuove tecnologie – con l’Intelligenza Artificiale in testa – e dall’importanza di una formazione trasversale che integri competenze verticali con le soft skill. La cerimonia è stata anche l’occasione per premiare le 10 Tesi di eccellenza realizzate dalle neolaureate e dai neolaureati Luiss dell’anno accademico 2022/2023. Molti, inoltre, i momenti di interazione con le studentesse e gli studenti presenti, invitati a raccontare il loro punto di vista sull’impatto che i trend trasformativi hanno sulla società.
“Siamo molto felici di accogliere le matricole che iniziano oggi il loro percorso accademico in Luiss insieme a un partner d’eccezione, Intesa Sanpaolo. Il legame con il mondo delle imprese per anticipare le esigenze e le competenze del domani, che è parte integrante del nostro DNA, si percepisce così fin dal primo giorno in Università”, ha affermato il rettore Paolo Boccardelli.
“Non solo. In questa giornata speciale per le nostre studentesse e per i nostri studenti – ha aggiunto -, celebriamo anche un altro importante traguardo: il 25° posto al mondo ottenuto dalla Laurea Magistrale in Management nella prestigiosa classifica del Financial Times. Un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi, perchè conferma la competitività internazionale dei nostri programmi accademici e rafforza il ruolo della Luiss come laboratorio di innovazione e sviluppo sempre più attrattivo a livello globale”.
Da anni Intesa Sanpaolo collabora a vari livelli con università e scuole di diverso grado, proponendo iniziative a sostegno della ricerca, a contrasto della fuga dei cervelli, di internazionalizzazione, di integrazione con il tessuto industriale, di inclusione educativa e a sostegno del talento e del merito.
Il progetto rientra nell’impegno più ampio dell’istituto di credito che da sempre ha una grande attenzione alla formazione dei giovani, allo sviluppo di competenze trasversali, al sostegno dell’internazionalizzazione delle scuole, tutti strumenti per consentire ai ragazzi di adattarsi a un panorama lavorativo in continua trasformazione. Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha coinvolto oltre 2000 scuole e università, ne sono previste 4.000 nell’orizzonte di Piano d’Impresa 2022-2025.

– Foto xc3/Italpress –

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Kenya e Italia festeggiano a Nairobi quarta generazione leader futuro

NAIROBI (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi la cerimonia di consegna dei diplomi del quarto gruppo di imprenditori che hanno partecipato al programma di accelerazione di E4Impact Kenya. Questa edizione del programma, lanciato nel 2018 dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con la Fondazione E4Impact, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha visto la partecipazione di più di 30 imprenditori kenyani, che hanno potuto migliorare la propria attività grazie alle iniziative di formazione offerte.
Alla cerimonia, presieduta dall’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, dal Vice Ministro per le Piccole e Medie Imprese, onorevole Susan Mang’eni, cui hanno altresì presenziato il titolare di sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi e il CEO della Fondazione E4Impact Mario Molteni, ha fatto seguito una serie di tavole rotonde. Queste sessioni di discussione, che hanno coinvolto rappresentanti del settore privato italiano e kenyano e organizzazioni internazionali, hanno messo in luce l’importanza di creare nuovi mercati e rafforzare le relazioni commerciali tra i due paesi.
Anche grazie al finanziamento di AICS, il lavoro di E4Impact continua a rappresentare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile in Kenya, offrendo nuove opportunità per le generazioni future di imprenditori. “La collaborazione con il Kenya per rafforzare la creazione di imprese e posti di lavoro è uno dei pilastri della partnership tra Italia e Kenya”, ha infatti sottolineato l’Ambasciatore Natali, aggiungendo che “è attraverso l’imprenditorialità e l’innovazione che possiamo contribuire alla riduzione della povertà e alla prosperità a lungo termine, anche in considerazione della giovane età media della popolazione che presto si affaccerà sul mercato del lavoro”.
-foto ufficio stampa Create PR-
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Università di Bologna e Corte dei Conti insieme per l’efficienza della Pubblica Amministrazione

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si è svolta, in Rettorato la cerimonia di firma dell’accordo di collaborazione tra Ateneo e Corte dei Conti – Sezione di Controllo per l’Emilia – Romagna. Il Rettore Giovanni Molari e il Presidente Marcovalerio Pozzato hanno presentato gli obiettivi dell’intesa che per i prossimi tre anni vedrà le due istituzioni lavorare insieme per iniziative formative, di confronto scientifico e per la terza missione. Presenti all’evento anche il prof. Angelo Paletta, docente di Economia Aziendale e Direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali (DISA) dell’Università di Bologna, il cons. Tiziano Tessaro della Corte dei conti il prof. Emanuele Padovani, docente di Public Management e Accounting presso lo stesso dipartimento e referente istituzionale della convenzione.
Un accordo pensato per promuovere l’efficienza e l’efficacia della pubblica amministrazione, attraverso la diffusone delle tematiche relative al bilancio e alla gestione finanziaria degli enti locali e dei loro organismi partecipati.
Saranno organizzate iniziative didattiche e formative per i corsi di studio di tutti i cicli e iniziative di ricerca su temi della contabilità pubblica, anche attraverso il coinvolgimento di studenti e studentesse tirocinanti delle lauree triennali e magistrali, master e corsi di dottorato, in particolare il Dottorato in Public Governance, Management and Policy.
Ciò consentirà di offrire agli studenti dell’Università opportunità di formazione qualificanti, con modalità che integrino le lezioni frontali ad altre modalità formative e di tirocinio; nonchè corsi, laboratori e attività formative a tutto il personale della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, agli ordini professionali, agli enti locali e agli enti pubblici o in controllo pubblico.
L’accordo consentirà anche di organizzare tavoli di confronto scientifico sui temi di riferimento e eventi pubblici, in ottica di divulgazione e coinvolgimento delle parti sociali, incluse le associazioni di categoria, gli amministratori pubblici, e più in generale tutta la cittadinanza, sfruttando anche le attività dell’Osservatorio sui Servizi Pubblici Locali istituito presso il DISA.
Il Rettore Giovanni Molari ha detto: “Efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione sono alla base del progresso e dell’inclusione sociale e passano attraverso i temi della contabilità pubblica e della gestione dei bilanci. Per questo già nel 2018 è stato stipulato un Protocollo d’intesa tra il MIUR e la Corte dei Conti, come quadro di riferimento per attivare iniziative atte a diffonderne la conoscenza. Su questi argomenti, il nostro Ateneo esprime competenze significative, in particolare grazie al Dipartimento di Scienze Aziendali. Promuoviamo attività di formazione di alto livello, come ad esempio il dottorato in Public Governance Management and Policy, e di ricerca, trasferendone i suoi risultati al di fuori del contesto accademico per la crescita sociale e culturale del territorio (terza missione), coerentemente con le strategie di Ateneo e la spiccata vocazione all’innovazione della nostra Università. La convenzione appena firmata si inserisce in questo sistema e ci consente di offrire un ulteriore contributo alla costruzione di una Pubblica Amministrazione di qualità”.
Il Presidente Pozzato ha aggiunto: “L’intesa intende proporre, in un contesto innovativo a livello nazionale, sinergie istituzionali indirizzate a congiungere le esperienze tecnico-economiche-giuridiche della Corte dei conti e le competenze didattiche e di ricerca dell’Università Alma Mater. Il terreno di comunicazione istituzionale è destinato a articolarsi su più piani, che interessano tanto l’alta formazione degli studenti tirocinanti che la divulgazione tecnica, quest’ultima a sua volta destinata a declinarsi sia sul versante scientifico di orientamento istituzionale e universitario, che sul versante dell’informazione dei cittadini, in quella che è comunemente definita ‘terza missionè. Nella sede del confronto istituzionale, inoltre, si vorrà tenere conto delle prospettive offerte dall’utilizzo dell’A.I. (intelligenza artificiale) specie nell’àmbito della ricerca congiunta finalizzata all’analisi di bilancio”.

– Foto: ufficio stampa Università di Bologna –
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Sogin e Polimi firmano accordo di collaborazione didattica

ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina presso il Campus di Piacenza del Politecnico di Milano, Belinda Sepe, Responsabile della Direzione Amministrazione, Risorse, Sistemi e ICT di Sogin, e Dario Zaninelli, Prorettore del Polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano, hanno firmato un accordo di collaborazione didattica universitaria nell’ambito del Master of Science in “Sustainable Architecture and Landscape Design”. La firma dell’accordo è avvenuta nel corso dell’inaugurazione della 5^ edizione del workshop di progettazione architettonica e paesaggistica Landscape Of[f] Limits, che si svolgerà dal 2 al 13 settembre a Piacenza nella sede del Polo territoriale del Politecnico di Milano. Il corso, rivolto agli studenti delle facoltà di Architettura delle Università italiane e straniere, consentirà di approfondire il contesto paesaggistico del territorio piacentino all’interno del quale si trova, fra l’altro, la centrale nucleare di Caorso.
All’evento, presentato da Sara Protasoni, coordinatrice del Master “Sustainable Architecture and Landscape Design”, hanno partecipato, fra gli altri: Francesco Brianzi, Assessore alle politiche giovanili, università e ricerca del Comune di Piacenza; Renzo Marchesi, Presidente di Polipiacenza; Mario Magnelli, Vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano; Emilio Tappani, membro del Consiglio Direttivo dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Piacenza. L’accordo prevede tre obiettivi: condividere la conoscenza sulla storia degli impianti nucleari nel contesto architettonico e paesaggistico, con la partecipazione di docenti della Radwaste Management School di Sogin al workshop; lo svolgimento della visita didattica dei circa 70 partecipanti alla centrale nucleare di Caorso (Piacenza); l’assistenza scientifica di Sogin finalizzata alla redazione di progetti di valorizzazione industriale delle infrastrutture esistenti. Gli elaborati sviluppati durante il workshop saranno presentati presso il Polo di Piacenza del Politecnico di Milano il prossimo 13 settembre nella giornata conclusiva del corso. Il Workshop si svolge con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Autorità di Bacino del Fiume Po, Coldiretti Piacenza, Confindustria Piacenza, Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Piacenza.

– Foto: ufficio stampa Sogin –

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Don Maurizio Girolami nuovo preside della Facoltà Teologica Triveneto

PADOVA (ITALPRESS) – Don Maurizio Girolami è il nuovo Preside della Facoltà teologica del Triveneto. Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione lo ha nominato per il quadriennio 2024-2028. Il primo settembre don Girolami succede a don Andrea Toniolo, giunto al termine del suo mandato.
A don Andrea Toniolo la Facoltà esprime “un grazie sincero per il
servizio svolto con grande dedizione e competenza in questi anni”.
A don Maurizio Girolami esprime “vivissime congratulazioni e porge l’augurio di un proficuo lavoro a favore della comunità accademica”.
“La Facoltà – afferma don Girolami – vuole partecipare in modo sempre più intenso alla vita delle nostre chiese locali, perchè è per esse che esiste: i progetti di ricerca che in questi anni si sono avviati, e quelli che verranno aperti nel prossimo futuro, vogliono essere un luogo di riflessione sulla vita delle comunità cristiane, perchè si possa pensare la fede con ogni intelligenza possibile, in un continuo dialogo con il tesoro della tradizione e in una inesausta ricerca di sapienza nei molti ambiti in cui si spiega la storia umana. Lo studio della teologia non è un tempo dedicato a una qualche teoria da applicare alla prassi, ma – ben radicati alla fonte della rivelazione e guidati da acuto spirito critico – un imparare modelli e criteri per capire, per discernere e per agire, affinchè ogni generazione possa vivere la gioia del vangelo dando il proprio specifico apporto a creare un mondo più giusto e fraterno”.
La questione didattica “oggi si pone come decisiva – aggiunge – per una buona trasmissione dei contenuti e per la costituzione di relazioni personali intergenerazionali che favoriscano la maturazione umana di tutti. La didattica, infatti, non è una serie di tecniche per apprendere, ma un multiverso fatto di relazioni e contenuti di cui il docente è chiamato a tenere conto, affinchè il suo insegnamento e testimonianza cristiana siano efficaci. Molto dipende dalla preparazione del docente, non solo come cultore della materia che insegna, ma anche del suo modo di porre domande, intercettare bisogni, analizzare il contesto sociale contemporaneo, creare legami tra il vangelo e la vita di oggi. C’è ancora strada da fare, ma il cammino è già iniziato bene, stando al gradimento globale dei nostri studenti”.
Per don Girolami “lo studio della teologia è intrapreso principalmente da persone che vogliono imparare a rendere ragione della fede ricevuta nel battesimo, essendo questo la sorgente di tutta la vita cristiana. Perciò, in generale, è compito specifico della Facoltà far maturare la consapevolezza dei doni ricevuti per metterli a servizio della vita della Chiesa. Le nostre comunità cristiane non potranno diventare polmoni spirituali per la gente del nostro tempo, se non si va oltre all’idea che la vita di fede si risolva nella partecipazione a qualche celebrazione”.
Don Girolami ritiene che sia “compito specifico della Facoltà aiutare i candidati al ministero ordinato a trovare motivazioni solide, robuste, ragionevoli e sensate a un tipo di vita che oggi, da tanti punti di vista, sembra aver perso lucentezza e fascino per molti giovani. L’attenzione al tessuto sociale ed ecclesiale, per l’indole pastorale-pratica della Facoltà, non può farci chiudere gli occhi di fronte a vissuti ministeriali affaticati e privi di slancio. Non certo per mancanza di generosità o di fede da parte dei ministri, ma perchè, essendo il loro ministero scaturito dalla chiesa e per la chiesa, non può essere nutrito che dalla vita della chiesa stessa e cioè dalla vivacità di fede delle comunità cristiane. Invece, troppo frequentemente, un ministro si trova in ampi spazi di solitudine e di marginalità, perchè privato di tutti quegli elementi che costituiscono la comunità. Non si tratta di solitudine affettiva, ma di isolamento pastorale e di disinteresse sociale. La Facoltà, che raccoglie seminaristi e religiosi di diverse diocesi e comunità religiose, crede che nello studio affrontato assieme si possano creare legami di amicizia e di passione apostolica affinchè in ciascuno nasca la voglia di corrispondere al meglio alla vocazione ricevuta”.
-foto ufficio stampa Facoltà Teologica del Triveneto-
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Accumoli, accordo di cooperazione tra il Comune e l’Università di Krems

ROMA (ITALPRESS) – Ad Accumoli è stata istituita nel novembre 2019 la “Scuola di Ricostruzione di Accumoli”. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie alle infrastrutture messe a disposizione dal Comune, che ha fornito una struttura antisismica in legno situata su una collina sovrastante il centro storico distrutto. Le attività della Scuola sono coordinate dall’Università per la formazione continua di Krems (Universitàt fùr Weiterbildung Krems), con la collaborazione di numerosi partner scientifici, tra cui l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Camerino, il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, l’Università di Tecnologia ed Economia di Budapest, l’Università Masaryk di Brno, l’Università Slovacca di Tecnologia di Bratislava e l’Istituto di Meccanica Teorica e Applicata dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca.
Negli ultimi anni, sono stati sviluppati e realizzati numerosi progetti internazionali, molti dei quali sono già stati completati. Questi progetti affrontano una vasta gamma di temi, che vanno dallo sviluppo di metodi e strumenti per la complessa ricostruzione partecipata, alle accademie musicali internazionali come strumento strategico per la ricostruzione, fino all’impiego di robot multisensoriali per interventi post-catastrofe. I progetti futuri includeranno la progettazione di centri storici a emissioni zero, l’uso di ricostruzioni virtuali e interattive a supporto della ricostruzione fisica, e il potenziamento della resilienza delle strutture urbane storiche.
Le intenzioni delineate nel Memorandum d’intesa del 2019 tra il Comune di Accumoli e l’Università per la formazione continua di Krems sono ora consolidate attraverso un accordo di cooperazione. Questo accordo prevede il regolare scambio di esperienze e conoscenze, lo sviluppo, la concezione e l’attuazione di progetti per la ricostruzione olistica delle aree colpite dal terremoto, comprese le loro strutture economiche, sociali e culturali, e la diffusione delle conoscenze acquisite ai soggetti coinvolti nella ricostruzione.
Il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli spiega che “per il territorio di Accumoli è fondamentale acquisire nuove idee a favore della ricostruzione. Lo scambio di esperienze e di attività differenti è utilissimo per la ricostruzione dei nostri territori. Ringrazio l’Università di Kerms, l’assessore regionale alla ricostruzione Manuela Rinaldi e il sindaco Mauro Tolomei per essere parte di questo progetto innovativo che può essere da esempio anche per altre realtà. Anche qui la ricostruzione sta accelerando: abbiamo da poco emanato una nuova ordinanza speciale relativa alla ricostruzione unitaria del centro storico di Accumoli, che prevede l’intervento da parte del pubblico anche nella definizione della ricostruzione privata”.
“Oggi è stato siglato un accordo importante per il futuro della ricostruzione. Accumoli, come tutte le aree del cratere, deve diventare un Borgo funzionale, caratterizzato da avanzate soluzioni architettoniche e ingegneristiche, in grado di donare sicurezza e promuovere uno sviluppo economico rapido. Questo obiettivo è reso possibile grazie a progetti importanti come la collaborazione tra Accumoli e l’Università di Krems. Il processo di ricostruzione che stiamo portando avanti potrebbe diventare un modello per interventi futuri. La rinascita del Centro Italia passa anche attraverso queste fondamentali collaborazioni”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche di Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.
Il sindaco di Accumoli Mauro Tolomei evidenzia che “questo è un accordo di cooperazione che durerà nei prossimi anni ed è un aiuto molto importante per accelerare ancora di più la ripartenza di questi luoghi”.

– foto ufficio stampa Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 –
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Medicina rigenerativa, alla Cattolica nuovo corso di laurea in inglese

ROMA (ITALPRESS) – Si chiama Innovations in Biotechnology applied to regenerative medicine” il nuovo Corso di laurea magistrale interfacoltà della Facoltà di Medicina e chirurgia e della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università Cattolica, interamente in lingua inglese, i cui prossimi test di ammissione si svolgeranno il 5 settembre (scadenza iscrizioni: 26 agosto) e 3 ottobre (iscrizioni dal 27 agosto al 23 settembre). Il nuovo programma formativo, di ampio respiro internazionale, mira ad approfondire la conoscenza delle biotecnologie avanzate nel settore della medicina rigenerativa e dell’ingegneria tissutale, garantendo una formazione scientifica multidisciplinare in grado di coniugare conoscenze teoriche e competenze pratiche, con un elevato livello di aggiornamento scientifico e tecnologico.
“Questo nuovo Corso di laurea preparerà biotecnologi con avanzate conoscenze di medicina rigenerativa utili per migliorare le conoscenze delle patologie da insufficienza d’organo e oncologiche – afferma il Professor Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia – Solo con questi professionisti del futuro i clinici potranno dare risposte agli unmet need, le aree di bisogno ancora insoddisfatte della gran parte delle attuali malattie acute e croniche, verso una reale cura integrale della persona, attraverso la contaminazione di saperi e tecnologie e valutando l’unicità di ogni singolo paziente”.
Il Corso si svolgerà sia presso il Centro di ricerca Eugenia Menni (CREM) di Fondazione Poliambulanza (Brescia) in cui verranno erogate le lezioni frontali e nei laboratori biomedici sia presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università Cattolica di Brescia dove gli iscritti potranno accedere ai laboratori di fisica dei materiali avanzati.
Il laureato magistrale in Innovations in Biotechnology applied to regenerative medicine è una figura professionale altamente specializzata, competitiva a livello internazionale e in grado di operare in molteplici ambiti tra cui laboratori di ricerca e di servizi presso istituzioni pubbliche o private: “La medicina progredisce grazie alla ricerca e la medicina rigenerativa potrà fornire risposte terapeutiche a numerose patologie per cui ad oggi non esiste un trattamento – afferma la professoressa Ornella Parolini, Ordinario di Biologia cellulare e applicata all’Università Cattolica e coordinatrice del Corso di laurea – E’ quindi fondamentale formare giovani biotecnologi con competenze specialistiche che sappiano elaborare approcci terapeutici innovativi. I laureati avranno molteplici opportunità di carriera che spaziano dalla ricerca accademica a ruoli chiave nel mondo aziendale come per esempio nei settori di ricerca e sviluppo, produzione, marketing, affari regolatori e infine nello sviluppo di sperimentazioni cliniche”.

– foto ufficio stampa Università Cattolica –
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