Home Università Pagina 31

Università

Milano-Bicocca cerca talenti, 42 nuove assunzioni a tempo indeterminato

MILANO (ITALPRESS) – L’Università di Milano-Bicocca cerca nuovi talenti, diplomati e laureati, da assumere a tempo indeterminato. Dai profili junior a figure esperte, dalle nuove professioni digitali a quelle più tradizionali, sono 42 le posizioni aperte, consultabili sul sito d’Ateneo. In Bicocca c’è posto per data analyst, programmatori ed esperti di tecnologie cloud in grado di sviluppare e gestire servizi per la comunità accademica e garantirne la sicurezza informatica; bibliotecari, archivisti ed esperti in campo museale per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell’Università con l’obiettivo, tra gli altri, della creazione di un “Museo diffuso Bicocca”; specialisti in ambito comunicazione e organizzazione di eventi che si occuperanno di promuovere l’immagine di Milano-Bicocca sui canali on e offline.
Neolaureati ed esperti in campo giuridico potranno entrare a far parte del team che in Ateneo si occupa, tra le altre materie, di garantire la privacy dei suoi utenti e di prevenzione e sicurezza sul lavoro.
Per chi sogna un lavoro nel mondo della ricerca sono presenti opportunità per figure che si occuperanno di trasferimento tecnologico, divulgazione scientifica e public engagement, valorizzando i risultati della ricerca multidisciplinare e lavorando fianco a fianco con scienziati, imprenditori e protagonisti dell’innovazione.
Come ateneo in continua crescita, Milano-Bicocca necessita anche di figure per la gestione contabile delle unità dipartimentali e per rafforzare il team che si occupa di selezione del personale da impiegare in progetti di ricerca nazionali e internazionali.
Per candidarsi è necessario consultare i bandi di concorso attivi e presentare la domanda di partecipazione online entro le date di scadenza previste dai singoli bandi.
In aggiunta alle 42 posizioni aperte da oggi, dal 21 dicembre sarà possibile presentare la domanda per altri 6 bandi di concorso per altrettanti posti per diplomati e laureati.
A partire dal mese di marzo, le risorse saranno inserite nelle diverse aree e nei dipartimenti di cui si compone l’Ateneo, in un ambiente di lavoro giovane, internazionale, inclusivo, attento alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnologica, in cui mettere in pratica le proprie attitudini e accrescere le competenze.
Milano-Bicocca, oltre al pacchetto retributivo costituito dal trattamento economico fondamentale e accessorio, offre ai dipendenti percorsi di formazione professionale continua, specialistica e trasversale e un ricco pacchetto di iniziative e misure di welfare finalizzate a facilitare l’equilibrio dei tempi vita-lavoro-studio (smartworking, orario flessibile, permessi retribuiti), supportare la genitorialità (nido e scuola infanzia, sportello psicologico dedicato), promuovere la salute, la mobilità sostenibile, le iniziative culturali e sportive per dipendenti e studenti.
Per scoprire tutti i profili e le figure che Milano-Bicocca inserirà nella sua squadra nelle prossime settimane sarà possibile seguire la campagna social attraverso l’hashtag #Bicoccacercate, consultando i canali Facebook, Twitter, Linkedin e Instagram dell’Ateneo.

-foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Università Bicocca, Lavoro agile per benessere e produttività nella Pa

MILANO (ITALPRESS) – Un modello di lavoro agile destinato ad aumentare il benessere e la produttività dei dipendenti nella Pubblica Amministrazione. E’ quanto messo a punto dall’Università di Milano-Bicocca e testato per la prima volta con successo su Arpa Lombardia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Una modalità di organizzazione dell’attività lavorativa che potrà essere replicata in altri enti della Pubblica Amministrazione. Il modello di lavoro agile è stato presentato questa mattina da Cristiano Ghiringhelli e Massimo Miglioretti, professori dell’ateneo milanese, durante il convegno “Lavoro agile come strumento di innovazione nella Pubblica Amministrazione”, alla presenza, tra gli altri, della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, del presidente di Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle P.A.), Antonio Naddeo, e del direttore generale di Arpa Lombardia, Fabio Carella. Il progetto è frutto di una collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca e Arpa Lombardia, nata per rispondere a un’esigenza dell’Agenzia regionale: ripensare, dopo la pandemia, il modello tradizionale dell’organizzazione del lavoro. Non solo per mettere ordine alle modalità lavorative già adottate durante l’emergenza, ma soprattutto per puntare a una nuova visione dell’organizzazione del lavoro flessibile nell’uso dei tempi e degli spazi, finalizzata al raggiungimento di obiettivi prefissati. Punto di partenza è stato un audit interno avviato da Arpa Lombardia già nella primavera del 2020, per verificare gli effetti del lavoro agile durante la pandemia sull’organizzazione del lavoro, sulla produttività, sulle persone: informazioni utili alla valutazione di possibili scenari di lavoro agile quando si sarebbe ritornati in regime ordinario. Partendo dai risultati dell’audit, Ghiringhelli e Miglioretti hanno dapprima approfondito l’analisi delle attività di Arpa e del contesto interno, nonchè la valutazione delle condizioni abilitanti al lavoro agile, arrivando a mappare lo “Stato di salute dell’Amministrazione”. Quindi, grazie alla metodologia della ricerca-azione, i due professori di Milano-Bicocca hanno coordinato una task force composta da dirigenti e responsabili di più aree organizzative dell’Agenzia e da ricercatori dell’Ateneo, per definire il Pola, il Piano organizzativo del lavoro agile, valorizzando le esperienze e soluzioni di organizzazione del lavoro messe in atto durante il periodo pandemico. Il modello così definito, è stato testato in una fase di sperimentazione guidata, che ha coinvolto 200 dipendenti, che sono stati suddivisi in tre Cluster così da collaudare la coerenza e l’efficacia del modello di lavoro agile rispetto alle specificità delle diverse unità organizzative, in termini di spazi, tempi e prestazioni. La task force guidata dai due docenti di Milano- Bicocca ha avviato 24 “cantieri di lavoro agile”, costantemente monitorati e supportati attraverso raccolte di dati quantitativi e qualitativi, incontri periodici di valutazione in itinere sull’andamento della sperimentazione, offerta di strumenti e metodologie operative e iniziative di comunicazione e formazione per rispondere ai fabbisogni emergenti dalla pratica in corso. In particolare, il personale coinvolto è stato invitato prima a incontri di presentazione della sperimentazione, poi a compilare un questionario sulle condizioni abilitanti il lavoro agile e infine a tenere un diario riguardo all’organizzazione di alcune giornate lavorative. I Responsabili di Unità Organizzativa e i direttori sono stati invece coinvolti in alcuni incontri per monitorare l’andamento della sperimentazione, ma soprattutto i sistemi di gestione e monitoraggio delle attività svolte e delle modalità di coordinamento adottate per gestire al meglio le situazioni di lavoro ibride, con personale in presenza e da remoto, tipiche del lavoro agile. Al termine della prima fase sperimentale, Ghiringhelli e Miglioretti hanno raccolto dati sul lavoro per obiettivi: programmazione e condivisione con i responsabili e il gruppo di lavoro, assegnazione di attività e obiettivi; sul supporto organizzativo al cambiamento; sugli spazi e strumenti di lavoro. I risultati hanno restituito un quadro complessivo, che si è rivelato positivo e di grande coinvolgimento del personale. Il diario somministrato ha permesso di fotografare le modalità di implementazione del lavoro agile nella settimana, la percezione della produttività, del benessere e le condizioni lavorative ad esse collegate. Infine, il modello di lavoro agile è entrato nella fase di sviluppo intermedio, coinvolgendo l’intera Arpa Lombardia, con adesione volontaria da parte dei dipendenti. L’adesione al lavoro agile è stata ampia e significativa, con 694 dipendenti (il 73,4 per cento del totale degli addetti di Arpa Lombardia) e complessivamente omogenea tra le diverse unità organizzative. L’ateneo continua a garantire il supporto e il monitoraggio come nella prima fase. “L’implementazione del lavoro agile è un processo complesso perchè richiede una revisione a 360° dei processi di lavoro in ottica di revisione delle modalità manageriali di gestione dei ruoli e degli obiettivi e degli spazi e dei tempi di lavoro – dichiarano Cristiano Ghiringhelli e Massimo Miglioretti, professori dell’Università di Milano-Bicocca -. Arpa Lombardia è stato un contesto particolarmente favorevole alla sperimentazione, che ha permesso di adottare un approccio al cambiamento in grado di valorizzare l’apporto dei diversi attori organizzativi, da quelli dirigenziali e di coordinamento a quelli operativi. L’esperienza sviluppata in Arpa conferma gli ampi spazi di innovazione sostenibile realizzabile nella Pubblica Amministrazione, considerando contemporaneamente obiettivi di performance e attenzione al benessere delle persone. Quanto fatto in Arpa, con i dovuti adattamenti, identifica certamente un metodo utile per qualsiasi Pubblica Amministrazione che voglia sviluppare il proprio modello di Lavoro Agile”. “Abbiamo fin da subito puntato a prendere sul serio lo strumento del lavoro agile, nei fatti impostoci dalla condizione pandemica, cercando di sfruttarne fino in fondo le potenzialità – spiega il direttore generale di Arpa Lombarda, Fabio Carella -. Ciò ha determinato l’avvio di un ragionato processo di riorganizzazione del lavoro inserito in un più complessivo progetto di miglioramento organizzativo dell’ente che si sta pienamente realizzando per la concomitanza di diversi fattori, fra i quali rivestono particolare importanza il forte coinvolgimento dei lavoratori dell’Agenzia, storicamente abituati a lavorare per obiettivi, ed il consolidato livello organizzativo dell’ente, in particolare sul fronte informatico. I principali indicatori di risultato delle attività di Arpa Lombardia dimostrano peraltro che il lavoro agile ha consentito di mantenere, in questi anni, un trend positivo di performance dell’ente”.(ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Università Bicocca

Università, Bernini “Incrementiamo borse di studio e platea beneficiari”

ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo del Pnrr in tema di diritto allo studio è ambizioso, ma noi stiamo già andando oltre il piano, con un programma ancora più sfidante. In legge di bilancio incrementiamo di altri 500 milioni di euro per il biennio 2024-2025 il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio. Si tratta di un tassello fondamentale per realizzare quell’uguaglianza sostanziale che è guida e ispirazione del Ministero e di tutto il Governo”. E’ quanto spiega il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in riferimento alla interpellanza urgente discussa alla Camera del Deputati sui temi del diritto allo studio.
Quanto al Pnrr, come si chiarisce in risposta all’interpellanza, il ministero sta puntando ad un incremento di oltre 700 euro a borsa di studio, ma anche ad un ampliamento della platea degli studenti beneficiari. In forza dei 500 milioni previsti dal Piano, almeno 300 mila studenti avranno una borsa di studio per accedere all’università entro l’ultimo trimestre del 2023, una platea che si arricchirà ulteriormente nell’ultimo trimestre del 2024 di ulteriori 36mila borsisti.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

Al via dal 12 dicembre gli Open Days dell’Università di Milano-Bicocca

0

MILANO (ITALPRESS) – Informarsi per arrivare preparati al momento della scelta del proprio percorso di studi. L’Università di Milano-Bicocca apre le porte alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori che stanno per decidere a quale corso di laurea iscriversi: dal 12 al 17 dicembre sono in programma gli Open Days con presentazioni dei corsi di laurea, laboratori ed incontri per scoprire l’offerta formativa e i servizi dell’Ateneo, ma anche per acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle proprie aspirazioni attraverso la Life Design Psy-Lab, la Consulenza Pedagogica, i Lab’ò e altre attività artistico/espressive. La possibilità di conoscere da vicino Milano-Bicocca non è rivolta solo alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori, ma anche alle loro famiglie. Durante gli Open Days, saranno infatti presentati i nuovi servizi di Consulenza Psicologica e Pedagogica per i genitori. Alle iniziative si può partecipare in presenza, previa iscrizione obbligatoria e fino ad esaurimento dei posti, o seguendo in streaming. Gli Open Days rientrano in un più ampio piano di attività che Milano-Bicocca garantisce durante tutto l’Anno accademico per l’orientamento di quanti sono chiamati a scegliere l’ateneo a cui iscriversi. Per le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori sono numerose le occasioni di confronto con un’università multidisciplinare come Milano-Bicocca, che forma professionisti nel campo economico-statistico, giuridico, scientifico, medico, sociologico, psicologico e delle scienze della formazione. Tra queste rientrano i Walking Tour, durante i quali si possono scoprire i principali luoghi di interesse all’interno del campus, accompagnati dalle studentesse e dagli studenti dell’Ateneo, e la “Primavera in Bicocca: prova il tuo futuro” per vivere alcuni giorni da matricole. Le attività di orientamento, inoltre, consentono di avere un quadro completo delle prospettive che l’Ateneo apre attraverso il suo lavoro in stretta sinergia con il sistema produttivo territoriale e la possibilità di partecipare a programmi di studio e di ricerca all’estero. L’Università di Milano-Bicocca offre anche a chi è già iscritto una vasta gamma di servizi di orientamento gratuiti come, ad esempio, il tutorato matricole, il servizio B.Inclusion per il supporto degli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche il nuovo servizio di Consulenza Didattica che aiuta ad adottare un metodo di studio adeguato per affrontare lo studio universitario. Accanto ai servizi nel corso di tutto l’anno accademico sono previste iniziative di orientamento pensate sia per i diplomandi che per chi già frequenta un corso di studio di Milano-Bicocca. Tra le novità di quest’anno, il Laboratorio di Teatro-Scienza riservato agli iscritti degli ultimi tre anni di studio delle scuole superiori: i ragazzi, divisi in gruppi e guidati da un ricercatore o un professore della Scuola di Scienze dell’Ateneo, potranno approfondire un concetto scientifico di proprio interesse e rielaborarlo per comunicarlo attraverso una performance teatrale. “L’attività di orientamento, rivolta alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori che a chi è già iscritto al nostro Ateneo, è fondamentale per dar vita ad una comunità universitaria davvero inclusiva, nella quale ciascuno possa coltivare le proprie ambizioni ed esprimere al meglio i propri talenti. La combinazione di attività classiche con altre di tipo innovativo ci aiuta a coinvolgere davvero tutti”, afferma la rettrice Giovanna Iannantuoni. “L’Orientamento è una cosa seria e la Bicocca – spiega Maria Grazia Riva, Pro-Rettrice per l’Orientamento – ha costruito molte opportunità per offrire una vasta gamma di servizi e iniziative rivolte ai giovani e alle giovani, assumendosi pienamente il compito istituzionale di valorizzare le loro potenzialità, risorse, sogni ma anche ascoltando le incertezze e le fragilità per aiutarli a superarle. A questo obiettivo rispondono anche i nuovi percorsi di orientamento organizzati dagli atenei nell’ambito del decreto nazionale Pnrr”.(ITALPRESS).

Photo Credis: Ufficio Stampa Università Bicocca

Cattolica, a Bruxelles lezione-spettacolo sui muri della storia

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – L’Università Cattolica del Sacro Cuore, in Collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Belgio e l’Istituto Italiano di Cultura, ha proposto una lezione-spettacolo sui Muri della Storia dal titolo “Storie di Umanità Divisa: dalla Muraglia cinese a Banksy”. L’evento si è tenuto presso il Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles.
La lezione-spettacolo è un format originale di History Telling ideato da Paolo Colombo, Professore Ordinario di Istituzioni politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore dove insegna anche Storia contemporanea. L’idea centrale è quella di insegnare e trasmettere il sapere storico anche fuori dall’accademia con modalità narrative innovative, attraverso una contaminazione della narrazione orale con la musica, i video, i disegni e altre forme artistiche. L’obiettivo finale è sfidare il clichè secondo cui “la storia è noiosa”, coinvolgendo anche emotivamente un pubblico ampio, senza mai sacrificare il rigore scientifico. Negli ultimi 15 anni, molte lezioni-spettacolo su diversi avvenimenti storici, da John Kennedy e i miti americani alla distruzione di Varsavia nel 1944, dalla Romania di Ceausescu al rapimento Moro e gli anni del terrorismo in Italia, sono state portate con grande successo in famosi teatri e festival italiani.
“Storie di Umanità Divisa: dalla Muraglia cinese a Banksy” è una lezione-spettacolo scritta e presentata da Paolo Colombo con la partecipazione di Michele Tranquillini e i suoi disegni dal vivo.
Attraverso le parole di Paolo Colombo e nella magia dei disegni di Michele Tranquillini è possibile vedere muri che crescono e che cadono, ascoltare le storie di coloro che vivono alla loro ombra, distinguere i segni e i di-segni che li ricoprono, capirne il senso e talvolta l’assurdità: dal Vallo di Adriano alla Muraglia cinese, dal Muro di Berlino alle pareti dei luoghi sacri di Gerusalemme. Perchè la storia umana, fin dall’antichità, è in realtà costellata da muri.
“L’Università svolge la propria funzione costruendo competenze, conoscenze, capitale umano – afferma il rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, a margine dell’evento -. Questo capitale che viene disseminato nella società, in questo caso in particolare nelle istituzioni europee, è prezioso ed è anche simbolo del lavoro che un ateneo riesce a svolgere. Incontrare i laureati significa recuperare il lavoro che è stato fatto nelle nostre sedi e anche potersi giovare delle conoscenze ulteriori che loro hanno sviluppato e dei consigli che possono darci e delle capacità che possono trasmetterci per fare al meglio il nostro lavoro a beneficio di coloro che sono oggi studenti dopo che i nostri laureati lo sono stati in precedenza”.
“Nella missione istituzionale c’è anche la promozione dell’eccellenza anche universitaria. La comunità folta di ex alunni presente in città con questo evento ha la possibilità di incontrare il suo ateneo. E’ un bel modo di congiungere questi due elementi”, spiega Allegra Iafrate, responsabile dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles.

– foto ufficio stampa Università Cattolica –

(ITALPRESS).

Mattarella “Modello sociale europeo debitore verso atenei”

MILANO (ITALPRESS) – “L’Università Bocconi ha accompagnato in stretta interazione sociale, economica, la trasformazione della città di Milano, offrendo un accumulo di saperi e di sperimentazione dell’innovazione di grande valore, confermando come le Università sappiano essere fondamenta e motore di sviluppo”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all’evento “La Bocconi, l’Italia e l’Europa” all’ateneo di Milano.
“Su questa base si comprende l’importanza di quanto abbiamo ascoltato, stamane, dai relatori. I loro interventi confermano quanto il modello sociale europeo sia debitore al mondo delle Università e, per quanto oggi ci riguarda, alla Bocconi che ha saputo coniugare, in modo mirabile, formazione e innovazione; con una selezione e valorizzazione delle eccellenze, accompagnato da un impegno per l’ampliamento e la diffusione della conoscenza – ha sottolineato il capo dello Stato – Di questo siamo riconoscenti alla Bocconi e a chi ne ha accompagnato e guidato i passi e i progressi”.
-foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

Disabilità, da Fondazione Intesa Sanpaolo bando per borse di studio

TORINO (ITALPRESS) – La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, in occasione della Giornata delle persone con disabilità del prossimo 3 dicembre, ha istituito dieci borse di studio per tesi di laurea magistrale di ricerca sperimentale per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità, in particolare se correlate al lavoro, all’inserimento lavorativo, alla digitalizzazione come strumento compensativo, discusse negli anni accademici 2020/2021 o 2021/2022 o in discussione entro il 31 gennaio 2023, data di scadenza del bando (www.fondazioneintesasanpaoloonlus.org). Saranno presi in considerazione studi metodologici e applicativi sul tema della disabilità nei diversi domini della conoscenza tra cui medicina, scienze sociali, scienze umane, ingegneria, architettura, informatica.
L’apertura del bando è stata annunciata in occasione della consegna delle borse di studio in discipline umanistiche che da sei anni la Fondazione eroga a progetti di studenti meritevoli. Questa edizione, che ha confermato l’ammontare complessivo di 375 mila euro, ha premiato progetti delle università di Genova, Molise, Perugia, Pisa e Venezia. Le borse di studio prevedono percorsi di ricerca della durata di tre anni finalizzati a valorizzare e promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale italiano, con particolare attenzione ai temi di grande attualità quali l’inclusione, la formazione e la comunicazione.
L’incontro è stato anche l’occasione per un bilancio dell’attività della Fondazione che a quindici anni dalla nascita ha deliberato 29 milioni di euro a favore di persone Intesa Sanpaolo in condizione di difficoltà, borse di studio universitario per giovani meritevoli, sostegno ad enti e progetti dedicati alla solidarietà verso le persone bisognose sostegno a progetti di solidarietà e a favore di mense e dormitori sociali. Di questi, oltre 9 milioni di euro sono stati erogati per il diritto allo studio e per l’alta formazione beneficiando oltre 3.300 studenti meritevoli a basso ISEE in più di 100 iniziative in collaborazione con oltre 40 atenei italiani.
‘La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nata nel 2008, è uno dei pilastri del sistema integrato di welfare del Gruppo ed è focalizzata sul diritto allo studio e su progetti di solidarietà verso chi si trova in una situazione difficile. Oggi avviamo un nuovo filone di intervento per promuovere presso gli atenei statali studi e ricerche in tema di disabilità – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, Claudio Angelo Graziano -. Nel corso del 2022, all’attività consueta si è aggiunto un intervento specifico per venire incontro alle prime necessità di colleghe e colleghi con figli minori della nostra banca in Ucraina Pravex Bank che hanno dovuto lasciare il Paesè.
Nel corso del 2022 la Fondazione ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per quasi 3 milioni di euro, di cui oltre 700 mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio, quasi 900 mila euro per borse di studio universitarie e dottorato e 1,4 milioni di euro per progetti di solidarietà ed iniziative a favore dei più bisognosi, come mense e dormitori per gli indigenti.
Ecco le Università, i nomi e i progetti vincitori delle borse di studio in discipline umanistiche.

Università degli studi di Genova – Elena Cravet – ESoS-Disparity (Empowering the Soft Skills against the disparity). Progetto per lo sviluppo di interventi volti al contrasto delle conseguenze delle disparità socialì.
Lo svantaggio socioeconomico concorre alle disparità nell’apprendimento e nello sviluppo professionale. Un possibile fattore comune alla base di tali esiti è rappresentato dalle funzioni esecutive, ovvero processi implicati nel controllo cognitivo e del comportamento che, insieme ad altre capacità, costituiscono il fondamento delle soft-skill e possono mitigare gli effetti a lungo termine della disparità ambientali. La vulnerabilità alle condizioni esterne suggerisce una grande plasmabilità di tali processi, che rispondono a interventi mirati. Si propone un progetto di dottorato volto a far acquisire strumenti metodologici e concettuali utili ad elaborare interventi efficaci e sostenibili per migliorare i processi di controllo nella fascia d’età compresa tra il secondo ciclo della scuola primaria e la secondaria di I grado.

Università degli studi del Molise – Giuseppe Prisco – ‘Adolescenti e Social Network: il ruolo dell’Intelligenza Artificiale per il benessere mentalè.
Oggi i social network sono ampiamente utilizzati non solo per condividere contenuti con altri utenti, ma anche per aiutare le persone ad ottenere un supporto sociale dalle loro reti online. Ciò nonostante, se consideriamo l’utilizzo di queste nuove tecnologie da parte degli adolescenti, scopriamo come le false notizie possono rappresentare uno dei principali pericoli per il benessere e lo stato mentale degli adolescenti. Ma non solo false notizie: il fenomeno del bullismo imperversa oggi ancora di più sui social con la diffusione di contenuti multimediali che diventano immediatamente virali, esponendo la vittima del bullismo alla gogna mediatica. In questo progetto proponiamo un metodo automatico, combinando tecniche di metodi formali e di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di discriminare le disinformazioni ed i contenuti violenti e di aiutare a migliorare il benessere degli adolescenti, soprattutto quello psichico.

Università degli studi di Perugia – Selena Mariano – ‘Lo stigma dell’esser donna: vittimizzazione secondaria e discriminazione delle vittime di violenza di generè.
Rispetto all’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, uno degli aspetti più trascurati è tutela del loro diritto ad avere giustizia. Nel caso delle donne, tale discriminazione emerge dal fenomeno della vittimizzazione secondaria nei processi per stupro. La ricerca, di impostazione sociologica, intende concentrarsi sugli aspetti linguistici e interazionali dei dibattimenti processuali focalizzandosi in particolare su come assunti culturali, spesso sessisti se non veri e propri stereotipi patriarcali, emergano a livello comunicativo nel processo e influenzino i ragionamenti dei giudici, determinando almeno tre criticità: la mancata tutela dei diritti delle vittime; la reticenza di queste ultime a denunciare e, quindi, la bassa condanna dei perpetuatori; e, infine, lo stigma dell’essere vittima.

Università degli studi di Pisa – Elena Diana – ‘In un mondo che… L’interdisciplinarità dell’Outdoor Education attraverso l’uso dell’Augmented Reality: effetti di un ambiente virtuale su alunni e insegnantì.
Progettare in maniera interdisciplinare significa muoversi in modo operativo, promuovendo scambi concettuali e
metodologici, ciò qualifica bene l’Outdoor Education con i suoi processi di learning by doing e la sua flessibilità nel non doversi porre degli obiettivi a priori che possono invece essere definiti a seconda delle esigenze e dei bisogni di ogni contesto educativo. Interdisciplinarità dell’Outdoor Education fa da rete ad un altro elemento fondamentale: l’inclusione. Interdisciplinarità ed inclusione vanno di pari passo, dando la possibilità di lavorare insieme e lavorare tutti, alunni ed insegnanti. Infatti, è importante nella progettazione educativa e didattica pensare a un curricolo inclusivo, non dimenticando il diritto per i bambini con Bisogni Educativi Speciali ad avere un mirato intervento in grado di trovare soluzioni e connessioni tra necessità, potenzialità e opportunità.

Università degli studi di Venezia – Francesco Cositore – ‘Filologia della ‘bufalà: genesi, forme e trasmissione delle false notizie in Italià.
Ai giorni d’oggi si parla molto di disinformazione e misinformazione, fenomeni capaci di orientare l’opinione pubblica su questioni cruciali, dalla pandemia ai conflitti armati. Sono fenomeni antichi, che in forme diverse hanno attraversato la storia italiana ed europea, dalla Donazione di Costantino ‘smentità dall’umanista Lorenzo Valla alle false notizie della Prima guerra mondiale studiate da Marc Bloch. Malgrado le epoche e i contesti differenti, le fake news presentano costanti intrinseche (strategie linguistiche della contraffazione, generi testuali e paraletterari ricorrenti) ed estrinseche (dinamiche della propagazione e ricezione, rapporto con il potere), che si prestano a essere indagate con gli strumenti della filologia, della linguistica e della critica storico-letteraria.

– foto ufficio stampa Fondazione Intesa Sanpaolo –

(ITALPRESS).

Scienze alimentari, ad Alba il master universitario Michele Ferrero

ALBA (CUNEO) (ITALPRESS) – “Stiamo vivendo un passaggio cruciale anche nei sistemi alimentari. Covid, conflitti internazionali e cambiamenti climatici hanno lanciato nuove sfide ai sistemi agricoli e alimentari”. Così Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, ha introdotto la sua Lectio Magistralis tenuta all’inaugurazione della nona edizione del master universitario di II livello in “Innovazione nelle scienze e tecnologie alimentari” dedicato a Michele Ferrero.
Il Master è promosso e coordinato dall’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza e l’università di Monaco di Baviera, ed è finanziato dalla Fondazione Ferrero.
Alla cerimonia di inaugurazione, presso la Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba, sono intervenuti anche rappresentati della Ferrero, l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente a Ginevra presso le Organizzazioni Internazionali, Alex Assanvo, Segretario Esecutivo della Cote d’Ivoire Ghana Cocoa Initiative e Koffi Adjoumani, Vice Rappresentante Permanente dell’Ambasciatore della Costa d’Avorio.
La fame nel mondo è in crescita continua. Ne soffrono 800milioni di persone. In tre anni il numero è cresciuto di 150milioni. Bisogna intervenire in tempi rapidi.
“Bisogna lavorare di più nel multilateralismo” ha dichiarato Martina. “I governi devono collaborare di più, bisogna costruire a livello territoriale azioni che aiutino gli agricoltori a produrre meglio consumando meno e ad avere redditi più alti perchè spesso e volentieri non ce la fanno. Ma dobbiamo anche investire per una tecnologia democratica. L’innovazione tecnologica può sostenere la trasformazione. Per i sistemi agricoli alimentari l’innovazione può essere un’opportunità per produrre meglio. Ma deve essere messa a disposizione di tutti”.
Al Master, che durerà un anno accademico, avranno accesso 11 partecipanti. Per favorire l’empowerment economico e sociale e la crescita dell’imprenditorialità in Africa, un posto è stato riservato a un candidato straniero con cittadinanza africana.
Saranno interamente sovvenzionate dalla Fondazione Ferrero sia la quota di iscrizione che le borse di studio per agevolare la frequenza, con un contributo rivolto agli studenti ammessi.
L’edizione del Master 2022-2023 si concentrerà sui “Nuovi indicatori di qualità per il sistema alimentare del terzo millennio”. Un approccio multidisciplinare e una prospettiva internazionale caratterizzeranno le attività didattiche, con l’obiettivo di sviluppare ed innovare la cultura scientifica nel campo della nutrizione e delle tecnologie alimentari, materie strettamente connesse in una visione di food science integrata.
Il Master, interdipartimentale e interuniversitario, si propone di fornire, agli studenti con laurea magistrale e adeguata formazione in settori scientifici diversi, una preparazione di carattere interdisciplinare nel campo delle scienze e delle tecnologie dell’alimentazione umana, che consenta loro di utilizzare le competenze acquisite per gestire, con un approccio internazionale ed innovativo, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari, con particolare attenzione alla qualità del prodotto e del processo.
“La formazione è fondamentale” – ha aggiunto il vicedirettore generale della Fao – “Il capitale umano è decisivo. Non c’è svolta tecnologica e non c’è sostenibilità senza formazione e conoscenza. Il sapere è decisivo”.
-foto ufficio stampa Ferrero-
(ITALPRESS).