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Alla Sapienza una nuova sala studio dedicata a Marta Russo

ROMA (ITALPRESS) – Una nuova sala per lo studio e le attività delle studentesse e degli studenti, uno spazio ristrutturato, sottratto a un passato di utilizzi non a beneficio di tutta la comunità universitaria: è stato inaugurato all’edificio di Farmacologia, Farmacia e Medicina della Sapienza di Roma lo Spazio studio Marta Russo, intitolato alla studentessa di giurisprudenza che a soli 22 anni perse tragicamente la vita il 9 maggio 1997. Nella Giornata internazionale degli studenti, la Sapienza ha celebrato il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi, restituendo alla comunità studentesca un nuovo spazio studio, realizzato secondo lo stesso modello architettonico già applicato nella riqualificazione del primo grande spazio studio di Ateneo, situato al piano terra dell’Edificio di Chimica, inaugurato il 17 ottobre.
“Questa inaugurazione rientra nelle attività di riqualificazione e restituzione degli spazi che stiamo portando avanti in favore delle nostre studentesse e dei nostri studenti – ha commentato la Rettrice Antonella Polimeni – vogliamo valorizzare chi vive il nostro Ateneo nel rispetto delle norme. L’intitolazione a Marta Russo, in occasione di una giornata così significativa, vuole esprimere il rispetto e la vicinanza della nostra intera comunità nei confronti di una studentessa che ne ha fatto parte, di cui coltiviamo, con rispetto e dolore, la memoria”.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari di Marta Russo, la rettrice Antonella Polimeni, il prorettore vicario Giuseppe Ciccarone, la direttrice generale Simonetta Ranalli, il preside della Facoltà di Giurisprudenza Oliviero Diliberto, il prorettore alla Quarta missione e ai rapporti con la Comunità studentesca Fabio Lucidi e i neoeletti rappresentanti degli studenti.
Lo Spazio studio Marta Russo sarà dotato di dispositivi digitali grazie ai fondi del “Progetto welfare studentesco universitario”, messi a disposizione dalla Regione Lazio attraverso l’Ente regionale per il diritto allo studio, Lazio DiSCo. La sala sarà accessibile a tutta la comunità studentesca.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Università, Versace “Educazione e inclusione chiavi per il futuro”

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“Come atleta paralimpica e come vicepresidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport del Senato sono stata particolarmente felice di accogliere l’invito del rettore, Angelo Tagliabue, alla cerimonia, finalmente dal vivo dopo due anni di stop dovuti alla pandemia e alla presenza del presidente Mattarella, dell’anno accademico dell’Università dell’Insubria, un fiore all’occhiello per Varese e la Lombardia, un ateneo giovane che il prossimo luglio 2023 festeggia i suoi 25 anni, ma che già può contare su un record di studenti provenienti da oltre 40 nazioni diverse, a dimostrazione di un’autentica vocazione europea e internazionale; un ateneo che ha continuato in questi anni ad investire nella formazione e nella valorizzazione dei talenti, che segue i propri studenti fino al loro inserimento del mondo del lavoro ed è sempre rimasto al passo delle nuove sfide, a partire dalla digitalizzazione”. Lo ha detto la senatrice di Azione-Italia Viva, Giusy Versace, a margine delle cerimonie di inaugurazione dell’Anno Accademico all’Università dell’Insubria e del Palaghiaccio, a Varese. “Rispetto a tutto questo, non è un caso che il presidente Mattarella abbia voluto ricordare le tante persone di spessore e lungimiranti che dopo i due conflitti mondiali parlarono di inclusione europea, affermando che ‘ottimista non è chi ignora le difficoltà, ma chi riconoscendole non perde la speranza’. Sono parole – ha aggiunto – che, da atleta paralimpica prima che da rappresentante delle istituzioni, mi hanno commossa e che condivido pienamente. Parole espresse molti decenni fa e che sono tutt’ora attualissime. Nessuno, oggi in Europa, può affrontare sfide tanto grandi da solo: dalle pandemie, ai fenomeni migratori, il lascito dei nostri padri fondatori è che proprio l’Unione fa la forza, ma serve un lavoro sinergico e costante. La scuola e l’università, così come lo sport, hanno un ruolo fondamentale e questi concetti sono stati ripresi e approfonditi anche al Palaghiaccio, inaugurato oggi dal nostro presidente Mattarella e dove la presenza di numerosi atleti olimpici e paralimpici capitanati dalla splendida Carolina Kostner, campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio, amica e atleta delle Fiamme Azzurre, ha regalato un finale emozionante a tutti noi. Non posso dunque che fare eco con convinzione alle parole del presidente della Repubblica e rinnovare il mio massimo impegno, in prima persona, per tradurle in azioni concrete volte a trasformare il nostro in un mondo più gentile e inclusivo”, ha concluso Versace.
(ITALPRESS).
-foto segreteria Giusy Versace-

Varese, Mattarella inaugura l’anno accademico dell’Università Insubria

VARESE (ITALPRESS) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato accolto con un lungo applauso dai docenti togati, da una rappresentanza degli studenti sul palco e in sala e dai tanti ospiti presenti. Tra le istituzioni che lo hanno accolto, il governatore Attilio Fontana, i sindaci, i prefetti, i senatori e i deputati di Varese e Como. All’ingresso del Presidente grande emozione per l’Inno di Mameli cantato dal Chorus Insubriae diretto dal maestro Andrea Gottardello, al pianoforte il maestro Corrado Greco, voce solista il soprano Francesca Lombardi Mazzulli. Il Presidente della Repubblica ha seguito con attenzione la cerimonia e tutti gli interventi e al termine ha preso la parola per un discorso in cui ha fatto riferimento a quanto aveva ascoltato, alla bravura del coro, dei maestri e del soprano, alle parole del rettore, del ministro, della lectio, della rappresentante degli studenti e del personale tecnico amministrativo: ha citato ognuno di loro con parole di apprezzamento. “Grazie per essere qui e grazie per essere il nostro Presidente”: la sintesi dell’emozione e della riconoscenza di tutta la comunità dell’Università dell’Insubria nelle parole del Rettore Angelo Tagliabue, al termine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, questa mattina nell’Aula Magna di Varese. Il Capo dello Stato Mattarella ha parlato, in particolare, di integrazione: “L’integrazione va costruita continuamente, giorno per giorno, non soltanto perchè ora incompleta, ma perchè mutano le condizioni e quindi gli oggetti da condurre all’integrazione. Occorre continuare malgrado ogni tanto affiorino illusioni di ritorni indietro, illusioni di tornare a un tempo che non c’è più di fronte alle sfide che oggi abbiamo in Europa e in ogni parte del mondo”. “Queste sfide – ha detto ancora il Presidente – nessun paese è in grado di affrontarle da solo, neppure il più forte economicamente, militarmente e politicamente. Questo è il grande lascito che la generazione dei padri fondatori ci ha consegnato e che è nostro dovere integrare, attuare, costruire giorno per giorno in questo nostro tempo. E per questo è fondamentale il ruolo delle università”. Rivolto agli studenti, con semplicità e uno sguardo benevolo, il pensiero finale del Presidente Mattarella: “I giovani avvertono di essere cittadini italiani ed europei insieme. La condizione che Schengen ed Erasmus garantiscono ai giovani era inimmaginabile: ma questa è l’Europa, che dopo essere stata per secoli un teatro di guerre fratricide è diventata un continente di sviluppo, di progresso e di pace, che deve continuare a trasmettere pace anche in un momento segnato dalla guerra. Questo è il nostro compito. Sono importanti gli atenei perchè questo compito è affidato ai giovani. Non a caso il compito degli atenei è di occuparsi del futuro dei giovani. Auguri e buon anno accademico”. Il Rettore Angelo Tagliabue, nel suo discorso, ha raccontato l’Ateneo, il suo passato e le sue sfide: “Oggi entriamo nel 25esimo anno di vita dell’Università dell’Insubria, e ci entriamo consapevoli che per rimanere ai vertici occorre investire in professionalità amministrative e accademiche che possano arricchire le attuali competenze e migliorare sempre più la qualità dei servizi agli studenti a costi sostenibili. Entriamo nel 25esimo anno con lo slancio e la passione di sempre, per crescere e realizzare i nostri obiettivi”. Dopo il rettore, ha parlato il Ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, che ha sottolineato il ruolo fondamentale che gli Atenei, e quello dell’Insubria in particolare, hanno svolto e svolgeranno per trasmettere i migliori valori europei: “Varese è una città che ha una vocazione europea non solo per la sua posizione geografica, al centro dei flussi economici e culturali dell’Italia con l’estero. E’ un luogo di commistione, di scambio. Ed è dallo scambio che nasce il confronto. Per sostenere voi giovani, per rendere l’Italia più attrattiva a livello internazionale dobbiamo dare sempre più forza e sempre più valore e valori al sistema dell’università e della ricerca”. La lectio magistralis di Vincenzo Salvatore, professore ordinario di Diritto dell’Unione Europea, è stata dedicata al tema “Dall’Europa del diritto all’Europa dei diritti”. Altri due interventi hanno completato il programma: quello di Margherita Crespi, rappresentante degli studenti nel Senato accademico, e quello di Cecilia Pellicanò per il personale tecnico-amministrativo. Tutti i relatori e i musicisti hanno ricevuto il plauso del Presidente Mattarella, che ha voluto stringere la mano al Maestro Andrea Gottardello e al soprano Francesca Lombardi Mazzulli. In toga in Aula Magna una rappresentanza del corpo accademico: il prorettore Stefano Serra Capizzano, i direttori dei sette Dipartimenti dell’Ateneo Mauro Ferrari, Luigina Guasti, Umberto Piarulli, Maria Pierro, Francesca Ruggeri, Nicoletta Sabadini, Luigi Valdatta e il presidente della Scuola di Medicina Alberto Passi, oltre alla squadra dei delegati del Rettore. In toga anche gli ex rettori dell’Ateneo Renzo Dionigi e Alberto Coen Porisini, e molti rettori e prorettori in rappresentanza delle università non solo lombarde. Cerimoniere il professor Fabio Angeli, presidente del Corso di laurea in Infermieristica, autore dello studio più recente sulle varianti del Covid. Come omaggio istituzionale dell’Insubria, il presidente Mattarella ha ricevuto una scultura unica, creata per l’occasione e donata dall’autore, il maestro Marcello Morandini, artista di fama internazionale che opera a Varese anche attraverso la Fondazione a lui intitolata. Nel corso della cerimonia è anche stato annunciato il vincitore della seconda edizione del premio per la matematica Riemann Prize assegnato dalla Rism, la Riemann International School of Mathematics dell’Ateneo, presente in sala: Luigi Ambrosio, dal 2019 direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa. La cerimonia si è conclusa con il Gaudeaumus Igitur: il Rettore Angelo Tagliabue ha seguito la visita del Presidente Mattarella al Palaghiaccio di Varese.(ITALPRESS).

Photo Credits: Ufficio Stampa Università Insubria

Università di Palermo, Ersu e Parco del Sole insieme contro dispersione scolastica

PALERMO (ITALPRESS) – Il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, il presidente dell’Ersu, Giuseppe Di Miceli, ed il presidente dell’associazione Parco del Sole, Massimo Messina, hanno siglato un accordo per promuovere e favorire la scolarizzazione e il recupero scolastico di ragazze e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado del quartiere Albergheria, nel capoluogo siciliano.
Il protocollo d’intesa, si legge in una nota, prevede una fattiva collaborazione delle istituzioni al fine di ridurre la dispersione scolastica del quartiere e offrire ai giovani che hanno voglia di studiare, ma che sarebbero impossibilitati a motivo del disagio socioeconomico e culturale in cui versano le famiglie, la possibilità di studiare e di affrontare gli studi scolastici e universitari con maggiore consapevolezza e competenza.
La collaborazione prevede inoltre, sottolinea la nota, il coinvolgimento di volontari provenienti dall’area degli studenti universitari ospiti della Residenza Universitaria “San Saverio”, ai quali saranno riconosciuti per tale attività dei crediti formativi per lo svolgimento del tirocinio.
“L’istruzione è un pilastro indispensabile su cui fondare lo sviluppo sociale ed economico del territorio – dichiara il rettore Massimo Midiri – Promuovere la formazione anche come strumento di riscatto sociale ed umano è una missione per l’Università di Palermo, sia per contribuire attivamente alla crescita della città e dei suoi quartieri, sia per garantire un futuro qualificato ai nostri giovani. L’incontro fra gli studenti universitari e i ragazzi del quartiere Albergheria, seguiti dai volontari da tempo impegnati sul progetto, è un percorso che offre opportunità di crescita per tutti i protagonisti”.
“Vogliamo contribuire alla creazione di un nuovo rapporto con il territorio – sottolinea il presidente dell’Ersu Palermo, Giuseppe Di Miceli – attraverso percorsi innovativi , azioni che possano incidere concretamente sul cambiamento passando dalla crescita del contesto cui potere dare un contributo. Educazione e cultura seminate e coltivate con il giusto sostegno possono rappresentare una buona pratica per un futuro migliore per tutti”.
“E’ con viva soddisfazione e senso di gratitudine – dichiara Padre Cosimo Scordato, promotore del progetto nato nel 1998 – che diamo notizia dell’ampliamento del servizio di sostegno/promozione scolastica a favore dei ragazzi/ragazze del quartiere Albergheria. Con la disponibilità dei locali del pensionato universitario da un lato, l’Università si apre ulteriormente al territorio facilitando la possibilità dei ragazzi a familiarizzare con la prospettiva universitaria; dall’altro lato, l’Associazione ‘Il parco del solè raccoglie il testimone dell’attività promozionale svolta da decenni dalla rettoria San Saverio, incrementata dal 2005 col prezioso apporto dei soci del Rotary Palermo est e canalizzata ultimamente nella rete del Groc; tutto ciò non può che risultare prezioso al fine di incrementare la collaborazione con gli enti istituzionali e di volontariato dell’Albergheria”.
“Con questo protocollo di intesa si mira ad accrescere la proposta di aiuto ai ragazzi rivolgendosi non solo ai giovani residenti nel quartiere Albergheria ma anche a coloro che vengono segnalati dai docenti delle scuole che insistono nel territorio – sottolinea il presidente del Parco del Sole, Massimo Messina – La vicinanza con il mondo dell’Università potrà inoltre sollecitare e meglio indirizzare i giovani delle scuole medie superiori nella scelta di proseguire negli studi universitari”.
foto Università Palermo
(ITALPRESS).

Università Palermo, 21 progetti con fondi del Pnrr e del Piano di investimenti complementari

PALERMO (ITALPRESS) – Investimenti rivolti ad ambiti diversi e mirati a inserire l’Università di Palermo nel circuito degli atenei internazionali. Il tutto grazie al coinvolgimento diretto dell’ateneo palermitano nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e il Piano nazionale complementare (Pnc), portato avanti attraverso 21 progetti che puntano da un lato a trasformare il territorio, dall’altro a fare rete con Università ed enti di ricerca di tutta Italia.
Le risorse a disposizione dell’Università per la realizzazione dei progetti ammontano a 128.6 milioni di euro circa: saranno impiegate per assumere ricercatori, bandire borse di dottorato, acquisire attrezzature, creare o potenziare infrastrutture e acquistare i servizi necessari all’implementazione dei singoli programmi. Nei progetti saranno distribuiti 140 ricercatori e 100 dottorandi, con l’obiettivo di gestire le apparecchiature e gli strumenti destinati a potenziare l’hinterland palermitano.
La componente più presente è quella del life science, intesa come insieme di elementi che investono la vita quotidiana: biologia, componenti mediche, sostenibilità, mobilità, economia circolare e crescita verde. Ogni progetto punta dunque a creare figure professionali capaci di operare in diversi ambiti, al fine da un lato di favorirne l’insediamento nelle imprese e dall’altro di mettere un freno alla fuga degli studenti siciliani verso aziende estere o del nord Italia.
“Finalmente l’Università è al centro degli investimenti nazionali. Lo Stato ci chiede non solo di realizzare questi progetti, ma anche di essere incubatori di innovazione e migliorare le condizioni di vita del territorio – sottolinea il rettore Massimo Midiri, – negli anni scorsi si è investito troppo poco sulla ricerca, mentre adesso ci stiamo allineando agli atenei degli altri paesi europei: abbiamo invertito quel trend che vedeva Palermo come un’università circoscritta alla dimensione provinciale”.
Tuttavia gli effetti di tali investimenti non saranno immediati ma, spiega Midiri, “si vedranno tra quattro o cinque anni se saremo capaci di gestire le spese e di stare al passo con i problemi dell’Europa. I progetti sono già avviati: stiamo interloquendo con il Comune per metterli in pratica, mentre alla Regione per il momento abbiamo solo presentato la richiesta e speriamo che la nostra richiesta di aiuto venga accolta in tempi brevi”.
Per Andrea Pace, prorettore alla ricerca, il fulcro dei progetti è dato da “ricerca e creazione di infrastrutture: i leitmotiv del nostro percorso sono l’utilizzo di tecnologie digitali e l’obiettivo la creazione di strutture innovative. In questo modo puntiamo a fare nostre tante sfide del presente, come la digitalizzazione e l’attenzione all’energia e ai rischi ambientali”.
Nell’ambito dei Partenariati estesi l’Università è soggetto promotore e coordinatore del progetto selezionato per il tema della Medicina di precisione, denominato Heal Italia: la prima rete multidisciplinare di Università, Irccs e imprese dove scienziati e giovani ricercatori condivideranno conoscenze e tecnologie innovative al fine di portare il Sistema sanitario nazionale nell’era contemporanea della medicina di precisione attraverso nuovi metodi, nuovi servizi e soprattutto un’importante network di dati clinici a supporto della ricerca traslazionale per diagnosi e terapie avanzate nella lotta al cancro e alle malattie cardiovascolari, metaboliche e rare.
Inoltre in ambito biomedico l’Università entrerà a far parte dell’infrastruttura di ricerca Mirri, un network di biobanche per microorganismi di varia natura, e rivestirà come Spoke un ruolo primario di organizzazione e coordinamento di specifiche attività di ricerca nel progetto nazionale Digital Lifelong Prevention – Dare, coordinato dall’Università di Bologna. Il progetto Dare consentirà all’ateneo di costituire il primo Centro di ricerca in Digital Health Prevention, primo in Italia a fornire supporto tecnico-scientifico alle istituzioni politiche, sanitarie e ambientali: obiettivo della struttura sarà coinvolgere l’intero territorio regionale e consentire l’interoperabilità delle banche dati e dei flussi di informazioni tra diversi enti e istituzioni (Asl, ospedali, agenzie per la protezione ambientale, ecc.). In linea con il Piano nazionale di prevenzione (Pnp) 2020-2025, che mira a migliorare l’approccio preventivo attraverso la definizione di priorità e l’identificazione di individui e gruppi a rischio, il Centro consentirà di implementare modelli e programmi di prevenzione innovativi, tra cui strumenti digitali per la prevenzione primaria e metodi di profilazione del rischio utilizzando determinanti e stili di vita indipendenti dalla malattia, sia nella vita quotidiana che negli ambienti di lavoro.
In particolare verranno studiati gli effetti dell’esposizione ambientale sugli esiti di salute lungo tutto l’arco della vita in diverse popolazioni target (comunità che vivono in prossimità di siti inquinati ad alto impatto), con lo scopo di rispondere tempestivamente alla gestione delle emergenze o dei disastri ambientali e alla preparazione contro le malattie infettive emergenti e riemergenti, nonchè alla sorveglianza della resistenza agli antibiotici, fornendo al contempo comunicazioni chiare alle comunità.
Questi successi si aggiungono a quelli conseguiti con la costituzione del Centro nazionale per la biodiversità, nel quale l’ateneo coordina le attività sulla biodiversità marina e contribuisce alle ricerche su quella terrestre, sulle ricadute della biodiversità con il benessere dell’uomo e sugli aspetti formativi e divulgativi dell’importanza della biodiversità.
Altri temi importanti sono quelli della digitalizzazione e della sostenibilità, che vedono l’Università tra i partecipanti alla realizzazione dell’infrastruttura di ricerca digitale SoBigData, in prima linea come proponente per la realizzazione della prima Infrastruttura dell’Innovazione al sud, MedCompHub, che costituirà un punto di riferimento nel Mediterraneo in ambito digitale con la costruzione di un data center di ultima generazione attraverso un Partenariato pubblico-privato, membro fondatore del Centro nazionale per la mobilità sostenibile con ruoli ad esempio nell’ambito della mobilità urbana e delle vie d’acqua, del trasporto su gomma, dei sistemi innovativi di propulsione, e partner di rilievo in ambito Social Sciences and Humanities per il potenziamento di un’infrastruttura di ricerca digitale a supporto della ricerca nel campo delle scienze religiose, per la realizzazione di una piattaforma innovativa per il mercato del cibo di alta gamma e per la realizzazione del programma di ricerca Grins, coordinato dall’Università di Bologna, sulla sostenibilità economica dei territori.
Negli ambiti più tecnologici e delle cosiddette scienze dure ricadono la partecipazione alla costituzione dell’Ecosistema dell’Innovazione Samothrace (Sicilian Micro and Nano Technologies Research and Innovation Center), che porta le micro e nanotecnologie al servizio delle Comunità intelligenti e sostenibili con applicazioni su temi di grande impatto anche industriale come il monitoraggio e la tutela dell’ambiente, l’agroalimentare di nuova generazione, la salute digitale, l’energia, la mobilità sostenibile, la tutela e la fruizione dei beni culturali. La partecipazione al potenziamento e alla creazione di infrastrutture di ricerca come Cta+ e Stiles contribuisce al posizionamento dell’ateneo anche nell’ambito della ricerca astrofisica più avanzata.
Anche nel settore produttivo il bisogno di innovazione e di sostenibilità trarrà vantaggio dai risultati del programma di ricerca 3A-Italy, coordinato dal Politecnico di Milano e al quale l’Università di Palermo partecipa con attività per lo sviluppo di processi, materiali e prodotti green, nella manifattura additiva e in nuovi modelli gestionali sostenibili per la filiera di distribuzione.
Fra i temi di assoluta attualità rientra il pieno coinvolgimento, nel campo dei servizi geologici innovativi per sistemi di alert avanzati, attraverso l’infrastruttura di ricerca Geosciences e delle attività del partenariato esteso Return, nell’ambito dei rischi ambientali, naturali e antropici. Infine, l’attuale crisi energetica rende prioritari gli investimenti in ricerca e innovazione che vedono l’Università di Palermo fra i partecipanti di Irsme, un’Infrastruttura di innovazione nazionale in Rete per la Simulazione e il Monitoraggio del sistema Energetico, e come unica protagonista siciliana nel Network 4 Energy Sustainable Transition – NEST, partenariato esteso sugli scenari energetici del futuro che vede l’Ateneo coordinare lo Spoke sull’energia solare e contribuire alle attività di ricerca sull’energy storage e la gestione smart dei sistemi e dei processi di distribuzione.
foto xd8 Italpress
(ITALPRESS).

Bernini all’Università Cattolica di Milano “Impegno per garantire il diritto allo studio”

MILANO (ITALPRESS) – Il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, alla sua prima uscita pubblica in un ateneo milanese, è intervenuto alla settima edizione del Forum “Elle Active!”, per il secondo anno ospitato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il Ministro Bernini è stato accolto dal Rettore dell’Università Cattolica professor Franco Anelli e dalla Prorettrice Vicaria Antonella Sciarrone Alibrandi.
«Un grandissimo ringraziamento all’Università Cattolica – ha detto il Ministro Bernini – soprattutto per l’intera offerta didattica proposta dall’Ateneo. Grazie alla Cattolica per avere accolto un’iniziativa che parla di empowerment al femminile in particolare nel campo della scienza. Grazie per credere nel diritto allo studio, faremo di tutto perchè questo diritto sia sempre più garantito».
«Ci sono alcune cose che ereditiamo dal Ministro Cristina Messa – ha poi aggiunto il Ministro Bernini – che devono essere completate, come ad esempio l’housing universitario, a cui teniamo moltissimo. Si tratta di mettere nella disponibilità degli studenti 7500 posti così come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Poi ovviamente il diritto allo studio e la nuova legge di bilancio da cui cercheremo di ricavare risorse per l’università e la ricerca».
«E’ stato un piacere e un onore ricevere il Ministro alla sua prima uscita milanese nel suo ruolo – ha detto il Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli – è estremamente importante avere un dialogo aperto e disponibile all’ascolto, non soltanto sui temi più specifici che possono riguardare i finanziamenti o le nuove regole ma soprattutto sull’avvio di una profonda riflessione in merito alla funzione del sistema universitario e sui bisogni formativi ai quali questo sistema deve rispondere».
Il Forum, che prosegue nella giornata di domenica, prevede oltre 80 appuntamenti fra tavole rotonde, masterclass e mentoring con oltre 300 relatori. Tra questi, solo per fare qualche nome, Sonia Bergamasco, Elsa Maria Fornero, Vittoria Puccini e Pilar Fogliati.
Due le grandi tematiche al centro dell’edizione 2022: il cambio di paradigma verso il lavoro e lo Stem gap femminile. Contenuti approfonditi attraverso 10 obiettivi concreti che danno il nome agli spazi del forum: approfondire e ispirare, motivare, ottenere, osare, orientare, presentarsi al meglio, incontrarsi, allenare, ascoltare, riscattare.
-foto ufficio stampa Università Cattolica-
(ITALPRESS).

Protesta di docenti e studenti della Bicocca contro la morte di Mahsa Amini

MILANO (ITALPRESS) – – Iniziativa di solidarietà all’Università di Milano-Bicocca per protestare contro la morte di Mahsa Amini, la 22enne arrestata a Teheran dalla polizia morale della Repubblica islamica con l’accusa di non aver indossato il velo correttamente. Ad organizzarla il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’ateneo che, questa mattina, ha invitato docenti, studenti e personale tecnico amministrativo a tagliare simbolicamente una ciocca di capelli aderendo alle iniziative che si stanno tenendo in tutto il mondo Occidentale. Allo stesso tempo, l’azione partecipata, con la formazione di una catena umana e l’esposizione di cartelli, ha voluto rappresentare una forma di sostegno alla lotta per l’emancipazione femminile in Iran.
“Abbiamo manifestato in memoria di Masha Amini e di tutte le donne e gli uomini uccisi fino ad ora, anche per mantenere viva l’attenzione su quanto sta accadendo. Quella in atto in Iran – afferma la professoressa Sonia Stefanizzi, direttrice del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale – non è solo la protesta per l’emancipazione femminile in un’ottica di autodeterminazione. È un movimento nel quale confluiscono più istanze: il rigetto di alcune imposizioni religiose come l’obbligatorietà di indossare il velo nei luoghi pubblici e un profondo malcontento per il perdurare della crisi economica. La caratteristica di questi cortei di piazza è l’elemento intergenerazionale con il coinvolgimento attivo sia di varie associazioni studentesche che della classe media”.(ITALPRESS).

 

photo credits: ufficio stampa Università Milano-Bicocca

Eni e Università di Pisa siglano un accordo di ricerca congiunta

SAN DONATO MILANESE (ITALPRESS) – Eni e l’Università di Pisa hanno siglato oggi un accordo di ricerca congiunta (Joint Research Agreement-JRA) che permetterà di consolidare la collaborazione ed estenderla anche ad altre tematiche di interesse comune, nelle quali l’Università di Pisa ha riconosciute eccellenze come la metallurgia, le nuove applicazioni dei liquidi ionici, la robotica aerea e sottomarina, i biocarburanti, l’informatica e i nuovi additivi per lubrificanti.
L’Accordo, firmato dal Direttore Technology, R&D & Digital Francesca Zarri e dal Rettore Paolo Maria Mancarella, avrà una durata di cinque anni e permetterà, grazie al lavoro congiunto dei ricercatori di Eni e dell’Università, di sviluppare prodotti e processi sempre più innovativi nell’ottica della transizione energetica e della decarbonizzazione.
Eni collabora, già da diversi anni, con lo “Ionic Liquids Group” dell’Università di Pisa, per mettere a punto soluzioni innovative applicabili in diverse aree di business, tra cui la separazione di gas acidi (H2S e CO2), l’estrazione di bio-olio da massa algale e il trattamento dello zolfo. Inoltre, la collaborazione si è estesa allo sviluppo di algoritmi avanzati per l’analisi del sottosuolo e la sintesi di polimeri.
“Questo nuovo JRA – si legge in una nota – arricchisce il network di Eni con molte Università e Centri di Ricerca, sia in Italia sia all’estero, nell’ottica di traguardare gli obiettivi strategici di Eni in termini di neutralità carbonica, economia circolare ed efficienza operativa”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).