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Università Cattolica, 2 milioni per borse di studio a 700 studenti

MILANO (ITALPRESS) – Un intervento straordinario di circa due milioni di euro complessivi consentirà a quasi 700 studenti dell’Università Cattolica di ottenere una borsa di studio in denaro oltre all’esenzione dalle tasse universitarie.
L’Ateneo rimane così fedele alla propria politica, avviata nel 2012 (all’epoca fu la prima università non statale a prendere una tale iniziativa), di garantire con proprie risorse il diritto allo studio anche a quegli studenti che, pur risultando idonei alle borse di studio, non potrebbero beneficiarne a causa della inadeguatezza dei finanziamenti pubblici.
Per l’anno in corso i fondi pubblici stanziati per gli studenti idonei alla borsa di studio dell’Università Cattolica sono pari solo a 9 milioni di euro contro i circa 11 milioni necessari, e coprono il fabbisogno solo per circa 2.500 studenti dei 3.164 idonei. Di qui il provvedimento che, attraverso lo stanziamento straordinario, garantisce, a spese dell’Ateneo, un diritto fondamentale.
“La nostra comunità educativa – ha affermato il Rettore Franco Anelli – è fondata sui valori della centralità della persona: non vogliamo rinunciare ad avere con noi tutti gli studenti che desiderano farne parte e non possiamo consentire che l’insufficienza dei fondi pubblici limiti i giovani meritevoli nella scelta del percorso universitario”.
La manovra straordinaria a favore degli idonei non beneficiari si aggiunge a un più ampio ventaglio di azioni di sostegno economico messe in campo dall’Ateneo dei cattolici italiani, in uno sforzo coordinato con Istituto Toniolo e Fondazione EDUCatt. Tra queste rientrano ad esempio anche l’iniziativa dell’Istituto Toniolo 100 Borse + 100 Premi di studio destinata a tutti gli studenti meritevoli dell’Università Cattolica e alle future matricole e il “Fondo Salvastudi” Agostino Gemelli, rivolto agli studenti che si trovano in situazioni di grave difficoltà, anche a seguito della pandemia.
Queste misure dell’Università Cattolica vanno ad aggiungersi ad ulteriori strumenti che EDUCatt mette ormai tradizionalmente a disposizione degli studenti bisognosi dell’Ateneo. Tra questi il fondo di Sovvenzioni Straordinarie che offre strumenti e servizi per il conseguimento del successo formativo a studenti che vivono situazioni di fragilità economica, la Formula studentwork, un vero e proprio contratto di lavoro a tempo determinato, pensato per conciliare proficuamente studio ed esperienze lavorative all’interno della propria Università e che coinvolge circa 50 studenti all’anno, e il Progetto Casa Fogliani, che reinveste le marginalità generate dalla distribuzione di prodotti e servizi del brand omonimo in aiuti economici agli studenti in estrema difficoltà: occasioni, queste, per esplorare nuove fonti di sostegno agli studenti e cercare di tracciare un nuovo scenario sostenibile per il diritto allo studio.

– foto ufficio stampa Università Cattolica –

(ITALPRESS).

Università Cattolica, 2mln di euro per borse di studio a 700 studenti

Un intervento straordinario di circa due milioni di euro complessivi consentirà a quasi 700 studenti dell’Università Cattolica di ottenere una borsa di studio in denaro oltre all’esenzione dalle tasse universitarie. L’ateneo rimane così fedele alla propria politica, avviata nel 2012, di garantire con proprie risorse il diritto allo studio anche a quegli studenti che, pur risultando idonei alle borse di studio, non potrebbero beneficiarne a causa della inadeguatezza dei finanziamenti pubblici. A oggi la Cattolica ha investito più di 15 milioni di proprie risorse economico-finanziarie per agevolare gli studenti che non avrebbero potuto accedere ai fondi per il diritto allo studio. Per l’anno in corso i fondi pubblici stanziati per gli studenti idonei alla borsa di studio dell’Università Cattolica sono pari solo a 9 milioni di euro contro i circa 11 milioni necessari, e coprono il fabbisogno solo per circa 2.500 studenti dei 3.164 idonei. Di qui il provvedimento che, attraverso lo stanziamento straordinario, garantisce, a spese dell’ateneo, un diritto fondamentale. “La nostra comunità educativa – ha affermato il rettore Franco Anelli – è fondata sui valori della centralità della persona: non vogliamo rinunciare ad avere con noi tutti gli studenti che desiderano farne parte e non possiamo consentire che l’insufficienza dei fondi pubblici limiti i giovani meritevoli nella scelta del percorso universitario”. La manovra straordinaria a favore degli idonei non beneficiari si aggiunge a un più ampio ventaglio di azioni di sostegno economico messe in campo dall’ateneo dei cattolici italiani, in uno sforzo coordinato con Istituto Toniolo e Fondazione Educatt. Queste misure dell’Università Cattolica vanno ad aggiungersi ad ulteriori strumenti che EduCatt mette ormai tradizionalmente a disposizione degli studenti bisognosi dell’ateneo. Tra questi il fondo di Sovvenzioni Straordinarie che offre strumenti e servizi per il conseguimento del successo formativo a studenti che vivono situazioni di fragilità economica, la Formula studentwork, un vero e proprio contratto di lavoro a tempo determinato, pensato per conciliare proficuamente studio ed esperienze lavorative all’interno della propria Università e che coinvolge circa 50 studenti all’anno, e il Progetto Casa Fogliani, che reinveste le marginalità generate dalla distribuzione di prodotti e servizi del brand omonimo in aiuti economici agli studenti in estrema difficoltà: occasioni, queste, per esplorare nuove fonti di sostegno agli studenti e cercare di tracciare un nuovo scenario sostenibile per il diritto allo studio. (ITALPRESS).

 

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Bicocca Università del Crowdfunding, centrati tutti gli obiettivi

MILANO (ITALPRESS) – Obiettivo raggiunto per i quattro progetti selezionati dal programma Bicocca Università del Crowdfunding. La raccolta complessiva delle campagne realizzate sulla piattaforma Produzioni dal Basso sfiora i 39mila euro, cifra che comprende le donazioni dei 310 sostenitori e il match funding dei partner. Questi fondi consentiranno l’avvio di attività di ricerca, di formazione e sensibilizzazione, di inclusione sociale e di trasparenza nel settore dell’energia. Il primo progetto a tagliare il traguardo è stato PoreUp, il cui obiettivo è realizzare materiali nano-porosi, partendo da polistirene di riciclo, e testarne la capacità di catturare anidride carbonica dagli scarichi industriali. In overfunding anche L’ABC del quartiere e The Green Escape. Il primo punta a realizzare un doposcuola all’aperto a Milano – San Siro con l’intento sia di aiutare bambini e ragazzi tra i 5 e i 14 anni nelle attività didattiche, sia di fare dei cortili del quartiere un luogo di aggregazione e socializzazione coinvolgendo anche le famiglie. The Green Escape si rivolge ai bambini e ragazzi tra i 9 e i 12 anni e, attraverso le attività di una escape room dedicata, li aiuterà ad acquisire consapevolezza sui temi della sostenibilità. Obiettivo raggiunto, infine, anche da Truciolo, il sistema di tracciamento del materiale legnoso valorizzato nelle centrali a biomasse, realizzato utilizzando la blockchain per mettere a disposizione di tutti dei dati certificati e non alterabili e rendere più trasparente l’intera filiera.
Per tutti i progetti, al raggiungimento del traguardo del 50% dell’obiettivo fissato è scattato il cofinanziamento dei partner, che coprono il restante 50% dell’importo.
“Le campagne della quarta call del programma Bicocca Università del Crowdfunding (BiUniCrowd) – commenta il professor Salvatore Torrisi, Pro-Rettore alla Valorizzazione della Ricerca (nella foto) – hanno già raggiunto tutte l’obiettivo fissato. Come previsto dal regolamento di BiUniCrowd, grazie a questo risultato i progetti PoreUp, L’ABC del Quartiere, The Green Escape e Truciolo saranno cofinanziati, rispettivamente, dal consorzio Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), dalla Fondazione di Comunità Milano, dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano e da Sorgenia”.
“I risultati ottenuti anche quest’anno – aggiunge Torrisi – confermano la bontà di un percorso avviato nel 2018. Milano-Bicocca è stata la prima università italiana a lanciare un programma di reward based crowdfunding aperto all’intera comunità, studenti e alumni inclusi- in collaborazione con la piattaforma Produzioni dal basso. L’obiettivo di dare a tutta la comunità dell’Ateneo la possibilità di trasformare un’idea progettuale in un’attività concreta ha interessato e coinvolto un pubblico ampio. Nelle quattro call sono state realizzate 18 campagne, con oltre 168mila euro raccolti grazie a 1.800 sostenitori”.
I quattro progetti finanziati saranno presentati giovedì 7 luglio 2022, alle ore 11, nel corso dell’iniziativa BiUniCrowd Generation in programma nella Sala Sironi dell’edificio U4 Tellus dell’Università di Milano-Bicocca a cui prenderanno parte la rettrice Giovanna Iannantuoni e i referenti di enti e imprese partner: Filippo Petrolati, direttore della Fondazione di Comunità Milano; Antonio Protopapa, direttore ricerca e sviluppo di Corepla; Paola Pessina, presidentessa della Fondazione Comunitaria Nord Milano; Alberto Bigi, direttore Ricerca e sviluppo di Sorgenia.
L’incontro sarà l’occasione anche per discutere di “Dove va il crowdinvesting – I nuovi scenari dopo la normativa europea” nel corso di una tavola rotonda alla quale prenderanno parte Salvatore Torrisi, Giancarlo Giudici, coordinatore dell’Osservatorio Mini Bond e Crowdinvesting School of Management Politecnico di Milano, e Angelo Rindone, CEO FolkFunding e founder di Produzioni dal Basso.
“Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto e ampiamente superato l’obiettivo fissato per il progetto PoreUp, grazie al sostegno di tante persone e del nostro partner Corepla – spiega il team leader Jacopo Perego -. Ci fa particolare piacere l’interesse dimostrato verso il progetto da parte di tante persone e realtà industriali. Questo dimostra una grande sensibilità verso i temi ambientali, purtroppo sempre più all’ordine del giorno. La fine della campagna coincide con l’avvio ufficiale del progetto che avrà durata di un anno: non vediamo l’ora di iniziare a lavorare per sviluppare i materiali nanoporosi e convertire così il polistirolo di riciclo o di scarto in una nuova risorsa. I progressi saranno documentati sui nostri canali social, mentre report dettagliati verranno inviati ai nostri sostenitori per aggiornarli sull’evoluzione del progetto”.
Per il team di The Green Escape c’è spazio per tirare il fiato prima di rimettersi al lavoro: “I prossimi passi? Il primissimo sarà festeggiare – afferma Riccardo Lucentini, che guida un gruppo di ex studenti del Master in Comunicazione della Scienza di Milano- Bicocca – Sono stati due mesi molto intensi e vogliamo goderci questo splendido risultato. Tornando seri, siamo davvero entusiasti della fiducia che ci è stata accordata: più di 120 sostenitori hanno creduto nel nostro progetto. Ripagheremo questa fiducia allestendo l’escape room nella ludoteca della biblioteca ad Arese e siamo già all’opera per mettere a punto le ricompense che abbiamo promesso. Ci aspettano mesi di grande lavoro e fatica: puntiamo ad avere tutto pronto per l’inizio del nuovo anno. Non vediamo l’ora di far entrare le piccole e i piccoli Sherlock in The Green Escape”.
“L’ABC del Quartiere ha raggiunto l’obiettivo di 10mila euro di raccolta. E’ stato possibile – sottolinea Rebecca Coacci, team leader ed ex studentessa di Milano-Bicocca – grazie a una mirata azione di campagna volta al coinvolgimento delle sostenitrici e i sostenitori: si sono svolti incontri, conferenze offline e numerose azioni online con le quali sono stati raggiunti e resi partecipi del progetto. Si può finalmente comunicare che San Siro potrà usufruire di un nuovo servizio per le bambine e i bambini che abitano il quartiere”.
“Ringraziamo anzitutto chi ha creduto nel progetto e lo ha sostenuto – dice Alberto Leporati, il team leader del progetto Truciolo -. Sono stati due mesi intensi, in cui abbiamo imparato molto su come funzionano le campagne di crowdfunding. Inoltre, ci siamo confrontati con la difficoltà di spiegare una tematica difficile come l’utilizzo delle blockchain in ambito industriale. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, anche grazie al supporto di alcune aziende, che hanno fatto donazioni consistenti. Ora inizia la seconda fase: la realizzazione del progetto! Non vediamo l’ora di metterci al lavoro, mettendo a frutto le competenze di tutti i componenti del team. I nostri sostenitori potranno seguirne le evoluzioni sui nostri canali social, e sul sito web di Truciolo: https://www.truciolo.eu/”.

– foto agenziafotogramma.it –
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Università di Palermo e Agenzia delle Entrate insieme per formazione e promozione della legalità

PALERMO (ITALPRESS) – L’Università degli Studi di Palermo e l’Agenzia delle Entrate rinnovano e consolidano la pluriennale collaborazione in materia di formazione specialistica del personale e degli studenti in un contesto di promozione diffusa della cultura della legalità fiscale.
Definire opportunità di sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche del personale dei due Enti e agevolare le scelte professionali degli studenti UniPa attraverso l’applicazione di quanto appreso teoricamente in contesti operativi e di lavoro. Realizzare un raccordo stabile tra il mondo accademico e la realtà operativa dell’Agenzia, favorendo la connessione tra ricerca scientifica/applicata ed esigenze pubbliche e lo scambio di esperienze, anche in un’ottica di miglioramento della qualità dei servizi offerti alla collettività. Sono questi i principali obiettivi dell’intesa firmata da Massimo Midiri, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, e Margherita Maria Calabrò, Direttrice Regionale della Sicilia dell’Agenzia delle Entrate.
“Con questa convenzione – ha commentato il Rettore Midiri – si rinnova e rafforza una importante e strategica collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, avviata da circa quindici anni, e che ha già portato alla realizzazione di significative sinergie in un settore particolarmente delicato per l’economia del nostro Paese. Ciò in piena sintonia con il potenziamento delle attività di Terza Missione dell’Ateneo”.
Il Delegato del Rettore ai rapporti con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, Angelo Cuva, ha evidenziato la particolare importanza della costante collaborazione tra le due Istituzioni nella fondamentale attività di formazione dei giovani alla cultura della contribuzione fiscale che costituisce la base indispensabile per la vita e lo sviluppo di ogni collettività.
Il protocollo include la possibilità per gli studenti UniPa di svolgere tirocini curriculari negli Uffici dell’Agenzia delle Entrate e il riconoscimento di crediti formativi a favore del personale dell’Agenzia. In continuità con le attività precedentemente svolte, inoltre, è prevista l’organizzazione di convegni su temi di interesse comune e la realizzazione di giornate informative, curate da funzionari dell’Agenzia, presso l’Ateneo di Palermo, per promuovere e diffondere la cultura contributiva-fiscale.
foto ufficio stampa Università di Palermo
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Progetto Trial, in Sicilia a caccia dell’impronta digitale dell’olio extravergine

PALERMO (ITALPRESS) – Caratterizzare l’olio extravergine di oliva (EVO) per capire come i processi produttivi possano influire sulle proprietà nutrizionali e fisiologiche che ne fanno un alimento “salutistico”, dagli effetti benefici e di prevenzione di alcune patologie. E’ questo l’obiettivo del progetto “Trial: Alimenti Nutraceutica e Salute”, finanziato dall’assessorato Attività produttive della Regione Siciliana nell’ambito del Programma operativo regionale (Por), del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020 (Azione 1.1.5 “Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala”).
Partner scientifico è il dipartimento “ProMISE” dell’Università degli Studi di Palermo, affiancato dal centro di ricerca “ATeN Center”. Capofila del progetto è “Manfredi Barbera e Figli spa”, azienda siciliana che si occupa di produzione e commercializzazione di olio extravergine di oliva e “Nuova Farmaceutica” è l’azienda partner incaricata di sviluppare alcuni composti nutraceutici finalizzati al contrasto di quattro diverse patologie cliniche.
Attraverso il lavoro di un team specializzato e l’uso di strumentazione all’avanguardia, ATeN Center – centro di ricerca e sviluppo di Unipa nel settore delle Biotecnologie applicate alla salute dell’uomo – è impegnato nell’analisi di campioni di EVO provenienti da cultivar di elevate qualità nutrizionali, per un totale di oltre 518 mila chilogrammi di olive siciliane.
Grazie all’utilizzo della tecnica di spettrometria di massa in fase liquida ad altissima risoluzione (LC/HRMS), i campioni di olio vengono caratterizzati per ottenere informazioni minuziose sulle concentrazioni di diversi polifenoli come il tirosolo, l’idrossitirosolo, l’oleocantale e sulla composizione dei principali acidi grassi. L’obiettivo è ottenere una ricostruzione dettagliata dell'”impronta digitale” dell’EVO in base ai macro e microcomponenti. Il profilo quali-quantitativo degli oli d’oliva mono-varietali presi in esame vengono così “mappati” secondo i claims alimentari indicati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Le analisi, condotte utilizzando le strumentazioni tecnologicamente avanzate di ATeN Center, hanno il fine di determinare le relazioni tra la qualità dell’olio EVO, le caratteristiche del territorio e i diversi fattori produttivi. In particolare, sono stati presi in esame tre diverse cultivar (Biancolilla, Nocellara e Cerasuola), tre le differenti zone di produzione (mare, collina e montagna) e quattro diversi metodi di frangitura (rulli in pietra, martelli, dischi e denocciolatori).
“Obiettivo della caratterizzazione – sottolinea Giuseppe Avellone, responsabile scientifico del laboratorio di Spettrometria di massa di ATeN Center – è definire i processi produttivi che consentono di selezionare le cultivar in relazione alla maturazione/raccolta delle olive e alla conservazione dell’olio, fattori che influenzano maggiormente la composizione dell’EVO in acidi grassi e polifenoli. Questo permetterà di sviluppare strategie di produzione industriale per generare oli salutistici con caratteristiche specifiche”.
Il progetto “Trial”, nella seconda fase di ricerca, si occuperà di dimostrare gli effetti benefici degli EVO selezionati e di alcuni principi nutraceutici su patologie ad alta incidenza come le malattie trombotiche, la steatosi epatica, il diabete e le patologie respiratorie croniche.
“Le migliori selezioni di EVO al livello salutistico, a seguito della caratterizzazione chimica, – spiega Maurizio Averna, responsabile scientifico del progetto – verranno somministrate a volontari umani ‘in vivò per individuare un modello di studio che possa ottimizzarne l’uso per la prevenzione delle malattie e la conseguente riduzione dei rischi sanitari”.
foto ufficio stampa Università Palermo
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UnitelmaSapienza e Acea firmano intesa su promozione attività formative

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato, il protocollo di intesa tra l’Università degli Studi di Roma, UnitelmaSapienza, e ACEA Spa. L’accordo, finalizzato alla promozione delle attività didattiche e scientifiche, prevede la collaborazione per sviluppare l’arricchimento accademico delle nuove generazioni e promuovere un confronto costruttivo volto ad avvicinare la didattica universitaria alle esigenze del mondo del lavoro di settore.
All’incontro hanno partecipato Antonello Folco Biagini, Rettore UnitelmaSapienza, Claudio Mancini, Responsabile Risorse Umane di ACEA, Federica Marinetti, Responsabile Talent Acquisition e People Development di Acea, Donato Squara, Direttore Generale UnitelmaSapienza, Giuseppe Rodà, Area Poli Didattici e Convenzioni UnitelmaSapienza, Roberto Sciarrone, Ufficio Stampa UnitelmaSapienza.
Grazie a questo accordo, i figli dei dipendenti della multiutility avranno la possibilità di accedere ai percorsi formativi messi a disposizione da UnitelmaSapienza con una tariffa dedicata. Inoltre l’azienda e l’ateneo potranno sviluppare sinergie sulla definizione di programmi formativi specifici.
“E’ un grande piacere siglare un protocollo d’intesa con ACEA Spa, azienda leader nel settore energetico che da anni lavora per offrire servizi essenziali di alta qualità per la vita quotidiana delle persone – acqua, energia, illuminazione e trattamento rifiuti. Una importante opportunità formativa per il nostro Ateneo in relazione ai valori comuni tra le nostre istituzioni come la sostenibilità, da sempre elemento caratterizzante e strutturale che guida le scelte di business e la gestione operativa del Gruppo” afferma il Rettore.
“Siamo soddisfatti dell’accordo sottoscritto con l’università telematica UnitelmaSapienza, un sostegno concreto per le famiglie delle persone ACEA che potranno usufruire di corsi di formazione a distanza. Un segnale di vicinanza e attenzione che vuole anche sottolineare il ruolo fondamentale dell’istruzione e della formazione nel percorso di crescita dei giovani” così ha commentato Claudio Mancini, Responsabile Risorse Umane di ACEA.

foto: Ufficio stampa Unitelma-Acea

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Università Palermo, in crescita il tasso di occupazione dei laureati

PALERMO (ITALPRESS) – “Quest’anno i dati del Rapporto Almalaurea relativi al nostro Ateneo mettono in evidenza una netta crescita del tasso di occupazione dei laureati UniPa sia ad un anno dal conseguimento del titolo (65,1%, nel 2021 era il 57,7%) sia a cinque anni (85,3% – nel 2021 era l’81,4) seppure, con i problemi di un contesto economico difficile ma che ha ancora grandi potenzialità da sfruttare, sia inferiore rispetto al dato nazionale”. Lo rende noto il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, che aggiunge: “Altro dato estremamente rilevante è la percentuale di coloro che ritengono la laurea conseguita ad UniPa molto efficace e che rappresenta il 76,6% ad un anno dal titolo (10 punti in più rispetto alla media nazionale) e il 77,3 a cinque anni (circa 8 punti in più rispetto alla media nazionale)”.
“Tra i nostri impegni nei confronti degli studenti – continua – oltre a quello sulla formazione avanzata e sui servizi, c’è un deciso miglioramento nei rapporti con il mondo del lavoro e nella costruzione di un nesso più forte tra Ateneo e Impresa. Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo stipulato oltre 3 mila accordi con enti ed aziende, anche nazionali e internazionali, per lo svolgimento dei tirocini, offrendo a studentesse e studenti straordinarie opportunità di fare esperienza e di aumentare le opportunità occupazionali nei settori a più alta intensità di conoscenza”.
“Positiva anche la valutazione dell’esperienza universitaria espressa dai nostri laureati. L’88,8% si dichiara complessivamente soddisfatto, l’86,2% premia il rapporto con i docenti e l’81,8% ritiene adeguato il carico di studio, segno di un ambiente sereno in cui viene fornita una preparazione di alto livello. In particolare – conclude – è in crescita la percentuale dei fruitori che ritiene adeguate le aule (pari al 74,7%, nel 2021 era il 72%, nel 2020 era il 68,7%, nel 2019 era il 65%) sottolineando la rilevanza della scelta di incrementare gli investimenti in strumentazione tecnologica per soddisfare le esigenze di innovazione di fruizione e di didattica, oltre a quelli di rinnovamento, sul modello dei campus anglosassoni, delle sedi UniPa”.
foto agenziafotogramma.it
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Milano-Bicocca, a un anno dal titolo lavora l’82,7% dei laureati

MILANO (ITALPRESS) – Il tasso di occupazione dei laureati di Milano-Bicocca sale ancora: a un anno dal conseguimento del titolo triennale l’82,7 per cento è impiegato, rispetto ad una media nazionale del 74,5 per cento e regionale del 79,1 per cento. Lo stesso trend positivo emerge dall’analisi dei dati dei laureati di secondo livello (corsi magistrali e a ciclo unico): a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari all’82,1 per cento, 7,5 punti in più del dato nazionale (74,6 per cento) e un punto in più del dato lombardo (81 per cento). Dati confermati a cinque anni dalla laurea: il tasso di occupazione sale al 91,8 per cento, 3,3 punti in più della media nazionale (88,5 per cento) e in linea con il dato regionale (91,1 per cento).
Sono questi i dati del placement di Milano-Bicocca registrati dal Rapporto 2022 sul Profilo e la Condizione Occupazionale dei laureati svolto dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea L’analisi – che è stata presentata oggi all’Università di Bologna – ha coinvolto 76 università aderenti al Consorzio.
Il Rapporto sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 12.512 laureati dell’Università di Milano-Bicocca, concentrandosi sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello del 2020 (rispettivamente 4.345 e 3.073 in tutto) e intervistati a un anno dal titolo, e di quelle dei laureati di secondo livello del 2016 (2.427) e intervistati dopo cinque anni.
Il 62 per cento dei laureati di primo livello ha deciso di proseguire il percorso formativo con un corso di secondo livello.
Osservando chi invece non prosegue gli studi, a un anno del conseguimento del titolo, si riscontra un tasso di occupazione pari all’82,7 per cento (0,6 punti in più dell’anno precedente) mentre quello di disoccupazione è al 6,3 per cento (2,4 punti in meno dei laureati 2019). La riduzione del tasso di disoccupazione e l’aumento di quello di occupazione è il segnale della ripresa dopo le difficoltà di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro causato dalla pandemia di Covid-19.
Tra gli occupati, il 21,3 per cento prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 23,9 per cento ha invece cambiato lavoro, il 54,8 per cento ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo. Il 32,6 per cento degli occupati può contare su un lavoro a tempo indeterminato, mentre il 40,7 su un lavoro non standard (in particolare su un contratto a tempo determinato), il 9 per cento svolge un’attività autonoma (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, etc.).
Il lavoro part-time coinvolge il 16,5 per cento degli occupati.
Per quanto concerne la componente retributiva il valore medio è di 1.365 euro mensili netti.
Tra i laureati nei corsi magistrali e a ciclo unico, a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 82,1 per cento (4,1 punti in più dell’anno precedente) e il tasso di disoccupazione è pari al 7,1 per cento (3,9 punti in meno del 2019). Anche in questo caso da notare il miglioramento dopo la pandemia di Covid-19.
Il 27,9 per cento prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 19,3 per cento ha invece cambiato lavoro ed il 52,8 per cento ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo. Il 33,4 per cento è stato assunto con contratto a tempo indeterminato mentre il 37,3 per cento svolge un lavoro non standard, l’8,2 per cento è impegnato in un’attività autonoma. Il lavoro part-time coinvolge il 16,9 per cento degli occupati e la retribuzione e? in media di 1.399 euro mensili netti.
A cinque anni dalla laurea, il tasso di occupazione si attesta al 91,8 per cento e quello di disoccupazione al 2,3 per cento. Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 64,5 per cento, mentre gli occupati che svolgono un lavoro non standard sono il 14,1 per cento. Svolge un lavoro autonomo il 15,9 per cento e il lavoro part-time coinvolge il 7,3 per cento degli occupati. Le retribuzioni arrivano in media a 1.679 euro mensili netti (124 euro in più del 2019).
Il settore economico di maggior impiego si conferma quello dei servizi che assorbe il 83,9 per cento dei laureati, mentre l’industria accoglie il 15,6 per cento degli occupati e decisamente marginale (0,3 per cento) è la quota di chi lavora nell’agricoltura.
Osservando invece le caratteristiche della popolazione dei laureati (triennali e magistrali) emerge una significativa presenza di giovani che provengono da studi liceali, il 72,2 per cento, seguiti da diplomati tecnici (23,3 per cento), una parte residuale riguarda giovani con diploma professionale. L’età media alla laurea e? 25,2 anni per il complesso dei laureati (24,2 anni per i laureati di primo livello e di 26,7 anni per i magistrali biennali). E’ importante considerare che non tutti i diplomati si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola secondaria superiore, un fatto che certamente incide sull’età media alla laurea. Il 71,3 per cento (2,9 punti in più rispetto al 2020) dei laureati termina l’università in corso: in particolare e? il 69,6 per cento tra i triennali e il 75 per cento tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea e? 100,9 per i laureati di primo livello e 107,8 per i magistrali biennali.
Durante il percorso di studi ben il 74 per cento degli intervistati ha dichiarato di lavorare, un dato superiore di quasi 10 punti percentuali rispetto al dato medio nazionale, e il 49,6 per cento ha effettuato tirocini riconosciuti dal corso di laurea.
I laureati Bicocca hanno dato un giudizio certamente positivo del percorso fatto: il 92,3 per cento si dichiara complessivamente soddisfatto e il 75,7 per cento confermerebbe la scelta fatta.
“Anche quest’anno emerge un rapporto virtuoso tra Milano-Bicocca e il mondo del lavoro – ha detto Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca -. L’alto tasso di placement conferma la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi di orientamento del nostro ateneo, uno stimolo ad andare avanti in questa direzione”.
“I dati del rapporto 2022 di AlmaLaurea relativi all’Università di Milano-Bicocca, – ha detto Mario Mezzanzanica, prorettore per l’Alta formazione e il job placement dell’ateneo milanese – mostrano segnali decisamente confortanti: nell’anno in cui la pandemia di covid è stata maggiormente significativa (rilevazione 2021 su laureati 2020) crescono i tassi di occupazione dei nostri laureati triennali e soprattutto magistrali (questi ultimi di oltre 4 punti percentuali). Un segnale molto confortante che manifesta la positiva risposta dei percorsi di studio del nostro Ateneo alla richiesta delle imprese di professionalità altamente qualificate. Professionalità che sono sempre più indispensabili per l’innovazione delle imprese, in un periodo di profondi cambiamenti economici e sociali”.

– foto: agenziafotogramma.it

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