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In Bicocca il Premio Nobel per la Pace 2015 e il Violino del Mare

MILANO (ITALPRESS) – I membri del Quartetto del Dialogo Nazionale tunisino, Premio Nobel per la Pace nel 2015, e il violinista Alaa Arsheed, rifugiato siriano, saranno gli ospiti speciali dell’evento “Quale democrazia per quale pace?”, organizzato giovedì 16 giugno all’Auditorium dell’Università di Milano-Bicocca (Via Vizzola 5, Milano, ore 14.15-18), dalla RUNI-Pace (Rete delle Università italiane per la Pace, promossa dalla Conferenza dei rettori delle Università italiane) e dal centro di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca Ciseps (Center for Interdisciplinary Studies in Economics, Psychology and Social Sciences), con la partecipazione della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
Dopo l’introduzione della rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e del referente RUNI-Pace per l’ateneo, Roberto Cornelli, verranno presentati gli studi e le ricerche di docenti, ricercatori e studenti provenienti da diversi ambiti disciplinari (diritto, economia, storia, comunicazione) dell’ateneo, riguardanti temi come la pace e la costruzione della democrazia in scenari di post-conflitto.
Seguirà una intervista a tre dei quattro membri del Quartetto del Dialogo nazionale tunisino, Premio Nobel per la Pace nel 2015 per il ruolo di agevolatori nella costruzione della pace e nell’avanzamento del processo di transizione alla democrazia nella Tunisia post-Primavera araba: Houcine Abassi, ex-segretario generale dell’Unione generale dei lavoratori tunisini; Mohamed Fadhel Mahfoudh, ex-presidente dell’Ordine nazionale degli avvocati tunisini; Abdessatar Ben Moussa, ex-presidente della Lega Tunisina dei Diritti dell’Uomo.
La loro presenza sarà l’occasione per un confronto su un percorso di transizione alla democrazia complesso e ancora in fieri come quello tunisino.
Infine, interverrà il violinista Alaa Arsheed, rifugiato siriano, che, dopo avere raccontato la sua esperienza, suonerà il Violino del Mare costruito dai detenuti del carcere di Opera con i legni dei barconi di migranti giunti a Lampedusa, grazie al progetto “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.

– foto ufficio stampa Bicocca –
(ITALPRESS).

Cattolica, futuro del sistema agroalimentare passa dalla sostenibilità

CREMONA (ITALPRESS) – Il dibattito a più voci sull’impatto del nuovo contesto geopolitico sul futuro del sistema agroalimentare ha messo a confronto esperti di produzione alimentare, umana e animale e di approvvigionamento energetico, settori messi a dura prova dal conflitto esploso ai confini dell’Europa. Una preziosa occasione di confronto che ha visto il campus di Santa Monica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona aprire le porte alla città a un anno dalla visita del presidente Sergio Mattarella. “Nell’attuale momento di storica trasformazione del proprio sistema energetico, l’Europa deve ricorrere a tutte le possibili soluzioni per garantire i tre obiettivi classici della politica energetica: sicurezza degli approvvigionamenti, competitività e sostenibilità. Il settore agricolo può offrire un contributo importante per mantenere in equilibrio questo triangolo anche durante una crisi geopolitica profonda come quella attuale”. E’ uno sguardo costruttivo quello che il professor Simone Tagliapietra, ricercatore della facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha proposto alla tavola rotonda “L’impatto del nuovo contesto geopolitico sul futuro del sistema agro-alimentare: crisi congiunturale o cambiamento strutturale?” tenutasi a Cremona nel campus di Santa Monica dell’Università Cattolica, hub dell’innovazione agro-alimentare e digitale collocato nel cuore di un territorio strategico per l’agrifood italiano ed europeo. La tavola rotonda è stata introdotta dal professor Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha sottolineato come i problemi complessi innescati dalla globalizzazione siano affrontabili solo attraverso un pensiero originale, una ricerca scientifica proiettata verso l’innovazione e volta ad affrontare le nuove criticità che hanno colto il mondo di sorpresa: epidemia di Covid, la guerra in Europa, ora il vaiolo. “Tutto nuovo, tutto da ripensare – dice -. Serve originalità di pensiero, le Università sono decisive per affrontare situazioni complesse”. Al centro della discussione, la crisi profonda che ha investito l’Europa e ha portato a un aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, creando un problema epocale per chi è chiamato a sfamare il pianeta; secondo Tagliapietra, grazie a buone politiche pubbliche che puntino, come previsto nella strategia RepowerEu, su bioenergie e agri voltaico “l’Europa potrà uscire dalla crisi attuale non solo in modo più resiliente sotto il profilo energetico, ma anche forte della creazione di nuove filiere industriali, con benefici in termini di crescita economica e creazione di posti di lavoro”.
Del resto, questa sembra essere l’unica strada possibile se, come evidenziato da Lea Pallaroni, Segretario Generale Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici “la spinta all’utilizzo energetico dei co-prodotti dell’industria alimentare rischia di mettere in ulteriore difficoltà il sistema mangimistico che utilizza circa 9 milioni di tonnellate di sottoprodotti e co-prodotti dell’industria alimentare; in un contesto di difficoltà sia energetica che di food security “le strategie nazionali devono considerare la gerarchia di utilizzo delle risorse: Food, Feed, Fuels”. Il conflitto e la pandemia hanno messo in luce la preoccupante dipendenza dell’Italia e dell’Europa dalle produzioni mondiali, attivando processi di ripensamento delle strategie di approvvigionamento: secondo Guglielmo Gennaro Auricchio, presidente Giovani Imprenditori di Federalimentare, in una simile congiuntura economica e sociale è “fondamentale che il tessuto imprenditoriale italiano sia molto attento all’efficienza per garantirsi continuità, ma è altrettanto necessario che si stimolino gli investimenti in tecnologia e in formazione delle persone, così da trovarsi con i mezzi idonei a ritornare a crescere a livello di sistema paese una volta superato il momento di mercato complicato che stiamo vivendo”. L’investimento sulla formazione ha assunto forma concreta nelle borse di studio che, al termine della tavola rotonda, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e Syngenta Italia S.p.a hanno consegnato ai futuri manager dell’agroalimentare formati dalla facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’ateneo. (ITALPRESS).

Photo ufficio stampa Università Cattolica

A Milano-Bicocca un incontro sul tema “Giustizia e media” con Mentana e Salvi

MILANO (ITALPRESS) – È dedicato al rapporto tra giustizia e mondo dell’informazione il nuovo incontro organizzato dal Corso di dottorato in Scienze giuridiche dell’Università di Milano-Bicocca insieme con L.E.I. – Laboratorio di Ecologia dell’Informazione. Venerdì 10 giugno, alle ore 14.30, si terrà nella sala lauree del Dipartimento di Giurisprudenza (ed. U6-II piano) un incontro sul tema “Giustizia e media”. All’iniziativa prenderanno parte Glauco Giostra, ordinario di Procedura penale all’Università “La Sapienza” di Roma, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana, il direttore di “Questione Giustizia” ed ex magistrato Nello Rossi e il procuratore generale della Corte di Cassazione Giovanni Salvi. I lavori saranno introdotti da Loredana Garlati, ordinario di Storia del Diritto medievale e moderno dell’Università di Milano-Bicocca, e moderati da Giulio Enea Vigevani, ordinario di Diritto costituzionale, Università di Milano-Bicocca e componente del comitato scientifico del progetto L.E.I..
Il progetto del Laboratorio di Ecologia dell’Informazione dell’Università di Milano-Bicocca prevede workshop destinati a studenti, dottorandi e giornalisti ed eventi aperti anche alla cittadinanza con personalità del mondo della cultura, professionisti dell’informazione e della comunicazione, ricercatori e divulgatori delle scienze, esperti di economia e geopolitica. L’evento in programma il 10 giugno sarà un momento di confronto alla ricerca di un punto di equilibrio tra le esigenze di pubblica informazione, riservatezza delle attività d’inchiesta e diritti dei cittadini sottoposti ad indagine.

I giornalisti interessati a partecipare possono richiedere l’accredito inviando, entro le ore 16 di mercoledì 8 giugno, una e-mail a: [email protected]. In ragione del limitato numero di posti e delle restrizioni Covid sono disponibili solo 15 accessi in presenza.
Sarà possibile seguire l’evento in streaming collegandosi a questo link: https://unimib.webex.com/wbxmjs/joinservice/sites/unimib-it/meeting/download/3c6834a73fa8248f53ad1d5a69de5bba?siteurl=unimib-it&MTID=mb2ef7b06699d475f38c6e1b548b28f47

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

Covid, ricerca Tor Vergata, una sola molecola per bloccare varianti

La rivista Cell Reports ha pubblicato online uno studio internazionale sul Covid collaborativo che vede alleate l’Università di Roma Tor Vergata, l’Università di Brescia e altre Istituzioni americane e canadesi. Il gruppo internazionale ha ingegnerizzato una serie di anticorpi monoclonali contro il Covid, in modo da potenziarne le capacità neutralizzanti. E’ praticamente emerso che una sola molecola a concentrazioni molto basse, può bloccare le varianti del virus. Questo anticorpo si lega alla proteina spike con una potenza almeno 100 volte superiore a quella degli altri anticorpi disponibili e neutralizza un’ampia gamma di varianti del virus. La tecnologia utilizzata ha consentito di sviluppare una piattaforma robusta e modulare per la produzione rapida di anticorpi monoclonali di nuova generazione che superano di gran lunga gli anticorpi tradizionali bivalenti e quindi utilizzabili per altre applicazioni farmacologiche preventive. La possibilità di ottenere con grande rapidità anticorpi ad elevato potere neutralizzante può costituire una nuova arma per contrastare virus che cambiano rapidamente come il Covid. L’infusione passiva di questi anticorpi monoclonali come pre-esposizione o profilassi post-esposizione può offrire una protezione immediata dalle infezioni che potrebbero durare settimane o mesi. “La progettazione – afferma il professor Giuseppe Novelli dell’Università di Roma Tor Vergata- lo sviluppo e la produzione di anticorpi monoclonali di nuova generazione è urgente per disporre di terapie mirate e immediate. Gli anticorpi monoclonali potrebbero limitare la progressione della malattia durante l’infezione precoce soprattutto per l’emergere di nuovi varianti che sfuggono ai vaccini”. “Dobbiamo pensare a lungo termine – afferma il professor Arnaldo Caruso dell’Università di Brescia – l’emergenza di nuove varianti capaci di evadere l’immunità acquisita naturalmente o a seguito di vaccinazione rende necessario lo sviluppo sempre più rapido di monoclonali neutralizzanti. La pronta disponibilità di questi anticorpi in grado di contrastare tali nuove varianti permetterà non solo di potenziare una eventuale terapia con farmaci antivirali specifici, rendendo il decorso della malattia più lieve e di breve durata, ma anche di proteggere per lungo tempo ed in maniera efficace tutti quei pazienti immunocompromessi o fragili che non rispondono alla vaccinazione”. (ITALPRESS).

Photo credits www.agenziafotogramma.it

Chiusa la prima edizione Si Academy partnership tra Federico II e Aspi

NAPOLI (ITALPRESS) – Si è conclusa la prima edizione della SI Academy (Smart Infrastructures Academy) del Polo universitario di San Giovanni a Teduccio (Na), frutto della partnership tra l’Università degli Studi Federico II di Napoli e Tecne, società del Gruppo Autostrade per l’Italia. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Autostrade del Sapere”, ampia strategia di partnership promossa da Aspi con i più importanti atenei nazionali. Si tratta di una collaborazione in materia di formazione, didattica, ricerca e sviluppo, grazie alla quale gli studenti, in un corso semestrale totalmente gratuito, hanno avuto modo di aggiornare le proprie competenze seguendo un programma didattico orientato alla sicurezza delle infrastrutture. Nel corso della cerimonia presso l’Aula Magna del Polo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sono stati consegnati i diplomi in esperto di concezione, gestione e monitoraggio delle infrastrutture afferenti al sistema viario a 24 giovani ingegneri neolaureati e a 12 dipendenti del Gruppo.
La SI Academy è una delle 9 Academy della Federico II, corsi di alta formazione che sono il risultato di accordi di collaborazione tra l’ateneo e aziende di rilievo internazionale, ed offrono percorsi formativi di tematiche di particolare rilevanza per il tessuto produttivo, sviluppando competenze e soft skill. La coesistenza tra il mondo degli studenti e il mondo dei professionisti rientra in pieno nella filosofia della SI Academy, partendo dal presupposto che la sinergia tra i due universi (impresa e accademia) sia fondamentale per la crescita professionale e aziendale. Grazie a questa iniziativa, il Gruppo Autostrade per l’Italia (che in Campania conta più di 1.000 dipendenti) prevede di contare su un “bacino di talenti”, integrando alcuni dei diplomati tra le nuove assunzioni previste dal proprio Piano di trasformazione. Ai 24 giovani ingegneri è stata infatti avanzata, come anticipato, una proposta di assunzione in azienda. Il Gruppo ha inoltre annunciato il lancio del bando per la seconda edizione del corso di alta formazione, con incremento del 50% dei posti disponibili (da 24 a 36 studenti) e con l’erogazione di 7 borse di studio a parziale copertura dei costi per gli studenti fuori sede. Le selezioni avverranno tra giugno e luglio e le lezioni partiranno tra settembre e ottobre. In base all’accordo siglato a maggio scorso nell’ambito della partnership con il Gruppo, la Federico II mette a disposizione le sue competenze tecnologiche e multidisciplinari per la conoscenza, la valutazione della sicurezza, il monitoraggio e la sostenibilità delle infrastrutture esistenti, oltre per il potenziamento della rete e per la progettazione di nuove infrastrutture.
“Il modello Academy sta evolvendo. Questa è una nuova versione, una Academy 4.0, che va su un settore fondamentale come quello della gestione e del monitoraggio delle infrastrutture. Il tema spesso non è solo costruire le infrastrutture ma gestirle. Un passo importante, non a caso tutti i ragazzi che stanno concludendo il percorso sono pronti e assorbiti nel mondo del lavoro. Quello della SI Academy è stato un inizio straordinario, l’obiettivo è di continuare a crescere insieme”, puntualizza il rettore Matteo Lorito. “La competenza è fattore strategico di sviluppo e il nostro Gruppo investe sulla formazione di giovani talenti, generando valore e innovazione per mantenere competitività nel mercato del lavoro, mettendo le persone sempre più al centro dei nostri processi industriali e guardando al fabbisogno in termini di competenze a livello di sistema-Paese”, afferma la presidente di Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri. “Mi fa piacere sottolineare che le donne rappresentano il 30% degli studenti che hanno seguito il corso: un dato che può ancora crescere ma che, in un contesto storicamente ‘maschilè come quello infrastrutturale, fa di certo ben sperare per i tempi a venire”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-foto uffico stampa Aspi-

Draghi alla Bocconi per ricordare l’economista Alesina “Fondamentale la sua ricerca sull’inflazione”

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MILANO (ITALPRESS) – “Alberto Alesina è stato uno degli economisti più brillanti e più influenti della sua generazione. Le sue intuizioni hanno avuto un impatto oltre il mondo accademico e hanno contribuito a dare forma alle politiche in tutto il mondo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi intervenendo oggi pomeriggio a un convegno, “La politica economica in un’epoca di incertezza”, organizzato dall’Università Bocconi di Milano, dedicato all’economista Alberto Alesina, scomparso due anni fa. Presenti anche il rettore dell”ateneo Gianmario Verona, il presidente dell’Università Bocconi ed ex presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro per l’Innovazione oitecnologica Vittorio Colao, il prefetto di Milano Renato Saccone e l’economista Francesco Giavazzi. “Prendiamo ad esempio la sua ricerca sull’inflazione, che è stata fondamentale per l’indipendenza delle banche centrali e che, 30 anni dopo, è stata messa in discussione quando i tassi di interesse erano bassi, e che viene riscoperta e apprezzata ora che i tassi di interesse sono in aumento”, ha detto ancora Draghi, sottolineando come Alesina sia “stato uno dei primi economisti a studiare la correlazione tra disuguaglianza, crescita economica e conflitto politico”.
Alberto Alesina, ha continuato Draghi, “non ha mai avuto paura delle controversie e le ha affrontate con rigore, apertura mentale, originalità. La sua incessante curiosità, che spaziava dalla storia alla sociologia e all’antropologia, guidava le sue ricerche in direzioni nuove e stimolanti. È stato uno dei primi economisti a studiare la correlazione tra disuguaglianza, crescita economica e conflitto politico”. Inolre, “pur essendo un convinto sostenitore del mercato libero, era preoccupato per la ridotta mobilità sociale, che divenne un tema centrale del suo lavoro”. Da parte sua il rettore Verona ha sottolineato come “il legame tra Alberto Alesina e la Bocconi è stato molto forte: qui si è laureato e da qui è partito per la sua lunga esperienza inetrnazionale. Dall’ eredità di Alberto, sono due i punti che, in questi periodi di incertezza, ci dobbiamo ricordare: è stato pioniere della nuova politica economica empirica, che trae le mosse non solo dalla scienza economica, ma anche della sociologia e altre discipline, in un ‘approccio multidisciplinare’, oggi necessario più che mai.
Verona ha citato poi “l’importanza del capitale umano per i giovani, e come dimostrazione abbiamo come dimostrazione la gratitudine dei suoi ‘discepoli’, e da parte dell’Europa, il Pnrr”. Nel suo intervento Mario Monti ha sottolineato, da parte sua, come Alesina era un economista e una persona “davvero indipendente”, aggiungendo: “questo a volte è fastidioso nel breve termine ma poi è utile, perché è un grande stimolo guardare le cose da un’altra prospettiva, lo spirito indipendente che non è compiacere un altro, porta valore”.
– foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

Allieva Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa alla Clinton Foundation

PISA (ITALPRESS) – Dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa alla Clinton Foundation, dove è stata selezionata (unica ragazza italiana) per la classe 2022 della Clinton Global Initiative University. E’ il percorso di Elena Del Pup, ex allieva di Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali, che è stata appena selezionata dalla fondazione promossa dall’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton, per fare opera di sensibilizzazione contro il cambiamento climatico e per contribuire alla costruzione di una società più equa e inclusiva.
L’ex allieva della Scuola Superiore Sant’Anna è stata scelta per compiere un percorso della durata di 12 mesi, riservato a giovani leader in grado di sviluppare e accelerare l’attuazione di idee e strategie dal forte impatto sociale. La selezione, che ha visto la partecipazione di migliaia di candidate e di candidati da tutto il mondo, è avvenuta attraverso la presentazione di un progetto. Quello di Elena Del Pup, che ha impressionato Bill Clinton per la sua semplicità e, al tempo stesso, per la sua portata innovativa, è intitolato “The Good Scientists”, per sottolineare la sua idea di connettere le discipline scientifiche riunite sotto l’acronimo Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) per metterle in contatto con il Terzo Settore.
Grazie a questo progetto Elena Del Pup avrà accesso a un programma di sviluppo delle sue capacità, attraverso un mentoring personalizzato tramite la rete globale di ex allieve ed ex allievi della Clinton Global Initiative University, che le permetterà anche di accedere alle opportunità di finanziamento attraverso le associazioni partner. Inoltre, l’ex allieva della Scuola Superiore Sant’Anna parteciperà a summit presenziato da Bill Clinton e da Chelsea Clinton, per ascoltare, leader innovatrici e innovatori su come trasformare le proprie idee in azioni. Tra le ospiti degli anni scorsi, per citare un nome, compariva anche l’attuale vice presidente degli Usa, Kamala Harris.
“Manca un dialogo tra scienza e società che risulti efficace. Questo significa che ci sono conoscenze scientifiche, attinenti alle discipline Stem, che non riescono ad essere ‘trasferitè alla società civile per perseguire obiettivi di interesse pubblico e per essere all’altezza delle sfide ambientali, climatiche e sociali. Grazie al mio ‘Commitment To Action’ selezionato adesso potrò lavorare alla creazione di un canale di comunicazione trasparente e affidabile tra scienza ed enti del ‘terzo settorè, per rendere equo l’accesso alle conoscenze scientifiche in tutti i campi”.
Prossimo appuntamento per l’ex allieva Elena Del Pup con la sua testimonianza ai corsi di orientamento sulle discipline Stem, promossi per l’estate 2022 dalla Scuola Superiore Sant’Anna e riservati a 50 studentesse di alto merito provenienti da famiglie con genitori non laureati, favorendo così un’operazione di mobilità sociale. Un’occasione per raccontare a chi intende avvicinarsi alla formazione universitaria nelle discipline scientifiche delle possibilità offerte dalla Scuola Superiore Sant’Anna.
“Complimenti a Elena Del Pup – sottolinea la rettrice Sabina Nuti – per questo successo che conferma come le discipline Stem abbiano bisogno dell’entusiasmo e dell’energia delle ragazze per continuare a progredire e per dare un contributo che, insieme a quello delle Scienze Sociali, possa migliorare la nostra società. L’interdisciplinarietà, tratto che caratterizza le attività di formazione della Scuola Superiore Sant’Anna, è stata uno degli elementi che hanno permesso a Elena di superare la selezione della Clinton Foundation. Sarò dunque lieta di ascoltare la sua testimonianza ai prossimi corsi di orientamento sulle discipline Stem, rivolti a studentesse di alto merito e provenienti da famiglie con genitori non laureati. Il talento e il merito della nostra ex allieva potranno infatti ispirare tante altre ragazze – conclude Sabina Nuti – ad avvicinarsi al mondo universitario e, in questo loro percorso, a scegliere discipline scientifiche”.
-foto ufficio stampa Scuola Superiore Sant’Anna –
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Un successo il primo concerto del “Bicocca Music Festival”

Grande successo, ieri sera, per il concerto di musica classica che ha inaugurato il “Bicocca Music Festival”, la prima edizione della kermesse musicale promossa dall’Università di Milano-Bicocca fino al 26 maggio. Sul palco dell’Auditorium Martinotti, il pianista Filippo Gorini e la violinista Stephanie Zyzak hanno eseguito la Sonata per violino e pianoforte n.3 in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, la Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op. 162 “Gran Duo” di Franz Schubert, la Sonata per violino e pianoforte di Leoš Janàcek e la Sonata per violino e pianoforte n. 2 op. 100 in la maggiore di Johannes Brahms. Dall’opera lirica al reggae, dall’elettronica al pop passando per il jazz, nei prossimi giorni artisti, studenti, gruppi musicali, solisti – professionisti e non – suoneranno e canteranno animando l’ateneo e il quartiere Bicocca. Pensati per il quartiere sono gli eventi in piazza dell’Ateneo Nuovo: in particolare oggi, dalle 17 alle 23 si alterneranno solisti e gruppi di street art e street music, in un vero e proprio happening musicale e saranno presenti food-truck e happy hour gestiti dai ristoratori di zona. Il ricco calendario di eventi vedrà il coinvolgimento anche dell’Orchestra di Milano-Bicocca, della World Music Orchestra e di studenti, docenti e dipendenti che si sono candidati alla call pubblica per partecipare al festival. Radio Bicocca è partner del Bicocca Music Festival e animerà la piazza dell’Ateneo Nuovo coinvolgendo studenti e passanti con alcuni “music quiz”. In questa prima edizione del Festival sono previste anche alcune iniziative legate all’alimentazione sostenibile, promosse dalla Commissione Ristorazione UniMiB, Base, Best4food, Master Cibo & Società, Master Alimentazione e Dietetica Applicata. (ITALPRESS).

Photo credits ufficio stampa Università Milano Bicocca