Home Università Pagina 47

Università

Sant’Anna for Ucraina, disponibili le coccarde solidali

PISA (ITALPRESS) – Una coccarda solidale e una raccolta fondi a sostegno della popolazione ucraina e dei progetti della Croce Rossa Italiana. Di fronte al perdurare della guerra e all’emergenza umanitaria, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa desidera far arrivare il suo sostegno alla popolazione ucraina, con un gesto di solidarietà, simbolico e concreto allo stesso tempo, avviando da oggi (giovedì 17 marzo) una raccolta di fondi, per contribuire alle enormi necessità di profughi e rifugiati. L’idea di realizzare coccarde con i colori dell’Ucraina è stata lanciata dal personale tecnico amministrativo ed è stata subito accolta dal direttore generale Alessia Macchia, che l’ha proposta alla rettrice Sabina Nuti, e che sarà realizzata grazie alla collaborazione del personale esterno impiegato nelle portinerie. Chiunque sia interessato può contribuire alla raccolta di fondi, ritirando una coccarda presso alcune sedi della Scuola Superiore Sant’Anna. Infatti, da oggi, presso la portineria della sede centrale in piazza Martiri della Libertà 33 a Pisa sono disponibili le coccarde Sant’Anna for Ucraina, acquistabili con un contributo minimo di 5 euro. L’intero ricavato sarà devoluto al progetto Emergenza Ucraina, promosso dalla Croce Rossa Italiana. Inoltre, da lunedì 21 marzo le coccarde solidali saranno disponibili anche presso le portinerie dell’Istituto Tecip della Scuola Superiore Sant’Anna, in via Giuseppe Moruzzi 1 a Pisa, presso l’area di ricerca CNR, e dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, in viale Rinaldo Piaggio 34 a Pontedera.
“Si tratta di un piccolo gesto che vuole testimoniare la coesione e la sensibilità della nostra comunità in un momento così drammatico”, sottolinea la rettrice Sabina Nuti, annunciando l’iniziativa.
(ITALPRESS).

L’Anvur a Parigi al vertice UE sulle sfide della formazione e ricerca

ROMA (ITALPRESS) – Domani l’ANVUR prenderà parte a un convegno organizzato a Parigi dall’Agenzia francese HCERES, nell’ambito delle iniziative promosse durante il semestre di presidenza francese dell’Unione europea.
L’evento ha l’obiettivo di stimolare una riflessione sul ruolo della valutazione della ricerca nell’attuale fase storica caratterizzata dalla crescente internazionalizzazione dei percorsi di formazione superiore e digitalizzazione di dati e risultati della ricerca, anche con riferimento ai processi valutativi.
Parteciperanno al dibattito esponenti di organismi europei che gestiscono politiche e programmi di finanziamento alla ricerca; rappresentanti delle principali associazioni di agenzie, università, studenti attive a livello europeo e internazionale (ENQA, EQAR, EUA, EURASHE, ESU); coordinatori di alleanze universitarie europee; referenti di agenzie particolarmente attive nella valutazione delle politiche e dei risultati della ricerca; promotori della riflessione sui temi dell’integrità scientifica e della scienza aperta.
Il presidente dell’Agenzia, Antonio Uricchio, interverrà in particolare nella tavola rotonda dedicata alle pratiche e alle prospettive della valutazione della ricerca nella dimensione europea e si confronterà con i rappresentanti dell’agenzia tedesca del Baden Wurttemberg, dell’agenzia svedese e di quella ceca.
La partecipazione attiva dell’ANVUR all’iniziativa si colloca nell’ambito di una strategia di rafforzamento del dialogo e della collaborazione con le Agenzie europee e internazionali, recentemente confermata dalla nomina di un componente del Consiglio Direttivo (Marilena Maniaci), nell’omologo organismo (Collège) di HCERES.
(ITALPRESS).

Scuola, il 30 e 31 marzo l’Università IUL apre le porte agli studenti

ROMA (ITALPRESS) – L’Università Telematica degli Studi IUL apre le porte dell’Ateneo, mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, con una serie di incontri di orientamento online dedicati alle future matricole e a tutti coloro che sono interessati a scoprire i diversi corsi di studio proposti da IUL.
Attraverso il sito https://www.iuline.it/infoday/ sarà possibile iscriversi a uno o a più incontri, ciascuno della durata di 45 minuti, dove i Presidenti dei Corsi di studi presenteranno i Corsi di laurea presenti nell’offerta formativa IUL: Scienze dell’educazione e della formazione (classe L-19), Scienze psicologiche (classe L-24), Scienze motorie (classe L-22), Scienze economiche (classe L-33), Scienze della comunicazione (classe L-20), Giurisprudenza (classe LMG-01), Innovazione educativa ed apprendimento permanente nella formazione degli adulti in contesti nazionali ed internazionali (classe LM-57) e Innovazione digitale e Comunicazione (classe LM-91).
Durante i webinar verranno fornite informazioni anche su come è organizzata la didattica online, oltre che sugli ambienti e sugli strumenti di formazione messi a disposizione da IUL. Gli incontri sono in programma mercoledì 30 marzo, dalle ore 15.15 alle 17.30, e giovedì 31 marzo, dalle 14.30 alle 17.30.
L’Università Telematica degli Studi IUL è un ateneo istituito nel 2005 e promosso da due soci pubblici: l’ente di ricerca Indire e l’Università degli Studi di Foggia. IUL offre corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento e di formazione riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca. L’Ateneo conta su un corpo docente altamente qualificato e propone percorsi didattici online, assicurando un’esperienza di apprendimento flessibile, veloce, intuitiva e adatta alle esigenze di tutti gli studenti.
Il calendario dell’INFO DAY e su https://www.iuline.it/infoday/.
(ITALPRESS).

A Palermo il Festival della Cultura Ucraina

PALERMO (ITALPRESS) – Cinema d’autore, presentazioni di libri e una mostra fotografica per comprendere gli attuali drammatici avvenimenti attraverso la cultura di un paese dalla storia millenaria. E’ Ucraina. La terra di confine, il festival della cultura ucraina ideato da Kateryna Filyuk e Olena Moskalenko con il patrocinio dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana, Comune di Palermo Assessorato alle Culture del Comune di Palermo e Università degli Studi di Palermo, che da domani e fino al 10 aprile si svolgerà a Palermo, con eventi aperti al pubblico e gratuiti diffusi tra Palazzo Steri, i Cantieri Culturali della Zisa, la Fondazione Sant’Elia, ZACentrale e il Centro Internazionale di Fotografia e il cinema Rouge et noir.
“Ancora una volta a Palermo l’arte si fa conferma di valori e diritti in un tempo di guerra e violenza: visione di accoglienza, valori di libertà e diritti alla pace e alla vita. Sul frontone del nostro Teatro Massimo si legge ‘l’arte rinnova i popoli e ne rivela la vità, e questa iniziativa di speranza e di vita è resa possibile dalla straordinaria sensibilità artistica e dignità civile del popolo ucraino”, afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“UniPa in virtù della sua vocazione di diffusione della conoscenza è la dimensione più appropriata per rappresentare e divulgare tutte le diverse culture, dialogando con il territorio e con il mondo attraverso linguaggi e scienze diverse – commenta il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri -. Questo festival non è solo un’occasione per riflettere sulla cultura Ucraina, sul nostro tempo, sulle conseguenze della guerra, sulla perdita del domani e sulla speranza dell’avvenire, ma rappresenta un momento di concreta vicinanza che ci consente di essere partecipi e solidali con l’Ucraina e di diffondere, tramite l’arte, un messaggio di pace”.
“‘Ucraina. La terra di confinè, il festival di cultura ucraina che si terrà a Palermo fino al 10 aprile prossimo nasce dalla condivisione di un ‘sentirè comune di tante Istituzioni culturali della città. Palermo si sta dimostrando coesa nel difendere la vita contro ogni guerra e violenza, in un percorso condiviso di città/comunità e con l’obiettivo comune di attivare una riflessione continua sull’attuale situazione geopolitica attraverso Il coinvolgimento attivo delle istituzioni culturali del territorio che sono parte essenziale, attraverso il linguaggio dell’arte, nella costruzione di una autentica cultura di pace in questa città. Il coinvolgimento della città in tutte le sue articolazioni e declinazioni artistiche è urgente e sostanziale e rappresenta una vera e propria ‘Chiamata alle Artì necessaria per sostenere la visione democratica. Chiediamo a tutte le Istituzioni Culturali ed Artistiche di essere parte attiva del Festival”, dichiara Mario Zito, Assessore comunale alle CulturE.
“Nel momento cruciale, quando l’Ucraina cerca di difendere il suo diritto di esistere, quando la guerra ibrida e la guerra dell’informazione si sono trasformate in un’invasione russa in piena regola, l’agenda giornaliera della maggior parte dei media presenta un dibattito sulle questioni della sicurezza internazionale e sulle sfide geopolitiche di cui non si parla dai tempi della seconda guerra mondiale. Però, cosa significa ‘sfida geopoliticà? E, soprattutto, perchè sta succedendo quello che sta succedendo? Mentre le grandi narrative storiche e i resoconti geopolitici ne ostruiscono la comprensione, il linguaggio dell’arte risulta piuttosto trasparente e leggibile, dotato del potere di suscitare l’interesse e l’empatia. L’arte offre una possibilità di comunicare con coloro che, di solito, si occupano dei numeri nei rapporti statistici e militari, permette di parlargli da uomo a uomo di ciò che è stato visto e vissuto, di riflettere sull’esperienza propria e di metterla a confronto. Il festival della cultura ucraina a Palermo propone di scoprire la dimensione umana degli eventi storici degli ultimi 8 anni sia a coloro che sono al corrente dello svolgersi degli eventi in Ucraina, sia semplicemente alle persone non indifferenti colpite dagli ultimi avvenimenti”, spiega Kateryna Filyuk, organizzatrice e curatrice del festival.
Il festival si apre domani con l’inaugurazione della mostra (fino al 31 marzo) “La guerra 2014-2020” alla Fondazione Sant’Elia del fotografo Oleksandr Glyadelov, corrispondente in Ucraina orientale negli anni cruciali delle battaglie tra i separatisti e l’esercito ucraino.
Sabato 12 marzo inizia il ciclo dei documentari e dei “feature film” dei registri ucraini, che per quattro settimane porterà gli spettatori a conoscere le tecniche artistiche ucraine contemporanee e permetterà a loro di scoprire un prodotto culturale europeo autentico e sorprendente.
Il programma prevede inoltre la presentazione del libro di Lia Dostlieva e di Andrii Dostliev “Leccando le Ferite di Guerra,”, venerdì 25 aprile allo ZACentrale; sempre venerdì 25 aprile al Centro Internazionale di Fotografia si svolgerà la presentazione di foto che documentano l’attuale conflitto guerra in Ucraina, organizzata da Izolyatsia con 89books.
Per l’occasione Associazione Wilder e Cinema City in collaborazione con il Cinema Rouge et Noir organizzeranno, mercoledì 16 marzo alle ore 21 (con replica venerdì 18 alle 16) la proiezione speciale, in anteprima del film Reflection di Valentyn Vasyanovyc, il regista ucraino che recentemente ha dichiarato “Resto a Kyiv. Voglio essere tra persone consapevoli della loro appartenenza etnica, culturale e politica. Voglio essere tra queste persone per acquisire esperienze importanti che mi aiuteranno a creare storie vere su di loro”. Il film arriva direttamente dall’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2021.
Durante il festival sarà effettuata una raccolta fondi a favore delle organizzazioni umanitari impegnate nel combattere la crisi umanitaria in Ucraina.
(ITALPRESS).

8 Marzo, all’Università di Palermo “lezione zero” sull’uguaglianza di genere

PALERMO (ITALPRESS) – L’Università come veicolo dei temi legati all’uguaglianza di genere, al superamento dello stesso concetto di genere, all’obiettivo del riequilibrio in una società che, nonostante alcuni passi avanti negli ultimi decenni, alimenta ancora dei modelli patriarcali e delle gerarchie che vedono la figura femminile vittima di un divario concreto nella vita sociale, lavorativa, culturale nei confronti della controparte maschile. Perchè è difficile superare questa disuguaglianza? E’ questo uno degli spunti di discussione lanciati, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna dell’8 marzo, nel corso di un’iniziativa promossa dall’ateneo di Palermo, che si è tenuta in modalità mista a Palazzo Steri.
Alla presenza del rettore di Unipa, Massimo Midiri, la lotta contro la disuguaglianza di genere è stata oggetto di riflessioni nell’incontro “Donne, genere, Università”, che si è chiuso con la “Lezione Zero” della professoressa Graziella Priulla, con l’obiettivo di ricondurre questa giornata a una reale consapevolezza critica dei rapporti di potere esistenti legati al genere, che si riverberano in dinamiche che sviliscono la figura della donna, producendo asimmetrie, oltre che nel mondo del lavoro e dell’istruzione, più sottili e pervicaci a livello linguistico e culturale. “E’ una giornata importante perchè, al di là della ricorrenza dell’8 marzo, da oggi iniziano una serie di iniziative legate alla divulgazione e alla conoscenza delle problematiche di genere, per le quali l’ateneo già da tempo ha intrapreso questa strada nominando una pro rettrice alle politiche di genere e all’inclusività – ha spiegato all’Italpress il rettore Massimo Midiri – In questo solco la costituzione del primo bilancio di genere che deve portare in un tempo ristretto al gender equality plan, strumento che oggi la comunità europea vede come elemento fondamentale per partecipare a iniziative di ricerca. La nostra ‘Lezione zerò è utile per comprendere il significato profondo delle problematiche del genere – ha concluso – perchè deve diventare un fatto culturale e un’abitudine nei nostri ambienti parlare di questi argomenti”.
Come spiegato da Midiri, l’Università degli Studi di Palermo ha prodotto il primo bilancio di genere in vista del successivo Gender Equality Plan, divenuto uno strumento obbligatorio per gli atenei dal 2022. Un reportage triennale legato ai rapporti di genere che ha visto una sostanziale conferma nei numeri di quanto è ormai noto da tempo. A Unipa ci sono meno iscritte rispetto agli iscritti e le studentesse che si laureano in corso e con voti tra 106 e 110 e lode superano il 60% del totale, di più rispetto agli uomini. Poi, però, la forbice del gender gap si allarga inesorabilmente nel prosieguo della carriera, per questo il Gender Equality Plan, con le 40 azioni previste, ha al suo interno alcune misure che possano colmare il divario e incoraggiare indirettamente un riequilibrio di genere.
“Unipa ha scelto di fare un piano di sostanza. In questi mesi abbiamo costituito un gruppo di lavoro composto dai docenti – ha spiegato la pro rettrice all’inclusione, alle pari opportunità e alle politiche di genere, Beatrice Pasciuta – i numeri raccolti ci dicono qual è la situazione in termini di rapporto di genere nella comunità studentesca, nei docenti e nel personale tecnico-amministrativo. In tal senso eravamo un pò indietro”. In una giornata dal valore fortemente simbolico come quella dell’8 marzo, è più che mai importante riflettere su come le differenze si trasformino troppo facilmente in disuguaglianza. In collegamento da remoto, Graziella Priulla, docente di sociologia della comunicazione e della cultura, ha concluso questo appuntamento con la sua “Lezione Zero” su donne, genere e università, un’alfabetizzazione primaria sulle questioni di genere, gli stereotipi e il gender gap al centro di dibattiti nelle politiche sociali europee. Nelle sue riflessioni, è emerso un ritardo interno al mondo educativo nel supportare le istanze del femminismo nei confronti della cultura patriarcale.
“Il femminismo, fin da quando è nato, è stato considerato un pericolo sociale e ridicolizzato, interiorizzato come un modello macchiettistico – ha spiegato la professoressa Priulla – Sessismo e stereotipi di genere vengono appresi nei primissimi anni di vita, ma l’identità sessuale non si costruisce con un capriccio. Ed è da condannare l’uso di alcuni corpi come legittimi e naturali, e di altri come perversi e sconvenienti”.
(ITALPRESS).

Nove proposte contro la guerra in Ucraina: la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa scrive al governo e Parlamento

0

PISA (ITALPRESS) – Nove “proposte concrete” sulla guerra in Ucraina, che vedono come primo firmatario Andrea de Guttry, professore ordinario di diritto internazionale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e che in 48 ore hanno già ricevuto l’adesione di oltre 100 tra docenti, studiose e studiosi di diritto internazionale di più di 50 tra atenei ed enti pubblici di ricerca, sono state sottoposte all’attenzione del Governo e del Parlamento, attraverso lettere indirizzate alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati, al presidente della Camera Roberto Fico, al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi di Maio. “Apprezziamo molto quanto fatto sino ad ora dall’Italia sia per reagire alle decisioni russe sia per prestare aiuto ed assistenza all’Ucraina ed al suo coraggioso popolo e adesso abbiamo pensato di elaborare alcune proposte di natura tecnica: si tratta di alcune misure che potrebbero essere adottate dal Governo e di altre che potrebbero essere realizzate dal Parlamento, si legge nella lettera per accompagnare le nove proposte, sottoscritta da Andrea de Guttry. Al Parlamento il documento richiede, con le sue due proposte, di riprendere l’iter per “dare piena attuazione nell’ordinamento italiano alle fattispecie previste dallo Statuto della Corte Penale Internazionale, inclusi i crimini contro l’umanità e il crimine di aggressione” e di “avviare una discussione sull’introduzione nell’ordinamento italiano della cosiddetta giurisdizione universale per i crimini internazionali, sulla scia di quanto fatto da altri Paesi europei”.
Tra le sette proposte indirizzate al Governo, si segnala la necessità di “adempiere scrupolosamente, tanto nei rapporti bilaterali quanto nelle sedi multilaterali, al dovere di non riconoscere la situazione di illegalità generata dagli atti di aggressione contro l’Ucraina” e di “adempiere pienamente agli obblighi che derivano dall’imposizione di sanzioni nei confronti degli Stati autori di atti di aggressione decisi nell’ambito delle organizzazioni regionali di cui fa parte (in primis l’Unione Europea).
(ITALPRESS).

Webuild, parte Challenge4sud, per gli studenti ingegneria del Sud Italia

MILANO (ITALPRESS) – Ai nastri di partenza Challenge4Sud, iniziativa organizzata da Stati Generali del Mondo del Lavoro, promossa da Webuild e dalla Task Force Infrastrutture di PwC Italy. Il progetto punta a stimolare le idee più innovative e sostenibili, nell’ambito delle tecnologie digitali applicate alle infrastrutture, e a metterle a disposizione delle sfide di crescita e competitività che il Paese sta affrontando. Lo strumento è una vera e propria “challenge” di ricerca e tecnologia, rivolta a studenti di Ingegneria, donne e uomini, delle Università del Sud Italia. Challenge4Sud per portare innovazione e sostenibilità nel mondo delle infrastrutture, facendo leva sul potenziale, spesso inespresso, del Sud del Paese. L’iniziativa punta a creare un importante momento di contaminazione reciproca tra studenti e azienda, all’insegna del motto “You Challenge, We Change!” coniato ad hoc da Webuild. Una occasione per i giovani del Sud di toccare con mano la realtà aziendale, stimolando collaborazione e co-creazione, ma anche un modo per rafforzare l’impegno di Webuild al fianco dei partner dei progetti che ha oggi in corso nel Sud nel Paese.
Webuild da anni ha avviato un importante piano di investimenti infrastrutturali nel Sud Italia, isole comprese, dove oggi è impegnato nella realizzazione di 15 grandi progetti, che coinvolgono circa 11.000 persone, incluso l’indotto, e una filiera di oltre 2.000 fornitori diretti. Parliamo di opere strategiche per il Paese, come l’alta velocità Napoli-Bari, le linee ferroviarie Palermo-Catania e Messina-Catania e la Strada Statale Jonica.
Challenge4Sud vedrà la partecipazione attiva di studentesse e studenti dei corsi di laurea Triennali e Magistrali degli atenei di Ingegneria di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Per partecipare, i giovani dovranno prima iscriversi al Bootcamp virtuale che si terrà il prossimo 24 marzo, durante il quale ingegneri Webuild presenteranno temi, tempistiche e regole del gioco. A seguire e fino al 12 aprile, gli studenti potranno iscriversi a una delle challenge disponibili, tra cui quella di Webuild suddivisa a sua volta in 3 focus sull’interazione tra intelligenza artificiale, computer vision e modelli digitali applicati al cantiere del futuro. Gli iscritti, suddivisi in gruppi di lavoro da 3 partecipanti, avranno un mese di tempo per formulare le nuove proposte che saranno poi valutate da un team di accademici e manager, sulla base dell’impatto, della fattibilità, del contenuto di creatività e di innovazione e dell’efficacia della presentazione. I vincitori saranno resi noti nel corso di un evento in streaming che vedrà confrontarsi i 3 gruppi finalisti. Challenge4Sud rientra tra le tante iniziative del Piano Giovani “Webuild Next-Gen”, il programma di attività su cui Webuild sta investendo, che sintetizza l’impegno globale del Gruppo nella formazione e attrazione dei giovani nel settore delle infrastrutture.
Tra le attività di punta del programma, il “Premio Alberto Giovannini”, dedicato alle migliori tesi di laurea sull’innovazione e la digitalizzazione delle infrastrutture, la “Scuola di Mestieri”, un percorso professionalizzante di formazione specifica per nuove risorse con inserimento nel Gruppo, “100 Giovani Ingegneri del Sud”, programma di recruiting volto a favorire l’occupazione di giovani talenti formati dalle Università del Sud Italia e “Ingenio al Femminile”, per valorizzare le professionalità femminili di profilo STEM e ridurre il gender-gap nel settore.
(ITALPRESS).

Missione G.I.G.G vince il Samsung Innovation Camp

MILANO (ITALPRESS) – Missione G.I.G.G – Giovanni in Galleria Giannoni vince l’edizione 2021/2022 di Samsung Innovation Camp, progetto sviluppato da Samsung Electronics Italia insieme a un gruppo selezionato di università italiane ed enti locali, che nasce con l’obiettivo di accompagnare gli studenti in un percorso formativo dedicato all’innovazione digitale. Il progetto, sviluppato da Amine Mhimida, Claudia Macciocca, Erika Di Grigoli e Rosario Loiacono, studenti dell’Università del Piemonte Orientale si aggiudica la vittoria finale tra gli oltre 2.000 studenti che hanno partecipato all’iniziativa. Secondo e terzo classificato sono rispettivamente VisitDolomites, idea del team proveniente dall’Università degli Studi di Trento e Muddika, progetto degli studenti dell’Università degli Studi di Catania.
L’ultima fase del progetto ha visto ogni università partecipante selezionare un team finalista che si è sfidato in un hackathon presso la Samsung Smart Arena di Milano, un evento di due giorni dove gli studenti hanno potuto apportare ulteriori miglioramenti alla propria idea e lavorare sulle dinamiche del lavoro di gruppo per prepararsi al pitch di valutazione della giuria attraverso workshop e momenti di confronto con professionisti ed esperti.
I ragazzi hanno potuto approfondire i diversi aspetti legati alla portata innovativa del proprio project work e dialogare con esperti in soft skills, ragionando su temi quali lo stigma sociale nei confronti del fallimento e i concetti di leadership e di fiducia all’interno di un team. “Innovation Camp ci ha permesso di aiutare i giovani a esprimere il loro talento attraverso le nuove tecnologie e a farsi promotori di un cambiamento sociale positivo, contribuendo al rilancio dell’Italia e della sua crescita. Questa collaborazione sinergica con le Università e le Istituzioni locali ha contribuito da un lato a offrire ai ragazzi nuove competenze legate all’innovazione digitale e alle soft skills molto richieste nel mercato del lavoro, dall’altro le loro nuove idee possono dare nuova linfa a un settore, quello del turismo e dei beni culturali, duramente penalizzato in questi ultimi due anni. Sono rimasta molto colpita dalla creatività e dalla passione con cui i ragazzi hanno sviluppato i project work. Mi auguro che possano aprirsi per loro nuove opportunità grazie a quanto appreso durante Innovation Camp e che possano fare la differenza”, ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.
(ITALPRESS).