ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina presso la Sala Senato del Palazzo del Rettorato della Sapienza Università di Roma la Cerimonia di sottoscrizione dell’Accordo Quadro tra l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, nella persona del Magnifico Rettore Corrado Petrocelli, e La Sapienza Università di Roma, nella persona della Magnifica Rettrice Antonella Polimeni. Guidata dalla Rettrice Polimeni, la delegazione dell’ateneo romano era costituita, tra gli altri, dal Prorettore Vicario, dalla Direttrice Generale e dal Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria; la delegazione di San Marino invece, con a capo il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura Andrea Belluzzi, oltre che dal Magnifico Rettore Petrocelli era composta dal Direttore di Dipartimento Istruzione Laura Gobbi e dal Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Francesco Bevere.
“L’accordo che oggi sottoscriviamo con un’università giovane nata nell’antica terra della libertà che ha oltre 1.700 anni di storia, un’università che rappresenta in questo accordo la gioventù a fronte di una vetustà, solo sulla carta, di Sapienza. L’accordo nasce dall’interesse comune di fare di più nell’ambito dell’istruzione e della cultura per promuovere una sana crescita generazionale che in questa fase è particolarmente fragile. Un accordo che rappresenta un passo importante per una collaborazione che auspico feconda tra i nostri Paesi e le loro università”, ha detto nel suo saluto di indirizzo la Magnifica Rettrice Polimeni. L’accordo firmato sancisce una collaborazione per una mutua cooperazione nello scambio di studenti e professori, nei progetti congiunti di ricerca soprattutto nel campo della medicina, nei progetti di alta formazione, nei progetti sanitari, negli scambi di informazioni, di documenti e pubblicazioni scientifiche, negli incontri studio e seminari. La collaborazione si estende altresì alla possibilità di accedere assieme a bandi europei strutturali che diano sostenibilità nel tempo e che contribuiscano al consolidamento del Fondo di Finanziamento Ordinario.
“E’ importante per me che uno dei più grandi centri del sapere in Europa entri in relazione con la nostra università che conta oggi oltre 1.000 studenti iscritti ma che fa della sua piccola dimensione un elemento di qualità. E’ importante per me intensificare il dialogo e la collaborazione con La Sapienza per attuare progetti che si verticalizzino a San Marino in esperienze pilota avanzate che possano trovare applicazione su modelli e sistemi più ampi”, con queste parole e con i ringraziamenti ai due Magnifici Rettori il Segretario Belluzzi ha aperto il suo intervento all’appuntamento. “Il mio ringraziamento va prima di tutto alla Rettrice Polimeni.
Dall’accordo che oggi abbiamo sottoscritto ci aspettiamo protocolli esecutivi, con un occhio particolare alla sanità. Siamo attenti e pronti a dare vita a iniziative innovative, che non si fanno o che non si possono fare altrove. Prendo in prestito le parole di un verso di Virgilio ‘Si parva licet componere magnis’ (se è lecito paragonare le cose piccole alle grandi), ne faccio il mio motto e, come il poeta, le utilizzo per mettere a confronto il lavorio delle api, l’università che guido, con quello dei Ciclopi, il vostro ateneo. La sfida era portare questa università in un contesto internazionale, ci siamo riusciti grazie all’ingresso nel Processo di Bologna e nel network delle università dei Piccoli Stati di cui siamo parte trainante”, queste le parole di un profondamente soddisfatto Petrocelli.
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Firmato accordo tra l’Università di San Marino e la Sapienza di Roma
Messa “Ascoltare gli studenti, superare il fossato comunicativo”
FIRENZE (ITALPRESS) – “L’Università deve creare occasioni di impiego: troppo a lungo abbiamo sentito accusare l’Università di una totale scollatura rispetto al mondo del lavoro. In questa prospettiva, riveste un ruolo fondamentale una programmazione strategica, che ripensi l’offerta formativa in maniera dinamica, per garantire obiettivi formativi e sbocchi professionali, mirati a rispondere alle nuove esigenze del lavoro”.
Questo uno dei passaggi della relazione svolta oggi dalla rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021-22. La cerimonia si è tenuta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. Impegnandosi nella sfida che rappresenta l’attuazione del PNRR, l’Ateneo “condivide con convinzione le linee indicate dal Governo per innalzare il livello di interesse, competitività e innovazione – ha detto Petrucci -. Elevare il livello formativo significa rendere i percorsi più attrattivi e internazionali, più flessibili e più equi, sia garantendo un accesso il più possibile aperto, sia attraverso il superamento delle differenze di genere anche nella scelta dei corsi di studio, rafforzando gli strumenti di orientamento”. Per il ministro inistro Messa gli studenti, soprattutto in questo momento e dopo due anni di pandemia, “vanno assolutamente ascoltati, con loro bisogna interagire e comunicare perchè si sta formando un ‘fossatò nella comunicazione. Bisogna capire con loro quale sia il metodo migliore per una scuola che sia diversa rispetto all’attuale. In questo momento l’Università deve preparare al mondo del lavoro – ha continuato il ministro – Io sono fautrice della riapertura totale degli atenei senza demonizzare l’uso della tecnologia ma bisogna assolutamente tornare in presenza”.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella nel suo intervento ha invece parlato dell’impegno dell’amministrazione sul fronte dei trasporti pubblici affinchè questo possa essere fruiti totalmente dagli universitari: “Gesti che si affiancano a progetti più ambiziosi legati alla ricerca. Sono tanti i fronti su cui siamo impegnati – ha aggiunto il primo cittadino – e che ci fanno sentire partedi un sistema nazionale. Per noi l’università è un tassello insostituibile del nostro territorio”. Infine, il governatore Eugenio Giani ha voluto esprimere un augurio: “Gli Atenei devono essere lo strumento per guardare con serenità al futuro. Noi, come regione, ci stiamo impegnando motlo per garantire diritto allo studio”.
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Università della Calabria promuove Rete per l’Educazione sociale
RENDE (COSENZA) (ITALPRESS) – Si è costituita presso l’Università della Calabria, all’interno del Dipartimento di Culture, Educazione e Società diretto da Roberto Guarasci, la Rete per l’Educazione sociale promossa dal Corso di Studio Unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche, presieduto da Mario Caligiuri, e da una qualificata rappresentanza delle strutture socioassistenziali attive in Calabria.
La Rete è coordinata da Mario Caligiuri e ha come vicecoordinatori, Isabella Mastropasqua, Dirigente del Ministero della Giustizia, e Maurizio Chiaravalloti della Fondazione “Città Solidale” di Catanzaro.
La Rete, si legge in una nota, nasce per realizzare operativamente tre progetti: un osservatorio che studi le povertà educative in Calabria; un patto educativo tra istituzioni formative e organizzazioni socioeducative della regione per promuovere percorsi virtuosi di cittadinanza attiva e inclusione, prevenzione della devianza e contrasto alla cultura mafiosa, recupero educativo e reinserimento sociale; la riorganizzazione del tirocinio curriculare per gli studenti di Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche dell’Università della Calabria in modo da legare la formazione professionale e le competenze degli educatori e pedagogisti ai bisogni reali della complessa (e disgregata) condizione socioeconomica della regione.
I delegati alla costituzione dei gruppi di lavoro per la realizzazione del programma sono: Angelo Serio, Responsabile a Scalea nel Cosentino del Punto Luce di Save the Children, per il patto educativo; Simona Perfetti, docente Unical e Responsabile della Commissione Tirocinio del DiCES, per la riorganizzazione del Tirocinio curriculare; Giancarlo Costabile, ricercatore Unical e delegato alla Comunicazione del Corso di Studio Unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche, per l’osservatorio sulle povertà educative.
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Green pass, a Palermo uno sportello per studenti universitari stranieri
TRAPANI (ITALPRESS) – Servirà a semplificare e velocizzare le procedure di accesso all’attestazione digitale necessaria per fruire di trasporti pubblici, impianti sportivi, luoghi della cultura e molto altro. Procedure spesso non agevoli per chi proviene da altri Stati e ha ricevuto somministrazioni di dosi di vaccino nel proprio Paese di origine. Tra questi, molti sono studenti Erasmus, in città per completare il proprio ciclo di formazione e che, senza usufruire del green pass, sarebbero tagliati fuori da una lunga serie di attività. Su input dell’Ateneo e di associazioni di volontariato come l’Erasmus Student Network, la struttura commissariale di Palermo, coordinata dal commissario Covid Renato Costa, ha predisposto un’apposita postazione del proprio ufficio back office, al padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo, con un impiegato addetto alla gestione di questo tipo di pratiche dette di “equipollenza”, per riconoscere la validità dei certificati vaccinali stranieri e poter rilasciare la certificazione verde.
“Era un servizio che offrivamo già – spiega il commissario Covid di Palermo, Renato Costa – ma adesso garantiamo una corsia dedicata agli studenti, perchè ci rendiamo conto della loro urgenza nello sbrigare queste pratiche, data la loro permanenza temporanea in Italia. Per loro, inoltre, trovandosi in un Paese straniero e senza conoscere la lingua, la burocrazia della pandemia rischia di essere ancora più complicata. Per questo, in stretta collaborazione con l’Università, preziosa nel segnalare ai ragazzi questo servizio, vogliamo tendere loro una mano”.
“Uno sportello dedicato al supporto diretto nelle pratiche burocratiche necessarie per ottenere il Green pass è un servizio utile ed importante per gli studenti stranieri – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – Aggiungiamo un ulteriore tassello alla costruzione, in sinergia con le altre istituzioni, di un’ospitalità su tutti i fronti per gli studenti stranieri che scelgono UniPa e la nostra città e che sanno di potere contare sul nostro sostegno per le loro differenti esigenze. Ringrazio sentitamente il commissario all’emergenza Covid di Palermo, Renato Costa, per questa significativa collaborazione”.
Gli studenti stranieri potranno rivolgersi all’ufficio sia online sia in presenza. Basterà inviare una mail all’indirizzo [email protected] o presentarsi allo sportello, aperto ogni giorno, dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 19. Bisogna portare allo sportello o allegare alla richiesta via email un documento di identità, il certificato di avvenuta vaccinazione, il modulo di richiesta e di dichiarazione sostitutiva scaricabili dalla piattaforma telematica della struttura commissariale, https://fiera.asppalermo.org/site/greenpass-index.
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Rapporto Cergas Bocconi-Essity, giovani vogliono prevenire la non autosufficienza
Il rischio di non autosufficienza inizia a essere preso in considerazione già da giovani e organizzarsi per tempo diventa sempre più una priorità per le persone. È quanto emerge dal 4° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Bocconi – Essity che per la prima volta ha coinvolto soggetti giovani, con un’età media di 37 anni, per esaminare il loro pensiero rispetto ai temi della non autosufficienza e del settore Long Term Care. Secondo i dati del Rapporto, il 54% del campione esaminato è pronto a organizzarsi in anticipo per far fronte al rischio di non autosufficienza e ad adottare misure di prevenzione. Il Rapporto fa una fotografia del settore dell’assistenza agli anziani in Italia e mette in luce la scarsità di figure centrali nella cura e nell’assistenza dei senior. Infatti, nelle Rsa italiane mancano all’appello il 26% degli infermieri, il 18% dei medici e il 13% degli Oss a causa di una carenza strutturale di figure professionali e di una competizione tra settore sanitario e sociosanitario nell’attrarre nuove leve. Ciò rischia di tradursi in una possibile compromissione dei servizi e della crescita del settore. Inoltre, il 100% dei gestori delle RSA partecipanti dichiara di vivere una situazione critica nella gestione delle persone già impiegate a causa della carenza di personale a livello italiano (94%), della motivazione (56%) e dei casi di burn out (38%). Quando si parla di Long Term Care in Italia, non mancano casi di successo e il Rapporto ne racconta ben 24, espressione di quattro diversi cantieri aperti di innovazione. Per Elisabetta Notarnicola, Associate Professor of Practice, Divisione Government, Health e Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management e coordinatrice del Rapporto “da anni ribadiamo che il settore Long Term Care deve essere protagonista di un cambiamento, sia a livello di sistema che di servizi offerti. Oggi abbiamo anche i dati circa le percezioni delle famiglie che ci confermano che sono pronte per una diversa visione dell’assistenza. Anche le condizioni di contesto sono favorevoli, con un maggior dinamismo e possibilità di investimento rispetto al passato, anche grazie a Pnrr. Le aziende del settore stanno provando a innovare, ma come possiamo pensare che riescano a farlo se scarseggia il fattore critico di successo principale, ovvero il personale? Senza le persone il cambiamento non può arrivare”. Per Massimo Minaudo, Ad di Essity Italia, “l’assistenza delle persone non autosufficienti auspichiamo diventi una priorità per il Paese anche alla luce dell’interesse verso il tema della non autosufficienza da parte di persone sempre più giovani”.
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Con “Study in Sicily”, si rafforza la cooperazione nel Mediterraneo
PALERMO (ITALPRESS) – L’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana, diretto da Roberto Lagalla, con il supporto dell’ente di ricerca INDIRE e nell’ambito della programmazione 2014-2020 del Fondo sociale europeo, organizza l’evento “Study in Sicily. La cooperazione educativa nel Mediterraneo”, iniziativa per la promozione e l’internazionalizzazione del sistema di istruzione siciliano verso il bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente.
L’incontro è in programma il 22 febbraio dalle ore 11,00 a Palermo nella scuola IISS Pio La Torre (Via Nina Siciliana, 22) e in collegamento dall’Istituto Comprensivo L. Sciascia di Catania. L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sui canali social del Fondo sociale europeo della Regione Siciliana e di INDIRE e verrà tradotto in simultanea in lingua francese e inglese.
Obiettivo dell’iniziativa è avviare e rafforzare le opportunità di collaborazione tra la Regione Siciliana e i paesi del Mediterrano e del Medio Oriente coinvolti nella prima fase del progetto Study in Sicily: Egitto, Tunisia, Algeria, Giordania e Marocco. Inoltre, l’iniziativa mira alla creazione di una “Antenna del Mediterraneo sull’educazione” per creare ulteriori connessione tra i sistemi dei singoli Paesi e rafforzare gli scambi.
L’evento si svolgerà in due momenti: nel corso della mattinata è prevista una sessione operativa di confronto fra le diverse realtà educative dei vari paesi, con approfondimenti sulla mobilità e sulla cooperazione in ambito scolastico e accademico, con un focus anche sugli ITS e sull’alta formazione artistica e musicale (Accademie, Conservatori ecc.). Nel pomeriggio, si terrà una sessione istituzionale nella quale verranno coinvolti gli ambasciatori e i rappresentanti dei governi dei Paesi coinvolti, l’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE e stakeholder istituzionali.
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Laurea e Master, a Milano-Bicocca agevolazioni per il personale P.A.
MILANO (ITALPRESS) – L’Università di Milano-Bicocca aderisce al progetto “PA 110 e lode” finalizzato al rafforzamento delle conoscenze e delle competenze del personale delle pubbliche amministrazioni. La rettrice Giovanna Iannantuoni ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta che attiva una serie di incentivi per i dipendenti pubblici. Grazie a questo accordo, infatti, il personale della PA che si iscriverà ai corsi di laurea di I e II livello usufruirà di una riduzione della quota di contribuzione studentesca pari al 30%. Per coloro che parteciperanno a master di I o di II livello, lo sconto sulla tassa d’iscrizione varia tra il 10 e il 20%.
Di particolare importanza anche la possibilità, prevista per i corsi di laurea, di seguire le lezioni sia in presenza che da remoto, in maniera sincrona o asincrona. In questo modo si facilita la possibilità di gestire il proprio tempo anche in relazione agli impegni lavorativi.
Milano-Bicocca è stata, insieme a Bergamo, la prima Università lombarda ad aderire al progetto “PA 110 e lode”. In particolare, l’ateneo ha individuato 4 corsi di laurea di I livello e altrettanti di II livello e 15 master di I e II livello a cui sarà possibile accedere con le agevolazioni. Si tratta dei percorsi che maggiormente possono contribuire alla formazione del personale in un’ottica di miglioramento della capacità amministrativa e della qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese.
“PA 110 e lode” nasce dal protocollo d’intesa siglato tra il ministro Brunetta e la ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, e rientra nel piano di formazione “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”.
«Il miglioramento in termini di efficienza e di efficacia delle amministrazioni pubbliche attraverso la formazione del personale in servizio – evidenzia la rettrice Iannantuoni – è una specifica strategia d’intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’Università di Milano-Bicocca è orgogliosa di offrire il proprio contributo tenendo fede a una delle sue missioni: concorre allo sviluppo culturale, sociale, economico e produttivo del Paese. I nostri percorsi formativi e il patrimonio di conoscenza e competenza rappresentato dai nostri docenti possono rappresentare un valore aggiunto in questo processo di modernizzazione dell’azione amministrativa».
«Abbiamo subito aderito al progetto promosso dai ministri Brunetta e Messa perchè siamo profondamente convinti che il rafforzamento delle nostre amministrazioni pubbliche dipenda anzitutto dal potenziamento del capitale umano e dall’investimento nella formazione dei pubblici dipendenti – spiega Alfredo Marra, Pro-rettore per la Semplificazione amministrativa e referente per le attività previste dal protocollo d’intesa -. Un’università pubblica e di eccellenza come Milano-Bicocca non può che sentire la partecipazione a questo progetto come parte integrante della propria missione al servizio del Paese».
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Venezia, inaugurato l’anno accademico di Ca’ Foscari
VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato questa mattina, con una cerimonia al teatro Goldoni, l’Anno accademico 2021/2022 dell’Università Cà Foscari, alla presenza delle autorità cittadine, militari e religiose. L’appuntamento si è aperto con i saluti della rettrice Tiziana Lippiello, una breve esibizione del coro dell’Ateneo ha preceduto l’ingresso del corteo accademico.
L’Amministrazione comunale è intervenuta all’iniziativa con un video messaggio del sindaco Luigi Brugnaro e il saluto dell’assessore all’Università Paola Mar. “Ringrazio la rettrice Tiziana Lippiello, saluto i docenti della prestigiosa Università Cà Foscari e rivolgo il mio augurio agli studenti per il loro percorso di studi a Venezia – ha detto Brugnaro – La città vi accoglie con grande simpatia ed entusiasmo ma vi chiede anche di rispettarla”. Poi l’invito a rinnovare la collaborazione già in atto con il sistema universitario “per poter immaginare un futuro nel quale l’Università sia protagonista della città insieme all’Amministrazione comunale”.
Un rapporto, ha aggiunto il sindaco, già fondato anche sul “connubio tra Cà Foscari e Iuav che potrebbe essere una grande novità di questa stagione perchè insieme possiamo immaginare un ruolo ancora più importante e che si possa raddoppiare la dimensione dell’Università a Venezia. Penso al numero di docenti, quello delle aule e delle residenze per gli studenti e i servizi da dare a questi ragazzi che tanto generosamente hanno scelto la nostra città. Come sindaco do la massima disponibilità ai giovani che vorranno parlare con noi per capire quali possono essere le necessità e quale può essere il loro impegno che vogliono dare alla nostra magnifica storia. Nel centro storico, così come a Mestre ma anche a Marghera – è l’appello rivolto agli studenti – ci può essere il vostro futuro anche lavorativo. Vi chiedo di scommettere sulla nostra città perchè potrebbe essere una scommessa vinta. Mi piacerebbe che tanti di voi continuassero a credere nella nostra città per poter applicare qui, da noi, quello che oggi state imparando. Un vero in bocca in lupo ai ragazzi e alle ragazze, ai docenti. Credo che assieme potremo costruire un grande percorso e un grande ruolo di Cà Foscari nella città di Venezia oltre quello che già la storia le riconosce”.
“Le Università hanno un ruolo fondamentale nella costruzione e nel rinnovamento della società” le parole dell’assessore Mar nel suo intervento dal palco del Teatro Goldoni. “Per confermare e continuare a rivestire questo ruolo dobbiamo lavorare neccessariamente in sinergia” ha aggiunto ringraziando la Rettrice Lippiello per la collaborazione in atto tra l’Ateneo e l’Amministrazione comunale, ma anche ricordando i suoi trascorsi da studente a Cà Foscari. “Il contatto diretto e costante serve certamente a trovare una soluzione ai problemi contingenti, ma è soprattutto utile per lo sviluppo di quelli che sono importanti progetti per il futuro della nostra città, del territorio, della regione e per la funzione simbolo che ha Venezia nel mondo”.
Sul ruolo formativo dell’Università Mar ha posto l’accento sulla necessità “di educare non solo la mente ma anche il cuore, la coscienza – ha detto – L’Università deve essere il luogo del dialogo, della discussione e del confronto. Il luogo dove si insegna, dove si impara e dove si ha coraggio di sperimentare, ricercare e progredire: è il luogo dove si può essere visionari e proiettarsi con quella passione che dovrebbe muovere tutto il mondo nel futuro”. L’augurio agli studenti è stata la citazione di una frase di Robert Kennedy: pochi di noi sono abbastanza grandi da poter cambiare il corso della storia, ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose. E con la somma di tutte queste azioni verrà scritta la storia di questa generazione. “Abbiamo questa responsabilità – l’appello dell’assessore – Buon anno accademico a tutti”.
Al termine della cerimonia sono stati conferiti i Premi al merito ai migliori studenti e studentesse dell’Università.
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