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Camera, da gennaio 2022 tirocini per gli studenti universitari

ROMA (ITALPRESS) – La Camera e le università italiane insieme per favorire il processo di apprendimento e di formazione degli studenti universitari. E’ questo il risultato della convenzione stipulata dalla Fondazione Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) e dalla Camera per lo svolgimento di un “Programma di tirocinio Camera-Università italiane” da svolgersi presso le sedi della Camera stessa. Si tratta di un percorso di collaborazione fra l’Istituzione e le Università italiane, attraverso il supporto organizzativo della Fondazione Crui. In attuazione della Convenzione è stato pubblicato oggi il primo bando per tirocini presso la Camera – che avranno inizio a gennaio 2022 e avranno la durata di sei mesi – riservati a studenti iscritti ai corsi di laurea di I livello o magistrale e a ciclo unico particolarmente meritevoli, allo scopo di affinarne il processo di apprendimento e di formazione e di agevolarne le scelte professionali.
Il tirocinio si svolge in presenza e ha la durata di sei mesi.
I candidati prescelti attraverso questo primo bando avranno il compito di elaborare studi o ricerche utili nel settore della documentazione della Camera e per la propria tesi o per il proprio percorso formativo. Possono candidarsi gli studenti di tutte le Università italiane aderenti alla convenzione.
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Arriva il nuovo rettore a Bologna, avanti sulla didattica in presenza

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Stiamo lavorando per portare tutta la didattica gradualmente in presenza con misure organizzative adeguate”. Lo dice il neo rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, incontrando questa mattina la stampa nel giorno del suo insediamento. Uno dei primi atti di Molari è la firma del “nuovo protocollo che autorizza al 100% le sale studio e le biblioteca per dare un messaggio di accoglienza agli studenti”. Molari detta la linea del suo mandato, che durerà fino al 2027, e fissa già alcuni paletti. “Stiamo progressivamente tornando in presenza – spiega ai cronisti incontrati questa mattina dopo il videomessaggio trasmesso sui canali social dell’Ateneo – e credo che questo sia un passaggio importante per un ritorno a normalità”.
Molari intende tornare alla didattica in presenza al 100% nel secondo semestre, mentre in questo semestre c’è un regime di didattica mista. “Ne parleremo nel primo collegio dei direttori – spiega il Rettore – e porteremo nel prossimo Senato accademico la delibera su come proseguire nel prossimo semestre. Abbiamo idee per andare verso una didattica sempre più in presenza, però bisogna che prima ne discutiamo internamente e poi scegliamo insieme quella che riteniamo la strada migliore da portare avanti”. Di questo Molari se ne vuole occupare in tempi stretti per “dare un segnale e certezze sulla didattica del prossimo semestre”. Quanto all’obbligo del green pass Molari osserva che “l’Università è un luogo di rispetto per tutte le opinioni, ma le leggi dello Stato si rispettano soprattutto quando mirano a un bene collettivo. Questa è la base su cui lavorare nei prossimi mesi”. Così sui tamponi gratis, chiesti dai sindacati, per Molari è “opportuno rispettare le linee del Governo, che sono chiare e molto precise”. Altro tema caldo che il neo Rettore deve affrontare è la movida in piazza Verdi e in altri luoghi della zona universitaria. “Abbiamo incontrato il sindaco, il questore e il prefetto”, riferisce Molari sottolineando di essere “convinto che sia assolutamente indispensabile lavorare insieme nei prossimi anni”.
“Servono azioni di prevenzione e sensibilizzazione – aggiunge -. Ho grande fiducia delle iniziative che potranno essere portate avanti nei rispettivi ambiti di competenza. Cercheremo di fare delle nostre vie e nelle nostre piazze luoghi di incontro con eventi culturali”. Intanto “in queste prime settimane” Molari e la sua squadra di governo sono alle prese con un “lavoro già intenso”, che li ha portati a incontrare “i sindaci della regione, i rettori degli altri atenei, la ministra dell’Università, il presidente della Regione Bonaccini”, insomma “gli interlocutori con cui lavoreremo nei prossimi anni”. “C’è molto lavoro da fare, non tutto si potrà fare subito”, avverte Molari che tra le prime cose intende attuare “interventi rapidi ed efficaci per rilanciare la ricerca di base”. Molari annuncia anche che presto proporrà agli organi accademici il nome di Maurizio Sobrero per il coordinamento della Commissione istruttoria PNRR, che sarà composta da una rappresentanza degli organi e vedrà un ampio coinvolgimento dei Dipartimenti e delle sedi dell’Ateneo. “La situazione è in rapido divenire. I primi bandi del Pnrr partiranno a inizio dicembre- spiega il Rettore – qualcosa è già partito, ma sono tutte misure più piccole rispetto ai bandi principali. Da dicembre invece è prevista una sequenza di bandi successivi. Stiamo cercando di raccogliere tutte le iniziative in cui siamo stati coinvolti per mettere a sistema tutti gli interventi”. Per questo la Commissione “istruttoria aiuterà a prendere le decisioni”. “Bisogna fare una scelta attenta – aggiunge – su dove investire le attività di ricerca. Usciranno anche consistenti finanziamenti su Prin e Horizon Europe, dove il nostro Ateneo ha vinto molti progetti in questi anni. Il Pnrr è una grande opportunità, ma non deve rappresentare una scusa per arretrare in ambiti in cui siamo cresciuti molto in questi anni o un problema per altre attività che non possiamo nè dobbiamo abbandonare”.
Per la prima volta l’Università di Bologna ha una prorettrice vicaria, Simona Tondelli. La squadra di governo è così composta: prorettore per la Didattica Roberto Vecchi, prorettore per il Personale Giorgio Bellettini, prorettrice per le Relazioni internazionali Raffaella Campaner, prorettore per la Ricerca: Alberto Credi, prorettrice per la Trasformazione digitale: Rebecca Montanari. Il prorettorato alle Sedi di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini rimarrà temporaneamente in carico al Rettore, che in questo modo intende “ribadire la centralità della struttura Multicampus del nostro Ateneo”. Inoltre sono state assegnate alcune deleghe: per il Bilancio e la programmazione Rebecca Levy Orelli, per l’Edilizia Gian Luca Morini, per l’Equità, l’inclusione e la diversità Cristina Demaria, per l’Impegno pubblico Maria Letizia Guerra, per il Patrimonio culturale Giuliana Benvenuti, per i Rapporti con le imprese e la ricerca industriale Claudio Melchiorri, per la Razionalizzazione dei processi Pier Paolo Gatta, per la Sostenibilità Giacomo Bergamini, per le Studentesse e gli Studenti Federico Condello. Per Molari sono “persone competenti”, espressione di un “giusto mix tra persone più giovani con meno esperienze di governo e persone che hanno ricoperto ruoli in questi anni in Ateneo”. Nelle nomine c’è “equilibrio tra dipartimenti, genere e campus”. A queste si aggiungeranno altre deleghe da assegnare ancora. “Ci saranno – precisa Molari – sotto deleghe, come è stato fatto in alcuni dei precedenti mandati, in particolare per la didattica, la ricerca, le relazioni internazionali e le risorse umane. Per alcuni delegati ci saranno gruppi di lavoro a supporto”.
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Passaggio consegne all’Università di Palermo, Midiri subentra a Micari

PALERMO (ITALPRESS) – Cerimonia di passaggio di consegne tra il rettore uscente dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, e Massimo Midiri, nominato nei giorni scorsi per il sessennio 2021-2027 con un consenso del 73,7%. La cerimonia, che si è svolta nella cornice di Palazzo Steri, segna l’inizio di un nuovo corso per l’Ateneo che sotto la guida di Micari ha conosciuto un miglioramento della didattica, ricerca ed internazionalizzazione, ma anche il periodo difficile della pandemia. Erano presenti tutte le autorità, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al decano dei professori ordinari Salvatore Gaglio, al prorettore vicario Ivan Frattini, al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Ad aprire la cerimonia è stato il professore Gaglio, che dopo il saluto di rito ha voluto rivolgere sentimenti di gratitudine per il lavoro svolto dal rettore uscente Micari ed, al contempo buoni auspici al nuovo rettore, professore ordinario e direttore del reparto di Radiologia del Policlinico “Paolo Giaccone” Massimo Midiri, che inizierà il suo servizio a partire dall’1 novembre. Presente, tra gli altri, anche l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che ha ringraziato Micari “per il lavoro svolto e per il nuovo corso sulla teologia”, augurando “successi” al nuovo rettore Midiri.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ringraziato Micari “per le opere che ha fatto in questo sessennio, tra cui il Graduation day, che è un modo per collegare l’università alla città di Palermo”. “L’augurio che io faccio al nuovo rettore è quello di continuare questo buon lavoro”, ha aggiunto. Anche Musumeci ha rivolto un segno di saluto: “Volevo ringraziare pubblicamente Micari, ha raggiunto dei magnifici risultati, soprattutto sul fronte della medicina col Policlinico, dove abbiamo avuto la sintesi necessaria per puntare al meglio. Abbiamo tantissimo comunque da fare nel corso di questi anni. Abbiamo bisogno di ulteriori borse di studio per attrarre i giovani, la percentuale di emigrazione di questi verso altri lidi è una sconfitta”. La cerimonia è continuata con le parole del neo rettore Midiri, che ha voluto ringraziare la comunità accademica per il consenso ricevuto.
“Sono davvero emozionato, avverto tutto il peso di questa carica e sono convinto che nessun individuo può essere adeguato a ciò”, ha sottolineato. “Voglio essere al servizio dei nostri studenti, sarò il rettore di tutti. Le sfide sono tante e le comunità studentesche dovranno aiutarci. Io devo essere un punto di riferimento, la mia porta sarà sempre aperta – ha aggiunto -. E’ necessario creare luoghi e tempi per un confronto, con periodiche assemblee”. Non è mancato un cenno al lavoro del suo predecessore Micari: “Riceviamo un Ateneo in ottimo stato di salute, abbiamo la responsabilità di ripartire da dati importanti per migliorare ancora. Bisogna essere in grado di attrarre studenti anche stranieri”.
Infine, l’intervento del rettore uscente Micari che ha consegnato il sigillo dell’Ateneo con al centro la trinacria a Midiri e la cittacotta dello Steri. Micari ha voluto ringraziare l’arcivescovo di Palermo ed il sindaco Orlando. Inoltre, ha parlato del suo progetto di città universitaria e del Graduation day di oggi ed ha sottolineato la collaborazione con il comune del capoluogo siciliano e con la Regione. “La Regione è stata importante per i consorzi universitari. Oggi su 160 corsi di laurea, 16 sono anche decentrati. Grazie Musumeci”. Poi, ha voluto rendere noti alcuni risultati ottenuti: “Oggi circa 1000 studenti dell’Università di Palermo partono per fare l’Erasmus. Le matricole sono 11 mila, è stato incrementato anche il passaggio dalla laurea triennale a quella magistrale”. E ancora, “Abbiamo creato il museo dell’università di Palermo, si è recuperato l’archivio storico che contiene la tesi di Falcone, il fascicolo di laurea di Orlando, quello di Chinnici. Il periodo della Palermo capitale della cultura è stato bellissimo. Lascio l’Università con 218,8 milioni di utile”.
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Università di Palermo, Micari “Cresce la capacità di assumere”

PALERMO (ITALPRESS) – “Il contingente di punti organico assegnati all’Ateneo di Palermo per l’anno 2021 dal MUR con il decreto pubblicato il 25 ottobre dimostra che le politiche gestionali attuate dalla governance hanno consentito di continuare a migliorare gli indicatori di sostenibilità previsti dal d.lgs. 29 marzo 2012, n. 49 e, quindi, la capacità assunzionale dell’Ateneo”. Lo dice in una nota il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari. “Il trend virtuoso dei valori relativi all’incidenza della spesa di personale e dell’indebitamento sulle entrate complessive dell’Ateneo, oltre ad assicurare la sostenibilità e l’equilibrio della gestione economico-finanziaria, hanno permesso di incrementare il “delta”, ovvero il coefficiente variabile che consente di ottenere maggiori margini assunzionali rispetto alla quota minima fissata nella misura del 50 per cento del turn-over”, aggiunge.
“Unipa ha così ottenuto 52,44 punti organico, migliorando non soltanto il contingente di punti organico assegnati, che lo scorso anno era pari a 46,14 p.o., ma anche la percentuale di turn-over che passa dal 71% del 2020 al 75%. Il dato – sottolinea Micari – assume un valore ancora più rilevante se letto insieme alle politiche di reclutamento attuate nel corso del sessennio rettorale, durante il quale l’Ateneo ha investito per lo sviluppo delle risorse umane attuando assunzioni e upgrade di carriera che complessivamente hanno interessato circa 1200 unità di personale, senza trascurare l’obiettivo di migliorare gli indicatori strategici e, quindi, la solidità di bilancio e le condizioni di equilibrio tra investimenti e finanziamenti. Ciò anche grazie al costante monitoraggio e all’analisi continua dei dati”.
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San Raffaele, nasce la prima edizione della Finance Law Academy

ROMA (ITALPRESS) – Orrick insieme a CELF (Center of European Law and Finance), SBS Business School dell’Università San Raffaele di Roma e con la media partnership di Financecommunity presenta la prima edizione della Finance Law Academy, un corso universitario di perfezionamento in diritto bancario e finanziario indirizzato a 35 giovani professionisti con un’esperienza lavorativa almeno biennale presso banche, istituzioni finanziarie e large corporate, che abbiano conseguito una laurea in giurisprudenza o in economia. L’iniziativa didattica, coordinata da Patrizio Messina, Senior Partner Europe di Orrick e Diego Rossano, Professore Ordinario di Diritto dell’Economia all’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, nasce dalla forte volontà di valorizzare e contribuire alla crescita di giovani e meritevoli talenti con l’obiettivo di implementare il loro percorso professionale. Al corso universitario di perfezionamento, interamente finanziato attraverso borse di studio dei promotori dell’iniziativa, hanno aderito mettendo a disposizione la propria competenza Professori Universitari di primari atenei italiani ed internazionali ed Avvocati del team Finance, Corporate e Regulatory & Fintech di Orrick.
Il corso, che inizierà il 19 novembre 2021 e si concluderà il 28 ottobre 2022, propone un ciclo di lezioni in videoconferenza, che includeranno la regolamentazione dell’attività bancaria e la gestione delle crisi bancarie, nonchè la disciplina nazionale ed europea delle cartolarizzazioni, passando per l’approfondimento della normativa in materia di servizi di investimento e l’analisi di alcuni dei contratti più diffusi nel settore bancario e della finanza strutturata. A ciò si aggiunge una serie di seminari in streaming sui profili pratici di operazioni bancarie e finanziarie. “E’ entusiasmante condividere la nostra esperienza nell’ambito della finanza sofisticata con i giovani talenti che avranno accesso all’iniziativa e proprio pensando alla loro crescita professionale abbiamo strutturato il programma del Corso che approfondirà sia il quadro regolamentare che gli aspetti operativi tramite i seminari” afferma Patrizio Messina.
“Il diritto bancario finanziario oggi è in una continua evoluzione tra normativa interna e internazionale e l’obiettivo del nostro Corso è quello di approfondire le attuali tematiche della materia e di offrire spunti di riflessione ai professionisti del settore” aggiunge Diego Rossano.
“Siamo lieti di contribuire a questa lodevole iniziativa considerata la nostra estrema attenzione all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani studenti” conclude Sergio Pasquantonio, Presidente dell’Università San Raffaele di Roma.
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Al via i corsi per la sicurezza delle infrastrutture

ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta la cerimonia inaugurale dei corsi della SI Academy (Smart Infrastructures Academy), frutto della partnership tra l’Università degli Studi Federico II di Napoli e Tecne, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, nell’ambito di una collaborazione in materia di formazione, didattica, ricerca e sviluppo.
Questa iniziativa rientra nel progetto ASPI “Autostrade del Sapere”, un’ampia strategia di partnership con i più importanti atenei nazionali, tra le iniziative di valorizzazione e ampliamento delle competenze previste nell’ambito del piano di trasformazione del Gruppo ASPI.
La SI Academy di San Giovanni a Teduccio nasce, infatti, con l’obiettivo di formare alti profili professionali nell’ambito della concezione, gestione e monitoraggio delle infrastrutture stradali e autostradali. Le selezioni delle candidature per l’accesso ai corsi (raccolte tramite bandi rivolti a studenti laureati in ingegneria) hanno visto ricadere la scelta su 24 giovani neolaureati e 12 dipendenti del Gruppo (tra ASPI, Tecne e Tangenziale di Napoli), che potranno così aggiornare le proprie competenze seguendo un programma specifico. I corsi hanno durata semestrale.
La coesistenza tra il mondo degli studenti e il mondo dei professionisti – che insieme potranno ricevere gratuitamente una formazione d’eccellenza – rientra in pieno nella filosofia della SI Academy che parte dal presupposto che la sinergia tra i due universi (impresa e accademia) sia fondamentale per la crescita professionale e aziendale. Grazie a questa iniziativa, il Gruppo Autostrade per l’Italia (che in Campania conta più di 1.000 dipendenti) potrà tra l’altro contare su un “bacino di giovani talenti” dove considerare le nuove assunzioni previste dal Piano industriale di ASPI.
In base all’accordo siglato a maggio scorso – proposto all’Ateneo dal Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura diretto da Andrea Prota – nell’ambito della partnership con il Gruppo, la Federico II darà un contributo rilevante in termini di competenze tecnologiche, nei settori della progettazione di nuove opere, nel monitoraggio e nella valutazione della sicurezza delle infrastrutture esistenti, oltre che nel potenziamento della rete. L’Ateneo fornirà inoltre supporto nell’uso e nello sviluppo di tecnologie digitali studiate per la sicurezza della rete autostradale gestita da ASPI. Una collaborazione reciproca che interviene dunque nell’ambito di diverse aree tematiche: dai sistemi di trasporto e mobilità integrata alla digitalizzazione dei processi di progettazione, fino allo sviluppo di progetti di intelligenza artificiale applicata alla mobilità.
Una produttiva collaborazione scientifica nel supporto alla didattica, nel finanziamento di borse di studio e la gestione di tirocini formativi che vede impegnata operativamente con le strutture dell’ateneo Tecne, il cui Presidente è Ennio Cascetta e Amministratore delegato Stefano Susani, società del Gruppo che svolge attività di progettazione, ingegneria e direzione lavori e che rappresenta uno dei tasselli strategici del Piano di Trasformazione di ASPI: un piano industriale da 21,5 miliardi complessivi, tra investimenti e ammodernamento della rete, che si basa sulla sicurezza e l’efficientamento delle infrastrutture, nell’ottica di una mobilità sostenibile e dell’implementazione dei servizi offerti. Un’ampia strategia che coinvolge tutte le società del Gruppo.
“Il sapere è fattore strategico di sviluppo ed è questa l’essenza dell’iniziativa avviata con la prestigiosa Università Federico II di Napoli” afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi.
“Il fatto di avviare questo percorso a Napoli assume un significato ancor più importante: tra i 24 giovani selezionati, 20 sono infatti campani; l’azienda sceglie dunque di scommettere sui talenti del Sud. In generale, nel complesso percorso di trasformazione avviato a inizio 2020 dalla nostra azienda, la sinergia con il mondo delle università è tassello fondamentale. Partiamo infatti dal presupposto – aggiunge Tomasi – che coltivare le competenze delle persone sia indispensabile per affrontare le sfide del futuro, tra sostenibilità e innovazione tecnologica. Per affrontare queste sfide abbiamo bisogno di giovani brillanti e seniority sempre più aggiornate: profili innovativi, al passo con i tempi, persone che siano artefici del cambiamento del Gruppo e, più in generale, del sistema-Paese. E’ questo il senso del progetto “Autostrade del Sapere” della Autostrade Corporate University, iniziativa che vede in campo sul territorio nazionale un lavoro corale con le principali istituzioni universitarie. Ed è questa la strada per diventare primario operatore della mobilità integrata: mettiamo a fattor comune e implementiamo – grazie alla collaborazione scientifica con le Università – un know how sviluppato in questi due anni di sperimentazioni all’avanguardia”.
“La Smart Infrastructures Academy rientra nelle azioni intraprese nel percorso di collaborazione tecnico-scientifica tra Federico II e ASPI”, dichiara il Rettore dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, Matteo Lorito. “Il format adottato è molto flessibile e garantirà sia il lifelong learning delle figure professionali già presenti in azienda sia per la formazione avanzata ed il reclutamento di giovani laureati. L’obiettivo è duplice: consentire di aggiornare e di formare i profili tecnici che potranno garantire ad ASPI di portare avanti un’azione costante per la sicurezza delle infrastrutture è una grande opportunità perchè include giovani nostri laureati o laureandi ma anche personale che andrà in azienda si aggiunge a lungo e al lungo elenco di Academy una delle ultime nate. E parte in un giorno un pò particolare. Perchè è appena stato approvato al Senato il DDL sulle lauree abilitanti vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta, quella di portare i ragazzi sempre più vicini al mondo del lavoro, in modo che possono trovare lavoro e dare il vero contributo al paese, specialmente alla luce del PNRR. Il modello delle Academy funziona è una preparazione che non sostituisce ma Integra il percorso tradizionale”, conclude il rettore.
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Università di Palermo, negli ultimi sei anni spesi 81 mln in edilizia

PALERMO (ITALPRESS) – 81 milioni di euro totali spesi da Unipa tra il 2015 e il 2021, 26 di questi investiti soltanto nell’area di via Archirafi che, stando ai progetti, è destinata a diventare un grande campus delle scienze di base, alle spalle dell’orto botanico. Ed è proprio in questi cantieri che il rettore uscente dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari, a due giorni dal passaggio di consegne con il successore Midiri, ha incontrato la stampa per fare il punto sugli investimenti da parte dell’Ateneo nel campo dell’edilizia nel corso del suo sessennio. Sono venti le opere già realizzate nel corso del suo mandato, su queste spiccano il soffitto ligneo della Sala Magna allo Steri, il recupero del complesso monumentale dell’ex convento di Sant’Antonino, oltre a diversi lavori di ristrutturazione e manutenzione di aule ed edifici in viale delle Scienze.
E sono diversi i progetti già avviati o in fase di progettazione: oltre al già citato campus delle scienze di base in via Archirafi, i lavori di adeguamento impiantistico dell’aula magna di ingegneria, la ristrutturazione e adeguamento impiantistico delle aule della scuola di medicina e chirurgia, l’ammodernamento e potenziamento degli impianti audio-video delle aule dell’edificio 19. Quel che è stato fatto e quel che sarà realizzato è stato messo nero su bianco in un libro fortemente voluto dal rettore Micari, “Un’Università che progetta e che realizza: Unipa 2015-2021, sei anni di edilizia”, consegnato ai presenti dopo una visita all’interno dello scheletro dell’edificio di via Archirafi, i cui lavori saranno completati nel primo trimestre del 2023: “Stiamo facendo questi lavori importanti, in via Archirafi c’è un appalto da 26 milioni di euro finalizzato alla realizzazione di edifici utili per laboratori, uffici e aule per il mondo delle scienze di base – ha spiegato Fabrizio Micari, rettore dell’Università degli Studi di Palermo – L’idea finale è quella di rendere via Archirafi un vero e proprio campus, pedonalizzandola e dando questo ulteriore spazio”.
In questi sei anni tre sono i diversi filoni che hanno contraddistinto l’operato di Unipa nel campo dell’edilizia: oltre alla realizzazione di nuove opere, specialmente in virtù della crescita del numero degli studenti iscritti, anche la ristrutturazione di edifici già esistenti e il restauro del patrimonio architettonico e storico-culturale di proprietà dell’Ateneo, infine la creazione di nuovi laboratori e l’ammodernamento di quelli già in funzione. Micari ha sottolineato come siano state rispettate le tempistiche indicate: “In questi sei anni gli obiettivi sono stati quelli di realizzare nuovi spazi per le aule, restaurare gli edifici già presenti e provvedere a una rifunzionalizzazione di essi per la messa a norma e in sicurezza – ha aggiunto – Provo gratitudine nei confronti della nostra amministrazione per aver rispettato la tabella di marcia e ringrazio le imprese per la loro serietà”.
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Uricchio “Università italiane al top nella ricerca”

ROMA (ITALPRESS) – Le Università italiane non hanno mai chiuso nel corso della pandemia, e la qualità della ricerca del nostro Paese si colloca tra i primi posti a livello internazionale. Antonio Uricchio, presidente di Anvur, Agenzia Nazionale di Valutazione Università e Ricerca, sottolinea l’impegno del mondo accademico in questo anno difficile, con uno sguardo alle sfide future. Intervistato da Claudio Brachino, per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress, Uricchio spiega che “dal primo marzo del 2020 Anvur ha affrontato subito il tema della pandemia, l’ha fatto con un’indagine condotta su tutti gli atenei italiani in sintonia con tutte le altre agenzie europee, abbiamo rilevato come il sistema universitario italiano ha risposto subito alla situazione di emergenza attraverso il passaggio alla didattica a distanza, oggi in modalità duale. Nel nostro Paese la risposta è stata immediata, le Università hanno offerto oltre alla didattica a distanza anche i servizi di natura amministrativa, sempre a distanza in modalità smart working. Ottimi i risultati raggiunti dal nostro Paese anche nel campo della ricerca: “La qualità della ricerca del nostro Paese è sicuramente importante, come numero di prodotti scientifici e come qualità il nostro paese si colloca ai primi posti a livello internazionale, abbiamo avuto un premio Nobel, Parisi, del quale siamo tutti orgogliosi”. Anche il mondo accademico sarà interessato dall’arrivo dei fondi europei: “Noi abbiamo fortemente insistito sulla necessità di promuovere lo strumento del dottorato di ricerca e il Pnrr prevede risorse aggiuntive. Si devono consolidare le competenze e il rapporto con il sistema delle imprese, si deve puntare ad un investimento forte sulla internazionalizzazione, serve un riordino e un sostegno al sistema dottorale”. Per Uricchio il sistema accademico e quello delle imprese “devono dialogare per poter far evolvere dei modelli in grado di rispondere alla domanda: oggi le università hanno avviato un confronto molto serrato con il mondo delle imprese, noi dobbiamo formare dei cittadini che attraverso i loro saperi siano in grado di far fronte a qualsiasi sfida”.
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