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La storia del terrorismo in un ciclo di incontri a UnitelmaSapienza

ROMA (ITALPRESS) – Il fenomeno del terrorismo politico che scosse l’Italia dalla fine degli anni Sessanta alla prima metà degli anni Ottanta è al centro de “La Notte della Repubblica”, un ciclo di sei appuntamenti organizzato a Roma da UnitelmaSapienza per raccontare la storia degli anni di piombo.
Durante gli incontri, moderati da Roberto Sciarrone, verranno proiettate alcune clip tratte dall’omonima inchiesta Rai di Sergio Zavoli, introdotte dal Rettore Bruno Botta e dalla storica e divulgatrice Michela Ponzani.
“E’ una grande occasione per approfondire temi e questioni legate alla storia del nostro Paese attraverso il contributo di autorevoli ospiti di grande livello culturale, docenti e scrittori. E’ un grande piacere per l’Ateneo promuovere eventi di questo tipo”, ha detto Botta. Raccontare ai più giovani i personaggi e gli avvenimenti del passato “è importante perchè proviamo a far capire loro che c’erano dei valori. Non perchè oggi non ce ne siano ma perchè una volta si cresceva con alcuni spiriti importanti, delle forze trainanti. Quando qualcosa accadeva, nel bene e nel male, eravamo tutti partecipi, si provava a capire, c’era una discussione, la lettura dei giornali: questo oggi si è un pò perso”, ha spiegato il rettore.
Per Ponzani, che ha ricordato come il primo incontro cada proprio nel Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, “in questo Paese c’è un enorme processo di rimozione rispetto a quello che sono gli anni neri della Repubblica, un periodo oscuro, segnato dai segreti di Stato: è molto importante far conoscere quel periodo storico ai ragazzi che hanno vent’anni e che non erano ancora nati all’epoca delle Torri gemelle, non solo perchè i protagonisti di quella stagione sono ancora tra noi, ma anche per aiutare loro a capire qual è la storia di questo Paese, che ha saputo resistere a tentativi golpisti e a trame autoritarie, trovando la forza di ricompattarsi intorno ai valori della democrazia”.
L’ospite del primo incontro è stato Walter Veltroni, che ha presentato “Il delitto Pasolini”. La sua figura “fa parte di questo lungo inverno che abbiamo vissuto, punteggiato di episodi inquietanti, di misteri e di storie non risolte, tra cui la sua morte: Pasolini venne ucciso in circostanze che ancora non sono chiarite. Non ho teorie da sostenere, quello di cui sono certo è che non è stato solo Pino Pelosi a ucciderlo”, ha ribadito Veltroni.
“Pasolini non stava in nessun recinto”, la sua figura “è importante per la sua libertà. Ti poteva sorprendere ogni volta con il suo punto di vista sulle cose che accadevano. Non era mai prevedibile, era graffiante, sprezzante, a volte non condivisibile. Ma la sua grandezza culturale, di linguaggio e di sensibilità rendevano tutto quello che diceva di un peso specifico incomparabile”.
I prossimi appuntamenti – nella Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube dell’Ateneo – saranno il 10 giugno con Anna Vinci (La mafia “dentro”), il 26 settembre con Miguel Gotor su “Il caso Aldo Moro”, il 15 ottobre con Umberto Gentiloni per “Il 1968. L’anno che rivoluzionò il mondo”, il 13 novembre con Ilaria Moroni su “La strage di Bologna” e infine l’11 dicembre con Fabrizio Marini su “La violenza politica negli anni Settanta”.

Foto/screenshot video Italpress
(ITALPRESS).

“Materia Viva” incontra Legambiente, a lezione con studenti universitari

MILANO (ITALPRESS) – A un anno esatto dalla première romana, Materia Viva continua il suo Tour in giro per l’Italia. Il docufilm, già protagonista di oltre 50 tappe, raggiunge le principali università italiane. Da maggio a novembre, infatti, la pellicola, promossa da Erion WEEE e Libero Produzioni per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una corretta gestione dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), arriva – grazie a una partnership tra il Consorzio e Legambiente – negli atenei per coinvolgere attivamente le generazioni più giovani e per stimolare un dibattito costruttivo sull’importanza di modificare i nostri comportamenti quotidiani per poter realizzare quella transizione ecologica di cui il nostro Pianeta ha urgentemente bisogno. Si parte il 14 maggio 2024 alle 15:30 dallo IED di Roma, a cui si uniranno – nei mesi successivi – il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, La Sapienza di Roma, la Federico II di Napoli e l’Università di Siena.
La prima proiezione è rivolta agli studenti, ma è aperta anche al pubblico fino ad esaurimento posti. I presenti potranno visionare la pellicola e partecipare al talk di discussione che vedrà ospiti: Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE; Simone Berardis, produttore esecutivo di Materia Viva; Marika Aakesson, Coordinatrice della Laurea Triennale IED in Product Design; Andrea Minutolo, Responsabile scientifico di Legambiente.
Il docufilm – che ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Università e della Ricerca – racconta il rapporto tra l’uomo, l’ambiente e la tecnologia, mettendo in luce le potenzialità che possono derivare dal corretto conferimento e dal riciclo dei RAEE. Per farlo, sceglie una modalità “pop”, ponendo al centro della narrazione non solo i volti e le voci di esperti, ma anche quelli di personaggi del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, italiani e internazionali. Tra questi spiccano Susan Sarandon, Carlo Conti, Alessandro Del Piero, Federica Pellegrini, Shailene Woodley, Mattia Teruzzi, Luca Perri, Marcello Ascani, Tamara Donà, Francesca Fialdini, Emilio Cozzi e Sonia Peronaci. Ai loro racconti, il compito di guidare lo spettatore alla scoperta delle buone pratiche del riciclo dei RAEE e spiegare come proprio attraverso i piccoli gesti ognuno di noi possa – e debba – contribuire concretamente a costruire un futuro più sostenibile.
“Le generazioni più giovani, costantemente bombardate da un’innumerevole quantità di informazioni, hanno bisogno di ricevere messaggi corretti, coerenti e concreti, soprattutto quando si tratta di argomenti poco mainstream, come appunto l’Economia Circolare o i RAEE – afferma Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE -. Da un’analisi dell'”Osservatorio RAEE”, realizzato per noi da Ipsos, emerge che le ragazze e i ragazzi della Gen Z non sanno cosa fare quando le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, sempre più presenti nella loro vita quotidiana, smettono di funzionare e diventano RAEE. Ecco perchè questo tour nelle università rappresenta un importante occasione di sensibilizzazione. Questa iniziativa si inserisce all’interno del maxi-programma di comunicazione DireFareRAEE in cui il Consorzio è impegnato da oltre due anni e che ha già determinato un risultato significativo: nella Gen Z la percentuale di coloro che hanno sentito menzionare l’acronimo RAEE è quasi raddoppiata, passando dal 26% del 2022 al 48% del 2023″.
“Oggi una delle grandi sfide dell’economia circolare – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – riguarda anche il riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche su cui è fondamentale avviare sempre più campagne di informazione e sensibilizzazione, volte a implementare il corretto conferimento e quindi il riciclo. Troppo spesso ancora oggi, queste apparecchiature vengono abbandonate per strada o gettate nell’indifferenziata. Quando invece, il riciclo corretto di telefonini, pc, stampanti, piuttosto che frigoriferi o lavatrici, consente di recuperare materiali pregiati, a partire dalle materie prime critiche, sempre più scarse in Europa, che altrimenti andrebbero perse. Il tour Materia Viva, in cui siamo coinvolti, e il relativo docufilm rappresentano, dunque, una preziosa occasione per far conoscere meglio ai ragazzi il mondo dei RAEE, sensibilizzarli sui temi ambientali e stimolarli ad una cultura del riciclo che fa bene all’ambiente e alla salute del Pianeta”.

– foto ufficio stampa Apco Worldwide per Erion –
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Sciretti (Andisu) “Diritto allo studio valore strategico per il Paese”

PALERMO (ITALPRESS) – Il sistema del diritto allo studio universitario vive una situazione positiva, ma ha di fronte delle sfide molto importanti, con l’obiettivo di rendere più forte il sistema Paese. Lo ha detto Alessandro Ciro Sciretti, presidente dell’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio universitario (ANDISU), in un’intervista all’agenzia Italpress. “Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese che ha il diritto allo studio come diritto costituzionale, quindi il sistema pubblico è portato a garantire questo diritto. Partiamo da una situazione molto buona”, perchè “nel contesto europeo siamo sicuramente tra i Paesi più competitivi”, ma “abbiamo delle sfide estremamente importanti davanti”, ha sottolineato. “Bisogna cogliere il valore strategico del diritto allo studio universitario nello sviluppo economico e sociale del Paese. Oggi fare diritto allo studio non vuol dire soltanto consentire di studiare ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, ma vuol dire rendere più forte il sistema universitario” e, di conseguenza, “rendere più forte il sistema Paese. Abbiamo bisogno di garantire una qualità della vita alle studentesse e agli studenti che renda il nostro sistema più competitivo rispetto ad altri, a prescindere dagli aspetti della didattica, della formazione, della ricerca che sono già molto buoni, anzi, eccellenti. Ma non basta solo quello”.
Attualmente persistono delle differenze tra nord e sud, ma “fortunatamente abbiamo territori anche al centro-sud che stanno riuscendo a garantire il 100% di copertura degli idonei beneficiari e danno la possibilità a tutti di studiare e di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione. Le sfide sono rese più interessanti da un progetto che si sta portando avanti ora a livello ministeriale, nato da un’idea del presidente Mattarella. L’Erasmus nazionale consentirà agli universitari di tutto il Paese di vivere anche esperienze di studio in altri atenei e in contesti territoriali diversi da quello di appartenenza: credo che questo potrà aiutare realmente quei territori che sono in maggiore sofferenza dal punto di vista dell’attrattività per i fuorisede”.
Per le immatricolazioni c’è “un trend positivo che però ha di fronte una delle sfide storiche più complesse che il nostro sistema vivrà che è quella dell’inversione demografica: nel corso dei prossimi due o tre anni, il numero di persone in età da immatricolazione universitaria inizierà a diminuire. Il lavoro del sistema di diritto allo studio universitario sarà fondamentale, perchè se saremo in grado di garantire servizi, sostegni economici e qualità della vita”, riusciremo a “convincere un maggior numero di persone ad intraprendere il percorso universitario”, ha spiegato. “L’Italia è quasi fanalino di coda nel panorama europeo per la percentuale di persone in età universitaria che intraprende quel percorso: se sapremo incidere su quella percentuale, riusciremo anche a sfidare l’inversione demografica e a continuare ad avere un valore assoluto crescente di studenti universitari, nonostante una valore decrescente di persone in età universitaria”.
Per farlo, “è importantissimo far crescere il numero di posti letto destinati a studentesse e studenti universitari, sia i posti letto per il diritto allo studio – quindi per i borsisti, meritevoli e privi di mezzi – sia i posti letto per il mercato e questo si sta facendo grazie a un bando da 1,2 milioni di euro che il Mur ha pubblicato e che servirà a realizzare 60.000 nuovi posti entro giugno 2026. Un obiettivo ambizioso e sfidante, che servirà davvero a incidere sulla competitività del nostro sistema e che vedrà una crescita importante dell’offerta. Sappiamo che quando cresce l’offerta, la domanda cresce ancora di più e questa è una cosa su cui puntiamo: Andisu sta mettendo insieme tutti gli associati e gli organismi per il diritto allo studio, in partnership con il Ministero, cercando di coinvolgere le amministrazioni locali. Abbiamo bisogno di fare lavoro di squadra: è l’unico modo per raggiungere questo ambizioso obiettivo del Pnrr”.
In particolare, in Sicilia “abbiamo su Palermo, Messina, Catania ed Enna oltre 6000 posti di fabbisogno stimati all’interno del bando nazionale che è stato pubblicato: il primo passo da fare” è coinvolgere “le amministrazioni che abbiano immobili da riqualificare”, valutando anche “il coinvolgimento di investitori privati per riqualificare questi immobili, trasformandoli in residenze universitarie. Il fabbisogno c’è”, ha concluso.

– foto Italpress –
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L’università di Bergamo cerca la mascotte, l’ambiente incontra l’AI

ROMA (ITALPRESS) – L’Università degli studi di Bergamo lancia il contest “Crea la mascotte di Ateneo: l’ambiente incontra l’AI” ideato per promuovere l’immagine di UniBg all’interno e all’esterno dell’Ateneo con un’attenzione speciale ai giovani.
La nuova mascotte di UniBg si rivolgerà in maniera giocosa e creativa agli studenti delle scuole superiori in fase di orientamento verso la scelta universitaria e alle nuove matricole. La mascotte verrà presentata alla Festa delle Matricole 2024.
Il concorso nasce per liberare la creatività studentesca utilizzando i nuovi strumenti di elaborazione grafica e di modellazione offerti dall’intelligenza artificiale. L’AI permette di allargare la platea dei partecipanti e invita gli studenti ad esplorare i nuovi strumenti presenti sul web, sperimentando la modellazione anche senza esperienze pregresse.
La figura della mascotte dovrà rappresentare il volto green dell’Ateneo, rispecchiando i valori di sostenibilità ambientale, mobilità alternativa e risparmio energetico, partendo dalla sensibilità studentesca verso la ricerca di un futuro sostenibile.
-screenshot sito Università di Bergamo-
(ITALPRESS).

Carabinieri e tutela dell’ambiente, conferito master al Generale Rispoli

VITERBO (ITALPRESS) – Presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo si è svolta la cerimonia di conferimento del master honoris causa in “Governance delle Zone Montane Italiane” al Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFA). Tra le motivazioni citate durante il corso della cerimonia, “Il conferimento del master honoris causa al Generale C.A. Rispoli è il risultato di un riconoscimento profondo e meritato per il suo impegno nel campo della protezione ambientale e la gestione sostenibile delle risorse del nostro Paese e rappresenta un importante segnale di speranza e di guida per tutti coloro che lavorano per preservare e proteggere il nostro prezioso patrimonio naturale”.
Tale riconoscimento, si legge in una nota, rappresenta l’importanza di un sodalizio tra l’Arma dei Carabinieri e il mondo accademico, in particolare con l’Università degli Studi della Tuscia, attraverso un reciproco scambio: da un lato la formazione scientifica e tecnica del personale destinato al ruolo forestale che opera sia nel Comando Tutela Forestale e dei Parchi sia nel Comando Tutela Biodiversità; dall’altro il Corso di Laurea in Scienze della Montagna che si avvale della profonda competenza degli ufficiali del CUFA in veste di docenti, incaricati dell’insegnamento di alcune discipline previste dal percorso formativo curriculare.
Numerose sono, poi, le attività congiunte come la ricerca su programmi di reciproco interesse, ad esempio gli studi sull’erosione del suolo in foresta o la gestione di aree verdi in ambito urbano, l’organizzazione di numerosi convegni e seminari, le attività esercitative a favore degli studenti della Tuscia presso le riserve e le altre aree gestite dal CUFA.
Nella lectio magistralis il Generale C.A. Rispoli ha evidenziato che “la Foresta è elemento di sostenibilità a tutela degli ecosistemi, del clima, della biodiversità, indispensabile per contrastare il dissesto idrogeologico. E’ necessaria una gestione adattativa e oculata delle foreste, per valorizzarle e arricchirle, infrenando lo spopolamento delle aree montane.
Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri
Le competenze e le attività dei Carabinieri forestali possono e potranno contribuire a rendere le foreste e le aree montane sempre più strumento di benessere e sviluppo della collettività”.
Il Generale C.A. Rispoli, prima di assumere il Comando di questa nuova, ma importante Unità dei Carabinieri, che ha raccolto l’eredità del glorioso Corpo Forestale dello Stato, ha ricoperto numerosi incarichi di comando nel territorio nazionale, tra i quali il Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” a Napoli, la Legione CC Calabria, la Legione CC Lazio, il Comando CC presso il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonchè incarichi di stato maggiore sia presso il Comando Generale dell’Arma che presso lo Stato Maggiore della Difesa.
“L’ampia esperienza così acquisita – conclude la nota – rappresenta la migliore garanzia per un’efficace direzione del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri il cui ruolo si sta rivelando sempre più importante per l’intero Paese, soprattutto in un frangente come quello attuale in cui i cambiamenti climatici sono causa di significative alterazioni ambientali che mettono a serio rischio vaste aree del territorio nazionale. Controllo ma soprattutto prevenzione, anche attraverso la divulgazione di una cultura della legalità ambientale, che contribuiscono pienamente alla tutela della vita”.

– foto ufficio stampa Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri –
(ITALPRESS).

“La Notte della Repubblica”, UnitelmaSapienza organizza 6 incontri sul fenomeno del terrorismo politico

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ROMA (ITALPRESS) – UnitelmaSapienza presenta: “La Notte della Repubblica”, un ciclo di sei incontri sul fenomeno del terrorismo politico che scosse l’Italia dalla fine degli anni Sessanta alla prima metà degli anni Ottanta. Durante gli incontri verranno proiettate alcune clip tratte dall’inchiesta RAI di Sergio Zavoli, La Notte della Repubblica, introdotte dal Magnifico Rettore di UnitelmaSapienza Bruno Botta e dalla storica e divulgatrice RAI Michela Ponzani, seguirà la lectio dell’ospite. A conclusione dell’incontro ci sarà un dibattito con le studentesse e gli studenti. Modera Roberto Sciarrone, UnitelmaSapienza.
“Una grande occasione per approfondire temi e questioni legate alla storia del nostro Paese attraverso il contributo di autorevoli ospiti, docenti, scrittori e operatori culturali. E poi le clip tratte dall’inchiesta di Sergio Zavoli. E’ un grande piacere per l’Ateneo promuovere eventi di questo tipo, in sinergia con partner e ospiti di grande livello culturale”, così il Rettore Bruno Botta.
Walter Veltroni presenta: “Il delitto Pasolini”. Si svolgerà giovedì 9 maggio alle ore 16:00, presso la Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube di Ateneo, il primo incontro del ciclo di seminari “La Notte della Repubblica”.
Le sfumature della notte tra l’1 e il 2 novembre 1975 si presentano come un eterno ritorno a cui ancora nessuno riesce ad attribuire una conclusione, o più opportunamente, una verità. Ma cosa accadde davvero quella notte?
“Ci sono tre ipotesi e una certezza. La certezza è che non è stato solo Pelosi ad uccidere Pasolini. Ho incontrato Pelosi nel 2011, lui disse non ero solo, mi disse non posso dire chi è stato perché sono ancora vivi, e io ho paura per me e la mia famiglia”, così Walter Veltroni.
Tutti gli appuntamenti: 9 maggio ore 16:00 Walter Veltroni, Il delitto Pasolini; 10 giugno ore 16:00, Anna Vinci, La mafia “dentro”; 26 settembre ore 16:00, Miguel Gotor, Il caso Aldo Moro; 15 ottobre ore 16:00, Umberto Gentiloni, Il 1968. L’anno che rivoluzionò il mondo; 13 novembre ore 16:00, Ilaria Moroni, La strage di Bologna; 11 dicembre ore 16:00, Fabrizio Marini, La violenza politica negli anni Settanta.

– foto ufficio stampa UnitelmaSapienza –
(ITALPRESS).

Unibg, nasce Creo il progetto sulla formazione imprenditoriale

BERGAMO (ITALPRESS) – L’Università degli studi di Bergamo presenta Creo – Competencies and Resources for Entrepreneurial Orientation – il nuovo percorso di formazione accademica e imprenditoriale che nasce con l’obiettivo di promuovere la crescita personale, la creatività e la capacità di innovazione degli studenti, coinvolgendo docenti e ricercatori di tutti i saperi – dalle scienze umane al diritto all’ingegneria – e l’ecosistema territoriale dell’innovazione (investitori, aziende, organizzazioni). Un ‘ventagliò di esperienze – tra corsi, laboratori, eventi e competizioni – che promuovono un metodo e un approccio mentale, fornendo strumenti per allenare all’intraprendenza, al lavoro di gruppo, allo spirito di adattamento e al senso di responsabilità. Tutte iniziative pensate per mettersi alla prova, scoprendo e coltivando i propri talenti, la leadership, la capacità di ‘problem solving’, di lavoro per obiettivi e in team. Con Creo l’Università degli studi di Bergamo consolida il suo profilo di ‘Università Imprenditorialè (Entrepreneurial University). UniBg è tra le prime Università statali in Italia ad introdurre un’articolata proposta formativa di tipo imprenditoriale con approfondimenti tematici con i quali gli studenti di tutte le discipline possono personalizzare il proprio percorso di studi. Negli ultimi decenni l’attenzione delle Università alla formazione imprenditoriale è cresciuta in tutto il mondo fino a diventare una delle leve strategiche dei piani di sviluppo sostenibile tracciati dall’Unione Europea. Creo ha le sue radici nella ricerca universitaria. La letteratura scientifica riconosce che i benefici della formazione imprenditoriale vanno ben oltre il “creare nuova impresa” contribuendo al potenziamento delle cosiddette soft skill, quali creatività, problem-solving, pensiero critico, capacità di lavorare in gruppo, fondamentali in qualsiasi posizione lavorativa.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo

Career Day all’Università di Palermo, gli studenti incontrano oltre 100 aziende

PALERMO (ITALPRESS) – Un’intera giornata dedicata all’incontro tra studenti e aziende, per promuovere il passaggio dall’Ateneo al mondo del lavoro: questo l’obiettivo del Career Day Unipa, organizzato nel campus universitario di viale delle Scienze con il coinvolgimento di 103 imprese provenienti da molteplici settori e operative sia in presenza che in remoto.
L’evento costituisce un vero e proprio confronto tra le parti in causa: gli studenti infatti potranno non solo seguire le presentazioni aziendali, ma anche consegnare i propri curricula e sostenere colloqui di lavoro.
“Vogliamo consentire ai ragazzi di tutti i corsi di laurea di avere accesso al mondo d’impresa e a opportunità lavorative di vario genere – sottolinea Marcantonio Ruisi, delegato al Placement per l’Università di Palermo -. La maggior parte degli studenti coinvolti nell’appuntamento odierno proviene dalle lauree magistrali, ma ci aspettiamo anche una buona risposta dai ragazzi delle triennali e da chi frequenta i dottorati di ricerca”.
Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Ateneo, si sofferma sull’ampia partecipazione delle aziende all’iniziativa odierna: “In questo momento l’Università riscontra un interesse notevole da parte delle aziende in cerca di personale altamente qualificato e le oltre cento presenti oggi rappresentano un numero ben più importante rispetto agli anni passati”. Anche l’aumento del numero di iscrizioni, che vede Palermo al primo posto tra i mega Atenei in Italia, indica che la direzione intrapresa è quella giusta: “Siamo in netta controtendenza rispetto ai dati nazionali – spiega Napoli -. L’aspetto più importante riguarda l’aumento del 17% degli iscritti alle lauree magistrali, ciò significa che nel passaggio dalle triennali alle magistrali riusciamo a essere attrattivi nei confronti degli studenti bloccando una parte del flusso verso il nord”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS)