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Zaia “Autonomia non è spacca Italia, lo è il referendum”

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’autonomia non è uno spacca-Italia ma lo è il referendum. Se si va al referendum avremo i guelfi ed i ghibellini. Andate a dirlo ai 2 milioni e 328 mila veneti, che non sono tutti leghisti, che qualcuno ha deciso per loro che non si dovrà fare l’autonomia e non ci sarà la possibilità di decentramento amministrativo. Perchè questo di questo si tratta”. Lo ha affermato il presidente della Regione veneto Luca Zaia, presidente del Veneto, nel corso del punto stampa odierno in cui ha presentato due progetti regionali in sintonia con i temi legati all’autonomia. “Ho massimo rispetto per gli istituti democratici quali il referendum – ha precisato Zaia -. Io vengo da un referendum con l’autonomia; è giusto che se avrà il vaglio della Cassazione e della Corte Costituzionale, e referendum dovrà essere, i proponenti faranno la loro campagna del referendum e vedremo cosa fare”.
“E’ stata fatta una narrazione sbagliata – ha continuato Zaia – la volontà di trasformarla in un dibattito politico. Perchè dico sempre: ‘qual è il governatore a livello nazionale che rinuncerebbe ad avere, che so, la funzione della protezione civile che permette a noi governatori di fare ordinanze di deroga in caso di calamità, piuttosto che avere una valutazione di impatto ambientale regionale per le opere regionali, oppure fare i passaporti presso gli uffici postali, come sta accadendo, piuttosto che presso gli uffici pubblici. Io penso che questi non siano spacca Italia, siano spacca Ufficio Complicazioni Affari Semplici e probabilmente c’è qualcuno che ama l’Ufficio Complicazioni affari Semplici”.

foto: xa7/Italpress

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In Veneto altri 16 rifugi alpini “sani e sicuri”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ben altri 16 rifugi alpini del nostro territorio hanno ottenuto quest’oggi la targa di ‘Rifugio Sano e Sicurò. Un’attestazione che ne riconosce la sicurezza sanitaria e la capacità di promuovere la salute, grazie all’adesione al progetto sostenuto dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti. Un’iniziativa che la Regione del Veneto ha sposato con grande entusiasmo anche in vista degli appuntamenti olimpici che attendono le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, con il conseguente aumento dei flussi turistici in montagna. Il miglior biglietto da visita che possiamo offrire ai turisti è quello di sapere di poter trascorre una vacanza in sicurezza nel caso se ne presentasse la necessità, con la possibilità ad esempio di poter contare su un defibrillatore o di uno sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa”. Ha espresso soddisfazione l’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, partecipando al Rifugio Chalet Col dei Baldi, ad Alleghe (VI), alla consegna delle targhe di “Rifugio Sano e Sicuro” ai gestori o proprietari delle strutture. All’iniziativa hanno preso parte anche il Commissario Ulss1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben, il Presidente di AGRAV Mario Fiorentini, il questore di Belluno Francesco Zerilli, il direttore della Direzione prevenzione sicurezza alimentare veterinaria Francesca Russo, sindaci e amministratori del territorio, rappresentanti del CAI, del Soccorso Alpino e di Confcommercio.
Il primo protocollo, che ha previsto l’avvio di un percorso di miglioramento nei rifugi alpini associati, volto a garantire un contesto “sano e sicuro” in termini di idoneità igienico-sanitaria, di potenziamento della sicurezza sanitaria e di orientamento alla promozione della salute, è dei primi di ottobre del 2023. In questi mesi – è stato sottolineato – dopo alcuni incontri per spiegare le finalità del progetto ai rifugisti e ai proprietari dei rifugi (in particolare sezioni del CAI), il team del Dipartimento di Prevenzione ha supportato le strutture interessate nel percorso per ottenere il “bollino”, che rappresenta una sorta di “certificazione di qualità” a favore degli escursionisti. A giugno sono stati premiati i primi 11 rifugi, a cui ora se ne aggiungono altri 16. “Questa iniziativa – ha aggiunto l’assessore – si inserisce in una progettazione importante nel territorio bellunese, che ha visto negli ultimi mesi il raddoppio del servizio di elisoccorso, il potenziamento della rete emergenza urgenza, il rafforzamento della telemedicina, ma soprattutto il lavoro di rete tra Ulss1 Dolomiti, con il Commissario Dal Ben che ringrazio per l’impegno, il personale sanitario, i direttori dei Dipartimenti di prevenzione, e tutti i partner pubblici e privati che hanno collaborato all’iniziativa. Questi risultati si ottengono solo se si lavora in sinergia”.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per promuovere ‘Vivo bene Venetò, la campagna di comunicazione a sostegno del Piano di Prevenzione regionale per la promozione dei corretti stili di vita. Oggi l’attenzione è stata puntata, in particolare, verso la campagna contro il melanoma, con la raccomandazione di proteggere sempre e in modo corretto la cute dai raggi solari, che sono i principali responsabili dei tumori della pelle. I rifugi che hanno ricevuto oggi il riconoscimento sono: Bristot – Belluno; Settimo Alpini – Belluno; Col Visentin 5°Artiglieria Alpina – Belluno; Adolfo Sonino al Coldai – Zoldo Alto; Chalet Col Dei Baldi – Alleghe; Grande Baita Civetta – Alleghe; Attilio Tissi – Alleghe; San Marco – San Vito di Cadore; Venezia – Vodo di Cadore; Capanna degli Alpini – Calalzo di Cadore; Chiggiato – Calalzo di Cadore; Giosuè Carducci – Auronzo di Cadore; Lavaredo – Auronzo di Cadore; Semenza – Tambre, Alpago; Pian de Fontana – Longarone; Alfonso Vandelli – Cortina d’Ampezzo. Al progetto possono aderire tutti i rifugi alpini della Provincia di Belluno.

– Foto ufficio stampa Regione Veneto –

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Zaia “Siano garantiti i servizi bancari nelle aree isolate”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Una corretta distribuzione degli sportelli bancari e dei bancomat sul territorio è indispensabile. La desertificazione bancaria, infatti, non è solo una conseguenza alle riorganizzazioni degli istituti di credito; per i territori è un vero problema perchè sono ridimensionati i servizi al cittadino e depauperata la rete dei punti di riferimento delle comunità. Un problema che, inevitabilmente, si riverbera sulla vita delle persone, a cominciare dalle più fragili come gli anziani, e richiede maggiore attenzione nelle aree più svantaggiate come quelle montane o più isolate nella pianura. Non è mai fuori luogo, dunque, che la Regione e tutte le Istituzioni si uniscano nella raccomandazione che la presenza dei servizi bancari sia mantenuta in modo da garantire la sua capillare utilità sociale”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a fronte delle notizie di stampa che oggi sottolineano, nuovamente, il progressivo ridimensionamento della rete dei servizi bancari con riferimento, nello specifico, alla provincia di Verona.
“Leggo che negli ultimi tre anni i comuni senza una filiale sono passati nell’area Scaligera da 11 a 14, privando della vicinanza al servizio circa 22.000 cittadini – prosegue il Governatore -. Oggi si parla del Veronese, dopo che notizie simili in passato hanno interessato le Dolomiti, la Pedemontana, il Veneziano. In questo periodo in cui c’è un grande impegno per avvicinare i servizi ai cittadini si deve considerare che, soprattutto nei paesi, ci sono persone, molto spesso sole, per cui è difficile intraprendere spostamenti significativi e che per motivi anagrafici non hanno dimestichezza con l’home banking. L’appello che viene da tanti sindaci e amministratori locali non può essere ignorato”.
“Un grazie va agli istituti di credito che, anche a fronte di difficoltà, continuano a mantenere attivi i presidi territoriali, dando prova di saper guardare al futuro nel solco di una tradizione – conclude il presidente Zaia -. Sono certo, infatti, che molti, che per storia hanno sempre dimostrato un particolare legame con il territorio, possono rendersi conto che il loro successo è dovuto a tante realtà locali dove il loro sportello è un riferimento identitario come la piazza, il bar, la casa comunale”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Zaia “Uniamo le forze per proteggere gli anziani da truffe e violenze”

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’inaccettabile fenomeno delle truffe e delle violenze agli anziani, soprattutto durante l’estate quando è più frequente che siano soli in casa, sta assumendo le caratteristiche di un vero allarme. Va combattuto con tutti gli strumenti possibili della legge, ma soprattutto con senso civico e di comunità. Ognuno di noi deve interessarsi degli anziani, che siano vicini di casa o conoscenti: contattarli, chiedere come stanno, raccomandare di tenere lontane le persone sconosciute, fornire i nostri recapiti telefonici e consigliare di contattare le forze dell’ordine. Ognuno di noi può essere utile per difendere i nostri anziani da violenze e truffe, dimostrando così la nostra riconoscenza per quanto essi hanno fatto per noi nella loro vita”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, accende i riflettori sul proliferare delle truffe e delle violenze a danno di anziani indifesi e lancia un appello ai cittadini veneti affinchè si rendano parte attiva nella difesa e nell’assistenza di queste persone.
“Non passa giorno – aggiunge Zaia – che la cronaca non riporti notizie di questo genere: il Ministero dell’Interno ha contato oltre 25.000 truffe in un solo anno, con un trend in aumento del 20%. Identiche percentuali si registrano anche in Veneto, dove sono in crescita i reati contro gli anziani, con più di 500 denunce nel 2023. Senza contare i furti e le rapine, anche violente, in casa. Dobbiamo reagire tutti con la forza della solidarietà e dell’onestà, sapendo anche che molti raggiri non vengono denunciati: spesso gli anziani, per vergogna, non trovano la forza di rivolgersi alle forze dell’ordine. Devono sentire la nostra concreta vicinanza”.
“Purtroppo – continua il Governatore – le forme di truffa sono sempre più numerose: dalla telefonata con cui si chiedono soldi per aiutare un parente in difficoltà, all’intrusione in casa con scuse varie per razziare l’abitazione approfittando della distrazione delle vittime. Ultimamente, i malfattori utilizzano anche l’IA per contraffare la voce di un figlio o di un parente, rendendo credibili le telefonate truffaldine. Senza dimenticare le truffe online ai danni di chi usa il computer e internet. Serve quindi la massima attenzione e, dove non arriva l’acume che molti anziani dimostrano, deve arrivare la solidarietà di tutti noi per contribuire a fare argine a questa pratica odiosa e a gravi reati” aggiunge il Presidente Zaia.
“Ringrazio per l’impegno le forze dell’ordine, impegnate quotidianamente nel fronteggiare questi reati: l’attività repressiva deve unirsi con una decisa azione investigativa, se necessario interforze, per prevenire quanti più episodi possibili”, termina il Presidente.

foto: Agenzia Fotogramma

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Rally del Veneto storico, Ciambetti “Manifestazione sportiva di qualità”

VENEZIA (ITALPRESS) – “E’ un onore presentare anche quest’anno il Rally del Veneto Storico giunto alla sua terza edizione, quest’anno arricchita dalla Coppa Opel a riprova della validità e qualità di questa manifestazione sportiva. Trovo giusto che sia il Veneto ad ospitare questa competizione dedicata alle auto e ai piloti che non hanno fatto solo la storia del rally ma che in realtà hanno scritto la storia dell’automobilismo nel capitolo delicatissimo delle automobili di serie, cioè destinate al mercato, messe a durissima prova e selezione grazie all’abilità di piloti completi ed esperti che sapevano esaltare le doti e qualità di ogni automezzo. La Lancia HF, la Stratos, la Lancia Delta, le Alpine Renault, la Fiat 131 Abarth o anche la A112 Abarth, la Ford Escort e negli anni Novanta la Toyota Celica Turbo o per arrivare più vicini ai nostri giorni alla Volkswagen Polo e le Citroen C4 Wrc e via dicendo. Come dimenticare, tra i piloti, figure come quelle di Sandro Munari, Sebastien Loeb, Colin McRae, Markku Alen?”. Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha introdotto la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Rally del Veneto storico, avvenuto oggi a Palazzo Ferro-Fini.
“Perchè il Veneto è la terra ideale per questo rally? Perchè, non dimentichiamolo, il Veneto ospitò la prima automobile circolante nelle strade italiane, la Renault Type 3 guidata da Gaetano Rossi a Piovene Rocchette nel 1893 e fu italiana la prima Presidente di un Club Automobilisti in Italia, la veneziana Elsa degli Albizzi nel 1899, lo stesso anno in cui Elsa partecipò alla corsa automobilistica Padova-Verona-Treviso-Padova giungendo seconda di classe alla guida di una Benz. Insomma, abbiamo le carte in regola per proporci come terra dove l’automobile ha scritto la storia e la mia speranza è che molti appassionati possano non solo vivere momenti emozionanti ma anche trovare motivi per ritornare a visitare in modo approfondito la Lessinia, una terra eccezionale dove si può leggere la storia del nostro pianeta e dell’essere umano”.
“C’è chi fa risalire l’etimologia del toponimo Lessinia alla luce, a Lux, e la Lessinia per questo sarebbe la terra della Luce, cioè la terra del pascolo ottenuto disboscando: di certo il paesaggio luminoso di questo luogo non a caso è stato definito in alcune pubblicazioni del Cai ‘santuario naturalè quasi a enfatizzare la complessità e varietà degli elementi naturali, tra loro amalgamati armoniosamente e per gli aspetti particolari della cultura e delle tradizioni secolari che caratterizzano l’intero territorio. Insomma, uno spazio tutto da scoprire e riscoprire e proprio questo il terzo Rally del Veneto diventa un motivo in più per conciliare la passione per le automobili, con il piacere di vivere una natura e un ambiente per molti aspetti particolarmente affascinanti”, ha concluso il Presidente.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Legalità, a Venezia incontro della cabina di regia promossa da Regione

VENEZIA (ITALPRESS) – Questa mattina a Venezia, al Palazzo Grandi Stazioni della Regione del Veneto, si è svolto l’incontro “Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto, Parti Sociali, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d’Italia, Unioncamere del Veneto e il Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali del Veneto, al fine di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. Un’iniziativa nell’ambito della cabina di regia che ha il compito di coordinare le iniziative e gli interventi che possano prevenire, contrastare e monitorare il fenomeno legato alla criminalità organizzata e mafiosa. All’incontro, dove la Regione era rappresentata dall’assessore al Territorio, Cultura e Sicurezza, Cristiano Corazzari, e convocato dal Segretario Generale della Programmazione, Maurizio Gasparin. Sono intervenuti i componenti della Cabina di Regia tra i quali: il consigliere regionale Roberto Bet, Silvia Zangirolami per la Segreteria Generale della Programmazione, Pierluigi Granata dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza.

“La cabina di regia istituita dalla nostra Regione, ha effettuato una ricognizione delle numerose iniziative in corso e programmate, in materia di prevenzione, contrasto, monitoraggio del fenomeno legato alla criminalità organizzata e mafiosa, al fine di condividere gli interventi e portarli alla conoscenza di tutti – ha detto l’assessore Corazzari -. Anche in Veneto è importante sensibilizzare e vigliare unendosi al lavoro di magistrati, forze dell’ordine e istituzioni. Ciò che non dobbiamo permetterci è di concedere il benchè minimo spazio alle organizzazioni criminali, attraverso azioni condivise e larghe intese”.
“Unire le forze significa creare condizioni affinché due modelli di economia, legale ed illegale, non si intreccino originando quella che è chiamata ‘zona grigia’ – ha concluso l’Assessore -. Il coinvolgimento, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali, dei sindacati, degli enti pubblici, della scuola ha fatto sì che gli operatori economici e il mondo del lavoro siano parte attiva in questa azione di contrasto”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Grave incidente sulla A4, un morto e 17 feriti

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ di una persona deceduta e 17 feriti, di cui alcuni gravi, il bilancio di un incidente avvenuto poco prima di mezzogiorno sulla A4 direzione Milano, all’altezza degli svincoli per la A13. Otto i veicoli coinvolti, un mezzo pesante e 7 auto. Cause e dinamica dell’accaduto sono al vaglio della Polizia Stradale.
La complessità della situazione ha richiesto la chiusura dell’autostrada in direzione Milano, rende noto Concessioni Autostradali Venete, il cui personale ha lavorato per riaprire una corsia di marcia, ma rimane sconsigliata l’entrata in A4 per chi è diretto verso Padova e Milano. Nel frattempo, CAV ha attivato la procedura di assistenza agli automobilisti rimasti bloccati in autostrada con la distribuzione di bottiglie d’acqua refrigerata alle auto in coda. Attivato in supporto anche il volontariato di protezione civile.
Riaperta invece la carreggiata in direzione Trieste, temporaneamente chiusa per permettere l’intervento dell’elisoccorso. In entrambe le direzioni tuttavia le code (per Trieste in movimento, per Milano ancora parzialmente bloccata) hanno raggiunto i 10 chilometri.

– Foto ufficio stampa Concessioni Autostradali Venete –

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Donazzan “Lascio un’eredità importante fatta di buona amministrazione”

VENEZIA (ITALPRESS) – Emozionata ma anche sorridente, Elena Donazzan ha voluto circondarsi delle persone più fidate che l’hanno seguita nei suoi 19 anni di attività in Regione Veneto, per congedarsi ufficialmente e intraprendere il nuovo incarico di Parlamentare Europeo. Lunedì prenderà l’aereo, martedì sarà al lavoro in commissione come Vicepresidente della commissione industria, dove si occuperà di fondi europei destinati soprattutto alla formazione e della difesa dell’industria veneta e italiana. Questo è il futuro, ma oggi, a Palazzo Balbi, Elena Donazzan ha portato i numeri, per far comprendere l’attività svolta, e soprattutto le sensazioni e i ringraziamenti per aver avuto il grande privilegio di lavorare così a lungo in quella che ha definito la più bella amministrazione che ci possa essere
Assieme a lei i direttori delle Direzioni regionali di riferimento e, tra gli altri, l’assessore regionale allo Sviluppo Ecomomico Roberto Marcato, l’assessore al Turismo Federico Caner, alcuni consiglieri regionali, il rettore dell’Università Iuav, Benno Albrecht, direttori regionali e degli enti strumentali.
“Il primo grazie va al presidente Zaia, che mi ha confermato per tre volte alla guida di questo assessorato – ha dichiarato l’assessore uscente – assegnandomi le deleghe all’Istruzione, Formazione, Lavoro, e prima ancora quelle alla Tutela del Consumatore, Sicurezza Alimentare, Servizi veterinari, Protezione civile, Caccia. Il secondo ringraziamento va ai direttori delle strutture regionali: se sono cresciuta personalmente e professionalmente lo devo alle persone con cui ho lavorato. Lascio un’eredità importante – ha continuato – fatta di risultati concreti e relazioni improntate sulla correttezza e l’assunzione di responsabilità. Lascio innanzitutto una buona amministrazione, come dimostra la programmazione e rendicontazione dei Fondi europei. C’è stato un momento in cui qualcuno ha insinuato che ci fosse stata una mala gestio: non solo non era vero, ma la Commissione europea ha sempre plaudito alla gestione dei fondi europei della Regione Veneto, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo”.
“L’innovazione – ha aggiunto Donazzan – è la parola chiave che ha guidato questo lungo percorso in Regione. Con i nostri progetti abbiamo profondamente inciso nella formazione professionale. Siamo la Regione più inclusiva e più capace di accogliere le persone, in particolare le più fragili. Abbiamo ottenuto risultati molto importanti sulla dispersione scolastica: 9% contro il benchmark europeo che è al 10%. Abbiamo realizzato una delle migliori filiere verticali della formazione d’Italia: abbiamo iniziato nel 2011 con 6 corsi ITS e siamo arrivati ai 100 attuali. Lavoro: dopo la crisi di Lehman Brothers, il Veneto ebbe uno shock. Ci siamo messi l’elmetto in testa e abbiamo trovato soluzioni: le work experience, con il rafforzamento dei centri per l’impiego, i Lavori di Pubblica utilità, e l’Unità di Crisi con cui abbiamo gestito 330 tavoli di crisi. Ho cercato di chiudere tutte le questioni aperte – l’ultima nel pomeriggio con Ceramiche Dolomite – ma sarò sempre legata alla nostra regione e il mio nuovo ruolo mi consentirà di portare il modello veneto in Europa”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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