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Accordo per riapertura Centro di recupero fauna selvatica a Sedico

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con grande soddisfazione annunciamo la riapertura del Centro di recupero della fauna selvatica (CRAS) di Sedico a Belluno. Un centro di fondamentale importanza, l’unico nel bellunese. Questa attivazione, prevista entro la fine dell’anno è opportuna vista la massiccia presenza di animali selvatici in tutta la provincia, e l’elevata presenza di esemplari in difficoltà, vittime di incidenti. Il centro sarà ospitato negli spazi di Villa Zuppani di proprietà della Provincia, e sarà un progetto prezioso per la nostra fauna e per la tutela della biodiversità”. Lo dice l’assessore regionale al Territorio e alla Caccia, Cristiano Corazzari, in occasione della firma, avvenuta oggi a Belluno, dell’Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario (Veneto Agricoltura) per la realizzazione e la gestione di un centro di recupero della fauna selvatica (CRAS), di cui all’art. 5 della L.R. n. 50/1993, nel territorio provinciale di Belluno, da ubicarsi nel Comune di Sedico (BL). L’accordo ha la durata di tre anni, ed è rinnovabile.
La Regione si impegna a rimborsare le spese sostenute dalla Provincia di Belluno per la gestione operativa del CRAS con un contributo annuo di 50 mila euro per tutta la durata dell’accordo. La gestione del CRAS sarà coordinata dalla Provincia di Belluno di concerto con la Regione e con Veneto Agricoltura. Annualmente la Provincia fornirà un report con i dettagli degli interventi di recupero e soccorso realizzati.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Sanità, Zaia “Veneto al top per Fondazione Gimbe sulla prevenzione”

VENEZIA (ITALPRESS) – “La sanità veneta, secondo i rigidi parametri del Nuovo Sistema di Garanzia del Ministero della salute, analizzati dalla Fondazione Gimbe è ancora una volta ai vertici nazionali, in un quadro complessivo che Gimbe indica in peggioramento, con un allargamento della forbice tra Nord e Sud nel 2022. Rivolgendo un sentito ringraziamento a tutti i nostri lavoratori del settore, ritengo la nostra promozione a pieni voti di grande significato, perchè giunta da una Fondazione le cui valutazioni sono spesso fondate su una notevole severità”.
E’ questo il commento del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia agli esiti, valutati dalla Fondazione Gimbe, che ha individuato alcune tendenze positive e altre negative nella valutazione delle prestazioni delle Regioni emerse tramite il nuovo Sistema di Garanzia del Ministero della Salute.
“Negatività – fa notare Zaia – il Veneto non ne presenta. Nel 2022, anno preso in considerazione, siamo stati tra le 13 regioni risultate adempienti nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza nelle tre aree considerate (assistenza ospedaliera, territoriale e prevenzione): Dimostrando di esprimere un’eccellenza diffusa, siamo terzi nell’area prevenzione, secondi per l’area distrettuale, quarti in quella ospedaliera, il che ci porta al secondo posto complessivo. Non basta, perchè in Veneto nel 2022 il punteggio totale degli adempimenti della regione ai Livelli essenziali di assistenza (Lea), è di 281,84 su un massimo di 300. Rispetto al 2021, inoltre, i nostri punteggi sono aumentati del più 16,96. Si può e si deve fare meglio, ma si parte da una posizione lusinghiera nel panorama nazionale. Dedico questa ulteriore promozione a tutto il nostro personale che, in un momento difficilissimo per il reperimento di medici e infermieri, si sta prodigando per non far mancare nulla ai malati, e ci sta riuscendo con un impegno che non esito a definire stoico”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Turismo, Caner “Forti incrementi nei numeri dei primi 5 mesi 2024”

VENEZIA (ITALPRESS) – “I primi cinque mesi del 2024 mostrano numeri davvero positivi, in tutti i comprensori turistici, e con forti incrementi rispetto allo stesso periodo del 2023, l’anno di riferimento in termini di arrivi e presenze turistiche. Si tratta di un +6,8 per cento negli arrivi, che in termini assoluti significa 6.910, e di una variazione positiva dell’8,4 per cento nelle presenze, che superano le 19mila. Numeri incoraggianti, nonostante un timido inizio di stagione a causa del brutto tempo”.
Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, commenta i primi dati sull’andamento degli arrivi e delle presenze, forniti dall’ufficio di statistica regionale.”L’attrattività del Veneto è aumentata anche grazie ai tanti eventi in calendario. Il mese di maggio, infatti, è sicuramente stato favorito dal bel tempo ma anche dall’Adunata degli Alpini a Vicenza e il passaggio del Giro d’Italia sulle Colline del Prosecco, a Padova e Bassano del Grappa, appuntamenti che hanno permesso di raggiungere risultati più che soddisfacenti sia in termini di turisti pernottanti (+15,7% rispetto a maggio 2023), che di pernottamenti totalizzati (+20,5%) – specifica Caner -. Se gli italiani sono in leggero calo rispetto all’anno precedente (-0,3% negli arrivi), gli stranieri stanno apprezzando sempre più le nostre destinazioni (+11,4%). Si evidenziano, in particolare, flussi in forte crescita di tedeschi, che scelgono di trascorrere le festività di Pentecoste e Corpus Domini specialmente nelle località lacuali e balneari. Nelle città d’arte continua la crescita del numero di turisti americani e il ritorno dei cinesi, nonostante se ne contino ancora solo la metà rispetto allo stesso periodo pre-pandemico”.
“Tra le destinazioni emergenti, le Colline del Prosecco riscuotono sempre più interesse (+12,1% di arrivi nel periodo gennaio-maggio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), così come l’area dei Colli Euganei (+3,8%), appena riconosciuta riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO – conclude l’assessore regionale -. Questo trend positivo dimostra un interesse verso esperienze nuove, in linea con i bisogni di un turista evoluto, attento ai temi legati alla sostenibilità e alla ricerca di momenti a contatto con la natura. In questo senso la proposta ‘Veneto, The Land of Venicè rispecchia un Veneto che non è solamente Venezia, ma si identifica con la terra che circonda la città lagunare, con le Dolomiti, il delta del Po, il litorale, i circuiti termali, il lago di Garda e i luoghi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Strage bus di Mestre, dimessa dall’ospedale di Padova bambina ucraina

VENEZIA (ITALPRESS) – “Da oltre 9 mesi facciamo il tifo per la piccola paziente ucraina, ricoverata all’ospedale di Padova dopo il terribile incidente sul cavalcavia di Mestre, avvenuto il 3 ottobre scorso. La bimba ha lottato tra la vita e la morte per lunghissimi giorni, ma alla fine, grazie alla professionalità dei medici, alle amorevoli cure del personale sanitario e all’affetto della giovane mamma, che non l’ha mai lasciata sola, la piccola ce l’ha fatta e da oggi in avanti potrà condurre una vita normale, pur con periodici controlli”. Con queste parole il presidente della regione del Veneto Luca Zaia ha espresso la gioia per le dimissioni dell’ultima paziente ancora ricoverata a seguito della tragedia del bus, in cui hanno perso la vita 22 persone.
La bimba, di soli 4 anni, di nazionalità ucraina, che nell’incidente ha perso il padre, era stata ricoverata la sera del 3 ottobre scorso nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Padova per politraumi e grandi ustioni. Dopo due mesi, quando si è svegliata, è stata trasferita nel Centro Grandi Ustioni dell’Azienda ospedaliera patavina, punto di riferimento del Nord Italia. Anche la mamma della piccola, Kateryna Sierova, che questa mattina ha voluto pubblicamente ringraziare l’azienda ospedale Università di Padova, era rimasta ferita, ma era stata dimessa dopo poco. Da quel momento ha assistito la figlia per ventiquattro ore al giorno.
“Grazie al sapiente lavoro di squadra coordinato dal direttore Centro Ustionati di Padova Bruno Azzena, in stretta collaborazione con il direttore della Terapia Intensiva pediatrica Angela Amigoni e il direttore della neurochirurgia pediatrica Luca Denaro, alla piccola è stato consentito un recupero che sembrava impossibile. Ancora una volta la sanità del Veneto, con le sue strutture di eccellenza, punto di riferimento a livello nazionale, ha raggiunto un traguardo che sembrava insperato. Ora facciamo un grande ‘in bocca al lupò a questa piccola, che sentiamo davvero vicino alla nostra comunità. Continueremo a seguirne la crescita e gli sviluppi futuri, in virtù anche di un rapporto umano di grande affetto e direi forse d’amore che si è creato verso questa bambina e la sua mamma”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Corte dei Conti parifica il rendiconto finanziario 2023 della Regione

VENEZIA (ITALPRESS) – “Dal 2014, l’appuntamento con la parifica del rendiconto è il banco di prova annuale con la verifica della gestione economica e patrimoniale dell’amministrazione regionale. Con i conti in ordine, un risultato economico di 87 milioni di euro, un patrimonio netto di 2.759 milioni di euro e una situazione patrimoniale di 10.588 il Veneto dimostra grande responsabilità e una meticolosa attenzione nell’utilizzo dei soldi dei cittadini. Nel 2023 siamo la prima regione per minor spesa corrente di funzionamento nel comparto delle Regioni a statuto ordinario: precisamente 115,9 euro ad abitante, a fronte della media di 218,5. Sono particolarmente soddisfatto del percorso fatto fino ad oggi grazie anche alla leale e preziosa collaborazione con la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti che ci permette continuamente di migliorarci”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta a margine la seduta della Corte dei conti, tenutasi questa mattina a Palazzo dei Camerlenghi di Venezia, per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale regionale dell’esercizio finanziario 2023.
Il Collegio è stato presieduto da Elena Brandolini, Presidente facente funzione Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Regione del Veneto, la quale ha introdotto l’udienza e l’intervento del consigliere Amedeo Bianchi. La requisitoria finale del Procuratore regionale, Ugo Montella, ha evidenziato il positivo quadro finanziario della Regione e i progressi registrati specialmente negli ambiti lavoro, cultura, sanità e in quello familiare, a fronte di una generale complessità dell’apparato burocratico. “Abbiamo sempre collaborato nel rispetto reciproco dei ruoli, per garantire il buon andamento dell’azione amministrativa e per questa preziosa collaborazione ringrazio la Presidente e i consiglieri della Corte dei conti, la Procura regionale e i magistrati ai quali rinnovo buon lavoro – ha detto Zaia -. Sono particolarmente soddisfatto perchè questa leale collaborazione tra istituzioni certifica la solidità patrimoniale e le scelte gestionali della nostra Regione e il giudizio di parifica è fondamentale per attestare questo modello virtuoso”.
“Vorrei sottolineare, infine che, l’impegno della Regione rimarrà massimo sui quattro grandi fronti sui quali la Corte dei conti ha posto l’attenzione: la Pedemontana Veneta, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina, il tema della sostenibilità e la sanità – ha concluso il Governatore del Veneto -. Confermiamo il massimo impegno della Regione ricordando che oggi la Pedemontana è al suo primo anno di esercizio e solamente tra 9 anni potremmo commentare i dati economici; sul tema Olimpiadi l’impatto delle opere pubbliche di oltre 1 miliardo di euro rivitalizzeranno la montagna veneta, aumenteranno il Pil regionale, e daranno una visibilità mediatica straordinaria alla nostra destinazione; nell’ambito della sostenibilità siamo stati i primi ad aver approvato una legge che azzera il consumo del suolo e non siamo diventanti un territorio con nuove volumetrie. Infine, in sanità mancano 3500 medici e specifiche professionalità, abbiamo concorsi ogni tre giorni, molti vanno deserti, e le liste d’attesa sono l’espressione di questa carenza. Nonostante ciò eroghiamo 80 milioni di prestazioni all’anno e tutto il budget a disposizione viene impiegato per offrire prevenzione, diagnostica e cure di altissimo livello”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Verona, 7 arresti e 29 persone indagate nell’estrema destra scaligera

VERONA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Verona ha dato esecuzione a 7 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di sei veronesi e di un trentino di età compresa tra i 19 e i 27 anni, nell’ambito di un’indagine che vede coinvolte complessivamente 29 persone per alcuni episodi per i quali sono stati contestati a vario titolo i reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere. Tra gli episodi più significativi si ricorda l’aggressione perpetrata in via Mazzini ai danni di un giovane nel contesto della propugnata “lotta alle baby gang”, le violenze commesse ai danni di alcuni tifosi marocchini in Corso Porta Nuova nelle fasi finali del campionato di calcio in Qatar e l’agguato messo in atto nel corso della “Festa in Rosso” a Quinzano del luglio 2023. Per alcune di queste azioni violente, come nell’episodio contro i tifosi marocchini, il giudice ha riconosciuto altresì l’aggravante della finalità dell’odio e della discriminazione razziale. In quella circostanza rimasero coinvolti diversi giovani marocchini, che subivano lesioni e danneggiamenti alle vetture sulle quali erano a bordo. I fatti contestati riguardano poi ancora quanto accaduto nel luglio 2023 a margine dell’annuale “Festa in Rosso” di Quinzano dove, oltre all’esplosione di un rudimentale ordigno, sono state perpetrate violenze nei confronti di partecipanti anche con l’uso di bastoni e bottiglie di vetro. Due degli arrestati, più recentemente, sono  stati identificati tra i 67 tifosi italiani che lo scorso 15 giugno a Dortmund – prima della partita Italia – Albania del Campionato europeo “Euro 2024” – sono stati intercettati dalle autorità tedesche, nella circostanza supportate da Funzionari di polizia italiani, poco prima di aggredire un gruppo di supporter albanesi. All’atto del controllo, sono stati rinvenuti numerosi passamontagna, bombe carta e materiale atto ad offendere e tutti i tifosi sono stati sottoposti ad un fermo preventivo. Uno dei due veronesi fermati in Germania – tra l’altro – risulta anche destinatario di un Daspo internazionale, violando pertanto anche la misura di prevenzione del Questore. I destinatari delle misure cautelari sono tutti noti alla Forze di Polizia per il compimento di atti della medesima indole, alcuni dei quali compiuti anche in ambito sportivo. Oltre alla militanza nei contesti dell’estremismo di destra scaligero, infatti, alcuni di loro gravitano anche nel gruppo Ultras “North Side” del Chievo Verona. Nella misura cautelare, il GIP ha voluto sottolineare come molti degli indagati abbiano commesso i fatti in esame nonostante fossero già stati denunciati in stato di libertà oltre che destinatari di provvedimenti amministrativi da parte del Questore, facendo emergere “totale sprezzo per le guardie”, come loro definiscono i poliziotti. Sulla base dei gravi indizi di  colpevolezza rilevati e dall’aggressività delle condotte poste in essere, il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto di applicare gli arresti domiciliari sulla base di un quadro di pericolosità sociale di apprezzabile gravità tale da poter fondatamente ritenere la possibile reiterazione di ulteriori reati della stessa specie. Dalle evidenze investigative acquisite dagli uomini della DIGOS della Questura di Verona, coordinati dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, gli indagati sono stati ritenuti “incapaci di contenere i propri impulsi e veicolare le proprie idee in modo pacifico”, traendo dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione e mostrando di considerare il ricorso alla violenza una modalità di affermazione delle proprie idee e di sopraffazione sull’avversario. (ITALPRESS).

– Foto ufficio stampa Polizia di Stato –

Consegnata dall’Esercito una sala operatoria mobile all’AOUP di Padova

VENEZIA (ITALPRESS) – Ha avuto luogo oggi, presso l’Azienda Ospedale Università Padova, la consegna da parte dell’Esercito Italiano, rappresentato dal Comando Forze Operative Nord, di una sala operatoria mobile che è stata allestita in un’area servizi adiacente alla Direzione Generale della struttura. All’evento di consegna erano presenti Autorità civili, tra cui l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, il Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione Massimo Annicchiarico, il Comandante delle Forze Operative Nord dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò e il Direttore Generale dell’Azienda Ospedale Università Padova, Dott. Giuseppe Dal Ben.
La concessione all’AOUP della struttura medica nasce dalla necessità da parte della stessa Azienda di soddisfare più esigenze: in particolare, sopperire alle criticità rappresentate dalla Banca dei Tessuti del Veneto, dovute anche alla carenza di strutture atte a garantire l’effettuazione dei prelievi multitessuto; permettere al polo ospedaliero di disporre di un’ulteriore sala operatoria per le emergenze; garantire una struttura in cui consentire la “pratica” a favore del personale medico, delle professioni sanitarie e del personale soccorritore militare delle Forze Armate; consolidare ulteriormente la sinergia tra Sanità militare e Servizio Sanitario Nazionale.
Portando i saluti del Presidente Luca Zaia, Lanzarin ha sottolineato che “questo momento, per ora unico in Italia, evidenzia come sia possibile realizzare sinergie istituzionali tra una Regione e l’Esercito, uniti nel perseguire le esigenze di salute della gente. Rivolgo quindi il ringraziamento per la disponibilità e la concretezza dimostrati dal Generale Riccò e dall’Esercito, un’istituzione la cui efficienza ed organizzazione abbiamo potuto sperimentare durante l’emergenza Covid, nel corso della quale proprio l’Esercito ha svolto una funzione di supporto e di intervento fondamentale”.
Firmando con Riccò e Dal Ben uno specifico protocollo d’intesa, Lanzarin ha fatto notare che “così proseguiamo una collaborazione virtuosa per essere performanti nel mantenimento dei volumi di attività nel settore trapianti. Ciò – ha concluso – ha anche un alto valore etico”. La sala operatoria mobile, resa disponibile dal Comando Logistico dell’Esercito e installata dal personale del 3° Reparto Sanita “Milano”, rimarrà in uso all’AOUP per la durata di un anno, con possibilità di rinnovo della convenzione per volontà delle parti al termine del periodo.
“Questo evento – detto il Generale Riccò – testimonia quanto sia preziosa la collaborazione tra le Istituzione Civili e Militari che operano sullo stesso territorio per perseguire lo scopo di un futuro migliore per la comunità padovana, veneta e nazionale.
Questa struttura sarà non solo un grande aiuto medico per le emergenze, ma anche un sostegno nella ricerca correlata alla Banca dei Tessuti del Veneto e alla collaborazione con i Centri Trapianti nazionali e internazionali. Un progetto rilevante anche perchè consentirà al personale medico specializzando e ai team dei soccorritori militari delle Forze Armate di realizzare percorsi di formazione a maggiore connotazione pratica”.
Ai protagonisti è giunto un messaggio anche dal Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Giuseppe Feltrin. “In questo progetto – scrive Feltrin – c’è non solo una risposta concreta a una criticità specifica come quella relativa alle donazioni di tessuto, ma anche l’affermazione di un modello virtuoso che è quello della rete, dell’integrazione fra sistemi diversi per un obiettivo comune. Sistema sanitario e sanità militare, le diverse aziende ospedaliere e sanitarie del territorio, le banche e i centri trapianto, le professioni sanitarie civili e delle Forze Armate: tutti cooperano per il bene dei pazienti, in particolare per chi è in attesa di trapianto. Sinergie come questa vanno coltivate e soprattutto standardizzate affinchè possano diventare buone pratiche esportabili in tutte le Regioni italiane”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Venezia, incontro tra Salvini e vicesindaco. Da Mit massima attenzione

ROMA (ITALPRESS) – Incontro tra il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini e il Vicesindaco di Venezia Andrea Tomaello. Al centro del colloquio, tra le altre cose, i dossier di interesse comune a partire da infrastrutture e trasporti e in particolare su Bosco dello Sport, porto di Venezia, autorità della Laguna. Salvini ha confermato massima attenzione per la città e intende tornarci al più presto. Lo fa sapere il Mit.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Mit