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Tavolo cantiere navale Vittoria di Adria, Donazzan “Proposta acquisto”

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è riunito oggi il tavolo regionale relativo alla situazione di Cantiere Navale Vittoria S.p.A. di Adria (RO). L’incontro, convocato dall’assessore Donazzan, è stato coordinato da Giuliano Bascetta dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro e ha visto la partecipazione della Direzione Lavoro regionale, dell’azienda, di Confindustria Veneto Est, delle sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Rovigo e dei rappresentanti dei lavoratori.
L’incontro odierno segue quello di un mese fa in cui, in merito all’acquisizione dell’azienda, si registravano le manifestazioni di interesse di alcuni soggetti industriali e finanziari e si auspicava la formalizzazione di una proposta vincolante. L’azienda ha informato il tavolo che gli obiettivi della gestione, in questa fase della procedura di PRO (Piano di ristrutturazione Omologato), sono stati raggiunti sia in termini produttivi che economici: 7 navi sono state consegnate alla marina tunisina e le 2 destinate alla Croazia sono in fase di completamento. La novità più importante riportata al tavolo è però quella che, nelle ore immediatamente precedenti la riunione, è pervenuta una proposta di acquisizione irrevocabile da parte di un soggetto industriale. Tutte le Parti presenti hanno accolto con favore la notizia auspicando che il Tribunale di Rovigo valuti questa proposta come base per una procedura competitiva pubblica per la selezione di un subentrante. Questa soluzione infatti, oltre che soddisfare i creditori in misura maggiore di una liquidazione giudiziale, potrebbe consentire il rilancio dell’impresa e la salvaguardia dell’occupazione.
“Considero molto positiva la ricezione di una proposta irrevocabile per l’acquisto di Cantiere Navale Vittoria, una società storica che opera in un settore strategico per il territorio e la nazione – afferma l’assessore Donazzan – Da aprile, quando con l’Unità di crisi aziendali regionale abbiamo preso in carico questa situazione che suscitava grande pessimismo, ho sempre creduto nelle sue potenzialità di rilancio industriale. L’azienda è specializzata nella produzione di imbarcazioni fino a 35 metri, un mercato che si prospetta in crescita e in grado di assicurare una buona redditività, può inoltre contare su competenze di prim’ordine grazie ai suoi 50 addetti e a quelli delle aziende dell’indotto stimati in ulteriori 250. Ricordo che i lavoratori stanno sostenendo l’impresa con grande impegno e dedizione, anche in questa fase delicata. Oggi si segna un passo importante, seguirà una valutazione del Tribunale sui tempi e sulla procedura competitiva per selezionare il subentrante. Al momento non conosciamo il nominativo del proponente nè i contenuti della proposta ma, concordemente con le Parti sindacali, propenderemo verso soluzioni che garantiscano la continuità produttiva e la tutela occupazionale oltre a quella dei creditori”.
Il prossimo incontro del tavolo è fissato per il prossimo 16 luglio, data in cui sarà possibile rivelare il nominativo del proponente e i contenuti della prima proposta irrevocabile oggi pervenuta.
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Conclusi gli incontri sul nuovo Piano della portualità turistica

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con gli ultimi due appuntamenti di ieri, concludiamo la prima fase del percorso che ci porterà alla redazione del nuovo Piano regionale della portualità turistica, uno strumento fondamentale per il rilancio della navigazione interna e lo sviluppo della nautica da diporto, come previsto dal Piano Regionale dei Trasporti. Un programma che ha visto coinvolti 6 Province, 169 Comuni, oltre a vari enti e stakeholders, interessando una rete navigabile di oltre 500 chilometri, la più estesa a livello nazionale”. Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Elisa De Berti, al termine degli incontri organizzati insieme con Alessandra Grosso, Direttore Generale di Infrastrutture Venete, braccio operativo della Regione che si occuperà della stesura del piano, nell’ambito del procedimento di riclassificazione della rete navigabile e di redazione del nuovo Piano della portualità turistica al fine di dare continuità ed attuazione al Piano Regionale dei Trasporti.
“Nei mesi scorsi, abbiamo condiviso con gli enti il cui territorio è attraversato da corsi d’acqua navigabili o con competenze in merito, quali i Comuni e le Province di Venezia, Treviso, Rovigo, Padova, Vicenza e Verona, Genio Civile, Consorzi di Bonifica, Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO), e molti altri enti, il quadro conoscitivo aggiornato del demanio della navigazione interna insieme con la proposta di riclassificazione della rete navigabile. Abbiamo, quindi, illustrato i contenuti di due provvedimenti prodromici all’attivazione della procedura di approvazione del nuovo Piano della portualità turistica, il Documento preliminare e il Rapporto preliminare ambientale, non ancora approvati, al fine di condividere gli obiettivi del Piano stesso. Un importante strumento di programmazione delle azioni necessarie allo sviluppo del diportismo in Veneto per dotare la nostra Regione di un quadro organico pianificatorio che consenta di mettere ancor di più a frutto le risorse economiche messe in campo per adeguare e migliorare il traporto su acqua interna, per uno stanziamento di circa 78 milioni di euro nell’ultimo triennio”.
“Ci è stato assegnato dalla Regione del Veneto un compito di rilevanza strategica per il rilancio del settore della navigazione interna in una logica di sostenibilità e sicurezza – ha dichiarato il Direttore Generale di Infrastrutture Venete, Alessandra Grosso, a margine degli incontri di presentazione -. Il Documento preliminare del piano della portualità turistica e il Rapporto preliminare ambientale mostrati nei giorni scorsi riportano, sulla base di elementi analitici preliminari, gli obiettivi e gli scenari di sviluppo che saranno poi contenuti nel documento finale: la riclassificazione delle vie navigabili, elemento centrale per l’efficacia dell’operatività di Infrastrutture Venete, l’integrazione infrastrutturale nell’ottica dell’intermodalità, la creazione di un portale con la georeferenziazione del demanio della navigazione interna e delle relative infrastrutture, il dimensionamento del numero di posti barca per nuovi porti e per il potenziamento di quelli esistenti. Siamo sicuri che, al termine di questo percorso partecipato e di ascolto dei territori, saremo in grado di redigere e consegnare alla Regione un documento adeguato alle esigenze di sviluppo della navigazione interna e del turismo e dell’economia ad essa collegate”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Veneto, Colli Euganei riconosciuti riserva MAB Unesco

VENEZIA (ITALPRESS) – I Colli Euganei sono stati inseriti nella lista dei siti MAB Unesco.
“Festeggiamo oggi questo riconoscimento – dice l’assessore regionale ai Parchi, al Territorio e alla Cultura del Veneto, Cristiano Corazzari – che se da un lato consacra la bellezza del patrimonio naturalistico e paesaggistico dei Colli Euganei, dall’altro ci ricorda che il risultato è frutto di un impegno nella tutela di questo splendido territorio di cui la Regione del Veneto è stata attore protagonista fin dal 1971 quando, con legge regionale, sono state approvate le prime norme per la tutela naturalistica e ambientale dei Colli Euganei. Fondamentale è stata poi l’istituzione sempre con legge regionale del Parco Regionale dei Colli Euganei, soggetto che lo scorso aprile è diventato Ente gestore del sito della rete Natura 2000. Il Veneto con oggi conta ben quattro riserve MAB: Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa e Colli Euganei. Sono per noi un traguardo ma al contempo rappresentano una sfida continua che ci chiama a trovare incessantemente il giusto bilanciamento tra uomo e ambiente tutelando biodiversità e sviluppo sostenibile”.
“Ringrazio – aggiunge Corazzari – il presidente del Parco Colli Alessandro Frizzarin, ente proponente della candidatura per l’importante lavoro svolto, e tutti i soggetti che hanno creduto in questo progetto, raccontando al mondo l’unicità del territorio dei nostri Colli Euganei, area che vanta un ricco patrimonio naturale e culturale legato alla sua storia vulcanica e alle sue acque termali”.
Il sito proposto comprende 15 comuni in provincia di Padova con una popolazione complessiva di 111.368 abitanti; si estende in parte nel parco regionale dei Colli Euganei (il più antico in Veneto) e in parte in altre aree esterne al Parco ma incluse nell’elenco delle zone speciali di conservazione a livello europeo.
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Zaia “Veneto può essere considerato trainante per l’economia del Paese”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il Veneto può essere considerato a tutti gli effetti un territorio trainante per l’economia del Paese: nel 2023, infatti, ha prodotto una crescita interna dell’1% in termini di PIL, leggermente superiore all’incremento nazionale del +0,9%, attestandosi come terza regione in Italia per produzione di ricchezza (9,3% del PIL nazionale). A fronte dei dati registrati lo scorso anno, nel 2024 il dato raggiunto dal settore industriale rimarrà stabile (+0,1%), le costruzioni vedranno una contrazione, anche per l’effetto statistico rispetto alla bolla degli anni precedenti (-1,4%), e il comparto dei servizi vedrà un aumento del +1,5%. I consumi delle famiglie e gli investimenti fissi lordi rimarranno pressochè stabili, con variazioni del +0,3% per entrambe le voci. L’inflazione su base annua ha mostrato un segno di rallentamento, con un tasso di inflazione complessivo del 5,5%, collocandosi nel 2023 al di sotto del dato nazionale. Gli 82miliardi di euro realizzati nell’interscambio commerciale confermano il Veneto nel podio dell’export, dopo Lombardia ed Emilia-Romagna”. Con questi dati il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, offre un quadro complessivo del potenziale economico regionale, contenuto e approfondito nel 21° Rapporto Statistico “Il Veneto si racconta, il Veneto si confronta”: lo strumento fondamentale per delineare le strategie future della regione.
Il documento è stato presentato oggi a Venezia, nell’Aula Magna Silvio Trentin di Palazzo Cà Dolfin, dell’Università Cà Foscari di Venezia, dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assieme al segretario generale della Programmazione della Regione, al direttore della Direzione Sistema dei controlli e SISTAR, e con la partecipazione di esperti e di imprenditori.
“I mercati europei – ha continuato – sono quelli che registrano margini di crescita più elevati e rappresentano oltre il 71% del fatturato estero complessivo delle imprese regionali. Anche il comparto del turismo, dopo un 2023 da record, ci consegna un primo quadrimestre positivo, con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia degli arrivi (2,8%), sia delle presenze (1,9%), con gli spagnoli e gli americani che, messi a confronto con il primo quadrimestre degli anni passati, battono ogni record storico. L’anno che ci siamo lasciati alle spalle offre buone indicazioni anche nel mercato del lavoro: disoccupati e inattivi diminuiscono in modo significativo, così come il tasso di occupazione sale a quasi il 76% e a breve raggiungerà il target europeo fissato al 78% per il 2030”.
Nel corso della mattinata sono intervenuti Vanni Mengotto, responsabile Divisione ricerca economica territoriale della Banca d’Italia sede di Venezia; Elisa Barbieri, docente di Economia applicata dell’Università Cà Foscari di Venezia; Pio Parma, esperto di The European House – Ambrosetti; Gernot Blùmel, Managing director del CompuGroup Medical SE & Co. KGaA (Progetto “Mare”); Fausta Ongaro, docente di Statistica Sociale dell’Università degli Studi di Padova; Claudia Scarzanella, imprenditrice Traiber SAS di Belluno e presidente di Confartigianato Imprese Belluno.
“Il Rapporto Statistico è il risultato della costante attività di analisi che la struttura di statistica della Regione svolge su espresso incarico della Giunta, fornendo ogni anno all’Amministrazione pubblica, al mondo dell’imprenditoria, agli studiosi, alla società civile e a tutti coloro che intendono acquisire in chiave scientifica una visione oggettiva delle dinamiche che animano il Veneto, un fondamentale strumento di studio, aggiornamento e orientamento sulla base dei fattori che maggiormente contribuiscono allo sviluppo della comunità e del sistema produttivo locale”, ha commentato Calzavara.
“Oggi – ha continuato Calzavara – abbiamo raccontato il potenziale economico della nostra regione, con la convinzione che identificandolo e condividendolo si possano riconoscere le opportunità di miglioramento e orientare le strategie imprenditoriali e degli stakeholders per massimizzare il rendimento delle risorse. I dati e le analisi contenuti in questo studio contribuiscono, infatti, a fornire un’immagine accessibile, obiettiva ed esaustiva sul Veneto: un territorio che genera ricchezza, che è in continua espansione e riesce a garantire buone condizioni lavorative per coloro che decidono di sviluppare il proprio percorso di carriera. I nostri giovani laureati sono una risorsa straordinaria e le nostre aziende devono tornare ad essere attraenti, richiamando i cervelli in fuga all’estero”.
La ventunesima edizione del Rapporto, oltre all’analisi dei dati congiunturali, offre un focus straordinario, incentrato sulle potenzialità economiche e sociali del Veneto.
“Il potenziale economico veneto, ossia la sua capacità di generare ricchezza e prosperità, dipende da una serie di elementi, che solo in parte sono materiali: accanto all’uso efficiente delle risorse già in essere e alla massimizzazione dei rendimenti, si possono citare le competenze e la professionalità degli individui, la capacità di innovazione e di adattamento alle mutevoli condizioni di mercato, la presenza di infrastrutture fisiche o intangibili, ma anche l’offerta turistica e culturale e la morfologia del territorio, la stabilità politica – ha proseguito l’assessore -. Ecco perchè il Rapporto si conferma, quindi, un ausilio tecnico e al contempo divulgativo per la comprensione del presente e la costruzione del futuro, a beneficio di coloro che sono chiamati a immaginare e interpretare la realtà in evoluzione”. Proprio per la sua utilità ai fini di governo, il volume è dotato di una serie di QR code che collegano i capitoli del Rapporto ai documenti relativi alla programmazione regionale.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Corazzari “Regione impegnata nel contrasto al fenomeno del riciclaggio”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il riciclaggio di denaro sporco rappresenta una minaccia significativa per l’economia e per la stabilità finanziaria di una regione e il Veneto purtroppo è un’area in cui il fenomeno risulta diffuso anche se la cittadinanza non ha la percezione del livello della sua estensione. Fin dal 1991 le pubbliche amministrazioni sono chiamate a intervenire in termini di prevenzione, ma oggi l’attenzione è cresciuta ancor di più alla luce degli ingenti finanziamenti collegati al PNRR. Si rinnova così con ancora più forza l’impegno da parte della Regione nel contrasto al fenomeno: questi appuntamenti che prendono il via oggi rientrano in questo percorso, in attuazione della legge regionale 48/2012. L’obiettivo è quello di coinvolgere direttamente gli enti locali per renderli più consapevoli dei loro obblighi e doveri, fornendo dati, informazioni e consigli al fine di riconoscere e prevenire il riciclaggio di denaro per proteggere territorio e cittadini, perchè la pubblica amministrazione deve essere una casa di vetro”. L’assessore regionale alla Sicurezza, Cristiano Corazzari, è intervenuto così a palazzo Grandi Stazioni in occasione del primo appuntamento del corso di Formazione “L’Antiriciclaggio in pillole” curato dalla Regione del Veneto – Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale. U.O. Polizie Locali, Antimafia e Sicurezza.
Ha portato i suoi saluti anche il consigliere regionale e componente della Cabina di Regia Protocollo di Legalità Roberto Bet. L’attività rientra tra gli interventi previsti dalla legge regionale n. 48/2012 “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonchè per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. In totale sono 110 le amministrazioni partecipanti. Il corso prevede complessivamente 3 incontri per il mese di luglio 2024.
Ai partecipanti è stato consegnato un compendio realizzato dalla Regione del Veneto e curato da Vittorio Ricciardelli.
“Un ringraziamento doveroso – ha concluso Corazzari – per il lavoro che stanno svolgendo da anni con l’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, va al conigliere Roberto Bet e al dottor Pierluigi Granata in qualità di componenti della Cabina di Regia per il Protocollo di legalità, un impegno che portano avanti con grande professionalità”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Veneto –

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Zaia “Su abbattimento liste d’attesa in Veneto svolto lavoro importante”

VENEZIA (ITALPRESS) – “I numeri ci dicono che nell’abbattimento delle liste d’attesa è stato fatto un lavoro veramente importante per superare la situazione che la Pandemia ci aveva lasciato in eredità. Un’opera immane che in quest’ultimo anno è stata premiata da importanti risultati. Ho voluto un controllo di gestione meticoloso, con dati continui e un sistema informatico che possa permetterci di avere la situazione aggiornata giorno dopo giorno. La curva delle prestazioni in attesa sta scendendo velocemente; prova ne è che per le prestazioni in priorità D, ossia da erogare entro 30gg, l’anno scorso a maggio erano in attesa quasi 83.000 persone, a maggio di quest’anno circa 13.000. Un ringraziamento va a tutti i medici, infermieri, operatori sociosanitari e personale amministrativo per aver profuso un simile impegno”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha presentato gli ultimi dati dell’attesa per le prestazioni specialistiche della sanità veneta. All’incontro erano presenti l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, e il direttore generale dell’Area Sanità e Sociale, Massimo Annicchiarico.
Dal maggio 2023 a quello dell’anno successivo le prestazioni con priorità B (da garantire entro 10 gg dalla prescrizione) da 502 sono state azzerate; quelle con priorità D (30 gg) sono passate da 82.811 a 13.913, pari -83%; quelle con priorità P (60/90 gg) da 74.489 a 28.317, pari a -62%.
“E’ stata fatta un’azione eccezionale – prosegue il governatore – che vede una omogeneità di risultato nelle varie aziende della Regione con un grande lavoro di squadra. Abbiamo assunto, dal 2019, 4.900 nuove figure professionali nelle aziende sanitarie ma purtroppo continuano a mancare i medici. Nel Veneto ne mancano 3.500 su una carenza a livello nazionale di 50.000. A sfatare la leggenda metropolitana che non facciamo assunzioni dico che si fa un concorso ogni tre giorni ma con scarsissime adesioni da parte dei dirigenti medici, sono pochi nel mercato del lavoro per una programmazione nazionale sbagliata anni fa. La cabina di regia che abbiamo organizzato sta contrastando questa situazione acquistando pacchetti di prestazioni, incentivando i nostri medici e operatori a lavorare internamente con forme di rapporto libero professionale oltre a quello previsto dal contratto con la Regione e studiando altre forme di servizio. E con un progetto innovativo in Veneto utilizzeremo anche l’intelligenza artificiale per aiutare la gestione dei flussi di prenotazioni”.
“Il lavoro non è ancora finito ma i numeri dicono che si sta lavorando bene, contiamo che per fine anno si possa arrivare a un abbattimento delle attese che si erano accumulate – aggiunge l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin -. Il lavoro è continuo, sotto il monitoraggio della cabina di regia e sfruttando a pieno tutti gli strumenti a disposizione. Per questi importanti risultati desidero ringraziare coloro sono impegnati in questo sforzo: tutti i professionisti, i medici, gli infermieri, i tecnici, gli operatori che seguono e si interfacciano con i pazienti nel percorso dallo sportello del Cup alla consegna del referto. Un grazie lo esprimo anche agli utenti del Servizio sanitario che hanno dimostrato comprensione nei momenti di maggiore difficoltà”.
Nel contrasto delle liste d’attesa la Regione del Veneto ha aperto le porte anche all’intelligenza artificiale, come spiega Massimo Annicchiarico, direttore generale dell’Area Sanità e Sociale: “A fronte della necessità della programmazione da parte del medico specialista di una serie di indagini che devono precedere la valutazione di controllo, l’AI è in grado di aiutare il personale di front office a individuare le date per una corretta progressione dei vari appuntamenti necessari prima della visita. Così non solo si provvede alla correttezza della sequenza delle indagini ma si evita al cittadino di tornare per le varie prescrizioni”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Veneto –

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Autonomia, Zaia scrive a Meloni per aprire confronto su nove materie

VENEZIA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato a Palazzo Balbi alla presenza della Giunta, la lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, in cui chiede la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Una lettera redatta alla luce della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge sull’autonomia, che sarà operativa dal 13 luglio.
“Questa firma ci consente di ricominciare a trattare sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep – ha sottolineato il governatore – alle quali si affiancano quelle previste nella preintesa siglata nel 2018. Siamo i primi a farlo: il Veneto è pronto. Credo fermamente nella devoluzione delle competenze: è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a più ambiti di attività per dare risposte migliori ai cittadini. Aggiungo: come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma. Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinchè si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia”.
“Siamo consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni – ha aggiunto Zaia -. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perchè ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta completa di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. Siamo altrettanto convinti, infatti, che sono queste le risposte che dobbiamo dare. Ad esempio nei provvedimenti di Protezione civile, che è una delle materie che si possono trattare subito. Tra le funzioni si potrebbe chiedere la possibilità per il Presidente di regione di fare ordinanze in deroga e alcuni provvedimenti che oggi dobbiamo attendere al livello nazionale. Pensiamo anche al tema delle autorizzazioni ambientali: i cittadini e le imprese spesso attendono mesi per un iter burocratico-amministrativo francamente troppo lungo. E’ il principio della delega delle funzioni, un pò come avviene già per il rilascio dei passaporti, una competenza che è già in parte delegata agli uffici postali. L’autonomia per il Veneto la immagino così: uno strumento che migliorerà la vita dei cittadini e stimolerà la crescita dei territori”.
La lettera è stata firmata dal presidente Zaia con la penna che servì ad indire il referendum consultivo del 2017. “Un gesto che anche allora portò bene. Come allora oggi guardiamo al futuro”, ha concluso Zaia.

– Foto: Ufficio stampa Regione Veneto –

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Nuovo Day Hospital pediatrico al San Bassiano, Zaia”Progetto importante”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Abbiamo dato avvio a un progetto importante, destinato ai piccoli pazienti e pensato per accogliere nel migliore modo possibile anche i familiari che vivono un momento particolarmente complesso. Questi spazi, seppure in un ospedale, sono improntati all’accoglienza, alla creatività, al benessere di tutti coloro che devono frequentarli. Voglio ringraziare chi ha garantito un importante sostegno economico verso i piccoli pazienti oncologici. OTB vuol dire ‘Only the Bravè, solo i coraggiosi, come dimostra questa continua sensibilità verso il nostro territorio da parte di Renzo Rosso e Arianna Alessi, che ringrazio per la loro sensibilità e attenzione per la nostra comunità”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo all’inaugurazione del nuovo Day Hospital oncoemetalogico pediatrico dell’ospedale San Bassiano alla presenza dei vertici dell’ULSS 7 Pedemontana e dei sindaci del territorio; insieme a loro Renzo Rosso e Arianna Alessi, rispettivamente presidente e vicepresidente di OTB Foundation, che ha finanziato l’intero progetto del valore di oltre 170 mila euro.
“Abbiamo voluto realizzare la Rete Oncologica del Veneto ROV, nel 2014, per assicurare a tutti i cittadini, anche quelli che vivono in centri periferici, di poter contare su un sistema sanitario che si prendesse cura di loro, estendendo l’applicazione di protocolli specifici, come quelli utilizzati negli ospedali universitari. Questo nuovo reparto di oncomematologia pediatrica va proprio in questa direzione: accanto ai grandi centri di riferimento di Padova e Verona (ospedali hub) si affianca una rete territoriale di prossimità (ospedali spoke), per consentire ai piccoli pazienti di essere più vicini a casa nel momento delle cure. Su 300 bambini ricoverati, i pazienti con queste patologie sono circa 25-30. In questo caso inoltre si conferma il forte connubio tra pubblico e privato. La fondazione ha sposato il progetto proposto dal primario di pediatria dell’ospedale San Bassiano, Davide Meneghesso, rafforzando il reparto di pediatria e dando la possibilità ai genitori di poter curare e stare vicini ai loro figli nei momenti difficili che le malattie oncologiche impongono di affrontare”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Veneto –

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