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Sequestrati nel trevigiano 17.225 cosmetici cancerogeni

TREVISO (ITALPRESS) – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno sequestrato presso 9 esercizi commerciali della Marca, 17.225 cosmetici contenenti una sostanza cancerogena. Si tratta della “Butylphenyl Methylpropional”, meglio conosciuta con il nome “Lilial”, utilizzata per la preparazione di prodotti cosmetici, vietata dal 1° marzo 2022, alla luce dell’aggiornamento, a livello comunitario, dell’elenco delle sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (le cosiddette sostanze CMR).
Nel dettaglio sono stati sequestrati articoli, anche di noti marchi nazionali e internazionali, per la cura del viso, l’igiene personale e la profumeria, tra cui creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle, saponi di bellezza e saponi deodoranti, profumi da uomo e da donna, bagnoschiuma, shampoo e altre preparazioni per bagni e docce, deodoranti spray, lacche, gel e balsami per capelli, pomate, dopobarba, gel intimi.
Il valore commerciale dei prodotti cautelati e, dunque, tolti definitivamente dal mercato ammonta a circa 52.000 euro, mentre gli esercizi commerciali, all’ingrosso o al dettaglio, presso cui sono stati effettuati gli interventi, sono ubicati nei comuni di Mogliano Veneto, Paese, Preganziol, Spresiano e Treviso.

foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

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Avviato intervento di bonifica ex Galvanica P.M. di Tezze sul Brenta

VENEZIA (ITALPRESS) – Questa mattina l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Mercato, insieme ai tecnici della Regione e a tutti i soggetti coinvolti nel progetto, ha effettuato un sopralluogo nella sede dell’ex Galvanica P.M. di Tezze sul Brenta (VI) per l’avvio dell’intervento di bonifica dell’ex sito industriale inquinato. Si tratta di un intervento di grande impatto, finanziato dalla Regione del Veneto per oltre 13,6 milioni di euro, parte dei quali derivanti dalla Legge Speciale per Venezia.
Dal 2002 è in corso un importante intervento di risanamento ambientale nel Comune di Tezze sul Brenta, ricadente nel territorio del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia, in riscontro ad una contaminazione da Cromo esavalente rilevata nel sito dell’impianto “Ex Industria Galvanica P.M.”, azienda sciolta e messa in liquidazione nel dicembre 2003, che effettuava il trattamento galvanico di manufatti metallici, mediante l’utilizzo di nichel e cromo. La Regione del Veneto è intervenuta con numerosi provvedimenti per un totale di oltre 13,6 milioni di euro sul totale di 14,7 milioni di euro previsti dall’intervento di risanamento e bonifica del sito inquinato.
In questi giorni sono stati avviati i lavori previsti da un Protocollo di intesa che regolamenta i rapporti tra Regione del Veneto, Comune di Tezze sul Brenta, Consiglio di Bacino ed ETRA S.p.A. grazie alle risorse previste dal riparto dei fondi della Legge Speciale per Venezia che assegna l’importo di € 6.000.000 in favore del Comune di Tezze sul Brenta, per garantire l’attuazione del secondo stralcio e, quindi, la completa attuazione dell’intervento di bonifica del sito.
L’intervento di bonifica del II stralcio, nel suo complesso, ammonta a oltre 7 milioni 844mila euro di cui un milione 844mila euro finanziati a valere su risorse ministeriali, in aggiunta ai 6 milioni di euro assegnati a valere sulle risorse della Legge speciale per Venezia e prevede la realizzazione di una cinturazione perimetrale della zona maggiormente contaminata (profondità di circa 24 m) e di un tappo di fondo della zona interessata da detta cinturazione, un trattamento chimico di stabilizzazione in situ della porzione di sottosuolo maggiormente interessata dalla contaminazione e il ripristino del capping impermeabile sull’area di intervento.
E’ previsto, inoltre, un ulteriore potenziamento della barriera idraulica esistente e l’ampliamento dell’impianto di trattamento per l’abbattimento del Cromo VI nell’acqua di falda emunta, stante la necessità di potenziare il presidio idraulico durante le fasi di attuazione della bonifica.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Space Meetings Veneto, raddoppiati i numeri della prima edizione

VENEZIA (ITALPRESS) – “Tre giorni intensi di incontri B2B, dialoghi sull’applicazione delle tecnologie spaziali in settori complementari che possono trarre dalla filiera dell’aerospazio innovazioni e occasioni per lanciare sulla terra nuovi prodotti nell’industria dello sport, del fashion, della salute e in agricoltura. Ma anche giovani innovatori europei e idee per tutelare e valorizzare i nove siti Patrimonio dell’Umanità riconosciuti in Veneto. A Venezia abbiamo fatto atterrare un evento che si caratterizza per essere unico nel suo genere a livello nazionale e che si è confermato una grande opportunità per un distretto che sta correndo molto velocemente. La New Space Economy veneta è, infatti, un sistema che sta dimostrando di riuscire a guardare al futuro assieme alle istituzioni e a un mondo accademico di primissimo livello, in grado di attirare investimenti e far crescere talenti e professionalità internazionali”. Così il presidente della Regione del Veneto rimarca il successo della seconda edizione di Space Meetings Veneto 2024, che si è conclusa ieri e ha riunito a Venezia, dal 20 al 22 maggio, i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, di tecnologie innovative, di supply chain e di investimenti.
Visto il successo dell’iniziativa è stata già confermata la terza edizione che si svolgerà dal 19 al 21 maggio 2025, sempre a Venezia. “Questa seconda edizione di Space Meetings Veneto ha registrato numeri davvero importanti per la risposta delle aziende, dei buyer internazionali, del pubblico, dei giovani che in tanti hanno animato questa tre giorni sia come visitatori, che come esperti e startupper – ha dichiarato Federico Zoppas, Presidente RIR AIR (Aerospace, Innovation & Research) -. E’ un appuntamento che vogliamo far crescere ancora, anche a livello tecnico, per farlo diventare un punto di riferimento internazionale, anche grazie al fondamentale supporto della Regione del Veneto, che come noi crede fermamente che la New Space Economy è uno dei driver strategici per lo sviluppo industriale ed economico della regione oltre che uno dei catalizzatori in termini di investimenti per lo sviluppo di nuovi e ambiziosi progetti. Le tecnologie e le soluzioni applicative che si stanno sviluppando attorno al tema Spazio sono pervasive e abbracciano ormai molti ambiti e settori con sinergie e contaminazioni nuove, fino a poco tempo fa inaspettate”.
“Si tratta di una vera accelerazione per la ricerca, per le competenze, per l’innovazione, per l’occupazione delle nuove generazioni. Dallo scorso anno la RIR AIR è cresciuta ulteriormente coinvolgendo aziende e realtà molto diverse tra loro, che vogliono fare network e arricchire l’offerta della filiera. Oggi possiamo vantare un ecosistema solido che ha attratto l’interesse anche dei grandi player che sono venuti in presenza a Venezia per conoscerci e stringere nuove alleanze. Le opportunità sono ‘infinite e oltre” e noi siamo pronti a coglierle”.

– Foto: ufficio stampa Regione Veneto –
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Space Meetings Veneto, esempi di agricoltura 4.0 in Italia e in regione

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è parlato di agricoltura 4.0 in Italia e in Veneto con esempi significativi di applicazione delle tecnologie agritech e scenari futuri per le aziende negli incontri di approfondimento della mattinata dedicati al tema “Space Wine & Agritech Expo”, organizzati nell’ambito della terza e ultima giornata di Space Meetings Veneto. Il summit internazionale, ospitato dal 20 al 22 maggio al VTP Venezia terminal Passeggeri (Stazione Marittima, Porto Crociere di Venezia, Terminal 103), ha portato in città i più importanti operatori globali della New Space Economy per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti.
Con l’occasione è stato presentato lo stato attuale del settore con la presentazione di soluzioni di imprese e aziende agricole in materia di innovazioni aerospace. A seguire si è tenuta una tavola rotonda con le tre organizzazioni professionali di categoria, Coldiretti, Confagricoltura e Cia sul tema dei sostegni alle imprese in questo percorso di innovazione e sulla relativa necessità di formazione.
“Si tratta di un mercato destinato a crescere rapidamente e che nel 2023 ha raggiunto, in Italia, un fatturato di 2,5 miliardi di euro, contro i 100 milioni di euro del 2017 – ha commentato l’assessore regionale al Turismo e all’Agricoltura Federico Caner -. Come Regione siamo impegnati da anni sul tema, in particolare con stanziamenti a supporto della formazione, come abbiamo fatto con il progetto Copernicus e il progetto pilota Ismea, e sul primo insediamento dei giovani, con la messa a disposizione di 40 milioni di euro. Abbiamo investito, inoltre, 25 milioni euro della passata programmazione Psr su ricerca e sperimentazione per agricoltura di precisione, gestione autonoma dei vigneti, servizio satellitare mentre con la nuova programmazione destineremo altri 6,5 milioni di euro all’intelligenza artificiale e alle tecnologie digitali. Un investimento necessario per uno scenario futuro sempre più vicino a noi”.
Nel pomeriggio, nella hall2, si svolgerà la sessione pomeridiana di Space wine e Agritech Expo, il ruolo dell’agricoltura di precisione per lo sviluppo del settore, alla quale parteciperanno anche i rappresentanti di Veneto Agricoltura, Avepa, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie e le principali associazioni di categoria del comparto.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Zaia “Dati incoraggianti, Pil stimato al +0,8% nel 2004”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Sono segnali incoraggianti quelli che arrivano dagli ultimi dati socio-economici del Veneto. A partire dalle proiezioni sul Prodotto Interno Lordo: Prometeia stima per il 2024 una crescita dello 0,8 % del Pil Veneto, a fronte di un aumento del Pil italiano dello 0,7 %. Anche guardando all’orizzonte del 2025 i numeri sono favorevoli: la stima di crescita dell’economia veneta è del +1% contro lo 0,9% nazionale. Il Veneto sta facendo bene, nonostante gli effetti negativi delle tensioni geo-politiche. Tra i settori trainanti dell’economia regionale vanno messi in risalto i numeri sul turismo. Se il 2023 è stato un anno eccezionale, con incrementi che hanno superato anche le cifre record del 2029 pre-pandemico, anche l’avvio di questo 2024 è molto positivo, con un +6,8 % di arrivi e un +6,0 % di presenze nel primo bimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia presentando i dati del “Bollettino socio economico del Veneto” di aprile 2024 realizzato dall’Ufficio Statistico Regionale, dove sono riportati i principali indicatori socio-economici congiunturali relativi alla regione.
Nel dettaglio, parlando di turismo, i dati sui flussi 2023 sono positivi: rispetto all’anno precedente gli arrivi sono cresciuti del 16,1%, mentre le presenze sono cresciute del 9,1%. Sono state superate le cifre del 2019 pre-pandemico, con un +4,3% di arrivi e +0,9% di presenze. Risaltano anche i dati relativi al mercato del lavoro. Il 2023 è stato un anno positivo, ha registrato una crescita dell’occupazione dopo un lungo periodo di segno opposto. Rispetto al 2022, l’anno scorso ha visto un +3,7% degli occupati in Veneto con oltre 80mila posti di lavoro in più rispetto al 2022. Sale l’occupazione femminile: +4,9% in un anno. Il tasso di occupazione cresce: in Veneto si passa dal 58,5% dei primi anni novanta al 65% registrato agli inizi del nuovo secolo al 70,4% di oggi, con una spinta nell’ultimo anno in cui il tasso è salito di 2,6 punti percentuali. Contemporaneamente calano i disoccupati e gli inattivi: rispetto al 2019, i disoccupati diminuiscono del 23,5% e gli inattivi di oltre l’8%. Nell’ultimo anno il tasso di inattività in Veneto è pari al 26,4% contro il dato italiano di 33,3%, inferiore a quello del 2022 di quasi tre punti percentuali e minore di quello del 2019.
Sono in forte diminuzione i Neet veneti: nel 2023 sono circa 75.300, un quinto in meno dell’anno scorso, incidendo sul totale dei 15-29enni per il 10,5% nel 2023 a fronte del 13,1% dell’anno precedente. Sono numeri che portano il Veneto sul podio tra le regioni italiane, classificandosi terzo a pari merito con l’Umbria (prime: Trentino Alto Adige con l’8,8% e Valle d’Aosta con il 9,9%). Con ciò si avvicina sempre più il target europeo di una quota massima del 9% entro il 2030. Per quanto riguarda l’export i dati disegnano uno scenario di sostanziale stabilità per il 2023 rispetto all’anno precedente: le unità produttive presenti in Veneto esportano beni per 82 miliardi di euro a valori correnti, pari al 13,1% dell’export nazionale. E’ la terza regione dopo Lombardia (26,1%) ed Emilia-Romagna (13,6%).
Infine uno sguardo ai consumi delle famiglie e per gli investimenti fissi lordi: in Veneto è atteso un aumento, rispettivamente, dell’1,3% e del 4,8% nel 2023. Nel 2024 si prevede che i consumi delle famiglie venete cresceranno dello 0,7%, mentre gli investimenti fissi lordi subiranno una contrazione (-1,5%).

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Inaugurata la seconda edizione di Space Meetings Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – “Diventiamo sempre più grandi, e di anno in anno faremo diventare questo evento il riferimento principale delle tecnologie spaziali d’Europa. Grazie ai partner, ai buyer e a tutti coloro che stanno lavorando alla Space Meetings Veneto, che quest’anno ha raddoppiato i numeri della prima edizione registrando, ad oggi, 5mila incontri B2B con aziende dello spazio e non, 1700 persone accreditate e 500 giovani presenti. E con il progetto VeneTo Stars abbiamo creato un momento per far decollare le idee dei giovani innovatori europei, che qui in Veneto avranno l’opportunità di mettere a terra i loro progetti legati all’uso dei dati spaziali. Un terreno fertile con una filiera di aziende pronte a sostenere lo sviluppo del grande business della space economy”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha aperto la seconda edizione della Space Meetings Veneto a Venezia, il summit internazionale che porta a Venezia i più importanti operatori globali della New Space Economy per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti.
“Questa seconda edizione di Space Meetings Veneto rappresenta un significativo passo in avanti, non tanto per l’incremento numerico di partecipanti – oltre 2.200, di cui 500 giovani – e di aziende presenti, quanto per il raggiungimento dell’obiettivo primario della manifestazione, che ritengo, come Veneto, abbiamo pienamente conseguito – ha commentato il Presidente della Rete Innovativa Regionale AIR -. Abbiamo infatti rafforzato l’alleanza tra Regione, Università e imprese, la cui sinergia oggi ci permette di disporre di tutte le opportunità per partecipare a progetti nazionali e internazionali, coinvolgere l’intera filiera e prendere parte alle prossime missioni, come ad esempio la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, la nuova missione lunare e quella su Marte. Un evento di tale portata consente a tutte le aziende del nostro territorio – e a quelle della nostra Rete Innovativa Regionale, le cui oltre 65 imprese e 5000 addetti generano oltre un miliardo di fatturato – di entrare in contatto con prime contractors: oggi ne sono presenti 20, su un totale di su un totale di oltre 250 aziende espositrici, che si stima realizzeranno più di 5000 incontri B2B”.
Presente all’inaugurazione, tra gli altri, anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy e autorità delegata alle Politiche Spaziali, Adolfo Urso che ha sottolineato “L’Italia è stata la terza potenza a livello globale ad aver ottenuto l’accesso allo Spazio e oggi possiamo essere uno dei Paesi leader nella colonizzazione spaziale e nell’applicazione delle tecnologie per le attività terrestri. La diffusa presenza di imprese italiane che operano in questo settore ha favorito la nascita nelle regioni di veri e propri distretti aerospaziali, come quello veneto appunto, uno tra i più grandi per numero di imprese e volume d’affari. Lo Spazio è una priorità per il Governo: entro il 2026 stanzieremo circa 7,3 miliardi di euro, inclusi i contributi a ESA, ASI, fondi PNRR e fondi europei. Presenterò inoltre nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri la legge sulla Space Economy, che avevamo previsto come collegato alla manovra economica nello scorso dicembre. Saremo i primi in Europa a dotarci di una legge organica in materia, in linea con quella di prossima presentazione da parte delle istituzioni europee, che normerà anche la presenza dei privati nello Spazio, oggi sempre più presenti in orbita e ancor più centrali rispetto alle dinamiche che caratterizzano questo settore”.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno portato un saluto anche il Presidente di Confindustria Veneto Est; il Presidente Agenzia Ice; il Presidente Asi; il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Daniele Scavaortz nominato Ad di Interporto Rivers Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – L’Interporto Rivers Venezia ha ulteriormente sviluppato la propria governance con la nomina di Daniele Scavaortz ad amministratore delegato. Daniele Scavaortz era già consigliere di amministrazione di Interporto Rivers Venezia con deleghe operative e nella nuova funzione lavorerà in stretto coordinamento con il presidente del Consiglio di Amministrazione Bruno Savio. La riorganizzazione interna mira a salvaguardare e potenziare la continuità manageriale, organizzativa e decisionale, con l’obiettivo di poter far fronte con più efficienza e rapidità alle accresciute sfide cui il settore della logistica portuale è chiamato a rispondere. Il quadro economico offre, al contempo, rilevanti opportunità da saper cogliere con tempismo. E’ questo lo spirito che ha caratterizzato gli investimenti garantiti dal gruppo Orlean Invest Holding, dall’acquisizione dell’azienda avvenuta nel 2020. In quest’ottica, Interporto Rivers Venezia, solo nel corso degli ultimi 30 giorni, ha deliberato investimenti per oltre 4 milioni di euro. A partire dai prossimi mesi verrà realizzata una nuova piastra logistica di una superficie di 11.000 mq nella cosiddetta “area Eckart”, attigua al perimetro interportuale, sulla quale verranno sviluppate nuove attività di logistica con particolare riferimento al segmento del project cargo. Verrà installato un primo parco fotovoltaico della potenza di 1 Megawatt che consentirà al terminal portuale di soddisfare il fabbisogno interno di energia necessaria allo sviluppo delle proprie attività, centrando un importante target di sostenibilità. E’ stato poi deliberato dal Consiglio un investimento nella digitalizzazione del terminal che consentirà un efficientamento dei processi di tracciabilità delle merci in transito, oltre che dei veicoli in ingresso e in uscita. Completa il processo di investimenti l’acquisizione di nuovi mezzi di sollevamento che andranno ulteriormente a potenziare il parco attrezzature industriali interne. Interporto Rivers Venezia, nel corso del 2023, è tornato ad essere accreditato in ambito U.I.R. (Unione Interporti Riuniti), associazione che racchiude 24 interporti di interesse nazionale: “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel corso del 2023 e nei primi mesi dell’anno – dichiara il presidente Bruno Savio – Interporto Rivers Venezia, con l’ingresso in U.I.R. (e con la nomina dello stesso Savio all’interno del Consiglio Direttivo, ndr) si conferma struttura logistica di riferimento nel panorama veneto e del Nord Italia, unico Interporto interamente privato dotato di sbocco al mare con 500 metri di banchina nel canale Ovest di Marghera”. Oltre 1 milione le tonnellate di merci movimentate nell’anno, prevalentemente nel settore siderurgico, agroalimentare e cementiero.

foto: ufficio stampa Interporto Rivers Venezia
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Maltempo in Veneto, stato di allarme in gran parte del territorio

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un avviso di criticità idrogeologica ed idraulica di aggiornamento, valido dalle ore 12.00 di oggi alle 14.00 di domani 17 maggio, che aumenta lo stato di allertamento fino al livello di allarme in gran parte del territorio regionale. Le previsioni meteo indicano per il pomeriggio nuova fase instabile/perturbata con precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio e temporale in spostamento da sud-ovest verso nord-est; probabili fenomeni localmente intensi tra pianura e Prealpi (forti rovesci, locali grandinate e forti raffiche di vento) con quantitativi di precipitazione anche abbondanti in occasione dei sistemi convettivi più organizzati e insistenti. Generale diradamento e attenuazione dei fenomeni in tarda serata. Per quanto riguarda la criticità idraulica è stato decretato lo stato di allarme (rosso) nei bacini dell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Basso Brenta – Bacchiglione, e stato di preallarme (arancione) nel bacino del Livenza, Lemene e Tagliamento, attenzione sul resto dei bacini eccetto sull’alto Piave (verde). Per quanto riguarda la criticità idrogeologica: stato di allarme (rosso) nei bacini del Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige; del Basso Brenta -Bacchiglione; del Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna; stato di preallarme (arancione) in tutto il resto dei bacini regionali. L’allerta idrogeologica per temporali in tutti i bacini idrografici del Veneto è massima ad eccezione dell’alto Piave bellunese. In considerazione delle precipitazioni occorse e previste, la Protezione Civile raccomanda di vigilare particolarmente le aste idrauliche afferenti ai Bacini dei fiumi Brenta, Bacchiglione, Retrone, Alpone, Chiampo, Fratta-Gorzone nonchè il fiume Adige, e quelli del Veneto Orientale (Monticano, Meschio, Livenza Tagliamento). (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Vigili del Fuoco