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Inaugurati i bacini di laminazione di Trissino

VENEZIA (ITALPRESS) – “Abbiamo 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua immagazzinabile in questi due nuovi bacini che si estendono su ben 80 ettari a dimostrazione che queste opere servono e prevengono dall’alluvione. Stiamo parlando di un’opera che rientra nel progetto che ho voluto mettere a terra, da Commissario straordinario e poi come anche come Presidente, dopo la grande alluvione del 2010. Abbiamo lottato perchè nel 2012 potesse essere iniziata con grande velocità la progettazione e, infine, abbiamo raggiunto l’inizio lavori, nel 2015. La normativa e gli studi, all’epoca, erano assolutamente primordiali e abbiamo dovuto mettere a terra numerose novità, talvolta lottando contro la burocrazia ed alcune resistenze”. Lo ha detto questa mattina il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia intervenendo a Trissino (VI) all’inaugurazione del bacino di laminazione delle piene del fiume Agno che si colloca tra lo stesso Comune di Trissino e Arzignano.
“Oggi possiamo dire di aver realizzato in Veneto molti dei bacini previsti: 13 su 23 sono già stati portati a termine, ma dobbiamo continuare su questa strada per mettere in sicurezza la più ampia parte possibile del territorio. Penso che il modello veneto, in questo campo, sia davvero un riferimento oggi a livello nazionale. Partendo dalle grandi emergenza abbiamo impostato un piano di lavori per vincere la sfida. Non si può pensare che la lotta alle alluvioni si possa infatti fare con solo l’indennizzo dei danni. Andiamo nella direzione di dimostrare che, davanti al rischio alluvioni, bisogna fare opere infrastrutturali. Se si fanno bacini di laminazione si salvano i cittadini. Abbiamo visto cosa sarebbe successo a Vicenza qualche settimana fa. Ma se non avessimo avuto i bacini di laminazione saremmo qui a contare molti più danni anche in quel di Vicenza” conclude Zaia.
Realizzato dopo la grande alluvione del 2010, il bacino di Trissino e Arzignano si estende su una superficie di 80 ettari tra i due comuni vicentini ed è in grado di trattenere 3,5 milioni di m³ di acqua del torrente Agno Guà per la sicurezza di vasta area tra le province di Vicenza e Padova, e, in parte, anche di Verona e Venezia. Si articola in due bacini, uno di monte e uno di valle. Il primo è in grado di trattenere 2,7 milioni di m³ di acque e si estende su 57,8 ha; a sua volta si distingue in bacino “in linea” (volume invasabile 0,72 mln m³ per 14,3 ha di estensione) e bacino “in derivazione” (volume invasabile 2 mln m³ per 43,5 ha). I lavori sono iniziati nel 2015 e ultimati nel 2022.
Il bacino “di valle” si estende su 23 ha ed è in grado di trattenere 0,81 mln di m³ e i lavori di realizzazione sono stati consegnati a novembre 2018 e ultimati a dicembre 2023. L’importo complessivo dell’intervento è pari a 40.117.707,54 euro di cui 14.817.469,85 euro per i lavori del bacino di monte e 16.602.366,46 euro per quello a valle. Oltre a un sentito ringraziamento all’Assessore alla protezione civile e dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, il Presidente Zaia ha rivolto infine un pensiero di gratitudine ai Sindaci e egli amministratori comunali, agli Enti coinvolti ed “un super applauso per tutti quelli che hanno lavorato, perchè lo meritano. Ci hanno creduto fino in fondo portando a termine un’opera determinante per la salvaguardia del territorio dal rischio alluvionale”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Diplomati 19 nuovi tecnici dei beni culturali

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il Veneto è terra ricca di beni artistici e architettonici. Un patrimonio monumentale che ha periodicamente bisogno di essere restaurato per preservarne nel tempo l’immenso valore. Proprio per questo, dal 2016, la Regione del Veneto, nell’ambito dell’offerta formativa regionale, ha stanziato oltre 20 milioni di euro del Fondo sociale europeo per attivare corsi specifici volti allo sviluppo delle competenze degli operatori nel settore del restauro dei beni culturali: figure professionali che collaborano con il restauratore per limitare il processo di degrado dei beni, assicurandone la conservazione”. Lo ha detto questo pomeriggio l’assessore all’Istruzione e formazione Elena Donazzan, intervenendo al Museo Civico di Palazzo Chiericati, a Vicenza, alla cerimonia per la consegna dei diplomi a 19 nuovi Tecnici dei beni culturali con specializzazione in elementi decorati dell’architettura storica.
All’appuntamento sono intervenuti inoltre l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività del Comune di Vicenza, Ilaria Fantin, Francesca Meneghetti della Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, la presidente Restauro di Confartigianato Imprese Veneto, Maristella Volpin, il presidente del Cesar, Carlo Pellegrino, e per l’Engim il Presidente padre Antonio Teodoro Lucente.
“Oltre al percorso triennale per l’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali – ha aggiunto l’assessore – a partire dal 2017, accogliendo le istanze delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sulla base di un’analisi effettuata a livello regionale sul settore, è stata predisposta l’attivazione di percorsi di specializzazione finalizzati allo sviluppo di competenze relative ad attività complementari al restauro o ad altre attività di conservazione sia per i beni immobili che per i beni mobili, supportate anche da studi e ricerche a livello interregionale”.
Dal 2016 sono stati attivati 8 cicli triennali (900 ore di frequenza all’anno, di cui quasi metà in cantiere scuola) che hanno coinvolto circa 480 giovani diplomati che si sono qualificati come Tecnico del restauro dei beni culturali. Sono inoltre stati attivati 31 percorsi di perfezionamento o specializzazione, solitamente di natura monografica, che hanno coinvolto oltre 700 tra artigiani, tecnici e restauratori.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Donazzan a Jesolo per Simulinfiera”Impresa simulata è efficace modalità”

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’impresa simulata è un’efficace modalità per misurare la capacità dei ragazzi di tradurre le conoscenze teoriche in competenze pratiche, ingegnandosi nel fornire risposte operative per casi aziendali. Jesolo, con la Fiera Internazionale delle Imprese Simulate ‘Simulinfierà, si conferma non solo capitale del turismo ma anche capitale della formazione. I giovani a Jesolo possono trovare tutta la filiera verticale per una formazione professionalizzante. Proprio qui abbiamo la sede principale dell’ITS Academy Turismo Veneto che offre un’alta formazione specialistica con sbocchi occupazionali diretti sul territorio”. Così l’Assessore alla Formazione e Lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan intervenuta questa mattina per il taglio del nastro di “Simulinfiera 2024”, la XIII edizione della Fiera Internazionale delle Imprese Simulate, ospitata fino a domani 15 marzo al Palazzo del Turismo di Jesolo.
“Un successo vedere oltre 1500 studenti di una quarantina di istituti scolastici provenienti da tutta Italia ed Europa, arrivati a Jesolo per prendere parte a questa palestra dell’imparare facendo, affinando la capacità di lavorare in gruppo, mettendo in pratica le competenze apprese in classe attraverso 65 piccole e medie imprese simulate da gestire nei vari aspetti pratici”, ha aggiunto l’Assessore.
L’evento, organizzato dall’Istituto Tecnico Economico ‘L.B. Albertì di San Donà di Piave, in collaborazione con la Centrale della Simulazione di impresa di Ferrara, è patrocinato dalla Regione Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Comune di Jesolo e Comune di San Donà di Piave.
Presenti all’inaugurazione, oltre all’Assessore Donazzan, per l’Ufficio Scolastico Regionale Veneto Giorgia Menditto, il sindaco di Jesolo Christofer De Zotti, il sindaco di San Donà Alberto Teso, il dirigente Scolastico dell’Istituto L.B. Alberti Vincenzo Sabellico, il coordinatore programma Simulimpresa Giuseppe Sarti, il rappresentante Pen Wordlwide Svenja Zenz, oltre ai rappresentanti di categoria del territorio.
-foto ufficio stampa Regione Veneto-
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Veneto Strade, Zaia “98 cantieri aperti per un valore di 500 milioni”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Per Veneto Strade il 2023 è stato un anno di impegno, fuori dal comune. E anche quest’anno la mole di progetti e cantieri porterà al Veneto un importante contributo in termini di sicurezza stradale, tempo di percorrenza, impatto positivo sull’ambiente. Fin dalla sua fondazione a cui ha contribuito il compianto dottor Silvano Vernizzi, Veneto Strade porta avanti una mole di attività che presenta degli indicatori assolutamente positivi; non si tratta solo di manutenzione ma dietro ci sono grandi progetti di viabilità. Oggi sono 98 i cantieri aperti per un controvalore di quasi mezzo miliardo di euro”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione della presentazione delle attività realizzate nel 2023 e del piano cantieri 2024 da Veneto Strade, società concessionaria della Regione. Erano presenti la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti; il Direttore Generale di Veneto Strade, Giuseppe Franco; il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Veneto Strade, Marco Taccini, insieme con Claudia Bettiol, componente del CdA.
“Veneto Strade è stato il braccio operativo della Regione che, durante o subito dopo le grandi emergenze, ha rispristinato le infrastrutture e la sicurezza alla velocità della luce, in occasione di tante tragedie che hanno colpito il nostro territorio, come la tempesta Vaia. Un dato importante riguarda la tempistica per le infrastrutture: a progettare e a realizzare, Veneto Strade ci mette la metà del tempo della media nazionale. Basti pensare alla grande prova di forza di volontà dei Veneti come nel caso della Pedemontana: in 10 anni, superando avversità come il Covid e il closing finanziario, ha realizzato 94 chilometri e mezzo di infrastrutture e più 68 chilometri di strade nuove. Insomma, abbiamo dimostrato di saper gestire le infrastrutture in modo esemplare, per dare il via ad una grande viabilità del Veneto. E i dati lo confermano” ha aggiunto il governatore del Veneto.
“Un braccio operativo della Regione capace di garantire un servizio sicuro, efficace ed efficiente oltre ad una progettazione ed esecuzione dei lavori di qualità – ha dichiarato la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti -. E a dirlo sono i numeri, con interventi su 1.905 chilometri di strade in gestione, metà delle quali in montagna, 758 ponti e 64 gallerie. Sono stati 4.065 i segnali verticali sostituiti nel 2023 e 7.500 le tonnellate all’anno di sale antigelo sparso sul territorio con un servizio di pronto intervento attivo 365 giorni all’anno, 24 ore su 24”.
“In tema di ciclovie, ammonta a oltre 60 milioni di euro, di cui 37 milioni fondi PNRR, la somma appaltata con la quale saranno resi quasi integralmente percorribili i cinque percorsi di interesse nazionale, su dieci complessivi, che attraversano la nostra Regione e grazie alla quale il Veneto si pone al primo posto in Italia per chilometri di ciclabili fruibili. Il modello di efficienza Veneto si rispecchia anche nella tempistica che ci consente di dare risposte ai cittadini nel più breve tempo possibile. Un grazie va al Presidente di Veneto Strade, Marco Taccini, al direttore generale, Giuseppe Franco, e a chi li ha preceduti, Roberto Turri e Silvano Vernizzi, per il lavoro svolto in questi anni alla guida di una società dinamica fondamentale per lo sviluppo delle infrastrutture del nostro territorio” ha concluso la vicepresidente De Berti.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Regata delle 50 Caorline per la Pace a Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – “In questo delicato momento internazionale con oltre cinquanta conflitti in corso nel mondo, dalle tensioni in Medio Oriente a quelle in Russia ed Ucraina, con il coinvolgimento anche di tante famiglie e bambini innocenti di tutte le nazioni, che non sanno quale sarà il proprio futuro, dal capoluogo del Veneto vogliamo lanciare un messaggio forte di pace. Vogliamo farlo attraverso lo sport, perchè simbolo che incarna i valori del rispetto delle persone, emblema di inclusione e solidarietà – spiega il Presidente della Regione Luca Zaia -. Per questi e tanti altri motivi ci uniamo alla risoluzione già avanzata dall’Onu per chiedere la cessazione delle ostilità durante le due settimane dei Giochi di Parigi, ma che successivamente interesserà i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026”.
“Lo sport come strumento di formazione ed elevazione della persona e di solidarietà tra gli uomini e i popoli. Valori che ho sempre sostenuto e che, come Amministrazione, vogliamo continuare a promuovere – prosegue il Sindaco Luigi Brugnaro – L’integrazione da secoli è una delle grandi anime di Venezia: una città che non ha mura ma, nonostante questo, ha saputo imporre dei confini. I confini imposti dalle sue regole, dalle sue leggi, dalle sue tradizioni. Elementi forti della nostra comunità che hanno permesso alla città di essere aperta alle diverse culture e alle diverse usanze. Una città dove la convivenza ha sempre trovato il suo massimo sostegno nel rispetto degli uni sugli altri. Sarà un’anteprima della visita di Papa Francesco il prossimo 28 aprile, una visita, preziosa e lungimirante, che rafforzerà proprio i valori di Pace, Libertà, Democrazia e Diplomazia della nostra Città e della nostra comunità, vocata storicamente all’accoglienza e al dialogo tra popoli di cultura, lingua e religione differenti”.
Venezia, città per la pace, nel pieno spirito olimpico. Per esprimere con forza questa richiesta, tra il Canale della Giudecca, con arrivo in Punta della Dogana, il prossimo 7 aprile, si svolgerà la Regata delle 50 caorline, ribattezzata per l’occasione la Regata delle “50 Caorline per la Pace”, grazie all’impegno del Comune di Venezia e della Regione Veneto, in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 e con la supervisione del CIO. La data scelta è legata alla Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, che cade il giorno precedente, il 6 aprile. Il percorso di regata, unica nel suo genere per il numero inusuale di imbarcazioni dello stesso tipo contemporaneamente in competizione tra loro, si snoderà lungo un percorso che partendo dall’area di San Basilio (nei pressi della Stazione Marittima), e passando per il Canale della Giudecca con giro del “paletto” davanti a piazza San Marco e traguardando Punta della Dogana, giungerà al sagrato della Basilica della Madonna della Salute.
La Risoluzione di Tregua Olimpica per i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali italiani sarà discussa dall’Assemblea Generale delle Nazionali Unite nel 2025, e consiste in un periodo di pausa nei conflitti tra persone, stati, organizzazioni per poter garantire uno svolgimento dei Giochi Olimpici che porti avanti i valori di uguaglianza, solidarietà, unione e pace. Attualmente è stata recentemente approvata la risoluzione che indice la “Tregua Olimpica” in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 che si svolgeranno rispettivamente dal 26 luglio all’11 agosto e dal 28 agosto all’8 settembre.
Alla regata è prevista la partecipazione dei vertici di Fondazione Milano Cortina 2026 oltre a testimonial di carattere internazionale del mondo dello sport e dei diritti umani e di numerose associazioni ed enti impegnati nel mondo del sociale, della cooperazione e della ricerca in tema di diritti umani.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Presidente Zaia inaugura goletta Catholica ad Albarella

VENEZIA (ITALPRESS) – “La definisco una nave ‘corsarà, perchè questa goletta è stata a lungo un pungolo per le istituzioni e oggi non possiamo che ringraziare Legambiente per i risultati ottenuti. L’ambiente è un diritto per tutti, va tutelato sotto ogni aspetto, un impegno che come amministrazione portiamo avanti fin dai primi giorni di avvio mandato. Legambiente ha portato avanti con dedizione l’operazione Goletta Verde nata quarant’anni fa, con l’obiettivo di tutelare i nostri mari e le nostre coste. Oggi festeggiamo la fine di un imponente lavoro di restauro, assieme a numerosi compagni d’avventura che hanno affiancato l’impegno della Regione del Veneto: Legambiente Nazionale APS Onlus, Fondazione Cariparo, Università degli studi di Padova e Ente Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po. La splendida imbarcazione originaria, varata nel 1936, non è stata demolita ma il nostro territorio ha trovato risorse e maestranze per recuperarla. Continuerà a lavorare a tutela dei nostri mari, delle nostre acque e con una particolare attenzione all’aspetto didattico, insegnando ai più piccoli il valore della tutela dell’ambiente”. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto così stamattina all’inaugurazione della conclusione dei lavori di restauro della Goletta Catholica di Legambiente all’Isola di Albarella (Rovigo).
La storica imbarcazione, lunga 24 metri per 5 metri di larghezza e con una velatura di 233 metri quadrati, ospiterà un nuovo progetto didattico. “Oggi assieme alla rinnovata goletta abbiamo inaugurato ‘A scuola di mare e biodiversità a bordo di Goletta Catholicà, un progetto che ha come presupposto quello di creare uno dei più qualificati centri di attività di educazione ambientale dedicato al mare, alla biodiversità e alle giovani generazioni – prosegue Zaia-. Dalla prossima settimana, saliranno oltre 3mila studenti con l’obiettivo di svolgere una serie di laboratori scientifici che permettano ai giovani di assumere più consapevolezza sullo straordinario valore del nostro territorio”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Pfas, inaugurate opere per la nuova fornitura d’acqua

VENEZIA (ITALPRESS) – “Oggi fissiamo un pilastro fondamentale della vicenda Pfas in Veneto. L’opera a cui diamo il via è una parola mantenuta, riassunta in quasi 25 milioni di euro investiti e 21 chilometri di condotte che porteranno acqua sana. E’ l’inizio di un nuovo corso che simbolicamente significa purificare le fonti del Veneto per la sicurezza dei cittadini, delle coltivazioni e degli allevamenti. L’acqua di elevata qualità, infatti, da Camazzole, nel Comune di Carmignano di Brenta, farà un lungo percorso e rifornirà il montagnanese e alcuni comuni vicentini interessati dall’emergenza Pfas, inquadrati nella zona rossa”. Sono parole del presidente del Regione del Veneto, Luca Zaia, pronunciate questa mattina a Montagnana (Padova), all’inaugurazione delle opere realizzate per sostituire definitivamente la fornitura di acqua dalla centrale di Madonna di Lonigo (trattata a carboni attivi in quanto contaminata da Pfas) verso i Comuni di Montagnana, Borgo Veneto, Casale di Scodosia, Megliadino San Vitale, Merlara, Pojana Maggiore e Urbana, con acqua proveniente dalla fonte pedemontana di Camazzole.
“A riassumere tutto l’impegno profuso dalla Regione, ringrazio gli assessori alla Sanità Lanzarin e all’Ambiente Bottacin per il lavoro portato avanti in questi anni – dice il presidente Zaia -. Il Veneto conosce bene questa tematica avendo dato vita anche un laboratorio che è di riferimento a livello nazionale. I Pfas non ci sono solo in aree della nostra regione ma di tutto il territorio nazionale; da noi è stato affrontato subito il problema. La prima denuncia all’autorità giudiziaria, infatti, è stata fatta dalla Regione tramite ARPAV l’11 luglio 2013. Da allora sono state formalizzate oltre 25 comunicazioni alle procure competenti e, inoltre, la Regione ha comunicato la costituzione di parte offesa a quella di Vicenza”.
“Ma siamo andati anche oltre perchè il 4 luglio dello stesso anno, la Regione ha sollecitato i gestori degli acquedotti, ottenendo una pronta risposta, ad installare i filtri a carboni attivi che hanno abbattuto rapidamente le concentrazioni di Pfas nell’acqua potabile. Non è mancata l’attivazione di misure complementari d’urgenza, come la chiusura dei pozzi riscontrati fortemente contaminati e la predisposizione di piani di monitoraggio mirati. Tutte iniziative che sono state messe in campo già entro il mese di luglio 2013, e sono state potenziate nei mesi immediatamente successivi; questo significa che abbiamo preso di petto il problema” dice Zaia.
“Ma come Regione non ci siamo mai fermati neanche dal punto di vista sanitario – aggiunge il Governatore – istituendo una Commissione tecnica interdisciplinare, con lo scopo di valutare la problematica e di formulare proposte agli organi competenti. Specifiche azioni con l’approvazione di appositi piani sono state riservate al monitoraggio dell’acqua potabile e delle matrici ambientali, all’individuazione di eventuali assorbimenti nell’organismo umano con riferimento ai residenti delle aree a rischio, alla stima della possibile contaminazione di alimenti di produzione locale nell’Area rossa, alla sorveglianza sulla popolazione ai fini della salute”.
“Con la giornata di oggi completiamo – conclude Zaia – la fase importantissima di un percorso che ha visto la Regione dedicare grandi energie. Sono in funzione, infatti, le opere finali per portare alla popolazione acqua eccellente abbandonando finalmente la fornitura trattata a carboni attivi. Un’opera importante per la sicurezza della salute dei cittadini. Una tappa a cui arriviamo grazie a una importante sinergia; ringrazio il ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, tutti Sindaci, Acquevenete nella persona del presidente Piergiorgio Cortelazzo e del direttore Monica Manto, i Comitati dei Cittadini e, non ultimi, tutti i professionisti, i tecnici e gli operatori che hanno reso possibile questa realizzazione”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Inaugurata a Pove del Grappa stele dedicata al finanziere Perissinotto

VENEZIA (ITALPRESS) – “La presenza degli allievi della scuola primaria di Pove del Grappa dell’Istituto Comprensivo “Bombieri” oggi alla cerimonia d’intitolazione di uno spazio pubblico a Fabio Perissinotto, Finanziere Scelto ATPI (Anti Terrorismo Pronto Impiego) della Guardia di Finanza, Medaglia d’Oro al Valor Civile, caduto nell’adempimento del proprio dovere, è un segnale importante, per l’alto valore educativo di questa iniziativa voluta dall’Amministrazione di Pove del Grappa, in persona del sindaco Francesco Dalmonte e in particolare del presidente del Consiglio comunale Angelo Feninno. Coinvolgere le scuole in momenti come questi, in cui viene dato il giusto riconoscimento a chi ha sacrificato la propria vita con coraggio ed elevato senso di abnegazione per affermare la legalità, significa promuovere i valori fondanti della società, a partire dalle nuove generazioni. La storia del Finanziere Scelto ATPI Fabio Perissinotto, va trasmessa in particolare ai giovani e diffusa nelle scuole, perchè rappresenta in modo esemplare il valore della fedeltà allo Stato”. Così l’assessore all’Istruzione della Regione del Veneto Elena Donazzan, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di intitolazione di uno spazio pubblico a Pove del Grappa, accanto allo stadio, denominato “Largo Fabio Perissinotto”, e allo svelamento della stele dedicata al Finanziere Scelto ATPI della Guardia di Finanza Fabio Perissinotto Medaglia d’Oro al Valor Civile, che ha perso la vita il 5 novembre 2002 in provincia di Brindisi nel corso di un’operazione di prevenzione e contrasto ai traffici illeciti gestiti dalla criminalità organizzata.

Foto: ufficio stampa regione Veneto

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