Home Veneto Pagina 23

Veneto

Belluno, sequestrati ad un evasore totale oltre 3,4 milioni di euro

BELLUNO (ITALPRESS) – Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Belluno, hanno eseguito, nelle province di Treviso, Venezia e Padova, diverse perquisizioni locali e personali nei confronti di un evasore totale, dedito all’attività di meretricio, sconosciuto al fisco, e dei suoi più stretti famigliari, finalizzate alla ricerca di ulteriori fonti di prova in ordine ai reati di evasione fiscale, riciclaggio ed auto-riciclaggio. Contestualmente, è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di beni ed altre utilità per un importo complessivo di oltre € 3,4 milioni di euro, pari al profitto dei reati sinora contestati.
L’indagine, denominata operazione “Fenice” ed avviata dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno, è stata essenzialmente basata sulla profilazione reddituale e patrimoniale di una cittadina rumena, cinquantunenne residente nella provincia di Treviso, e sui numerosi acquisti immobiliari effettuati dall’anno 2016 all’anno 2023 anche di rilevante valore economico. La prosecuzione delle indagini, sviluppatesi mediante l’esecuzione di accertamenti bancari, intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione diretta, appositamente delegati dall’Autorità giudiziaria trevigiana, hanno consentito di accertare come la predetta signora fosse abitualmente dedita all’attività di meretricio, lautamente pagata dai propri avventori ed ulteriormente agevolata dal consapevole contributo di un cinquantaquattrenne milanese, un sessantunenne milanese, e un quarantanovenne trevigiano. L’ulteriore ricostruzione, condotta sui rapporti di conto corrente emersi, ha poi consentito di accertare l’accreditamento di rilevanti entrate finanziarie da parte della donna, utilizzate per l’acquisto speculativo in proprio degli immobili compravenduti (terreni e fabbricati), agevolato dal consapevole contributo dei suoi più stretti famigliari, un settantunenne trevigiano, una ventisettenne veneziana, e un trentanovenne rumeno residente nella provincia trevigiana, i quali hanno accettato di intestarsi diversi rapporti di conto corrente e diversi immobili compravenduti. Nel corso delle investigazioni, le Fiamme Gialle bellunesi hanno ricostruito un giro d’affari realizzato dalla cittadina rumena per oltre 3,8 milioni di euro, realizzato dall’anno 2016 all’anno 2023, i cui proventi illeciti sono stati utilizzati per l’acquisto di 19 beni immobili, siti nelle province di Treviso, Padova, Belluno (Cortina d’Ampezzo) e Venezia, la maggior parte dei quali sono stati sistematicamente venduti anche in perdita, ad ulteriore prova delle operazioni di ripulitura del denaro “sporco” acquisito. All’esito delle investigazioni, sulla scorta di specifici decreti emessi dall’A.G. competente, sono state eseguite 4 perquisizioni sottoponendo a sequestro preventivo 2 fabbricati, un terreno, 4 autovetture e rilevanti disponibilità finanziarie giacenti presso n. 5 istituti bancari/finanziari, nonchè procedendo anche al sequestro di 9 “device” per la successiva disamina e di ingente documentazione amministrativa.(ITALPRESS).

Foto: Guardia di Finanza Belluno

Milano-Cortina, Zaia “Lasceremo legacy sportiva unica”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Essere qui oggi a Venezia, la città più bella del mondo, con i rappresentanti della Commissione Olimpica Internazionale e con Fondazione Milano Cortina, testimonia il fatto che stiamo collaborando fianco a fianco affinchè i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 siano ricordati come un appuntamento d’assoluta eccellenza, capace di portare all’attenzione globale le eccellenze dei singoli territori”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha accolto oggi a Venezia Kristin Kloster, presidente della Commissione di coordinamento del Cio per Milano-Cortina 2026, il direttore esecutivo del Cio per i Giochi, Christophe Dubi, e ancora Giovanni Malagò, presidente del Comitato Organizzatore Milano Cortina 2026, e Andrea Varnier, Ceo di Milano Cortina 2026. “Il lavoro di questi giorni ha ulteriormente cementato forti sinergie e connessioni, in vista di un appuntamento olimpico che lascerà una legacy sportiva unica – ha aggiunto Zaia – Voglio ringraziare tutti i membri della delegazione che in questi giorni hanno visitato e approfondito numerosi aspetti delle destinazioni di gara nel territorio del Veneto”. Un caloroso saluto è andato anche a Giovanni Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico e membro del board dell’International Paralympic Committee, presente a Venezia nella giornata di ieri.

Foto: ufficio stampa regione Veneto

(ITALPRESS).

Sanità, Lanzarin inaugura casa della comunità di Asolo

VENEZIA (ITALPRESS) – Torna a nuova vita una porzione importante dell’ex Ospedale di Asolo, in provincia di Treviso, dove oggi l’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha posto la prima pietra della nuova Casa della Comunità, che sarà pronta in circa un anno di lavori e ospiterà una serie di qualificanti servizi sanitari territoriali al cittadino.
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Commissione Sanità e Sociale del Consiglio regionale, Sonia, Brescacin, il Consigliere regionale Marzio Favero, la Vicepresidente della Provincia di Treviso, Martina Bertelle, il DG dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, il Sindaco di Asolo Mauro Migliorini, vari sindaci del circondario.
La struttura ha un importo totale di 2,3 milioni di euro, dei quali 1 milione 830 mila euro di fondi del PNRR e 470 mila euro della Regione.
“Una realizzazione – ha detto Lanzarin – che fa parte di un’ampia strategia di utilizzo e messa a terra dei fondi del PNRR che stiamo attuando su tutto il territorio regionale. Case come questa ne nasceranno 17 nella sola Ulss 2 e ben 99 in tutto il Veneto. Operazione che sarà completata entro il 2026 come prescrivono le tempistiche del PNRR. E’ un momento di nuova programmazione e di riqualificazione a vocazione territoriale, con la creazione di servizi- ha aggiunto – dedicati alla gente. In questo caso le persone afferenti alla struttura saranno 40-50 mila. Si tratta del primo collegamento da un lato tra i servizi sanitari e il cittadino e dall’altro tra ospedale e territorio, un’integrazione preziosa per l’efficienza complessiva dell’intero sistema”.
Il progetto prevede la ristrutturazione di un’area di 900 metri quadrati, con la messa a norma per adeguamento antincendio e miglioramento sismico, con ammodernamento degli spazi, e adeguamenti a tutte le norme nazionali in materia.
Vi troveranno posto vari servizi sanitari, come un Punto Unico di Accoglienza, una sala d’attesa, un punto prelievi, 15 ambulatori e locali per servizi di diagnostica di base, una sala polivalente e locali di supporto alle attività.
-foto ufficio stampa Regione Veneto-
(ITALPRESS).

Granchio blu, approvata proposta declaratoria di calamità naturale

VENEZIA (ITALPRESS) – “Nelle more dell’approvazione dei decreti ministeriali attuativi della nuova normativa relativa al Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali necessari per poter applicare la normativa e concedere gli aiuti emergenziali ai nostri pescatori, la Regione del Veneto ha approvato la Proposta di declaratoria di calamità naturale causata dal granchio blu per l’annualità 2023, delimitando le aree danneggiate sulla base delle relazioni firmate da Arpav, Ispra e Università di Venezia. In questo modo, non appena verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che dichiara lo stato di calamità naturale, le imprese danneggiate potranno subito presentare richiesta di indennizzo per accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale”. Così l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, annuncia l’approvazione da parte della Giunta regionale, su propria proposta, con delibera, della “Proposta di declaratoria di calamità naturale a causa dell’evento di diffusione eccezionale della specie aliena invasiva denominata Granchio blu per l’annualità 2023” e della Relazione tecnica a supporto che contiene tra l’altro, la delimitazione delle aree regionali danneggiate. Tutte le lagune venete rientrano tra le aree danneggiate.
Il punto di partenza è la legge di Bilancio 2023, che ha esteso il Fondo Calamità Naturali previsto dal decreto legislativo n.104/2004 per i danni da eventi eccezionali all’agricoltura anche al mondo della pesca e dell’acquacoltura per far fronte a danni da eventi eccezionali tra cui la diffusione di specie aliene invasive. “Ringraziamo il Governo che si è attivato per rispondere al momento di grande criticità in cui si trovano i nostri pescatori, e che ora sta lavorando ai decreti attuativi mancanti. Ma è necessario accelerare i tempi, la stagione è alle porte e il granchio tornerà in forze – prosegue Corazzari-. I pescatori hanno bisogno di aiuti immediati, c’è un intero settore, quello della venericoltura, che rischia di scomparire. Sono a rischio 1500 imprese individuali oltre a un settore che rappresenta la nostra cultura e la nostra identità”.
La Relazione tecnica individua come aree danneggiate, oltre alle fasce marittime antistanti al litorale da San Michele al Tagliamento a Porto Tolle, tutte le lagune venete : Laguna di Caorle e Bibione, Laguna del Mort, Laguna di Venezia, Lagune e sacche del Delta del Po. In relazione ai quantitativi, in totale nel 2023 sono stati 428mila i chilogrammi di granchio blu commercializzati dai sei mercati ittici del Veneto. A cui vanno sommati i quantitativi non commercializzabili pescati a partire da luglio nelle sole lagune di Porto Tolle: 564.586 chili. A tali valori va raggiunto il prodotto non commercializzabile e non quantificato, prelevato dalle restanti lagune, e che si stima sia pari a ulteriori centinaia di tonnellate.
Per quanto riguarda la valutazione dello stato delle vongole filippine, le indagini di Arpav e Ispra condotte tra il 2 e il 5 ottobre 2023, evidenziano che nella Sacca del Canarin in tutte le stazioni campionate la mortalità delle vongole è pressochè totale mentre la percentuale di mortalità nella Sacca di Scardovari è risultata variabile tra l’85 e il 99 per cento nelle diverse stazioni. Nelle aree nursery campionate in entrambe le Sacche il seme è risultato per la totalità assente o morto.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Zaia “Padova sarà il cenacolo internazionale della medicina globale”

VENEZIA (ITALPRESS) – “In un Veneto che si attesta nuovamente ai vertici nazionali per i Lea, realizziamo un grande sogno. Dal 20 al 23 marzo Padova, da sempre eccellenza internazionale nel campo medico e scientifico, ospiterà il primo World Health Forum. Una vera e propria legacy della sanità, che analizzerà il presente e approfondirà il futuro dell’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie per migliorare la vita dei cittadini. Il Veneto diventerà per una intera settimana il cenacolo internazionale della medicina globale, identificando, altresì, i nuovi trend”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, annuncia il primo forum di caratura internazionale organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova, che coordinerà una pluralità di soggetti primari nell’ambito istituzionale, scientifico, culturale e imprenditoriale nella concretizzazione di questo incontro sulla salute dedicato a cittadini, operatori del settore, pazienti ed esperti.
Parteciperanno relatori veneti, italiani della sanità, oltre ai più autorevoli rappresentanti del mondo della medicina e dell’innovazione. Ma sono numerosissimi gli ospiti stranieri: da Stati Uniti, Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Svezia, Svizzera, Israele, e molti altri. Ci saranno studiosi e ricercatori delle Università di Harvard, Cambridge, Losanna, O’rebro (Svezia), e molti altri atenei. E gli esperti mondiali di igiene, controllo delle pandemie, delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. “Facciamo da apripista riunendo in Veneto tutti coloro che hanno un ruolo attivo nel presente e nel futuro della salute globale, per delineare le prospettive future sul benessere e sulla prevenzione anticipando le nuove tecniche di diagnosi e le corrette gestioni dei dati sanitari – prosegue il Governatore -. E’ la sintesi eccezionale di una sfida alla quale stiamo lavorando da due anni e dimostrerà il grande potenziale del Veneto nella sanità, nella scienza, nella ricerca, nell’intelligenza artificiale applicata alla medicina”.
Il World Health Forum è un evento che nasce grazie alla collaborazione tra diversi partner: l’Università degli Studi di Padova (dipartimento di Medicina e dipartimento Ingegneria dell’informazione); il Comune di Padova; il VIMM; la Camera di Commercio di Padova; Venice Promex (agenzia per l’internazionalizzazione); la Fondazione Cariparo; Motore Sanità e Veneto innovazione. Proprio il sindaco Sergio Giordani ha espresso soddisfazione per questo appuntamento, che rappresenta la migliore sintesi della collaborazione tra istituzioni e lancerà importanti spunti di dibattito e di interesse divulgativo.
La Magnifica Rettrice di Padova, Daniela Mapelli, ha ribadito l’importanza del coinvolgimento dell’Università patavina, la più grande scuola di medicina, per esplorare temi di innovazione con esperti da tutto il mondo per raccontare alla cittadinanza le sfide della sanità. La Presidente della Fondazione Vimm, Giustina Destro, ha confermato l’importanza di questo forum per far conoscere una eccellenza straordinaria del territorio nell’ambito della ricerca, che coinvolge più di 300 giovani, di cui, la gran parte sono donne. Un appuntamento che porterà il Veneto ancora più in alto nel mondo della sanità e del benessere.
E ancora, Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo, ha sottolineato l’opportunità per Padova, che per quasi una settimana diventerà il capoluogo della scienza e centro nevralgico della ricerca. Concetto condiviso anche da Roberto Crosta, segretario generale della Camera di Commercio di Padova, che ha ricordato lo stretto legame tra questo evento di studio con gli obiettivi dell’Agenda mondiale della sanità.
La presidente Giulia Gioda ha ricordato il contributo di Motore Sanità al forum, per amplificare i contributi al progresso della ricerca scientifica e delle conoscenze scientifiche, sia in Italia sia all’estero, nel campo sanitario e sociale.
Infine, Franco Conzato, direttore generale di Venice Promex, ha concluso ribadendo l’interdisciplinarietà dei convegni che animeranno i quattro giorni dell’evento con il coinvolgimento di figure di primo piano e pensato per la popolazione.

foto: ufficio stampa regione Veneto

(ITALPRESS).

Realtà virtuale, presentata visita immersiva di Villa Contarini

VENEZIA (ITALPRESS) – “La realtà virtuale e la realtà aumentata hanno il potenziale per rivoluzionare settori come il turismo, l’intrattenimento, il commercio al dettaglio, il mondo dei servizi digitali della pubblica amministrazione offrendo esperienze uniche e coinvolgenti ai cittadini, ai consumatori e ai viaggiatori di tutto il mondo. Credo sia nostro dovere promuovere la sperimentazione, l’adozione e lo sviluppo di queste tecnologie innovative, facendoci promotori anche verso le piccole realtà del nostro territorio per favorirne la crescita economica e contribuire a creare una società sempre più inclusiva”. Con queste parole l’assessore all’Agenda Digitale della Regione del Veneto Francesco Calzavara ha introdotto il convegno “Realtà virtuale e aumentata: quali opportunità per il territorio” promosso questa mattina a Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, dalla Regione del Veneto, in collaborazione con Accenture per l’Italia, nell’ambito dell’Agenda digitale del Veneto 2025.
Un’occasione per fare il punto sulle principali iniziative in ambito di realtà virtuale aumenta ed immersiva attive sul territorio e presentare due iniziative promosse dalla Regione del Veneto per favorire e agevolare l’accesso e la fruizione al ricco patrimonio artistico regionale. “Le nuove tecnologie – ha sottolineato l’assessore Calzavara – rappresentano anche uno strumento potente di inclusione perchè offrono a tutti la possibilità di esplorare e immergersi nell’incommensurabile bellezza artistica che caratterizza la nostra Regione”. Come è avvenuto stamani in una delle più belle e grandi Ville che il Veneto custodisca, in cui grazie alle tecnologie digitali, è stato possibile visitare virtualmente la Sala della Chitarra Rovesciata, una delle sale più affascinanti di questa cinquecentesca dimora storica, unica nel suo genere per la particolare conformità del tetto che, fungendo da cassa armonica, permette di ascoltare la musica nell’atrio della Villa senza l’ingombro dell’orchestra. La sala, in fase di restauro e non visitabile fisicamente, è stata resa accessibile virtualmente ai visitatori, che hanno avuto la possibilità di osservarne i dettagli e conoscerne le caratteristiche.
“Agenda Digitale del Veneto 2025 – ha aggiunto l’assessore – nasce due anni fa, quando è emersa la necessità che la Regione si dotasse di un documento strategico sui temi dell’innovazione digitale che costituisse da un lato una risposta concreta alle esigenze del territorio, delle amministrazioni comunali, dei cittadini, dando il via all’evoluzione delle piattaforme abilitanti come ad esempio Myportal3, sistemi dei pagamenti digitali, circuiti ztl; dall’altro l’opportunità di guardare e sperimentare soluzioni e tecnologie innovative per anticipare possibili fabbisogni non ancora presenti. Un’intuizione che abbiamo colto l’anno scorso quando abbiamo avviato un’opera di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio artistico della Regione del Veneto: abbiamo approfittato di questa necessità per sperimentare la realtà virtuale e il metaverso, raccogliendo le opere digitali in un catalogo e renderle disponibili a tutti in uno spazio virtuale”.
Da questa esperienza ha preso forma il progetto sperimentale del museo virtuale di Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale e non aperto al pubblico. “Averlo digitalizzato – ha concluso l’assessore – rappresenta una grandissima possibilità per tutti di vederlo e soprattutto un’opportunità in più per coloro che, per diverse ragioni, non possono muoversi liberamente nel mondo reale”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

(ITALPRESS).

Bottacin “4,2 mln per interventi sicurezza idraulica a Bovolenta”

VENEZIA (ITALPRESS) – Sono stati avviati alcuni lavori di completamento per la messa in sicurezza idraulica del centro storico dell’abitato di Bovolenta, seguiti dalle strutture regionali del Genio Civile. “Si tratta di un ulteriore cantiere, in questo caso del valore di 640mila euro – spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin – che va a chiudere una serie di interventi effettuati negli ultimi anni, per cui abbiamo investito complessivamente 4,2 milioni di euro per la sicurezza di quest’area”.
Con i precedenti lavori si era impermeabilizzato l’argine destro del canale deviatore del fiume Bacchiglione, che in questo tratto prende il nome di canale Roncajette inferiore, dalla chiusa di interdizione a nord dell’abitato di Bovolenta fino al congiungimento del “Murazzo” di via Mazzini per un’estensione complessiva di 1.230 metri. Il “Murazzo”, che ha una lunghezza di 400 metri, protegge l’abitato di Bovolenta dalle acque di piena dei canali Cagnola e Roncajette ed è costituito da un corpo di fabbrica fuori terra in muratura in mattoni pieni dello spessore di 1 metro e un’altezza dal piano strada di circa 2,50 metri, mentre lato fiume vi è addossato un rilevato in terra di riporto senza una figura geometrica distinguibile.
“Per dare continuità alle opere di diaframmatura e difesa di sponda fin qui realizzate – prosegue l’assessore – si è reso necessario provvedere alla realizzazione di una ulteriore difesa spondale a protezione del Murazzo, che attualmente mancava, e dare altresì una sagoma al rilevato fronte alveo tale da permettergli in futuro una semplice manutenzione ordinaria, tenendo conto anche della necessità di rendere le aree fruibili a livello ricreativo da parte della popolazione”. Quest’ultimo step di lavori, condizioni meteo e imprevisti permettendo, dovrebbe completarsi entro fine primavera.
“Ancora una volta – conclude Bottacin – trasformiamo una programmazione puntuale in interventi concreti che aumentano sensibilmente la sicurezza dei territori”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

(ITALPRESS).

Zaia “Il fine vita non può essere regolato da una sentenza della Consulta. Terzo mandato? Dibattito stucchevole”

0

MILANO (ITALPRESS) – Terzo mandato da presidente di Regione? “Io mi candido nella misura in cui ci fosse la possibilità, ma ad oggi non c’è la possibilità per cui è una partita chiusa. Trovo anche stucchevole stare qui a parlare di terzo mandato perché sembra quasi una difesa della poltrona e non ne ho bisogno”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress. “I cittadini devono sapere che questo Paese ha un’anomalia – ha aggiunto – ci sono solo due cariche in Italia che hanno il blocco dei mandati: sindaco e presidente di Regione. Guarda caso sono le uniche due cariche che il cittadino elegge direttamente. Dire che tu blocchi i mandati di sindaco e presidente di Regione perché si creano centri di potere è come dare degli idioti ai cittadini. I cittadini vedono i centri di potere o cambiano idea politicamente e mandano a casa presidenti di Regione e sindaci dopo il primo mandato. Dobbiamo decidere se lasciare tutto in mano alla politica o trasferire la decisione in mano ai cittadini”. Durante l’intervista il governatore veneto ha presentato anche il suo nuovo libro “Fa’ presto, vai piano, la vita è un viaggio passo a passo”: un racconto della sua giovinezza e di come, abituato alla realtà di provincia dove era cresciuto a contatto con la natura, si sia poi trovato di fronte a una realtà “ben più complessa” durante il percorso di crescita. Sul fine vita, Zaia ha sottolineato nuovamente la necessità di una legge perché un tema del genere “non può essere regolato da una sentenza costituzionale, che non definisce tempi e modi”. “Io dico, in un paese civile se vuoi il fine vita devi chiedere una legge, se non lo vuoi, allo stesso modo, devi chiedere una legge. Allora usciamo dall’ipocrisia e vediamo come va a finire”. Parlando di Unione Europea, Zaia si è poi soffermato sul tema delle proteste degli agricoltori, rimarcando che “bisogna che si faccia distinzione tra i paesi” membri dell’Ue “che non hanno agricoltura e quelli che invece ce l’hanno, come l’Italia. Dobbiamo chiedere all’Europa che faccia una difesa identitaria degli stati membri”. “Io penso che sia legittima la messa in discussione dell’Europa” da parte degli agricoltori – ha aggiunto – . Ben vengano le proteste nell’ambito della legalità però è fondamentale che non diventi una guerra tra poveri, agricoltori contro agricoltori. Non avrebbe nessun senso e l’Europa vincerebbe un’altra volta. L’Europa è sempre più appiattita sulle multinazionali, questo lo dobbiamo riconoscere”. Secondo il presidente del Veneto, “l’Europa ancora oggi è in mano ai burocrati, deve ritornare in mano alla politica. Se, ad esempio, il ‘Green Deal’ fosse scritto da uno stato membro non sarebbe così. Noi abbiamo bisogno che l’Europa abbia una dimensione politica. Ad esempio, sul tema dell’immigrazione. Dov’è l’Ue? Lascia sola l’Italia, considera Lampedusa come un confine italiano e non europeo. Con una dimensione politica vinciamo la sfida, altrimenti continueremo con queste battaglie”. Parlando di concessioni balneari, Zaia ha sottolineato come “sessant’anni fa, in Veneto, gli imprenditori hanno bonificato le paludi, eliminato la malaria e creato fenomeni come Jesolo. Come possiamo pensare di trattarli come l’abusivo da qualche altra parte? Questi imprenditori devono essere ripagati non solo per l’avviamento della spiaggia ma anche per quello che hanno dato al Paese”. “Ancora una volta – ha proseguito – l’Europa, che non ha dimensione politica e lascia in mano tutto ai tecnici, ha fatto scrivere un’interpretazione di una messa in ordine, che è corretta, ma male perché non tiene presente che gli occupanti delle aree demaniali non sono tutti uguali”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS)