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Zaia “Primi in assistenza domiciliare? Frutto di grande civiltà”

ROMA (ITALPRESS) – “Veneto in cima alla classifica di assistenza domiciliare ad anziani e malati oncologici? Si deve fare sempre di più. ma mi fa piacere che siamo i primi, questo è frutto di investimenti ed è anche una scelta di grande civiltà, essere attenti ai bisogni dei più deboli”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ospite di “Ping Pong”, Rai Radio 1.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Veneto al top per assistenza domiciliare, Zaia “Risultato importante”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Quelli che mettono il Veneto al top per assistenza domiciliare di anziani autosufficienti e malati di tumore, sono dati che riconoscono certamente una programmazione efficace ma soprattutto premiano il lavoro di tanti professionisti e operatori in ambito sociosanitario. Questi ultimi sono il vero capitale umano di questa eccellenza, formato da chi ogni giorno lavora generosamente e coscienziosamente, con umanità e competenza, mantenendo con il paziente un rapporto umano che è parte stessa della cura. Siamo consapevoli che in un ambito così delicato bisogna dedicare ogni sforzo per un’attività medico assistenziale che sia eccellenza. Garantire l’assistenza domiciliare agli anziani e le cure palliative ai pazienti oncologici è un principio di civiltà e umanità. La lettura di questi dati ci dice che stiamo lavorando bene e abbiamo imboccato la strada giusta. Le cure, in Veneto, non sono solo erogate nei nostri ospedali, ma i malati e le loro famiglie possono contare su un team di esperti che porta, nelle case dei cittadini, non solo assistenza farmacologica e medica, ma anche umanità e conforto. Gesti che valgono davvero molto”.
Con queste parole, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la situazione emersa dall’analisi della Fondazione Gimbe che ha svolto un’audizione in Commissione Sanità a Palazzo Madama.
Secondo i dati, del 2021, a fronte di una media nazionale di 40,2, ogni 1000 abitanti il Veneto ha 68 assistiti non autosufficienti di età superiore ai 75 anni in trattamento socio-sanitario residenziale. La nostra regione risulta, inoltre, la prima per quanto riguarda i malati terminali di tumore deceduti assistiti dalla rete cure palliative: il 56,2% di a fronte del 28% della media nazionale.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Papa Francesco il 28 aprile a Venezia

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il Papa arriverà a Venezia domenica 28 aprile con un programma ancora in via di definizione. “Saremo lieti – afferma il governatore regionale del Veneto Luca Zaia – di accogliere Papa Francesco tra noi con un caloroso e commosso benvenuto. Con emozione, per questa sua nuova visita nella nostra regione, lo attendiamo a Venezia, la città simbolo che riassume tutta la nostra storia di comunità con profonde radici cristiane e, da sempre, connotata da una grande apertura verso tutto il Mondo”. “Attendiamo Papa Bergoglio a braccia aperte – conclude il Governatore – in questa occasione che lascerà un ricordo indelebile e ringrazio il Patriarca Francesco Moraglia per l’impegno profuso affinché si concretizzasse. L’arrivo del Papa è un’occasione per riconfermare ancora una volta quel legame che da San Marco passa attraverso le figure di San Pio X, di San Giovanni XXIII e del Beato Giovanni Paolo I ma anche, con la visita alla Biennale, per offrire al Pontefice un vero spaccato di quel Veneto per cui l’identità non è mai chiusura in sé stessi ma ricerca di costante dialogo tra culture e forme artistiche differenti”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Zaia riceve primo trapiantato di cuore da paziente in morte cardiaca

VENEZIA (ITALPRESS) – “E’ la mamma che accompagna Francesco nelle camminate: mi ha detto che prima dell’intervento era costretta a fermarsi per aspettarlo lungo la strada, adesso si è dovuta munire della bicicletta. E’ lui a dettare il passo in una marcia divenuta veloce”. Riassume così, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, la vicenda di Francesco a cui, presso la Cardiochirurgia di Padova dall’equipe del professor Gino Gerosa, lo scorso maggio è stato trapiantato per la prima volta in Italia un cuore prelevato da paziente in morte cardiaca.
Ad ascoltare queste parole c’è anche lui, Francesco, perchè, proseguendo a fare strada, è arrivato fino a Venezia, a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale, dove si è ritrovato nelle vesti di testimonial d’eccezione in vista della Giornata mondiale dedicata alle Cardiopatie Congenite che si celebra il 14 gennaio. La sua storia, infatti, è già entrata nei libri di storia della Medicina come una tappa fondamentale nella chirurgia cardiaca. Come ha ricordato il professor Gerosa, infatti, il successo di quel trapianto, portato a termine con un cuore fermo, ha aperto la via e oggi se ne contano 4 sempre a Padova e 17 in tutta Italia.
“E’ stato emozionante la sorpresa di vedere Francesco, sentirlo raccontare la sua esperienza e, soprattutto, constatare in quale forma fisica si trovi – sottolinea il presidente Zaia -. Il professor Gerosa con tutto il team dell’Azienda Ospedale Università di Padova ha portato a termine un lavoro eccezionale, che ha fatto scuola in tutto il mondo. Aver ampliato l’attività ai trapianti da pazienti in morte cardiaca non è stata soltanto una grande operazione per salvare una vita ma ha significato l’apertura di un nuovo corso. Un primato che si aggiunge per il Veneto a quello del primo trapianto cardiaco italiano nel 1985 con il professor Gallucci. Per la seconda volta in questo ambito in Veneto si è varcata la soglia di quello che era ritenuto impensabile. E’ il frutto di un tessuto scientifico dove ricerca e terapia sono strettamente connesse restando sempre al passo con i tempi e, se possibile, anticipandoli”.
“Ogni anno in Veneto ci sono circa 300 nuovi nati affetti cardiopatie congenite più o meno gravi con un’incidenza sulla popolazione tra l’8 e il 10 per mille – aggiunge il Governatore -. Ma il dato che più deve far riflettere è che le cardiopatie sono la principale causa di morte: su 100 persone che muoiono, per 44 la causa è da ricercare proprio in problemi di cuore. Alla luce di questi dati si evince l’importanza dell’impegno messo in atto dalla sanità veneta a tutti i livelli e i sempre maggiori traguardi nei trapianti”.
“Abbiamo già raddoppiato i trapianti rispetto all’anno precedente ed il Veneto è una delle prime regioni in Italia per numero di quelli di cuore. Non ci fermiamo qui: continuiamo l’impegno, anche nella ricerca, per garantire a chi è in lista d’attesa per i trapianti nuove e innovative soluzioni. Il futuro sarà anche il cuore artificiale, il trapianto fra diverse specie, la rigenerazione di organi un tempo ritenuti non più efficienti. La medicina, in Veneto è anche ricerca. E la ricerca è applicata, giorno dopo giorno, in casi che da noi non sono solo ‘pazientì, ma storie di grande umanità. Ognuna delle quali merita di essere raccontata” conclude Zaia.
L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha ricordato anche lo sforzo rilevante della Regione nella prevenzione.
Ma l’icona dell’incontro è stata la serenità soddisfatta, e condita da un pò di emozione, di Francesco. “Sono grato per avermi concesso di essere protagonista di questa esperienza tanto importante per me e la mia famiglia – ha concluso -. Quando mi hanno detto che sarei stato il primo paziente per questo tipo di intervento mi sono affidato senza esitazione ai sanitari. Ho pensato alla mia salute e ho capito che il primo paziente è un paziente normale”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Donazzan in visita alla Sicc Tech “Storia di successo”

VENEZIA (ITALPRESS) – L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan si è recata oggi in visita all’Azienda Sicc Tech, un’impresa nata nel 2018 per dare un futuro alla Sicc srl di Rovigo, un’azienda storica del territorio e operante nel campo della progettazione e produzione di apparecchi in pressione destinati al settore termoidraulico, aria compressa e gas. Dopo una crisi evidenziatasi nel 2014 e divenuta più grave nel 2017, Sicc veniva dichiarata fallita nel 2019, ma nel frattempo, a giugno del 2018 Sicc Tech, la newco nata dall’iniziativa imprenditoriale di tre manager dipendenti della società in crisi, prendeva in affitto il ramo azienda produttivo e manteneva l’occupazione di tutti i 70 lavoratori in forza.
Oggi Sicc tech è riuscita a tornare in utile, ad incrementare l’occupazione, a comprare dal fallimento il compendio aziendale che deteneva in affitto e a mettere a frutto gli investimenti in macchinari e impianti tecnologici realizzati con “Industria 4.0”.
“E’ motivo di soddisfazione e orgoglio – sottolinea Donazzan – constatare che una realtà produttiva veneta, che ho preso in carico nei momenti peggiori con il supporto dell’unità di crisi aziendali regionale, abbia non solo garantito il mantenimento dell’occupazione, ma sia riuscita a ricostruire e consolidare un’eccellenza industriale che appariva irrimediabilmente perduta”.
“La squadra Sicc Tech, costituita dagli ex dipendenti dell’azienda fallita e guidata dall’amministratrice unica Donatella Callegari – aggiunge Donazzan – è riuscita nella difficile impresa del rilancio arrivando a consolidare importanti competenze, a più che raddoppiare il fatturato e ad incrementare l’occupazione di una decina di lavoratori oltre ad una ulteriore quindicina di addetti con contratto interinale”.
“Questi risultati sono il frutto della voglia di mettersi in gioco e di un lavoro duro, tenace e appassionato. Auguro ulteriori successi a quest’impresa, che appare intenzionata a crescere ancora consolidando la propria posizione nel mercato sia domestico che estero”.
“La storia di Sicc Tech è l’esempio paradigmatico di un percorso industriale che ha saputo mescolare intuizione, coraggio, intraprendenza e grande forza di volontà – dichiara Paolo Armenio, Vicepresidente Confindustria Veneto Est con delega al Territorio di Rovigo presente alla visita aziendale – Un’operazione di rilancio, tutela e crescita occupazionale che ci ha visti in prima linea, al fianco di Sicc Tech e in coordinamento con l’Assessore Donazzan, nell’accompagnare l’impresa a superare i momenti di maggior difficoltà e a pianificare una serie di investimenti che hanno consolidato il suo ruolo sul mercato”.
“I recenti traguardi raggiunti da Sicc Tech sono il risultato di un gioco di squadra finalizzato a preservare e far evolvere una storia e un patrimonio di competenze imprescindibili per il nostro territorio, a beneficio dell’intera comunità” conclude Armenio.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Sfruttavano migranti irregolari, sequestro a cooperativa nel padovano

PADOVA (ITALPRESS) – La Polizia di Padova, ha eseguito insieme
al personale dell’Ispettorato del Lavoro di Padova, un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, disposto nei confronti di una società Cooperativa con sede a Vigonza.
Il provvedimento è stato disposto dal Giudice delle indagini preliminari di Padova su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 48enne padovano, presidente della cooperativa accusato di violazione di norme in materia di immigrazione, caporalato ed estorsione.
L’uomo, utilizzava e impiegava a titolo di manodopera dipendente, per prestazioni di assemblaggio ed etichettatura (anche con l’uso di pressa), in assenza di totale retribuzione, di qualsiasi formazione, assistenza medica ed infortunistica (i lavoratori erano privi di protezione individuale e addirittura senza scarpe) ed in situazione alloggiativa degradante (carenza cibo, vestiario, medicine, etc.), 19 stranieri (del Mali, Burkina Faso, Senegal, Costa D’Avorio, Guinea) giunti irregolarmente in Italia nell’aprile 2023, assegnati, quali richiedenti asilo in attesa di rilascio del titolo di soggiorno, ad una seconda cooperativa – avente sede nel medesimo stabile-capannone-, approfittando del loro stato di bisogno. Agli straniero veniva fattp sottoscrivere un patto formativo di lavoro volontario quantomeno di tre mesi dietro minaccia della perdita di ospitalità (vitto, alloggio) e di non inoltrare e/o ritardare la formalizzazione alla Questura di Padova delle istanze per ottenere l’asilo (con relativa possibilità di essere poi inseriti regolarmente nel mondo del lavoro).
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Montagna, Zaia “Grande attenzione Calderoli per comparto strategico”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il via libera al disegno di legge per la montagna rappresenta un grande traguardo per un comparto che dev’essere adeguatamente sostenuto e che specialmente per il Veneto rappresenta una ricchezza ambientale e paesaggistica unica. Dalle Dolomiti venete a Belluno, Alpago e Feltre, passando per l’Altopiano di Asiago e le montagne del Veronese, tre distinte destinazioni che soddisfano la domanda interna e straniera di neve, sport e divertimento. Territori che esattamente tra due anni respireranno lo spirito olimpico e saranno sotto i riflettori del grande appuntamento sportivo marchiato Milano Cortina 2026”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime soddisfazione per il parere favorevole della Conferenza Unificata al disegno di legge per la montagna, con misure per il riconoscimento e la promozione di territori d’interesse strategico nazionale.
“Ringrazio il Ministro Roberto Calderoli per la collaborazione, l’importante lavoro di coordinamento e l’attenzione dimostrata nei confronti dei territori montani – prosegue il Governatore del Veneto -. Questa legge contribuirà in modo forte e tangibile alla valorizzazione della montagna con iniziative, investimenti e misure concrete”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Firmato accordo quadro per favorire inserimento lavoratori disabili

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ogni anno, in Veneto, tra 300 e 600 persone con disabilità trovano lavoro attraverso l’ex art. 14 Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, uno strumento importante che come Regione Veneto siamo tra i primi ad aver attivato e che consente ai soggetti coinvolti di sviluppare le proprie competenze professionali per integrarsi completamente nel ciclo produttivo delle imprese profit. L’obiettivo, figlio della cultura veneta e delle radici cristiane che ci portano a valorizzare i talenti che ognuno ha, è di favorire l’inserimento dei lavoratori con disabilità, migliorando la qualità della loro vita in una rete pubblico – privato, grazie alla condivisione con le parti. I numeri sono straordinari: dimostrano che sensibilità e professionalità ci stanno permettendo di inserire sempre più persone con disabilità nel mondo del lavoro, grazie anche alla funzione strategica dei Centri per l’impiego e a corsi di formazione come quello per disability manager”.
Con queste parole l’assessore al Lavoro Elena Donazzan ha introdotto questa mattina la sottoscrizione del nuovo “Accordo per l’inserimento lavorativo nelle cooperative e nelle imprese sociali delle persone con disabilità con gravi difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario” (convenzione quadro ex art. 14 Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276).
L’accordo è stato firmato nella sede della cooperativa Noigroup di Castelfranco Veneto alla presenza dei rappresentanti delle associazioni datoriali (Confindustria Veneto, Confapi Veneto, Confartigianato Veneto, CNA Veneto, Coldiretti Veneto, Confcommercio Veneto, Confesercenti Veneto Confcooperative Veneto, Legacooperative Veneto, Confprofessioni Veneto), dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori (CGIL Veneto, CISL Veneto, UIL Veneto, CISAL Veneto, UGL Veneto, Confsal Veneto), dei rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità.
“Sono ormai più di vent’anni che esiste nell’ordinamento la norma dell’articolo 14 del D.lgs 276/2003, che svolge un ruolo fondamentale nel processo di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, creando un meccanismo efficace per l’assunzione attraverso la collaborazione tra imprese e cooperative sociali, in modo che le imprese possano ottemperare agli obblighi della Legge 68/99 (che tutela i lavoratori delle categorie protette). Con la sottoscrizione del nuovo accordo quadro rendiamo concreta la possibilità, introdotta con il DL 137/2020, di estendere lo strumento dell’art. 14 alle imprese sociali, che possono svolgere qualsiasi attività d’impresa, senza scopo di lucro, per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, o occuparsi di inserimento lavorativo, dotandosi di personale idoneo a seguire soggetti con svantaggi sociali o lavorativi”, ha spiegato l’assessore Donazzan.
“In Veneto – ha evidenziato Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro – risultano 281 convenzioni in essere ex art. 14, (+ 44% rispetto al 2022) per un valore di 20,2 milioni di euro di commesse, coinvolgendo 560 persone con disabilità, 256 aziende e 85 cooperative sociali. La Regione del Veneto ha investito oltre 2 milioni 900 mila euro tra incentivi all’assunzioni e accomodamenti ragionevoli. Nel corso del 2023 sono 6.703 le persone con disabilità iscritte ai centri per l’impiego. Ci sono state 5.612 assunzioni, l’87% delle quali di persone con autonomia lavorativa, il 13% con necessità di supporto. Oltre 3.900 sono invece stati i percorsi avviati di politica attiva”.
“Da quest’anno – ha aggiunto il direttore della Direzione Lavoro, Alessandro Agostinetti – la Regione del Veneto ha ritenuto fondamentale valorizzare il possibile ruolo formativo che la cooperativa assume quando instaura rapporti di lavoro e qualifica i propri dipendenti facendoli crescere e maturare per favorirne l’inserimento in aziende profit. Per stimolare ancor più questo processo, il valore della commessa deve però permettere alla cooperativa di retribuire sia le persone con disabilità assunte per l’esecuzione dell’appalto che il personale di affiancamento (se necessario) e di coprire gli oneri produttivi. La commessa non deve assolutamente tradursi in una semplice gestione di personale e deve trattarsi di vero appalto (caratterizzato da organizzazione di mezzi, rischio di impresa e esercizio del potere organizzativo e direttivo della cooperativa)”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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