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Rovigo, messa in sicurezza dell’incrocio tra la SR 482 e la SP 9

VENEZIA (ITALPRESS) – “Grazie alla nuova rotatoria, in sinergia con l’Amministrazione comunale di Castelnovo Bariano, siamo riusciti a mettere in sicurezza un tratto che per anni è stato caratterizzato da diversi incidenti, alcuni anche mortali, tra la strada regionale 482 Occhiobello-Ostiglia e la provinciale 9 Torretta-Legnago. Un’opera importante e molto attesa dal territorio che va a rallentare e regolamentare il transito lungo un’arteria molto trafficata che vede il passaggio di circa 4 mila veicoli al giorno, il 15 per cento dei quali mezzi pesanti, garantendo un flusso veicolare più sicuro a quanti si troveranno a transitare lungo la direttrice”. Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, che oggi ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della nuova rotatoria di Castelnovo Bariano, in provincia di Rovigo, tra la SR 482 “Altopolesana” e la SP 9 “Castelnovo Bariano-Torretta”. “I lavori, interamente finanziati dalla Regione per 634 mila euro, con stazione appaltante Veneto Strade, hanno visto anche la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione, la sistemazione a verde delle aiuole e l’adeguamento di alcuni tratti delle barriere di sicurezza esistenti. Si tratta di un intervento di sicurezza e decoro urbano grazie al quale viene riqualificato l’accesso alla zona industriale e artigianale del Comune di Castelnovo Bariano a beneficio di residenti e lavoratori”.

Foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Sanità, Veneto ancora regione benchmark in Italia

VENEZIA (ITALPRESS) – Invertendo la tendenza al ribasso degli ultimi anni, nel 2023 il Fondo Sanitario Nazionale varato dal Cipess è aumentato di circa 3 miliardi, arrivando in totale a circa 128 miliardi, e riservando al Veneto 10 miliardi 415 milioni 365 mila euro, 364 milioni in più rispetto al 2022.
Il dato è stato diffuso oggi a Venezia, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al coordinamento del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile Alessandro Morelli, nel corso di un incontro con la stampa al quale partecipavano anche l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin e il Direttore della Sanità regionale, Massimo Annicchiarico. “Aver invertito il trend al ribasso degli scorsi anni, con un aumento consistente – ha detto Morelli – è per noi un motivo di orgoglio. Su questa strada intendiamo proseguire anche negli anni a venire, a cominciare dal 2024. Il nostro obbiettivo è quello di eliminare le disuguaglianze nell’offerta da parte delle diverse regioni e delle liste d’attesa, cosa che in parte stiamo cercando di fare anche con questo stanziamento. La salute è un diritto di tutti e il Governo deve lavorare affinchè questo diritto sia rispettato. Sempre e in ogni angolo del Paese, valorizzando le eccellenze e l’autonomia di scelta delle Regioni a partire dal Veneto”, ha concluso Morelli.
“Il riparto, per quanto riguarda il Veneto – ha aggiunto l’Assessore Lanzarin – copre innanzitutto l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, grazie alla quale rispettiamo la Costituzione, finanzia tutte le diverse funzioni specifiche e in più riserva fondi significativi per il recupero delle liste d’attesa. Nel 2023 per questo obbiettivo prioritario abbiamo investito, e già speso, 29 milioni di euro, grazie ai quali le liste stanno scendendo significativamente. Nel 2024 – ha anticipato la Lanzarin – lo stanziamento specifico aumenterà, attestandosi tra 35 e 38 milioni. Nonostante le oggettive difficoltà del momento – ha concluso – anche in questo riparto, il Veneto è stato riconosciuto tra le cinque Regioni benchmark, ottenendo per questo una premialità di 49 milioni”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Accordo con RFI e comune di Treviso per rifacimento ponte Ottavi

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con la delibera approvata nella giunta odierna, la Regione si impegna a finanziare con un milione di euro il rifacimento del ponte di via Ottavio Ottavi, di attraversamento del fiume Sile, in comune di Treviso, realizzando un’opera propedeutica e funzionale all’intervento di soppressione dei passaggi a livello di Via Benzi e di Via Cacciatori. L’accordo di programma approvato oggi apre la strada ad un intervento che rivoluzionerà la viabilità della città di Treviso, in un’area cittadina strategica per i collegamenti perchè limitrofa alla zona della stazione ferroviaria”. Lo dichiara Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, annunciando l’approvazione da parte della giunta dello schema di Accordo di Programma tra Regione del Veneto, Comune di Treviso e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. Per l’attuazione di tale opera, del costo stimato di 2.000.000 di euro, la Regione ha assegnato al comune di Treviso il contributo di 1.000.000 di euro. La rimanente parte resta a carico del comune che si impegna ad appaltare e a realizzare le opere.
“Questo provvedimento dimostra il continuo impegno da parte della Regione sia per rendere sempre più efficiente il servizio di trasporto su ferro, sia per riqualificare il tessuto viario urbano cittadino – precisa De Berti -. Si tratta di un’opera attesa dal territorio, la cui esecuzione è resa possibile grazie ad un importante e costante lavoro di squadra con Rfi e all’amministrazione locale interessata dai lavori. La realizzazione del nuovo ponte è indispensabile nell’ambito dei futuri lavori di soppressione del passaggio a livello di via Cacciatori”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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A Montecchio Maggiore test IT-alert con simulazione incidente in azienda

VENEZIA (ITALPRESS) – L’Assessorato alla Protezione Civile della Regione del Veneto, in raccordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, ricorda che domani, martedì 19 dicembre 2023, alle ore 12.00 i telefoni cellulari presenti nel raggio di 2 km dall’azienda FIS – Fabbrica Italiana Sintetici spa a Montecchio Maggiore (VI) saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile nel territorio indicato suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati, simile a quello del test già effettuato a livello regionale.
Il nuovo test IT-ALERT questa volta sarà localizzato in un perimetro ristretto e per un rischio specifico. E’ stata perciò individuata un’azienda per la quale sarà simulato un incidente rilevante ad uno stabilimento industriale soggetto alla Direttiva Seveso. Si tratta dello stabilimento FIS di via Milano, 26 a Montecchio Maggiore (VI), scelto come caso di test in quanto sito dotato di un aggiornato Piano di Emergenza Esterna.
Dalle 12.00 alle 13.00 di martedì prossimo un messaggio, che indicherà chiaramente che si tratta di un test, raggiungerà, una sola volta, tutti i telefoni cellulari presenti in un’area di 2 km di raggio o in ingresso in tale area nell’arco di tempo indicato, con centro sullo stabilimento indicato. Il raggio incentrato sullo stabilimento ricomprende anche porzioni di territorio ricomprese entro i confini dei Comuni di Altavilla Vicentina, Brendola, Montebello Vicentino e Sovizzo ma il messaggio di test potrebbe raggiungere anche i territori comunali limitrofi. “Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin -. L’invito per chi lo riceve è di cliccare sul link ricevuto e andare sul sito it-alert.it per rispondere al questionario. Le risposte degli utenti, anche in questo caso, permetteranno di migliorare lo strumento. Il sistema di allarme pubblico è già stato testato in tutto il territorio regionale lo scorso settembre. Attendiamo le indicazioni per quanto diventerà un vero e proprio servizio a livello nazionale. Un ulteriore strumento per garantire ancora maggior sicurezza per i cittadini attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, che non vanno ad intaccare in alcun modo la privacy”.
L’esercitazione di test coinvolgerà in modo attivo, inoltre, circa 30 volontari di Protezione Civile, oltre al personale della Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale Regionale ed il personale dei comuni ricadenti nell’area direttamente interessata da questo nuovo test, che sarà eseguito con modalità diverse anche in altre regioni italiane.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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De Berti “76 mln di investimenti per la navigabilità sostenibile”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il Veneto è tra le prime Regioni in Italia a promuovere la navigabilità ecosostenibile delle acque interne territoriali. Il nostro obiettivo, come previsto dal Piano Regionale dei Trasporti, è mantenere efficiente e sicura la rete navigabile dei 500 chilometri di idrovie interne con un costante lavoro di manutenzione degli alvei, di briccole, ponti, conche e pontili, rendendola, al tempo stesso, sempre più adeguata agli standard e alle necessità moderne, grazie anche all’utilizzo di nuove tecnologie e sistemi di trasporto intelligenti. Nell’ultimo triennio l’investimento per riqualificare il sistema di navigazione delle acque del demanio regionale supera i 76 milioni di euro. Mediante la società Infrastrutture Venete, in questi anni abbiamo messo in campo opere di ammodernamento ed automazione delle conche di navigazione oltre ad interventi di potenziamento della linea navigabile Mantova-Venezia, costituita dai canali navigabili Fissero – Tartaro – Canalbianco – Po di Levante e Po – Brondolo, della Litoranea Veneta e del Naviglio Brenta. Crediamo, infatti, con forza nello sviluppo di queste straordinarie strade ed autostrade d’acqua per consolidare e implementare lo sviluppo del sistema idroviario dal punto di vista commerciale e turistico”. Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, che questa mattina ha partecipato al convegno “La navigabilità sostenibile. Trasporto in acque interne” all’Interporto di Rovigo.
“Un importante esempio di intervento sostenibile dal punto di vista ambientale è proprio quello in corso qui all’Interporto di Rovigo, infrastruttura strategica per la logistica del Nord-Est, e riguardante l’elettrificazione delle banchine dell’Interporto lungo l’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante per un investimento di tre milioni di euro. Si deve continuare a programmare e sviluppare la logistica infrastrutturale con una forte attenzione all’ambiente e con interventi innovativi in grado di migliorare l’impatto sull’ecosistema, dando nel contempo vantaggi nella gestione di processi complessi, come quelli portuali”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Inaugurata nuova Tac 128 strati a Portogruaro

VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha inaugurato oggi all’Ospedale di Portogruaro una nuova, moderna Tac a 128 strati (la precedente era molto meno potente, a 64 strati), acquistata con un investimento regionale afferente alla Misura sanitaria del PNRR di 271 mila euro. La cifra include anche una postazione di post-elaborazione, i pacchetti software cardiovascolare, polmonare, neurologico, addominale, dentale, per la fusione di immagini, oltre a un iniettore per il mezzo di contrasto. Una ulteriore spesa di 76 mila euro è stata necessaria per una serie di adeguamenti dei locali dove la Tac è collocata.
Con la Lanzarin, erano presenti il DG dell’Ulss 4 Veneto Orientale Mauro Filippi, il Commissario prefettizio di Portogruaro Iginio Olita, il Primario del reparto Gabriele Gasparini, rappresentanti del Consiglio regionale, amministratori locali dell’area. “Investire in tecnologie, qui come in tutto il Veneto – ha detto la Lanzarin è una costante della nostra azione, con i circa 70 milioni che ogni anno dedichiamo di finanziamento regionale e con una intensa ed efficace gestione dei fondi della misura sanitaria del PNRR, per i quali il Veneto è una delle prime Regioni d’Italia, se non la prima. Non si ricorda mai abbastanza – ha aggiunto – che macchine sempre aggiornate e più performanti contribuiscono alla lotta contro le liste d’attesa, e gli effetti si cominciano a vedere, anche grazie ai 29 milioni utilizzati per il 2023, ai quali si affiancheranno 35-38 milioni nel 2024 dedicati esclusivamente all’abbattimento delle attese. Ringrazio – ha aggiunto – tutto il personale che, in un momento di difficoltà nazionale a reperire camici bianchi, ha dato un contributo umano e professionale ben oltre i doveri contrattuali. Anche su questo fronte lavoriamo ogni giorno e non va dimenticato che anche quest’anno siamo riusciti a effettuare circa tremila assunzioni. Sul piano degli investimenti – ha detto anche la Lanzarin – l’Ulss 4 sta vivendo un momento di grande effervescenza, con impegni milionari su San Donà, Portogruaro e Jesolo. Una crescita complessiva rivolta tutta alla qualità e ai servizi alla gente”. Come la nuova Tac, che offre un sensibile miglioramento dei servizi diagnostici della Radiologia. Un reparto, è stato riferito oggi, che, con la previsione di 67.860 prestazioni erogate al 31 dicembre di quest’anno, ha saputo superare le 63.764 del 2018, raggiungendo il picco più elevato di sempre.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Università, accordo Banca Finint-Cà Foscari Venezia su finanza d’impresa

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Gruppo Banca Finint e l’Università Cà Foscari Venezia hanno siglato una partnership triennale finalizzata a creare nuove opportunità di formazione nell’ambito della finanza strutturata, promuovere l’incontro tra giovani e mercato del lavoro e favorire occasioni concrete di inserimento nel contesto lavorativo. La partnership ha come obiettivo quello di creare nel Nord Est un’alleanza strategica sui temi della finanza. La Finanza è uno dei pilastri dell’economia della conoscenza: mettere a fattor comune le rispettive competenze offre l’opportunità di dar vita a progetti condivisi in cui ricerca, innovazione e formazione lavorano sinergicamente per favorire lo sviluppo del contesto economico e produttivo territoriale grazie ad uno scambio di conoscenze che crea un legame di collegamento tra istruzione, ricerca applicata e mondo del lavoro. L’accordo è stato sottoscritto dall’Amministratore Delegato del Gruppo Banca Finint, Fabio Innocenzi, e dalla Rettrice dell’Università Cà Foscari Venezia, Tiziana Lippiello nelle Sale del Rettorato di CàFoscari. Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Cà Foscari Venezia, ha commentato: “Favorire i rapporti con le istituzioni pubbliche e private, con le imprese e le altre forze produttive, partecipando attivamente allo sviluppo della ricerca e del territorio, promuovendo l’inserimento delle nostre studentesse e dei nostri studenti nella società e nel mondo del lavoro è una priorità del nostro Ateneo. Grazie all’accordo con il Gruppo Banca Finint accresceremo le opportunità di collaborazione sia nella ricerca che nella sperimentazione di nuove attività didattiche in particolare nei campi dell’internazionalizzazione dei sistemi di impresa, delle lingue straniere applicate all’economia e alle imprese, e delle biotecnologie per lo sviluppo sostenibile, con un focus sul ruolo dell’economia circolare nello sviluppo delle imprese e nella gestione dei servizi ambientali. Questa collaborazione permetterà alla nostra comunità studentesca di arricchire la propria formazione e il proprio bagaglio di esperienze universitarie”. Enrico Marchi, Presidente del Gruppo Banca Finint, ha così sintetizzato le ragioni di questa collaborazione: “Il Nord Est ha bisogno di giovani e di finanza per guardare al futuro e essere pronto alle sfide dell’economia della conoscenza. Consolidare il legame tra istruzione, ricerca, finanza e impresa è una delle direttrici di impegno del nostro gruppo bancario: desideriamo lavorare insieme all’Università per creare le condizioni di una maggior attrattività e competitività e un hub delle competenze è lo strumento giusto per poterle originare. La nostra realtà di “fabbrica di finanza” ha da sempre una vocazione a coltivare talenti, il 60% dei nostri dipendenti ha meno di 40 anni, ed ha al suo interno competenze professionali altamente qualificate. Investire nella formazione, nello scambio di know how e nella ricerca applicata insieme a una prestigiosa realtà del mondo accademico come l’Università Cà Foscari Venezia, ci permette di rafforzare la cultura dell’innovazione finanziaria a beneficio del nostro territorio”. L’accordo punta, innanzitutto, a sviluppare percorsi formativi nell’ambito della finanza d’impresa mettendo a fattor comune da un lato, le competenze di docenti e studenti dei corsi di economia e finanza di Cà Foscari e dall’altro, la grande expertise dei professionisti del Gruppo Banca Finint. Nel triennio potranno quindi essere progettati congiuntamente master e corsi specialistici. La partnership, inoltre, si focalizzerà anche sull’aspetto dell’occupazione favorendo il passaggio dall’università al mondo del lavoro attraverso l’attivazione di stage post-laurea e tirocini curriculari presso il Gruppo Banca Finint, rivolti a laureati o laureandi di Cà Foscari. Inoltre, i professionisti del Gruppo Banca Finint saranno coinvolti, in qualità di esperti, nei corsi curricolari per portare la loro testimonianza aziendale e permettere agli studenti di acquisire una conoscenza diretta di ambiti specialistici della finanza strutturata tipici di una banca d’affari. Nell’ottica di ulteriore consolidamento e condivisione delle rispettive competenze e necessità, la collaborazione potrà successivamente svilupparsi anche su altri fronti; in particolare, l’implementazione di progetti legati ai bandi PNRR destinati allo sviluppo di ricerca per e con le imprese, oltre alla valutazione di sinergie per progetti di student housing, un asset strategico per l’Ateneo per competere in ambito nazionale e internazionale e su cui il Gruppo Finint vanta una grande expertise. Altre attività riguarderanno la collaborazione nell’ambito della ricerca dottorale, strumento per lo sviluppo di competenze di alto profilo destinate a sostenere processi di innovazione delle imprese e in generale del sistema produttivo. A questo si aggiungeranno collaborazioni nell’ambito di attività di ricerca e trasferimento di conoscenza per favorire l’incontro tra accademia ed impresa, valorizzando i risultati della ricerca e le interazioni tra i ricercatori e gli stakeholder esterni in un’ottica di crescita economica e sociale per il territorio. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Cà Foscari-Banca Finint

A Veneto Innovazione gestione di oltre 550 mln da destinare alle aziende

VENEZIA (ITALPRESS) – Prende il via un nuovo corso nella gestione delle risorse destinate a supportare le imprese venete mediante interventi di sostegno finanziario. Con l’approvazione da parte della Giunta regionale, nella seduta odierna, dei provvedimenti di affidamento a Veneto Innovazione S.p.A. della gestione di oltre 550 milioni di euro da destinarsi a strumenti finanziari dedicati agli investimenti e alle garanzie si chiude, infatti, la prima fase di un percorso che ha ridisegnato il sistema regionale di governo delle risorse a sostegno delle imprese.
“E’ il punto di arrivo di un intervento complesso, che ha reso più efficiente e competitivo l’assetto delle società regionali Veneto Sviluppo e Veneto Innovazione e che rafforzerà la spinta propulsiva che abbiamo il dovere di garantire alla nostra economia, iniettando nel tessuto industriale veneto oltre 550 milioni tra risorse regionali e FESR, in un momento in cui la congiuntura economica causata dall’aumento dell’inflazione e dai tassi di interesse sta mettendo a dura prova le imprese” ha precisato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia in occasione del punto stampa odierno.
Per effetto della riorganizzazione (intervento autorizzato con legge regionale n.14 del 4 luglio 2023) è divenuto possibile per Veneto Innovazione, neo-controllata di Veneto Sviluppo, ricevere affidamenti diretti in regime di “in house providing”, assumendo il ruolo di soggetto deputato alle attività di progettazione, realizzazione e gestione di Strumenti di finanza agevolata attivati dalla Regione a sostegno delle imprese.
A governare il complesso dei rapporti tra la Regione e la sua società “in house” Veneto Innovazione provvederà la “Convezione Quadro per gli affidamenti diretti a Veneto Innovazione S.p.A.”, anch’essa adottata con apposita deliberazione della Giunta regionale in data odierna.
“424.000 imprese attive, 180 miliardi di euro è il PIL complessivo della nostra regione, nei primi sei mesi del 2023 42 miliardi di euro di export che ci porta a essere la prima regione d’Italia, come siamo i primi per imprese che attraggono capitali dall’estero, abbiamo un tasso di disoccupazione del 4,2 e crescita di PIL dello 0,8 per cento e rappresentiamo il 9 per cento del Pil nazionale – ha sottolineato Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico -. Questa è la fotografia dell’economia veneta. Per continuare a supportare una crescita così dinamica e robusta c’era bisogno di avere una macchina adeguata, per questo abbiamo completamente rivoluzionato Veneto Sviluppo e Veneto Innovazione. E oggi abbiamo deciso con delibera di giunta di destinare con delibera di giunta oltre 500 milioni di euro, suddivisi in due macroaree. Una riguarda la finanza agevolata, e quindi i fondi di rotazione, per sostenere l’accesso al credito delle nostre PMI, l’altro riguarda i fondi PR FESR e lì abbiamo declinato una serie di iniziative, in particolare nel campo di ricerca e innovazione e attrazione di investimenti. L’obiettivo di tutta questa operazione è continuare ad essere una regione traino a livello nazionale ed europeo. Questa è la nostra sfida”.
I provvedimenti adottati oggi in pratica prevedono l’affidamento a Veneto Innovazione della gestione di oltre 312 milioni di euro di risorse regionali destinate ai settori dell’industria, artigianato, commercio e servizi precedentemente affidate a Veneto Sviluppo; risorse che, avendo natura di fondi rotativi e strumenti di garanzia, saranno progressivamente e ciclicamente rimesse a disposizione delle imprese del territorio.
A tali fondi a questi fondi si aggiungono circa 240 milioni di euro derivanti dalla Programmazione FESR 2021-2027, che costituiscono un’importante iniezione di nuova liquidità per il sistema economico veneto e che serviranno a sostenere gli investimenti delle nostre imprese, in particolare quelli connessi a tematiche cruciali quali digitalizzazione, ricerca e innovazione, nuova imprenditorialità, riorganizzazione aziendale, transizione green, attrazione degli investimenti.
Presenti nell’occasione della presentazione dei provvedimenti il Presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna e l’amministratore unico di Veneto innovazione Guido Beghetto.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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