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Giornate FAI, Zaia “Invito tutti a scoprire luoghi insoliti del Veneto”

VENEZIA (ITALPRESS) – “In attesa di immergerci nel magico contesto delle ville venete che saranno protagoniste assolute della terza edizione della Giornata delle Ville Venete il prossimo fine settimana, sabato 19 e domenica 20 ottobre, la nostra regione apre al pubblico il suo straordinario scrigno di bellezze artistiche, storiche, architettoniche, paesaggistiche con la tredicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno. Parliamo di un centinaio di siti dislocati in tutte le sette province del territorio veneto, alcuni dei quali inaccessibili durante l’anno, poco conosciuti o inconsueti, che spesso rappresentano il cuore del patrimonio della nostra regione”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia saluta l’avvio della tredicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano, che aprirà al pubblico 700 luoghi straordinari in 360 città italiane, sabato 12 e domenica 13 ottobre prossimi.
“Dal palazzo Gualdo a Vicenza, al palazzo Dal Verme, Franchini e Malaspina a Verona, dagli splendidi dipinti del Tiepolo visitabili a Palazzo Labia a Venezia, al suggestivo Mulino Pizzon di Fratta Polesine (RO), alla chiesetta di S. Anna a Treviso, al Bastione Impossibile e ai Giardini della Rotonda a Padova, al Teatro della Sena a Feltre (BL): la Giornata del FAI è un evento importantissimo per una regione ricca di storia e cultura come la nostra. Il Veneto è la culla di tesori architettonici e paesaggistici di eccezionale valore che la Regione si impegna costantemente a valorizzare sul presupposto dell’importanza strategica della loro tutela. E la prossima edizione della Giornata delle Ville Venete lo testimonia” aggiunge Zaia.
“Sono davvero grato al FAI per questa iniziativa che sostiene fortemente le istituzioni pubbliche nel salvaguardare i propri beni artistici e culturali. Da quasi 50 anni la Fondazione, grazie all’opera silenziosa ma incessante di numerosi volontari, si prodiga per far conoscere e preservare i monumenti, i paesaggi, le opere d’arte, i siti archeologici e le straordinarie attrattive di cui è ricca la nostra regione. Le Giornate del FAI, quindi, non sono solo un’occasione per celebrare le bellezze del Veneto, ma anche un’opportunità per preservare e tramandare questa inestimabile ricchezza alle future generazione, ricchezza che invito tutti a visitare i prossimi 12 e 13 ottobre nell’intero territorio veneto”, conclude il Presidente Luca Zaia.

foto: IPA Agency

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Addio a Giovanni Marelli, protagonista in F1 con Ferrari e Alfa Romeo

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ scomparso l’Ingegnere Giovanni Marelli. Protagonista nel mondo dell’auto: prima con incarichi di Direttore Tecnico in Ferrari e Alfa Romeo, poi CEO della MCM. Classe 1940 è stato figura di spicco in F.1 e in Formula Indy/Cart dal finire degli anni sessanta ai duemila, sempre entusiasta delle sue scelte, seppur difficili a cui si è dedicato con passione e generosità. Laureato in ingegneria meccanica a Padova, entrato in Ferrari sul finire degli anni sessanta, Giovanni Marelli subito ha portato alla vittoria la Dino con Chris Amon battendo la Lotus di Jim Clark ed entrando cosi nel cuore del Commendatore Ferrari che gli ha fatto poi seguire la Dino per il Campionato Montagna con Peter Schetty fino alla F.1 con Mauro Forghieri e con l’importante introduzione delle prime ali aerodinamiche sviluppate dall’Ingegner Giacomo Caliri. Negli anni settanta l’Ingegner Marelli lascia il Cavallino chiamato dal Presidente Luraghi per il Biscione e con l’ingegner Carlo Chiti vincono nel turismo con l’Alfa Romeo GTAm e con l’Alfa Romeo 33 arrivano a dominare il Campionato prototipi con 8 gare vinte su 8 portando in gara sia un consolidato motore 12 cilindri aspirato sia un più avanzato turbo. Forte dei successi delle auto con il Biscione su tutti i circuiti, sul finire degli anni settanta l’ingegner Marelli segue il grande ritorno in Formula 1 dell’Alfa Romeo, complici i risultati dell’Alfetta nei rally, Titolo Turismo Gruppo 2 1978 con Mauro Pregliasco alla guida.
Dopo sole due stagioni dal ritorno in Formula 1 dell’Alfa Romeo, sul finire del Campionato Mondiale del 1980, nel Gp di Watkins Glen, per l’Alfa Romeo arriva la pole position e per oltre 30 giri il dominio assoluto, fin quando una bobina ferma la 179 di Bruno Giacomelli. L’Alfa per la stagione ’81, se non cambiano i regolamenti, è l’auto da battere e arriva in squadra Mario Andretti. Ma la lotta tra Fisa e Foca sfocia con la messa al bando delle minigonne, aggirata con i regolatori d’assetto che l’Alfa decide di non adottare per seguire alla lettera il regolamento e non interpretandolo come fecero molti team inglesi. Questa scelta politica porta a risultati mediocri a cui si aggiungono frenate sullo sviluppo di serie speciali per la produzione e un blocco anche della ricerca e sviluppo interna perchè viene deciso di affidarli a terzi. Tutti segnali di una crisi che aumenta in modo esponenziale in tutta l’Alfa Romeo e con un effetto domino inizia ad abbattere tutto, anche scelte industriali per il marchio importantissime, come la joint venture Alfa – Nissan che poi apre le porte alle fabbriche cacciavite dei giapponesi in Uk a danno anche dell’Italia. Il Presidente Alfa Romeo di allora, Ettore Massacesi, molto attento alle competizioni, al prodotto e ai dipendenti ma anche l’amministratore delegato Corrado Innocenti faticano a tenere il timone, pressati da politici ma anche da Gruppi industriali che non volevano un’Alfa Romeo forte. La partita di un’Alfa Romeo degna antagonista dell’industria nobile tedesca si capisce che è persa.
L’ingegner Marelli decide di lasciare l’Alfa con grandissimo dispiacere per il declino preso che non lascia presagire un futuro sereno per il Biscione. “Chiusa una porta se ne apre un’altra” era solito dire ma non la pronunciò mai per l’addio dell’Alfa. Lasciata l’Alfa Romeo dà vita alla MCM con cui sviluppa un quattro cilindri turbo in due versioni di cilindrata. La versione di 2,1 litri da oltre 600 cavalli è per la Ford Probe per il Campionato Imsa, l’1.5 per la F.1. Contemporaneamente Carl Haas e l’attore Paul Newman fondano un team e con Erik Broadley patron della Lola lo coinvolgono nello sviluppo del telaio in materiali compositi della vettura di F.Indy/Cart per la stagione 1984. Stagione che vide il team dell’attore americano Paul Newman conquistare il Campionato con il pilota Mario Andretti. I materiali compositi erano saliti alla ribalta e oltre all’impiego nel settore automotive e aeronautico, l’ingegnere Marelli li introduce in altri settori, come sci, scarponi e caschi con Nava. Lavora su cerchi in magnesio e carbonio. Personalità eclettica, l’ing. Giovanni Marelli ha anche lavorato per Yamaha sia per la Parigi Dakar sia per la realizzazione della Supermono 600 per la pista ma si è occupato anche di vetture stradali speciali come la 16 cilindri Cizeta Moroder.
Tantissimi i piloti che lo hanno avuto come ingegnere di pista, tra quelli a cui era più legato, primo far tutti, Mario Andretti, ma anche Jackie Icks, Chris Amon, Arturo Merzario, Patrick Depailler, Peter Shetty, Ignazio Giunti, Bruno Giacomelli, Mauro Pregliasco, Derek Bell. Uno dei mantra dell’Ingegner Marelli erano le dimensioni delle gomme, “più larghe sono meglio sono” era solito dire, quando ancora tutti non consideravano l’importanza delle dimensioni delle ruote, perchè diceva: “Danno più tenuta e migliorano la sicurezza con spazi di frenata migliori e questo vale sia per le auto da competizione sia per quelle stradali”.

foto: Archivio Marelli

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De Berti “Logistica del Nord-Est in crescita con 14,8 miliardi”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il modo migliore per dare impulso al settore logistico è fare squadra con le Regioni e le Province Autonome contermini, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con i gestori dei principali nodi logistici e dei principali corridoi stradali, ferroviari e di navigazione interna, con il mondo universitario della ricerca e con gli operatori del mercato. Il mio grazie va a tutti i partecipanti alla prima edizione degli Stati Generali della Logistica del Nord-Est e, in particolar modo, ai componenti del Tavolo tecnico di lavoro previsto dal Protocollo di Intesa del marzo 2023 con i quali, da settembre 2023, abbiamo iniziato, sotto la Presidenza, per il primo anno, del Veneto, un impegnativo ma stimolante percorso di confronto tecnico volto a condividere esperienze, best practice e professionalità per una crescita coordinata del sistema logistico del Nord-Est”. Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, oggi a Padova in occasione della prima edizione degli Stati Generali della Logistica del Nord Est, organizzati dalla Regione del Veneto in collaborazione con il MIT, le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e le Province Autonome di Trento e Bolzano. L’evento rientra nell’ambito della terza edizione del Salone Internazionale della Logistica Sostenibile, Green Logistics Expo.
“I dati confermano le buone performance logistiche del Nord Est – ha precisato la Vicepresidente De Berti -, con un aumento del fatturato della logistica conto terzi del Triveneto, che da 11,1 miliardi di euro nel 2017 è passata a 14,8 miliardi nel 2023, con tassi di crescita superiori rispetto alla media nazionale. Con l’obiettivo anche di confermare questo trend positivo, nel suo ruolo di governance regionale, la Regione è attiva su diversi fronti, tra i quali l’istituzione di tavoli di lavoro e la firma di Protocolli d’intesa ed Accordi al fine di pianificare, sviluppare e gestire la logistica, favorendo processi aggregativi e di rete che coinvolgono enti, gestori delle infrastrutture, operatori, associazioni, università”.
“Per quanto riguarda il Veneto – ha spiegato la Vicepresidente -, 3 su 4 corridoi TEN-T passano per la nostra Regione, dove sono presenti cinque Interporti, tra i quali quello di Verona, al primo posto tra quelli in Italia e in Europa con una movimentazione di oltre 670 mila TEU, e quello di Padova, ai vertici tra quelli nazionali, che movimenta 387 mila TEU. Il nostro sistema aeroportuale trasporta 18 milioni di passeggeri e quasi 48 mila tonnellate di merci, mentre il trasporto intermodale annuo conta 27 mila treni che arrivano e partono dai nodi regionali. Il sistema portuale di Venezia e Chioggia, inoltre, rappresenta un sistema strategico per il Veneto, l’Italia e l’Europa, con un traffico portuale di 26 milioni di tonnellate di merci”.
“L’impegno della Regione – ha concluso De Berti – è, quindi, volto al potenziamento, sviluppo e miglioramento della rete infrastrutturale di trasporto che connette i vari nodi del sistema logistico veneto. Qualche dato: negli ultimi tre anni, sono stati investiti dalla Regione oltre 220 milioni di euro in progetti e attività di manutenzione degli oltre 1.100 chilometri di rete stradale regionale in gestione a Veneto Strade e quasi 78 i milioni di euro stanziati per il rilancio di strade e autostrade blu in Veneto, una regione che conta più di 500 chilometri di rete navigabile, 223 dei quali appartenenti al sistema TEN-T. Un sistema ampio e complesso per il quale la Regione continua ad investire risorse quale ulteriore opportunità di sviluppo del territorio”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Autonomia differenziata, Zaia “Non è la secessione dei ricchi”

ROMA (ITALPRESS) – “L’autonomia differenziata è in Costituzione”, così all’Agenzia Italpress il Presidente Zaia rispetto alla questione sull’Autonomia differenziata e al referendum per ostacolarla. “La Costituzione si rispetta dal primo articolo all’ultimo, non si scelgono gli articoli che vanno bene. Dopodichè non è la secessione dei ricchi. E’ giusto che ci sia dibattito nel Paese, perchè aiuta tutti noi a crescere e migliorare. Punto. Per quanto mi riguarda si va avanti”. Sulla proposta di Forza Italia di uno Ius Scholae per dare la cittadinanza agli immigrati, quindi, ha aggiunto “Per me va bene la Legge che c’è, che prevede che con dieci anni di residenza e 18 anni di età si possa chiedere la cittadinanza. Nella mia esperienza non ho mai trovato nessuno che mi abbia chiesto lo Ius Scholae”. “Ho, invece, una fila paurosa di cittadini immigrati che hanno il titolo per diventare cittadini italiani, perchè sono qui da una vita e sono costretti ad attendere 4/5 anni per avere una risposta alla loro richiesta di cittadinanza. Penso che la vera sfida sia questa”. Conclude il Governatore veneto.
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Truffe sulla cittadinanza a 157 brasiliani, 10 indagati nel trevigiano

TREVISO (ITALPRESS) – Nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso hanno individuato un collaudato disegno criminoso perpetrato ai danni della Pubblica Amministrazione da 7 persone (di cui 6 titolari di agenzie d’affari con sede nella provincia di Treviso) che, in concorso con 3 appartenenti alla Polizia Locale del Comune di Crocetta del Montello, hanno fatto conseguire illecitamente la cittadinanza italiana “jure sanguinis” a 157 persone di nazionalità brasiliana.
Le indagini delle Fiamme Gialle trevigiane hanno permesso di accertare che 6 brasiliani, operanti da diversi anni in Italia e titolari di altrettante agenzie di disbrigo pratiche, hanno ideato uno strutturato sistema di frode finalizzato a far apparire come sussistente il presupposto legato alla residenza, nel Comune di Crocetta, dei connazionali che richiedevano la cittadinanza.
Gli indagati si adoperavano per: predisporre false dichiarazioni di ospitalità; assistere sul piano logistico e burocratico i connazionali interessati al riconoscimento della cittadinanza; istruire i sudamericani sulle informazioni da rilasciare ai pubblici ufficiali incaricati delle verifiche sulle singole pratiche; seguire attivamente l’iter dei procedimenti amministrativi, richiedendo frequentemente elementi di aggiornamento ai dipendenti comunali.
E’ pertanto emerso che, dal 2018 al 2022, i titolari delle agenzie hanno gestito l’arrivo e la permanenza sul suolo italiano dei connazionali allocandoli temporaneamente presso 18 appartamenti di cui avevano disponibilità.
Grazie a questo espediente i 157 cittadini extracomunitari erano in grado di far risultare come “residenze/ dimore abituali” gli appartamenti, tutti ubicati nel Comune di Crocetta del Montello, dove gli stessi soggiornavano solo pochi giorni, ottenendo quindi in tempi brevi sia la cittadinanza italiana, sia gli ulteriori documenti (in particolare, il passaporto, che consente l’accesso a un numero più ampio di Paesi rispetto a quello brasiliano).
Per i “servizi” resi dalle agenzie gestite dai brasiliani, ogni connazionale che otteneva la cittadinanza italiana corrispondeva una somma pari a circa 3 mila euro.

– Foto: Guardia di Finanza –

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Veneto, nuovo parcheggio della Stazione Vigonza-Pianiga

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ad inizio mandato avevo personalmente assunto l’impegno di realizzare e riqualificare i parcheggi scambiatori lungo la linea ferroviaria Padova-Venezia, Oggi restituiamo a cittadini e pendolari della stazione di Vigonza-Pianiga un’area riorganizzata e maggiormente fruibile. Un intervento realizzato in tempi rapidi grazie ad un Protocollo d’Intesa fra Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Comune di Vigonza che renderà possibile anche l’ampliamento del parcheggio della fermata di Busa di Vigonza, con un investimento complessivo di 3.456.000 euro, e un finanziamento da parte della Regione di 1.056.000 euro”. Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, che oggi ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del nuovo parcheggio scambiatore in corrispondenza della stazione ferroviaria di Vigonza-Pianiga, nel Comune di Vigonza.
“Tra le infrastrutture ferroviarie regionali – ha precisato la Vicepresidente -, la Padova-Venezia è quella che registra il maggior numero di viaggiatori, studenti e lavoratori. L’amministrazione di Vigonza si è fatta portatrice di una richiesta da parte dei pendolari di poter avere parcheggi adeguati, visto anche che le due stazioni presenti nel territorio comunale sono strategiche per raggiungere la città di Padova in modo sostenibile. Per quanto riguarda la stazione di Busa di Vigonza, la definizione dell’iter progettuale sta andando avanti e si conta di poter iniziare i lavori nel 2025 per concluderli nel giro di un anno”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Morto all’età di 28 anni Sammy Basso, Meloni “Esempio di positività”

ROMA (ITALPRESS) – Si è spento all’età di 28 anni il biologo veneto, Sammy Basso. Affetto da progeria, si era laureato in Scienze Naturali all’Università di Padova nel 2018 con una tesi dedicata all’esistenza di terapie per rallentare il decorso della sua patologia. Inoltre, ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus.
“Sammy Basso è stato un esempio straordinario di coraggio, fede e positività. Ha affrontato ogni sfida con il sorriso, dimostrando che la forza d’animo può superare qualsiasi ostacolo. Il suo impegno per la ricerca sulla progeria e la sua capacità di ispirare gli altri rimarranno per sempre un modello da seguire. Sammy ha mostrato a tutti noi cosa significa vivere con passione e determinazione, senza mai perdere la gioia e la voglia di lottare. Continuerai a essere una luce che brilla nel cuore di tutti noi. A Dio Sammy”. Così su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
– foto Ipa –
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Approvati i bandi per le domande di aiuto del Csr Veneto 2023-2027

VENEZIA (ITALPRESS) – “Abbiamo approvato sette nuovi importanti bandi per interventi di aiuto del Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale del PSN PAC 2023-2027 per il Veneto. Stiamo parlando di finanziamenti per circa quaranta milioni di euro destinati alle imprese agricole venete che permetteranno al nostro settore primario di avere a disposizione energie e risorse fondamentali per lo sviluppo, la formazione, l’ottimizzazione delle tecniche agronomiche e l’uso sostenibile dei nutrienti e dell’acqua”.
Lo dichiara l’Assessore regionale al Turismo, Agricoltura e Fondi UE Federico Caner nell’annunciare l’approvazione, da parte della Giunta regionale, di sette bandi che aprono i termini di presentazione delle domande di aiuto per gli interventi del Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale del PSN PAC 2023-2027 per il Veneto.
Si tratta di due provvedimenti. Con il primo è stata disposta l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto, per un importo complessivo di 9.700.000 euro, per gli interventi SRH 03 Formazione degli imprenditori agricoli, degli addetti alle imprese operanti nei settori agricoltura, zootecnia, industrie alimentari, e degli altri soggetti privati e pubblici funzionali allo sviluppo delle aree rurali, SRH 04 Azioni di informazione e SRH 05 Azioni dimostrative per il settore agricolo, forestale ed i territori rurali. L’intervento SRH 03 è finalizzato alla crescita delle competenze e delle capacità professionali degli addetti che operano nel settore agricolo o forestale, sostenendo la formazione e l’aggiornamento professionale dei soggetti destinatari.
L’intervento SRH 04 ha l’obiettivo di favorire, diffondere e condividere la conoscenza, le esperienze e le opportunità, l’innovazione ed i risultati della ricerca e della digitalizzazione nel settore agroforestale e nelle zone rurali. L’intervento SRH 05 sostiene progetti dimostrativi in grado di favorire il rafforzamento e lo scambio di conoscenze. I termini per la presentazione delle domande sono di sessanta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione nel BUR.
Il secondo provvedimento dispone l’approvazione dei bandi di presentazione delle domande di aiuto, per una somma totale di 30.000.000 di euro, per gli interventi SRA 20 Impegni specifici uso sostenibile dei nutrienti – Azione 1: uso sostenibile dei nutrienti, SRA 02 Impegni specifici uso sostenibile dell’acqua e SRA 06 – Cover crops attivati come “Pacchetto Ottimizzazione Ambientale delle tecniche agronomiche e irrigue – POA”. L’intervento SRA 20 prevede un sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare particolari disposizioni sulla gestione dei fertilizzanti definite ed applicate annualmente attraverso un piano di concimazione specifico per ogni coltura. L’intervento SRA 02 prevede un pagamento annuale a favore dei beneficiari che adottano volontariamente impegni collegati all’adozione di sistemi per la definizione di un bilancio idrico suolo-pianta-atmosfera, che elaborano un volume di adacquata idoneo per il corretto sviluppo della coltura, al fine di determinare, per ciascun intervento irriguo, i volumi di acqua da distribuire in relazione alla fase fenologica della coltura e all’andamento climatico stagionale.
L’intervento SRA 06 prevede un sostegno annuale a ettaro per gli agricoltori che si impegnano alla semina di colture di copertura (cover crops), finalizzate alla produzione di servizi agronomico-ambientali, quali il contrasto dei fenomeni di degrado del suolo, l’apporto o il recupero di nutrienti, la conservazione della sostanza organica, la riduzione del tasso di mineralizzazione e la riduzione di eventuali effetti negativi delle colture precedenti sulla fertilità biologica. Il termine per la presentazione delle domande è il 15 maggio 2025 con inizio a partire dal 1° gennaio 2025.
Sarà AVEPA ad essere incaricata della definizione degli adempimenti a carico dei soggetti richiedenti, della predisposizione della relativa modulistica nonchè della gestione tecnico-amministrativa dei procedimenti.
“La Regione, anche in questo caso, dimostra concretamente l’impegno a sostenerne con forza e determinazione lo sviluppo del nostro settore primario. Investire nell’agricoltura è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Veneto per favorire un’agricoltura sostenibile, competitiva e resiliente”, conclude l’Assessore Caner.

– Foto: ufficio stampa Regione Basilicata –
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