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Dalla Regione Veneto progetti per i bambini in condizioni di disagio

VENEZIA (ITALPRESS) – Con due delibere, la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al Sociale Manuela Lanzarin, ha varato, e finanziato con un totale di 5 milioni 162 mila euro, iniziative che si rivolgono alla tutela e al benessere dei bambini in condizioni difficili per svariate motivazioni. Si tratta di un Programma per prevenire l’istituzionalizzazione giovanile riducendo l’allontanamento dei bambini dalla famiglia d’origine (312.500 euro) e degli Interventi a tutela dei minori in situazione di disagio con Progetti di Affido Familiare (4 milioni 850 mila euro).
Il primo provvedimento aderisce al massimo delle possibilità offerte dalle norme nazionali al Programma di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.), risultato della collaborazione tra Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, anche per l’annualità 2023-2024.
“E’ un programma di grande significato sociale ma anche umano – dice Lanzarin – perchè ci proponiamo di prevenire l’istituzionalizzazione minorile, riducendo gli allontanamenti dei bambini dalla famiglia di origine. Si tratta di un vero e proprio LEP sociale per rispondere al bisogno di ogni bambino di crescere in un ambiente positivo, stabile, sicuro e protettivo, contrastando l’insorgere di situazioni che favoriscono la disuguaglianza sociale, la dispersione scolastica, le separazioni inappropriate dei bimbi dalla famiglia di origine. Sono azioni preventive, che puntano all’accompagnamento non solo del bambino, ma di tutta la famiglia in situazione di vulnerabilità e a consentire una genitorialità positiva e responsabile e la realizzazione di una risposta sociale ai bisogni evolutivi dei bambini”.
Per questa annualità del Programma, per il Veneto, a livello nazionale, sono stati individuati cinque Ambiti Territoriali Sociali che potranno beneficiare dei finanziamenti. Si tratta dell’ATS VEN-3 di bassano del Grappa; dell’ATS VEN-06 di Vicenza; dell’ATS VEN-07 di Conegliano; dell’ATS VEN-16 di Padova e del Comune di Venezia in qualità di città riservataria sulla base della legge nazionale 285 del 1997.
Poi anche l’individuazione dei criteri e delle risorse da destinare a sostegno degli interventi a tutela dei minori in situazioni di disagio con progetti di Affido Familiare per l’anno 2023.
“Anche in questo caso – sostiene Lanzarin – proseguiamo nella storica attenzione posta da anni, con progettualità e fondi, al benessere di bambini e bambine da accompagnare nella loro fase di crescita. Lo facciamo come dovere istituzionale, ma anche come scelta di civiltà, perchè un bambino che soffre deve essere una priorità per qualsiasi Istituzione”.
“Con questo provvedimento – aggiunge Lanzarin – vengono assegnate quote di finanziamento a favore di Comuni e Ullss, se delegate, per il sostegno dei progetti di affido familiare, calcolate utilizzando precisi criteri, puntando a tutelare i minori con l’inserimento presso famiglie affidatarie”.
I criteri individuati prevedono che siano soggetti a contributo regionale gli affidamenti familiari giudiziali, consensuali, diurni o a tempo parziale, purchè perfezionati con decreto dell’autorità giudiziaria.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Marcato inaugura Energy Plant 1 di Unox a Porto Viro

VENEZIA (ITALPRESS) – “Partecipo con grande piacere e convinzione all’inaugurazione di questo impianto perchè la via del fotovoltaico è quella che dobbiamo perseguire. I motivi sono molteplici. L’impianto viene realizzato in un terreno industriale dismesso, quindi c’è anche un elemento di recupero e non va ad occupare spazi agricoli di coltivazioni di pregio. E questo impianto, rientrando nella programmazione regionale, ci aiuta a raggiungere gli obiettivi fissati da Commissione Europea e Governo di zero emissioni C02 entro il 2030”.
Lo ha detto stamane l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia del Veneto Roberto Marcato intervenendo a Porto Viro, in provincia di Rovigo, al taglio del nastro dell’impianto fotovoltaico Energy Plant 1 di Unox, azienda presieduta da Enrico Franzolin leader nella progettazione, produzione e vendita di forni professionali per vari settori.
Si tratta di un impianto fotovoltaico installato a terra con inclinazione ed esposizione ottimali per massimizzare la produzione di energia, che rientra nella programmazione regionale nell’ambito del nuovo piano energetico. La potenza pannelli installata 969.01kW (quindi quasi 1MW), con aspettativa di produzione di circa 1,1GWh di energia su base annuale. L’azienda ha adottato un piano specifico dandosi come obiettivo l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2030.
“Per raggiungere l’obiettivo rimangono sullo sfondo alcune questioni, prima fra tutte quella delle infrastrutture – sottolinea ancora Marcato -. Abbiamo imprenditori disponibili a realizzare grandi impianti, aiutandoci a raggiungere gli obiettivi prefissi da Governo e UE ma mancano infrastrutture per gli allacciamenti e mancano investimenti in questo campo. Inoltre l’iter è burocratico è lungo, farraginoso, pesante e costoso e ciò non aiuta. Tutti questi vincoli ci sono rendono difficile individuare aree dove fare investimenti di una certa portata”.
“Se davvero vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati ed essere autosufficienti dal punto di vista energetico in Veneto le vie da perseguire sono quelle del fotovoltaico e dell’idrogeno – conclude Marcato -. Se vogliamo che tutto questo sia possibile tutti noi dobbiamo fare la nostra parte dal governo fino all’ultimo degli enti locali”.
-foto Regione Veneto –
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A San Vito di Cadore incontro sulle opere olimpiche

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è svolto a San Vito di Cadore (Belluno) un incontro tra Regione del Veneto, ARPAV, ANAS, Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica e sindaci interessati dalle opere infrastrutturali che riguardano Cortina, ma anche Pieve, Valle e San Vito di Cadore.
Un piano di opere strategiche non solo in prospettiva olimpica ma pianificate per migliorare l’accessibilità a questi territori.
“Ipotizzando tutta una serie di difficoltà che potranno emergere nei prossimi mesi nei cantieri – spiega l’assessore all’ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin – oggi abbiamo dato il via a un percorso di collaborazione e coordinamento, affinchè il piano delle opere osservi non solo il rispetto della legalità e dell’ambiente, ma produca anche i minori disagi possibili nei territori di Tai, Valle, San Vito e Cortina”.
“Le Olimpiadi sono una grande opportunità, con investimenti significativi in termini di crescita del Pil regionale – prosegue l’assessore -. Proprio per questo, manteniamo e manterremo altissima l’attenzione per contrastare gli eventuali tentativi di illeciti o circostanze a danno dell’ambiente. La Regione del Veneto, anche attraverso l’incontro odierno, intende appoggiare le diverse iniziative rivolte alla sicurezza e alla tutela ambientale, vigilando in tutti i modi sul fronte della legalità”.
“Questo tavolo di coordinamento nasce per richiamare l’attenzione su questi temi e dare avvio alle attività contenute nel Protocollo di Legalità sottoscritto con Carabinieri dei NOE – dettaglia Bottacin – e con i quali abbiamo una convenzione in essere da anni. Un impegno comune per avviare tutte le attività di protezione e accertamento necessarie a prevenire e contrastare situazioni di irregolarità amministrativa, identificare i reati ambientali, quelli in materia di lavoro e legislazione sociale nei territori interessati dalle nuove infrastrutture”.
“Nello specifico, in relazione agli aspetti ambientali, le opere saranno accompagnate da un Piano di monitoraggio, che prevede da parte di ANAS lo sviluppo di matrici ambientali studiate per seguire le diverse fasi dei lavori – aggiunge Bottacin -. Lo scopo del Piano è tenere sotto controllo eventuali variazioni dei parametri e dello stato ambientale dei luoghi. Anche ARPAV, braccio operativo della Regione in materia, supervisionerà le attività e garantirà altresì un supporto tecnico ai Comuni nell’ambito dei controlli e della vigilanza ambientale. I Comuni, infatti, sono il primo presidio assieme ai cittadini, sentinelle a tutela del territorio”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Veneto –

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Zaia “Agire insieme per gestire meglio risorse ambientali come l’acqua”

VENEZIA (ITALPRESS) – “La campagna di sensibilizzazione sul risparmio idrico, promossa congiuntamente su tutto il territorio regionale, assieme alle opere infrastrutturali messe in campo dai gestori, è un esempio virtuoso di risposta alle richieste della Regione del Veneto alla necessità di attuare misure di mitigazione e di adattamento che permettano di coesistere con il cambiamento climatico. Tutto questo al fine di garantire la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini oggi, ma soprattutto in futuro”. Lo afferma il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia riferendosi al lancio della campagna “Usa meglio l’acqua”, che sarà attiva in Veneto e in alcuni Comuni del Friuli Venezia Giulia da oggi fino a settembre, con l’obiettivo di raggiungere l’intera popolazione, proponendo consigli pratici su come utilizzare l’acqua senza sprecarla.
“Credo sia importante l’annuncio di questa iniziativa oggi, tenendo conto che domani sarà l’Overshoot Day 2023”, sottolinea in particolare Zaia.
“Si tratta – prosegue il governatore veneto – di una ricorrenza che, con una variabilità correlata all’impatto ambientale dell’uomo, ogni anno ci segnala l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di un anno solare. Questa data, insieme alle emergenze climatiche di cui vediamo gli effetti sempre più spesso non solo in Veneto, ma in tutto il nostro Paese e nel mondo intero, è un’esortazione ad agire insieme e con forza per gestire meglio le risorse ambientali come l’acqua. Con i gestori idrici del Veneto il dialogo su questo punto è serrato e costruttivo e la campagna sul risparmio idrico lo conferma”.
La campagna è stata promossa da Viveracqua, società consortile tra 12 gestori del servizio idrico integrato (acquedotto, fognature e depurazione) a totale proprietà pubblica che servono circa 580 Comuni, per un totale di 4,7 milioni di abitanti con sedi in Veneto e in parte del Friuli-Venezia Giulia, assieme ad Acegas-aps, società del gruppo Hera.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Il ministro della Cultura Sangiuliano in visita al museo m9 di Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Questo pomeriggio, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha visitato M9 – Museo del ‘900, nell’ambito di una giornata dedicata ai luoghi della cultura della città di Mestre, promossa dal Senatore Raffaele Speranzon.
Accompagnato dal Direttore Generale della Fondazione di Venezia Giovanni Dell’Olivo e dal Direttore Scientifico del Museo Luca Molinari, il Ministro ha percorso gli spazi immersivi dell’esposizione permanente per poi visitare la mostra temporanea “Rivoluzione Vedova”, ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e co-prodotta assieme a M9 – Museo del ‘900.
“Ringraziamo il Ministro della Cultura per l’interesse e l’attenzione che ha mostrato nei confronti della nostra istituzione”, ha commentato Giovanni Dell’Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia. “M9 è l’unico museo che racconta dal basso la storia del Novecento del nostro straordinario Paese, e rappresenta uno dei più importanti custodi della conoscenza collettiva, all’interno di un racconto che ha nella ricostruzione di ciò che è stato il suo elemento aggregante. M9 è un patrimonio che rende appassionante la conoscenza del nostro passato perchè attraverso questa conoscenza aiuta a costruire un futuro rigenerato, sostenibile e inclusivo. La visita del Ministro Sangiuliano è un ulteriore passo verso una collaborazione ancor più sinergica con il Ministero, con il quale siamo felici di condividere questa avventura”. “M9 è un museo che non ha simili in Italia, l’unico interamente dedicato alla storia del Novecento, raccontata con l’obiettivo di favorire un dialogo con il contemporaneo”, ha sottolineato Luca Molinari, Direttore Scientifico di M9 – Museo del ‘900. “Alla luce di questa missione, quello di M9 è un percorso in costante evoluzione, volto a integrare sempre più strumenti e linguaggi grazie all’innovazione digitale e alle arti figurative, al fine di essere un laboratorio civico aperto a tutti i cittadini. Si tratta di un percorso entusiasmante e ambizioso e, per questo motivo, sentire il sostegno del Governo è importantissimo”, ha concluso Molinari.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Museo M9

Zaia “Rdc andava rivisto, chi ha davvero bisogno riceverà il sostegno”

MILANO (ITALPRESS) – “Le distorsioni emerse in questi anni dimostrano che così com’era regolato il Reddito di cittadinanza andava rivisto”. Lo dice in una intervista a “Il Corriere della Sera” il presidente del Veneto Luca Zaia. “Non le indico io, ma le inchieste della Guardia di finanza: c’è chi poteva lavorare e non l’ha fatto e chi, addirittura, ha lavorato in nero. Casi che non hanno diritto al Reddito di cittadinanza” sottolinea per poi aggiungere: “A chi ha veramente bisogno il sostegno dovrà essere garantito, come avviene in molti Stati europei. Gli altri dovranno cercarsi un lavoro. Questo passaggio era inevitabile” e poi prosegue: “Bisogna ricalibrare tutto il meccanismo. L’intervento serve a fare chiarezza e a procedere d’ora in poi in maniera puntuale. Chi avrà titolo per percepirlo lo avrà”. Quindi sui tagli al Pnrr, dice: “Lamentarsi sarebbe scontato e fin troppo facile. Facciamo in modo che questo ‘nuovò Pnrr ci aiuti a costruire una ‘nuovà Italia”.
“Anche il Veneto ha subito un taglio di 775 milioni. Io sono stato il primo, dopo lo scoppio della guerra, a suggerire una rinegoziazione del Pnrr, come previsto dall’art. 21 dello stesso”. Ma non lo si è fatto perchè “il governo di allora decise di andare avanti come previsto. Io però, a questo punto, ricordo che di quei 230 miliardi di euro una parte è a fondo perduto ma abbiamo anche preso a prestito un sacco di miliardi e li dobbiamo restituire”. I tagli hanno fatto male: “Confido che il governo mantenga l’impegno annunciato a coprire gli investimenti saltati facendo ricorso al Fondo di coesione e sviluppo. Vigileremo perchè succeda davvero”. Per il governatore veneto si poteva fare meglio: “Con un taglio chirurgico magari molti investimenti si potevano salvare. I Comuni sono in difficoltà perchè hanno gli appalti in corso. Sarebbe grave se per l’inerzia di qualcuno pagassero tutti. L’Europa non ci aspetta e attende che passiamo dalle parole ai fatti”. Come? “Prendiamo il taglio di 16 miliardi come una “riprogrammazione”. Come Paese abbiamo la possibilità di mettere a punto un nuovo progetto strategico dirottando gli investimenti sul Repower, cioè sulle fonti alternative. In Veneto prevediamo di spendere un miliardo e 600 milioni sull’idrogeno verde”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Conferita la cittadinanza onoraria di Chiampo al VII Reggimento Alpini

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il conferimento della cittadinanza onoraria di Chiampo segue quella di altre dodici città venete che hanno scelto di attribuire l’onorificenza al 7° Reggimento Alpini, reggimento legato a doppia corda ai veneti e al Veneto, non solo perchè ha sede a Belluno, nella caserma principale, ma anche perchè larga parte del reclutamento, negli anni della leva obbligatoria, ha coinvolto giovani vicentini, compresi i giovani di questa vallata del Chiampo. Il legame con la nostra terra è in aggiunta figlio del grande sacrificio per le perdite che il 7° Reggimento Alpini ha subito nelle ultime operazioni in Afghanistan”. Lo afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, che ha partecipando oggi alla cerimonia di consegna ufficiale della Cittadinanza onoraria della Città di Chiampo al 7° Reggimento Alpini. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare del Municipio, dopo la parata con l’accompagnamento della Banda Musicale di Gambellara e la cerimonia dell’alza Bandiera e resa degli Onori ai Caduti.
“La Regione del Veneto ha un legame istituzionale molto forte con l’Associazione Nazionale Alpini, così come certificato dai numerosi protocolli siglati, l’ultimo dei quali il 4 luglio scorso tra Regione, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e ANA, per una collaborazione finalizzata a definire attività educative in favore del sistema scolastico e formativo regionale. L’educazione ad uno stile di vita sano è preziosa per la crescita dei giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro – aggiunge l’assessore Donazzan -. La leva militare è stata scuola di vita e nella società attuale c’è bisogno di riferimenti valoriali che gli Alpini sanno trasmettere. Ricordiamo anche l’impegno degli Alpini nell’operazione “Strade sicure” del Veneto, affiancando le forze dell’ordine nelle attività a garanzia della sicurezza pubblica”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Zaia “La cardiologia di Treviso è nella top ten nazionale”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ancora una volta, la sanità trevigiana sale alla ribalta nazionale per la qualità e l’innovatività del lavoro dei suoi sanitari. Complimenti al primario Carlo Cernetti e al suo staff per aver portato la cardiologia di Treviso nella top ten nazionale per la cura mininvasiva della stenosi aortica ‘TAVI’, la patologia valvolare su base degenerativa nei pazienti over 75 più frequente nei paesi occidentali”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta il successo di una branca fondamentale della sanità all’Ospedale di Treviso.
“Il team di Cernetti – aggiunge Zaia – è oggi al settimo posto in Italia, con 248 interventi eseguiti nel 2022, a pari merito con la Cardiologia Interventistica di Padova. Eccellenze venete delle quali andare orgogliosi, con sanitari alla costante ricerca del progresso, di un passo in più nell’interesse del paziente. Non è difficile immaginare ad esempio – aggiunge il governatore – l’importanza di una tecnica cardiologica minivasiva in pazienti anziani, per i quali utilizzare questo metodo d’intervento, riducendo al minimo i loro problemi operatori e post operatori”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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