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Milano-Cortina, Zaia “I sogni diventano realtà”

VENEZIA (ITALPRESS) – “A volte i sogni diventano realtà. Bisogna crederci e inseguirli con tenacia. Arriveranno. Per il Veneto e le sue montagne il sogno è arrivato il 24 giugno del 2019 da Losanna, dove la 134° sessione del Comitato Olimpico Internazionale assegnò con una maggioranza schiacciante (47 a 34) alla candidatura Milano-Cortina le Olimpiadi invernali del 2026. A 4 anni di distanza quella data va ricordata, perchè ha segnato l’inizio di una stagione di rinascimento delle nostre montagne, con ampie ricadute per tutto il Veneto e per tutta l’Italia”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda quel giorno di 4 anni fa quando a Losanna il Presidente del CIO Bach pronunciò i due nomi “Milano-Cortina”, con la svedese Are battuta ancora una volta.
“Quel giorno – ricorda Zaia – tutta la delegazione italiana provò un’emozione indescrivibile. Personalmente credo sia stata una delle più forti mai provate in vita mia. Eravamo riusciti a portare in Veneto l’evento top degli sport invernali, su montagne che il mondo ci invidia, ma che avevano bisogno di un futuro di prospettiva e di una sorta di ‘piano Marshall’ per rilanciarsi dopo anni di difficoltà”.
“Oggi – prosegue Zaia – abbiamo di fronte 3 anni di lavoro intenso, che però, agendo in squadra con Governo, Cio, Coni, Lombardia, Trentino, i Comuni di Milano e Cortina, ha superato gli inevitabili intoppi della burocrazia e avviato la fase della messa a terra dei progetti. Sarà un’Olimpiade efficiente, rispettosa dell’ambiente, a impatto pressochè zero, con il merito di aver rispettato la natura e la montagna e di aver deciso di recuperare un mausoleo in disfacimento come la pista di bob di Cortina, tanto per citare uno dei progetti più significativi, che vivrà e prospererà anche dopo la conclusione delle Olimpiadi”.
“Le piste più belle del mondo le avevamo già – prosegue – e sono state rese ancora più performanti grazie agli interventi effettuati per i recenti mondiali di sci. E poi non vanno dimenticati altri due aspetti: le infrastrutture attese da anni che arriveranno grazie ai cinque cerchi, le varianti di Cortina e Longarone per citare solo due delle più importanti, e la gigantesca promozione turistica di tutta l’area montana, che ha già iniziato a produrre i suoi frutti e che terrà incollati agli schermi almeno 500 milioni di spettatori in tutto il mondo durante le gare”.
“Abbiamo anche dimostrato come lo sport possa essere uno straordinario traino per il turismo e l’economia dei territori ospitanti – conclude Zaia – e ora dimostreremo, da qui al 2026, di saperci fare preparando un’Olimpiade memorabile e un futuro di prosperità per le nostre montagne”.

foto: agenziafotogramma.it

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Zaia incontra i prefetti del Veneto “Possibilità di nuovi protocolli”

VENEZIA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha incontrato a Venezia i Prefetti della regione. L’incontro, a Palazzo Balbi sede della Giunta Regionale, è stato organizzato in collaborazione con il Prefetto di Venezia, Michele Di Bari.
Nel corso della riunione è stata affrontata una panoramica dei temi più sensibili. Tra questi la sicurezza stradale, la sicurezza sul territorio, il rischio di infiltrazioni malavitose, l’immigrazione, il percorso verso il varo del 112 come numero unico per le emergenze.
“Ringrazio il dottor Di Bari e tutti i Prefetti per essere stati presenti e aver contributo a questo utile momento di confronto – sottolinea il governatore -. Abbiamo cercato di fare il punto della situazione riguardo alle tematiche poste sul tavolo rinnovando, ovviamente, la disponibilità a sottoscrivere eventuali protocolli d’intesa che dovessero risultare utili ai fini di una maggiore collaborazione istituzionale a vantaggio dei cittadini”.

– Foto Ufficio stampa Regione Veneto –

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Zaia “Veneto regione europea dello sport 2024, siamo una grande realtà”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ne sono fermamente convinto: il Veneto è da sempre una grande palestra a cielo aperto. E da oggi può fregiarsi ufficialmente del titolo di Regione Europea dello Sport 2024 come mi ha comunicato il presidente di Aces Europe, Gian Francesco Lupattelli. Un traguardo rilevantissimo che consacra il binomio indissolubile Veneto-Sport e porta con sè un ulteriore visibilità per la nostra terra, con straordinarie ricadute sociali ed economiche ed eventi internazionali. Abbiamo creduto in questa candidatura, perchè siamo una grande realtà già sottolineata anche dall’attribuzione dei Giochi Olimpici del 2026. Anche per la partita del 2024 il Veneto è pronto, come sempre, a dare il meglio di sè”. Non nasconde l’entusiasmo il presidente del Veneto, Luca Zaia, nell’annunciare la comunicazione ufficiale dell’attribuzione del titolo di Regione Europea dello Sport 2024. Un riconoscimento proposto da ACES Europe, associazione no profit con sede a Bruxelles, che opera in sinergia con la Commissione Europea e in qualità di Federazione delle associazioni delle capitali e città europee dello sport per la promozione di politiche sportive nel territorio.
“Siamo orgogliosi perchè raggiungiamo questo obbiettivo dopo aver superato un’accurata valutazione – sottolinea il governatore -. Sono stati compiuti sopralluoghi in tutto il territorio che hanno messo in luce, in tutte le province, realtà di eccellenza nelle più svariate discipline. Il Veneto, infatti, si è confermato una terra dalla grande vocazione sportiva e, grazie alla sua conformazione geografica, in grado di offrire un sistema territoriale e infrastrutturale che si presta a qualsiasi attività sportiva sia a livello agonistico sia amatoriale. Non a caso il 43,8 per cento della popolazione pratica sport. Una realtà che, secondo i dati che abbiamo presentato, è al secondo posto in Italia per numero di atleti con 481.517 tesserati pari al 10,4 per cento del totale e al terzo per quello di società: 5.435 società, pari all’8,7 per cento”.

– Foto Agenziafotogramma.it –

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“The Ride”, Caner “Viaggio fino a budapest è una vetrina unica”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Faccio il mio in bocca al lupo alla crew di ‘The Ridè, che nei prossimi giorni sarà ambasciatrice del nostro territorio in questa esperienza on the road su due ruote, da Venezia a Budapest. Una vetrina unica per portare lungo il tragitto il nostro marchio promozionale, ‘The Land of Venicè, fino al cuore del continente europeo e raccontare così la bellezza dei nostri territori”. Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo della Regione Veneto Federico Caner, oggi, a Palazzo Balbi consegnando la bandiera della Regione del Veneto a Francesco Agnoletto, ceo di Motor Bike Expo, dando così il via ufficiale a “The Ride”, il viaggio in moto che partirà domani da Venezia per raggiungere la città di Budapest, dove dal 21 al 25 giugno sono in programma i festeggiamenti per l’anniversario dei 120 anni di storia di Harley-Davidson.
L’iniziativa è organizzata e promossa dalla fiera internazionale Motor Bike Expo, in programma a Verona dal 19 al 21 gennaio 2024.
“Il viaggio di questi 13 motociclisti – aggiunge Caner – partirà domani proprio dal cuore del Veneto, Venezia, poi farà tappa a Jesolo, passando attraverso altre spiagge della costa veneta e alcune località dell’entroterra del Veneto orientale, conosciuto per il suo ricco patrimonio storico, artistico ed enogastronomico. Proseguiranno poi verso la Slovenia, l’Austria e infine l’Ungheria”.

– Foto Ufficio stampa Regione Veneto –

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Concluso “Take it slow”, progetto dedicato al turismo sostenibile

VENEZIA (ITALPRESS) – Da Stra a Dolo, andata e ritorno, in due percorsi in bici e in barca, alla scoperta del territorio della Riviera del Brenta, coniugando accessibilità, sostenibilità e turismo lento. L’iniziativa “Riviera Accessibile” si è svolta ieri coinvolgendo novanta persone tra operatori e utenti, ed è stata organizzata dalla Regione del Veneto – direzione Turismo in collaborazione con il Comune di Stra, il Museo Nazionale di Villa Pisani, Villa Foscarini Rossi, e con il coinvolgimento di 17 associazioni impegnate nel supporto a persone con necessità specifiche attive in tutto il Veneto. E’ stata la giornata conclusiva del progetto Take It Slow (Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow), programma Interreg Italia Croazia, avviato nel 2020, di cui la Regione del Veneto è partner, e che ha l’obiettivo di gestire e promuovere la regione adriatica come una destinazione integrata, sostenibile, accessibile, verde e lenta basandosi sulla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
Il progetto si inserisce in un quadro di azioni che la Regione del Veneto sta portando avanti al fine di migliorare l’accessibilità dell’offerta turistica in favore delle persone con bisogni specifici e di rendere così l’esperienza di viaggio il più possibile universale, in un contesto di mobilità dolce e attenzione alle eccellenze del territorio. La domenica in Riviera è stata l’occasione per far conoscere i nuovi strumenti di supporto alla visita per persone con necessità particolari, come non vedenti e persone con disabilità cognitive. La Regione del Veneto, attraverso progetti europei come Take It Slow, ha prodotto alcune Guide in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), Mappe tattili e Modelli in 3D di numerosi luoghi della cultura del Veneto, tra cui Villa Pisani, Villa Foscarini Rossi e Villa Loredan. In tutto sono state realizzate 20 guide speciali, 14 mappe tattili realizzate in braille e 11 modelli tridimensionali, cui se ne aggiungeranno presto altre.
“Nel turismo e non solo, accessibilità, sostenibilità e inclusività devono procedere di pari passo – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner – fare ospitalità significa comprendere appieno i bisogni sia di ciascun ospite, sia della collettività dei visitatori. La sfida di un turismo concretamente sostenibile sta nel coniugare la capacità di essere attrattivi e l’attenzione a ciascuna istanza, creando un’offerta realmente universale e a disposizione di tutti, nessuno escluso. L’Europa ci mette a disposizione delle risorse che, come Regione, dimostriamo di anno in anno di essere in grado di mettere a frutto in maniera più che virtuosa. Agire sull’inclusione ci rende allo stesso tempo più consapevoli e più competitivi”, conclude.

– Foto Ufficio stampa Regione Veneto –

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Verona, sgominato un traffico di cuccioli dalla Romania

VENEZIA (ITALPRESS) – Un fiorente traffico di cuccioli di razza Bouledogue francese proveniente dalla Romania si era radicato in provincia di Verona ma con diramazioni su tutta Italia. A scoprirlo sono stati i Carabinieri Forestali del Nucleo CC CITES di Venezia con la collaborazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Verona, con il sostituto procuratore Stefano Aresu.
Il nome dato all’operazione “Ghost kennel” (allevamento di cani fantasma) richiama l’assenza di ogni tracciabilità dei cuccioli, che arrivati in Italia venivano falsamente spacciati dal rivenditore veronese come provenienti da un suo allevamento in Romania risultato appunto “fantasma”.
L’associazione infatti operava al fine di eludere dolosamente le norme che regolamentano il commercio di animali d’affezione, violando le leggi comunitarie e nazionali sul trasporto ed il benessere degli animali e commettendo svariati delitti di falso, esercizio abusivo della professione medico/veterinaria e truffa nella cessione dei cani.
Ad oggi sono quattro le persone rumene e italiane rinviate a giudizio per questi reati.
E’ emerso che lo spostamento dei cani veniva mascherato attraverso la falsificazione dei documenti europei, in particolare i relativi Passaporti PET, messa in atto da un veterinario compiacente operante in Romania, anche lui rinviato a giudizio.
Nel compilare il passaporto da attribuire al singolo cane, veniva falsamente attestata l’inoculazione del relativo microchip identificativo: lo stesso trasponder non veniva inoculato ma accantonato per un utilizzo successivo. In altri casi il cucciolo veniva sì microchippato ma risultavano falsamente attestate la data di nascita, le vaccinazioni e le altre prestazioni sanitarie.
Questo consentiva, da un lato, di poter riutilizzare il passaporto anche in caso di morte dell’esemplare prima dell’arrivo a destinazione, inoculando solo successivamente il microchip ai cani cuccioli sopravvissuti, dall’altro di poter movimentare il cane anche prima dei tre mesi, senza effettuare le vaccinazioni obbligatorie per legge (in primis l’antirabbica) ed evitare i relativi costi.
L’indagine, durata circa due anni, ha avuto origine nel luglio 2020 a seguito di presentazione di denuncia/querela presso il Nucleo CC CITES di Venezia da parte di una donna che lamentava di essere stata truffata per aver acquistato un cane, proposto su sito di annunci on line, come di razza Bouledogue francese, ma non corrispondente alla specie dichiarata e alla foto pubblicata.

– foto ufficio stampa Carabinieri –

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Edison inaugura centrale a Marghera, favorirà transizione energetica

VENEZIA (ITALPRESS) – Edison inaugura a Porto Marghera (Venezia) la centrale termoelettrica più efficiente d’Italia e tra le più efficienti al mondo, la prima di ultima generazione che contribuisce alla transizione energetica del Paese. Un importante traguardo sul fronte della sicurezza del sistema energetico italiano grazie a una produzione low carbon altamente flessibile che compensa l’intermittenza delle rinnovabili, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Pniec. Il nuovo impianto di Marghera è il risultato di un intervento di ammodernamento della centrale termoelettrica preesistente, realizzata nel 1964 e costantemente rinnovata nelle tecnologie, tanto da divenire nel 1992 il primo ciclo combinato a gas naturale realizzato in Italia. I lavori di cantiere hanno avuto una durata complessiva di 4 anni, impiegando fino a 1.000 maestranze durante le fasi di picco e 250 imprese fornitrici, per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. L’impianto ha una potenza installata pari a 780 MW e un rendimento energetico del 63%, il più alto reso disponibile oggi dalla tecnologia, in grado di assicurare una riduzione delle emissioni specifiche di ossidi di azoto (mg Nox/kWh) fino al 70% e di quelle di anidride carbonica (mg CO2/kWh) fino al 30% rispetto alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano, soddisfacendo il fabbisogno annuale equivalente di circa 2.000.000 di famiglie. “Siamo orgogliosi di essere i primi, ancora una volta, a portare innovazione in Italia con un impianto di ultima generazione altamente strategico per la flessibilità e l’adeguatezza del sistema elettrico nazionale. Un obiettivo che ci siamo posti in quanto operatore responsabile, leader della transizione energetica del Paese. Edison ha nel proprio DNA la capacità di innovare, una capacità che si rispecchia nei suoi 140 anni di primati industriali. E grazie alle sinergie con un territorio particolarmente vitale come il Veneto e alla collaborazione con un’eccellenza italiana come Ansaldo Energia celebriamo oggi questo importante traguardo – afferma Nicola Monti, amministratore delegato di Edison -. Il nostro Gruppo ha un piano di investimenti pari a 10 miliardi di euro da qui al 2030 dedicato alla transizione energetica, di cui la metà destinato alla crescita nelle fonti rinnovabili. E il nuovo impianto di Marghera è la dimostrazione concreta di come le diverse tecnologie possano concorrere all’obiettivo comune della decarbonizzazione, per garantire la sicurezza della fornitura energetica e la sostenibilità economica”. “La realizzazione della nuova centrale di Marghera ha significato una sfida importante in anni particolarmente complessi, a causa prima della pandemia da Covid-19 e poi dell’alta volatilità dei mercati. Nonostante tutto, abbiamo continuato a lavorare con determinazione, consapevoli che il nuovo impianto di Marghera Levante è un asset strategico a livello nazionale per consentire il bilanciamento della rete e al contempo accelerare lo sviluppo di nuove installazioni da fonti rinnovabili, su cui anche noi siamo impegnati con ambiziosi target di crescita – sottolinea Marco Stangalino vice presidente esecutivo e direttore Power Asset Edison -. Marghera Levante è per noi di Edison l’impianto dei primati: è stato il primo termoelettrico del Gruppo negli anni ’60, il primo turbogas nel ’92 con turbine di classe “E” e il primo con turbine di classe “F” nel 2001″. “Costantemente ammodernato – aggiunge Stangalino, è oggi il primo impianto di questo tipo in Italia, grazie al lavoro eccellente di tutte le imprese del territorio e degli uomini di Edison che hanno consentito di portare a termine il revamping senza interrompere l’apporto di energia elettrica al sistema e di vapore tecnologico al Polo chimico circostante”. “Vedere la nostra prima GT36 pronta a supportare il Paese nella produzione di energia elettrica è motivo per noi di grande soddisfazione. Questa turbina di ultima generazione è una macchina altamente performante che racchiude un’innovazione tecnologica senza pari, anche in termini di utilizzo di combustibili green – affrma Fabrizio Fabbri, amministratore delegato di Ansaldo Energia -. Non nascondiamo il nostro orgoglio per aver collaborato con Edison su un progetto così importante, anzi auspichiamo che questo possa essere solo l’inizio di nuove attività e partnership strategiche”. Il nuovo ciclo combinato a gas naturale di Edison a Marghera Levante da 780 MW è composto da una turbina da 515 MW, classe “H” di Ansaldo Energia – tecnologicamente pronta per l’impiego di idrogeno fino al 50% in miscela col gas naturale -, un generatore di vapore a recupero (GVRA) con all’interno un sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto (SCR) e una turbina a vapore da 265 MW (TVB). L’intervento di ammodernamento ha comportato lo smantellamento dei turbogas TG3 e TG4 installati nel 1992, dei generatori di vapore a recupero GVR3 e GVR4, della turbina a vapore TV1 e del generatore di vapore B2. Gli stessi volumi della centrale sono stati razionalizzati, riducendo i camini da 5 agli attuali 3, con conseguente miglioramento dell’impatto visivo. Con l’entrata a regime del nuovo assetto produttivo, i gruppi di generazione TG5 del 2001 e TV2, che hanno assicurato la continuità di fornitura di vapore agli impianti presenti nel Polo industriale di Marghera e di energia elettrica alla rete nazionale durante la fase dei lavori, sono mantenuti in riserva con funzione di back-up in caso di manutenzione all’impianto.
Attualmente nel sito di Marghera Levante lavorano circa 40 persone, tra la squadra per l’esercizio e la manutenzione dell’impianto e il personale di staff aziendale. Con 7,2 GW di potenza installata distribuita su tutto il territorio, Edison copre il 7% della produzione nazionale di energia elettrica. E’ un operatore integrato lungo tutta la filiera elettrica: dalla produzione di energia alla gestione e manutenzione dei parchi di generazione, fino alla vendita ai clienti finali. Nel 2022 Edison ha prodotto 19,7 TWh di elettricità, di cui 3,4 terawattora di energia green (eolica, fotovoltaica e idroelettrica), che hanno permesso di evitare l’emissione in atmosfera di 1,7 milioni di tonnellate di CO2 grazie anche alle soluzioni di efficienza energetica. Il parco produttivo di Edison è composto da 107 centrali idroelettriche, 53 campi eolici, 56 fotovoltaici e 14 cicli combinati a gas (CCGT) altamente efficienti, che consentono di bilanciare l’intermittenza delle fonti rinnovabili.

– foto ufficio stampa Edison –
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Zaia “L’Arena Festival di Verona eccellenza che ci riempie d’orgoglio”

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’enorme patrimonio culturale italiano che ha nell’opera lirica una delle sue eccellenze continua ad essere uno straordinario strumento di diffusione della creatività, della specificità artistica e della bellezza in senso assoluto dell’Italia nel mondo. E il Veneto, con le sue istituzioni e i suoi templi della musica, quali l’Arena di Verona, è una delle più autorevoli e celebrate realtà. Ecco perchè il “Verona Opera Festival” è un evento di grande prestigio nel panorama musicale internazionale che siamo orgogliosi di festeggiare nel centesimo anniversario della sua creazione”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto in previsione dell’evento che inaugurerà, venerdì 16 giugno alle 21, la centesima edizione del Festival lirico all’Arena di Verona. Sarà “Aida” di Giuseppe Verdi, l’opera simbolo dell’Arena fin dalla fondazione del Festival nel 1913, ad aprire la serata con un allestimento poliedrico e tecnologico diretto dal regista Stefano Poda il quale firma anche scene, costumi, luci e coreografie.
“La lirica è una punta di diamante dell’offerta culturale e di intrattenimento del Veneto – prosegue il Presidente Zaia – e le opere messe in scena all’Arena in cento anni di produzioni di altissimo livello sono state elementi di forte richiamo culturale e turistico nel nostro Paese e nella nostra regione. Centinaia di migliaia di appassionati si sono avvicendati sugli spalti dell’anfiteatro veronese andando a fidelizzare quella platea sterminata di spettatori che ogni anno torna ad immergersi nel substrato di arte, disciplina, emozioni, impegno e creatività che caratterizzano le produzioni areniane. La particolarità dell’Arena di Verona è che può ospitare fino a 15.000 spettatori, creando un’atmosfera unica di grande partecipazione e coinvolgimento. Gli spettatori possono assistere alle esibizioni all’aperto, sotto le stelle, immergendosi completamente nella magia dell’opera e dell’atmosfera suggestiva”.
Il Festival presenta una selezione di opere liriche di fama mondiale, eseguite da rinomati artisti e orchestre. La serata inaugurale di venerdì 16 giugno sarà condotta da Milly Carlucci in diretta mondovisione su Rai 1 e vedrà la partecipazione straordinaria di Alberto Angela e Luca Zingaretti. Il capolavoro verdiano vedrà come protagonista la star Anna Netrebko nel ruolo di Aida, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès, diretti dal direttore d’orchestra Marco Armiliato. Insieme a loro sono impegnati Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis.
“Il Festival è diventato un punto di riferimento per gli amanti dell’opera da tutto il mondo, attirando un vasto pubblico di appassionati e turisti. L’atmosfera unica dell’arena di Verona, la qualità delle produzioni, l’interpretazione dei cantanti e l’energia che si sprigiona dalle esibizioni rendono il “Verona Opera Festival” un’esperienza straordinaria e indimenticabile. E’ un evento centrale nella vita culturale e artistica del nostro territorio in grado di generare valore e ricchezza. Per questo la Regione del Veneto sostiene il “Verona Opera Festival”, perchè crede fortemente nel suo valore e perchè attraverso l’opera lirica e l’Arena di Verona, si irradia e si promuove a livello internazionale una delle immagini migliori del Veneto, quella per l’appunto, di arte, cultura e fascino”, conclude il Governatore. “In bocca al lupo al Presidente di Fondazione Arena, il neo-sindaco Damiano Tommasi, alla sovrintendente Cecilia Gasdia, al regista Stefano Poda, al direttore d’orchestra Marco Armiliato, alla soprano Anna Netrebko e a tutti coloro che stanno lavorando per la buona riuscita di questo evento straordinario che, ne sono certo, resterà nella storia della lirica”.

foto: agenziafotogramma.it

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