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Bottacin “Con River Eye la plastica in Veneto ha le ore contate”

VENEZIA (ITALPRESS) – “In Veneto la plastica ha le ore contate. In questa direzione va l’importante iniziativa promossa dalla nostra Regione grazie alla collaborazione con l’associazione no profit Plastic Free. Tonnellate di rifiuti, in particolare di plastica, arrivano in mare attraverso i fiumi; la plastica, anche col passare del tempo, non sparisce del tutto, ma rimane presente nel nostro ambiente in microframmenti sempre più piccoli, fino a trasformarsi in microplastiche che rischiano di essere ingerite dai pesci e dai crostacei per poi arrivare sulle nostre tavole. La plastica è dannosissima sia per la salute dell’ambiente che per la nostra. Di fronte a questo problema, che è mondiale, la nostra Regione, oltre alla sensibilizzazione sui corretti comportamenti da seguire, decide di fare di più in maniera efficace e ci mette la faccia con un progetto innovativo e tecnologicamente moderno che intanto riguarderà quattro fiumi (Piave, Bacchiglione, Canalbianco, Po), i comuni di Eraclea, Adria, Correzzola e Ficarolo (dove è già stato sperimentato il nuovo monitoraggio). In Veneto si fa strada il “River Eye”.
Con queste parole, l’assessore regionale veneto all’Ambiente Gianpaolo Bottacin ha introdotto, nella conferenza stampa di oggi al Balbi a Venezia, un progetto tecnologicamente all’avanguardia che sarà impiegato in Veneto per monitorare e quantificare i rifiuti.
Un’opera per cui la Giunta regionale ha concesso 51mila euro. “I sorvegliati speciali – ha detto l’assessore durante la conferenza stampa in cui erano presenti i referenti dell’associazione Plastic Free e dell’azienda Blue Eco Line – saranno i nostri fiumi che verranno monitorati costantemente per circa un anno grazie a River Eye, un sistema avanzato utile per raccogliere dati sui detriti fluviali. Questa strumentazione utilizza centraline di alta qualità, che vengono installate su posti strategici come ponti, moli e banchine, e che servono a quantificare i rifiuti flottanti. Tale metodologia permette poi anche di attivare lo step successivo con impianti di raccolta (River Cleaner)”.
“River Eye” è stato ideato nel 2021 da Blue Eco Line con lo scopo di contrastare i rifiuti plastici fluviali. E’ formato da un hardware (le centraline) e un software che acquisisce automaticamente le immagini dalla superficie dei fiumi, le elabora e le classifica in diverse categorie (rifiuti organici, plastica, ecc.). Prepara infine un database degli oggetti che vede. Le telecamere funzionano tra le sei alle dieci ore al giorno a seconda delle condizioni di visibilità. Successivamente al River Eye potrà essere impiegato anche un’altra strumentazione altamente tecnologica e utile a completare il lavoro: si tratta di “River Cleaner”, un sistema ecosostenibile in grado di raccogliere i rifiuti flottanti per essere poi smaltiti o riciclati. “L’obiettivo è il monitoraggio scientifico propedeutico all’installazione di una barriera fluviale per l’intercettazione dei rifiuti galleggianti. – ha detto il responsabile Enti Locali Plastic Free Onlus – Facciamo i complimenti alla Regione Veneto che dimostra visione e strategia a tutela del mare Adriatico. Si stima, infatti, che l’80 per cento delle plastiche viene riversato in mare da fonti terrestri e, pertanto, una appropriata gestione dei rifiuti e il monitoraggio della loro presenza nei corsi d’acqua può ridurre drasticamente l’inquinamento, addirittura del 50 per cento. Nei prossimi mesi, siccità permettendo, potremo conoscere lo stato di salute di questi quattro fiumi veneti per permettere alla Giunta regionale di vagliare le misure più idonee”.
“Il Veneto dimostra ancora una volta di essere una regione all’avanguardia nella lotta all’inquinamento da plastica. – ha aggiunto il referente regionale Veneto Plastic Free Onlus – In appena due anni, Plastic Free ha organizzato circa 600 appuntamenti sul territorio veneto, rimuovendo 165 tonnellate di plastica e rifiuti dall’ambiente grazie al contributo concreto di 5.744 volontari, sensibilizzando inoltre 13mila studenti con iniziative in 192 istituti. I numeri più alti d’Italia che ci rendono orgogliosi e ancor più determinati a difesa della nostra terra”. “I rifiuti galleggianti, soprattutto rappresentati dalla plastica, – ha aggiunto Bottacin – sono un male del nostro secolo. E’ fondamentale educare le nuove generazioni affinchè facciano il meno uso possibile della plastica. Una buona pratica che si auspica venga presto sposata anche dalle aziende, che potrebbero preferire altri materiali, ad esempio il vetro o il metallo. E’ vero che la plastica può essere riciclata, ma è anche vero che, purtroppo, questo materiale lo troviamo sempre più spesso abbandonato come rifiuto a terra e anche nelle nostre acque. Dobbiamo agire presto e uniti per contrastare una situazione che sta diventando di emergenza. Ricordo, infine, che l’attenzione del Veneto è alta sulla salvaguardia dell’ambiente: lo prova il fatto che, per quanto riguarda la raccolta differenziata, la nostra regione ha livelli di performance altissimi e riconosciuti a livello nazionale”.

– foto: agenziafotogramma.it

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Tumore collo utero, in Veneto in un anno screening per 323.304 donne

VENEZIA (ITALPRESS) – “Gli screening hanno dimostrato nel tempo di essere uno strumento fondamentale per individuare in fase precoce i tumori e consentire quindi cure tempestive e mirate, con possibilità di guarigione sempre più elevate. Un’arma che ha trovate una adesione da parte delle donne sempre crescenti, a dimostrarne la validità. Lo screening per il tumore del collo dell’utero rappresenta un’attività consolidata per tutte le nove Aziende della Regione del Veneto e raggiunge ottimi standard qualitativi. Il 2021 ha visto un’importante azione di riorganizzazione dell’attività dei programmi di screening per recuperare i ritardi legati al periodo pandemico, che ci ha obbligati a rimodulare le offerte, così da riportare l’estensione e l’adesione ai livelli pre COVID. Una adesione legata a campagne mirate di sensibilizzazione e a percorsi che hanno aiutato le donne a scegliere le giuste strade”. Così l’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali Manuela Lanzarin commenta i più recenti dati relativi degli screening al Tumore del collo dell’utero.
In Italia, il tumore del collo dell’utero rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età e complessivamente l’1,3% di tutti quelli diagnosticati. La probabilità di guarire dopo una diagnosi di tumore del collo dell’utero in Italia è pari a circa il 64%. Lo screening del tumore del collo dell’utero ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce dei tumori e delle lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali). Motivo per cui aderire alle campagne di screening diventa un percorso assolutamente consigliato.
Nel 2021 sono state invitate a screening un totale di 323.304 donne, di cui si sono sottoposte a un esame di primo livello 169.066 donne; il 13% ha eseguito un Pap-test ed il restante 87% un test HPV-DNA. Le donne sottoposte ad approfondimento immediato per Pap-test positivo (o richiamate ad 1 anno per persistenza dell’infezione da HPV) sono state complessivamente 5.697.
Il tasso di positività nelle donne al primo esame con test HPV-DNA si attesta all’8,6 mentre le donne già sottoposte a screening che avevano già partecipato a precedenti round con test HPV-DNA presentano un tasso di positività per HPV pari a 3,9%. Il tasso di positività sul totale delle donne sottoposte a test HPV-DNA è del 6%, in calo rispetto al dato del 2020 (7,2%) e del 2019 (7,4%).
“La Regione del Veneto dal 2021, in linea con le indicazioni contenute nel Piano nazionale di Prevenzione 2020-2025, che pone particolare attenzione all’integrazione tra la prevenzione primaria e secondaria, ha rimodulato l’offerta di screening con la seguente modalità: offerta di un Pap-test con cadenza triennale alle donne in età compresa tra i 25 e i 29 anni non vaccinate contro il Papilloma Virus – aggiunge l’assessore – A questo si aggiunge il posticipo dell’ingresso nello screening al compimento del trentesimo anno di età per le donne che hanno eseguito la vaccinazione HPV entro il quindicesimo anno di età in quanto le evidenze scientifiche hanno dimostrato per queste donne un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali; offerta del test HPV-DNA a tutte le donne tra i 30 e i 64 anni con cadenza quinquennale. Il 2021 ha visto un forte impegno da parte di tutte le Aziende ULSS per riportare l’attività ai livelli di estensione e adesione ottimali, recuperando i ritardi accumulati in seguito alla pandemia da COVID 19”.
L’implementazione del nuovo protocollo per le giovani donne (25-29 anni), ha richiesto adeguamenti sia sul piano organizzativo sia su quello comunicativo rivolto alla popolazione generale, alle donne interessate dal cambiamento e a tutti gli operatori sanitari coinvolti.
“La diminuzione del tasso di positività, verosimilmente legato alla maggior presenza di donne che già si sono sottoposte allo screening con test HPV, ha un riflesso positivo sul calo a breve termine del carico di attività dei centri di secondo livello per i primi approfondimenti; questa riduzione potrebbe riflettersi in futuro anche sul volume dei follow up. – spiega l’assessore – Relativamente agli approfondimenti di secondo livello rimane su livelli ottimali il tasso di adesione alle colposcopie dimostrando la fiducia accordata dagli utenti ai programmi di screening, anche se permangono delle criticità in alcune aziende legate soprattutto ai tempi di offerta degli approfondimenti. E’ un percorso che come Regione intendiamo perseguire ed implementare per allargare maggiormente il numero delle donne che aderiscono allo screening”.

– foto: agenziafotogramma.it

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Sparatoria in strada nel vicentino, un morto e un ferito

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VICENZA (ITALPRESS) – Sparatoria per strada, con un morto e un ferito, nel Comune di Fara Vicentino, in provincia di Vicenza. Secondo una prima ricostruzione, un cittadino marocchino avrebbe dato in escandescenze per strada e sarebbe rimasto ucciso in un conflitto a fuoco, dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Il ferito è un agente della polizia locale.
-foto agenziafotogramma.it-
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Assessore Donazzan visita scuola primaria di Teglio Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – “Oggi durante la mia visita ho rilevato una grande vivacità delle maestre della scuola dell’infanzia, impegnate in progetti di arte, su Kandinsky, Mondrian Pollock, nonchè in progetti di educazione musicale e motoria legata alla musica, stimolando così i bambini anche a una manualità e a una creatività di altissimo profilo. A ciò si aggiunge l’insegnamento dell’inglese fin dalla scuola dell’infanzia. Un percorso così strutturato è motivo di attrazione in un momento, come quello attuale, in cui le famiglie hanno pochi figli e su di essi ripongono grandi aspettative. Oggi l’offerta formativa della scuola non è più uno standard basato sui programmi ministeriali ma si lega sempre più al progetto di comunità e alla motivazione delle insegnanti”. Lo dice l’Assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan che oggi ha visitato la scuola dell’infanzia e la primaria di Teglio Veneto, il più piccolo comune in provincia di Venezia al confine con il territorio della Regione Friuli Venezia-Giulia.
“Teglio è il più piccolo comune in provincia di Venezia e sconta la vicinanza con la confinante regione autonoma – prosegue l’Assessore – ciò si traduce in richiami di attrattività dovuti alle maggiori risorse finanziarie disponibili, una differenza che si riflette anche nell’offerta formativa scolastica. Un anno fa l’amministrazione comunale si è attivata con la Regione del Veneto per difendere i piccoli numeri delle proprie scuole, un problema che riguarda tutto il territorio regionale. Oggi ho visitato la scuola primaria su cui l’amministrazione comunale ha fatto grandi investimenti. Siamo ai confini del Veneto e nostra è la responsabilità far sentire tutti parte del territorio regionale”.
Gli investimenti fatti negli ultimi anni dal Comune di Teglio Veneto riguardano serramenti, aggiornamento delle strutture, arredo esterno, interno, e ludico nei parchi, finanziamento di corsi di inglese madrelingua e progetti per insegnamento della cultura e della storia del Friuli storico, un riconoscimento per la minoranza linguistica Friulanofona.
E’ importante insistere sulla flessibilità degli orari e sulla capacità attrattiva dei percorsi formativi proposti, e in questo va riconosciuto il ruolo importantissimo delle insegnanti, perchè la scuola è sempre più ciò che questi ultimi propongono, più sono motivati e innovativi e più offerta formativa è alta”, conclude l’Assessore.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Zaia “Raccolti più di 840 mila euro per emergenza Ucraina”

VENEZIA (ITALPRESS) – I fondi raccolti con la campagna di solidarietà “Sostegno emergenza Ucraina” – oltre 840 mila euro – saranno destinati a chi, nell’ambito pubblico e privato, ha operato con generosità per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi. Lo stabilisce una delibera approvata della Giunta Regionale che stabilisce l’utilizzo delle risorse donate in Veneto. Tra le tante iniziative di solidarietà e assistenza rivolte ai profughi civili provenienti dall’Ucraina, la Regione aveva avviato nel marzo 2022 una raccolta di fondi, con un IBAN dedicato. Al 31 marzo 2023 le risorse affluite sul conto corrente ammontano a 843.093,45 euro.
“Purtroppo – dichiara il Presidente venetoLuca Zaia – la guerra e l’emergenza è lungi dall’essere conclusa. Il perdurare del conflitto in Ucraina, oltre a provocare gravissimi danni in quel Paese, martoriato da più di un anno di guerra, si ripercuote anche sui Paesi ospitanti. Il Veneto ha dato da subito grande prova di accoglienza e sostegno, mobilitandosi per assistere i profughi ucraini. La popolazione ucraina presente in Veneto ha superato i 20mila cittadini, molti dei quali ha raggiunto la nostra regione trovando una collocazione autonomamente”.
“Il Veneto – ha aggiunto – è la regione che in Italia conta più persone iscritte o dedite al volontariato: è sempre in prima linea quando c’è da dare una mano. Oltre all’aiuto concreto, commuove anche l’ammontare delle donazioni, davvero cospicuo. Abbiamo deciso di utilizzarle per ristorare chi si è speso con altruismo e generosità. Il conto corrente resta aperto: ulteriori risorse aggiuntive che si rendessero eventualmente disponibili potranno essere destinate alle stesse finalità”. La Giunta ha deciso di incaricare la Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale, che in questi mesi ha collaborato nella gestione del sistema di accoglienza regionale nell’ambito della struttura commissariale, di procedere all’assegnazione delle risorse raccolte, secondo i criteri di proporzionalità, ai soggetti pubblici e privati che hanno operato nella gestione degli hub regionali attivati dal Commissario delegato per l’accoglienza ai profughi, oltre che alle Aziende Sanitarie ed ai Comuni che hanno operato per l’accoglienza e l’assistenza, quale contributo a ristoro di quelle spese che non siano già state riconosciute dal Commissario delegato attraverso la contabilità speciale separata. Fra i destinatari ci saranno Province, Città metropolitana di Venezia, Comuni, Ulss, Istituto Gresner del Comune di Ferrara di Monte Baldo, nel veronese ed altri.
“Basta guerra, basta bombardamenti e morti di innocenti. Rinnovo l’auspicio che questa guerra termini quanto prima possibile. – ha concluso il Presidente – Ripeto spesso che la voce delle armi deve lasciare spazio a quella della diplomazia. C’è un Paese aggredito ed uno aggressore: è impossibile ipotizzare che trovino da soli una soluzione. La comunità internazionale deve fare ogni sforzo possibile per salvare vite umane e sbloccare, non appena possibile, i progetti di ricostruzione e ripartenza, che coinvolgerebbero l’intera Europa”.

foto: agenziafotogramma.it

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Siglato Protocollo di promozione della legalità

VENEZIA (ITALPRESS) – “La legalità non solo è un valore etico e morale irrinunciabile: rappresenta anche la condizione senza la quale la società e l’economia non possono progredire. Ecco perchè – anche in Veneto – è importante vigilare sulle dinamiche imprenditoriali, sugli appalti pubblici, nel mondo della finanza. Unendo il lavoro di magistrati, forze dell’ordine, istituzioni. Non dobbiamo concedere il benchè minimo spazio alle organizzazioni criminali: questo dogma deve essere portato avanti con iniziative condivise e larghe intese. Come questo Protocollo, presidio e testimonianza di legalità”. Sono le parole del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a commento del Protocollo d’Intesa per diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Il documento è stato siglato dalla Regione con le Parti Sociali, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d’Italia, Unioncamere del Veneto e il Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali del Veneto. Il documento segue un primo protocollo, siglato il 30 luglio 2019, aggiornandolo e ampliandone il raggio d’azione.
“Per noi è una firma importante, considerato il momento storico in cui viviamo – prosegue il Presidente della Regione del Veneto – Penso ad esempio alla grande partita della gestione dei fondi del PNRR o alla forte crescita di alcune branche della nostra economia, ai grandi eventi che ci aspettano nei prossimi anni nel nostro territorio. Fenomeni che portano importanti benefici e investimenti, ma ove è bene che il territorio tenga alta l’attenzione, agendo con fermezza contro il rischio di infiltrazioni criminali. Per questo in Veneto abbiamo messo in campo non solo misure di contrasto ma anche di prevenzione, con iniziative per diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, realizzate anche sulla base di questo Protocollo”. Il documento, con regia regionale, ha durata triennale ed è rinnovabile.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Ospedale San Donà di Piave, inaugurato “Percorso donna”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Inauguriamo uno spazio pensato e organizzato per quello che è un percorso assistenziale completo, gestito in maniera multidisciplinare e all’insegna dell’umanizzazione degli ambienti sanitari. Un percorso, quindi, che è concepito per l’utente finale, in questo caso la donna che si sente curata e seguita specificamente in tutte le fasi della patologia oltre che in un ambiente più confortevole, ma è di aiuto anche ai professionisti della sanità che al suo interno possono lavorare meglio perchè concepito in modo più appropriato anche dal punto di vista organizzativo e logistico”. Queste le parole dell’assessore veneto alla Sanità e alle Politiche sociali Manuela Lanzarin che oggi, all’ospedale civile di San Donà di Piave ha inaugurato “Percorso Donna”, area dedicata alle patologie oncologiche femminili in cui sono concentrate tutte le attività ambulatoriali di screening, senologia, ginecologia e un ambulatorio chirurgico. Al taglio del nastro oltre all’assessore alla Sanità erano presenti il collega al Bilancio, la presidente della 5. Commissione del Consiglio Regionale, il sindaco di San Donà ed altre autorità, accompagnate dal Direttore Generale dell’Ulss 4 “Veneto Orientale” e dai direttori dei reparti coinvolti.
“I dati sulle patologie femminili sono oggi incoraggianti – sottolinea l’assessore alla Sanità -. Probabilmente non arriveremo mai alla loro cancellazione ma se le speranze sono sempre più alte sono anche progetti come quello che inauguriamo oggi che hanno consentito di alzare l’asticella. La popolazione femminile, infatti, ha in essi un unico riferimento in cui la donna è messa al centro in ogni sfaccettatura della patologia oncologica: dalla prevenzione con lo screening, quindi con un’attività di diagnosi precoce, fino a tutte le operazioni diagnostiche, all’intervento chirurgico se necessario e a tutta la parte post intervento. In un percorso simile, insieme alla tecnologia, a fare la differenza è la multidisciplinarietà dei professionisti coinvolti perchè significa concentrare in un contesto unico lo scambio di competenze ed esperienze in diversi ambiti sanitari con lo scopo del bene della paziente”.
“Ogni tappa come questa che viene raggiunta – conclude l’Assessore – avviene anche sulla spinta della grande collaborazione del mondo del volontariato. Nel caso specifico ringrazio le associazioni ANDOS e Donne 2000. L’associazionismo è protagonista di questi percorsi, non solo nelle campagne di prevenzione e informazione. Sostiene, infatti e affianca il lavoro dei sanitari assumendo un ruolo sociale e fornendo un apporto al paziente che oggi è tanto importante quanto l’intervento farmacologico, terapeutico e chirurgico”.
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Tredici speaker al Festival delle Relazioni Pubbliche di Ferpi a Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Siamo cercatori di emozioni nell’era degli stimoli e delle sollecitazioni, cercatori di esperienze. In uno scenario estremamente frammentato e digitalizzato, come le emozioni possono essere chiave della divulgazione, della comunicazione, della cultura, delle relazioni?
A questo cercheranno di dare risposta tredici speaker provenienti dai più svariati ambiti della conoscenza, che si alterneranno sul palco di InspiringPR il 6 maggio a Venezia, l’evento dedicato alle Relazioni Pubbliche promosso da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) e organizzato da FERPI Triveneto in collaborazione con le delegazioni UniFERPI di Padova, Gorizia e Verona. Principali partner dell’evento Chiesi Italia, Coca Cola, Fastweb e Yeppik; media partner Corriere del Veneto, Corriere Imprese e Italpress.
Tra gli speaker, Alberto Gianfreda, scultore e docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, che proverà ad emozionare i presenti con un intervento sul rapporto tra opera, artista, una relazione che vede nel “pubblico” il vero completamento dell’opera e del fare stesso. Tiziana Bernardi, amministratore delegato della galassia Unicredit, un ruolo di spicco nell’alta finanza italiana, ora Presidente di Golfini Rossi ETS, fondazione che ha attivato un progetto di cooperazione con la Tanzania, sarà interprete di come l’emozione diventa azione e collaborazione. Il titolo del suo speech sarà proprio “Il filo rosso”, il filo conduttore che unisce i destini delle comunità e dei popoli. Luciano Canova, docente di Economia comportamentale e di Filosofia dell’Economia, divulgatore scientifico, autore di numerosi saggi, il 6 maggio a Venezia porterà una riflessione su l'”Umiltà per superare l’hangover da overconfidence”.
“Spesso l’eccessiva fiducia in sè stessi è la madre di tutte le trappole mentali, la più insidiosa e la più democratica. Ne siamo tutti vittime e calibrazione è la parola giusta per fronteggiarla. Solo l’umiltà epistemica può aiutarci a fare scelte più felici. Tra gli altri anche Mariangela Mincione, fondatrice della Mincione Edizioni, una casa editrice indipendente, italiana e francese, che ha una peculiarità: le sue scelte editoriali nascono dall’incontro con persone e storie che suscitano emozioni e curiosità. Studia la contemporaneità e cerca di tradurla attraverso le sue pubblicazioni, scova gli autori selezionando le emozioni che le loro storie personali e narrative sanno creare, è una degli avamposti culturali che si battono per l’indipendenza del pensiero e per la libertà delle idee”.
Da pochi giorni è ufficialmente aperta la vendita dei biglietti, con un prezzo scontato del 20% sul biglietto di ingresso inserendo il codice EMOZIONI20 (promozione valida fino a venerdì 21 aprile 2023) al seguente link: https://inspiringpr-emozioni.eventbrite.it/

– foto: ufficio stampa Ferpi

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