VENEZIA (ITALPRESS) – “L’autonomia non è la richiesta di un’amministrazione ma di un popolo, su basi democratiche; il Veneto se la aspetta fino in fondo. Ringrazio il ministro Calderoli perchè, dopo aver avuto a che fare con cinque esecutivi, finalmente ci troviamo di fronte ad un Governo che, in 43 giorni, è al lavoro con concretezza su una bozza di legge di attuazione, frutto anche del dialogo con i territori. Ma soprattutto perchè in una manovra ora c’è un articolo specifico che mette ordine e stabilisce che i LEP si devono definire entro 12 mesi, terminati i quali dovrà intervenire un commissario”.
Queste le parole del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, oggi, a Palazzo Balbi, a conclusione dell’incontro con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Una apposita cabina di regia è prevista nell’ambito della legge di stabilità – ha sottolineato, infatti, il Ministro -. Nell’arco di un anno dovrà definire i livelli essenziali di prestazione LEP, insieme ai relativi costi e ai fabbisogni standard. Solo dopo la definizione dei LEP sarà consentito il trasferimento delle funzioni ulteriori alle Regioni. Questo modello si chiama dell”autonomia differenziatà, proprio perchè le competenze sulle varie materie vengono richieste sulla base delle potenzialità e del contesto di ogni singola Regione. Sarà necessaria una legge di attuazione e, portando avanti tutto in parallelo, dovremmo poter affrontare e votare le singole intese, stabilite per la fine del 2023 e affidarle al Parlamento”.
“Con l’autonomia non vogliamo togliere niente a nessuno – ha precisato il presidente Zaia -. Siamo convinti di essere legati a doppio filo con le altre Regioni e rifiutiamo ancora una volta l’accusa di voler la secessione dei ricchi. Abbiamo ben chiaro che il Paese se cresce lo fa tutto assieme, se sprofonda lo fa tutto assieme. Chiediamo solo che la competenza che ci verrà riconosciuta in ognuna delle materie, venga trasferita insieme alle risorse che lo Stato dedica già a quella materia per il Veneto. Questo significa non togliere nulla a nessuno. Se poi per qualcuno l’obbiettivo è l’equa divisione del malessere, allora noi non ci stiamo. Non accettiamo la regola di chi ritiene che ‘mal comune sia mezzo gaudiò. Per noi l’autonomia rimane vera assunzione di responsabilità, un nuovo corso per questo Paese”.
“Questo Governo ha davanti una pagina intonsa di storia da poter scrivere – conclude il Governatore -. Dopo il varo della Costituzione nel 1948, la più grande riforma per questo Paese può essere solo quella in chiave federalista con l’autonomia. La disponibilità del Governo è acclarata, spero che in ugual misura sia quella del Parlamento e che anche chi non condivide questa nostra visione abbia la lucidità per accettare di ragionare insieme su un progetto che fa bene a tutti”.
-foto ufficio stampa Regione Veneto-
(ITALPRESS).
Autonomia, Calderoli incontra Zaia “Cabina regia per LEP in 12 mesi”
Arrestato in Francia trafficante guineano di essere umani
TREVISO (ITALPRESS) – Arrestato in Francia, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo disposto dal Tribunale di Treviso, il presunto responsabile dell’ingresso in Italia di centinaia di clandestini. Si tratta di uno dei tre guineani coinvolti nell’operazione “Maltàs Passeur”, conclusa nell’ottobre 2021 dal Gruppo di Treviso, indagine che aveva permesso di portare alla luce come decine di clandestini, utilizzando documenti d’identità contraffatti, fossero entrati nel territorio nazionale a bordo di voli di linea da Malta, atterrati in numerosi aeroporti italiani.
Il trafficante di essere umani, insieme ai due connazionali, era già stato destinatario, al termine delle indagini, di un provvedimento cautelare, consistente nell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di detenzione domiciliare nelle fasce orarie serali e notturne.
L’indagato, in realtà, subito dopo la notifica dell’ordinanza disposta dal gip di Treviso, si era dileguato dal suo domicilio in provincia di Napoli, rifugiandosi in Francia, motivo per cui il Tribunale di Treviso, nel gennaio 2022, ha disposto la più grave misura cautelare personale della custodia in carcere.
E’ stato così che i finanzieri trevigiani si sono messi sulle sue tracce scovandolo, dopo mesi di ricerche, a Orleans (Francia), dove aveva deciso di presentare domanda di protezione internazionale, pur non avendone diritto.
Grazie alla collaborazione della Procura Generale presso la Corte d’Appello d’Orleans e della locale polizia giudiziaria, il ricercato è stato tratto in arresto e, nei prossimi giorni, dovrà comparire innanzi all’autorità giudiziaria di Treviso e rispondere del reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.
Sono stati i Finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, con la collaborazione del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, a condurre le indagini che hanno portato all’arresto del trafficante. Investigazioni che avevano preso avvio nel dicembre 2019, quando, presso l’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso, furono fermati due clandestini africani, provenienti da Malta, che avevano entrambi lo stesso passaporto contraffatto, la cui identità apparteneva in realtà a una terza persona.
Grazie all’incrocio delle informazioni ottenute tramite le intercettazioni telefoniche, l’analisi delle liste passeggeri e delle prenotazioni di volo delle diverse compagnie aeree, la consultazione delle banche dati del Ministero dell’Interno e l’esame dei conti correnti bancari degli indagati, era stato ricostruito il collaudato sistema illecito, ideato dai tre guineani per introdurre clandestinamente in Italia decine di immigrati africani, utilizzando sistematicamente Malta come scalo.
Gli stranieri irregolari provenienti dal continente africano, prima di essere definitivamente trasferiti in Italia, venivano infatti condotti nell’isola, dove potevano disporre di un alloggio temporaneo, fornito dagli stessi indagati.
Successivamente, sfruttando documenti di identità contraffatti o intestati ad altri soggetti compiacenti, i tre facevano imbarcare gli immigrati a bordo di voli aerei, con destinazione gli aeroporti di Treviso, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Bari, Torino, Orio al Serio, Napoli, Perugia, oltre che a bordo di traghetti diretti a Catania. La tariffa fissata per ciascun ingresso irregolare variava tra i 450 e i 700 euro a clandestino.
Il quadro investigativo allora emerso si è rivelato ben più grave grazie ai documenti sequestrati al ricercato in provincia di Napoli, allorquando venne trovato in possesso di svariati documenti d’identità e passaporti, utilizzati per favorire l’ingresso in Italia dei clandestini. Proprio l’esame di tali documenti, insieme all’analisi del contenuto delle chat rinvenute sul telefono cellulare, ha permesso di ricostruire un numero ben più alto di clandestini introdotti in Italia, pari ad altre duecento persone circa.
(ITALPRESS).
Agricoltura, Caner “No a scala colori Nutriscore”
VENEZIA (ITALPRESS) – “Da Bruxelles diciamo sì ad un sistema di etichettatura che garantisca una informazione corretta al consumatore, che parli di contenuti dei nutrienti, di porzioni e frequenze di consumo, piuttosto che un semplice semaforo a colori che in base ad algoritmi, ma senza alcuna base scientifica, mescola indiscriminatamente nutrienti, alimenti e calorie, non tenendo conto del processo di lavorazione di un prodotto”.
Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, in occasione del dibattito europeo sul regolamento di prossima uscita sull’etichettatura nutrizionale degli alimenti organizzato al Parlamento europeo. A Bruxelles erano presenti quindici Regioni europee provenienti da Italia, Grecia, Spagna, Francia, Finlandia, Portogallo, insieme ad AREPO, l’Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di Origine, che hanno unito le loro forze per organizzare un workshop dal titolo “Etichettatura nutrizionale fronte pacco: qual è l’approccio migliore?”.
“Siamo qui a Bruxelles per difendere i nostri territori, le nostre produzioni, le nostre tradizioni culinarie, perchè il tema Nutriscore non è solamente una questione alimentare, ma anche economica e politica. Così come pensato e realizzato questo sistema non dà le informazioni corrette sulla produzione, anzi, al contrario, semplifica in modo eccessivo il processo di lavorazione e non dà il giusto rilievo alle qualità nutrizionali di uno specifico alimento o bevanda” ha sottolineato l’Assessore veneto. “Il Nutriscore rischia di essere un potente strumento nelle mani della grande distribuzione e delle industrie alimentari e un metodo ingiusto per i produttori primari e le aziende del biologico – ha concluso Caner -. Questo vale non solo per le regioni italiane ma per moltissime regioni europee che si distinguono per produzioni che sono frutto di tradizioni millenarie. Una scala a colori non potrà mai esprimere tutto ciò che è alle spalle di un prodotto finito, dalla filiera fino a quello che il consumatore può trovare negli scaffali della distribuzione. Come istituzioni abbiamo il compito di diffondere una corretta educazione alimentare e promuovere una informazione corretta”.
foto: ufficio stampa Regione Veneto
(ITALPRESS).
Presentato bilancio attività decennale dell’Unità di crisi aziendali
VENEZIA (ITALPRESS) – “Sono stati dieci anni molto intensi nei quali, grazie alla creazione dell’Unità di crisi aziendali regionale, il Veneto è diventato un vero laboratorio di innovazione sociale. Oggi siamo un soggetto credibile e autorevole a tutti i tavoli nel confronto con le parti sociali, caratterizzato da forti relazioni con i soggetti dell’amministrazione centrale. E tutto ciò ha contribuito a portare a soluzione anche situazioni di crisi molto complesse”.
L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha introdotto così il bilancio di dieci anni di attività dell’Unità di crisi aziendale regionale insieme al dirigente dell’Unità, Mattia Losego di Veneto Lavoro. “Sono state gestite complessivamente 277 crisi complesse, nelle quali sono stati coinvolti 50.000 lavoratori diretti; 61 di tali crisi sono state gestite in collaborazione con strutture ministeriali – spiega Losego -. Il lavoro dell’unità di crisi ha portato a 32 cessioni/subentri, dei quali 19 solo nell’ultimo triennio, promossi per garantire continuità occupazionale e produttiva alle imprese in crisi. Ma, al di là dei numeri, è importante evidenziare quanto costruito: un modello di lavoro basato sulla collaborazione per portare a soluzioni industriali a salvaguardia dell’occupazione. Abbiamo standardizzato un modello nel quale sono coinvolti tutti gli attori, Organizzazioni sindacali e Parti datoriali, che possono influenzare positivamente la soluzione di una crisi”.
Nell’occasione era presente l’intera squadra dell’Unità di Crisi aziendali diretta da Losego: Giuliano Bascetta, Ilaria Forcolin, Luca Romano e Giosuè Giardinieri. “Credibilità, autorevolezza e massima collaborazione sono gli elementi che caratterizzano il modello di gestione delle crisi aziendali del Veneto – ha concluso Donazzan -. Quello che chiediamo ora, a livello centrale, è di poter contare su maggiori e migliori strumenti per favorire il modello che abbiamo sviluppato in questi anni. Siamo convinti sia un modello di lavoro replicabile: ci piacerebbe che fosse standardizzato il processo per favorire acquirenti che possano creare vere occasioni di lavoro. In particolare, servono strumenti che garantiscano di ampliare le scelte di investimento per le imprese, garantendo soluzioni industriali capaci di salvaguardare i posti di lavoro”.
La presentazione dei dati relativi alle crisi aziendali e delle situazioni risolte nel decennio farà da prologo al convegno, in programma domani nell’Aula magna dell’Università Iuav di Venezia – Tolentini, dal titolo “La gestione delle crisi aziendali e i processi di reindustrializzazione. 10 anni del modello veneto: buone pratiche e nuovi obiettivi” con la partecipazione di tutti i rappresentanti del mondo del lavoro in Veneto.
foto: ufficio stampa Regione Veneto
(ITALPRESS).
Veneto, bando e avviso pubblico per 353 nuovi medici
VENEZIA (ITALPRESS) – La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore Manuela Lanzarin, ha approvato oggi il bando di concorso e l’avviso pubblico tramite graduatoria riservata per l’accesso al corso triennale di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2022-2025. “Nonostante manchi ancora il riparto tra le Regioni dei 68,7 milioni di euro per finanziare le borse per il primo anno del triennio 2022-2025 – sottolinea l’Assessore – abbiamo deciso di procedere comunque con il bando e di coprire le spese utilizzando fondi regionali della Gestione Sanitaria Accentrata, della quale la Giunta può disporre per rispondere a particolari esigenze. In una situazione di carenza di medici a livello nazionale, anche il Veneto ha bisogno di nuove figure professionali per la medicina territoriale e abbiamo quindi deciso di anticipare i tempi. Il bando e l’avviso pubblico metteranno rispettivamente in pista 226 e 127 laureati in medicina e chirurgia. Un numero importante. Si può dire che, se lo vorranno, tutti i giovani medici che si specializzeranno, hanno in Veneto il posto di lavoro assicurato”.
Con questa delibera si è proceduto a due approvazioni: Il bando di concorso pubblico ordinario, per esami, per l’attivazione del corso di formazione specifica in Medicina generale relativa al triennio 2022-2025 con borsa di studio per 226 laureati in medicina e chirurgia. L’inizio dei corsi è previsto per il mese di aprile 2023, avrà durata di tre anni e comporta un impegno a tempo pieno dei partecipanti con obbligo di frequenza alle attività didattiche teoriche e pratiche da svolgersi in strutture del SSN e nell’ambito di uno studio di MMG individuato dalla Regione. La formazione prevede un totale di almeno 4800 ore di cui 2/3 rivolti all’attività formativa pratica. Di questi 226 posti, n. 66 sono stati finanziati con il PNRR.
L’avviso pubblico per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2022-2025 della Regione tramite graduatoria riservata senza borsa di studio, con frequenza a tempo pieno per 127 laureati in medicina e chirurgia. Azienda Zero, a seguito dei controlli, approva la graduatoria riservata in base al punteggio di anzianità di servizio. I corsi saranno seguiti da Fondazione Scuola di sanità Pubblica che provvederà anche all’erogazione delle borse di studio ai tirocinanti ordinari ed ai compensi ai docenti. “E’ da segnalare – ricorda la Lanzarin – come a livello nazionale sia ancora in definizione il riparto del Fondo sanitario 2022 oggetto di discussione da parte della Commissione salute e della Commissione Affari finanziari”.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
Autonomia, Zaia “Grande passo in avanti, imboccata la strada giusta”
VENEZIA (ITALPRESS) – “L’articolo 144 nella legge di Stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e la stagione dei compiti per casa. Il progetto dell’autonomia entra nel vivo e prende sempre più forma. Entro fine dell’anno – come dichiarato dal Ministro Calderoli – avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, indispensabili per procedere verso la delega di poteri alle Regioni. Significa finalmente realizzare un progetto totalmente in linea con la Costituzione, nell’ottica della solidarietà e della sussidiarietà nazionale. Abbiamo l’opportunità di ridisegnare il profilo del Paese, in linea con i principi ispiratori dei Padri costituenti”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in riferimento alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, sui costi e sui fabbisogni standard annunciata oggi dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, inserita all’interno della legge di bilancio e trasmessa al Parlamento.
“Oggi, grazie a questo dialogo costante tra Governo e Regioni, emerge il profilo di un Paese moderno e non centralista. Chi continua a sostenere e a lamentare che l’Autonomia differenziata amplificherà solamente il divario tra Nord e Sud, dimentica che le sperequazioni attualmente esistenti altro non sono che il frutto dell’accentramento di uno Stato privo di federalismo – prosegue il Governatore -. Il progetto di Autonomia può, invece, dimostrare il contrario dando l’opportunità alle Regioni di migliorare il livello quali-quantitativo dei servizi resi ai propri cittadini”.
“Abbiamo imboccato la strada giusta, intrapresa con decisione dal Governo, al quale vanno i miei ringraziamenti. Spero che ora si faccia bene e velocemente anche perchè in questo modo si darà compimento non solo ai dettami introdotti con la modifica del titolo V della legge fondamentale dello Stato, ma anche alla Carta costituzionale approvata il primo gennaio 1948 – conclude Zaia -. La nostra Costituzione, infatti, nasce autenticamente federalista: non ha mai avuto uno sguardo centralista, se non nell’erronea gestione che ne è seguita”.
foto: ufficio stampa Regione Veneto
(ITALPRESS).
“I Muri del Silenzio” salgono in gondola a Venezia
VENEZIA (ITALPRESS) – Dal Canal Grande di Venezia si rinnova l’appello dell’atleta paralimpica e senatrice Giusy Versace e della fotografa veneziana Mirjam Bon per fermare la violenza sulle donne, in occasione della giornata in cui questa piaga sociale si celebra a livello internazionale.
Dieci gondole hanno sfilato sul Canal Grande con dieci ritratti in bianco e nero di volti di personaggi noti e meno noti, scattati da Mirjam Bon nell’atto di coprirsi occhi, orecchie e bocca in forma di denuncia verso chi fa finta di non vedere, di non sentire e chi sceglie di non parlare; immagini che invitano a riflettere sulla cortina di silenzio che troppo spesso avvolge innumerevoli storie di violenza, abuso e sopruso quotidiano. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Venezia e organizzata in collaborazione con l’Associazione Gondolieri, prosegue fino a domenica 27 novembre negli stazi di Santa Sofia, San Tomà e Rio del Carbon a Venezia. Oltre alla sfilata di gondole, il progetto è stato illustrato alla stampa nel corso di una conferenza a Ca’ Farsetti. L’esperienza culminerà con una mostra dedicata, che sarà realizzata a marzo 2023.
Il flash mob veneziano e l’esposizione sono gli ultimi capitoli di un viaggio iniziato nel 2019, quando Giusy Versace e Mirjam Bon diedero vita all’iniziativa, organizzando la prima mostra fotografica a Palazzo San Macuto a Roma. Nel corso degli anni, il progetto è diventato itinerante ed è stato accolto da diversi comuni del Nord Italia e nel 2020 ha dato vita anche ad un libro fotografico in edizione limitata, la cui vendita ha permesso di raccogliere circa 10.000 euro, che a brevissimo verranno destinati a centri antiviolenza che sostengono donne che vogliono ricostruirsi una nuova vita.
“Quando io e Mirjam abbiamo ideato ‘I Muri del Silenzio’, il nostro principale obiettivo era da un lato quello di tenere i riflettori accesi tutto l’anno sul tema della violenza sulle donne, dall’altro quello di utilizzare l’arte e la fotografia per entrare nelle scuole e offrire un ulteriore strumento educativo ai giovani, gli uomini di domani, per educare al rispetto della vita e alla non violenza. Sono quindi molto felice che il progetto sia arrivato a Venezia anche se, purtroppo, non sono riuscita ad essere presente di persona. Come ho detto durante il collegamento in conferenza, mi domando perché continuino ancora oggi a morire così tante donne malgrado tutti gli sforzi e la risposta forse risiede proprio nella parola cultura: serve una svolta culturale. Ho seguito da lontano anche il flash mob e devo dire che è stato davvero emozionante e di grande impatto emotivo. Ringrazio per l’ospitalità e il sostegno il Comune di Venezia e in particolare modo l’amica e presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano che ha contribuito a portare in laguna il progetto assieme all’associazione gondolieri che si è prestata a realizzare la sfilata” – così Giusy Versace.
“Oggi è stata una giornata particolarmente intensa per me, vedere i miei ritratti sfilare in un corteo lungo il Canal Grande, nella città che mi ha visto nascere, è stato davvero emozionante. Sensibilizzare su un tema così importante e più che mai attuale, purtroppo, è fondamentale e ringrazio il Comune di Venezia e l’Associazione Gondolieri per l’entusiasmo e il supporto fornitoci, oltre a Giusy Versace che è sempre al mio fianco. Insieme, un passo alla volta, si può fare!” queste le parole dell’artista veneziana Mirjam Bon.
– foto ufficio stampa Giusy Versace-
(ITALPRESS).
Donazzan “Job&Orienta mette in mostra le qualità dei nostri giovani”
VERONA (ITALPRESS) – Si è aperta questa mattina, in fiera a Verona, la trentunesima edizione di Job&Orienta, fiera dell’orientamento scolastico, vetrina su scuola, lavoro, formazione e nuove tendenze legata quest’anno dedicata al tema “A.A.A. Accogliere, accompagnare, apprendere in un mondo che cambia”. “Job&Orienta è il momento nazionale dell’incontro tra scuola e lavoro in una prospettiva sempre in cambiamento – ha dichiarato Elena Donazzan, Assessore regionale all’istruzione, formazione e pari opportunità in occasione dell’evento inaugurale -. I giovani sono sempre nuovi, il mondo del lavoro cerca sempre nuove opportunità di crescita, la scuola e la formazione sono il collegamento tra i nuovi giovani e le nuove proposte di lavoro. Come dice Plutarco, i giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere. Questa rassegna è il momento di mettere tutte queste fiaccole accese in bella mostra”. La Regione del Veneto è presente con uno stand e un fitto calendario di appuntamenti che mettono in mostra il meglio del mondo della scuola, della formazione professionale, degli ITS che nella nostra regione viene realizzato.
foto: ufficio stampa Regione Veneto
(ITALPRESS).









