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Bottacin “Efficienza nel recupero del territorio e aumento resilienza”

VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin si è recato a Rocca Pietore per un ampio sopralluogo ai numerosi cantieri presenti nel comune Agordino.
“Qui c’è stato l’epicentro di Vaia e conseguentemente molti sono gli interventi che si sono resi necessari – spiega l’assessore -: sono infatti ben 58 i cantieri avviati e in buona parte completati dopo l’evento calamitoso, investendo la ragguardevole somma di quasi 70 milioni di euro”. Tra i progetti più simbolici il ripristino dei Serrai di Sottoguda: “un intervento che da solo vale oltre 8 milioni di euro – sottolinea Bottacin -. Nonostante qualche ritardo dovuto alla sua complessità, anche quest’opera ora sta procedendo in maniera spedita”. “Oltre duemilacinquecento cantieri avviati nel post Vaia – conclude l’assessore – in buona parte seguiti direttamente dalle nostre strutture regionali o dalle nostre società, in diversi casi da altri soggetti attuatori che si sono comunque interfacciati con le strutture regionali, per un impegno immane da quasi un miliardo di euro. A Rocca, come un pò dappertutto, con risultati che hanno dimostrato estrema efficienza nel recuperare il territorio e aumentarne la resilienza”.

Foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Donazzan “RIFA esempio virtuoso di come investire sul capitale umano”

VENEZIA (ITALPRESS) – L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan è stata oggi in visita all’azienda RIFA 1972 srl di Schio (VI) della famiglia Fanchin, impresa leader nel settore della produzione di etichette. Fondata nel 1972, l’azienda fondata da Rinaldo Fanchin ha festeggiato da poco i cinquant’anni di attività, puntando molto sul welfare aziendale, ha registrato un significativo aumento della produzione (+67% negli ultimi tre anni) nel periodo pandemico. “Ho apprezzato molto quanto l’azienda abbia a cuore il welfare aziendale e il benessere dei propri lavoratori, ambiti nei quali hanno sostenuto significativi interventi – sottolinea l’Assessore Donazzan -. Si sono resi conto infatti, soprattutto nel periodo del Covid, che il benessere del lavoratore determinava la capacità di essere presenti in azienda. Notevole anche l’investimento che hanno compiuto sui processi organizzativi Kaizen”.
“La Regione del Veneto ha scelto di sostenere le imprese negli investimenti legati ai processi organizzativi – prosegue l’Assessore regionale al lavoro – perchè siamo convinti che senza investire sulle risorse umane i processi organizzativi non si possono innovare. E questa azienda ne è un esempio virtuoso: investendo sul capitale umano, è riuscita ad aumentare in maniera significativa capacità produttiva e fatturato”. “La Regione del Veneto è convinta che si debba continuare ad investire sulle trasformazioni dei processi, perchè la leva della competizione in Italia si fa sul capitale umano” ha concluso Donazzan che ha apprezzato molto anche il fatto che RIFA sia un’azienda sostenibile dal punto di vista ambientale.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Politica industriale e Trivelle al centro dell’incontro Zaia-Urso a Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Il ministro per le Imprese e per il Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato a Venezia il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.
Al centro dell’incontro le tematiche di politica industriale ed energetica e le grandi potenzialità del territorio anche per quanto riguarda l’attrazione di investimenti esteri sui settori a più alto contenuto tecnologico, la transizione ecologica e le opportunità per gli ecosistemi industriali veneti.
Urso e Zaia in particolare hanno approfondito le potenzialità delle filiere produttive del Veneto, con le sue punte di eccellenza orgoglio del Made in Italy.
Il presidente Zaia ha riconfermato la disponibilità della Regione ad accogliere l’investimento Intel, elemento importante per garantire il sistema produttivo italiano nella fase di transizione ecologica e digitale.
C’è stata anche una disamina dei tavoli di crisi aperti, secondo un’ottica di politica economica e sociale che punti alla riconversione industriale attraverso il sapiente uso degli strumenti nazionali e locali come i contratti di sviluppo e gli accordi di innovazione, a partire dai settori strategici come quello del petrolchimico.
Urso e Zaia si sono anche soffermati sulle opportunità che si aprono per settori importanti della manifattura (vetro, ceramiche, merletti, distretto concia ed altri) dal possibile riconoscimento a livello europeo delle indicazioni geografiche protette per i prodotti artigianali e dai nuovi strumenti per la transizione ecologica.
Al centro anche il tema mobilità urbana e sostenibile legata a Milano Cortina 2026, che può diventare un volano di crescita nel settore a tecnologia avanzata, incluso lo spazio.
Il Ministro ha, inoltre, preso atto della candidatura di Venezia a sede per l’Autorità antiriciclaggio europea, consapevole che l’Italia ha tutte le carte in regola per rivendicarne la sede anche per l’efficacia del sistema legislativo nazionale.
Inoltre, in merito al nuovo provvedimento inserito nel decreto Aiuti quater, che autorizza l’attività estrattiva nell’Adriatico, vista la grande sensibilità del territorio, su cui pesa giustamente la memoria di quanto accadde nel passato, si è deciso, di intesa con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, di aprire un tavolo di confronto tecnico tra Regione, MIMIT e MASE con la finalità di verificare tutti gli aspetti inerenti la problematica delle estrazioni.

– foto: ufficio stampa regione Veneto
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Zaia e Sangiuliano firmano protocollo per piano paesaggistico Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – La Regione Veneto, con il Presidente Luca Zaia, e il Ministero della Cultura, con il Ministro Gennaro Sangiuliano, hanno firmato oggi a Venezia un Protocollo d’Intesa, accompagnato da un Disciplinare attuativo, per il completamento delle attività per l’elaborazione del Piano Paesaggistico Regionale.
Si tratta del completamento di una complessa attività collaborativa, iniziata nel 2009 tra la Regione e l’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la nascita del Comitato Tecnico per il Paesaggio (CTP) il cui lavoro svolto deve ora trovare completezza e deve essere assunto e fatto proprio dal territorio.
Il Protocollo odierno è indispensabile alla luce dell’approvazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) del 2020 e della consapevolezza maturata della complessità della situazione vincolistica emersa, che hanno reso opportuno l’aggiornamento dell’Intesa del 2009.
Salutando Sangiuliano, Zaia gli ha rivolto un caldo augurio di buon lavoro: “Con il Ministro – ha detto – c’è un legame di amicizia e stima reciproca. Il nostro è un augurio che viene da una regione che, in materia di beni culturali ha molto da dire. Peraltro, Sangiuliano conosce bene il Veneto nei confronti del quale in varie occasioni ha dimostrato di metterci davvero il cuore. Oggi – ha detto in merito al Protocollo – abbiamo firmato l’avvio di un percorso di lavoro e di un nuovo approccio per la difesa e valorizzazione del territorio e delle professionalità che se ne occupano. Siamo la Regione con il più alto numero di vincoli in Italia (1.148), e questo perchè c’è molta sostanza da preservare, ma è il momento di fare ordine, con un approccio accademico e istituzionale, che porterà tutti, amministratori e cittadini, a sapere con precisione cosa si può e cosa non si può fare”. “Per questa Regione – ha detto Sangiuliano – ho una passione sincera, perchè il Veneto è strategico nel sistema nazionale della cultura. E’ centrale per il sistema Paese, ma non solo per il Pil e l’economia. In questo caso tuteliamo il suo paesaggio e la sua cultura, e abbiamo il dovere di agire per modernizzare, nella consapevolezza che la cultura, ben lungi dall’essere avulsa dall’economia, è una seria produttrice di Pil. Con questa collaborazione – ha concluso – andiamo ad armonizzare, e quindi difendere e valorizzare al contempo, un patrimonio immenso”.
Obiettivo fondamentale, sia della Regione che del Ministero, è quello di pervenire alla redazione del Piano Paesaggistico per perseguire e rendere applicabili i principi di tutela, salvaguardia e integrazione dei valori del paesaggio, per cui sussistono i presupposti per continuare la collaborazione, definendo modalità, tempi e programmazione delle attività necessarie per la redazione del Piano.
La volontà concorde di Regione e Ministero è quella di definire un quadro normativo e strumentale univoco e condiviso per la tutela efficace dei beni paesaggistici presenti sul territorio e dei caratteri, specificità e valori paesaggistici identitari che connotano la Regione del Veneto.
L’elaborazione congiunta si attuerà con la predisposizione del Piano, che sarà approvato per stralci.
-foto ufficio stampa Regione Veneto-
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Sanità, Lanzarin “Valorizzare persone e competenze”

VENEZIA (ITALPRESS) – Effettuare una disamina dell’attuale situazione di carenza del personale nel Sistema Sanitario Regionale e del fenomeno delle dimissioni volontarie al fine di comprenderne le motivazioni e dare il via a nuovi approcci per la gestione e la valorizzazione delle risorse umane. Questo il filo conduttore del Convegno “Great resignation” che si è tenuto al Padiglione Rama dell’ospedale di Mestre rivolto alle Direzioni strategiche, Direttori Medici Ospedalieri, Direttori di Distretto, Dirigenti delle professioni sanitarie e Dirigenti dell’area risorse umane della Sanità. Con l’espressione “Great resignation” – grandi dimissioni – si identifica il fenomeno dell’esodo del personale, del “disingaggio” dalla propria vita lavorativa, fenomeno avvertito e studiato in tutto il mondo. Le motivazioni che ne sono alla base sono diverse: ricerca di migliori retribuzioni e progressi di carriera, esigenze di maggiore flessibilità e di condizioni per meglio conciliare lavoro e vita privata, malessere fisico, psicologico, relazionale.
La pandemia ha contribuito, con la forte pressione che ha esercitato sul personale, ad accentuare il fenomeno, spingendo molti ad un ripensamento della propria condizione di vita. Anche il mondo della sanità, già interessato dalla carenza di personale sanitario, è coinvolto in questi processi e sempre più professionisti non sono più disposti a legarsi ad un’organizzazione seguendo gli schemi tradizionali del contratto di lavoro a tempo indeterminato, preferendo quindi sempre di più forme di ingaggio atipiche o scegliendo di operare nel settore privato. Un percorso che – come è stato sottolineato – rischia di produrre impatti importanti sia sull’organizzazione delle aziende sanitarie sia sulla qualità dei servizi erogati.
“La Sanità sta investendo molto per migliorare le strutture, dotare gli ospedali di macchinari avanzati e rendere l’offerta sempre più a misura di cittadino – ha detto l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – ma è un percorso che rischia di fallire se non affonda le radici in una attenzione importante e precisa verso il capitale umano. La buona Sanità parte dalle donne e dagli uomini che ogni giorno si impegnano negli ospedali e nel territorio. La vera sfida oggi è quindi affrontare questi percorsi in maniera appropriata, proponendo adeguati interventi a livello legislativo e contrattuale, ma soprattutto stimolando un approccio che diventi sempre più dinamico ed efficace nella gestione delle risorse umane. Il fine è quello di valorizzare le competenze, valorizzando quelle che sono le capacità e rendendo il personale protagonista del percorso di assistenza e cura”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Pnrr, Bottacin “Si dovrebbero premiare le realtà virtuose”

VENEZIA (ITALPRESS) – Nell’ambito della fiera Ecomondo, in svolgimento in questi giorni a Rimini, l’Assessore all’Ambiente del Veneto Gianpaolo Bottacin ha partecipato a un convegno, promosso dal Ministero e dedicato al PNRR e all’economia circolare. “Un’occasione per illustrare, nell’ambito di un confronto tra Regioni, – spiega Bottacin – gli ottimi risultati raggiunti dal Veneto, gli obiettivi altrettanto ambiziosi per migliorare ulteriormente le nostre performance e i tanti progetti in cantiere, pochi purtroppo finanziati col PNRR, ma che porteremo comunque avanti cercando altre forme di finanziamento”.
Parlando dei risultati raggiunti, l’Assessore ha evidenziato “le tante luci che pongono il Veneto in testa in quasi tutte le prestazioni in materia, dalla raccolta differenziata che supera il 76% alla non necessità di aprire nessuna nuova discarica e anzi prevedendo di arrivare al loro totale abbandono entro il decennio, senza dimenticare una spinta fortissima verso l’economia circolare”.
“Tante iniziative che partono dal Veneto, anche legate all’innovazione, – prosegue Bottacin – come è stata la specifica progettualità sullo smaltimento dei pannolini, problematica non banale, e molto altro ancora”. “Purtroppo alcune tematiche non dipendenti da noi, come la normativa statale sulla libera circolazione dei rifiuti speciali risulta disincentivante per le realtà che non hanno e non vogliono impianti, sapendo che comunque possono portare i rifiuti speciali in altri territori dove gli impianti ci sono; differentemente da ciò che accade per il rifiuto solido urbano per il quale va garantita l’autonomia regionale”.
“Infine è poco condivisibile la richiesta di un 70 per cento di fondi da parte di alcune Regioni, visto che alle medesime è già riservata dal bando una quota minima del 40% differentemente da noi che non abbiamo tali paracadute -conclude Bottacin -. Un’affermazione che evidenzia come spesso in Italia ci si muova a velocità diverse. Al contrario posso dire che dal PNRR si attendeva molto di più per quelle Regioni che hanno dimostrato la loro virtuosità e andavano premiate a dispetto di chi invece punta solo sul sostegno altrui”.

foto: ufficio stampa regione Veneto

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Donazzan “Sistema scolastico veneto è tra i migliori”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il sistema scolastico del Veneto è tra i migliori d’Italia e a dirlo non è la Regione del Veneto ma il sistema di valutazione nazionale. Orientare significa dare gli strumenti per la miglior scelta possibile tenuto conto dei talenti e delle attitudini degli studenti, del contesto territoriale e delle opportunità occupazionali che esso offre”. Ha esordito così, l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, nel corso dell’incontro organizzato sabato nella sede della Scuola Primaria Perlasca di Quinto Vicentino (Vi) dal Comitato Genitori di Quinto Vicentino, e dedicato all’orientamento scolastico nella scuola secondaria di secondo grado. “E’ fondamentale – prosegue Donazzan -far conoscere e comprendere ai docenti delle scuole secondarie di primo grado, in primis, quale ricchezza di percorsi sia presente in tutto il territorio Veneto, una ricchezza che viene dai grandi investimenti fatti in questi anni dalla Regione del Veneto nella programmazione dell’offerta formativa, la più ampia e condivisa con i fabbisogni del mondo del lavoro”.
“Plaudo al progetto di orientamento messo in campo dal Comitato dei genitori di Quinto Vicentino – conclude l’assessore – un progetto molto originale e complesso il cui successo di partecipazione risponde ad una vera esigenza di accompagnamento delle famiglie e dei ragazzi. La cosa più bella e significativa è che ha coinvolto oltre 30 studenti delle superiori che si sono resi disponibili per fare dei colloqui con i ragazzi delle medie, e dunque in procinto di scegliere il percorso alle superiori, e con i loro familiari, portando l’esperienza in prima persona di chi il percorso lo ha già scelto e lo sta frequentando. E’ un ottimo esempio di spirito di servizio e di educazione tra pari, oltre ad essere un bellissimo esempio di bella gioventù”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Donazzan “Ripartenza Ceramica Dolomiti buon esempio di gestione crisi”

VENEZIA (ITALPRESS) – L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha partecipato questa mattina nella sede dell’ex-Ideal Standard di Borgo Valbelluna (Belluno) all’evento dedicato alla ripartenza dell’azienda sotto il nome dello storico marchio “Ceramica Dolomiti”. “Questo è il punto di arrivo di una storia molto articolata – sottolinea Donazzan – storia che ha una identità fortissima fatta di attaccamento dei lavoratori, intelligenza del capitale familiare veneto, capacità e metodo di gestione della Regione del Veneto insieme ad un rapporto forte di leale collaborazione istituzionale. Questi sono tutti gli ingredienti di questo successo che porterò come modello, il modello veneto nella gestione delle crisi, all’attenzione del nuovo Governo e al Ministro dello sviluppo economico, perchè è fondamentale permettere la rigenerazione industriale dell’Italia con questo tipo di approccio”.
L’evento è servito ad ufficializzare la nuova società titolare dell’azienda nata dal progetto di una cordata industriale di imprenditori veneti, composta da Finint S.p.a, Delfin S.a.r.l., Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. e Za-Fin S.r.l., che ha acquisito il sito produttivo di Borgo Valbelluna e il marchio Ceramica Dolomite lo scorso primo giugno. L’accordo ha previsto il trasferimento di tutti i lavoratori nella nuova società e ha segnato l’inizio della nuova stagione industriale per Ceramica Dolomite e i suoi lavoratori. La società Ceramica Dolomite Spa ha, dunque, ufficialmente iniziato le proprie attività il primo giugno 2022. Il rilancio industriale ha visto l’avvio del primo forno il 22 luglio con i primi pezzi usciti dalla fabbrica il 28 luglio. Il 1 ottobre è stato avviato il secondo forno e, sempre a ottobre, è stato dato avvio alla commercializzazione dei prodotti a marchio Ceramica Dolomite.
“Sottolineo che, anche in questa occasione, tutti hanno riconosciuto il valore della gestione di questa crisi aziendale che la Regione del Veneto, attraverso la nostra Unità di Crisi aziendali, ha costruito con tutte le parti coinvolte – afferma l’Assessore Donazzan -. Tutti hanno convenuto che il sistema messo in atto e gli strumenti adottati possono essere considerati utile bagaglio e modello nella gestione delle crisi aziendali ben oltre i confini regionali. Ringrazio tutti i lavoratori, le parti sindacali, aziendali e tutti coloro che, nei rispettivi ruoli, hanno contributo al raggiungimento dell’obiettivo”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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