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Zaia “Vicenza a pieno titolo città universitaria”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Vicenza, con questa realizzazione, può definirsi a pieno titolo Città Universitaria. Anzi, è l’unica ad ospitarne tre: Padova, Verona e recentemente, lo IUAV di Venezia. Un cammino nell’alta formazione nel quale la Regione c’è fin dal 2009, con convinzione e spirito costruttivo e con un contributo complessivo da allora di 1 milione 560 mila euro, e con 40 mila euro l’anno oggi”. Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenendo oggi alla presentazione ufficiale del nuovo complesso universitario di Vicenza, già attivo e affollato di studenti, realizzato per stralci con un valore totale di 28 milioni di euro. L’edificio inaugurato oggi è costato 12,3 milioni. Ai costi hanno partecipato la Fondazione Cariverona, la Camera di Commercio di Vicenza, la Provincia e l’Università di Padova. Il complesso, progettato dall’architetto Adolfo Natalini, è suddiviso in tre grandi aree: le due esterne per la didattica e un corpo centrale che funge da atrio e spazio di relazione su più livelli.
Nel suo intervento, complimentandosi con gli attori dell’iniziativa, Zaia ha definito “strategico” l’intervento e ha ricordato che ogni euro speso ne genera sei di Pil. “Si tratta di una risposta strutturale anche al cosiddetto fenomeno della fuga dei cervelli – ha aggiunto il Governatore – per il quale attendiamo con interesse una ricerca approfondita commissionata alla Fondazione Nordest. Un lavoro chirurgico, per capire, ad esempio, se i ragazzi vanno all’estero per scelta o per necessità, dove vanno, perchè, a quali realtà economiche e stipendiali si rivolgono. Vogliamo vedere i numeri giusti per avere finalmente un responso del fenomeno sul piano qualitativo”.
“Nel futuro dell’Università – ha aggiunto Zaia – un posto privilegiato dovrà averlo l’intelligenza artificiale, e questo è un cambiamento storico già in atto che tutti, in spirito di squadra, dobbiamo accompagnare anche grazie a strutture moderne come questa e allo sviluppo del sapere di rango elevato che vi si insegna”. Nel corso della mattinata è stata anche ricordata la figura dell’avvocato Lorenzo Pellizzari, scomparso nel 2021, che fu il promotore del primo insediamento dell’Università di Padova a Vicenza.

– foto: agenziafotogrammna.it

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A Bruxelles i progetti per giovani e adolescenti in Veneto

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VENEZIA (ITALPRESS) – Questa mattina a Bruxelles l’Assessore regionale alla sanità, servizi sociali e programmazione socio-sanitaria Manuela Lanzarin, in occasione di un evento promosso nel corso dell’European Week of Regions and Cities, ha presentato i principali progetti e le migliori pratiche a sostegno dei giovani che hanno contribuito alla ripresa post-pandemia.
“Abbiamo promosso diverse azioni regionali a beneficio di giovani e adolescenti per supportarli nel diventare protagonisti della propria vita – ha dichiarato l’Assessore Lanzarin -. I nostri ragazzi hanno dimostrato di saper essere innovativi, pieni di idee e capaci di realizzarle. Hanno saputo impegnare in attività di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, dimostrando quanto sanno essere vivi nelle loro comunità”.
In particolare l’intervento dell’Assessore Lanzarin è stato focalizzato anche nel fornire una visione specifica dell’inclusione dei giovani ucraini rifugiati ed è stata chiamata a rispondere alle diverse domande dei ragazzi partecipanti all’evento, in un dialogo intergenerazionale aperto.
L’European Week of Regions and Cities è il principale evento dedicato alle politiche regionali e locali in Europa, organizzato dal Comitato delle Regioni in collaborazione con la Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione europea.
Il Veneto, capofila del Partneriato Europe of Opportunities con altre 8 autorità locali, è stato vero protagonista di una conferenza dedicata a “Empowerment giovanile e impegno civico, lezioni dagli enti regionali e locali europei”, tema proposto dagli organizzatori in concomitanza con la decisione da parte della Commissione di proclamare il 2022 “Anno Europeo della Gioventù”.
In materia di empowerment dei giovani fin dal 2017 la Regione ha istituito i “Piani di intervento in materia di politiche giovanili”, frutto della stretta sinergia con gli enti locali. I piani si articolano in progetti rivolti ai giovani nella fascia 11-29 anni e prevedono azioni sono volte a rafforzare il capitale sociale dei giovani, a renderli attori e non spettatori, consapevoli delle proprie capacità, energie e potenzialità e pronti a sfruttarle al meglio.
Il modello prevede di attivare e responsabilizzare le comunità locali, attraverso soggetti quali le Aziende ULSS, le organizzazioni di volontariato, le scuole o partner di rete che hanno un ruolo di sostegno e promozione territoriale (cooperative sociali, istituzioni ecclesiastiche, associazioni sportive/culturali, fondazioni, ecc.).
“Voglio ringraziare il territorio e le istituzioni perché, senza dubbio, è stretta sinergia per la buona applicazione dei Piani che ha permesso di ottenere ottimi risultati – ha sottolineato l’Assessore Lanzarin -. La situazione sociale che si è creata con la pandemia ha colpito in particolar modo i nostri adolescenti e preadolescenti ha reso necessario potenziare l’intervento e le azioni di contrasto al disagio giovanile. E’ un campo nel quale è necessario continuare a lavorare con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti”.
Con l’edizione 2022 dei Piani di Intervento, la Regione ha stabilito che le azioni indicate abbiano la finalità generale di favorire il benessere psicosociale di adolescenti e giovani e contrastare così le nuove problematiche del disagio giovanile. A tal proposito, dopo la pandemia le UFDA – Unità Funzionali Distrettuali Adolescenti sono nate dal bisogno di mettere al centro i giovani e di aiutarli a ritrovare autostima e valore, fondamentali perché siano attori e non spettatori della propria vita.
La Regione del Veneto ha, quindi, assegnato 2.274.172 euro alle Aziende sociosanitarie e definito le indicazioni operative per l’implementazione del servizio in cui le équipe territoriali prendono in carico, coinvolgendo vari professionisti, giovani e famiglie in situazione di disagio psicologico accelerato dalla pandemia.
Tra i progetti più significativi presentati a Bruxelles da segnalare “Ci sto? Affare fatica!”, presentato dal Comune di Bassano del Grappa nel 2017 e individuato come best practice, tanto da essere oramai diffuso anche in altre aree del Veneto e sperimentato anche al di fuori dei contesti locali. Il progetto ha lo scopo di stimolare minori e adolescenti a dare valore al tempo estivo attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati dagli adulti. L’edizione del 2019 ha coinvolto 1.088 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni di età, quella del 2020 ha visto la partecipazione di 1.161 giovani.
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
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De Berti “Fiumi e canali del Veneto costantemente monitorati”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con l’acquisto di questo avanzato mezzo nautico Infrastrutture Venete dimostra ancora una volta l’attenzione verso il tema sicurezza, in questo caso specifico rivolta alla navigazione interna e alla manutenzione dei canali navigabili. Negli ultimi anni la proliferazione di alghe e erbe acquatiche nei fiumi e canali interni della Regione, soprattutto nel periodo primaverile-estivo, ha infatti reso difficile e insicura la navigazione. Il fenomeno si è acuito nel periodo centrale della pandemia, quando le aste navigabili sono di fatto rimaste vuote. Ringrazio quindi Infrastrutture Venete per aver risposto tempestivamente alle numerose richieste di intervento da parte di comuni e associazioni di categoria, dotandosi di un proprio mezzo d’opera per garantire che la navigabilità avvenga in assoluta sicurezza”. Così la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Elisa De Berti commenta l’acquisto, da parte di Infrastrutture Venete, di un mezzo nautico in grado di procedere al taglio ed alla rimozione di alghe ed erbe superficiali ed in profondità, oltre che al recupero di materiali voluminosi e eventuali rifiuti galleggianti che possano creare pericolo per la navigazione.
In questi giorni Infrastrutture Venete sta utilizzando per la prima volta il macchinario sul fiume Lemene, aderendo ad una specifica richiesta del Comune di Portogruaro. Dopo una prima fase di rodaggio, l’obiettivo è quello di proporne l’utilizzo sistematico nei canali di competenza a partire dalla prossima stagione primaverile-estiva, perseguendo sia una maggiore efficienza nella manutenzione dei corsi d’acqua, sia una economicità rispetto al ricorso ad esternalizzazioni del servizio.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Veneto prima regione a ricevere il “Premio Territorio Equosolidale”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il Veneto è la prima Regione italiana a ricevere questo premio ed è stata la prima regione a dotarsi di una legge sulla promozione e la tutela dell’intera filiera del Commercio Equo e solidale. Quella di oggi è quindi la conferma di un impegno condotto da anni nel favorire una migliore informazione nei confronti dei consumatori, orientandoli alla consapevolezza di acquisti responsabili e sostenibili. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ci chiama a nuove sfide globali: le Regioni e gli enti locali devono quindi guardare sempre più ad un contesto internazionale e ad un confronto che coinvolge una pluralità di soggetti. Essere consumatori consapevoli non significa solo compiere scelte individuali ma anche poter avere voce in capitolo sull’economia mondiale”. Queste le parole del Presidente della Regione Luca Zaia commentando il “Premio Territorio Equosolidale” assegnato al Veneto in occasione del Forum Compraverde Buygreen 2022, manifestazione dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, svoltasi a Roma.
Il Premio, promosso da Equo Garantito, Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo, è stato assegnato al Veneto per “l’impegno costante profuso dalla Regione Veneto a sostegno del Commercio Equo e Solidale”, riconoscendo il ruolo di promozione sociale che svolgono le 19 organizzazioni attive in tutte le province. Ogni anno vengono finanziate dalla Regione oltre un centinaio di iniziative organizzate dalla rete ‘Veneto Equò, sia nell’ambito delle principali manifestazioni locali sia all’interno dell’attività didattica delle scuole. Le principali iniziative regionali promosse in Veneto riguardano i finanziamenti annuali di progetti che prevedono: il miglioramento del prodotto e del suo adeguamento agli standard del Commercio equo e solidale; l’attuazione di iniziative e progetti volti a garantire la trasparenza della filiera; la promozione di azioni di informazione, educazione e formazione dei volontari; l’istituzione di una giornata dedicata al commercio equo e solidale e di una manifestazione regionale dedicata al tema.
La creazione della rete “Veneto equo” ha consentito inoltre il progressivo rafforzamento della filiera Com.es e nel prossimo triennio (2023-2025) l’obiettivo della Regione è quello di creare un paniere veneto dei prodotti Com.es che possa affiancare i prodotti esteri secondo le consuete reti di produzione e commercializzazione.
“Sono orgoglioso che il Veneto sia diventato un modello nell’ambito del Commercio Equo e Solidale: questo significa che valori come inclusione, equità, rispetto dei diritti umani e dell’ambiente sono ormai diventati parte della quotidianità dei cittadini. L’impegno della Regione tuttavia non si ferma: lavoreremo all’aumento del numero dei punti vendita e dei soggetti produttori, così da garantire una relazione di mutua crescita”, ha concluso il Presidente Zaia.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Donazzan “Chiederemo più investimenti per enti di formazione”

VENEZIA (ITALPRESS) – “La Regione è sempre stata presente in questi trent’anni e continuerà ad esserlo accanto a questo istituto professionale gestito dai salesiani che rappresenta un esempio virtuoso in molti campi. E la Regione lo sarà anche in futuro a partire dal chiedere al nuovo Governo di riconoscere maggiori finanziamenti tanto alle scuole della formazione professionale quanto alle imprese che in queste scuole investono”. Così Elena Donazzan, Assessore regionale all’istruzione, alla formazione e al lavoro, è intervenuta ieri sera a Este nella Scuola della Formazione Professionale Manfredini in occasione di un evento dedicato a celebrare i trent’anni dalla nascita dell’istituto di matrice salesiana.
“I dati di questi trent’anni dimostrano gli investimenti significativi che sono stati fatti in questa scuola particolarmente innovativa e i conseguenti risultati – prosegue l’Assessore Donazzan -. Ricordo ad esempio che, in collaborazione con un’azienda, si sono dotati di un sistema di teleriscaldamento che garantirà di non avere problemi di costi energetici. I loro percorsi formativi sono cresciuti in termini numerici e qualitativi come nella collaborazione con le imprese”.
“Ricordo – conclude – che oggi quasi tutti i laboratori del Manfredini sono finanziati da aziende. Un esempio di come la formazione professionale sia un terreno sul quale la rete di relazioni tra scuole e imprese diventa leva di miglioramento e di crescita per tutti”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto
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Zaia riceve il nuovo comandante regionale della Guardia di Finanza

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ricevuto oggi a Palazzo Balbi, il Generale della Guardia di Finanza Riccardo Rapanotti, che assumerà il Comando Regionale del Veneto dal 21 ottobre prossimo, succedendo al Generale Giovanni Mainolfi. Zaia e Rapanotti si sono intrattenuti in cordiale colloquio sui temi di interesse reciproco. “Ringrazio il Generale Mainolfi per la preziosa opera prestata in difesa della legalità in Veneto – ha detto Zaia – e dò il benvenuto al Generale Rapanotti, al quale assicuro fin d’ora la totale disponibilità della Regione a collaborare ovunque possibile nell’interesse dei cittadini e delle imprese”.

Foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Presentato il concorso per le scuole dell’azienda Cappeller

VENEZIA (ITALPRESS) – L’Assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan ha partecipato questa mattina, nell’aula magna dell’Istituto Scotton a Bassano del Grappa, alla presentazione della prima edizione del “Concorso Cappeller”. Si tratta di una iniziativa istituita in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione della Cappeller Spa SB di Cartigliano, in collaborazione con il prof. Vladimiro Fiorese dell’Università di Padova, e dedicata alle scuole superiori del territorio, al fine di stimolare negli studenti l’apprendimento delle discipline meccaniche. “Negli ultimi anni Cappeller e l’Istituto Scotton hanno sviluppato un ottimo connubio di co-progettazione e collaborazione per dare senso a quel rapporto più stretto e necessario tra scuola e lavoro – ha sottolineato l’Assessore Donazzan -. Insieme a loro ci stiamo interrogando da tempo su come far percepire diversamente il concetto di fabbrica, di impianto produttivo e soprattutto di un settore strategico quale è quello della meccanica. Ed il concorso è un’occasione per ampliare il campo a tutte le scuole del territorio”.
“Azioni di questo tipo, dove il messaggio è unitario tra scuola e impresa, favoriscono anche l’orientamento nella scelta – precisa ancora l’Assessore regionale all’istruzione; soprattutto nei confronti dei ragazzi di un territorio che hanno gli elementi per poter scegliere la scuola da frequentare, anche valutando il forte rapporto di sinergia con le imprese presenti e il mondo produttivo della scuola stessa”. Sono intervenuti alla presentazione Alessandro Cappeller, amministratore delegato dell’azienda promotrice, Ilenia Cappeller, responsabile delle risorse umane, Vladimiro Fiorese, responsabile esecutivo del premio, Claudio Ruggiero, fondatore e curatore della collana Storie d’Impresa della Maggioli Editore.
Il concorso avrà cadenza annuale ed è indirizzato agli studenti del quarto e quinto anno degli Istituti Tecnici e Professionali del territorio bassanese al fine di stimolare negli studenti l’apprendimento delle discipline meccaniche e valorizzare le eccellenze presenti nei diversi istituti scolastici, creando un’occasione in più di relazione tra imprese e scuola. Le scuole potranno aderire entro la fine dell’anno e gli elaborati degli studenti scelti dalle scuole stesse dovranno essere presentati entro fine aprile. I vincitori saranno premiati nel corso di una cerimonia che si terrà a maggio 2023.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Menarini presenta un volume d’arte dedicato a Giorgione

VENEZIA (ITALPRESS) – Misterioso, aleatorio, sfuggente. E’ Zorzi da Castelfranco, detto Giorgione, uno dei maestri della Scuola Veneta che, nonostante la grande popolarità che ebbe in vita, resta una delle figure più enigmatiche della storia della pittura occidentale. Vissuto in pieno Rinascimento ma capace di anticipare la pittura moderna, è lui il protagonista dell’ultimo volume della collana d’arte del gruppo Menarini. La monografia, a cura di Silvana editoriale, verrà presentata domani alle 18:00 all’Ateneo Veneto di Venezia alla presenza dell’autore, Giovanni Carlo Federico Villa. Della breve vita di Giorgione restano poche tracce: è citato in pochissimi documenti d’archivio e le sue opere documentate sono solo quattro, mentre la maggior parte sono di attribuzione incerta. Sono profonde, invece, le tracce lasciate nell’arte italiana. Ricche di simbologie spesso misteriose, risentono delle richieste dei ricchi e raffinati committenti della Laguna.
“Giorgione – spiega Villa – è colui che, come si vede nel ‘Fregio delle arti liberali e meccanichè, meglio di altri rappresenta il senso profondo del dialogo tra umanesimo e scienza, come traspare anche da ‘I Tre filosofì, dai complessi significati allegorici. Dedicare un volume a Giorgione significa scegliere un artista rappresentativo dello spirito scientifico e della ricerca, che è nelle radici stesse di Menarini. Un autore che non si ferma nella sua ricerca ma elabora costantemente qualcosa di nuovo. E’ così che sperimenta la pittura tonale: nei suoi dipinti e affreschi, la morbidezza della luce illumina figure che perdono i contorni”.
Dalla data al luogo preciso di nascita, le notizie intorno a Giorgione sono molto scarse. “Quello che sappiamo per certo è che, in un arco di carriera poco più che decennale – prosegue Villa – Giorgione raggiunge una notevolissima fama, rimasta immutata nei secoli. Attento ai dibattiti filosofici del tempo, impara da Giovanni Bellini e da Giovan Battista Cima da Conegliano per giungere a una sintesi di musicale lirismo, immergendo corpi e paesaggio in una luce morbida e densa, capace di connettere ogni contorno. Fondendo, l’uno nell’altro, ombre e cromie”.
E il paesaggio diviene protagonista: raffigurato con attenzione ai particolari, diventa quasi più importante delle figure che vi sono incastonate, come si vede bene ne ‘La Tempestà, conservata nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia: il soggetto è il lampo che squarcia il cielo. Questa riproduzione drammatica delle forze della Natura si avvicina alla nostra sensibilità, distanziandosi dall’idilliaca armonia rappresentata da Raffaello o da Botticelli. Giorgione è un artista esemplare di quel dialogo tra Umanesimo e Scienza che da oltre mezzo secolo Menarini esplora e propone al più ampio pubblico. Il volume conferma il legame tra il gruppo farmaceutico e l’arte, in particolare quella del Rinascimento. Iniziate nel 1956, le prime pubblicazioni si erano concentrate sui grandi temi della cultura europea, dall’arte greca a quella etrusca e romana. Poi, negli anni Sessanta, hanno cominciato a orientarsi verso la pittura italiana, nell’intenzione di raccontare a un pubblico di non addetti ai lavori la grande arte del Rinascimento e non solo, facendone scoprire protagonisti noti e meno conosciuti. Le monografie, capaci di collegare vita e opere degli autori, mettendone in rilievo l’evoluzione dell’aspetto umano e artistico, hanno così spaziato da Michelangelo, Caravaggio e Raffaello a Beato Angelico, Artemisia Gentileschi e Antonello da Messina.
“Menarini, con il volume su Giorgione, continua a celebrare l’arte italiana in tutto il mondo” – spiegano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del CdA di Menarini – “Proprio per far conoscere i maestri italiani anche all’estero, oltre alla storica collana d’arte, il Gruppo continua anche il progetto digitale Menarini Pills of Art. Ad oggi, sono state pubblicate su YouTube, in otto lingue, più di 600 video pillole d’arte, con 28 milioni di visualizzazioni”.

foto: ufficio stampa Menarini

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