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Influenza, la campagna vaccinale al via il 17 ottobre

VENEZIA (ITALPRESS) – “La campagna vaccinale antinfluenzale 2022-2023 inizierà in Veneto il 17 ottobre e sarà condotta secondo le indicazioni del Ministero della Salute. Come Regione abbiamo messo a disposizione del sistema sanitario 900 mila dosi di vaccino, che sarà in distribuzione presso tutte le realtà coinvolte nella campagna: ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni”. Lo comunica l’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, dopo che la Direzione Prevenzione ha completato il complesso iter organizzativo. La vaccinazione, come sempre, non è obbligatoria ma raccomandata.
“Va peraltro tenuto in considerazione – dicono i tecnici della Prevenzione – che la vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dall’influenza, anche in considerazione del fatto che nelle precedenti stagioni il virus influenzale ha avuto una bassa circolazione e quest’anno potrebbe trovare una popolazione più suscettibile. La campagna ha inoltre lo scopo di proteggere dalle complicanze i soggetti più fragili, evitare che le persone debbano ricorrere ai Pronto Soccorso, supportare la diagnosi con il Covid 19, dati i sintomi simili tra Covid e influenza”.
La vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente a persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati, soggetti da 60 anni in avanti, addetti ai servizi pubblici di interesse collettivo primario e categorie di lavoratori, personale che è a contatto con animali, donatori di sangue, bambini sani nella fascia d’età 6 mesi-6anni.

foto: agenziafotogramma.it

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La Regione si candida a Capitale Europea dello Sport 2024

VENEZIA (ITALPRESS) – La Regione del Veneto si candida a capitale europea dello sport 2024, un riconoscimento di ACES Europe – associazione no profit con sede a Bruxelles, che opera in sinergia con la Commissione Europea – con lo scopo di promuovere politiche sportive nel territorio, da realizzarsi con il coinvolgimento di istituzioni sportive e degli Enti pubblici territoriali. La candidatura è stata lanciata oggi nel corso del convegno “La candidatura di Regione Veneto a Regione europea dello sport 2024. Sport e montagna: le opportunità delle Olimpiadi e Paraolimpiadi” organizzato nell’ambito della Convention Dolomiti Sport 2022 a Longarone Fiere Dolomiti. La candidatura è stata voluta dalla Giunta Regionale con delibera n° 443 del 6 aprile 2021 per valorizzare la grande tradizione sportiva e la capacità di ospitare e pianificare eventi di elevato contenuto agonistico e, più in generale, di promuovere lo sport a tutti i livelli.
“La promozione dello sport tra i cittadini e, in particolare, verso i bambini, i giovani, gli anziani e i disabili è un obiettivo di primaria importanza per il Veneto. La nostra Regione, attraverso la l.r. 8/2015, riconosce il valore sociale, formativo ed educativo dell’attività motoria e sportiva, strumento di realizzazione del diritto alla salute e al benessere psicofisico, di crescita civile e culturale del singolo e della comunità, di miglioramento delle relazioni e dell’inclusione sociale, di promozione del rapporto armonico e rispettoso con l’ambiente”. Così ha esordito nel suo intervento l’assessore regionale allo Sport Cristiano Corazzari. “Il Veneto è una Regione a grande vocazione sportiva e grazie alla sua conformazione geografica vanta un sistema territoriale e infrastrutturale che si presta a qualsiasi attività sportiva sia in ambito agonistico sia in ambito amatoriale. Non a caso è stata e sarà protagonista di molti Campionati Mondiali di varie discipline e, come è noto, ospiterà i prossimi giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026 – prosegue Corazzari – A livello agonistico la Regione ha dato i natali a grandi campioni e società sportive, tra cui: Federica Pellegrini, Rossano Galtarossa, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Moreno Argentin, Andrea Zorzi, Andrea Lucchetta, Roberto Baggio, Alessandro del Piero, Dino Meneghin, Kristian Ghedina; e grandi squadre come la Imoco Volley Conegliano, l’Hellas Verona Football Club, la Reyer Venezia Mestre, il Treviso Basket, il Benetton Treviso rugby, il Rugby Rovigo Delta, il Petrarca Padova”.
“L’obiettivo è quello di promuovere lo sport a tutti i livelli e coinvolgere tutti i soggetti sportivi e non in questo progetto per rendere il 2024 un anno indimenticabile di sport – prosegue Corazzari – A questo proposito vorrei inoltre ricordare che è stato approvato da poco dalla Regione il nuovo Piano Pluriennale per lo Sport 2022-2026. Per la prima volta abbiamo voluto fare un piano quinquennale in modo tale da arrivare al 2026, anno in cui si terranno le Olimpiadi invernali di Milano Cortina”.
“Il 2024 diventa quindi una tappa fondamentale per promuovere e valorizzare lo sport al meglio per poi arrivare al 2026 – conclude Corazzari – Auspico quindi che questo convegno sia il trampolino di lancio per l’aggiudicazione del Veneto del titolo “Regione Europea dello Sport 2024″ diventando in tal modo un punto di riferimento per lo sport in Europa. Ringrazio tutti i partecipanti a questo convegno di lancio che saranno anche protagonisti assoluti nel 2024 qualora fosse confermata l’aggiudicazione, di un indimenticabile anno di sport”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Caner “Buy Veneto è la chiave per riportarci ai livelli pre Covid”

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata presentata questa mattina a Mestre la 21esima edizione di Buy Veneto, il workshop internazionale sul turismo b2b, destinato ai tour operator, ai buyer, alle imprese turistiche e alle istituzioni. Si tratta del principale evento di marketing turistico territoriale organizzato dalla Regione, che continua ad essere il punto di riferimento per le aziende venete per commercializzare i propri prodotti negli incontri d’affari con tour operator provenienti da ogni continente.
Presenti al workshop, infatti, 140 buyer internazionali provenienti da 45 mercati strategici per l’offerta veneta, quasi 200 imprese turistiche (strutture ricettive, agenzie immobiliari, agenzie viaggio specializzate in incoming, aziende di servizi), per un totale di 2.700 incontri b2b già fissati e 11 educational tour organizzati in collaborazione con le 17 OGD – le Organizzazioni di Gestione della Destinazione – e i consorzi di promozione turistica locali, al fine di far conoscere e comprende l’attrattività dei territori del Veneto ai “compratori” esteri.
“Se stiamo raggiungendo i numeri pre Covid è grazie ad un sistemo integrato che caratterizza la nostra offerta turistica – ha detto l’assessore regionale Federico Caner -. Le nostre destinazioni, grazie alla sinergia tra imprese della filiera turistica e OGD, hanno puntato su una tipologia di turismo capace di soddisfare una domanda che è cambiata radicalmente negli ultimi due anni. Oggi il turista è alla ricerca di una vacanza sicura anche in termini sanitari, vuole entrare in contatto con un’enogastronomia di qualità capace di valorizzare le eccellenze della nostra terra. Il Veneto ha risposto con una cultura diffusa dell’accoglienza, che ha compreso questi nuovi bisogni creando e commercializzando nuovi prodotti turistici”.
Il Buy Veneto rimane anche l’occasione per fare il punto sull’andamento del turismo dopo due anni di pandemia e in un contesto internazionale ed economico ancora fortemente instabile in cui incidono in maniera forte le conseguenze del conflitto russo-ucraino.
“L’estate 2022 ha fatto registrare una vera e propria ripresa del turismo, sempre più orientato alla sostenibilità, con ottime performance del segmento dell’open air, addirittura superiori rispetto al 2019 – ha specificato Caner -. Questo trend viene confermato sia dai dati consolidati sia da quelli previsionali, presenti nella piattaforma dell’Osservatorio del Turismo Regionale Federato, strumento che ci permette di leggere il sentiment, la reputazione della destinazione e il giudizio sulle strutture ricettive e attrazioni del Veneto.
L’estate 2022 ha visto come protagoniste le località marittime e lacustri venete. Secondo i dati Federalberghi e Faita Veneto elaborati da H-Benchmark, il tasso d’occupazione medio mensile più alto è stato rilevato nel mese di agosto per il cluster ‘camping marè (97,5%), seguito da quello del ‘camping lagò con il 93%; il ‘ricettivo lagò ha registrato un’occupazione camere di circa l’89,5% e il ‘ricettivo mare” l’87%. Le località montane hanno raggiunto il 76%. Le città d’arte vedono, invece, una ripresa graduale, avvalorata da un tasso di occupazione medio mensile che a settembre ha toccato punte del 78%, mentre le Terme dell’86%”.
“L’andamento della domanda turistica ha risentito del conflitto russo-ucraino, che ha determinato una contrazione dei flussi turistici provenienti da questi paesi – ha sottolineato l’Assessore al Turismo -. Numeri che sono mancati, in particolare, nelle città d’arte e nelle strutture ricettive della costa veneta. Più italiani rispetto agli stranieri nel ricettivo termale, mentre nella montagna veneta c’è stato un incremento di turisti francesi rispetto ai tedeschi e una maggior presenza del mercato austriaco rispetto a quello dei Paesi Bassi”.
“Per continuare ad essere competitivi, oggi, le destinazioni turistiche e le imprese del Veneto devono stare al passo con i tempi, sfruttando i nuovi strumenti e le potenzialità dei servizi digitali – ha concluso l’Assessore regionale -. Per sostenere questo cambiamento abbiamo deciso di destinare al settore turistico, che in Veneto vale 18 miliardi di euro, più del doppio delle risorse stanziate nella precedente programmazione dei fondi europei. Questi fondi saranno destinati sia alle imprese ricettive per incentivare la loro rigenerazione in chiave green e digitale, sia alle destinazioni per favorire la loro evoluzione in ‘Smart Tourism Destination’. Si tratta di un budget pari a 90 milioni di euro, contenuti nel piano della politica regionale di coesione 2021-2027, destinato alla promozione, al sostegno e alla digitalizzazione del settore turistico”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Anche Zaia positivo al Covid, in aumento i ricoveri negli ospedali

VENEZIA (ITALPRESS) – Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è risultato positivo al Covid. Le sue condizioni sono buone e qualche linea di febbre gli consente comunque di portare avanti la sua attività istituzionale.Intanto sul fronte del bollettino quotidiano, sono 6650 i nuovi contagi resgitrati. Attualmente sono 51880 le persone in quarantena. 6 le vittime che salgono a 15521 da inizio pandemia. In crrscita anche i ricoveri ospedalieri per i pazienti problematici ma non gravi: sono 756 (+42), mentre in terapia intensiva salgono da 32 a 38.

Foto: agenziafotogramma.it

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Concluso il lavoro dei volontari veneti nelle Marche per l’alluvione

VENEZIA (ITALPRESS) – Conclusi, in questi giorni, i lavori dei volontari di Protezione Civile partiti dal Veneto per l’emergenza Le Marche. “Ancora una volta la colonna mobile regionale si è distinta per efficienza e preparazione”. A dirlo l’Assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, che nei primi giorni dell’emergenza si era anche recato a Senigallia e Ostra per vedere sul campo la situazione e incontrare i volontari.
“Già il 19 settembre la Regione del Veneto aveva inviato una squadra di scouting finalizzata all’approntamento logistico organizzativo e di supporto alle squadre operative. – spiega l’Assessore – Il giorno successivo abbiamo quindi inviato squadre e mezzi per una presenza continuativa di un contingente di una sessantina di volontari e dipendenti regionali che si sono alternati in turni”.
Il contingente ha operato fino al 2 ottobre con una graduale riduzione di persone negli ultimi giorni, conformemente a quanto concordato col Dipartimento nazionale di Protezione Civile e finalizzato ad un graduale rientro delle colonne mobili impegnate in zona. “Complessivamente sono scesi nelle Marche 148 volontari veneti, provenienti da 49 Organizzazioni di volontariato e 3 Distretti di Protezione Civile che hanno effettuato 755 giornate uomo. Un ringraziamento anche al Consorzio Alta Pianura Veneta che ha disposto di ulteriori uomini e mezzi”. Le operazioni sono state coordinate da dieci funzionari della Direzione Protezione Civile Regionale è da un funzionario della Provincia di Belluno che si sono alternati nelle due settimane di presenza.
Complessivamente sono stati impiegati 17 autocarri, 29 autoveicoli per trasporto persone, 14 mezzi con modulo AIB, 11 rimorchi, un mezzo radio, un mezzo sala operativa mobile, pale meccaniche, spazzatrici, moto pompe, elettropompe, torri faro, generatori elettrici.
“Tutti gli intervenuti nella gestione dell’emergenza si sono contraddistinti per efficienza, disponibilità e competenza, – conclude Bottacin – ricevendo numerosi riscontri positivi sia presso la popolazione locale sia presso le autorità interessate, con in testa il sindaco di Senigallia che ha ripetuto più volte i suoi complimenti per il lavoro svolto dai volontari veneti”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Veneto, Donazzan “Cresce il settore logistico”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Nel 2021, le imprese del settore della logistica venete erano 4.470 con 102.570 contratti in essere. Nel corso dello scorso anno le assunzioni sono state 59.600. “La fotografia del settore della logistica che proponiamo è il primo risultato dell’accordo di programma sottoscritto un anno fa per affrontare le criticità del settore della logistica in Veneto. Ne emerge un quadro che abbiamo analizzato insieme alle parti sociali firmatarie dell’accordo e che sarà base di partenza per affrontare le situazioni che riteniamo vadano verificate. Sarà un monitoraggio continuo con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e le imprese serie di un settore in continua crescita”. Così l’Assessore regionale al lavoro del Veneto Elena Donazzan questa mattina ha introdotto la presentazione delle attività svolte nell’ambito degli impegni assunti con il protocollo regionale per il superamento delle criticità nel settore della logistica sottoscritto con le Parti sociali il 25 ottobre 2021. La ricerca individua tre tipi di aziende: il gruppo A (23.635 contratti in essere) include le situazioni da monitorare ossia aziende della logistica che non applicano i contratti della logistica; il gruppo B (68.7320 contratti) lo standard della logistica e il gruppo C (10.215) gli “outlier strutturali”, ossia rapporti di lavoro non allineati (aziende non della logistica che applicano contratti della logistica). “Questo è solo il risultato del primo monitoraggio di un settore altamente sensibile – ha puntualizzato l’Assessore Donazzan -. Abbiamo condiviso un metodo con tutte le parti che ringrazio, insieme alla Unità di Crisi Aziendali regionale, per l’impegno profuso. Metteremo a disposizione i nostri dati a tutti i soggetti istituzionali che lo richiederanno perché qui si tratta di un lavoro di prevenzione, non di risposta all’emotività della cronaca”. Presenti nell’occasione i rappresentati di tutte le parti firmatarie dell’accordo: Michele Schiavinato per Confcommercio, Gino Gregnanin di Uil, Mirko Pizzolato e Nicola Comunello di Legacoop, Gianluca Bassiato di Cna, Alvise Zerbinati di Confartigianato, Riccardo Camporese di Cisl, Tiziana Basso di CGIL, William Beozzo di Confapi, Stefano Lupatin di Confcooperative e Gianluigi Satini di Fai. Tutti hanno espresso il favore nell’aver collaborato ad un’attività che risulta indispensabile per sostenere la legalità nel complesso universo composto dalle imprese che rientrano nella logistica.
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Sanità, presentato il piano regionale di prevenzione “Vivo Bene Veneto”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il nuovo piano di prevenzione regionale 2021-2025 è presentato con una campagna di sensibilizzazione molto importante oltre che con un messaggio e un logo ben definito: ‘Vivo bene Veneto” che troveremo in tutte le iniziative di prevenzione delle malattie e di promozione della salute. Un’iniziativa a 360 gradi che coinvolgerà tutti gli ambienti da quelli scolastici a quelli di lavoro delle nostre comunità per favorire sani e corretti comportamenti: mangio bene, mi muovo, evito gli abusi”. Con queste parole l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha presentato il nuovo Piano Regionale della Prevenzione, che in attuazione di quello nazionale. Ha una durata di 5 anni e rappresenta il documento guida per le Aziende ULSS riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute. Insieme all’assessore è intervenuta Francesca Russo, direttore della Prevenzione, Sicurezza alimentare e veterinaria.
“In questo quinquennio l’obiettivo è quello di garantire un ambiente che favorisca stili di vita sani a cominciare da scuole e luoghi di lavoro – aggiunge l’Assessore -. Questo significa intervenire sulla ristorazione collettiva e favorire le opportunità di movimento, sostenendo, inoltre, specifici percorsi integrati di presa in carico della persona, l’approccio di genere e l’uguaglianza a fronte del diritto universale alla salute. La nostra società ha una popolazione sempre più anziana, l’aspettativa di vita è sempre maggiore ma segnata dall’insorgere di cronicità. Prevenzione significa prevenire patologie croniche quindi evitare i comportamenti scorretti per la salute. Riguardo a questi aspetti, abbiamo sotto gli occhi percentuali con alcuni segnali di crescita anche legati ai periodi di lockdown, conseguenti alla pandemia, che hanno inciso sulle abitudini. Con questa campagna si vuole intervenire anche su questa situazione”
“Tumori, malattie cardiovascolari e altre patologie sono legate agli stili di vita. – sottolinea la dottoressa Francesca Russo -. Sovrappeso, sedentarietà e cattive abitudini come fumo e alcol sono determinanti. Su questi elementi possiamo agire, prendendo coscienza che il nostro comportamento può evitarci di finire all’ospedale, di ammalarci, di affrontare l’invalidità. Questo piano mette al centro la persona e se ne interessa in tutte le fasi della vita dalla nascita alla vecchiaia con interventi specifici per ogni fascia di età”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Giovani, Regione Veneto finanzia abbonamenti agevolati al cinema

VENEZIA (ITALPRESS) – Promuovere, tra i più giovani, il ruolo della sala cinematografica quale spazio culturale in cui la visione di un film sia un’occasione di dialogo e analisi critica. Muove da questi obiettivi l’iniziativa “I Giovani al Cinema”, progetto pilota promosso e finanziato dalla Regione del Veneto, realizzato dall’AGIS e dall’ANEC delle Tre Venezie, all’interno delle azioni de “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità”, che puntano a consentire agli esercenti di interagire in modo innovativo con il pubblico sull’opera proiettata in sala, ad offrire opportunità per accrescere la conoscenza e la capacità critica del pubblico, nonchè ad avvicinare il pubblico più giovane alle sale cinematografiche.
L’iniziativa consentirà ai giovani fino ai trentacinque anni di età di sottoscrivere un abbonamento a prezzo agevolato di euro 15.00, che consentirà loro la visione di cinque film nell’arco di cinque mesi dal momento dell’acquisto scegliendo una tra le sale cinematografiche aderenti in Veneto.
L’ideazione del progetto coglie appieno anche i risultati del Rapporto annuale 2022 dell’Istat e della recente indagine estensiva “Gli italiani e il cinema – La fruizione di film dentro e fuori le sale italiane” curata di SWG S.p.A. per la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC (6 settembre 2022). Nello specifico l’Istat ha rilevato come la distribuzione della partecipazione culturale fuori casa per fasce di età abbia mostrato una curva che via via, tra il 2019 e il 2021 è risultata sempre più appiattita, in corrispondenza delle età più giovani. A partire da questo scenario, tuttavia, l’indagine commissionata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC, rileva, tuttavia, come l’autunno presenti dei segnali incoraggianti: un aumento del 51% di fruitori rispetto al primo semestre del 2022 in termini di fruizione sia occasionale (55%) sia regolare (4%). Un potenziale recupero che può arrivare ad +69% contenendo il prezzo del biglietto entro gli 8 euro.
“E’ un progetto pilota con il quale la Regione del Veneto si pone l’obiettivo di promuovere presso le generazioni più giovani, il ruolo della sala cinematografica quale spazio culturale in cui la visione di un film rappresenta un’esperienza condivisa e un’occasione di dialogo e di analisi critica – dichiara l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari – Si tratta di un’azione concreta che si inserisce nell’ambito delle attività avviate “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità” e con il sostegno regionale sarà possibile l’emissione di 10.000 abbonamenti, offerti ai giovani fino a trentacinque anni di età, per la visione di cinque film nell’arco di cinque mesi dal momento dell’acquisto”.
“L’iniziativa dell’abbonamento per i cinema del Veneto finanziata della Regione e proposta dell’Agis-Anec Triveneta è un’azione atta alla ripartenza delle nostre sale e che altre amministrazioni regionali guardando con interesse. – dichiara Franco Oss Noser, Presidente Unione Interregionale Triveneta AGIS – Questo dimostra ancora una volta che le proposte della nostra Associazione sono frutto della profonda conoscenza del settore al servizio dei cittadini”.
“In un momento particolarmente complicato per le sale cinematografiche che stanno faticosamente recuperando gli spettatori del periodo ante pandemia, acquista grande importanza questo sostegno della Regione del Veneto, – sottolinea Massimo Lazzeri, Presidente Sezione Interregionale ANEC delle Tre Venezie – proprio perchè incentiva la fruizione di film nelle sale in tutto il territorio regionale da parte dei giovani, nella prospettiva di creare un pubblico anche per il futuro”.
Sono complessivamente quarantatrè le sale aderenti: A Belluno e provincia il Cinema Italia e La petite Lumière di Belluno e l’Officinema di Feltre. A Padova sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento al Cinema Esperia, al Multiastra, al Porto Astra, al Cinema Il Lux e al Piccolo Teatro Don Bosco; in provincia al Cinema Teatro Farinelli di Este e al Cinema Politeama di Piove di Sacco. A Rovigo le sale saranno il Cinema Teatro Duomo di Rovigo e il Multisala Politeama di Badia Polesine. A Treviso città l’abbonamento “I Giovani al Cinema” sarà disponibile al Multisala Edera, mentre in provincia hanno aderito il Cinema Multisala Hesperia di Castelfranco Veneto, il Multiplex Cinergia di Conegliano, il Cinema Teatro Busan di Conegliano, il Multisala Italia di Montebelluna, il Cinema Cristallo di Oderzo, il Multisala Manzoni di Paese e il Multisala Verdi di Vittorio Veneto. A Venezia troviamo il Multisala Giorgione e il Multisala Rossini; a Venezia Lido il Multisala Astra; a Mestre il Cinema Dante, l’IMG Cinemas Candiani e l’IMG Cinemas Palazzo; in provincia: Cinema Teatro Don Bosco di Chioggia, Cinema Teatro Mirano di Mirano, Sala Oratorio di Salzano e il Cinema Teatro don Bosco di San Donà di Piave. I giovani di Vicenza potranno sottoscrivere l’abbonamento al Cinema Odeon e al Cinema Teatro Araceli; chi risiede in provincia lo troverà al Multisala Metropolis di Bassano del Grappa e al Cinema Campana e al Multisala Starplex di Marano Vicentino. A Verona le sale aderenti sono il Cinema Fiume, il Multisala Rivoli, il Cinema Pindemonte, il Cinema Kappadue, il Cinema Teatro Santa Teresa e, in località Golosine, il Cinema Diamante. In provincia, le sale aderenti sono: il Multisala Cinergia di Legnago, e il Multisala Cristallo di San Bonifacio.
-foto agenziafotogramma.it-
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