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Zaia “Prosecco eccellenza che promuove il nostro territorio nel mondo”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Da dieci anni le bollicine fornite dal Consorzio di tutela della Doc Prosecco sono al fianco della Regione del Veneto alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia nello spazio regionale allestito all’Hotel Excelsior. Un sommelier in uniforme serve un calice agli ospiti dello spazio regionale, un momento inaugurale in occasione degli importanti eventi che ogni anno vengono ospitati nel nostro spazio, diventato oggi un punto di riferimento dell’intero territorio veneto, delle realtà produttive, scolastiche, associazionistiche legate in qualche modo al mondo della produzione cinematografica. Siamo grati di questa partnership che offre una vetrina sulle produzioni di eccellenza valorizzando il nostro territorio”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, raccontando l’impegno della Regione alla 81. Mostra del Cinema di Venezia. Oltre 70 gli appuntamenti ospitati nello spazio regionale allestito all’Hotel Excelsior.
“Anche quest’anno nello spazio regionale verranno stappate 360 bottiglie di Prosecco Doc – prosegue Zaia-. In tutto sono 2500 calici con cui brindano star, addetti ai lavori, e le delegazioni dei film prima di sfilare sul red carpet, proiettando un prodotto di eccellenza dei nostri territori nel mondo. Il Prosecco nel suo complesso è vero attore protagonista di questa Mostra del Cinema, ricordando anche l’impegno del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, da quest’anno star in sostituzione dello champagne come protagonista del red carpet”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Zaia “la Chiesa ascolti anche la campana dell’Autonomia”

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’Autonomia, nata in Veneto, ha avuto un percorso costellato da un dibattito invariabilmente acceso. Ma confesso di aver letto per due volte le dichiarazioni di monsignor Savino che ho trovato tranchant e che, a mio avviso, non rispecchiano la realtà. Francamente, quando si evoca il Far West si evoca l’immagine di una terra senza legge… Ora, se dobbiamo restare ai fatti: questa riforma non è altro che un mastodontico processo di decentramento amministrativo, non si sottrae nulla a nessuno. Ecco perchè questa, fra tante critiche, mi ha colpito in particolar modo. Da cattolico trovo offensivo che si ipotizzino cattolici buoni e cattivi, talmente ‘cattivì da pianificare scientemente di lasciar morire di fame i primi… Peraltro mi resta un dubbio”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il governatore del Veneto, Luca Zaia, che, dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Cei e vescovo di Cassano all’Ionio, Francesco Savino, sull’Autonomia («pericolo mortale», «si rischia il Far West»), ha scritto una lettera al presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi.
“Quella di monsignor Savino è una posizione ufficiale della Cei o no? Intuisco – dichiara Zaia al quotidiano – che possa non esserlo da qualche elemento: per esperienza diretta posso garantire che molti alti prelati non la pensano così e, in più, me lo suggeriscono gli inediti toni coloriti usati. Infine, se fosse la posizione ufficiale della Cei, di cui ho il massimo rispetto, si rischierebbe l’incoerenza. La Chiesa ha un modello gestionale improntato alla sussidiarietà e alla solidarietà di stampo schiettamente federalista che sottoscriverei a occhi chiusi: 227 diocesi che governano migliaia di parrocchie in autonomia. Senza contare che è un modello iper collaudato dopo quasi duemila anni… (sorride, ndr)”. Ed alla domanda su cosa ha scritto al cardinale Zuppi, risponde: “La Chiesa si è sempre espressa con ponderazione dopo aver approfondito i temi, e sempre dopo aver ascoltato le due campane. Bene, porto il suono della campana dell’Autonomia. Anzi, faccio un passo di lato, offro ufficialmente la preparazione dei nostri esperti: autorevoli professori universitari nelle materie fiscali, economiche e giuridiche che rispondano, nel merito e documenti ufficiali alla mano, a qualsiasi dubbio abbiano i vescovi, diciamo un question time tecnico sull’Autonomia per i vescovi italiani. Può essere un’opportunità”.
L’uscita di monsignor Savino non è un’«invasione di campo» per il governatore del Veneto, Luca Zaia, “Assolutamente no, al netto della divisione fra potere temporale e spirituale, la Chiesa è un interlocutore importante per il suo ruolo cruciale nella comunità. Se sui temi etici la sua posizione, per competenza diretta, diciamo così, è insindacabile, su una riforma che attiene alla struttura dello Stato italiano, è importante abbia a disposizione tutte le informazioni per poter procedere a una valutazione puntuale”. E alla domanda se si rischia una spaccatura fra i cattolici anche in quello che fu il «Veneto bianco», risponde: “Non accadrà, la Chiesa riveste il ruolo dell’autorità spirituale che indica la via, che è madre accogliente, in grado di ascoltare il dibattito, elevarsi e, infine, dare la sua opinione. Cosa che in questo caso non è avvenuta, purtroppo quelle dichiarazioni non sono nel solco della fratellanza. Ciò detto, ho profonda fiducia nell’operato del cardinale Zuppi. Capita che le sue posizioni non sempre collimino con le nostre ma lasciamogli fare il suo mestiere dato che lo fa egregiamente: davanti a una riforma non banalizzabile coglierà l’occasione di approfondire per scongiurare il rischio di spaccare la comunità”. Il Veneto chiede un approfondimento tecnico alla Cei, “certo, anche perchè mi chiedo, se non si approfondisce meglio l’Autonomia, cosa succederà quando si prenderà coscienza che sta galoppando il federalismo fiscale? Sarà una riforma strutturale e capillare dello Stato per come l’abbiamo conosciuto fin qui. In virtù degli accordi sul Pnrr, si sta procedendo a ritmo sostenuto. Un riforma di portata anche maggiore ma altrettanto salutare per il Paese”. “Ho piena fiducia che si apra un canale di dialogo – sottolinea Zaia -. Proseguire su questi toni significherebbe assumersi la responsabilità di difendere lo status quo: tremila miliardi di debito pubblico e bambini dal futuro segnato in base al luogo d’Italia in cui nascono. Lo diceva nel 1949 anche il siciliano don Sturzo: «Sono unitario ma federalista impenitente»”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Sei milioni per progetti innovativi di ricerca e sviluppo imprese venete

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ricerca e innovazione sono i propulsori della crescita dei territori, per questo negli ultimi anni la Regione del Veneto ha cercato di investire la maggior quantità possibile di risorse a sostegno delle nostre PMI, spesso fucine di brillanti progetti, autentica risorsa per la nostra economia. Un impegno che ha già ottenuto importanti risultati come dimostra il recente riconoscimento ottenuto dalla Commissione Europea che ha attribuito al Veneto il titolo di Regional Innovation Valley. La manifestazione d’interesse per il finanziamento di proposte progettuali di ricerca e innovazione d’eccellenza approvata è un ulteriore passo in questa direzione ed ha in particolare lo scopo di censire i progetti innovativi che potranno successivamente accedere a finanziamenti per iniettare risorse a sostegno della crescita delle realtà imprenditoriali venete che vogliano crescere, puntando sulle nuove idee d’eccellenza”.
Lo annuncia l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato spiegando le ragioni della delibera licenziata dalla giunta regionale che prevede l’approvazione dell’avviso pubblico di “Manifestazione di interesse per il finanziamento di proposte progettuali di ricerca e innovazione di eccellenza”, propedeutico all’avvio dell’attuazione dell’Azione 1.1.4 “Sostegno alle proposte progettuali di ricerca e innovazione di eccellenza” del PR Veneto FESR 21-27.
L’azione si rivolge a progetti “eccellenti” di ricerca e innovazione il cui indice di maturità tecnologica (TRL), che misura quanto una tecnologia è pronta per essere immessa nel mercato, sia almeno 5 su una scala da 1 a 9. La caratteristica di eccellenza va ricercata nella eventuale interdisciplinarietà della ricaduta progettuale, nell’identificazione/utilizzo di tecnologie dette “leading”, ovvero potenzialmente in grado di rendere le imprese leader attraverso la creazione di un vantaggio competitivo, oppure o scalabili, ossia capaci di ampliare il livello di azione ad un piano nazionale e/o internazionale.
L’iniziativa ha l’obiettivo di far emergere progetti che, nonostante l’idoneità tecnica ottenuta in programmi di ricerca europei o nazionali (Horizon, LIFE o PNRR), per carenza di risorse, non hanno potuto beneficiare di incentivi economici utili per intraprendere, fattivamente, le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e di innovazione previste. Tali progetti dovranno essere coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021-2027.
“Si realizza così una sinergia positiva tra diversi strumenti di finanziamento europei, nazionali e regionali che consente di non disperdere lo sforzo progettuale attuato da soggetti veneti” precisa l’assessore Marcato.
Tra i progetti meritevoli di sostegno si considereranno prioritarie eventuali proposte che abbiano già ottenuto il “Seal of Excellence” (Sigillo di eccellenza) che l’Unione Europea rilascia nel quadro dei bandi del programma Horizon proprio per favorire il finanziamento di progetti che hanno attraversato con esito positivo il percorso di valutazione tecnica del programma.
Per quest’anno, la candidatura potrà essere presentata dalla data di pubblicazione dell’avviso sul BURV fino al 30 settembre, mentre per il 2025 e il 2026 la finestra per richiedere il finanziamento sarà aperta nel periodo compreso tra febbraio e settembre. Per il periodo in questione vengono stanziate risorse per 6 milioni di euro finalizzate a finanziare, in parte a fondo perduto ed in parte attraverso un prestito a tasso agevolato, progetti che prevedano una spesa complessiva minima di 500.000 euro. “In sostanza – conclude Marcato – in questo modo vogliamo offrire una seconda chance di finanziamento affinchè possano trovare concreta attuazione i bisogni e le opportunità di innovazione espressi da imprese venete. Un aiuto sostanziale a chi dimostra concretamente di voler fare innovazione di qualità”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Autonomia, Zaia “Apriamo un confronto con la Conferenza episcopale”

ROMA (ITALPRESS) – “Mi rivolgo al cardinale Matteo Zuppi, che stimo molto: apriamo un confronto sull’Autonomia differenziata all’interno della Cei”. Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“Io metto a disposizione – prosegue – i nostri migliori tecnici, loro ne trovino altri che hanno promosso il referendum. Propongo un confronto aperto con i membri della Conferenza episcopale, così si renderebbero conto se questo è davvero il Far West che qualcuno vuole dipingere”, aggiunge Zaia in risposta a una domanda sulle parole del vicepresidente della Cei, Francesco Savino, che in un’intervista a Repubblica ha definito la legge un cavallo di Troia per dividere in due l’Italia.
Il governatore veneto afferma di aver “letto due volte le dichiarazioni e – spiega – sono rimasto basito. Sono rimasto colpito anche umanamente, come amministratore e come cattolico”.
In merito ai dubbi sull’avvio della riforma in assenza dei Lep, per Zaia “basta leggere le carte per capire che l’Autonomia non si farà finchè non saranno approvati i Lep”.
“Siamo pronti a parlare con i vescovi – aggiunge – ma non io, i tecnici qualificati: professori universitari di altissimo profilo che hanno studiato ogni aspetto della riforma. Facciamolo in stile question time, con domande dalla platea. Vedrete che nessuno vuole spaccare il paese e io, da cattolico – conclude -, di certo non ho nel cuore il concetto di Far West”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Venezia, presentato ricomposto soffitto Vasari a Gallerie dell’Accademia

VENEZIA (ITALPRESS) – Nove tavole: le cinque principali raffigurano le allegorie delle virtù, ovvero Carità, Fede, Speranza, Giustizia e Pazienza, mentre sui quattro comparti angolari, più piccoli, l’artista dipinge dei putti.
E’ il restaurato e ricomposto soffitto ligneo del Vasari, mostrato per la prima volta questa mattina, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal direttore dell’istituo Giulio Manieri Elia al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e alla consigliera con delega alla Cultura del Comune di Venezia Giorgia Pea. Presenti anche il senatore Raffaele Speranzon e il direttore di Venetian Heritage Toto Bergamo Rossi, in una affollata conferenza stampa.
“Il soffitto ligneo vasariano venne commissionato per Palazzo Corner Spinelli, sul Canal Grande, e nella sua Città ha fatto ritorno – ha iniziato il ministro Gennaro Sangiuliano – E’ un’opera straordinaria ma lo è anche il suo lungo e complesso lavoro di recupero, restauro e ricomposizione: oggi alle Gallerie è esposto il risultato di una fatica durata 40 anni, che ha visto coinvolti il Ministero, le istituzioni cittadine di Venezia, ma anche cittadini e benefettori: il privato è stato parte integrante del percorso”. Realizzato nel 1542 e poi smembrato nel Settecento, l’opera è stata oggetto di una campagna di acquisizione avviata negli anni Ottanta proprio da Ministero, con Gallerie dell’Accademia e altre istituzioni veneziane. Alcuni frammenti, ad esempio, erano stati acquistati da dimore nobiliari inglesi: un frammento, fortunatamente venduto all’Italia, faceva bella mostra di sè sopra al camino di un grande salone da ballo.
“L’opera è tra le pagine più importanti delle celebrazioni del 450mo anniversario della morte dell’artista. E sono qui a ringraziare, a nome del comune di Venezia, tutti gli attori che sono stati coinvolti, pubblici e privati; dalle Gallerie, alla Sovrintendenza, a Fondazione Venezia o Vela – ha spiegato la consigliera Giorgia Pea – Nell’opera sono rappresentate virtù importanti e attualissime, come giustizia, pazienza, speranza. Ed è importante nutrire le persone di buoni propositi, di storia, arte e bellezza. L’arte è di tutti e abbatte ogni barriera”.
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Foto: Ufficio stampa Comune di Venezia

Tragedia Mattmark, Zaia “Dolore e sacrificio nel Dna del Veneto”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Cinquantanove anni fa una grande sciagura segnava la nostra storia e indicava al mondo come fossero ancora tanti i Veneti che cercavano fortuna fuori dai confini negli anni in cui l’Italia era già attraversata dal boom economico. Nella tragedia di Mattmark, infatti, perdevano la vita 17 lavoratori della provincia di Belluno. Come già a Marcinelle e in altre gravi circostanze il Veneto piangeva gli eroi della sua emigrazione, che oggi ricordiamo con commozione, affetto e riconoscenza; grazie al loro sacrificio, unito alla fatica di tanti altri, la nostra regione ha conosciuto il riscatto e oggi è terra di crescita, di produttività, di progresso e di visione futura”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto ricorda gli operai veneti, di varie località del Bellunese, che persero la vita il 30 agosto del 1965, sotto la valanga che investì il cantiere di una diga a Mattmark, sul ghiacciaio dell’Allalin in Svizzera.
“Ricordiamo tutti gli 88 lavoratori di varie nazionalità caduti in quella tragedia – conclude il Governatore – simboli di un’emigrazione operosa che vide tra i principali protagonisti proprio i veneti. Un grande fenomeno epocale, la cui storia non è fatta solo di numeri, statistiche e date ma di persone e famiglie, lavoro e fatiche, sacrifici e addii, speranze e dolori. Anche nella consapevolezza di questa difficile esperienza che è nel nostro Dna di comunità e nel ricordo dei tanti nostri concittadini che sono morti per costruire un futuro per sè e i propri cari, siamo oggi una società saldamente ancorata nella solidarietà, dove un veneto su cinque dedica il suo tempo al volontariato sociale: una risposta concreta alle insinuazioni di egoismo e chiusura verso il Prossimo”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Veneto, al via il percorso formativo per contrasto a violenza donne

VENEZIA (ITALPRESS) – “La violenza contro le donne è un fenomeno che purtroppo permane alla ribalta delle cronache quotidiane, anche nella nostra regione, avendo la sua matrice nella diseguaglianza ancora persistente dei rapporti tra uomini e donne. Il concetto di diseguaglianza introdotta dalla ‘Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donnè delle Nazioni Unite riconosce la violenza come un fenomeno di carattere strutturale, e non episodico o di carattere emergenziale, e come tale è necessario trattarlo”.
Con queste parole Manuela Lanzarin, assessore veneto alla Sanità e Servizi sociali, annuncia l’avvio delle iscrizioni al percorso formativo “Il riconoscimento e la risposta operativa alla violenza di genere nel Sistema Socio-Sanitario del Veneto”, curato dalla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica.
“Le attività di formazione, già attuate in questo settore, necessitano di essere aggiornate e rafforzate ed il percorso formativo è un’importante occasione di crescita che permette di accrescere competenze – dice l’assessore Lanzarin – perchè solo attraverso un impegno continuo ed azioni di sistema, si potrà demolire il pregiudizio di genere e il persistere di una mentalità e linguaggio che considerano la donna come soggetto da controllare e rispetto alla quale spesso non sono accettate le sue scelte di libertà e indipendenza”.
Il progetto, è rivolto a quanti possono intercettare e gestire casi di violenza di genere e che possono contribuire a prevenire e contrastare la violenza contro le donne. Sono invitati ad aderire al percorso il personale sanitario e socio-sanitario che esercita la sua attività all’interno del sistema dell’emergenza urgenza (Pronto Soccorso e SUEM 118) e di altre unità di offerta ospedaliere con maggior contatto con le donne, i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta, le professioniste/i che lavorano nelle Farmacie del territorio regionale, le operatrici dei Centri Antiviolenza e gli operatori/operatrici dei Centri per gli Uomini Autori di Violenza.
Altre figure professionali potranno trovare utilità da questo percorso, professioniste/i che, a vario titolo, possono essere coinvolti nei casi di violenza di genere (Assistenti Sociali, Forze dell’Ordine, Giuristi e altre figure) così da accrescere le conoscenze e gli strumenti utili ad intercettare i casi di violenza di genere e ad offrire l’assistenza necessaria, anche attivando la rete multiprofessionale presente sul territorio.
“Questo percorso formativo rappresenta l’impegno regionale di contribuire al cambiamento di mentalità ed atteggiamento, – rimarca l’assessore Manuela Lanzarin – per rendere consapevoli e formare il maggior numero di figure professionali che concorrono ad individuare, anche precocemente, la violenza contro le donne ed a porvi rimedio con un contrasto mirato”.
Le iscrizioni al percorso formativo sono aperte da ieri 26 agosto e sono possibili fino al 20 ottobre 2024 accedendo al link: https://www.fondazionessp.it/ita/formazione/area-sanitaria-socio-sanitaria-e-trapianti/vdg
Per le professioni sanitarie, la partecipazione al percorso di formazione (prima e seconda parte), darà corso al rilascio dei crediti E.C.M. (20 crediti).

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Mostra del Cinema di Venezia, Zaia “Veneto è un set straordinario”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il Veneto e Venezia sono location di straordinaria bellezza, cornice perfetta per ospitare la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, vetrina d’eccezione per promuovere il territorio, e occasione privilegiata per valorizzare le esperienze e le potenzialità che questi luoghi sanno esprimere. Questa edizione, così attesa grazie al ritorno delle grandi stelle di Hollywood, è ancora una volta l’occasione per mostrare al mondo il Veneto quale set ideale per le produzioni audiovisive. Sostenere e incoraggiare la produzione cinematografica nella nostra regione significa anche sostenere cultura, turismo e occupazione, oltre a contribuire al prestigio della Mostra del Cinema di Venezia come evento di spicco nel panorama cinematografico mondiale. Al direttore artistico della Biennale Cinema, Alberto Barbera, e al presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco rinnovo i miei complimenti per la prestigiosa manifestazione”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene a poche ore dall’inaugurazione della 81. Edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
“Il cinema – dice ancora il Presidente- e più in generale il mondo della cultura sono settori nei quali l’amministrazione regionale crede con forza dedicando sostegni, investimenti e azioni che, uniti al prezioso lavoro della Fondazione Veneto Film Commission, costituiscono oggi “il sistema veneto del cinema”. Sapendo ben utilizzare i fondi strutturali europei, dal 2018 al 2027 contiamo di investire in tutto 30 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere la crescita delle imprese operanti nei settori della cultura, dello spettacolo e della produzione cinematografica favorendo processi di innovazione e incremento dei livelli occupazionali. La presenza della Regione del Veneto e della Fondazione Veneto Film Commission alla Mostra internazionale d’arte cinematografica con lo spazio ospitato all’Hotel Excelsior del Lido conferma l’impegno dedicato al consolidamento e allo sviluppo di questo sistema. Si tratta di spazio sempre più conosciuto dal pubblico della Mostra, dai cittadini del Veneto, e dai giovani che quest’anno ospita oltre settanta eventi, che invito tutti a seguire”.
“Lo spazio della Regione del Veneto alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia propone un programma ricco di appuntamenti che conferma ancora una volta la qualità e la vivacità del Veneto e lo stretto legame tra cinema e territorio- interviene l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari-. Tanti gli argomenti che verranno affrontati, come il dialogo tra istanze diverse, l’attenzione ai temi di attualità, alla cooperazione europea, la presentazione di festival e docufilm, le professioni dell’industria cinematografica oltre che la formazione e le tecnologie innovative per il cinema. E ancora i finanziamenti al settore delle produzioni cinematografiche, ma anche storie di ispirazione nell’ambito del sociale, cultura, turismo, identità, oltre alle ricchezze dell’offerta territoriale veneto. Nell’anno di Veneto Regione Europea dello Sport 2024, sarà ospitata anche la presentazione alla stampa della IV Edizione dell’ACES International Video Awards 2024. Ogni incontro sarà occasione di apertura al dialogo e contribuisce a promuovere la comprensione reciproca e l’interesse a scoprire nuove tendenze e stili, favorendo la rete professionale e promuovendo il cinema veneto”.

foto: Agenzia Fotogramma

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