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Zaia “Squadre dalle nostre province per portare aiuto nelle Marche”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Sono sette le squadre, una per ciascuna provincia del Veneto, con circa 6-7 volontari ciascuna, per un totale di una cinquantina di volontari della Protezione Civile regionale, che domattina partiranno per portare soccorso alle aree alluvionate delle Marche, nello specifico della città di Senigallia”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, precisa i termini dell’operazione di soccorso che è stata avviata questa mattina dopo la richiesta di attivazione da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile del Veneto.
“I volontari dell’ANA del Veneto sono già partiti – aggiunge -. Ciascuna delle sette squadre provinciali partirà con un mezzo ribaltabile, un modulo antincendio boschivo per ripulire il fango e le attrezzature necessarie, come ad esempio bobcat e attrezzature utili alla rimozione di alberi di alberi o vecchi elettrodomestici andati persi nella piena dei fiumi”.
L’assessore regionale alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, sta coordinando le operazioni, mantenendo lo stretto contatto con il Governatore che, fin dalle prime ore successive alla tragedia che ha devastato il territorio marchigiano, ha messo a disposizione del collega presidente della Regione Marche uomini e mezzi. “I primi ricognitori sono già partiti – conclude Bottacin -, domani arriverà a Senigallia la nostra Colonna Mobile con le 7 squadre provinciali. Saranno operativi sui luoghi del disastro sin dalla mattinata”.

foto: agenziafotogramma.it

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Presidente Zaia inaugura ampliamento Aristoncavi a Brendola

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inaugurato oggi il nuovo capannone di cinquemila metri quadri adiacenti ai 38mila attuali della sede di Brendola (VI) dell’Azienda Aristoncavi, dove si colloca la nuova area logistica, stoccaggio e l’area Academy dedicata alla formazione delle persone interne e i nuovi assunti. Il nuovo capannone ospiterà gli eventi con le scuole e gli istituti tecnici con cui da sempre l’azienda ha un rapporto di stretta collaborazione. Sarà un luogo di formazione specialistica e tecnica per i diversi clienti provenienti da tutto il mondo. Complimentandosi con la proprietà e i lavoratori, il Governatore ha tenuto a evidenziare che Aristoncavi è uno dei principali produttori indipendenti di cavo elettrico con isolamento in gomma, in bassa e media tensione ed è un’azienda leader in alcuni segmenti di mercato nel settore dei cavi per applicazioni speciali.
“Un esempio di scuola – ha detto – per descrivere il Dna dell’imprenditoria veneta, sempre rivolta allo sviluppo, all’innovazione e alla formazione e capace di investire anche in una fase storica difficilissima come quella che ci attanaglia da più di due anni, tra Pandemia e guerra”. “Tutto – ha aggiunto – viene fatto ai massimi livelli qualitativi, e tutto in casa, perchè tutte le fasi di progettazione e di produzione (lavorazione rame, produzione mescole, produzione e test cavi etc) vengono realizzate internamente e autonomamente. E’ la formula del successo”. “A riprova dell’eccellenza – conclude il Presidente Zaia – ci troviamo di fronte a un’azienda che ha costruito una stretta collaborazione con i partner e clienti, puntando sulla formazione e lo studio e investendo nella ricerca insieme alle più importanti università italiane e ai più prestigiosi laboratori riconosciuti a livello internazionale”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Zaia “Intervenire subito sui costi energetici”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Un intervento sui costi energetici per famiglie e imprese va fatto con urgenza. Se le imprese sono costrette a ricorrere alla cassa integrazione perchè non ce la fanno, i lavoratori riceveranno meno del loro stipendio e inevitabilmente perderanno potere d’acquisto. Ciò va evitato a tutti i costi”. Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo stamattina all’Assemblea annuale della CNA Veneto a Campocroce di Mogliano. “Siamo in una situazione che ha anche del paradossale – ha detto il Governatore – perchè da un lato il sistema produttivo veneto ancora regge, le commesse sono aumentate e le proiezioni sul Pil indicano un più 6,6%, ma il costo delle materie prime e le difficoltà di magazzino sono elementi negativi pesantissimi, soprattutto se immaginiamo che la situazione degli stoccaggi di gas possa produrre effetti anche per il 2023 almeno”.
“In due anni – ha sottolineato – ci sono capitati due cigni neri (lo si dice per situazioni assolutamente imprevedibili con effetti catastrofici): prima il Covid, poi la guerra in Ucraina. Il mondo artigiano ha reagito con forza e compostezza in un quadro produttivo veneto che per l’80% è composto da imprese con meno di 15 dipendenti. Ora il sostegno sui costi è urgente, imprescindibile”. “Questo sistema economico è agli antipodi rispetto a quello fordista – ha aggiunto con una punta d’ottimismo – e potrebbe avere le caratteristiche di flessibilità utili per rispondere meglio alla tempesta. Come Regione non stiamo certo a guardare. Per i prossimi giorni ho convocato un tavolo con tutte le parti sociali e imprenditoriali per affrontare assieme il problema e fare squadra verso le possibili soluzioni e interventi. Non posso non ricordare però che la Regione Veneto è l’unica in Italia a non aver imposto da 11 anni l’addizionale regionale Irpef, lasciando nelle tasche dei cittadini 1 miliardo 170 milioni di euro l’anno”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Zaia a Verona, “Brand Unesco potente leva per turismo e economia”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Verona diventa per tre giorni la capitale del mondo Unesco, con un salone che già a luglio aveva registrato il tutto esaurito. Questo ha un significato importante: il patrimonio mondiale è una leva determinante per la ripresa del settore turistico, per la promozione in presenza e per la crescita economica del Paese. I ‘Patrimoni dell’Umanità’ non sono un semplice elenco di bellezze ma sono delle vere e proprie leve che spingono il turismo e il Pil. Una potente leva di attrazione per una terra come il Veneto che ha intrapreso un percorso diretto alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale nel suo complesso, capace di rispondere ad una domanda di turismo sempre più responsabile e sostenibile che ci confermerà ai vertici turistici nazionali con 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Una industria che vale il 10 per cento del prodotto interno lordo regionale”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia oggi a Verona, al Palazzo della Gran Guardia, in occasione della cerimonia di inaugurazione della tredicesima edizione del World Tourism Event, che vede presenti un numero di espositori superiore alle aspettative, 70 buyer specializzati e con protagonisti 80 siti italiani e internazionali iscritti alla World Heritage List. “Il marchio Unesco è una sorta di certificazione internazionale che garantisce visibilità a siti identitari che attraggono un turismo consapevole. La Regione riconosce il valore dei suoi nove siti Patrimonio dell’Umanità, che costituiscono una eredità da difendere, conservare e consolidare al tempo stesso perchè rappresentano una ricchezza inestimabile. Nove gioielli custoditi da un territorio che offre infinite opportunità a livello artistico, culturale e paesaggistico e rappresentano, di fatto, l’anello di congiunzione tra le spiagge dell’Alto Adriatico, le città d’arte, i laghi e le montagne venete”. La tre-giorni veronese prevede, oltre al workshop b2b, dedicato agli operatori della domanda e dell’offerta di turismo Unesco e all’ampio spazio espositivo aperto gratuitamente dalle 10 alle 18 ogni giorno, un calendario di approfondimento sui temi del salone, che per la prossima edizione sarà particolarmente incentrato sulla ricorrenza del cinquantenario della firma della Convenzione di Parigi che ha sancito la nascita del Patrimonio mondiale, quale prima occasione di riflessione su questi “primi 50 anni”, in attesa dei festeggiamenti ufficiali di novembre.
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-foto Ufficio Stampa Regione Veneto –

Regione anticipa 74 milioni di euro per le aziende del Tpl

VENEZIA (ITALPRESS) – La Giunta regionale del Veneto, su proposta della Vicepresidente e Assessore ai Trasporti e Infrastrutture Elisa De Berti, ha approvato un provvedimento che consente di anticipare alle aziende di trasporto pubblico locale le risorse necessarie, da qui a fine anno, per lo svolgimento dei servizi ordinari di mobilità per i cittadini. Si tratta di uno stanziamento complessivo di oltre 74 mln di euro, con il quale la Regione supplisce al ritardo nell’assegnazione del saldo del Fondo Nazionale Trasporti. La legge che disciplina la ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti stabilisce che entro il 15 gennaio di ogni anno il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili assegni alle Regioni, a titolo di anticipazione, l’80% per cento dello stanziamento, mentre il restante 20% entro il 30 giugno. Ad oggi quest’ultima quota non è ancora stata trasferita. Per far fronte a questi ritardi, la Regione Veneto si è dotata di un’apposita legge per autorizzare la Giunta ad anticipare annualmente, entro il mese di ottobre, nei limiti delle proprie disponibilità di cassa, un importo non superiore al 90% del valore del saldo della quota del Fondo Nazionale Trasporti attribuita alla Regione del Veneto nell’anno precedente.

“Il provvedimento approvato vede la Regione intervenire, ancora una volta, in sostituzione dello Stato, ovviando ai problemi tecnici dei trasferimenti dei fondi nazionali che hanno determinato negli scorsi anni significative criticità per il sistema regionale di trasporto pubblico locale – precisa la Vicepresidente-. La dotazione stanziata consentirà agli operatori del settore del trasporto pubblico su gomma, ferro e acqua di poter disporre della liquidità necessaria per coprire gli oneri derivanti dai contratti di servizio sottoscritti con gli enti locali”. Nel dettaglio, dei complessivi 74.023.521 euro, 43.275.366 euro andranno al trasporto automobilistico, tramviario e di navigazione lagunare mentre i rimanenti 30.748.154 euro saranno destinati a quello ferroviario passeggeri.

“L’anticipazione di liquidità si aggiunge al recente provvedimento a sostegno del trasporto pubblico locale di riparto di ulteriori finanziamenti straordinari rispetto a quelli già assegnati lo scorso giugno, a copertura dei maggiori costi di produzione dei servizi conseguenti all’aumento dei prezzi dei prodotti energetici derivanti anche del conflitto in Ucraina. All’interno di un contesto generale indubbiamente critico, che vede tra l’altro anche la coincidenza con la ripresa delle attività scolastiche, mi preme sottolineare come l’impegno della Regione continui ad essere massimo: garantire regolarità e qualità del servizio di trasporto pubblico non rappresentano solo degli obiettivi operativi della programmazione regionale ma sono principi fondamentali che devono essere garantiti a tutti i cittadini”, conclude la Vicepresidente.

foto: agenziafotogramma.it

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E’ morto Andrea Riello, ex presidente di Confindustria Veneto

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’imprenditoria veneta piange un suo esponente di spicco, Andrea Riello, 60 anni, già presidente di Confindustria Veneto da maggio 2005 a gennaio 2009. A stroncare il presidente e Ceo di Riello Sistemi gruppo che ha quattro stabilimenti di produzione e oltre 500 dipendenti, è stato un infarto. Nato a Venezia nel 1962, laureato in Economia aziendale a Ca’ Foscari, Riello è stato anche presidente della Fondazione Campiello, membro del Cda di Unicredit e Consigliere di Amministrazione di Save SpA.
“La notizia della morte improvvisa di Andrea Riello – afferma il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia -mi colpisce e mi addolora profondamente. Era un uomo e un imprenditore di grande valore e visione, capace di creare un’impresa leader nel suo settore. Era sempre con il sorriso. Un imprenditore illuminato e impegnato che ho avuto modo di conoscere e apprezzare, in particolare quando aveva assunto la Presidenza di Confindustria Veneto. La sua scomparsa, così inaspettata, lascia un vuoto difficile da colmare”.
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-foto agenziafotogramma.it-

Posata la prima pietra del “Ponte dell’Umanità” a Campea

VENEZIA (ITALPRESS) – Si chiamerà “Ponte dell’Umanità” e unirà le due sponde del torrente Campea tra i Comuni di Farra di Soligo e Follina, rendendo così possibile la piena fruizione del “Cammino delle Colline del Prosecco”, un itinerario ciclopedonale di circa 53 chilometri con partenza da Vidor e arrivo a Vittorio Veneto, attraverso quanto di meglio possono offrire le Colline del Prosecco, Patrimonio dell’Umanità Unesco. La prima pietra dell’opera, finanziata con fondi regionali e realizzata da Veneto Strade per un costo di circa 200 mila euro, è stata posata oggi, proprio in località Campea, dal Presidente della Regione Veneto, nel corso di un happening al quale sono intervenute autorità locali, la Vicepresidente della Regione e l’Assessore al Turismo e Agricoltura. L’intervento sarà concluso a febbraio. “Il progetto di questa ciclopedonale – ha detto il Governatore – è quanto di meglio per celebrare il Patrimonio dell’Umanità di queste straordinarie colline, rendendole fruibili in maniera slow attraverso 53 chilometri di boschi, pendii e vigneti. Proprio quel laboratorio di sostenibilità che tutti vogliamo sia questo territorio. Questa ciclopedonale sarà la nostra via di Santiago de Compostela, un elemento di sviluppo dell’offerta turistica ecocompatibile che già oggi conta 250 mila turisti l’anno, il 66% dei quali stranieri, ma che in alcuni anni può arrivare a un milione 250 mila”.

Foto: ufficio stampa Regione Veneto

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Zaia inaugura primo stralcio della scuola a Tezze sul Brenta

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inaugurato oggi il primo stralcio della nuova scuola secondaria di 1° grado di Tezze sul Brenta, che avrà una superficie calpestabile pari a 3.330 mq oltre a 70 mq di collegamento tra il nuovo plesso e quello esistente, coperto e riscaldato per poter garantire la massima fruizione da parte di alunni e docenti. Secondo il Governatore, “Si tratta di un’opera improntata alla modernità, alla funzionalità e al comfort per insegnanti e studenti. Non a caso le caratteristiche peculiari sono il dimensionamento dei volumi, l’adeguato isolamento termico, l’accurata definizione delle componenti impiantistiche, la scelta di materiali durevoli, l’utilizzo di fondi di energia alternative, la soddisfazione dello standard “NZEB”, perchè il nuovo edificio risulta essere in linea con i criteri dell’architettura bioclimatica, al fine di minimizzare l’uso di impianti meccanici e massimizzare l’efficienza degli scambi energetici tra edificio e ambiente naturale circostante”.

Foto: ufficio stampa Regione Veneto

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