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Arbolia e Comune di Vicenza, messi a dimora 1.500 alberi

VICENZA (ITALPRESS) – Arbolia, la società benefit creata da Snam e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti per sviluppare nuove aree verdi in Italia, ha realizzato un nuovo intervento di forestazione urbana nel Comune di Vicenza con la messa a dimora di circa 1.500 alberi. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di due realtà molto radicate nel territorio: Triumph-Adler Italia, storica azienda del settore ICT che intraprenderà con Arbolia un programma triennale di iniziative di forestazione urbana, e DBA PRO., società operativa di DBA Group, specializzata in servizi di consulenza, architettura, ingegneria, project management e soluzioni ICT, che con Arbolia ha già supportato la realizzazione di un bosco urbano a Udine.
Nell’area individuata, situata a Nord della città tra la zona residenziale e l’area naturalistica Risorgive Maddalene, sono state messe a dimora complessivamente 1.463 piante di differenti specie arboree (olmo campestre, farnia, frassino maggiore, frassino ossifillo, pioppo bianco, pioppo nero, tiglio, acero campestre, acero montano, carpino bianco, ontano nero, salice bianco, ciliegio, pero selvatico, nocciolo, salicone) e arbustive (biancospino, sanguinella, sambuco nero, viburno lantana, ligustro, fusaggine, prugnolo, rosa canina, corniolo, spino cervino, frangola).
A regime, la nuova cintura verde consentirà di assorbire fino a 120 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 280 Kg di PM10 all’anno. L’iniziativa prevede anche la manutenzione dell’area per i primi due anni a cura di Arbolia e successivamente da parte del Comune. Il progetto sarà da subito un patrimonio per la comunità locale ed è essenziale che tutti ne abbiano cura.
Oltre a questo intervento, a Vicenza Arbolia ha già realizzato un bosco urbano nel quartiere Sant’Agostino, dove sono state messe a dimora 2.852 piante.
“Prosegue il progetto di rimboschimento urbano che stiamo portando avanti con Arbolia per una città sempre più green e sostenibile – precisa l’assessore al verde pubblico Mattia Ierardi -. Il nostro grazie va a Triumph-Adler Italia e DBA PRO., i nuovi partner di questa importante iniziativa con la quale possiamo vedere crescere i tre preziosissimi polmoni verdi realizzati in altrettanti quartieri della città a beneficio dei residenti di Sant’Agostino, Maddalene e Gogna. Sommati agli interventi in atto nel tessuto urbano, daranno un significativo contributo all’assorbimento di CO2 e PM10”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di questo progetto da parte di Arbolia, tanto che renderemo partecipe tutti i nostri dealer certificati distribuiti lungo il territorio nazionale. Siamo consapevoli che il nostro business si basa sul consumo di carta; crediamo quindi che sia utile informare i clienti – attraverso la nostra rete vendita – che Triumph-Adler si muove in prima persona con iniziative di riforestazione del territorio italiano, con l’intenzione di dare un contributo attivo e misurabile nel riportare un equilibrio virtuoso nella disponibilità e nell’utilizzo delle materie prime. L’iniziativa inoltre porterà un beneficio a tutta la comunità locale, ulteriore elemento che ci rende orgogliosi di aver appoggiato l’iniziativa”, ha dichiarato Fabio De Martini, AD di Triumph-Adler Italia.
“Continua il nostro percorso nel segno della sostenibilità e siamo lieti di prendere parte a questo progetto in Veneto. Come progettisti, ingegneri e architetti abbiamo il dovere di far evolvere i nostri modelli verso i paradigmi della transizione energetica ed ecologica. Il nostro percorso come azienda esperta nei processi e nei servizi a supporto del ciclo di vita delle infrastrutture dovrà guardare al benessere ambientale e delle persone”, ha commentato Daniele De Bettin, fondatore e presidente di DBA PRO. S.p.A..
“Con questo intervento realizziamo una seconda area verde a Vicenza grazie alla costante collaborazione con il Comune e al sostegno di due aziende vicine al territorio e attente ai temi della sostenibilità ambientale. Arbolia prosegue nella sua missione di sviluppare iniziative di forestazione urbana in Italia, migliorando gli ecosistemi e promuovendo la biodiversità”, ha dichiarato Alessandro Vezzil, Consultant Renovit e Arbolia.
Con questo progetto, salgono a 23 le aree verdi realizzate da Arbolia in Italia. Nei prossimi mesi la società benefit svilupperà iniziative in altri comuni, da Nord a Sud del Paese.

– foto ufficio stampa Arbolia –
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Veneto, inaugurato nuovo acceleratore lineare all’ospedale di Belluno

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Veneto ha inaugurato oggi all’ospedale San Martino di Belluno il nuovo acceleratore lineare Uoc di Radioterapia. “Un trattamento sicuro ed efficace – ha detto Zaia – che utilizza radiazioni ionizzanti, prevalentemente raggi X ad alta energia, per distruggere le cellule tumorali in modo mirato e selettivo. Una terapia che può essere modellata per ciascun paziente, che riduce drasticamente i tempi di attesa ed evita faticosi spostamenti ai cittadini”. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, di mons. Renato Marangoni vescovo di Belluno-Feltre, della dg dell’Ulss 1 Maria Grazia Carraro e del neo sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin. L’apparecchio è costato circa 2 milioni di euro, e si aggiunge a un altro acceleratore inaugurato lo scorso anno. I principali vantaggi della nuova attrezzatura sono: una maggiore precisione dei trattamenti, la possibilità di aumentare la dose per frazione e/o la dose totale erogata, riducendo significativamente il coinvolgimento dei tessuti sani peritumorali; possibilità di tempi di trattamento più brevi: con un grande vantaggio per il paziente e i suoi familiari in termini di spostamenti, tempo e qualità di vita. Inoltre, risulta più rapida la gestione delle liste di attesa e più efficiente la gestione del personale sanitario; per il tumore della prostata, grazie alla collaborazione con le unità operative di Urologia per il posizionameto di marcatoti fiduciali intraprostici e Radiologia con la definizione dei volumi oncologici su imaging di risonanza magnetica, si ha la possibilità di offrire ai pazienti trattamenti di sole 5-7 frazioni anzichè le 20-28 frazioni richieste. Per il tumore della mammella: avvio di trattamenti con ipofrazionamento spinto di 5 frazioni in alternativa alle 15 frazioni per il trattamento standard e per la mammella di sinistra grazie alla possibilità di eseguire un gating respiratorio a inspirio profondo (Deep Inspiration Breath Hold) che ha, nello specifico, mediante il controllo del respiro, l’obiettivo di ridurre la dose alle strutture cardiache, senza sacrificare la distribuzione di dose al volume bersaglio.
– Foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Veneto, approvato piano prevenzione contro peste suina

VENEZIA (ITALPRESS) – “Depopolamento, eradicazione, sorveglianza passiva e analisi del rischio. Sono queste le quattro principali direttrici sulle quali il Veneto intende puntare per la gestione e il controllo della peste suina africana, diffusa anche attraverso un numero troppo elevato di animali selvatici presenti sul territorio. Il Piano definito dalla Regione ha come obbiettivi la salvaguardia della sanità animale e la tutela del patrimonio suinicolo regionale e nazionale”. Lo dice l’Assessore regionale alla Caccia Cristiano Corazzari ritornando sul tema cinghiali e sul controllo della specie invasiva al centro del nuovo Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU). “Il Piano è operativo e aggiorna le conoscenze sia rispetto agli animali allevati che possono subire la patologia, sia rispetto alla distribuzione e agli interventi di controllo già eseguiti sugli animali selvatici ponendo le basi per determinare le aree di intervento e le priorità da intraprendere – specifica l’Assessore regionale – Le azioni che metteremo in campo rispecchiano l’esigenza delle aree più colpite dalla presenza di cinghiali, indentificate in una cartografia tematica. Inoltre, abbiamo individuato i soggetti coinvolti con i ruoli e le rispettive responsabilità riguardo a ciascuna azione”. Le attività previste dalla Regione sono attività di formazione e divulgazione, sorveglianza degli allevamenti e degli animali allo stato libero, analisi degli animali trovati morti (da investimento o altro), il controllo numerico dei cinghiali allo stato libero attraverso una riduzione importante della loro numerosità. I soggetti coinvolti sono vari. Tra questi, direzioni regionali, IZPS, servizi veterinari delle Uls, polizie provinciali, enti gestori dei parchi e delle aree protette, Veneto agricoltura, Avepa.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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I vini del Veneto alla conquista dei mercati extra Ue

VENEZIA (ITALPRESS) – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura del Veneto Federico Caner, ha approvato i requisiti e i criteri per la selezione dei progetti di promozione dei vini da realizzarsi nei Paesi extraeuropei con fondi del Pns, il Piano nazionale di sostegno al settore vitivinicolo. Il Mipaaf, complessivamente, ha assegnato al Veneto 38.475.725 euro, di cui circa un terzo sarà destinato esclusivamente alla promozione di produttori, consorzi e associazioni professionali sui mercati dei Paesi terzi. Il bando, disponibile nel BUR regionale, si pone come obbiettivo quello di individuare i progetti multiregionali e progetti regionali ai quali assegnare i fondi a diposizione per la campagna 2022/2023. La quota a disposizione per attività di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione, ammonta a 12.214.995 euro e sarà così suddivisa: 1.214.995 euro per il finanziamento di progetti multiregionali; 11.000.000 euro per il finanziamento di progetti regionali. “Con i suoi 11,7 milioni di ettolitri di vino, il Veneto rimane la prima regione in Italia con il 36% delle esportazioni nazionali. Da sola, infatti, continua ad esportare più di Piemonte (884 milioni di euro) e Toscana (815 milioni) messe assieme: le due regioni che seguono il Veneto nella graduatoria regionale, e, in una classifica virtuale con i Paesi del mondo, si inserirebbe al 4° posto, alle spalle di Francia, Italia e Spagna e prima di Australia e Cile – spiega l’assessore Caner – Questi numeri ci dicono quanto sia importante continuare investire nel prodotto, ma anche nella sua promozione per far conoscere una delle eccellenze della nostra terra che in questi anni ha saputo conquistare la fiducia anche dei clienti e dei mercati mondiali”.
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Al lago con un solo biglietto treno-bus, al via servizio Garda Link

VENEZIA (ITALPRESS) – “Quello che viene inaugurato oggi non è solo un nuovo servizio di mobilità pensato in un’ottica di promozione turistica della sponda orientale del Lago di Garda ma è anche un’occasione per procedere in modo sempre più deciso verso soluzioni di mobilità ecologica e intermodale, dimostrando come ambiente, fruizione del territorio e trasporti possano e debbano sempre più essere concepiti in modo unitario”. Lo ha affermato la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto Elisa De Berti a Verona, alla presentazione di Garda Link, il nuovo servizio di mobilità che consente, con un unico biglietto acquistabile dal portale Fs, di arrivare in treno alla stazione di Verona Porta Nuova e salire su uno degli autobus Atv che ogni 30 minuti effettuano i collegamenti giornalieri con tutte le località turistiche della sponda orientale del Garda. Attivo dal 13 giugno scorso, garantisce 27 collegamenti giornalieri con Bardolino, Lazise, Garda, Torri del Benaco, Brenzone sul Garda e Malcesine. Il servizio rientra nell’ambito di una più generale iniziativa messa in campo da parte del Gruppo FS Italiane per sostenere turismo e soluzione di mobilità sempre più green e si aggiunge agli altri collegamenti estivi integrati (treno+bus) di Trenitalia per il Veneto inaugurati negli scorsi anni: Alleghe Link, Bibione Beach Link, Caorle Link, Chioggia Sottomarina Link, Cortina Link, Jesolo Link, Tre Cime Link, oltre a Trenobus delle Dolomiti, Treviso Airlink e Verona Airlink, ed infine Verona Atv.
– Foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Veneto, De Berti “Ciclovia Garda favorirà sviluppo territorio”

VENEZIA (ITALPRESS) – “La Ciclovia del Garda non è solo un’opera infrastrutturale, ma un progetto di territorio e paesaggio, con risvolti ambientali, turistici, culturali e sociali. Questo progetto unitario e condiviso fra Regioni confinanti favorirà lo sviluppo di una fruizione del territorio più sostenibile, con collegamenti di intermodalità tra barca e bici. Si tratta di una sfida importantissima non solo per Trentino, Veneto e Lombardia: una volta realizzata, lungo il Garda vedremo un’opera di valenza nazionale ed internazionale”. Con queste parole la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto Elisa De Berti ha aperto il suo intervento al convegno “La Ciclovia del Garda. Un progetto interregionale unitario”, svoltosi oggi a Valeggio sul Mincio, presso Villa Meriggio, e al quale hanno partecipato anche Mariastella Gelmini, Presidente della Comunità del Garda e Ministro degli Affari Regionali, Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, oltre ai Presidenti delle Province di Brescia, Verona e Mantova, i sindaci dei comuni interessati ed i Presidenti dei Consorzi turistici e degli operatori del settore. La Ciclovia del Garda è un itinerario ad anello lungo le sponde del lago di Garda e interessa il territorio della Provincia Autonoma di Trento e delle Regioni del Veneto e della Lombardia. Si connette con l’itinerario 7 della rete europea ciclabile EuroVelo (Eurovelo 7) e tocca 19 comuni rivieraschi, tra cui 8 veneti, della provincia di Verona: Malcesine, Brenzone sul Garda, Torri del Benaco, Garda, Bardolino, Lazise, Castelnuovo del Garda e Peschiera del Garda per una lunghezza di circa 68 km. Le attività di progettazione definitiva ed esecutiva saranno predisposte da Veneto Strade e condivise nel tavolo interregionale con Lombardia e Provincia Autonoma di Trento. Una volta approvati i progetti dal Mims, potranno partire i lavori di realizzazione degli interventi, presumibilmente nel primo semestre del 2023. “La Ciclovia del Garda sarà l’asse portante di un sistema a rete che, una volta realizzato, consentirà la fruizione cicloturistica anche delle zone più interne dell’area gardesana: per i tratti ad oggi esistenti, ha già un alto livello di frequentazione pedonale e ciclabile”, ha concluso De Berti.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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Peste suina, Veneto ha il suo piano di prevenzione e interventi urgenti

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ pronto e operativo, in Veneto, il Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana e per il depopolamento della specie cinghiale allo stato selvatico, al fine di salvaguardare la sanità animale e per tutelare il patrimonio suinicolo regionale e nazionale. L’ampio e dettagliato documento è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla sanità, di concerto con il collega Assessore alla caccia. Sarà pubblicato, e quindi scaricabile nella sua interezza, sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto in uscita martedì 21 giugno 2022.
“Va detto subito – precisa l’Assessore alla Sanità – che la malattia non colpisce l’uomo e che al momento il Veneto non è interessato dalla presenza della malattia sul proprio territorio, che però è comparsa in alcune altre regioni. Ciò nonostante, la Regione Veneto ha risposto con tempestività alla legge nazionale 29 del 7 aprile 2022 che, dettando misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana, ha anche disposto che le Regioni approntino propri Piani regionali, con il duplice scopo di ridurre il rischio di introduzione del virus e di migliorare la gestione del cinghiale nel territorio di competenza. Speriamo non accada mai – aggiunge l’Assessore – ma, dovesse succedere, siamo già attivi con le misure di prevenzione e abbiamo determinato con precisione le azioni d’intervento”.
“Lo scenario del Piano – le fa eco l’Assessore alla Caccia – non poteva certo trascurare l’eccessivo numero di cinghiali in circolazione in molte aree del territorio. Per questo un intero allegato è dedicato alle tecniche di prelievo a scopo di controllo della specie allo stato selvatico con tanto di indicazione di 5 tecniche utilizzabili per il prelievo: cattura con recinti denominati “chiusini”; abbattimento diretto all’aspetto da appostamento; prelievo a scopo di controllo tramite abbattimento in modalità individuale, da appostamento e in forma vagante con arma da fuoco; prelievo con l’utilizzo dell’arco; prelievo a scopo di controllo tramite abbattimento in modalità collettiva con la tecnica della girata con arma. Per certi versi dispiace, ma il loro numero è diventato un oggettivo pericolo di diffusione incontrollata della malattia”.
Il provvedimento approvato dalla Giunta ha validità cinque anni, e si compone di tre diversi allegati: A) il Piano regionale 2022-2027 contenente obiettivi ed azioni per suino e cinghiali d’allevamento e per le popolazioni di cinghiali a vita libera. B) Analisi preliminare del rischio. C) Soggetti autorizzati e metodi di cattura e abbattimento. Il Piano regionale muove dall’analisi del contesto sia per quanto riguarda i suini in allevamento (la capacità potenziale al 17/05/2022 è di oltre 943.000 capi) ed allo stato semibrado (la capacità potenziale al 17/05/2022 è di oltre 4.300 capi), che per la presenza di cinghiali allo stato libero.
Gli obiettivi del piano sono: la gestione e controllo della popolazione di cinghiale per diminuire il rischio di introduzione della PSA, predisporre il territorio regionale a rilevare ed affrontare la PSA nel caso di sua introduzione. Il piano si attua per azioni gestionali, di monitoraggio e di raccolta dati.
Sono previste attività di formazione e divulgazione, la sorveglianza degli allevamenti e degli animali allo stato libero, analisi degli animali trovati morti (da investimento o altro), il controllo numerico dei cinghiali allo stato libero attraverso una riduzione importante della loro numerosità.
I soggetti coinvolti sono vari. Tra questi, direzioni regionali, IZPS, servizi veterinari delle ULLSS, polizie provinciali, enti gestori dei parchi e delle aree protette, Veneto agricoltura, Avepa.

foto: agenziafotogramma.it
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Assessore Caner in Baviera per promuovere le eccellenze venete

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il Veneto in questi giorni stringerà il suo legame con la Baviera, area culturale e linguistica con la quale abbiamo sempre avuto un forte rapporto storico e turistico. Uno dei Lànder da cui abbiamo sempre avuto risposte importanti in termini di presenze straniere e che, come gli altri del sud della Germania, è stato un punto di riferimento anche nel periodo pandemico. Oggi le eccellenze venete saranno l’abbinamento ideale di una delle manifestazioni sportive più famose e amate, come la corsa delle quattro ruote d’epoca”. Lo dice l’Assessore al Turismo della Regione del Veneto Federico Caner presente oggi, 16 giugno, al castello bavarese Schloss Maxlrain di Rosenheim, in Germania, per promuovere le eccellenze venete e l’offerta turistica regionale in occasione dell’evento ADAC Bavarian Historic 2022, una delle più grandi e celebri manifestazioni continentali per gli amanti delle quattro ruote d’epoca.
Alla Regione è stata riservata un’area all’interno della zona di partenza della corsa automobilistica, dove promuove il territorio regionale con la presenza di tutti i Consorzi di Imprese Turistiche in uno stand dedicato al Veneto. Dopo la prima uscita a Pieve di Soligo in occasione del Giro d’Italia, anche il truck brandizzato “Veneto – the Land of Venice”, realizzato in collaborazione con il Festival della Cucina Veneta, partecipa all’evento per offrire un ristoro agli equipaggi con le specialità ed eccellenze dell’enogastronomia veneta. Completa la proposta promozionale del Veneto anche la mongolfiera brandizzata “Veneto The Land of Venice”.
“Continua questo viaggio per promuovere la cucina, i prodotti, il turismo e le bellezze del nostro territorio – fa sapere l’Assessore al Turismo, Fondi Ue, Agricoltura e Commercio estero della Regione del Veneto -. Da una destinazione senza orizzonti con un entroterra ricco di piccole gemme che danno origine ai vini più pregiati e amati, alla patria del lusso e dell’eleganza nel settore automobilistico. Credo non esista miglior abbinamento per due Regioni che da sempre dialogano e intrecciano scambi e relazioni. Oggi ci presentiamo in un uno dei mercati turistici più importanti per il Veneto con la buona cucina e il buon vino, che rappresentano un elemento distintivo della nostra offerta, della nostra identità, della nostra cultura enogastronomica”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

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