“E’ un trattato che rischia di minare le fondamenta della nostra sovranita’ nazionale”. Lo ha detto il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, a margine dell’evento “Trappola MES”, organizzato dal gruppo Conservatori e Riformisti.
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“Non c’e’ alcuna ragione di firmare un trattato che impegna 125 miliardi di euro degli italiani per salvare le banche tedesche”. Queste le parole di Giorgia Meloni, che oggi ha manifestato con Fratelli d’Italia insieme ai sostenitori del partito e agli eurodeputati, contro la
riforma del Mes, a Bruxelles.
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Per l’europarlamentare di Fdi, Raffaele Fitto, “il MES provoca una condizione di enorme difficolta’ per il nostro paese”. Fitto spiega inoltre che questo meccanismo “svuota” di poteri e di contenuti sia la Commissione che il Parlamento europeo.
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Nella settimana dell’Unione Europea ha tenuto banco l’Eurogruppo, dove si e’ discusso anche del Meccanismo Europeo di Stabilita’. Il ministro Gualtieri ha espresso soddisfazione per alcuni risultati raggiunti dall’Italia.
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“E’ importante che i fondi che la nuova Commissione Von der Leyen intende destinare alla transizione verde siano svincolati dal rispetto del patto di stabilita’, quindi investimenti possibili indipendentemente dai tetti fissati dal patto”. Queste le parole di Virginio Merola, sindaco di Bologna, a margine della sessione plenaria del comitato delle regioni (CoR), che si e’ tenuta a Bruxelles.
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“Servono nuovi investimenti e ci sono altri settori da coprire” dice il governatore toscano a margine della sessione plenaria del comitato delle regioni (CoR) a Bruxelles.
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“Il dibattito sul Mes si e’ riempito di molti temi che non esistono nemmeno nelle carte del trattato, pero’ se siamo al negoziato sappiamo che il ministro nell’Eurogruppo potra’ portare le nostre posizioni e trovare il negoziato migliore nell’interesse nazionale”. Queste le parole di Vincenzo Amendola, ministro per gli affari europei, a margine della presentazione del Med&Italian Energy Report 2019.
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“Negli ultimi sbarchi e’ capitata una cosa mai successa prima, ovvero la Commissione europea ha richiesto la redistribuzione in Europa dei migranti pervenuti sulle coste italiane”. Questa la dichiarazione di Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, al termine del Consiglio Giustizia e Affari Interni del 2 dicembre.
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