MILANO (ITALPRESS) – Bisogna “portare il lavoro in Europa: se non recuperiamo competitività delle nostre imprese e potere d’acquisto nelle nostre buste paga e nei nostri redditi, saremo sempre più poveri”. Lo spiega Marco Reguzzoni, candidato indipendente di Forza Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee” dell’agenzia Italpress. Per quanto riguarda le alleanze post-voto, “dipende come voteranno gli altri Paesi europei e dalle decisioni che prenderanno i leader. Salvini ha già detto che sta all’opposizione, quindi il voto alla Lega è un voto politicamente inutile, mentre invece il PPE, indipendentemente da quello che faranno gli altri, sarà al governo. Auspico che ci sia una vittoria di un centrodestra moderato in tutta Europa, se questo però non dovesse accadere si dovranno prendere altre decisioni, ma il Partito Popolare Europeo sarà in maggioranza. Ho scelto di candidarmi nel PPE, perché in questo modo si possono difendere i nostri interessi”. Potrebbero esserci dei riflessi nazionali di questo voto? “Questo dipende dalle posizioni che prende Salvini: ho visto attaccare il presidente Mattarella in maniera pesante, questo è sbagliato, il Presidente della Repubblica non si attacca mai. Sono toni da campagna elettorale, credo che non ci si debba mai spingere oltre un certo livello”.
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Europee, Reguzzoni “Ppe sarà in maggioranza, l’Italia pesi di più”
QuiEuropa Magazine – 1/6/2024
ROMA (ITALPRESS) – In questo numero:
– Net-Zero Industry Act, via libera dal Consiglio
– Intelligenza Artificiale, Europa avanti piano
– Firmato un partenariato con l’Australia sui minerali
sat/gsl
L’UE e l’Australia firmano un partenariato sui minerali
ROMA (ITALPRESS) – L’Unione europea e l’Australia hanno firmato un memorandum d’intesa per un partenariato bilaterale finalizzato alla cooperazione in materia di minerali critici e strategici sostenibili. Il protocollo è stato siglato a nome dell’UE dal vicepresidente esecutivo e commissario per il Commercio Valdis Dombrovskis e dal commissario per il Mercato interno Thierry Breton. I firmatari dell’Australia sono stati la ministra australiana delle Risorse e il ministro australiano del Nord e il ministro del Commercio e del turismo Don Farrell. fsc/gsl
Calenda “Green Deal è ideologico, va riscritto completamente”
ROMA (ITALPRESS) – “In Italia abbiamo problemi molto importanti come la politica energetica e il rilancio della politica industriale e invece perdiamo tempo a discutere sugli epiteti di De Luca e Meloni. Dovremmo invece preoccuparci di selezionare una classe dirigente competente da mandare in Europa”. Lo ha detto Carlo Calenda intervistato nell’ambito di The Watcher Poll Eu, il format di The Watcher Post. E sulla difesa europea il segretario di Azione ha aggiunto: “Oggi i Paesi Ue spendono tanti soldi in difesa, ma non stanno insieme, se invece si unissero saremmo la seconda potenza militare al mondo, per questo abbiamo messo tra i principali punti del nostro programma la costruzione di un esercito europeo”. “Sul green deal gli obiettivi europei sono irraggiungibili, perché è stato scritto con un approccio ideologico: senza nucleare non arriveremo mai ad avere zero emissioni – ha proseguito -. Il paradosso del green deal è che secondo la sua impostazione porteremo le aziende a produrre fuori dall’Ue, perdendo così posti di lavoro senza diminuire l’inquinamento”.
sat/gsl (Fonte video: Utopia Studios)
Ricci “Se vince la destra l’Europa rischia l’irrilevanza”
ROMA (ITALPRESS) – “Si sta sottovalutando il pericolo che stiamo vivendo. L’Europa è circondata dalla guerra, è la parte più anziana e più frammentata del pianeta ed è una delle poche parti democratiche. In questi giorni parlo spesso dell’Inghilterra, non solo perché sono usciti dall’Europa e forse se ne sono pentiti, ma è sempre stata una potenza mondiale, protagonista negli scenari mondiali. Ora è completamente scomparsa, perché è la dimostrazione plastica che le singole nazioni, in un mondo che cambia velocemente e drammaticamente, non ce la fanno più. Allora queste elezioni saranno un bivio. Se nel prossimo Parlamento europeo ci sarà una maggioranza tra il Partito Popolare Europeo, il centrodestra classico e l’estrema destra, io temo che noi rischiamo sempre più l’irrilevanza e la disgregazione”. Lo ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e candidato alle europee nella circoscrizione centro per il Pd, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress.
“Io spero ovviamente nelle forze europeiste, il gruppo al quale noi apparteniamo – ha aggiunto -. Finché l’Europa non metterà insieme almeno la politica estera e di difesa, la politica energetica e migratoria, noi non conteremo nulla”.
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Ue, Bandecchi “Serve unica politica estera ed esercito”
ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo in testa un’Europa che avrà la capacità di fare una sola politica estera e un unico esercito, anche se ogni nazione avrà l’esercito predisposto ad una vera e propria difesa. Noi abbiamo in mente un’Europa che non è guerrafondaia, non aiuta nessuno a fare le guerre e non aiuta nessuno con le armi. Però deve essere una nazione che non può essere invasa da nessuno: Russia, Cina e India. Gli stessi Stati Uniti non devono mettere bocca sulle cose europee”. Lo ha detto Stefano Bandecchi, candidato alle elezioni europee con Alternativa Popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress.
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Europee, Rizzo “Contro sovranismo di cartone, a favore della pace”
ROMA (ITALPRESS) – “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c’erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”. Lo ha dichiarato Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell’Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “C’è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell’Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell’agenda di Rizzo: “Oggi esiste un unico partito dell’informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perché anche l’informazione va a senso unico. C’è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale”. Secondo Rizzo, “l’Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall’Europa. Noi vorremmo che l’Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l’Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”.
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Orlando “Con Salis comune impegno per un’Europa dei diritti”
PALERMO (ITALPRESS) – “Con Ronerto Salis siamo stati questa mattina a Trapani, adesso siamo a Palermo, saremo domani insieme con lui a Catania per questo comune impegno avvolto appunto per un’Europa dei diritti, per l’Europa dei diritti che a partire dal diritto alla pace dovrebbe segnare il futuro dell’Europa. Io voglio ricordare chel’Unione Europea nasce proprio in nome dei diritti, voglio ricordare che l’Occidente è la culla dei diritti e purtroppo questa folle corsa agli armamenti sta trasformando l’Occidente nel nemico della sua storia. Noi vogliamo tornare al futuro e il ritorno al futuro è al tempo nel quale si abbattevano le barriere tra le frontiere si consentiva e si consente oggi il libero passaggio a Germania, a Francia, alla Francia, all’Italia senza bisogno di presentare il passaporto”. Così Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo e candidato nel collegio Isole alle Europee nella lista Verdi-Sinistra italiana, a margine dell’incontro a Villa Filippina con Roberto Salis, padre di Ilaria.
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