Home Video News Pagina 5289

Video News

UNIBA, A LUGLIO BONUS PER I CORSI A NUMERO NON PROGRAMMATO

Per l’anno Accademico 2018/2019  agli studenti  che, nel periodo intercorrente dal 16 al 31 luglio 2018,  si immatricolano ai corsi di studio non programmato,   verrà applicato un bonus premiale consistente nella riduzione di euro 50 sull’ ammontare complessivo delle tasse e contributi eventualmente dovuti non scomputabile dalla Tassa A.Di.S.U. e dalla marca da bollo.

Il beneficio è riservato  esclusivamente a quegli studenti che provvedano al perfezionamento della immatricolazione ai corsi di laurea e ai corsi di laurea magistrale a numero non programmato, per l’anno accademico 2018/2019, nel periodo intercorrente dal 16 al 31 luglio 2018, e che provvedano, altresì, al pagamento della prima rata entro il 31 luglio 2018.

 

AL VIA SUMMER SCHOOL IN MATHEMATICAL METHODS IN DATA SCIENCE

Fornire competenze su specifiche tecniche di Data Science e loro applicazioni, per formare professionisti e giovani ricercatori esperti nella gestione e interpretazione dei dati. Con questo obiettivo, ha preso il via stamattina nel Dipartimento di Matematica dell’Università di Bari, la prima Summer School in “Mathematical Methods in Data Science” un evento pioniere in Italia nel suo genere. Organizzato dal Dipartimento di Matematica in collaborazione con l’Associazione di ricerca scientifica indipendente Alumni Mathematica e l’Unità di Ricerca INdAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica) dell’Università di Bari, la Summer School con 40 ore di lezione di relatori del mondo accademico e di quello imprenditoriale al supporto di aziende come Exprivia, Fincons, OmnitechIT fino al 20 luglio prossimo, si propone come evento formativo in cui verranno approfonditi alcuni aspetti matematici in Data Science. “È la prima Summer School – ha spiegato Nicoletta Del Buono, docente associato in Analisi Numerica – dedicata a metodi matematici in Data Science. Proporremo – ha spiegato – quello che è il punto di vista di noi matematici. È qualcosa di un po’ più tecnico – ha continuato Del Buono –  anche se sono meccanismi e metodi che noi insegniamo nei nostri corsi di laurea, quindi i nostri studenti li conoscono”. 

“Questa – ha sottolineato – è un’idea nata tre anni fa, su suggerimento del dottor Pietro Candela, perché il mercato sta cercando delle figure professionali più mirate che abbiano una conoscenza di certe tecniche più profonde rispetto alla conoscenza che adesso ha la maggior parte degli studenti. Ovvero – ha ribadito Del Buono – si vuol capire che cosa si fa nel non usare gli strumenti matematici soltanto come scatole nere, cioè come black box. Noi – ha aggiunto – cerchiamo di dare almeno uno spunto di understanding di quello che veramente sta alle spalle di tutti i meccanismi che possono servire nella grande mole di dati con cui attualmente si deve lavorare. La Summer School – ha spiegato la docente – è dedicata a personale che ha almeno una laurea di primo livello. Attualmente abbiamo iscritti con lauree di primo livello dal punto di vista scientifico, ma anche medico e psicologico, ma molti dei nostri partecipanti sono già laureati specialistici, o addirittura dottorandi, professori o comunque gente che lavora nella ricerca e si occupa di gestione di grandi data set e estrazione di conoscenza che sia poi interpretabile e utilizzabile durante il lavoro o comunque – ha concluso – per dare delle risposte a quelle che sono le domande di ricerca che uno si pone”.

 

RICONOSCIMENTO DEL COMUNE DI BARI AL PROFESSOR RUBINO

“Per la realizzazione di un polo clinico e di ricerca, di eccellenza per la “Multimodality Imaging” nella città di Bari”. E’ la motivazione scritta sulla targa che in mattinata, nella sala Giunta del Comune di Bari, il presidente della Commissione Cultura e Sport, Giuseppe Cascella, ha consegnato come riconoscimento di eccellenza al professor Giuseppe Rubino, direttore del Centro di Medicina Nucleare dell’Università di Bari. “Sono molto contento – ha detto il professor Rubino – di questo importante riconoscimento consegnato dal Comune di Bari e certamente con l’appoggio dell’Università e il professor Vacca che segue con attenzione di tutti i problemi della nostra Università. Certamente – ha continuato – è un riconoscimento per me, ma io rappresento un gruppo di lavoro che ha cominciato a costruirsi nel 2000 quando ho cominciato a essere alla direzione di Medicina Nucleare. Abbiamo lavorato nel vecchio reparto – ha sottolineato – abbiamo cominciato a progettare quello nuovo nel 2005. Tutte le persone che adesso prendono parte all’attività nel reparto si sono formate a Bari. Con loro – ha spiegato il professor Rubino – si è costruito un gruppo di lavoro molto forte. L’organizzazione – ha continuato – è stata importante e questo ci ha permesso di migliorare la qualità dei servizi, di superare tutte le difficoltà di una realizzazione complessa. La sanità – ha sottolineato – è uno dei settori più complessi dal punto di vista organizzativo, tecnico, scientifico”. 

“Quindi – ha aggiunto – è un riconoscimento alla città di Bari, un riconoscimento a tutti i collaboratori che lavorano quotidianamente e che si sono impegnati per anni. L’inaugurazione è stato un primo successo, ma – ha proseguito – le possibilità di portare a pieno regime il reparto ce ne sono ancora e saranno il lavoro dei prossimi anni. Non finisce qui. E’ una promessa che faccio – ha concluso – e ringrazio tutti i collaboratori che lavorano quotidianamente con me”. Un riconoscimento, quindi che va all’Università di Bari. “L’Università di Bari, insieme all’amministrazione comunale – ha spiegato il prorettore Angelo Vacca – intende dare rilievo alle personalità che abbiamo sia nella nostra città che nella nostra Università. Personalità di spicco – ha sottolineato – che si adoperano quotidianamente per i pazienti per la prevenzione, per la salute. In questo ambito noi intendiamo premiare e dare riconoscimento a queste figure professionali”. Quanto al riconoscimento consegnato oggi al professor Rubino, Vacca ha spiegato che “per la sua elevata figura professionale abbiamo voluto oggi qui dargli un riconoscimento emblematico e paradigmatico di tutta la sua azione. Una struttura assolutamente moderna dal punto di vista delle apparecchiature. E’ un’ulteriore riprova – ha continuato – che il Policlinico sta crescendo in termini di professionalità e in termini di eccellenza ed è un’azione che si conduce insieme all’amministrazione e alla Regione. Si vuole che il Policlinico – ha concluso – sia sempre all’avanguardia per le professionalità che esprime in vari settori che vanno dalle specializzazioni, alle medicine e alle chirurgie”.