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SCALO FIUMICINO GATEWAY EUROPEO PER CINA
Una giornata di lavori e dibattiti con tre tavole rotonde per parlare dello sviluppo del sistema aeronautico e turistico tra Italia e Cina. L’appuntamento si è svolto questa mattina presso l’area di imbarco E per i voli internazionali Extra Schengen dell’aeroporto di Roma Fiumicino: si tratta di uno dei principali appuntamenti dell’anno del turismo UE-Cina, inaugurato lo scorso gennaio e organizzato da Aeroporti di Roma e Unindustria.
Evento ospitato in aeroporto non a caso, dati i numerosi riconoscimenti che il Leonardo da Vinci ha ottenuto, in merito alla qualità dell’accoglienza offre ai passeggeri, in particolare quelli cinesi. L’Aeroporto di Roma Fiumicino infatti è stato il primo scalo ad aver ottenuto il “Welcome Chinese”, certificazione che attesta la conformità dello scalo romano ai requisiti di accoglienza definiti dalla China Tourism Academy.
Hanno aperto i lavori Fausto Palombelli, Chief Commercial Officer Aeroporti di Roma e Filippo Tortoriello, presidente Unindustria. Si sono poi svolte due tavole rotonde sui temi: “Verso una filiera turistica integrata tra Italia e Cina” e “Come incentivare nuovi flussi turistici e business tra Italia e Cina”.
Nel corso del convegno, le maggiori realtà industriali e istituzionali coinvolte negli scambi tra i due Paesi (ADR, vettori cinesi pubblici e privati, tour operator, fornitori di servizi digitali), hanno convenuto sulla necessità di avviare una strategia unitaria per potenziare ulteriormente le opportunità di sviluppo economico e di traffico da e per la Cina, attraverso Roma e il principale aeroporto nazionale.
La “nuova via della seta” che unisce l’Asia e l’Europa comincia e termina in Italia e il Leonardo da Vinci rappresenta il principale gateway italiano per il traffico tra i due Paesi, con 25 frequenze settimanali per otto destinazioni connesse con voli diretti (Pechino con Air China; Shanghai e Wenzhou con China Eastern; Canton e Wuhan con China Southern; Xi’an, Chongqing e Haikou con Hainan Airlines).
Una copertura in termini di network tra le più ramificate in Europa, assicurata dai tre grandi vettori statali cinesi, Air China, China Eastern e China Southern, e dai principali vettori privati, stabilmente connessi a Fiumicino, che ne è diventato il punto di riferimento strategico per l’accesso in Italia e in Europa.
E’ stata l’occasione per presentare numeri importanti, come l’aumento del 10% rispetto al 2016 dei passeggeri tra Roma e Cina, che derivano anche dalla costante ricerca di alti standard qualitativi e operativi che guidano la strategia di ADR nel fornire servizi a passeggeri e vettori. L’aeroporto Leonardo da Vinci ha infatti recentemente conseguito il “Best Airport Award” 2018 che si aggiunge ai riconoscimenti già ottenuti quest’anno come il “World’s Most Improved Airport” e le 4 Stelle Skytrax, e il premio “Airport Service Quality Award” di ACI Europe”. Ma anche sui servizi direttamente dedicati ai viaggiatori cinesi, l’aeroporto ha avviato da tempo un’ accoglienza mirata.
Tanti i relatori nel corso della giornata: Antonello Lanzellotto, direttore generale Uvet travel Network, il Presidente Quality Group, Michele Serra, Mr. Ma Nan, General Manager Italy Air China, Mr. Ma Chomghyan, Station Manager China Southern, Mr. Shuxiang Cai, General manager Italy China Eastern, Mr. Lewis Deputy General Manager Italy Hainan. Hanno preso parte poi alla seconda tavola rotonda Giovanni Cubeddu, vice presidente sviluppo Business global Broadcasting Times, Andrea Ghizzoni, director Europe Wechat, Giorgio Palmucci, presidente associazione italiana Confindustria Alberghi, Jacopo Sertoli, presidente Welcome Chinese & Official Partner “2018 EU – China Tourist Years”.
Hanno partecipato alla discussione finale l’ambasciatore cinese in Italia Mr Li Ruiyu, l’assessore al turismo della Regione Lazio Lorenza Bonaccorsi, l’assessore al commercio e turismo di Roma Capitale Carlo Cafarotti, il direttore generale per il turismo del Mibact Francesco Palumbo e il direttore generale dell’Enit Giovanni Bastianelli.
“E’ la prima volta che gli operatori sia italiani che cinesi si siedono a un tavolo per parlare del futuro dei rapporti turistici tra i due Paesi. Su questo dobbiamo continuare a investire del tempo con l’obiettivo di attivare una strategia unitaria che porti a sviluppare una filiera unica”, ha commentato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Ugo de Carolis a conclusione dei lavori della giornata. “Non posso che apprezzare la volontà sia del governo che delle istituzioni presenti per sviluppare un tavolo comune e un osservatorio comune sui numeri delle presenze cinesi per sviluppare i progressi o le aree di miglioramento”.
“Il successo di questo evento non fa che confermare l’importanza di questo rapporto, e vogliamo che sia il primo di una lunga serie: vorremo che il prossimo incontro si svolga in Cina”, ha concluso Ugo de Carolis.
AFFITTO CIRCOLI NAPOLI , GDF “DANNO ERARIALE DA 3MLN”
Le locazioni di due storici circoli sportivi napoletani sono passate ai raggi x dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una indagine sulla cosiddetta “affittopoli napoletana” delegata dalla procura regionale della corte dei conti per la Campania. Le locazioni finite sotto la lente d’ingrandimento riguardano il circolo nautico Posillipo e il circolo tennis Napoli: il primo, con sede in via Posillipo, articolato su due superfici (una sopraelevata e l’altra scoperta a picco sul mare, con solarium, piscina e porticciolo); il secondo provvisto di 6 campi da gioco in terra battuta. Le indagini hanno condotto all’accertamento dell’ingente danno erariale che i finanzieri del comando provinciale di Napoli, al termine di una complessa attività d’indagine, hanno ricostruito e quantificato in oltre 3 milioni di euro, per gli anni dal 2013 al 2018. Sono 5 gli atti di “invito a dedurre” emessi dalla procura contabile nei confronti della societa’ Romeo gestioni s.p.a. – che ha gestito fino al 2012 il patrimonio immobiliare comunale – e di 4 dirigenti pro tempore del servizio patrimonio del comune di Napoli, individuati quali responsabili del rilevante danno erariale per aver concesso in locazione immobili comunali a canoni di gran lunga inferiori a quelli di mercato ed in evidente difformità dalla previsione normativa. I finanzieri hanno constatato che i responsabili della gestione patrimoniale dell’ente locale avevano avuto piena contezza della sottostima economica del patrimonio immobiliare in argomento, tanto da avviare apposita procedura di rideterminazione dei relativi canoni.





