Salute

Eli Lilly, Villa “Stabilimento Sesto Fiorentino sempre più strategico”

SESTO FIORENTINO (FIRENZE) (ITALPRESS) – “In Italia siamo sempre più impegnati non solo nella produzione ma anche nella ricerca e sviluppo”. Lo dice Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs di Eli Lilly, a margine dell’evento “This is the Future!”, organizzato per presentare la nuova partnership da 750 milioni di euro nei prossimi due anni per la produzione di farmaci innovativi a Sesto Fiorentino.

col/sat/gtr

Markell “Eli Lilly dimostra la forza della partnership Italia-Usa”

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SESTO FIORENTINO (FIRENZE) (ITALPRESS) – “Sono previsti importanti investimenti, la creazione di posti di lavoro e la produzione di farmaci salva-vita. E’ una combinazione fantastica”. Lo dice Jack Markell, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, a Sesto Fiorentino a margine di “This is the Future!”, l’evento organizzato da Eli Lilly per presentare una nuova partnership da 750 milioni di euro nei prossimi due anni per la produzione di farmaci innovativi.

col/sat/gtr

Eli Lilly investe ancora in Italia, 750 milioni entro il 2025

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SESTO FIORENTINO (FIRENZE) (ITALPRESS) – Eli Lilly rafforza ulteriormente la sua presenza in Italia. Siglata una nuova partnership da 750 milioni di euro nei prossimi due anni per la produzione di farmaci innovativi nello stabilimento di Sesto Fiorentino. Arriva così a 1,4 miliardi l’impegno dell’azienda nel Paese negli ultimi vent’anni. L’annuncio è arrivato nel corso dell’evento “This is the Future!”.

sat/mrv

Medio Oriente, da Fnomceo appello per sicurezza operatori sanitari

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ROMA (ITALPRESS) – Dal presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri lancia un appello per la pace nella Striscia di Gaza e in Israele e affinché venga garantita la sicurezza degli operatori sanitari.

sat/gtr (fonte video: Fnomceo)

Da Bayer il progetto DiCo Sanità per la digitalizzazione del settore

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MILANO (ITALPRESS) – La digitalizzazione in sanità e la trasformazione organizzativa stanno rivoluzionando il settore, offrendo nuove opportunità per migliorare l’efficienza, la qualità e la sicurezza dell’assistenza. L’adozione di tecnologie digitali può contribuire a ottenere una maggiore efficienza nella gestione dei dati sanitari, nell’implementazione di soluzioni di telemedicina, nella creazione di modelli di assistenza più personalizzati e nella promozione della prevenzione. Affinché questa “evoluzione digitale” sia davvero un successo, Bayer ha lanciato il progetto DiCo Sanità, in collaborazione con SICS – Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria – e TelosManagement & Consulting, riunendo attorno a questo tema un board di esperti composto da manager, dirigenti e studiosi della digitalizzazione in Sanità che, in circa un anno di lavoro e approfondimenti, ha elaborato delle vere e proprie raccomandazioni per soluzioni concrete. Le Raccomandazioni sono state presentate alle Istituzioni, nel corso del “National Summit” dedicato a DiCo Sanità.
mgg/gtr

Infiammazione di tipo 2, Cecchi (Aaiito) “Serve visione globale”

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ROMA (ITALPRESS) – “La multidisciplinarità è determinata dall’infiammazione di tipo 2 che è la base di tutte queste patologie che le collega insieme sia da un punto di vista della patogenesi che da un punto di vista clinico. È importante che ci sia una visione anche globale e per questo l’allergoimmunologo è quello che fa tutte le domande. E’ fondamentale la visione globale anche perché c’è la possibilità di fare un trattamento che va alla radice dell’informazione che è comune a tutte queste patologie”. Lo ha detto Lorenzo Cecchi, Presidente AAIITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri, a margine del progetto dal titolo “La gestione del paziente con patologie infiammatorie di tipo 2”, un ciclo di tre incontri che ha visto coinvolte 4 associazioni di pazienti e 16 società scientifiche. Alcune delle proposte operative sono racchiuse nel Policy Paper realizzato dall’Istituto per la Competitività insieme a Sanofi.
f04/mgg/gsl

Giodice (ESEO Italia) “Serve un protocollo per l’esofagite eosinofila”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nella nostra realtà dell’esofagite eosinofila la maggior parte dei casi ha sofferto o soffre di rinite, uno su cinque di dermatite atopica, quindi diciamo che in contemporanea o nell’arco della propria storia personale si possono riscontrare queste altre patologie. Speriamo si possa ridurre il ritardo diagnostico”. Lo ha detto Roberta Giodice, Presidente ESEO Italia – Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila. a margine del progetto dal titolo “La gestione del paziente con patologie infiammatorie di tipo 2”, un ciclo di tre incontri che ha visto coinvolte 4 associazioni di pazienti e 16 società scientifiche. Alcune delle proposte operative sono racchiuse nel Policy Paper realizzato dall’Istituto per la Competitività insieme a Sanofi. “Altro bisogno -aggiunge – è avere un approccio multidisciplinare, la possibilità di mettere a sistema e individuare un protocollo che possa agevolare e rendere più efficace ed efficiente la presa in carico, perché adesso i pazienti sono molto spesso disorientati, ovvero necessitano di consulti che le nostre liste di attesa rendono molto difficili. Sfruttiamo tutte le nuove opportunità quali telemedicina, la possibilità di consultarsi in contemporanea”.
f04/mgg/gsl

Patologie infiammatorie di tipo 2, serve un accesso più equo alle cure

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ROMA (ITALPRESS) – Riconoscere le diverse manifestazioni croniche dell’infiammazione di tipo 2 come l’asma, la dermatite atopica, la rinosinusite cronica con poliposi nasale o l’esofagite eosinofila, e sviluppare nuovi standard di diagnosi per una presa in carico dei pazienti non solo efficace ma anche efficiente. Sono queste alcune delle proposte operative racchiuse nel Policy Paper realizzato dall’Istituto per la Competitività insieme a Sanofi nell’ambito del progetto dal titolo “La gestione del paziente con patologie infiammatorie di tipo 2”, un ciclo di tre incontri che ha visto coinvolti 4 associazioni di pazienti e 16 società scientifiche. Nel corso dello studio, presentato nella sala Caduti di Nassiriya del Senato, è stata sottolineata la necessità di integrare l’assistenza secondo un modello di cura multidisciplinare che consenta un accesso più equo e tempestivo alle cure.
f04/mgg/gsl