Calabria

Lanciano rifiuti dai finestrini dell’auto, 4 denunciati nel reggino

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I Carabinieri di Stilo nei mesi scorsi avevano scoperto due aree destinate a discariche abusive, di cui una in pieno centro abitato e l’altra in Contrada Burrao. Il conseguente monitoraggio delle aree ha mostrato uno scenario raccapricciante: dai rifiuti solidi urbani, a pneumatici, lavatrici, frigoriferi, rifiuti edili, mobilio, persino parti di autovetture venivano scaricati o, addirittura, lanciati dai finestrini delle auto in corsa. Alcuni dei responsabili sono stati individuati grazie alle immagini registrate dei sistemi di videosorveglianza. Ad altri si è risalito poiché su un vecchio paraurti trovato in mezzo alla spazzatura risultava ancora impressa, sebbene non più presente, la targa del veicolo; oppure grazie al numero della partita iva o al nome della società presenti su timbri trovati in mezzo ai rifiuti. Sono stati denunciati quattro rappresentanti di imprese, ritenuti responsabili di aver smaltito illecitamente rifiuti speciali per conto delle rispettive ditte, e sono state elevate 11 contestazioni amministrative, per quasi 7.000 euro, nei confronti di privati cittadini sorpresi ad abbandonare illecitamente rifiuti solidi urbani e speciali.

tvi/gtr

Barrese “Stimolare la nuova imprenditoria in Calabria”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “In Calabria l’impegno di Intesa Sanpaolo è forte, nella logica di accompagnare il percorso di crescita della regione, puntando soprattutto sul capitale umano”. Lo dice Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, a margine della presentazione del plafond da 1,5 miliardi per le imprese calabresi, nell’ambito di un accordo con Confindustria.

col/xa5/sat/gsl

Roscio “La Calabria ha grandi potenzialità”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “L’accordo può contribuire a rendere le aziende calabresi più competitive”. Lo dice Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, a margine della presentazione del plafond da 1,5 miliardi per le imprese calabresi, in collaborazione con Confindustria.

col/xa5/sat/gsl

Pil, Orsini “Fondamentale accelerare sugli investimenti”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Nel 2023 gli investimenti sono scesi dell’1,8% su base annua, è fondamentale fare sistema per tornare a farli crescere”. Lo dice Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, a margine della presentazione con Intesa Sanpaolo del plafond da 1,5 miliardi di euro per le imprese calabresi.

col/xa5/sat/gsl

Intesa Sanpaolo-Confindustria, 1,5 mld per le imprese calabresi

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Un plafond di 1,5 miliardi di euro per le imprese calabresi. È questa la declinazione territoriale del rinnovato accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, presentata a Reggio Calabria nell’ambito di un incontro che ha messo in luce le prospettive economiche del territorio e le leve per la crescita.
col/xa5/sat/gsl

Spari in strada nel reggino, denunciato 18enne

REGGIO CALABRIA – Un 18enne è stato denunciato dai carabinieri per gli spari in strada del 5 ottobre scorso a Oppido Mamertina, nel reggino. Ad avvertire i militari è stata una donna,
che aveva visto dal suo balcone, un uomo armato di pistola sparare almeno 3 colpi. Fortunatamente non swono stati rilevati danni, né a cose né a persone, Un gesto analogo era avvenuto poco prima in via Mamerto, nel centro del paese, a pochi passi dalla Cattedrale, di cui tuttavia nessuno ha denunciato. Anche in questo caso i filmati mostrano lo stesso individuo che esplode colpi di arma da fuoco che generano il panico tra i pedoni. I carabinieri nel corso di una perquisizione hanno rinvenuto gli abiti indossati la sera degli spari registrati dalle telecamere e una pistola a salve cal. 92, priva di tappo rosso.

pc/gtr

Muore per lesioni in ospedale a Locri, ai domiciliari i due fratelli

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – A distanza di sei mesi dalla morte di un 54enne di Locri, i carabinieri hanno arrestato due suoi fratelli, rispettivamente di 58 e 61 anni, ritenuti responsabili di maltrattamenti aggravati, lesioni personali aggravate e di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. Gli indagati sono finiti agli arresti domiciliari. L’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura, è stata eseguita nei comuni di Locri e di Vinci (Fi), dove risiedono. La vittima morì il 14 aprile scorso, presso il reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Locri, per arresto cardio-circolatorio connesso alla diagnosi di setticemia severa per la quale risultava ricoverato dal 25 marzo. L’attività d’indagine ha avuto origine dall’occasionale acquisizione di notizie da parte dei Carabinieri della Stazione di Locri, che, nel corso di un servizio di ordine pubblico presso lo Stadio Comunale, captavano conversazioni tra alcuni tifosi locali riferite a circostanze dubbie circa il decesso della vittima. In ragione di quanto appreso, i militari acquisivano da subito la documentazione sanitaria, dalla quale emergeva un particolare quadro clinico, caratterizzato dalla presenza di molteplici lesioni. I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che gli indagati, dal luglio 2022, avrebbero posto in essere nei confronti del familiare perduranti condotte vessatorie, spesso sfociate in plurime aggressioni fisiche, dalle quali ne sarebbe derivata la morte. Agli arrestati viene, altresì, contestato l’indebito utilizzo della carta di debito dell’uomo, mentre si trovava ricoverato presso l’ospedale di Locri.
vbo/gtr

Catanzaro, 13 custodie cautelari per frodi fiscali ed evasione Iva

CATANZARO (ITALPRESS) – Nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, Palermo e Cremona, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza con il quale il G.I.P., presso il Tribunale di Catanzaro, ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tredici soggetti (tre dei quali di nazionalità ucraina), per la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati nei loro confronti, rispettivamente, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA attraverso l’utilizzo di una “frode carosello” con connotati transnazionali, di dichiarazioni fiscali fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, di omessa dichiarazione e di omesso versamento di IVA. Per tre soggetti sono stati disposti gli arresti domiciliari e il divieto di esercitare attività d’impresa per dodici mesi; per gli altri dieci indagati è stata prevista la misura interdittiva del divieto di esercitare attività d’impresa per dodici mesi. Contestualmente, è stata data esecuzione al sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari, di disponibilità finanziarie e beni per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, quale profitto dei reati ipotizzati, e delle due società “cartiere” utilizzate dall’associazione. I provvedimenti emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, scaturiscono dalla complessa attività di indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo Tutela dell’Economia della Guardia di Finanza di Catanzaro. Le complesse indagini hanno consentito di delineare, nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, la gravità indiziaria circa la sussistenza di un’associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata all’evasione dell’IVA nel settore della commercializzazione del pellet attraverso la realizzazione di una “frode carosello”. Sulla base della ritenuta gravità indiziaria, l’associazione si avvaleva di una società di diritto estone e di due società catanzaresi “filtro”, gestite, di fatto o di diritto, da un soggetto di nazionalità ucraina, queste ultime utilizzate come mere “cartiere” (soggetti senza reale struttura che si sottraggono ai debiti erariali), le quali emettevano fatture per operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti utilizzate da 15 acquirenti (imprese individuali o società nazionali) aventi sede in Calabria, Sicilia e Lombardia.Dal 2016 al 2021 sarebbe stata realizzata l’evasione dell’IVA per circa 3,5 milioni di euro e sarebbero state immesse sul mercato quasi 41 mila tonnellate (oltre 1500 container) di prodotto combustibile di alta qualità a prezzi altamente concorrenziali (risparmio medio del 16% a tonnellata), con danno sia per l’Erario che per gli imprenditori onesti. Il sequestro eseguito in data odierna fa seguito a quello già disposto d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Catanzaro ed eseguito dalle Fiamme Gialle il 16 marzo 2021 per 2,3 milioni di euro.(ITALPRESS).

trl/gtr