ROMA (ITALPRESS) – L’operazione conclusa dal Servizoo Centrale Operativo si inquadra in un progetto di contrasto alla criminalità giovanile minorile. E’ stato realizzato in cooperazione con 30 Questure che hanno svolto operazioni in due direzioni: controlli sul territorio in aree problematiche e monitoraggio web che ha consentito l’oscuramento di alcuni profili social o siti web che inneggiassero a contenuti di violenza e ilecito”. Lo ha detto Andrea Olivadese, dirigente del Servizio centrale operativo Sco.
pc/gtr
Polizia, Olivadese “Con blitz Sco contrasto a criminalità giovanile”
Blitz Polizia contro la criminalità giovanile, 37 arresti
ROMA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione di polizia giudiziaria, coinvolgendo 800 operatori su tutto il territorio nazionale coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (SCO), in 30 province. L’iniziativa, volta al contrasto della criminalità giovanile, ha portato al controllo di oltre 8.600 persone e al monitoraggio mirato di social network. Sono state arrestate 37 persone, di cui 5 minorenni, e 51 denunciate in stato di libertà, di cui 17 minorenni, per ricettazione, possesso di armi e strumenti atti ad offendere e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
pc/r
Tg News – 30/10/2024
ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Tempesta Dana devasta Valencia, oltre 70 morti
– Manovra, Cgil e Uil proclamano sciopero generale
– Da Hezbollah ok a tregua da Israele a certe condizioni
– Usa 2024, Trump minaccia dazi all’Unione Europea
– Piacenza, testimone inchioda l’ex di Aurora: “L’ha buttata giù”
– 14enne morta per choc anafilattico, indagati titolari locale
– Halloween, giro d’affari da 300 milioni di euro
– Vodafone-Youtrend, transizione gemella importante per 7 italiani su 10
– Previsioni del tempo 3B Meteo per 31 Ottobre
mrv
Disastrose alluvioni a Valencia, le immagini
VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Decine di persone sono morte a causa delle inondazioni nella provincia di Valencia. Decine i dispersi.
mgg/gtr
(fonte video: profilo X Consorcio Provincial de Bomberos de Valencia)
https://x.com/BombersValencia/status/1851601297180356654
Truffe agli anziani, la campagna di prevenzione con Lino Banfi
ROMA (ITALPRESS) – Positivi i primi risultati della campagna nazionale contro le truffe agli anziani, lanciata dall’Arma dei Carabinieri il 10 luglio scorso, che ha visto protagonista – quale testimonial – il celebre attore Lino Banfi, il “Nonno d’Italia”. Il video, divenuto in poco tempo virale, si legge in una nota del Comando Generale, ha consentito all’Arma di “entrare nelle case degli italiani” per fornire rassicurazione sociale, vicinanza e rafforzare ulteriormente il secolare rapporto di fiducia tra l’Istituzione ed il cittadino. L’iniziativa, nata per contrastare un fenomeno in preoccupante crescita, ha già raccolto significativi risultati a pochi mesi dal suo avvio. La popolazione over comincia a riconoscere gli inganni, sottolinea la nota. Infatti, i dati forniti dai Comandi dell’Arma dislocati in tutta Italia mostrano una concreta crescita delle segnalazioni telefoniche alle centrali operative da parte degli anziani. Sono circa 7.000 le segnalazioni telefoniche ricevute dalle Compagnie operative sul territorio, di cui circa 2.500 dall’inizio della campagna. Le segnalazioni, unite alle attività investigative condotte dai reparti dell’Arma, hanno consentito da inizio anno di denunciare oltre 40.000 persone per truffe o frodi informatiche e trarre in arresto oltre 1.400 persone. Tra i raggiri messi in atto dai criminali, prosegue la nota, risulta diffusa la “truffa del finto Carabiniere”. Spacciandosi al telefono per personale o collaboratori dell’Arma i malfattori ingannano anziani, costretti a consegnare denaro e oggetti preziosi. Per questa tipologia di truffa da inizio anno sono state arrestate circa 200 persone e ne sono state deferite quasi 3.000.
Il modus operandi diffuso in tutta Italia presenta modalità analoghe su tutto il territorio, evidenzia la nota. Le vittime sono scelte a caso, con telefonate randomiche e poi contattate dai finti militari dell’Arma. I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti: figli, nipoti, convincendoli a sborsare somme di denaro, ma anche gioielli e orologi per ottenere la scarcerazione dei parenti. Oppure presentandosi direttamente a casa delle vittime con distintivi contraffatti, indossando cappelli da baseball o pettorine con la scritta “Carabinieri” per estorcere, anche armati, soldi in contanti e oggetti in oro approfittando del loro stato di solitudine. La costante attività informativa e di prossimità, portata avanti dai Reparti dell’Arma Territoriale, con particolare riferimento alle Stazioni Carabinieri che vivono quotidianamente le comunità, rappresentando punti di riferimento presenti e affidabili, continua. Tra le attività peculiari dei Comandanti di Stazione, infatti, si ricordano: gli incontri formativi con la cittadinanza, circostanza utile anche alla distribuzione di un opuscolo informativo sui consigli utili per prevenire il fenomeno criminoso; la condivisione di informazioni con i direttori degli istituti di credito e degli uffici postali; la collaborazione con le parrocchie, gli organi di informazione, le associazioni e le istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle truffe a danno delle fasce deboli.
vbo/gtr
(Fonte video: ufficio stampa Carabinieri)
Furti di rame nei cimiteri tra Messina e Palermo, sgominata una banda
MESSINA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di quattro persone. Agli arresti domiciliari sono finiti due indagati, padre e figlio, entrambi residenti a Santo Stefano di Camastra, in quanto ritenuti gravemente indiziati di molteplici furti aggravati commessi in numerosi cimiteri della provincia di Messina e Palermo: i furti hanno riguardato i pluviali di scolo in rame delle acque meteoriche, tutti asportati da numerose cappelle gentilizie esistenti in quei cimiteri. Un terzo indagato, anche lui di Santo Stefano di Camastra e indiziato di tali furti aggravati, è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Mentre un quarto, residente a Palermo, è finito agli arresti domiciliari perchè accusato di ricettazione di tale materiale.
Le indagini hanno preso il via, così come sottolineato dal gip, Andrea La Spada nella sua ordinanza cautelare, dalla “densa sequela di furti di pluviali in rame (ed in un caso di bobine di cavi, sempre in rame, sottratte alla Stazione ferroviaria di Santo Stefano di Camastra) perpetrati ai danni di numerosissime cappelle gentilizie allocate nei cimiteri di vari centri nebroidei e madoniti nell’arco temporale compreso tra i mesi di febbraio ed aprile 2024 ad opera variamente degli indagati”. In particolare, è stata contestata agli odierni indagati la commissione, sebbene non sempre nella stessa identica composizione, di ben 11 furti messi a segno all’interno di altrettanti cimiteri e di un unico furto commesso all’interno della stazione ferroviaria di Santo Stefano di Camastra, in un arco temporale complessivo di non più di due mesi. I cimiteri “attenzionati” dagli indagati, nello specifico, sono stati quelli di Sant’Agata di Militello, il 25.2.2024; di Cefalù (PA), a fine febbraio 2024; di Rocca di Capri Leone (ME), tra l’08.03.2024 ed il 10.03.2024; di Capo d’Orlando (ME), nella prima decade del mese di marzo; di Pollina (PA), il 10.03.2024 ed il 13.03.2024; di Santo Stefano di Camastra (ME), tra il 16.03.2024 ed il 18.03.2024; di Castelbuono (PA), tra il 28.03.2024 alla data del 31.03.2024″; di Galati Mamertino (ME), in data 01.04.2024; di Lascari (PA), tra il 02.04.2024 ed il 04.04.2024; di San Salvatore di Fitalia (ME), in data 04.04.2024; di Brolo (ME), in data 08.04.2024.
Gli indagati, durante le ore notturne, penetravano all’interno delle aree cimiteriali, a seconda dei casi, scavalcando il muro di cinta, oppure utilizzando delle scale opportunamente predisposte, in un caso addirittura tagliando la rete di recinzione metallica ed entrando con un veicolo all’interno dell’area. Sareuccessivamente staccavano i pluviali di rame dalle cappelle gentilizie (nell’ordine di diverse decine per volta), li accartocciavano per poterli agevolmente riporre all’interno delle auto utilizzate per il trasporto del materiale (una Fiat Bravo oppure una Fiat Panda, quest’ultima presa a noleggio), avvicinavano il mezzo nei pressi del “bottino così lavorato”, successivamente procedevano a contattare telefonicamente il complice di Palermo, dove si recavano per consegnare e monetizzare la refurtiva così trafugata.
Eloquenti i messaggi di volta in volta inviati all’indagato palermitano (“Tonino, in un’oretta son da te, va bene?) per avvisarlo del loro arrivo a Palermo; valore “iconico” e “plasticamente rivelatore dell’oggetto del commercio tra gli indagati” assume poi, così come rilevato dal gip, il selfie inviato al cittadino palermitano da parte di uno degli indagati, mentre si trovava, insieme al suo complice, a bordo di un’auto letteralmente stipata di pluviali di rame, tutti accuratamente accartocciati e accatastati sui sedili posteriori del mezzo. Il bottino realizzato consisteva, di volta in volta, nell’impossessamento di centinaia di metri lineari di pluviali, con un peso di svariate centinaia di chilogrammi di rame (fino anche a 500 chili per volta), per un valore (e correlativo danno) di diverse migliaia di euro per furto. vbo
Tg News – 29/10/2024
ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Tribunale Bologna rinvia decreto Paesi Sicuri a Corte Europea
– Studente morto durante stage, condannati tutor e collega
– Da Ue arrivano dazi su auto elettriche cinesi
– Meloni a Tripoli “Rapporto con Libia priorità per Italia e Ue”
– Padova, trovata morta neonata, sospetto – infanticidio
– Sci, morta la promessa azzurra Matilde Lorenzi
– A Firenze, Ancona e Milano i migliori ospedali italiani
– Vino, Verona si prepara a ospitare un museo internazionale
– Previsioni 3B Meteo 30 Ottobre
/gtr
Spagna, alluvione e allagamenti a Valencia
VALENCIA (ITALPRESS) – Un’alluvione ha colpito il distretto di Valencia e un fiume d’acqua ha invaso le strade della città.
mgg/gtr
Fonte video: profili X Consorcio Provincial de Bomberos de Valencia e Centre Coordinació Emergències GVA | AVSRE





