Cronaca

Sequestrati in 5 ristoranti a Prato oltre 2 tonnellate di alimenti

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PRATO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza e il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Prato hanno effettuato dei controlli congiunti che hanno portato alla sospensione delle attività nei confronti dei 5 ristoranti ispezionati e al sequestro di circa 2105 kg di alimenti e piatti pronti oltre all’individuazione di 50 lavoratori irregolari.

tvi/gsl

Cocaina “take-away” dal balcone, famiglia in manette a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Operazione antidroga nel quartiere CEP nel rione di Archi, a Reggio Calabria. Con un blitz mirato i Carabinieri hanno smantellato una rete di spaccio a conduzione familiare che serviva decine di clienti ogni giorno. I militari hanno eseguito quattro misure cautelari, con arresti domiciliari e braccialetto elettronico, nei confronti di una famiglia – nonni, figli e nipoti – accusata di gestire un punto di vendita di cocaina organizzato con metodo e rapidità. Le indagini, avviate nel giugno 2022, sono partite dalle segnalazioni di residenti preoccupati e stanchi dell’intensa attività di spaccio che rendeva il quartiere insicuro. I Carabinieri della Stazione di Archi hanno risposto avviando un monitoraggio serrato del quartiere CEP, durato tre mesi, durante il quale sono stati pianificati servizi di appostamento, controlli mirati e analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza. I militari dell’Arma hanno subito individuato un insolito modus operandi degli indagati, permettendo così di affinare le tecniche di controllo e di raccolta delle prove. I militari hanno scoperto che la famiglia aveva strutturato un sistema “take-away” per la distribuzione della cocaina: ai clienti bastava suonare al citofono dell’abitazione o avvicinarsi all’ingresso, e un membro della famiglia calava dal balcone un secchio appeso a una corda, contenente la droga. Dopo aver ritirato la dose, il cliente depositava il denaro nello stesso secchio, che veniva subito ritirato dall’abitazione. Questo sistema consentiva transazioni rapide e minimizzava il rischio di essere sorpresi in flagranza. Le indagini hanno confermato che tra i clienti vi fossero persone di diverse età e ceti sociali, a testimonianza della diffusione del fenomeno su larga scala.
Il lavoro degli investigatori è stato reso particolarmente complesso dalle caratteristiche del quartiere CEP del rione Archi, area di degrado sociale e con una significativa presenza di microcriminalità, fortemente connessa alla ‘Ndrangheta. Per garantire un monitoraggio costante e discreto, i Carabinieri hanno dovuto superare notevoli ostacoli logistici, poiché gli indagati potevano contare su un sistema di “vedette” che segnalavano tempestivamente l’arrivo delle Forze dell’Ordine. Queste vedette erano posizionate in punti strategici del quartiere, pronte a dare l’allarme in caso di presenza sospetta, rendendo necessari interventi coordinati e grande cautela per non destare sospetti e portare a termine l’indagine senza interferenze. Attraverso un lavoro meticoloso di appostamenti, un’analisi approfondita delle immagini di videosorveglianza e attività di pedinamento, i Carabinieri sono riusciti a documentare il funzionamento della rete di spaccio e a identificare con precisione il ruolo di ciascun membro della famiglia. Gli investigatori hanno raccolto prove inconfutabili, confermate anche dai risultati delle perquisizioni domiciliari. Durante queste operazioni, sono stati rinvenuti e sequestrati consistenti somme di denaro contante, presunto provento dell’attività di spaccio, insieme a materiali per il confezionamento della cocaina e dispositivi utilizzati per facilitare la consegna della droga. vbo

Tg News – 28/10/2024

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Elezioni Liguria, Bucci in vantaggio
– Inchiesta Hacker, Pm: “Più di 800 mila spiati”
– Promessa dello sci azzurro cade in Val Senales, gravissima
– Netanyahu: “Lavoriamo per alcuni ostaggi e giorni di tregua”
– Volkswagen vuole chiudere 3 fabbriche in Germania
– Giubileo, il Papa aprirà Porta Santa a Rebibbia il 26 Dicembre
– Inquinamento, picco negativo di Co2 nell’atmosfera
– A Washington la cerimonia di consegna degli Italpress Awards
– Previsioni 3B Meteo 29 Ottobre
gsl

Truffe ad anziani, scoperti 42 episodi tra Lazio e Campania

ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, su delega della Procura, hanno notificato, a Giugliano in Campania, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 54 anni, gravemente indiziato dei reati truffa aggravata, furto in abitazione, utilizzo fraudolento di carte di credito e 4 casi di estorsione ai danni di persone anziane, per un totale di diciannove episodi, avvenuti a Roma dal mese di gennaio al mese di marzo del 2023. Inoltre, a Napoli, una misura cautelare dell’obbligo di dimora è stata emessa nei confronti di un giovane di 25 anni, per i reati di truffa aggravata ai danni di anziani, per un totale di 42 episodi, avvenuti nelle province di Roma, Salerno, Napoli, Viterbo e Caserta, dal mese di gennaio al mese di luglio 2023. I provvedimenti, in entrambi i casi, sono stati emessi dal gip del Tribunale di Roma. Le indagini, avviate nel mese di gennaio 2023 a seguito della denuncia di una delle vittime, e concluse nel mese di settembre 2023, attraverso l’acquisizione dei dati di traffico telefonico e telematico, accertamenti bancari, attività di intercettazione telefonica, acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza (sia in prossimità delle abitazioni delle vittime che degli istituti di Credito ove venivano effettuati i prelievi), hanno consentito agli investigatori di raccogliere gravi elementi indiziari relativi al coinvolgimento e al ruolo specifico di ciascuno degli indagati negli episodi delittuosi avvenuti. In particolare, attraverso un collaudato modus operandi, gli indagati sono indiziati di avere utilizzato vari espedienti tra cui quello del “finto nipote in difficoltà economiche per pagamenti insoluti o a seguito di incidente stradale”, del “finto avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine”. Così, dopo avere carpito la fiducia e disponibilità delle vittime, tutte persone anziane e spesso con patologie e in condizioni fisiche che ne limitavano la capacità di reagire e respingere le richieste dei truffatori, si introducevano in casa, facendosi consegnare denaro e gioielli. L’indagine, nel corso della quale sono stati eseguiti dai Carabinieri tre arresti in flagranza di reato, tutti convalidati, ed una perquisizione delegata dalla Procura presso l’abitazione di uno degli indagati, dove sono stati rinvenuti e sequestrati elenchi telefonici di diverse province d’Italia, telefoni cellulari utilizzati per contattare le vittime oltre che la somma di diecimila euro in contanti, ha consentito di ricostruire e documentare un volume d’affari illecito di circa 500 mila euro. vbo
(fonte video ufficio stampa Carabinieri)

Abusi sessuali su figlia minorenne della compagna, arrestato 40enne

CATANIA (ITALPRESS) – Con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una minore di età inferiore ai quattordici anni e maltrattamenti ai danni della vittima e di altri familiari gli agenti della Questura di Catania hanno arrestato un 40enne, su ordine di custodia cautelare. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale etnea ed eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, hanno permesso agli investigatori di acquisire elementi che dimostrerebbero come il destinatario della misura sarebbe l’autore di “gravissime condotte illecite” ai danni di una minore, all’epoca dei fatti di età inferiore ai 14 anni e di altri familiari. In particolare, le investigazioni hanno tratto origine dalla segnalazione, avente ad oggetto presunti abusi sessuali su una minore, giunta alla locale Squadra Mobile dalla responsabile di un istituto religioso di Catania, deputato all’accoglienza di soggetti vulnerabili. Al fine di riscontrare la fondatezza della notizia è stata interrogata l’operatrice della struttura, venuta a conoscenza di quanto accaduto, avendo sentito confidenze raccontate a un’ospite della comunità, anche lei interrogata dagli investigatori. Le dichiarazioni raccolte preliminarmente sono state corroborate dagli esiti dell’audizione protetta della vittima, nonché da ulteriori interrogatori di altri testimoni, da cui sono emersi elementi convergenti relativi ad una relazione della persona offesa con il convivente della madre, cominciata nel 2022, quando la giovane era ancora infra-quattordicenne. Grazie al dettagliato narrato della persona offesa sono state delineate le esperienze vissute dalla piccola, le condotte di abuso praticate ai suoi danni dall’indagato, che, per determinarla ad assecondare le sue richieste a sfondo sessuale, era solito, minacciarla e picchiarla o lusingarla con regali che, nel caso di rifiuto della prestazione sessuale, le venivano tolti. Allo stesso tempo è stato ricostruito il quadro di maltrattamenti subiti da tutti i componenti del nucleo familiare, costretti a sopportare condotte abitualmente prevaricatrici ed umilianti, anche in presenza di altri due figli minori, obbligati a vivere in un clima mortificante qualificato da sistematiche angherie perpetrate anche nei confronti della compagna, costretta a dormire a terra e ad assistere passivamente agli abusi sessuali praticati dall’indagato ai danni della persona offesa.
A riprova della violenza fisica e psicologica dell’indagato gli inquirenti hanno estrapolato alcuni significativi messaggi audio inoltrati dall’uomo, contenenti ripetute minacce di imminenti gravi ritorsioni all’incolumità fisica dei suoi interlocutori. Una volta rintracciato, nel comune di Biancavilla, i poliziotti hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione informatica emesso dalla Procura, sottoponendo a sequestro il telefono cellulare nella disponibilità dell’indagato. vbo

Sequestrati al porto di Gioia Tauro 800 kg di cocaina

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e i funzionari del locale Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) hanno sequestrato presso il Porto di Gioia Tauro due ingenti carichi paria a 790 chilogrammi di cocaina purissima. La partita di droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali destinatarie l’enorme introito di circa 120 milioni di euro.

tvi/gsl

Tg News – 25/10/2024

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Filippo Turetta in aula ammette la premeditazione
– Anziano ucciso nel comasco, confessa il 17enne fermato
– Donna uccisa nel parmense, fermato il marito
– Manovra, dalla lotta all’evasione 1,2 milioni in 3 anni
– Nuovo attacco di Israele contro Unifil in Libano
– Gruppo legato a Pkk rivendica attentato in Turchia
– Bologna-Milan rinviata a data da destinarsi
– Gallerie d’Italia, in mostra la Napoli di Sir William e Lady Hamilton
– Previsioni 3B Meteo 26 Ottobre
gsl

Trovati sulla A7 con armi e segni distintivi forze dell’ordine

AVONA (ITALPRESS) – Fermati e trovati in possesso di armi, munizioni e segni distintivi in uso alle forze dell’ordine. Gli uomini della Guardia di Finanza di Savona, trovandosi in transito sulla tratta autostradale A7, nei pressi del casello di Castelnuovo Scrivia (AL), venivano sorpassati da un’auto con a bordo tre soggetti di giovane età, che destavano l’attenzione delle Fiamme Gialle in ragione del fatto che uno degli occupanti stesse maneggiando una paletta segnaletica. Seguiti fino all’uscita del casello, i finanzieri decidevano di sottoporre a controllo il mezzo e gli occupanti. All’esito dell’ispezione venivano rinvenuti, all’interno dell’abitacolo, una paletta segnaletica raffigurante l’emblema della Repubblica Italiana, numerose armi e munizioni, tra cui alcune pistole con relativo munizionamento, diversi coltelli, un tesserino identificativo, un lampeggiante proiettante luce blu, un teaser, alcune manette, ricetrasmittenti e manganelli telescopici, materiale utile per simulare l’appartenenza alle Forze di Polizia. Inoltre, presso l’abitazione di uno dei fermati venivano rinvenute e sequestrate ulteriori armi e un timbro tondo di un Comune della Provincia alessandrina riportante lo stemma della Repubblica Italiana. I fermati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria competente per illecita detenzione di segni distintivi, contrassegni e documenti di identificazione in uso ai Corpi di Polizia e oggetti che ne simulano la funzione.

pc/gsl