Cronaca

Decine di arresti per vendita di euro contraffatti in Italia e Francia

NAPOLI (ITALPRESS) – I carabinieri del comando antifalsificazione monetaria stanno eseguendo a Napoli, in altre località del paese ed in Francia, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di decine di persone gravemente indiziate, a vario titolo, di vendita di valuta in euro contraffatta In italia ed all’estero. A 13 di queste è contestato il reato di associazione per delinquere. nel corso delle indagini è emerso il profilo della finalità di agevolazione del clan camorristico “Mazzarella”. Nell’operazione sono impegnati oltre 300 carabinieri.

tvi/mrv

Tg News – 5/4/2024

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Scontro fra due bus a Roma, 7 feriti, tra cui una neonata
– 15enne aggredito e ucciso fuori da scuola a Parigi
– A Dortmund 13enne uccide a coltellate un senzatetto
– Minaccia iraniana, chiusa ambasciata di Tel Aviv a Roma
– Procura di Biella chiude indagini sul caso Pozzolo
– Niente campo largo a Bari, Conte rompe con Pd
– Nel 2023 imposte pagate da famiglie salite di 24,6 miliardi
– Il Consorzio del Parmigiano Reggiano celebra i 90 anni al Mimit
– Previsioni 3B Meteo 6 Aprile
mrv

Cerimonia inaugurale dell’Anno Giudiziario Tributario della Sicilia

PALERMO (ITALPRESS) – “Il tasso di smaltimento dei procedimenti del 2023 è stato del 200,16%, il che significa che ad un ricorso sopravvenuto in appello ne abbiamo definiti due. Negli ultimi quattro anni è stato realizzato un decremento percentuale dei ricorsi pendenti davanti la corte di secondo grado del 41%, che è una cifra considerevole e importante”. Così ai microfoni dell’Italpress, il presidente della Corte di giustizia tributaria della Sicilia, Antonio Novara, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’Anno tributario, che si è celebrata nell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza a Palermo. xd6/vbo/gtr

Capolarato in azienda del settore alta moda a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano hanno dato esecuzione ad un decreto di “amministrazione giudiziaria” emesso dal Tribunale di Milano – Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Procura della Repubblica di Milano a carico di una azienda operante nel settore dell’alta moda in quanto sarebbe ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo non avendo messo in atto misure idonee alla verifica delle reali condizioni lavorative ovvero delle capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato. In tale contesto, si è potuto accertare che la casa di moda affidi, attraverso una società in house creata ad hoc per la progettazione, produzione e industrializzazione delle collezioni di moda e accessori, mediante un contratto di fornitura, l’intera produzione di parte della collezione di borse e accessori a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi.

tvi/gtr

Scoperti 100 lavoratori irregolari dalla Guardia di finanza di Prato

PRATO (ITALPRESS) – Continua senza sosta l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato nel contrasto al lavoro sommerso. Questa volta le ispezioni delle Fiamme Gialle hanno consentito di scoprire l’utilizzo di oltre 100 lavoratori non in regola nel settore manifatturiero e denunciare il titolare dell’azienda per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini condotte dal Gruppo di Prato a seguito di un accesso svolto congiuntamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Prato e Pistoia hanno riguardato una società che operava presso la stessa sede di una cooperativa, priva di struttura e organizzazione di mezzi propri pur avendo in carico numerosi lavoratori dipendenti, presentando pertanto evidenti profili di rischio fiscale, quali l’omesso versamento delle imposte.
Dopo che l’attenzione investigativa si è spostata sull’effettiva dislocazione dei lavoratori nell’ambito delle due società e su chi “di fatto” esercitasse il potere datoriale, è stato possibile inquadrare l’attività della cooperativa come somministrazione di manodopera, svolta però in assenza dei requisiti previsti, ovvero l’autorizzazione del Ministero competente. In buona sostanza la stessa è stata utilizzata unicamente con lo scopo di sgravare la società “operativa” dagli oneri fiscali e previdenziali connessi all’assunzione dei dipendenti, senza poi provvedere al relativo versamento. Gli approfondimenti finalizzati a verificare il corretto inquadramento contributivo, previdenziale e assistenziale dei lavoratori risultati regolarmente assunti, hanno consentito di constatare una irregolare somministrazione di lavoro per oltre 100 dipendenti, oltre al mancato versamento delle ritenute fiscali previste per circa 600 mila euro. Il titolare della società è stato denunciato per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. vbo/gsl

Operazione antidroga nel Messinese, smantellata organizzazione

MESSINA (ITALPRESS) – Operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo. I militari hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 12 persone, di cui 11 destinatarie della custodia in carcere ed 1 degli arresti domiciliari. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di droga. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura. L’operazione, a cui hanno partecipato complessivamente 50 militari dell’Arma, è il risultato degli esiti di un’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo e coordinata dalla Dda della Procura di Messina, da cui sarebbe emersa l’operatività di un gruppo criminale, dedito allo smercio, a Torregrotta, di cocaina, crack, hashish e marijuana in favore di acquirenti della zona o provenienti da Milazzo e altri comuni del mamertino, nonché da Messina e Barcellona Pozzo di Gotto. Dall’attività investigativa, avviata dai Carabinieri anche grazie alle segnalazioni ricevute da alcuni cittadini, è emerso che gli indagati avrebbero posto in essere un’intensa attività di spaccio, in modo sistematico attraverso la suddivisione in ruoli. Infatti, è stata documentata la condotta di due soggetti capi promotori e organizzatori del gruppo criminale, operanti a Messina, che, tramite una fitta rete di corrieri e staffette, avrebbero rifornito della droga i complici presenti a Torregrotta, per lo spaccio al dettaglio.
In particolare, è stata individuata la base operativa dell’organizzazione: l’appartamento di un indagato, che, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, avrebbe gestito a Torregrotta lo smercio al minuto della droga in modo incessante e quotidiano, avvalendosi anche dell’abitazione della madre, anche lei destinataria della misura cautelare, per l’occultamento delle sostanze e la custodia del denaro provento dell’attività illecita, che poi sarebbe stato suddiviso tra i sodali. Nella maggior parte dei casi, le dosi sarebbero state consegnate all’interno del suo domicilio, in altri, invece, lanciate direttamente dalle finestre dell’appartamento e ricevute “al volo” dagli acquirenti, con movimenti rapidi per evitare i controlli delle forze dell’ordine. Nel corso dell’attività, sono stati individuati anche i diversi metodi con cui l’organizzazione avrebbe cercato di eludere i controlli dei Carabinieri, tra cui l’espediente, utilizzato dai corrieri, consistente nell’occultare la droga sotto l’imbottitura dei caschi. Nel corso dell’attività investigativa, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato quattro indagati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacente, poi destinatari della misura cautelare. L’indagine ha consentito, inoltre, di identificare numerosi assuntori di droghe, segnalati alla Prefettura per possesso di stupefacenti per uso personale, nonché di sequestrare complessivamente, nei vari servizi svolti, oltre 600 grammi di stupefacenti, tra cocaina, crack, hashish e marijuana. vbo/gtr
(Fonte video: Carabinieri)

Banda armata con divise delle forze dell’ordine, 12 arresti a Milano

MILANO (ITALPRESS) – In manette i componenti di una banda armata con divise delle Forze dell’ordine. Gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno arrestato 12 persone. I poliziotti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dodici cittadini italiani, di età compresa tra i 40 e i 67 anni. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di detenzione di armi e munizionamento, detenzione e ricettazione di divise delle Forze dell’ordine di provenienza illecita, detenzione di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta dei pubblici ministeri del VII Dipartimento della Procura di Milano. L’attività investigativa della Squadra mobile è stata avviata successivamente ad una rapina consumata il 4 novembre 2021 ai danni di un laboratorio orafo milanese di via Assab, dove cinque individui, armati di pistola e con il volto coperto, si erano impossessati di lavorati e semilavorati in oro e palladio, oltre ad altro materiale prezioso, per un valore stimato pari a circa un milione di euro. I successivi approfondimenti investigativi, condotti dai poliziotti della Sezione Reati contro il Patrimonio, hanno consentito di individuare un gruppo di pregiudicati sospettati di essere coinvolti a vario titolo nella rapina e, proprio nel corso delle indagini, grazie all’attività tecnica di intercettazione, è emersa la pianificazione di una ulteriore rapina da compiere in provincia di Varese. Nel novembre del 2022, inoltre, gli agenti della Squadra mobile hanno individuato un appartamento in viale Romagna, a Milano, in uso a due insospettabili, utilizzato dal gruppo criminale per occultare armi, munizioni, uniformi delle forze dell’ordine e quant’altro necessario per portare al termine le azioni criminose. Nel corso di una perquisizione sono stati sequestrati un fucile a pompa calibro 12 Franchi, una pistola calibro 22 Browning, entrambi provento di furto, una pistola calibro 7,65 Beretta con matricola abrasa e munizionamento compatibile con le armi. Sempre presso lo stesso luogo è stato rinvenuto un chilo circa di cocaina, suddiviso in buste, alcune divise ed un distintivo della Guardia di Finanza, nonché divise di corrieri espressi. Per dieci indagati il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, mentre per due di loro è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. vbo
(fonte: video Polizia di Stato)

IA, Nicaso “I cartelli messicani usano già i droni per uccidere”

NEW YORK (ITALPRESS) – “I cartelli messicani usano già i droni per uccidere i loro nemici. Il pericolo potrebbe essere quello di applicare ai droni il riconoscimento facciale. Siamo di fronte ad una nuova criminalità che richiede molta più capacità investigativa sul piano tecnologico”. Lo ha detto il professor Antonio Nicaso, professore alla Queens University, a margine della conferenza Onu sull’Intelligenza Artificiale.

trl/mrv (video di Stefano Vaccara)