Lazio

Roma, Gualtieri “Pulizia straordinaria all’ex Mattatoio Testaccio”

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ROMA (ITALPRESS) – “All’Ex Mattatoio di #Testaccio dove sono iniziate le operazioni di #pulizia straordinaria dei rifiuti da parte #AMA. Dopo decenni di abbandono e degrado, finalmente riqualifichiamo e mettiamo in sicurezza le aree di Campo Boario e dell’ex Fienile”. Lo ha scritto su X il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

pc/gsl

Tre pietre d’inciampo davanti all’ingresso della Questura di Roma

ROMA (ITALPRESS) – A Roma, davanti alla Questura, si è svolta una cerimonia per la posa di tre Pietre d’inciampo in memoria di tre poliziotti uccisi durante l’occupazione nazista. Alla cerimonia erano presenti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani, il prefetto di Roma Lamberto Giannini, il questore di Roma Carmine Belfiore, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni. Inoltre, sono intervenuti, l’ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar che insieme alla signora Angela De Fiore, presidente dell’associazione “Italia Israele Cosenza un giusto tra le nazioni Angelo De Fiore” hanno donato al questore di Roma un quadro in memoria del poliziotto Angelo De Fiore.
Le Pietre d’inciampo, create dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono piccole targhe di ottone collocate sul marciapiede davanti all’ultima abitazione o luogo di lavoro di persone deportate nei campi di concentramento nazisti. In questo caso, le Pietre sono dedicate al vice brigadiere Pietro Ermelindo Lungaro, medaglia d’argento al valor militare alla memoria, trucidato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944; alla guardia della Polizia africa italiana Emilio Scaglia e alla guardia di Pubblica Sicurezza Giovanni Lupis, entrambi medaglie d’argento al valor militare alla memoria, fucilati al Forte Bravetta di Roma il 3 giugno 1944, il giorno prima della liberazione della Capitale da parte degli alleati.
Pietro Lungaro, figlio di Pietro Ermelindo Lungaro ha partecipato alla cerimonia ricordando con orgoglio e commozione il padre.
Nel suo intervento il Capo della Polizia ha ricordato il significato valoriale dell’iniziativa realizzata nella questura di Roma, che rientra in un progetto più ampio di recupero della memoria storica portato avanti dalla Polizia di Stato.
Attraverso queste cerimonie, ha proseguito il prefetto Pisani, già realizzate in altre questure italiane, viene mantenuta viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazifascista, nel luogo simbolo della vita quotidiana: la casa, il posto di lavoro o l’ufficio dove prestavano servizio.
Una giornata, densa di suggestioni e di significati, dedicata alla memoria di eroici poliziotti, valorosi precursori di quel concetto di ‘prossimità’ che è alla base dell’agire quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Un contributo al racconto dei fatti storici per favorire una riflessione collettiva sul valore della memoria. Memoria custodita da queste pietre incastonate nei luoghi in cui uomini, donne e bambini innocenti furono strappati alla vita: un simbolo tangibile che racchiude in sé nomi e storie, che testimonia il passato inserendosi nel presente. Così nell’intervento conclusivo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato.
A seguire, le autorità hanno raggiunto il luogo dove il Ministro e il Capo della Polizia hanno collocato le Pietre negli appositi spazi predisposti mentre il commissario Elena Zanetta della questura di Verona, eseguiva al violino un sottofondo musicale. La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione del silenzio d’ordinanza. La cerimonia di oggi s’inserisce nel progetto “Senza memoria non c’è futuro” con la quale la Polizia di Stato è impegnata a recuperare la memoria di tutti quei poliziotti che, in un momento storico di estrema difficoltà si opposero al nazifascismo e soccorsero gli ebrei per l’onore dell’Italia e la difesa dei valori di civiltà. vbo

Gualtieri “Meravigliosa ricostruzione del Colosso di Costantino”

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ROMA (ITALPRESS) – “È stato un lavoro straordinario. Utilizzando i frammenti conservati nei musei Capitolini si è potuto arrivare a realizzare la riproduzione della statua per come era, un vero Colosso che rappresenta il potere di un Imperatore. Un altro tassello di un tentativo di utilizzare i frammenti nei loro contesti un po’ come con la Forma Urbis”. E’ quanto ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine della presentazione della riproduzione del Colosso di Costantino, sottolineando che “tutti potranno ammirare questa meravigliosa ricostruzione”. “Una bellissima opportunità per tornare ai Musei Capitolini”, ha aggiunto. xl5/vbo/gtr

Ucciso in strada a Roma nel marzo 2023, tre arrestati

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per tre uomini, gravemente indiziati in concorso e a vario titolo di omicidio aggravato nonché per due di loro di detenzione illegale, in concorso tra loro senza averne fatto denuncia all’autorità di pubblica sicurezza, e portato in luogo pubblico un’arma da sparo. Fatti avvenuti la sera dell’8 marzo 2023, quando venne ucciso il cittadino romeno, Roman Stefan Mihai, nella zona tra Ponte Mammolo e Casal de Pazzi. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura. La vittima, venne raggiunta in via Selmi, da due uomini a bordo di una moto di grossa cilindrata, uno dei quali esplose due colpi di pistola, raggiungendolo mortalmente al torace e a un fianco. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma- Montesacro, nel periodo compreso tra marzo e novembre 2023, hanno consentito, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché dall’esame dei tabulati telefonici e dai servizi di osservazione, pedinamento e controllo, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo di 27 anni, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, con vari precedenti, attualmente detenuto in carcere, appartenente a una famiglia di “etnia rom” dimorante presso l’insediamento abusivo di Ponte Mammolo.
La figura del 27enne di origini rom, particolarmente inserito nel contesto della criminalità romana, con numerosi precedenti per reati di natura predatoria, nonché per detenzione di armi da fuoco, è emersa sin dalle prime battute per la sua indole violenta che, come rilevato nell’ordinanza odierna, connota una condotta caratterizzata dalla “sua eccezionale lucidità e crudeltà, che rivelano una personalità altamente pericolosa”.
A lui e ad altre due persone, i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro, la scorsa estate, notificarono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Roma, poiché gravemente indiziati dei reati di porto e detenzione di arma comune da sparo, ricettazione di arma di provenienza furtiva, detenzione di munizionamento, scoprendo, alle porte di Roma, un locale adibito a officina laboratorio, munito di specifica attrezzatura tecnica per ricaricare le munizioni e modificare le armi del tipo “soft air”, alterandole in modo tale da renderle in grado di sparare proiettili veri.
Destinatario dell’odierna ordinanza è anche l’uomo gravemente indiziato di essere il conducente della moto usata per l’agguato, un 37enne romano con precedenti, ingaggiato appositamente per la sua capacità di guidare mezzi di grossa cilindrata e dileguarsi velocemente nel traffico. Le immagini di video-sorveglianza l’avevano ripreso mentre sfrecciava in via di Ponte Mammolo negli attimi precedenti l’agguato, insieme al complice, entrambi vestiti di nero con tute e caschi integrali.
C’era anche un terzo uomo quella sera in via Selmi 9, si tratta di un uomo gravemente indiziato di avere garantito al gruppo di fuoco la presenza certa del Mihai sul luogo, dando così il via all’esecuzione. E’ un 29enne italiano, incensurato, che, insospettabile, avrebbe fatto da “specchiettista” al commando dileguandosi subito dopo.
Gli elementi di prova raccolti dagli investigatori fanno supporre che il 27enne, appartenente a una famiglia rom, abbia avuto un ruolo di organizzatore dell’omicidio, tanto da impartire disposizioni precise su come disfarsi degli abiti e dei caschi utilizzati, garantendo loro un compenso in denaro.
Alla base del movente sembrerebbe esserci un vecchio litigio tra alcuni dei membri della famiglia del 27enne e il Mihai, sfociato in continui dissidi e rancori, fino all’omicidio. vbo/gtr
(Fonte video: carabinieri)

Disordini presso il Cpr di Ponte Galeria a Roma, 14 arresti

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ROMA (ITALPRESS) – Sono 14 le persone arrestate dalla Polizia di Stato al termine dei disordini che si sono verificati nella giornata di ieri presso il Cpr – Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria, a Roma. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo ed in concorso fra loro di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e incendio doloso.
All’alba, presso il Centro è stato registrato il decesso di un ospite, un ragazzo originario della Guinea di 21 anni. Inutile il tempestivo intervento del personale sanitario presente e di quello del 118 intervenuto sul posto.
Alle 9.30 circa, gli ospiti del reparto maschile, hanno iniziato a dare fuoco ai materassi ed a lanciare vari oggetti contro le forze dell’ordine intervenute. Gli incendi sono stati spenti ed è stata riportata la calma, in modo da consentire l’intervento del personale sanitario. Poi, intorno alle 13, alcuni ospiti hanno tentato dapprima di forzare uno sbarramento e poi hanno iniziato a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine. Dopo circa un’ora, alcuni ospiti, dopo avere forzato una porta di sicurezza, sono riusciti ad accedere in una zona dove erano parcheggiate le auto della Polizia di Stato ed hanno cercato di incendiarne una.
Nel contempo altri ospiti, forzando varie porte, sono riusciti ad accedere in una stanza in uso al personale dell’Arma dei Carabinieri lì in servizio, rubando alcuni effetti personali e danneggiando il locale.
Durante le concitate operazioni di ordine pubblico, si è reso necessario l’uso di alcuni lacrimogeni. Nel contempo, per impedire la fuga di alcuni ospiti si è fatto ricorso ad uno sbarramento con il personale ed i mezzi del Reparto Mobile. Solo poco prima delle ore 22, le forze dell’ordine sono riuscite ad accedere all’intera struttura, a riportare gli ospiti nei loro settori e sequestrare tutto il materiale usato per aggredire i poliziotti ed i carabinieri.
Parallelamente è stata condotta un’indagine per arrivare all’identificazione dei responsabili dei danneggiamenti e dei lanci di oggetti. Sono stati fermati ed arrestati dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri 14 ospiti di nazionalità marocchina, pakistana, guineana, cubana, cilena, senegalese, tunisina, nigeriana e gambiana, 6 dei quali provenienti dal Cpr di Trapani. Tre persone sono state ferite tra le forze dell’ordine: due Carabinieri, a causa di alcuni traumi hanno avuto tra i 5 e 7 giorni di prognosi, mentre un Caporalmaggiore dell’Esercito ha riportato la rottura del tendine di un braccio ed è stato refertato con 30 giorni di prognosi.
Da una prima stima dei danni risultano abbattuti almeno 2 muri di separazione tra i settori, per i cui danneggiamenti sono state usate come arieti le cabine telefoniche. Sono state distrutte le serrature di altre porte di sicurezza, oscurate e distrutte 8 telecamere di videosorveglianza, devastata la stanza in uso ai carabinieri, distrutta e parzialmente incendiata un’auto della Polizia di Stato, oltre ad altri mobili e materassi. vbo/gtr

Furti e uso di carte di credito rubate ad anziani, 8 arresti a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma nei confronti di 8 persone, di origine sudamericana. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati ed indebito utilizzo di carte di credito e altri strumenti di pagamento, a danno di persone anziane alle quali sono stati portati via i loro beni lasciati incustoditi in automobile.

pc/gtr

Barelli “Sostegno psicologico a pazienti oncologici”

Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, conversando con i giornalisti, ha commentato la proposta di Legge regionale per l’assistenza psicologica al paziente oncologico e onco-ematologico presentata dagli azzurri al Consiglio regionale del Lazio: “Questa iniziativa segue quella già presa dal Parlamento a firma del nostro gruppo parlamentare, che si preoccupa non soltanto delle necessarie attenzioni nel momento del problema e dell’emergenza della malattia, ma anche del dopo. Questo per far sì che le Regioni possano poi completare nell’ambito del quadro costituzionale quelle che sono le responsabilità sul territorio”. xl5/vbo/gtr

Gualtieri inaugura nuova Zona30 a Casal Monastero

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ROMA (ITALPRESS) – “Inauguriamo una nuova zona30 a Casal Monastero. Si tratta di un’isola ambientale totalmente riqualificata, dove i veicoli devono ridurre drasticamente la velocità per garantire la sicurezza pedonale, anche e soprattutto alle ragazze e ai ragazzi che frequentano la vicina scuola”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un video che ha postato su X. vbo/gsl
(Fonte video: Profilo X Roberto Gualtieri)