Lombardia

AGROALIMENTARE, 30 MLN A SEI PROGETTI DI FILIERA

Sono sei i progetti lombardi di filiera che saranno finanziati attraverso le risorse distribuite dalla Regione Lombardia nell’ambito del Programma di sviluppo rurale. L’elenco dei beneficiari è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione.

“Le imprese agroalimentare lombarde – ha spiegato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi – aspettavano queste risorse. Lo stanziamento complessivo è di 30 milioni di euro, investiti con l’obiettivo di sviluppare interi comparti e valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità. Il progetto integrato coinvolge una pluralità di soggetti aggregati per concretizzare un sistema, perseguire obiettivi e realizzare iniziative di sviluppo dell’intera filiera”.  

“Incentivare progetti integrati – ha aggiunto Rolfi – significa promuovere una visione strategica e incrementare gli effetti degli investimenti realizzati dalle singole imprese. Crediamo molto in questo obiettivo, tant’è che abbiamo coinvolto anche Finlombarda per destinare risorse maggiori. Su Bergamo per esempio il rafforzamento della filiera orticola integrata può rappresentare uno step importante verso l’istituzione di un vero e proprio distretto agricolo della verdura, che può nascere in terra bergamasca e per il quale mi sono già reso disponibile a lavorare. Hanno grande importanza anche gli investimenti fatti sulla filiera latte. Regione Lombardia punterà molto anche nei prossimi mesi sulla promozione delle proprietà nutritive del latte e sul contrasto a tutte le fake news sulla presunta insalubrità di questo alimento”. 

L’operazione finanzia le spese per gli studi sulla filiera interessata e studi di fattibilità; spese per l’animazione della filiera interessata al fine di rendere fattibile il progetto integrato di filiera; spese di esercizio della cooperazione; spese di redazione del progetto e spese dirette di altre azioni finalizzate all’innovazione. 

Di seguito, l’elenco dei progetti finanziati:  “Qualità sostenibile. Prodotti di qualità basati su un utilizzo efficiente delle risorse che rispondano alle esigenze dei consumatori”. Capofila: Latteria Soresina (Soresina/CR) 3.841.663,45 euro; “Montagna in movimento. Una progettazione integrata per il futuro della filiera lattiero casearia della montagna lombarda” Capofila: Latteria Sociale Valtellina (Delebio/SO) 2.205.415,83 euro; “Creazione di una nuova filiera orticola integrata per i mercati di I – IV – V gamma” Capofila: OP Il Tricolore (Telgate/BG) 2.945.171,61 euro; “OPAS e Beretta: Filiera lombarda suinicola garantita al consumatore” Capofila: OPAS Scarl (San Giorgio di Mantova/MN) 4.900.568,32 euro; “Slice is nice”. Progetto integrato di filiera suinicola per lo sviluppo di prodotti e affettati ad alta durabilità per i mercati esteri”. Capofila: Pini Italia s.r.l. (Castelverde/CR) 4.873.938,24 euro; “Secondo progetto integrato della filiera di produzione, lavorazione e vendita dei prodotti orticoli ad alto contenuto di servizio”. Capofila: AOP UNO Lombardia (San Giuliano Milanese/MI) 4.867.798,71 euro. Totale: 23.634.556,15 euro per un impegno di risorse pubbliche compresa l’attivazione del Fondo Credito istituito presso Finlombarda SpA, di 30.160.585,66.

INFRASTRUTTURE, “INTERVENGA LO STATO”

“La situazione non ci trova impreparati ma ravvisa una necessità di interventi statali e ci porta a dire che la situazione è sotto controllo e non desta pericolo”. A margine della presentazione dei risultati del check-up per la sicurezza di strade, ponti e opere idrauliche sul territorio lombardo, il presidente dell’Unione Province Lombarde e presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, ha riassunto con queste parole lo stato di fatto delle infrastrutture lombarde, dopo la richiesta da parte del Ministero dei Trasporti agli enti lovali di effettuare una ricognizione e un monitoraggio entro il 30. La riunione che ha coinvolto i presidenti delle Province lombarde, il presidente di Anci Lombardia, Virginio Brivio, tenutasi questo pomeriggio nella sede della Città Metropolitana, ha permesso di fare luci sulle principali criticità delle infrastrutture lombarde. Mottinelli ha parlato di una ricognizione sui 480 ponti della provincia di Brescia, 30 sono risultati critici e altri 5 sono considerati prioritari. Interventi che richiederebbero un investimento da circa 10 milioni di euro. Discorso simile per la Provincia di Sondrio, come sottolinea il presidente Luca Della Vita, che afferma come, dei 250 ponti presenti sul territorio, 65 presentano situazioni di criticità, mentre le 5 o 6 situazioni più critiche richiederebbero circa 10 milioni di euro. 

“Dal territorio di Pavia, sottolinea invece il presidente Vittorio Poma, al Ministero arriverà un un quadro riepilogativo per un costo da 23 milioni, di cui una metà è già stata finanziata. Situazione più tranquilla nella Provincia di Varese, dove, su 244 ponti, solo 4 hanno mostrato delle criticità. Sono invece 536 i ponti nella Provincia di Mantova, di cui 32 quelli posti in evidenza nella relazione destinata al Ministero, per una spesa complessiva che va dai 25 ai 30 milioni di euro. Particolare attenzione qui viene posta sulle strutture che attraversano il Po, anche per la maggior intensità del traffico. Anche a Cremona, infatti, è qui che si regitrano le principali problematiche, in particolare sui ponti in direzione Piacenza e Parma, verso cui uno dei due passaggi è ormai chiuso da due anni. Gli interventi avrebbero un costo di circa 20 milioni di euro, in parte già finanziati. Per Roberto Invernizzi, invece, uno dei problemi riguarda la destinazione finale della Milano-Meda, i cui 36 ponti dovrebbero essere oggetto di rifacimento, “sempre che la SP35 non diventi parte della Pedemontana. Ci piacerebbe saperlo prima”. 

Nella provincia di Lecco, dove nell’ottobre del 2016 era collassato un cavalcavia, sono 103 le strutture monitorate, di cui 13 sono state valutate come critiche: nello specifico 6 sono da ricostruire e 7 da rinforzare, per una spesa complessivca di 35 milioni. A Como valgono 4,7 milioni gli interventi in corso, mentre altri 23 sono stati segnalati come prioritari, per un costo di 21 milioni di euro. Bergamo infine, attraverso il presidente Matteo Rossi, chiede 40 milioni di euro per intervenire sulle criticità rilevate sui 1390 ponti della Provincia. Difficoltà infine a Lodi, in considerazione del fatto che il personale per la ricognizione sia ridotto e la documentazione pregressa non sia di facile reperibilità.

 

12 MILIONI PER RIQUALIFICARE LE STRUTTURE SPORTIVE

Otto milioni di euro per la realizzazione o riqualificazione degli impianti sportivi nei comuni lombardi. Ai quali se ne aggiungono altri 3,170 destinati, con un secondo bando, alle ristrutturazioni e all’acquisto di nuove attrezzature sportive. 

Le due misure sono state presentate questa mattina all’Ufficio territoriale della Provincia di Monza e Brianza dall’assessore regionale allo Sport e Giovani, Martina Cambiaghi. Si tratta del terzo incontro, dopo le tappe di Varese e Bergamo, per promuovere i bandi in tutte le province lombarde. Oltre ai sindaci e ai rappresentanti dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza, hanno partecipato all’incontro anche i rappresentanti per la Citta’ Metropolitana di Milano e, in videoconferenza, quelli di Pavia. “Abbiamo deciso di andare incontro ai Comuni lombardi – ha dichiarato l’assessore allo Sport e ai Giovani Martina Cambiaghi – con un primo bando che risponde a una precisa richiesta che mi e’ arrivata da tante realta’ del territorio nei primi mesi del mio mandato. Si tratta di un’importante occasione, una vera e propria opportunita’ d’oro, per le amministrazioni locali. Gli 8 milioni di euro serviranno infatti per riqualificare 16.000 impianti sportivi lombardi, per metterli a norma e in sicurezza e per abbattere le barriere architettoniche e renderli piu’ efficienti dal punto di vista energetico. E inoltre possono rientrare nel bando anche interventi su spogliatoi, tribune e spazi accessori per le aree verdi”.

L’agevolazione consiste nella concessione di contributi a fondo perduto in conto capitale, fino al 50% delle spese ammissibili, per lavori che devono essere avviati entro il 30 ottobre dell’anno prossimo. Gli investimenti devono non possono essere inferiori a 100.000 euro, nel caso di interventi di miglioramento e riqualificazione degli spazi per i servizi di supporto all’attivita’ sportiva, e a 250.000 euro in caso di realizzazione di nuovi impianti. “Con l’assestamento di bilancio, poi, nelle ultime settimane – ha sottolineato Cambiaghi – abbiamo avuto la possibilita’ di mettere a disposizione dei Comuni maggiori risorse. Proprio per lo sport abbiamo infatti approvato, il 2 agosto, un bando dedicato alle ristrutturazioni e all’acquisto di nuove attrezzature sportive. Ci sono percio’ a disposizione altri 3 milioni e 170 mila euro con un finanziamento da parte di Regione Lombardia dell’80% delle spese ammissibili. Oltre allo sport, si aggiungono altri, infine quattro bandi regionali dedicati alla realizzazione di parchi giochi inclusivi, alla mobilita’, ai vigili del fuoco volontari e alle esperienze per gli studenti meritevoli”.

Due le linee di finanziamento individuate dal nuovo bando: la prima, destinata a interventi di riqualificazione finalizzati al recupero funzionale e alla manutenzione straordinaria, come l’abbattimento di barriere architettoniche o l’efficientamento energetico, con un contributo minimo richiedibile di 150.000 euro e uno massimo fissato a 500.000 euro (per un investimento minimo di 187.500); la seconda per l’acquisto di arredi e attrezzature sportive fisse e mobili, necessarie per lo svolgimento delle varie discipline sportive o finalizzate a riqualificare l’offerta dei servizi dell’impianto sportivo, con un contributo minimo richiedibile di 10.000 euro e uno massimo di 50.000 euro (per un investimento minimo di 12.500 euro).